Intervista a Maria Rachele Ruiu, giovane attivista pro-life, sulla volontà della Corte Suprema americana di annullare la sentenza che regolamenta l’interruzione di gravidanza. Un dialogo sul “diritto all’aborto” e sulle donne prolife, costantemente ignorate dai grandi media per ridurre tutto ad uno scontro tra femministe e conservatori.
Gli Stati americani con più alta percentuale di politiche donne sono anche quelli che emettono il maggior numero di leggi Pro-Life e restrittive all’aborto. La ricerca pubblicata sul Journal of Women, Politics and Policy svela ciò che i media vogliono tenere nascosto: il mondo pro-life è prettamente femminile.
Sei femministe svizzere abbandonano la Chiesa. Protesta contro il discorso di Francesco sull’aborto paragonato al contrattare un sicario, ma queste donne avevano scambiato la Chiesa per un circolo filosofico da cui entrare o uscire a seconda delle idee condivise. Ed invece è il luogo di permanenza storica di Cristo, al quale hanno rinunciato per una protesta, oltretutto inutile.
Irlanda del Nord e aborto. Migliaia di donne nordirlandesi appartenenti a tutti gli schieramenti politici sono scese in strada contro il parlamento britannico, intenzionato a fare pressioni per una legge sull’interruzione di gravidanza meno restrittiva
Argentina contro l’aborto. Il popolo sceglie la vita, in maggioranza donne. 38 deputati contro la liberalizzazione dell’interruzione di gravidanza, grande l’impegno della Conferenza Episcopale guidata dagli uomini di Francesco. Una sconfitta dell’apparato mediatico.
L’associazione smaschera chi è a favore dell’aborto per “i diritti della donna”.
Lo dichiara l’autrice pro-choice di un recente studio.
L’aborto alza la probabilità di avere una storia di tossicodipendenza.
