“Intervista ai maestri”, si cresce solo seguendo
Verso la fine dell'Etica a Nicomaco, dopo aver ricordato che l'uomo, per l'anima razionale che lo informa, è reso simile agli dèi, Aristotele, maestro di coloro che sanno, scriveva: «Ma non bisogna dar retta a coloro che consigliano all'uomo, poiché è uomo e mortale, di limitarsi a pensare a cose umane e mortali; anzi, al contrario, per quanto è possibile, bisogna comportarsi da immortali e far di tutto per vivere secondo la parte più nobile che è in noi.» L'intelletto, parte divina dell'uomo, ci fa conoscere la verità, e l'uomo sapiente sarà anche il più virtuoso perché in ogni azione della sua vita sarà in grado di riconoscere ciò che è giusto.
Aristotele ha grandi meriti, ma la sua lezione sarebbe rimasta incompleta se San Paolo, Apostolo di Cristo, non ci avesse lasciato un toccante monito: «se avessi il dono della profezia e c
Continua a leggere...