Cresce costantemente la comunità cattolica in Malesia

Cresce la comunità cristiana in Malesia: su una popolazione di 23 milioni di abitanti, il 60,4% sono musulmani e il 9,1% sono cristiani, in maggioranza cattolici. La grande maggioranza di questi vive nell’isola del Borneo, in particolare nello Stato di Sabah, dove i cattolici superano il 10% della popolazione. In questo contesto si segnala la crescente vitalità della comunità cattolica dell’arcidiocesi di Kota Kinabalu, capitale del Sabah, dove i fedeli sono più di 180mila. Qui molte chiese hanno aumentato il numero delle Messe domenicali per far fronte all’affluenza dei fedeli. AsiaNews dichiara: «La popolazione cattolica cresce in modo costante, anche se lento. Nuove chiese sono state costruite e a Pasqua sono state battezzate 80 persone in una parrocchia che conta 5mila fedeli». La religione di Stato è l’islam e molte persone sono portate a convertirsi all’islam a causa della pressione sociale che viene fatta sui non musulmani. Per questo motivo sta aumentando anche il numero di aderenti alla religione islamica.

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Un ateo americano dona 5,6 milioni di dollari alla Chiesa Cattolica

Una storia piccola ma che dice molto sugli uomini di buona volontà. Ha un nome uno dei tanti benefattori non credenti che ogni anno sostengono le opere cattoliche. Recentemente abbiamo dato notizia, ad esempio, che la 68esima persona più ricca del mondo ha donato il suo capitale alla Chiesa (cfr. Ultimissima 17/8/10).

Oggi invece riportiamo che un ateo, Robert W. Wilson, ha donato 5,6 milioni dollari all’Arcidiocesi cattolica di New York questa estate, con la richiesta che il denaro sia investito nelle scuole cattoliche. Ha dichiarato: «La maggior parte di ciò che si insegna nelle scuole cattoliche sono le tre R: leggere, scrivere e far di conto. Ma lo fanno meglio di ogni altra scuola degli Stati Uniti».

Wilson dice di essere diventato ateo da giovane, subito dopo gli studi in economia. Diventato milionario grazie alla ditta da lui fondata, ha smesso di investire e, ora che è in pensione, ha affidato la sua ricchezza ad una decina di gestori di fondi. Ha anche dichiarato di aver donato più di 550 milioni dollari in beneficenza. Ma non è la prima volta: Wilson ha infatti cominciato a fare donazioni alla arcidiocesi di New York già nel 1997 con un regalo di $ 10.000, e ha continuato con queste cifre per diversi anni. Nel 2007 ha deciso di donare ai cattolici 22,5 milioni di dollari per il programma educativo scolastico proposto dalla Curia. Nel 2008 ne ha invece regalati 2,7 e quest’estate, appunto, ne ha rilasciati 5,6.

L’arcivescovo, il Rev. Timothy M. Dolan, dopo aver ringraziato, ha dichiarato: «Il suo ateismo non è mai stato un problema nei nostri rapporti. Possiamo permetterci ora di accettare anche i bambini più poveri e dare anche a loro un’educazione scolastica. Per me, non c’è carità più grande. Robert Wilson ci sta dando la speranza che questo possa presto accadere». Come ripete il Gloria: “pace in terra agli uomini di buona volontà“.

La redazione

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Ultimi studi: il matrimonio riduce lo stess psicologico

Sul Medical News Today è apparso un articolo in cui si informa che test recenti hanno rilevato una buona riduzione del livello di cortisolo, noto come l’ormone dello stress psicologico, sopratutto nei soggetti sposati o che hanno un partner stabile. A questi risultati sono arrivati dei ricercatori della Northwestern University e dell’Università di Chicago e il loro lavoro è stato pubblicato nell’ultimo numero della rivista Stress. Si rileva, in contrapposizione, che gli individui singoli e spaiati sono più sensibili allo stress psicologico che le persone sposate. Dario Maestripieri, professore di Sviluppo umano comparativo e Department of Comparative Human Development and membro della Commissione sull’evoluzione biologica dell’Università di Chicago, ha commentato: «anche se può sembrare che il matrimonio sia stressante, abbiamo un crescendo di prove che dimostrano come il matrimonio sia invece il tampone contro lo stress». Su 500 campioni infatti, gli individui single di entrambi i sessi hanno presentato livelli più elevati di cortisolo degli individui sposati. La notizia è apparsa anche sul The Times of India. Mentre i poveri atei gioiscono per il boom di divorzi, ancora una volta viene dimostrato che la visione cristiana della vita trova una chiara corrispondenza nello status fisiologico dell’uomo.

