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Alberto Melloni e le controverse tesi del progressismo cattolico

MatrimonioIl progressismo è stato definito da Papa Francesco come la «tentazione di scendere dalla croce, per accontentare la gente, di piegarsi allo spirito mondano invece di purificarlo e piegarlo allo Spirito di Dio». Cedere al «progressismo adolescente», ha affermato ancora, significa seguire i valori più accattivanti proposti dalla cultura dominante.

In Italia il "progressisimo cattolico" è incarnato dai cosiddetti martiniani, i figli spirituali del card. Carlo Maria Martini. Dipendenti dall'approvazione del mondo, facevano i leoni del dissenso durante il pontificato di Benedetto XVI mentre con Francesco si guardano bene dal m

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Attualità

In questa sezione del sito web troverai una raccolta di iniziative specifiche riguardanti tematiche di attualità, nonché le nostre campagne approfondite su specifici argomenti.

Offriamo una prospettiva approfondita e dettagliata su argomenti legati al cristianesimo ma che hanno rilevanza sociale, politica, economica e culturale. I nostri dossier raccolgono informazioni, analisi, notizie e punti di vista da diverse fonti affidabili, consentendo di ottenere una visione più completa e accurata delle questioni che trattano.

In questa pagina potrai anche trovare raccolte in ordine cronologico le nostre rubriche più famose che pubblichiamo periodicamente.

   

Ecco i nostri dossier:

   

1.

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L’assenza di argomenti ragionevoli a favore delle nozze gay

Convegno omosessualitàOggi vorremmo parlare di un importante convegno svoltosi a Verona, organizzato da Métaphos Onlus. Ci si è confrontati sull'omosessualità, sull'omofobia, su matrimoni e adozioni gay: i relatori invitati erano il filosofo Gianni Vattimo, i giuristi Gianfranco Amato e Massimo Coltre, e don Rino Breoni. E' passato un anno da questo incontro ma riteniamo sia comunque importante commentarlo per osservare come la spinta a favore delle istanze Lgbt sia priva di argomentazioni ragionevoli.

 

Il convegno è stato aperto da Gianni Vattimo: fin dal suo intervento si nota il vuoto argomentativo, il filosofo -come si vede nel video qui sotto-, ha spaziato confusamente tra OMS, Uganda, rassegne cinematografiche e Gay Pride (tanto da essere ripreso dal moderatore), accusando di "omofobia" chi doman

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Troppo affidamento alla scienza? Ecco i limiti del naturalismo filosofico

Scientismo«Io sono una persona di scienza e prove. La verità può essere determinata solo empiricamente, e la scienza è l'unico modo per conoscere veramente la verità». Questa è una tipica affermazione di che intende "far la gara" tra le varie forme di pensiero, specialmente per denigrare la conoscenza della realtà tramite il metodo della fede. C'è infatti una differenza tra metodo scientifico (un processo razionale basato su test ed esperimenti) e scientismo (un impegno irrazionale di naturalismo filosofico). I naturalisti filosofici si rifiutano di prendere in considerazione come spiegazione per gli eventi che osservano qualsiasi cosa al di fuori del mondo naturale e usano i metodi della scienza applicandoli a qualunque aspetto della realtà umana.

Come ha spiegato Papa France

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Perché pregare se Dio conosce già i nostri pensieri?

pregareSull'interessante sito web del noto filosofo e apologeta cristiano William Lane Craig è apparsa recentemente una domanda sull'utilità della preghiera, sopratutto partendo dal fatto che Dio conosce già i nostri pensieri. Non rischia di essere ridondante?

E' una domanda che molti ci pongono anche per e-mail e a cui abbiamo già risposto. Ma cogliamo l'occasione della risposta di Lane Craig per approfondire. Il filosofo americano, come spesso fa, procede per metafore: porsi questa domanda, scrive, è come domandarsi che utilità ha dire "Ti amo" alla propria ragazza o moglie. Forse pensiamo che lei non lo sappia già? Dire "Ti amo" fa parte della costruzione di un rapporto intimo con l'altro, che è anche una delle intenzioni della preghiera.

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Caro procuratore Roberti, la Chiesa ha fatto tanto contro la mafia

MafiaIl procuratore nazionale Franco Roberti ha recentemente affermato: «Sono convinto che la Chiesa potrebbe moltissimo contro le mafie e gran parte delle responsabilità le ha proprio la Chiesa perché per secoli non ha fatto niente. Penso al discorso di Giovanni Paolo II fatto alla Valle dei Templi ma dopo quello? Silenzio assoluto. Zero reazioni, nonostante omicidi come quello di Padre Puglisi, fino al 2009 quando la Conferenza Episcopale ne parlò. Oggi dopo altri sei anni Papa Francesco ne parla apertamente e parla di scomunica».

