Boom di turismo religioso: 300 milioni di viaggiatori all’anno

Trecento milioni di viaggiatori all’anno e un fatturato di 18 miliardi di dollari nel mondo: così il turismo religioso conquista nuove fette di mercato. La religione aiuta anche l’economia. In Italia ad esempio, gode di un giro d’affari di 4 miliardi di euro e contribuisce a de-stagionalizzare i flussi turistici, equilibrando la presenza degli ospiti nei vari periodi dell’anno. Lo rivela Affari Italiani, promuovendo la manifestazione fieristica “Il cammino dello spirito-Luoghi e percorsi”, che si svolgerà dal 24 al 25 settembre 2010, presso la fiera di Bergamo, organizzata da Gecoplan srl in collaborazione con il Gruppo Editoriale Viator, e il patrocinio della Diocesi di Bergamo e del benestare dell’Ufficio nazionale per la Pastorale dello Sport, del turismo e del tempo libero della Conferenza Episcopale Italiana. Nei due giorni della manifestazione verranno presentate le proposte di espositori e seller tra cui itinerari, già conosciuti o inediti, che possano coniugare il bisogno di spiritualità a quello artistico e culturale, proponendo le eccellenze dell’offerta turistica regionale, nazionale ed internazionale. Il clou della manifestazione sarà il convegno dal titolo “Da Gerusalemme. Il viaggio nelle tre religioni monoteiste” che sabato 25 settembre alle 10.30 vedrà la partecipazione di rappresentanti della religione cattolica, della religione e cultura islamica e della religione e cultura ebraica.

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Università di Toronto: chi ha fede è meno stressato e più felice

Durante alcuni esperimenti due psicologi dell’Università di Toronto, Michael Inzlicht e Alexa Tullett, hanno registrato l’attività cerebrale di un gruppo di persone analizzando le onde cerebrali associate a un particolare tipo di stress, che insorge quando si commettono degli errori.

Gli scienziati hanno così verificato che, quando i partecipanti al test pensavano a Dio o in generale alla religione, sia consciamente che inconsciamente, reagivano meglio all’errore. Al contrario, negli atei, indotti a pensare a Dio, aumentava l’attività cerebrale ‘spia’ di stress da errore. Lo psicologo Inzlicht spiega ad Andkronos: «Pensare alla religione regala calma quando si è sotto pressione. Rende meno stressati quando si fanno degli errori. Nel mondo l’85% delle persone ha un sentimento religioso. Questo studio può aiutarci a capire qualcosa di realmente interessante su chi ha fede e sugli effetti ‘terapeutici’ della preghiera». Lo scienziato continua: «Esistono alcune evidenze scientifiche secondo cui le persone religiose vivono più a lungo e tendono a essere più sane e più felici». Ma improvvisarsi devoti senza crederci davvero non paga: l”effetto  non vale per gli atei infatti.

Qualche giorno fa la rivista americana “Liver Transplantation” ha mostrato che il livello di sopravvivenza in caso di malattia è maggiore in quelli in cui il fenomeno “religiosità” è presente in maniera attiva, cioè coloro che si affidano a Dio, hanno fede in Lui e cercano di percepire la Sua volontà anche nella malattia (vedi Ultimissima 18/8/10). Ritorna alla mente la famosa scommessa di Pascal: «se Dio esiste, si ottiene la salvezza. Se ci sbagliamo, si è vissuto un’esistenza lieta rispetto alla consapevolezza di finire in polvere». Spesso gli atei di fronte ai numeri crescenti dei credenti rispondono che è meglio la “qualità” della “quantità”. Eppure, oggi, anche la psicologia dimostra questa “esistenza lieta” dei credenti al contrario degli atei, e la scommessa del celebre scienziato non può che amplificarsi e provocare maggiormente.

