Il fine-tuning dell’Universo e l’eccezionalità della Terra. Una riflessione di un importante scienziato, Howard Alan Smith (Università di Harvard), è apparsa sul Washington Post e ha rilanciato una sensazione comune in molti studiosi: la Terra è tornata al centro dell’Universo grazie alla scienza moderna.
Per alcuni la grandezza dell’Universo sarebbe un argomento contro Dio. Lo scienziato canadese non soltanto smentisce, ma arriva a riflettere in modo opposto: l’improbabilità astronomica richiede un’intenzionalità trascendente.
Uno studio mostra che la velocità d’espansione dell’universo ha un tasso ideale per la comparsa della vita. Un dato che si aggiunge al cosiddetto fine-tuning e alla percezione che l’intelligenza era stata prevista ed è tutto finemente sintonizzato perché essa apparisse.
Il filosofo Robin Collins parla dell’inizio dell’universo, le incredibili coincidenze e lo sviluppo della vita.
Commento allo studio dell’astrofisico Luke Barnes sul fine-tuning.
Recensione dell’ultimo libro della dott.ssa Wickman.
Anche gli universi paralleli hanno avuto un’origine nel tempo.
I cinque argomenti classici usati da William Lane Craig.
La riflessione cosmologica del fisico del Fermi National Accelerator Laboratory.
L’Universo “è pressappoco il buco più piccolo in cui un uomo può ficcare la sua testa”.
Lo scienziato descrive l’interessante fenomeno emerso dalla scienza moderna.