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Alfred Russel Wallace: evoluzione, selezione naturale e disegno intelligente

Ecco quello che molti ignorano: si può essere evoluzionisti e sostenere l’ipotesi del Disegno intelligente (ID), inoltre si sostiene l’ipotesi del Disegno intelligente e l’evoluzione ma non si può essere creazionisti. Chiariamo i significati:

Creazionismo: è nato in seno ad alcune sette protestanti americane, ed è il tentativo di fare affermazioni scientifiche riguardanti il mondo naturale e l’origine della vita basandosi sulla lettura letterale della Genesi (es:Adnan Oktar).
L’evoluzionismo (o neodarwinismo): esattamente l’opposto. Nasce in ambito laicista ed è la deriva filosofica ed interpretativa della teoria darwininana. Si tenta di proporre una visione atea, materialista e nichilsita dell’evoluzione (es: Dawkins, Odifreddi, Dennett).
Intelligent design (ID): ritiene che per spiegare certe caratteristiche dell’Universo, dalla comparsa della vita sulla terra all’evoluzione delle specie ecc…occorra implicare una causa intelligente e razionale piuttosto che pensare ad un processo casualistico e “cieco” (es: Davies, Behe, Novak, De Duve).
L’evoluzione: è una chiara teoria scientifica (forse ancora un pò incompleta ma comunque un dato di fatto), che postula la comune discendenza delle specie terrestri da un antenato comune e il cambiamento di esse attraverso il tempo.

Albert Einstein, ad esempio, sosteneva l’idea di un progetto intelligente quando diceva: «Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le lingue in cui sono stati scritti. Sospetta però che vi sia un misterioso ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi sembra la situazione dell’essere umano, anche il più intelligente, di fronte a Dio. La convinzione profondamente appassionante della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela nell’incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio» (Einstein: His Life and Universe, Simon e Schuster, pag. 27). E come lui la maggior parte degli scienziati attuali e passati.

Evoluzione e Progetto intelligente: Alfred Russel Wallace.
Addirittura lo stesso co-scopritore della selezione naturale riteneva logico e doveroso implicare l’intervento di un Fattore esterno. Alfred Russel Wallace (1823-1913) sbalordì lo stesso Darwin (di cui divenne poi amico), poiché formulò in modo totalmente indipendente la teoria evoluzionistica nello stesso periodo in cui il grande naturalista elaborava la propria. Darwin scrisse: «Se Wallace avesse avuto in mano la bozza del mio manoscritto del 1844, non ne avrebbe potuto trarre sunto migliore» (Lettera a Charles Lyell, 18/6/1858). Michael A. Flannery, direttore associato per le collezioni storiche della biblioteca delle Scienze della Salute dell’Università dell’Alabama, ha pubblicato in questi giorni il suo libro La teoria dell’evoluzione intelligente di Alfred Russel Wallace, dove descrive il pensiero del grande naturalista. Il Discovery Istitute, uno degli organi promotori del Disegno Intelligente (che non è creazionista), ne ha proposto una recensione e ha pubblicato l’intervista che Wallace rilasciò nel 1910 in merito al suo pensiero sull’origine della vita.

Egli disse: «Qualcosa è venuto da fuori. Una forza è stata esercitata dall’esterno. In una parola, la vita è stata data alla terra. Tutti gli errori di coloro che hanno distorto la tesi dell’evoluzione sono sorti dal presupposto che la vita è una conseguenza della auto-organizzazione. Questo è impensabile. La vita, come ha ammesso Huxley [il “mastino di Darwin”], è la causa e non la conseguenza dell’organizzazione. In qualche periodo della storia vi è stato un atto di creazione, un dono alla terra di qualcosa che prima non possedeva, e da quel dono, il dono della vita, è giunta la popolazione infinita e meravigliosa delle forme viventi. Nulla nell’evoluzione può spiegare l’anima dell’uomo, la differenza tra l’uomo e gli altri animali è incolmabile. Solo la matematica è sufficiente a dimostrare che l’uomo possiede una facoltà inesistente in altre creature. Poi c’è la musica e le facoltà artistiche. No, l’anima deriva da una creazione separata». (intervista riportata anche in The World of Life di Harold Begbie).

