New York Times: «aumentano i cattolici che stimano la Chiesa»

Un sondaggio promosso da CBS news e dal New York Times ha mostrato che i cattolici non hanno mutato i loro sentimenti a riguardo della Chiesa dopo i fatti degli abusi sessuali.

Anzi, ci sono più cattolici favorevoli all’operato della Chiesa ora di quanti ce ne fossero nel mese di marzo. In molti ritengono infatti gonfiate a dismisura le notizie della stampa.

La notizia con maggiori dettagli, è apparsa su Catholic News Agency. Un mese fa il sito GayNews aveva faziosamente parlato di un “crollo disastroso”.

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Gli atei russi imitano l’UAAR: autobus con frasi atee e foto di Stalin

Sembra che gli atei siano particolarmente affezionati agli autobus…Nel 2009 l’UAAR ha tentato di portare a Genova l’iniziativa delle scritte atee sugli autobus, per evangelizzare i cittadini. Immediate le proteste degli stessi autisti, dell’ATM e dei sindacati che hanno brandito “l’obiezione di coscienza” e non hanno accettato l’ingerenza della parrocchia atea.

Oggi, da il quotidiano Libero apprendiamo che i loro colleghi russi provano ad imitarli: anche loro scriveranno qualcosa di ateistico sulle fiancate degli autobus di San Pietroburgo, accanto alle immagini del paladino dell’ateismo russo, il dittatore Joseph Stalinus. Gli atei-comunisti locali promettono di attaccarle in alto, affinchè nessun “vandalo” possa sfregiarle. Nessun vandalo o nessun famigliare dei 8-60 milioni di morti di cui lui e la sua ideologia anticristiana sono diretti responsabili? Milioni e milioni di uomini, donne, bambini, religiosi e religiose, a cui vanno aggiunti anche i 22.000 polacchi di Katyn (di cui moltissimi cattolici), citati anche su Wikipedia.

Le prove della diretta responsabilità dell’ateo Stalin sono state pubblicate direttamente dal Cremlino. Stalin è spesso ricordato perché promosse con fervore l’opera di laicizzazone dello stato sovietico. Lo stalinismo si affermò, come nel nazismo, anche a causa del darwinismo sociale: «L’attacco alla religione fu realizzato anche da un punto di vista scientifico: fu fatta leva sulla storicità oscurantista ed oppositrice della ricerca scientifica della Chiesa: in particolare fu preso di mira il racconto letterale della creazione, nel libro della Genesi, deriso dai testi che supportavano la teoria evoluzionista di Darwin» (cfr. Wikipedia).

Riportiamo infine, per pura curiosità, quel che scrisse L’Unità, noto quotidiano anticlericale, il 6 marzo 1953: «Stalin è morto. Gloria eterna all’uomo che più di tutti ha fatto per la liberazione e per il progresso dell’umanità. Il Capo dei lavoratori di tutto il mondo si è spento ieri sera a Mosca alle 21:50» (L’Unità, 6 marzo 1953, prima pagina).

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Il modello Eduardo Verastegui si converte al cattolicesimo

Viene chiamato “il Brad Pitt messicano”. Eduardo Verastegui, famosissimo e “desideratissimo” latin lover messicano, ha scelto di sacrificare la sua ambigua carriera per riscoprire la sua fede cattolica.

La notizia è apparsa su The Times quest’estate, ed è ripresa oggi da Religionenlibertad, a cui il famoso attore messicano dice: «la mia conversione è un miracolo ottenuto grazie alle preghiere di mia madre». Prima era un modello di Calvin Klein, che ballava e recitava a torso nudo in sensuali video musicale, attirando migliaia di fan di sesso femminile.

Ora, a 35 anni frequenta la Messa quotidiana, si impegna ad educare i giovani, vola nel Darfur per aiutare gli affamati, fornisce aiuto finanziario per le donne che vogliono abortire e organizza missioni di costruzioni di casa in Messico. Nel 2006 ha recitato nel bellissimo film “Bella, diretto da Alejandro Gomez Monteverde e vincitore di numerosissimi premi.

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Nietzsche odiava il cristianesimo perché difende i deboli

Da l”Anticristo” di Friedrich Nietzsche emerge la motivazione dell’odio per il cristianesimo, il quale prendendo le parti degli ultimi porterebbe alla rovina della specie bloccando la selezione naturale. Non stupisce che i nazisti lo riconobbero come antesignano della loro ideologia.