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Il mondo si è unito nel ricordo di Madre Teresa di Calcutta

Ieri Madre Teresa ha compiuto 100 anni. Il Premio Nobel della Pace 1979 è stata beatificata il 19 ottobre 2003 da Giovanni Paolo II. In tutto il mondo si sono svolte tantissime celebrazioni che hanno unito donne e uomini senza distinzioni di fede, insieme nel ricordare la straordinaria vita della religiosa. In questo video potete visionare l’intervista che Raffaella Carrà fece a Madre Teresa durante un programma televisivo, che ha raggiunto uno dei record di audience nella storia della televisione italiana.

Italia.
Festeggiamenti sono avvenuti in molte città italiane; Roma, Torino, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Reggio Calabria, Palermo, Cagliari – ed europee, tra cui Parigi, Madrid, Barcellona, Copenaghen, Monaco di Baviera (da Ansa). A Roma, il Cardinale Angelo Comastri, vicario generale di Benedetto XVI per lo Stato della Città del Vaticano, presiederà nel pomeriggio del 5 settembre, la messa nella Basilica di San Lorenzo in Damaso, con la partecipazione delle congregazioni religiose e le comunità dedicate alla Beata. E ‘una festa che precede l’apertura di una mostra fotografica dal titolo “Beata Teresa di Calcutta, la vita, le opere, il messaggio”, organizzata presso il Palazzo della Cancelleria. Il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingretti ha scoperto sul portone di Palazzo Valentini una gigantografia della religiosa premio Nobel per la pace nel 1979, accompagnata dalla scritta “La gioia di amare” (da Pariolini.it).

Kosovo.
Migliaia di persone si sono riunite nella capitale in occasione dell’apertura di una cattedrale cattolica romana con il nome di Madre Teresa. Una lunga processione si è svolta lungo la strada principale. Anche i politici e i funzionari del governo si sono uniti alla cerimonia (da The Canadian Press 2/8/10)

India.
Qui potete vedere i festeggiamenti avvenuti: video1 e video2. In India Madre Teresa giunse nel 1929 e vi trascorse gran parte della sua esistenza. Le celebrazioni sono iniziate lo scorso 17 agosto in unità tra tutte le parrocchie dell’arcidiocesi di Calcutta, che ospita la Casa Madre delle Missionarie della Carità. Mentre a New Dehli, in questa settimana, su iniziativa della Conferenza episcopale indiana e con la partecipazione del Fondo delle Nazioni Unite per l’Istruzione e la Cultura, l’UNESCO, si sta svolgendo un simposio dedicato a Madre Teresa. Sabato 29 agosto alla presenza del presidente dell’India, Pratibha Patil Devi Singh, si terrà una cerimonia pubblica durante la quale verrà stabilito che il 26 agosto sarà per sempre la “Giornata Nazionale degli orfani”, in riconoscimento al lavoro immenso di Madre Teresa. Il dittatore stalinista Enver Hoxha (1944-1985), che ha vietato la pratica religiosa nel 1967, rendendo l’Albania il primo stato ateo al mondo, e perseguitato il clero, Madre Teresa impedito l’accesso a queste terre e potere vedere sua madre. Il sacerdote indiano a Calcutta, Domenic Gomez, ha dichiarato a Radio Vaticana: «Musulmani, indù e sikh, tutte le religioni si sono riunite, e questa è una grande cosa per la pace che, nello spirito di Madre Teresa, si riesce a vivere in questo frangente. Per gli indiani di oggi Madre Teresa rappresenta lo spirito dell’umanità. Nel corso di questi festeggiamenti, tutto è gratuito e questo fa sì che anche i poveri possano partecipare; e per i disabili abbiamo organizzato degli autobus». Un leader tibetano ha dichiarato: «Il Dalai Lama indicava ai buddisti la via di Madre Teresa».

