Franco Ferrarotti, nei suoi libri la nostalgia di Dio
E’ morto il padre della sociologia italiana, Franco Ferrarotti. Nei suoi libri il bisogno di trascendenza e la nostalgia del mistero di Dio.
E’ morto il padre della sociologia italiana, Franco Ferrarotti. Nei suoi libri il bisogno di trascendenza e la nostalgia del mistero di Dio.
Un commento alle parole del noto cantautore italiano Luciano Ligabue in occasione dell’uscita della sua autobiografia intitolata “Una storia”. Il racconto di una malinconia presente nella sua vita e che forse non sa decifrare ma che lo accomuna a tutti gli uomini che sanno riflettere. Come Leopardi e don Giussani.
La visione coerente del filosofo David Benatar: senza un’Infinito che la trascende, la vita è una breve processione di frustrazioni e delusioni. E’ così che ha abbracciato il denatalismo: perché fare figli in un’universo privo di senso, rendendoli infelici?
La rock band statunitense, gli Switchfoot, pubblica il nuovo album “Native Tongue”. Un gruppo che esprime in musica il senso religioso dell’uomo, con una profondità non comune. Ecco i loro brani più belli e intensi, quasi una preghiera.
Paura della felicità, questo significa “cherofobia”, il titolo del brano cantato da Martina Attili a X Factor. Si teme che duri troppo poco ed è l’espressione di un bisogno originale che però non trova compimento nella realtà, quel di cui parlano anche Sartre, Claude Levi-Strauss e Bertrand Russell. Non è un disturbo, è l’autentica posizione umana senza il cristianesimo.
Il senso della vita e la religione, sempre più suicidi famosi di persone ricche. Nel pieno dell’apice tecnologico e del benessere sociale. E’ una crisi esistenziale legata alla secolarizzazione, gli uomini hanno smesso di guardare a Dio rimanendo in loro stessi.
Lucio Battisti, le canzoni e la morte. Nel giorno dell’anniversario della sua scomparsa segnaliamo una sua canzone meno conosciuta, “L’aquila”, ma anche quella più autenticamente religiosa. Cioè, cristiana.
Dio è morto? No, è tornato. La riflessione di Claudio Risé, psicoterapeuta, sulla secolarizzazione e sul ritorno del fenomeno religioso. Se era dato per spacciato con l’illuminismo oggi è tornato d’attualità in ogni parte del mondo.
Scienza e fede nelle parole del biologo James Holden, docente all’Università del Massachusetts. Ha riscoperto la fede cristiana dopo l’insoddisfazione delle risposte scientifiche alle domande sul significato della vita.
Festeggiare la Giornata della felicità è da sciocchi, scrive l’anarchico ed anticlericale scrittore Massimo Fini. La sua riflessione è profonda e conclude con l’ammettere l’inesistenza della felicità nell’esistenza umana poiché c’è una mancanza che non può essere colmata.
Secondo uno studio inglese anche i non credenti pregano, soprattutto nei momenti di sofferenza. Il dramma e la solitudine aiutano l’uomo a percepire il suo bisogno di Infinito. Per questo sono un’aiuto alla vita, anche per gli atei.
Il celebre astrofisico Marco Bersanelli e il richiamo divino dell’Universo. Il nuovo libro del noto scienziato italiano raccoglie riflessioni sul fascino del cielo stellato che da sempre ha provocato il senso religioso dell’uomo.
Buddhismo e shintoismo non offrono risposte adeguate all’uomo. La vita sociale è frammentata e il monismo olistico delle religioni orientali non riesce a soddisfare il senso religioso dei giapponesi.
L’universo ha uno scopo? Alcune citazioni di Weinberg e le risposte degli scienziati credenti. Lo stesso fisico ha precisato che la sua famosa frase fu imprudente e che in realtà era semplice nostalgia di Dio.