 
 

Friedrich Nietzsche è stato forse il principale avversario che abbia mai avuto il cristianesimo.

Odiava Cristo e la Chiesa con tutta la sua forza, ha creduto e incarnato più di tutti nella storia i veri valori dell’anticristianesimo.

Può essere solo un caso che volle ridurre l’uomo a mera conseguenza del fascio dei suoi istinti? Può essere mera coincidenza il fatto che odiava i deboli e l’uomo stesso?

Nella sua opera L’Anticristo fu piuttosto chiaro: «E’ immorale nel senso più profondo dire “non uccidere”.

Secondo Nietzsche, il genere umano doveva progredire verso l’Übermensch (l’Oltreuomo), attraverso la selezione dei migliori e l’eliminazione dei deboli. Il cristianesimo, pertanto, risultava un intralcio.

 

Perché Nietzsche odiava il cristianesimo.

Il filosofo tedesco odiava il cristianesimo ritenendolo uno “pseudoumanesimo” che aveva sempre difeso ogni uomo, nessuno escluso: «I deboli e i malriusciti devono perire, questo è il principio del nostro amore per gli uomini. Che cos’è più dannoso di qualsiasi vizio? Agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli. L’individuo fu tenuto dal cristianesimo così importante, posto in modo così assoluto, che non lo si poté più sacrificare , ma la specie sussiste solo grazie a sacrifici umani».

In questa ampia citazioni emerge la consapevolezza di Nietzsche che l’intangibilità della dignità umana dipende dal rapporto dell’uomo con Dio:

«Davanti a Dio tutte le “anime” diventano uguali; ma questa è proprio la più pericolosa di tutte le valutazioni possibili! Se si pongono gli individui come uguali, si mette in questione la specie, si favorisce una prassi che mette capo alla rovina della specie; il cristianesimo è il principio opposto a quello della selezione. Se il degenerato e il malato devono avere altrettanto valore del sano, allora il corso naturale dell’evoluzione è impedito. Questo amore universale per gli uomini è in pratica un trattamento preferenziale per tutti i sofferenti, falliti, degenerati: esso ha in realtà abbassato la forza, la responsabilità, l’alto dovere di sacrificare uomini. La specie ha bisogno del sacrificio dei falliti, deboli, degenerati; ma proprio a questi ultimi si rivolse il cristianesimo. Che cos’è la virtù e l’amore per gli uomini nel cristianesimo, se non appunto questa reciprocità nel sostegno, questa solidarietà dei deboli, questo ostacolo frapposto alla selezione? La vera filantropia vuole il sacrificio per il bene della specie. E questo pseudoumanesimo che si chiama cristianesimo, vuole giungere appunto a far sì che nessuno venga sacrificato […]. Noi tutti siamo appesi alla croce, quindi siamo divini. Il cristianesimo ha preso le parti di tutto quanto è debole, abietto, malriuscito»1F. Nietzsche, L’Anticristo. Maledizione del cristianesimo, Adelphi 1977, p. 73-136.

 

Il problema era che credeva in ciò che diceva, viveva tali convinzioni dentro di sé, le incarnava in sé.

Nietzsche finì baciando e abbracciando un cavallo per le vie di Torino, venne internato.

«Con passo maestoso e guardando al soffitto entra nella sua stanza e ringrazia con grandiosa accoglienza», scrisse lo studioso nicciano Verrecchia. «Non sa dove sia. 3 febbraio: imbrattato di escrementi. Designa se stesso ora come duca di Cumberland ora come imperatore ecc. 19 aprile: scrive cose illeggibili sulle pareti: ‘”Voglio un revolver, se è vero il sospetto che la granduchessa stessa commette queste porcherie e questi attentati contro di me…’”»2A. Verrecchia, La catastrofe di Nietzsche a Torino, Bompiani 2003.

E’ stato anche riconosciuto che il suo pensiero ebbe un’influenza secondaria e indiretta sul nazismo, che trovò terreno fertile nella sua filosofia. Non stupisce che i nazisti riconobbero nell’Anticristo di Nietzsche un antesignano della loro ideologia.

La redazione

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Ecco 3 enormi contraddizioni degli abortisti

Ecco 3 enormi contraddizioni in cui inevitabilmente incappano gli abortisti (o i pro-choice). Ne hanno parlato gli amici dell’Associazione Libertà e Persona.