Stati Uniti.
Due edifici commerciali di New York si sono illuminati di blu e bianco in onore di Madre Teresa di Calcutta. Il direttore esecutivo del Mare Intrepid, Air and Space Museum Mare Intrepid, un’immensa portaerei trasformata in museo, ha invece dichiarato: «Siamo lieti di rendere omaggio a ciò che Madre Teresa ha fatto». Ancorata in modo permanente a Manhattan, la portaerei-muse si è illuminata in suo onore Anche i due edifici che compongono l’Hutchinson Metro Center, un enorme edificio nel quartiere popoloso del Bronx, dove la beata ha fondato una missione religiosa nel 1972, hanno reso omaggio alla beata. Gli Stati Uniti hanno anche emesso un nuovo francobollo in onore della religiosa (da Catholic News Agency)

Albania.
L’Albania è il luogo di nascita di Madre Teresa. Il dittatore stalinista e ateo Enver Hoxha (1944-1985), che combattè la pratica religiosa dal 1967, rendendo l’Albania il primo stato ateo al mondo, ha perseguitato il clero e ha impedito a Madre Teresa l’accesso nella sua terra per poter assistere la madre morentee sua madre. il partito comunista impedì a Madre Teresa di rientrare per assistere la madre morente. Ieri le vie principali di Tirana si sono orrnate con le bandiere bianche e blu, i colori del vestito delle missionarie della Carità. Il governo albanese ha proclamato il 2010 l’anno di Madre Teresa e già da Aprile si sono avviate attività culturali come concerti, mostre, pubblicazioni di libri, film e conferenze sulla figura di Madre Teresa. Con il patrocinio del Primo Ministro Sali Berisha, il Teatro Nazionale di Opera e Balletto offrirà un concerto di gala. Si sono anche aperte due mostre presso la Biblioteca Nazionale e Museo Nazionale di Storia. Il Ministero della Cultura ha invece assegnato a giovani artisti, il premio per la miglior creatività musicale e il miglior saggio sulla sua figura. A settembre avverrà la “Maratona per la Pace”, il cui vincitore riceverà la” Coppa Madre Teresa”.

Sri Lanka
La messa si è celebrata nella capitale, presieduta da Joseph Spiteri, nunzio apostolico in Sri Lanka. Anche una buddista tra i tanti fedeli: «Grazie all’amore delle suore di Madre Teresa, ho un riparo sotto cui vivere, anche se sono buddista». Presenti molte autorità civili (da AsiaNews).

Russia
La messa è avvenuta nella cattedrale di Mosca. Una statua a lei dedicata è stata installata invece a Kaluga. Madre Teresa fu una delle prime ad accorrere nell’ex Urss per aiutare i terremotati in Armenia e per soccorrere la popolazione di Cernobyl, incurante delle radiazioni (da AsiaNews).

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L’evoluzionista Ayala: «scienza e religione non possono essere in contraddizione»

Il Premio Templeton 2010 è stato assegnato al biologo evoluzionista cattolico Francisco J. Ayala. Durante una recente intervista a Reason.tv, lo scienziato ha dichiarato: «Scienza e religione non sono in contraddizione, non hanno bisogno di esserlo. Sono come due finestre attraverso cui guardiamo il mondo». Il sito reason.com traccia una breve biografia del biologo: «ha l’esperienza unica di aver studiato sia la scienza alla Columbia University che la teologia in un seminario in Spagna. Da quando ha lasciato i suoi studi, è diventato un leader nel mondo della genetica e dell’evoluzione. Attualmente insegna e svolge attività di ricerca in biologia evoluzionistica presso l’Università della California». Ayala è membro dell’Accademia delle Scienze statunitense e di molte tra le più rinomate accademie scientifiche internazionali (vedi qui). Su Youtube potete guardare l’intervista in lingua inglese. Per chi volesse approfondire le tematiche evolutive tra scienza e fede, consigliamo uno dei suoi libri più recenti: Il dono di Darwin alla scienza e alla religione (San Paolo 2009). Ayala ha spesso criticato la posizione ideologica dell’ateo più famoso del mondo, lo zoologo Richard Dawkins, sostenendo: «Dawkins è stato un amico per più di 20 anni, ma sfortunatamente va oltre i confini della scienza nel fare dichiarazioni con cui antagonizza i credenti. Quello di Dawkins è fondamentalismo scientifico, perché implica una visione materialistica del mondo. Ma una volta che la scienza ha detto la sua, resta ancora molto di interessante da dire sulla realtà. E il senso comune ci dice che la scienza non può dirci tutto».

