Le bolognesi contro il senatore gay Lo Giudice: «ha cancellato la maternità»
L’attivista Lgbt Sergio Lo Giudice ha partecipato ad un convegno sulla maternità. Cos’ha detto? Che è troppo cara! C’è ironia nei commenti sulla vicenda, ma non tra donne e femministe, che hanno scatenato durissime polemiche contro chi acquista i bambini all’estero, li strappa dalle loro madri biologiche e viene poi invitato a tenere lezioni sull’essere madri.
La giornalista e femminista Paola Tavella parla di misoginia: «non solo questi uomini comprano dei bambini da delle donne pagate poco, e alla cui autodeterminazione personalmente non credo affatto, ma si mettono anche al posto della madre. La pretesa di cancellare la madre è patologica ed è il segno di una misoginia ancor più violenta, proprio perché viene mascherata. C’è un forte tentativo da parte di una minoranza aggressiva e ricca del movimento gay di imporre questo linguaggio come una nuova norma».
Il Corriere della Sera, con la firma della femminista Monica Ricci Sargentini, ha dato voce alle proteste, sopratutto quella dell’associazione Se non ora quando Libere, nota per voler far proclamare la maternità surrogata una violazione dei diritti umani dalle Nazioni Unite: «Per noi è una beffa che partecipi a un convegno sulla maternità un uomo che ha ottenuto due figli con la surrogata». La sociologa Daniela Danna si dichiara stupita «che venga invitato a un convegno sulla maternità un fautore della cancellazione giuridica della madre. Non si può accettare che si usufruisca di contratti dove chi diventa madre viene indicata come mera portatrice. Questo svilisce tutte le donne».
«Cosa va a fare Lo Giudice al convegno, la madre surrogata?», si è domandata più ironica Marina Terragni. «Almeno quando si parla di maternità si dia la parola alle donne e non si interpelli chi ritiene che i figli possano fare a meno della madre». Presente al convegno anche il ginecologo ateo (presidente onorario dell’UAAR) Carlo Flamigni, padre della fecondazione artificiale in Italia e colui che recentemente ha benedetto il giorno in cui «si potranno fare figli in una scatola di vetro».
Anche diverse donne bolognesi hanno protestato ampiamente per la presenza della “mamma” Sergio Lo Giudice: «Sono una donna e sono una mamma di tre figli, partoriti con dolore e qualche rischio per la mia vita (particolarmente il primo). Le prese in giro proprio no, per favore! Ma cos’è questa buffonata ipergalattica organizzata dal comune di Bologna in cui è invitato a parlare di maternità un uomo che si atteggia a mammo? Ma nessuno si rende conto dell’affronto alle donne?». Ha risposto duramente Costanza Miriano: «Solo l’odio inconfessabile per le donne da parte degli omosessualisti – e l’odio per i bambini ancora più perfido perché travestito da amore – poteva far invitare Sergio Lo Giudice come relatore al convegno “Essere madre”».
Dalle foto dell’evento che stanno circolando sembra che l’evento sia stato un flop, le mamme di Bologna hanno giustamente preferito fare altro che ascoltare le “idee” sulla maternità di Lo Giudice. In un’intervista di un anno fa (qui sotto) rivelò con nonchalance il prezzo del bambino e l’avergli impedito di essere allattato dalla madre: «perché è importante che fin dall’inizio non si crei il rapporto come fossero madre e figlio».
La redazione