1) L'”aborto terapeutico” è utilizzato per situazioni in cui c’è la scoperta di gravi malformazioni nel feto. Il termine “aborto terapeutico” quindi significa trattamento di guarigione tramite la soppressione di una vita. Guarire e morire sono però due termini in antitesi tra loro, un ossimoro. Non c’è guarigione del soggetto malato, a cui viene praticata un’eutanasia. Il termine corretto quindi sarebbe “aborto eugenetico”, dal vago ricordo nazista.

2) Il limite massimo per praticare l’aborto terapeutico è 22 settimane, a 21 settimane il feto non è considerato un “cittadino” con i relativi diritti. A 22 settimane quindi arbitrariamente si diventa all’improvviso delle persone. E’ lo stesso trattamento che anticamente, prima del cristianesimo, esisteva tra uomini liberi e schiavi, cioè un pò meno uomini e con meno diritti.

3) Il feto “sano”, già a 12 settimane ha tutti i diritti di un libero cittadino mentre gli stessi diritti per un “non sano” vengono riconosciuti 10 settimane dopo (alla 22° settimana apputno). Quindi lo stato di malattia per gli abortisti rende un po’ meno uomini. Quesito imbarazzante: ma se prima delle 22 settimane un grave difetto fisico è tale da giustificare la morte del portatore perché dopo la nascita lo stesso difetto fisico viene minimizzato e il soggetto diventa bambino “diversamente abile”? Non fate questa domanda al paladino dell’infanticidio e guru dell’ateismo australiano Peter Singer perché vi risponderebbe come ha risposto nei suoi libri: «Nè un neonato nè un pesce sono persone, uccidere questi esseri non è moralmente così negativo come uccidere una persona”, oppure: “Anche se il bambino potrà avere una vita senza eccessiva sofferenza, come nel caso della sindrome di Down, ma i genitori pensano che sia un peso eccessivo per loro e vogliono averne un altro, questa può essere una ragione per ucciderlo» (Singer, “Ripensare alla vita”, Il Saggiatore 1996, pag. 20). Per altre chicche di Singer date un occhio al blog: Ragione e Fede e a questo articolo de Il Foglio .

 

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Chai Ling, leader di piazza Tiananmen, si converte: «era vietato credere a Dio»

Da AsiaNews una bellissima storia. Chai Ling, l’unica donna leader di piazza Tiannamen nell’89, una dei 21 più ricercati dal governo ateo cinese. Si è fatta battezzare il 4 aprile scorso, dopo che ne aveva fatto domanda nel dicembre 2009.

Ha deciso questo senza aver ricevuto alcuna educazione religiosa, anzi dice: «In Cina non ci era permesso credere in Dio. Per i leader ‘Dio’ era una cosa cattiva che i capitalisti usavano per il lavaggio del cervello del popolo. Come risultato, perfino l’amore di Dio era visto come una cosa che faceva paura. La società era piena di odio, sfiducia, paura». La fede nella resurrezione di Gesù la rende ora più sicura e più certa. Nella sua testimonianza ha parole di misericordia anche per i leader cinesi, responsabili del massacro e della politica attuale: «Il perdono di Dio è così pieno. Se i leader della Cina potessero almeno ascoltare questo annuncio, se solo si pentissero, potrebbero ricevere lo stesso amore e perdono che tutti riceviamo. Quale grande dono riceverebbero? La libertà per se e per la Cina!».

La conversione di Chai Ling è l’ultima di una serie da parte di diversi leader di Tiananmen. Dopo aver lottato per le idee di uguaglianza e democrazia, grazie al rapporto col mondo occidentale o con missionari in Cina hanno scoperto che il loro impegno per i diritti umani è ragionevole solo se fondato su una base cristiana.

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Elenco di personaggi famosi che hanno firmato l’appello in difesa di BXVI

Il 2 maggio 2010 il quotidiano italiano CronacaQui ha consegnato alla segreteria vaticana, durante la visita del Pontefice a Torino, l’appello che ha promosso in sua difesa rispetto alla questione pedofilia, con l’elenco dei vari firmatari.