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L’ex ateo Peter Hitchens scrive un libro sulla sua conversione

Uno dei più importanti editorialisti inglesi è l’ex ateo Peter Hitchens, il quale ha appena scritto un libro sulla sua conversione al cristianesimo. Peter è anche famoso per essere il fratello di uno degli atei più conosciuti e rabbiosi del mondo, Christopher Hitchens (che ha dichiarato in questi giorni di avere davanti soltanto 5 anni di vita a causa del cancro). La notizia è riportata da Undergroundsite.com e Winnipeg Free Press. Peter, conservatore ed ex rivoluzionario marxista, ha scritto La rabbia contro Dio: come l’ateismo mi ha portato alla fede, libro che ha ricevuto recensioni sui più importanti quotidiani nazionali e che è nato proprio dai dibattiti avuti con suo fratello Christopher. Entrambi sono cresciuti in una famiglia cristiana con un nonno devotamente battista. Entrambi sono approdati all’ateismo (il Telegraph racconta che Peter all’età di 15 anni ha addirittura dato fuoco alla Bibbia di famiglia). Per ora solo Peter è tornato convintamente sui suoi passi e spera che anche Christopher possa un giorno arrivare a capire che la fede in Dio non è necessariamente un difetto del carattere e che la religione non è un veleno (argomento di battaglia del fratello). Ha scritto nella prefazione: «Tutti possono vedere con che disprezzo i nuovi atei trattano i loro avversari. Essi agiscono come se il cristianesimo fosse una sorta di aberrazione stupida che solo un idiota potrebbe seguire». Questo è stato, tra l’altro, uno dei motivi che lo ha convinto a distaccarsi da questa sterile posizione esistenziale. Il libro ha conquistato anche una pagina su Wikipedia e diversi video su Youtube.

Aggiornamento: il 16/9/10, Peter Hitchens è stato intervistato anche da Il Sussidiario.

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«Dio è tornato»: reazione scomposta ed imbarazzante dell’UAAR

Questa settimana è in corso la XXXI edizione del Meeting di Rimini, organizzata da Comunione e Liberazione. L’evento conta 234 mila presenze fisse, oltre a 3000 volontari che si pagano vitto e alloggio pur di esserci e si pone come il più importante di’Italia e per molti anche d’Europa (vedi ad esempio Il Post e Osservatorio Turistico Regionale). Non a caso gli occhi dei quotidiani e delle televisioni -nazionali e non- sono tutti puntati qui e i politici hanno ormai da anni scelto Rimini per gli annunci importanti di inizio anno.