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L’atea radicale professoressa Holly Ordway si è convertita al cristianesimo

Quasi ogni giorno i quotidiani internazionali riportano la storia di conversioni di vari intellettuali atei. Oggi tocca alla Dr. Holly Ordway, professoressa alla University of North Carolina e alla University of Massachusetts Amherst. Ovviamente i laicisti sbraitano dicendo che sono solo poveri vecchi decrepiti (vedi reazione scomposta di Dawkins sulla conversione di Antony Flew) in preda a perdita di rapporti con la realtà (in realtà è vero il contrario…). Comuque, la protagonista di questa vicenda mette subito in chiaro le cose nel titolo del suo libro: Un accademico razionale trova una fede radicale (Editori Moody, 2010). La bella professoressa (qui una sua foto) aveva sempre sostenuto: «Le persone intelligenti non diventano cristiane». Oggi si trova invece a presentare il resoconto avvincente del suo viaggio dall’ateismo alla sequela di Gesù. Ella scrive: «E’ una cosa difficile da guardare la verità, sopratutto quando essa è in contrasto con quello che hai sempre creduto. Non ero in cerca di Dio, io non credevo che Lui esistesse. Sono un professore universitario: logico, intellettuale, razionale e atea». A 31 anni però qualcosa ha cominciato a cedere: «La mia visione naturalistica del mondo era insufficiente a spiegare la natura della realtà in modo coerente: non potevo spiegare l’origine dell’universo e non potevo spiegare la morale. Ho dovuto riconoscere che la visione teistica del mondo è sia razionalmente coerente che fortemente esplicativa, e sopratutto spiega tutto ciò che una visione naturalistica non può fare. Non c’è da stupirsi che gli atei siano così ossessionati». La vicenda è riportata sul Christian Post e su Biola Univeristy.

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In aumento i cristiani in Cina: arrivati a 23 milioni

Nonostante l’oppressione continua dell’ateismo governativo, la comunità cristiana cinese ha raggiunto la cifra di 23 milioni di fedeli, il numero più elevato nella storia della Cina. Lo afferma uno studio dell’Accademia cinese delle scienze sociali che mette a fuoco la variegata composizione di questa crescente fetta di popolazione. Secondo la ricerca i cattolici sono 5,7 milioni di persone. Per gli studiosi dell’Accademia, il boom dei cristiani è un risultato della crescita economica nel Paese, con il 18% che si è convertito tra il 1982 e il 1992 e il 73% dopo il 1993. Fra essi molti giovani, intellettuali e professionisti. Il maggior numero di cristiani si raccoglie soprattutto nelle zone costiere orientali e in quelle intorno al fiume Yangtze, regioni più densamente popolate ed economicamente prospere. E’ aumentato anche il numero delle chiese, che sono ora più di 55mila, alcune piccole altre che possono ospitare anche 8.000 fedeli. Boom anche per le richieste di Bibbie: alla fine del 2009 sono state stampate in Cina oltre 50 milioni di copie della Sacra Scrittura. La notizia è apparsa su Radio Vaticana.

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Michele Serra: l’ateo devoto di Repubblica

Uno dei giornalisti più noti in Italia è Michele Serra. Editorialista di Repubblica, autore televisivo (Che tempo che fa), e dichiaratamente «laico». Una laicità vera ed intelligente, profonda ed acuta e non la solita banalità ateologa dei militanti miscredenti. Durante un’intervista ad Avvenire ha dichiarato: «Ho avuto un’educazione cattolica piuttosto formale. Di essa rimane comunque il segno, anche da miscredente. Più in generale, mi affascina il mestiere del prete: occuparsi degli altri. Il mio rapporto con la Bibbia e le Scritture è molto scarso, quasi inesistente. La considero una lacuna culturale grave». Il giornalista continua: «Non sono mai stato un ateo militante, mi sembra una forma speculare di clericalismo [vedi UAAR]. Ho sempre avuto rispetto e interesse per le culture religiose e le forme di spiritualità. Amo molto Guareschi, ho ritrovato nei “Cento chiodi” di Olmi quello stesso sentimento di appartenenza a un destino che è insieme materiale e spirituale. Alla natura io mi inchino, non so se questa sia religione o un suo surrogato, ma è quanto mi basta per pregare, nella mia imperfetta maniera, e piuttosto di rado».

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Australia: il premier ateo gioisce per la prima Santa della nazione

Benedetto XVI ha celebrato domenica in Piazza San Pietro, la solenne Messa di canonizzazione di 6 Beati. Tra di essi Mary MacKillop, la prima Santa australiana, fondatrice della Congregazione delle Suore di San Giuseppe del Sacro Cuore, la quale si impegnò in modo instancabile per i più poveri e in particolare per offrire educazione a tutti i bambini australiani. Appena si è saputa la notizia della sua canonizzazione, l’Australia ha dato avvio a molti festeggiamenti. Tra i più entusiasti della notizia il primo ministro australiano, dichiaratamente ateo, Julia Gillard. «Sarà una grande festa per la nazione», ha subito detto, aggiungendo che investerà 1,5 milioni di dollari per i festeggiamenti. Ha anche promeso che parteciperà ad una cena di raccolta fondi a Sydney, organizzata dall’arcidiocesi. «Mary MacKillop -ha detto la Gillard- è stata una grande pioniera australiana e ha fornito istruzione ai bambini che ne avevano bisogno». The Gazette, da cui abbiamo preso la notizia, continua dicendo che il cristianesimo è la religione dominante dell’Australia, con il 64% di cristiani nel più recente censimento. Il quotidiano australiano rivela anche che le sessioni in Parlamento cominciano solitamente con una preghiera e che il capo dell’opposizione, Tony Abbott, è un devoto cattolico ed ex-seminarista. Il Vaticano ha dichiarato che avrebbe canonizzato Mary MacKillop dopo aver riconosciuto la guarigione miracolosa di due donne malate terminali, guarite dopo essersi rivolte a lei. Il cardinale Pell ha detto al National Affaris: «Il Primo Ministro è un’amica della comunità cattolica. Riconosce la genuina bontà umana, dovunque essa si trovi».