Innanzitutto è difficile che la Chiesa non abbia fatto niente "per secoli", dato che l'esperienza mafiosa per fortuna non copre il contesto temporale di oltre duecento anni. In secondo luogo, è una menzogna affermare che la Chiesa non abbia detto nulla fino al 1993, con il discorso di Giovanni Paolo II, e poi nu

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Il celibato dei sacerdoti non è innaturale, è soprannaturale

Celibato pretiNel maggio dello scorso anno abbiamo mostrato che in dieci anni i sacerdoti cattolici macchiatisi di pedofilia sono stati 3.456, ovvero lo 0,8% del totale dei preti cattolici in attività negli ultimi 10 anni. Come è evidente non si tratta affatto di percentuali elevate, anzi, decisamente modeste rispetto a quelle che colpiscono genitori, matrigne e patrigni, compagni, insegnanti, allenatori e parenti in generale.

I grandi numeri della pedofilia riguardano infatti persone sposate, dunque non celibi, e questo smonta l'accusa al celibato dei sacerdoti come spiegazione degli atti di violenza sessuale. Il celibato non è affatto innaturale, come qualcuno dice. E' semmai soprannaturale, è un dono di Dio a chi si sente chiamato al sacerdozio. Soltanto coloro che hanno ricevuto il carisma del celibato possono essere chiamati al sacerdozio.

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E dopo gli “Atei pro-life” arrivano le “Femministe per la vita”

Femministe pro lifeTre anni fa parlavamo dell'associazione americana dei "Secular pro life", un movimento di persone non credenti che aspira ad «un mondo in cui l’aborto sia impensabile, per le persone di ogni fede e non fede».

L'opposizione all'interruzione di gravidanza è infatti una posizione di ragione, non di fede, come ha spiegato anche Papa Francesco: «Quando tante volte nella mia vita di sacerdote ho sentito obiezioni. “Ma, dimmi, perché la Chiesa si oppone all’aborto, per esempio? E’ un problema religioso?” – “No, no. Non è un problema religioso” – “E’ un problema filosofico?” – “No, non è un problema filosofico”. E’ un pr

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La Chiesa deve adattarsi al mondo? L’esperienza dei protestanti dice di no

Woman Episcopal Bishop"La Chiesa deve adattarsi al mondo", quante volte sentiamo ripetere questa frase? E' l'auspicio a nascondere la parte di dottrina più scomoda, più difficile da capire dagli uomini moderni per apparire più accattivante, per tentare di ingrossare le fila.

Certo, la Chiesa deve accogliere tutti ma giustamente non legittima tutto, stima e sostiene certi comportamenti mentre condanna altri, ma perdona sempre. Gesù andava con tutti, pubblicani e peccatori, ma per la salvezza personale invitava gli uomini ad entrare per la "via stretta", perché quella larga porta alla perdizione. Non è la Chiesa che deve annacquare la dottrina, è semmai l'uomo che vuole salvarsi che deve cambiare se stesso per aderire il più possibile alla proposta cristiana, etica e morale. Adattarsi al mondo significa diventarne complice. E' invece importante trovare un linguaggio nuovo per comunicare il pensiero della Chiesa, Papa Francesco lo sta facendo molto

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Il neuroscienziato Rizzolatti: «la filosofia? E’ molto più precisa della scienza»

Giacomo RizzolattiSecondo Papa Francesco, «lo scientismo e il positivismo si rifiutano di ammettere come valide forme di conoscenza diverse da quelle proprie delle scienze positive. La Chiesa propone un altro cammino, che esige una sintesi tra un uso responsabile delle metodologie proprie delle scienze empiriche e gli altri saperi come la filosofia, la teologia, e la stessa fede, che eleva l’essere umano fino al mistero che trascende la natura e l’intelligenza umana».

Tuttavia, ha proseguito, «alcuni scienziati vanno oltre l’oggetto formale della loro disciplina e si sbilanciano con affermazioni o conclusioni che eccedono il campo propriamente scientifico. In tal caso, non è la ragione ciò che si propone, ma una determinata ideologia, che chiude la strada ad un dialogo autentico, pacifi

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