Due astronomi del Papa, ricercatori della Specola Vaticana, hanno proposto una nuova comprensione matematica del Big Bang. Uno studio rivoluzionario, sulle orme di padre Lemaitre (ideatore del Big Bang) e che migliora la spiegazione di Albert Einstein.
Il fine-tuning dell’Universo e l’eccezionalità della Terra. Una riflessione di un importante scienziato, Howard Alan Smith (Università di Harvard), è apparsa sul Washington Post e ha rilanciato una sensazione comune in molti studiosi: la Terra è tornata al centro dell’Universo grazie alla scienza moderna.
Secondo il fisico Lawrence Krauss, l’Universo sarebbe nato dal “nulla” grazie a fluttuazioni quantistiche. Ma una fluttuazione è descritta dalla funzione d’onda la quale, per definizione, descrive lo stato quantico di qualcosa. Il “nulla” non esiste se non in filosofia.
In tre incontri il gesuita belga Lemaitre corresse e convertì scientificamente il padre della relatività alla teoria dell’atomo primordiale. Una storia di stima e di amicizia su due grandi rivoluzionari della scienza moderna.
Per alcuni la grandezza dell’Universo sarebbe un argomento contro Dio. Lo scienziato canadese non soltanto smentisce, ma arriva a riflettere in modo opposto: l’improbabilità astronomica richiede un’intenzionalità trascendente.
Il fisico delle particelle Michael G Strauss ha aperto il suo sito web. I primi articoli sono dedicati al Big Bang, alla prova del suo inizio e al rapporto tra scienza e fede.
Come è nato l’universo? Una rassegna delle spiegazioni scientifiche degli ultimi 100 anni e dei tentativi di eliminare l’ipotesi di un’origine metafisica della realtà.
La scienziata americana ha raccontato la sua affascinante storia.
Il prof. Paolo Di Sia riflette sull’inizio dell’universo.
Anche gli universi paralleli hanno avuto un’origine nel tempo.
Parla uno dei massimi studiosi di fisica delle particelle in Europa.
La scienziata incredibilmente aderisce allo stato stazionario.