Il quotidiano afferma: «il nostro non è il primo appello di solidarietà consegnato a Benedetto XVI. Ad inizio aprile, infatti, anche un nutrito gruppo di intellettuali francesi aveva reagito con sdegno gli attacchi della stampa internazionale nei confronti di Benedetto XVI». “L’appello dei cristiani alla verità”, lanciato il 31 marzo scorso a Parigi e Lione, era stato poi pubblicato anche da L’Osservatore Romano, dopo aver riunito migliaia di firme e l’adesione di molti personaggi illustri. Un appello che si «dichiara solidale con le vittime dei sacerdoti pedofili», ma anche «solidale con la Chiesa cattolica». Ad ideare l’iniziativa, in questo caso, un gruppo di scrittori, giornalisti, blogger, filosofi e professionisti che, «nell’urgenza del momento», ha improvvisato un «gesto cristiano» contro la la dilagante campagna di opinione ospitata da numerosi media.

Sempre su CronacaQui è apparso poi un piccolo elenco di personaggi pubblici che hanno firmato l’appello: uomini politici come Renato Schifani (PDL), Pierferdinando Casini (UDC), Roberto Cota (Lega), Antonio Saitta (PD), Roberto Rosso (PDL), Paola Binetti (PD), Marco Calgaro (PD). Personalità sportive: Arrigo Sacchi, Cesare Maldini, e Dino Zoff, Sandro Mazzola, Dindo Capello, e intellettuali Giuliano Ferrara, Giampiero Mughini e Marco Travaglio. Quest’ultimo scrive su Il Fatto quotidiano: «L’attuale Papa è il più duro nella lotta alla pedofilia e non merita certo di essere additato come complice di reati commessi ben prima del suo pontificato». Ci sono poi altri firmatari, come: Albano, Maria Teresa Ruta, Emanuele Filiberto di Savoia, Evelina Christillin, Andrea Comba ecc..

La BBC ha oggi dato la parola agli esperti che hanno ridimensionato completamente i numeri degli abusi sessuali commessi da sacerdoti.

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Vittorio Feltri e “Il Giornale” promuovono l’8×1000 alla Chiesa Cattolica

«Nella discussione aperta dal Giornale dopo gli ultimi scandali i lettori si schierano con Feltri: il male commesso da pochi è molto inferiore al bene fatto da molti». Così titola un articolo del quotidiano di centrodestra, Il Giornale.

Il direttore Vittorio Feltri, non credente, nell’editoriale di ieri ha sottolineato che oltre ai fatti sugli abusi sessuali, c’è tutto il bene che la Chiesa, vera multinazionale della solidarietà, produce ogni giorno, in Italia e nel mondo. Ha dichiarato anche che destinerà ad essa l’8×1000. E’ così inziata una bella campagna a sostegno della Chiesa Cattolica.

Maurizio Gasparri, presidente del gruppo parlamentare Il Popolo della Libertà al Senato della Repubblica, ha inviato una lettera al quotidiano in cui dice: «solo i credenti difendono i valori che riguardano tutti». E dichiara: «Caro direttore, opportuno il dibattito sull’otto per mille da devolvere alla Chiesa nella dichiarazione dei redditi. Come te, anche io confermerò la scelta in favore della Chiesa cattolica». Un’altra lettera è arrivata in redazione intitolata: L’Italia a rischio collasso senza l’aiuto dei religiosi“.

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Muore Cazzullo, padre della psichiatria italiana e presidente dei Medici cattolici

È morto il professor Carlo Lorenzo Cazzullo, considerato il padre della psichiatria milanese ed uno dei più grandi psichiatri italiani.

Il Corriere della Sera lo aveva già celebrato cinque anni fa, definendolo «il padre della psichiatria moderna». Grazie ai suoi rapporti internazionali ha costruito l’Istituto di Psichiatria dell’Università di Milano. L’Istituto è stato fondamentale per la psichiatria scientifica in Italia e ha diffuso una metodologia di ricerca secondo i modelli internazionali. Cazzullo è stato anche presidente della sezione dell’AMCI di Milano, Associazione Medici Cattolici Italiani.

La notizia della morte è riportata oggi sul Il Corriere della Sera, e sempre sul noto quotidiano, in un’intervista di qualche anno fa disse: «credo in Dio perché è l’elemento centrale della creazione».

 

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Stati Uniti: la croce nel deserto del Mojave non viola il principio di laicità

La Croce eretta 76 anni fa in California, in memoria dei caduti americani della Prima Guerra Mondiale, non viola il principio costituzionale della separazione tra Chiesa e Stato.

E’ quanto ha stabilito la Corte Suprema degli Stati Uniti, rovesciando la precedente sentenza di un tribunale che ordinava la rimozione del monumento innalzato nel deserto del Mojave per presunta violazione del primo emendamento della Carta fondamentale.

A riferirlo è RadioVaticana.

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