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Toscana: cittadino ateo chiede la riapertura di una chiesa

Esistono lobby di antiteisti moderni assatanati, ma qualche vero non credente ancora si vede in giro. Uno di questi è sicuramente Romeo Romei, ex-dirigente sindacale ed ex-presidente di Federconsumatori Toscana, abitante di Rendola, piccolo borgo mediovale in provincia di Arezzo. Il centro storico è abitato da circa 30 abitanti in 13 famiglie e la Chiesa è chiusa da alcuni anni. Tutti i rendolesi ne chiedono a gran voce la riapertura e allora Romei, ha scritto direttamente al Vescovo, prendendo a cuore l’esigenza della comunità senza essere minimamente accecato dall’ideologia ottusa di cui molti suoi “colleghi” purtroppo soffrono. Viaroma100.net ha pubblicato la lettera del cittadino ateo. Citiamo alcuni passaggi: « Come Le è noto, la Chiesa di Rendola, piccolo borgo nel comune di Montevarchi, da alcuni anni è chiusa a causa di lavori urgenti di consolidamento necessario ed urgente. La popolazione ha organizzato una raccolta di contributi ed una modesta, ma significativa somma, è stata consegnata al parroco. Sabato 10 luglio tutti i rendolesi, compreso i rendolesi che sono nati o che nel passato hanno abitato a Rendola, si sono incontrati e hanno auspicato la riapertura della chiesa. A nome dei cattolici praticanti e di tutti i cittadini di Rendola, credenti e non credenti, Le chiediamo cortesemente di ascoltare l’appello sincero dei rendolesi ad impegnarsi a trovare soluzioni che possano permettere la riapertura, anche parziale, della Chiesetta di San Donato. Se ritiene utile, possiamo organizzare un incontro tra il popolo di Rendola e Sua Eccellenza. Romeo Romei, a nome di tutti i rendolesi».

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Procura di Bruxelles: irregolari le perquisizioni alla Curia

Nuovi sviluppi legali in Belgio nella vicenda delle perquisizioni eseguite il 24 giugno scorso nella sede dell’arcidiocesi di Malines-Bruxelles e nella residenza del cardinale Godfried Danneels (cfr. Libero.it). La Procura generale di Bruxelles considera infatti tali azioni irregolari, e quindi tutti gli atti dell’inchiesta fondati su oggetti e documenti sequestrati nel corso dell’operazione non potranno più essere utilizzati nelle indagini riguardo agli abusi sessuali sui minori da parte di membri della Chiesa locale. L’inchiesta era partita dal giudice Wim De Troy, che aveva disposto il blitz in Curia e, per ora, non è stato ancora rimosso dall’incarico. Per la Procura, le motivazioni del blitz disposto da Wim De Troy furono «troppo generiche e oltrepassarono i diritti del giudice istruttore». La notizia è apparsa su Avvenire. Radio Vaticana ha invece intervistato il legale dell’arcidiocesi Belga: «E’ ovvio che non siamo contrari ad un’inchiesta giudiziaria, laddove ci siano elementi precisi, concreti, credibili … Dove è stato commesso un delitto, è necessario esaminare tutto, a carico e a discarico, ma sempre rimanendo all’interno di un ambito legale, con ogni garanzia. E sembra che proprio queste garanzie non siano state rispettate, e questo nuoce ovviamente all’inchiesta sugli abusi sessuali. Le perquisizioni sono state effettuate su scala talmente ampia che ci si chiede se ci fossero elementi concreti specifici, o se lo scopo non fosse piuttosto quello di andare ‘alla cieca’ sperando di trovare qualcosa». L’avvocato Keuleneer ricorda che i suoi clienti, allo stato attuale, non sono in alcuna maniera incriminati: sono anche loro “vittime” di una giustizia – questa volta – troppo impaziente. In Luglio si è invece chiusa l’indagine su Mons. Zollitsch: completamente estraneo ai fatti (vedi articolo). Come si vede, passata la follia inquisitoria, la verità emerge sempre.

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