Reazione dei nuovi ateo-dogmatici.
Anche i Nuovi atei stanno seguendo con attenzione lo svolgimento della kermesse, magari cercando spunti da utilizzare poi nel loro proselitismo religioso. La parrocchia più nota del nuovo ateismo è sicuramente l’UAAR che si è subito scatenata quando il Patriarca di Venezia, Card. Angelo Scola, ha dichiarato durante un incontro: «se si eccettuano taluni tentativi di elaborare un “nuovo ateismo”, giudicati dai critici come più stravaganti che oggettivamente pertinenti, siamo di fronte a una grossa sorpresa: Dio è tornato. Pertanto, “oggi la domanda cruciale non è più: “Esiste Dio?”, ma piuttosto, “Come aver notizia di Dio?» (leggi il bellissimo discorso su Il Foglio e guarda qui il video intitolato: “Desiderare Dio”). Il prevosto a capo della lobby atea (come la chiamano all’estero, vedi Hindustan Times), don Raffaele Carcano, appena sentito il riferimento a “nuovo ateismo giudicato stravante” si è -guarda un pò- sentito subito chiamato in causa e ha reagito inviperito: «Scola non ha fornito il nome dei critici né ha presentato dati che attesterebbero il “ritorno di Dio”: tutte le inchieste sociologiche realizzate negli ultimi anni nel mondo occidentale mostrano piuttosto una crescente secolarizzazione». Ma da quando un oratore si mette a citare nel suo discorso l’elenco di fonti da cui ha attinto le informazioni (tra l’altro neanche Carcano ha citato fonti contrarie…)? Se così fosse, gli incontri durerebbero 5/6 ore minimo. Il buon Carcano ha cercato poi di avvalorare il suo intervento vomitando in modo molto infantile insulti tutto pepe e generalizzati verso Comunione e Liberazione [uno dei movimento ecclesiali più numerosoi e apprezzati del mondo], la kermesse riminese [evento culturale più importante sicuramente d’Italia] e la regione Lombardia [traino insostituibile della penisola italiana] (stranamente questa volta senza dover citare Galilei, Giordano Bruno, le crociate e l’inquisizione spagnola). Ce l’avrà fatta il nostro eroe a risultare credibile? Vediamo un pò.



Perche la reazione scomposta dell’UAAR è sbagliata.
Tornando al discorso del Patriarca, sono due le informazioni incriminate: 1) i nuovi atei fanno tentativi stravaganti; 2) la questione del ritorno di Dio. E’ troppo facile dimostrare come queste informazioni siano assolutamente veritiere.

Nuovi atei e iniziative stravaganti. Senza andare a scomodare gli intellettuali cattolici o i quotidiani nazionali, basta andare a leggersi qualche articolo apparso sulla rivista di stampo laicista MicroMega per trovare critiche alle iniziative stravaganti dell’UAAR. Il 1 gennaio 2009, l’articolista di punta della rivista ateologa e docente di politiche globali all’Università di Genova, Pierfranco Pellizzetti, scriveva: «L’intera vicenda degli “ateobus” è stata una vera e propria sagra della sciocchezza. Le provocazioni chiassose cui si è consacrata l’associazione [l’UAAR] promotrice della tentata affissione mobile non brillano certo per lucidità». L’ateo Pellizzetti continua sull’UAAR: «Non c’è lucidità già a partire dalla sua denominazione che unisce termini sostanzialmente antitetici», «associazione segnalatasi a suo tempo per un’altra iniziativa peregrina come quella dello “sbattezzo”» e chiude l’articolo definendola «minoranza sciocchina» (vedi Ultimissima 13/6/10 e MicroMega 19/1/09). Se le critiche arrivano addirittura dalla famiglia sembra inutile andare a pescare quelle che arrivano dagli oppositori, non credete?

Dio è tornato. Non sappiamo quali ricerche sociologiche (addirittura si parla di “tutte le ricerche”) abbia consultato il nostro sbraitante Carcano (forse quelle che appaiono su l’Ateo, il giornaletto parrocchiale dell’UAAR). Non mettiamo in dubbio che ce ne siano, ma è sufficiente digitare “ritorno religioso”, “religious revival” o “God is back” sul motore di ricerca Google per farsi un’idea in merito.

