Condannato Viganò: rubava al fratello disabile e faceva la morale al Papa
Condanna mons. Viganò. Il tribunale di Milano ha condannato l’ex nunzio apostolico di Washington ad un maxi risarcimento verso il […]
Condanna mons. Viganò. Il tribunale di Milano ha condannato l’ex nunzio apostolico di Washington ad un maxi risarcimento verso il […]
Caso Viganò e Ouellet. Le accuse dell’ex nunzio definite “false” e “blasfeme” da uno stretto collaboratore di Benedetto XVI e da un pupillo di Giovanni Paolo II, il card. Marc Ouellet. Risposte ben documentate, al contrario delle accuse di Viganò, dopo lo studio degli archivi vaticani.
McCarrick e il Vaticano. E’ arrivata la conferma che la Segreteria di Stato era a conoscenza dal 2000 delle accuse a carico di McCarrick, prima che Giovanni Paolo II lo creasse cardinale e quando Bergoglio era un arcivescovo in Argentina. Eppure per il dossier Viganò, Francesco è l’unico capro espiatorio ed invece si sta amaramente trasformando in un atto d’accusa ai pontificati precedenti.
Il nunzio Carlo Maria Viganò e Francesco: rilascia un’intervista dove riconosce che il card. McCarrick faceva vita pubblica a Washington e in Vaticano anche prima dell’elezione di Papa Francesco. Si difende poi dalle accuse ma la toppa è peggiore del buco.
Il dossier Viganò e le accuse a Bergoglio. L’ex nunzio Carlo Maria Viganò, sostenuto dai vaticanisti Marco Tosatti e Aldo Maria Valli, accusa Francesco di aver coperto gli abusi del card. McCarrick. E’ un’operazione boomerang, dalle nostre indagini emerge che è stato proprio Viganò ad aver coperto, elogiato e sostenuto l’alto prelato nonostante sapesse dei suoi abusi.
Carlo Maria Viganò ha mentito sulla “prova regina”, ovvero l’intervento di Benedetto XVI nei confronti del card. McCarrick. La redazione UCCR ha scoperto che il cardinale frequentava il Vaticano prima dell’elezione di Francesco, dunque o Ratzinger non lo ammonì o lasciò che facesse vita pubblica. In ogni caso crolla l’accusa a Francesco.
L’ex nunzio apostolico Carlo Maria Viganò accusa Francesco di aver coperto gli abusi di McCarrick. Ma il passato del prelato tradisce la sua sete di vendetta e indebolisce le sue accuse e appare un’operazione mediatica della galassia anti-papista.
Pubblicato il report realizzato dal Grand Jury della Pennsylvania. La Chiesa USA sotto-shock, ma due dettagli sfuggono ai media: gli abusi risalgono a vent’anni fa, mentre non ve ne sono di recenti. Si tratta di pederastia omosessuale e non di pedofilia.