Secolarizzazione in Italia ed in Europa occidentale. Il Pew Research Center certifica una situazione di inquietudine ma non così tetra come si pensava. Il cristianesimo resiste, seppur l’identità è sempre meno coerente.
Dio è morto? No, è tornato. La riflessione di Claudio Risé, psicoterapeuta, sulla secolarizzazione e sul ritorno del fenomeno religioso. Se era dato per spacciato con l’illuminismo oggi è tornato d’attualità in ogni parte del mondo.
Religione in America. Due studi negano il declino del cristianesimo negli Stati Uniti proclamando, anzi, che la religione continua a godere di «intensità persistente ed eccezionale». Negli ultimi 50 anni rimangono invariati i cristiani convinti.
I cattolici rimangono stabili dal 1950, mentre i luterani hanno perso 20milioni di fedeli. I nuovi dati mostrano una crisi nel mondo protestante, dagli USA alla Germania. La Chiesa cattolica invece sta reggendo le perdite, ancora fedele alla tradizione.
Secondo un sondaggio i protestanti stanno sparendo negli Stati Uniti, mentre rimane costante il numero dei cattolici. Un segnale forte al progressismo cattolico che vuole “aprirsi al mondo” seguendo l’esempio delle altre confessioni.
La secolarizzazione non sembra aver colpito, il sondaggio di Systeme ha come oggetto la scuola e la laicità. L’ora di religione è scelta da gran parte degli studenti e la società è totalmente favorevole alle scuole private.
Donald Trump e il voto dei cattolici: un sostegno dettato dal “meno peggio”. Lo mostra il Pew Research Center, smentendo anche Marco Tosatti e Antonio Socci: gli stessi cattolici sostengono ampiamente Francesco.
Lo dicono i nuovi dati dell’ILGA, il nostro paese migliore anche degli USA.
Quanti cattolici nel mondo? Le percentuali e statistiche della Chiesa e la secolarizzazione.
Le statistiche dei credenti danno loro ragione, anche quelle in altre parti del mondo.
Il video della trasmissione “Fuori Onda” sul ddl Cirinnà.
Lo riporta l’autorevole società d’indagine Lorien Consulting.
Alcuni dati recenti relativi all'”effetto Francesco”.
I giornalisti non convincono i loro lettori.