Per approfondire poi la questione basta andare a leggersi articoli, recensioni ed inchieste giornalistiche più recenti come: Il ritorno della religione nella sfera pubblica internazionale (da Geopolitica), The Postmodern Condition as a Religious Revival (The global spiral); L’Europa farà come l’America, più religione per tutti. La Cina lo fa già (da Il Foglio); In continua crescita il numero dei cristiani in Africa (da L’Osservatore Romano); Nel mondo ci sono più cattolici, più vescovi e più sacerdoti (da AsiaNews); Religious Revival (The New York Times); 2050: cristiani al 35% e gli agnostici in calo al 6% (Edimburgh University Press); I cattolici nel mondo crescono dell’11,54% rispetto al 2000 (da L’osservatore Romano); Continua a crescere il numero dei cattolici in Corea (da AsiaNews); Secolarizzazione addio. È l’ora del toro nella borsa delle religioni (Espresso) ecc..(altri ne trovate in fondo all’articolo nella sezione: Notizie correlate)

Infine citiamo alcune importanti ricerche sociologiche sull’argomento, fra le più celebri: Ritorno della religione? Tra ragione, fede e società (Annuario di filosofia 2009); Atlas of Global Christianity (Columbia University Press 2010); Dio è tornato. Indagine sulla rivincita delle religioni in Occidente (di Rodney Stark e Massimo Introvigne, 2003); God Is Back: How the Global Revival of Faith Is Changing the World (di John Micklethwait e Adrian Wooldridge, 2009).

Insomma, nonostante la frustrazione di qualche minoranza sciocchina (come dice MicroMega), la secolarizzazione attuale dell’Europa (tra l’altro solo quella occidentale) appare l’unica eccezione al mondo. Ma anche la situazione europea -come dimostrato dalle ricerche sociologiche- è destinata presto a cambiare, imitando quel che sta già avvenendo ovunque.

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Stati Uniti: gli ospedali cattolici forniscono cure di qualità superiore

Secondo studi recenti, gli ospedali religiosi e sopratutto cattolici sono i più efficienti e forniscono un’assistenza di cure superiore negli Stati Uniti. L’articolo apparso su NewsOK.org, informa che le certificazioni sono state realizzato dalla società Thomson Reuters, la quale ha esaminato 225 sistemi sanitari di assistenza scoprendo che quelli gestiti da cattolici hanno «significativamente più probabilità di fornire assistenza di alta qualità ed efficienza». I parametri valutati sono stati: i tassi di mortalità, il numero di complicazioni mediche, i tassi di riammissione, la lunghezza del soggiorno, la redditività ecc.. La Chiesa cattolica negli Stati Uniti gestisce 624 ospedali e 499 strutture sanitarie. La notizia è anche apparsa sul The Huffington Post, il blog con più visitatori al mondo, dove si riporta la dichiarazione di Suor Mary Ann Walsh, portavoce dei vescovi degli Stati Uniti, che dice: «Quando la tua missione è radicata in Gesù, il quale ha guarito moltissimi malati, puoi fare solo cure di alta qualità».

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The Huffington Post: anche gli atei in fondo sono credenti

Il blog più visitato al mondo (9 milioni di visitatori unici al mese), The Huffington Post, ha iniziato da qualche mese una critica generale e sistematica all’ateismo moderno. Qualche giorno fa è apparso un articolo che dimostra come anche l’ateismo sia in realtà un atto di fede. E’ firmato da Pete Enns, della Biologos Foundation. Riassumento, l’articolo sostiene: i cristiani non possono provare sperimentalmente, scientificamente o attraverso una dimostrazione logico-matematica la presenza di Dio. Gli atei sono esattamente nella stessa barca. Alcuni atei affermano di avere una conoscenza certa e sicura sulle questioni spirituali: “Io so – attraverso la ragione, la logica ecc..- che Dio non esiste” (vedi il nuovo libro di Ciccio Odifreddi). Questi atei ritengono che la loro posizione sia intellettualmente superiore a chi ha fede in Dio. Purtroppo c’è un sacco di fede nascosta in queste affermazioni. Essi, nonostante tutti i loro sforzi, non possono provare che Dio non esiste, ci credono. Il razionalismo infatti non dice nulla su Dio poiché Egli non può essere ridotto ad un oggetto, una cosa, un essere tra tutti gli altri esseri, la cui esistenza è aperta a un’indagine razionale. Esistono anche molti atei -è vero- che non pretendono di sapere tutto e la ragione del loro ateismo è l’ipotesi che la frase “Dio è” appare meno convincente di “Dio non è”. Ma, anche questa, è un atteggiamento puramente soggettivo, una convinzione personale, giusta o sbagliata che sia (la maggior parte delle certezze di ognuno non sono sostenute da dimostrazioni scientifiche: l’amore, l’amicizia ecc..). L’articolo, infine, chiude dicendo: «Gli atei sono liberi di essere atei, ma non pretendano di saperne più di chiunque altro», e sopratutto è inutile che si facciano chiamare razionalisti.

