«Ho il cancro e non è una sfiga, il Signore non è crudele»
Nadia Toffa e il cancro. Una testimonianza significativa sul senso del male, una risposta all’oncologo Umberto Veronesi secondo il quale il cancro è la prova che Dio non esiste.
Nadia Toffa e il cancro. Una testimonianza significativa sul senso del male, una risposta all’oncologo Umberto Veronesi secondo il quale il cancro è la prova che Dio non esiste.
Un recente intervento del domenicano Angelo Bellon ricorda le parole di Tommaso d’Aquino, quando affronta il tema del male spiegando che Dio ne trae sempre un bene maggiore, fosse anche una fede più cosciente. Il dolore diventa allora circostanza per rinascere, non l’ultima parola sulla vita.
Credere ai miracoli e la visione positivista della realtà. Non per forza si verifica l’alterazione delle leggi di natura e non è sensato parlare di guarigioni spontanee o fattori psicosomatici. La ragione è aperta alla possibilità, non chiusa.
La sindrome di Down e l’aborto eugenetico, un padre trova la forza per scuotere le coscienze.
La malattia, la sofferenza e l’esistenza di Dio, Umberto Veronesi e il cancro: una risposta.
La storia della medicina e degli ospedali, ecco cosa dicono gli storici.
Piano inclinato in Olanda e Oregon per il 55% di chi accede al suicidio assistito.
Una giovanissima storia di devozione e sofferenza.
L’Ufficio scolastico del Piemonte chiude il caso e “assolve” Adele Caramico.
Recensione del libro “Medicine & Religion: A Historical Introduction” (Johns Hopkins 2014). Origini della medicina e cristianesimo. Lo storico Gary Ferngren ha confermato che le radici della medicina occidentale vanno individuate nell’alveo del cattolicesimo, dove nacquero anche i moderni ospedali.
Riflessione sull’ennesimo macabro suicidio in Francia.
Nel nuovo DSM diventa semplice “disturbo” e non più “malattia”.
Eugenio Borgna, libri e fede cristiana. Uno dei più importanti psichiatri italiani racconta della sua fede cristiana e di quanto essa abbia influito nella sua relazione con i pazienti, quando riesce ad introdurre in loro l’ideale della speranza.