Su quali fonti si basa la fede cristiana? Un libro risponde a molte domande
Pubblichiamo qui sotto un invito alla lettura del nuovo libro che l’autore (nonché nostro prezioso collaboratore), Stefano Biavaschi, ci ha gentilmente inviato. E’ possibile acquistare il volume, intitolato Le Antiche fonti della fede (Fede & Cultura 2016) in versione cartacea e in quella digitale.
di Stefano Biavaschi*
*docente di Religione e assistente alla Cattedra di Teologia presso l’Università Cattolica di Milano
Da dove deriva la nostra fede? Da un gruppo di persone che sigillano anfore e corrono a cavallo. Una di queste fu Eusebio di Cesarea, vescovo della Palestina tra il 265 e il 340, che per 25 anni ha raccolto antichi manoscritti, lettere, testimonianze, attraversando da un luogo all’altro le terre del primo cristianesimo. Senza di lui un patrimonio enorme sarebbe andato perduto, e sapremmo molte meno cose sulla chiesa prima di Costantino.
Tre secoli di fondamentale importanza per la nostra conoscenza sulla nascita e diffusione del cristianesimo, attraverso testimonianze di fede e di martirio, di cui anche Eusebio fu testimone oculare, fino a quando lui stesso vide l’alba della prima libertà religiosa. Con l’acume dello storico e la saggezza del pastore, Eusebio ha ricostruito la preziosa trama del cristianesimo dai tempi di Gesù e degli apostoli fino a lui, scrivendo la prima storia della Chiesa che l’umanità possiede: un’opera vastissima, dalla quale ho estratto il meglio di Eusebio, proprio per il lettore moderno più incline a leggere delle sintesi che non dei volumi interi.
In Le Antiche Fonti della Fede ho inoltre inserito le più importanti fonti greco-latine su Cristo e i Cristiani, da Plinio a Traiano, da Giuseppe Flavio all’autore della Lettera a Diogneto: un materiale apologetico preziosissimo che sarebbe altrimenti reperibile solo consultando un oceano di pubblicazioni. Naturalmente, per non appesantire l’opera, non ho riportato tutte le fonti e in modo integrale, ma un estratto di esse che ho poi raccolto per argomenti, in modo da poter rispondere, capitolo dopo capitolo, alle più pressanti curiosità del lettore e alle sue domande di maggior spessore, tra cui:
-Cosa accadde agli apostoli negli anni successivi la morte di Gesù? Dove andarono?
-Di quali città divennero pastori? Come morirono?
-Chi venne nominato al loro posto?
-Come affrontarono le sfide di coloro che erano dediti alle arti magiche?
-Quale fu il destino di Simon Mago? E di Erode? E di Pilato?
-Come reagirono Tiberio e il Senato romano dopo che Ponzio Pilato sottopose la sua relazione circa la morte e la risurrezione di Gesù?
-Cosa c’era scritto nelle lettere imperiali riguardanti Gesù e i cristiani?
-Come si svolse la distruzione di Gerusalemme? Avvenne come dissero le profezie?
-E negli anni delle persecuzioni verso i cristiani come venivano condotti gli arresti e gli interrogatori da parte della polizia romana?
-Come vivevano i credenti? Che stile di vita conducevano? Che atteggiamento avevano dinanzi ai beni, alle leggi, al matrimonio, all’aborto?
-Chi ha stabilito l’elenco dei testi sacri?
-Come si è formato il canone del Nuovo Testamento?
-Quali sono i primi elenchi di testi sacri neotestamentari?
Le Antiche Fonti della Fede intende essere un agile strumento per rispondere alle sfide di oggi ed alle principali obiezioni storiche, che non dovrebbero mai lasciarci senza risposta.
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