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L’astrofisico Linder: «il teismo è la visione del cosmo più razionale»

«La fede in Dio è la visione del mondo più razionale». A dirlo è l’astronomo John Linder, professore del College of Wooster, riconosciuto come un’autorità nella dinamica non lineare. Lo scienziato, in un discorso presso l’Università di Portland, ha continuato: «La scienza può essere più feconda se incorporata in una visione teistica piuttosto che in un contesto naturalistico». Per Linder, il naturalismo può spiegare il “come” del mondo, ma non è all’altezza del compito di riconoscere idee più grandi, come ad esempio il “perché”. « Dio ha creato l’universo con un apertura tale da permettere il libero arbitrio umano. L’universo non è irrazionale. Mi piace sempre chiedermi il “perché” delle cose: perché dovrebbe esserci qualcosa, anzichè il nulla? Anche completato totalmente lo studio della fisica, non saremmo comunque in grado di spiegare l’universo. Il teismo, invece, completa ottimamente la grande storia della scienza. Scienza e teismo sono più efficenti di scienza e ateismo». L’astronomo si sofferma poi sulla questione della eccezionalità della mente umana e del male nel mondo in presunta contrapposizione alla presenza di Dio. Chiude il suo intervento dicendo: «Dio come creatore e sostenitore immanente dell’universo sembra avere sempre più credibilità nel mondo scientifico». Ampie parti del discorso sono comunque leggibili su The Beacon.net

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Douglas Hyde: il direttore del giornale comunista convertitosi al cattolicesimo

Nel 1996 morì Douglas Hyde, uomo di Stato, fervente ateo-comunista ed ex-direttore del Daily Worker, il giornale del partito. Il MB.com riporta la storia della sua conversione al cattolicesimo, raccontata anche nel libro che lui stesso ha scritto, intitolato: “Io credo. L’autobiografia di un comunista inglese convertito“. Come direttore del giornale cominciò a leggere tutti gli scritti riguardanti la Chiesa cattolica con l’intento dichiarato di confutarli uno a uno. Ma qualcosa accadde durante questo sforzo di distruzione… più leggeva infatti e più veniva intellettualmente convinto dal contenuto. Un giorno mentre si recava al lavoro con un treno che attraversa la città di Londra, vide il solito cartello indicante la San Etheldreda’s Catholic Church. Quel giorno decise all’improvviso di scendere e dirigersi verso essa. Si sedette sull’ultima panca e mentre si domandava quale strana forza lo avesse portato lì, una ragazza entrò in Chiesa e si diresse angosciata verso la statua della Vergine Maria. Quando la giovane uscì, Hyde vide che sul suo volto la preoccupazione era totalmente sparita e la ragazza era raggiante. Allora si alzò e volle imitarla: in ginocchio di fronte alla statua affidò il suo desiderio di convertirsi. Lui stesso ha ricordato nel libro questo momento: «Mi chiesi: ma come si fa a pregare la Madonna? Io non lo sapevo. Poi mi è venuto in mente qualcosa che sembrava abbastanza opportuno. Capii che la mia ricerca era finita. Una volta uscito di chiesa cercai di ricordare le parole che avevo pronunciato e quasi mi misi a ridere: erano quelle di una melodia di danza tradizionale: “O dolce e bella signora, sii gentile, signora mia, sii gentile con me”». Ebbene, evidentemente lo è stata.

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