Troppa richiesta, la Messa del Papa a Berlino si sposta allo Stadio Olimpico

In Ultimissima 24/5/11 informavamo che nel solo primo giorno di distribuzione dei biglietti per partecipare ad alcuni momenti della visita del Santo Padre in Germania prevista per il 22 settembre 2011, erano arrivate ben 28mila richieste.

Sempre dalla Germania arriva in questi giorni la notizia che la Messa di Benedetto XVI a Berlino è stata spostata nello Olympiastadion von Johannes Paul II, così come fece il suo predecessore Giovanni Paolo II, allora di fronte a oltre 90 mila persone.

Il quotidiano tedesco Bild.de dice che l’interesse per l’evento è enorme e lo spazio di fronte al Castello di Charlottenburg, di cui si era parlato inizialmente, è troppo piccolo.

Lo Spiegel invece sostiene che la sorpresa delle tante prenotazioni descrive anche i cambiamenti avvenuti a Berlino in questi anni di riunificazione e porta alla luce un aspetto finora rimasto nascosto dietro l’immagine di una città eccentrica e alternativa. «In questi anni si è insediata nella secolare e malfamata Berlino una nuova e consapevole comunità cattolica di estrazione borghese e ne è testimonianza la sorprendente vitalità di parrocchie come quelle dei quartieri Mitte e Prenzlauer Berg o dei distretti occidentali della città, che hanno approfittato del massiccio afflusso di tedeschi provenienti dalle regioni cattoliche del sud e dell’ovest della Germania».

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I metodi naturali per regolare la fertilità sono efficaci al 95-99%

L’associazione messicana Sexo Seguro ha creato un’utilissima pagina web: www.sexoseguro.mx, gestita dalla dottoressa María del Rosario Laris, per offrire dati sulle varie pratiche sessuali e sulle loro conseguenze. L’associazione è composta da medici esperti in sessualità e bioetica, e promuove la divulgazione di informazioni collegate all’inizio della vita sessuale nell’adolescenza e nella gioventù, agli anticoncezionali, all’aborto e ad altri temi legati alla sessualità. La sua visione ha come base il rafforzamento della dignità della persona umana dal concepimento alla morte naturale.

In un’intervista rilasciata di recente, la dottoressa María del Rosario Laris Echeverría, medico chirurgo con un dottorato in Bioetica, ha spiegato l’obiettivo dell’associazione e della pagina web: «L’associazione ‘Sexo seguro’ è nata perché negli ultimi anni sono stati constatati l’aumento delle gravidanze indesiderate e la disinformazione che certe istituzioni di governo hanno creato soprattutto nei giovani. Cerchiamo di proporre una pagina informativa, con un alto grado di valore per la quantità di riferimenti e di pubblicazioni su riviste internazionali, ma allo stesso tempo cerchiamo di renderla sintetica e pratica perché la lettura porti un messaggio obiettivo, e ci interessa molto arrivare ai giovani perché si informino e possano quindi prendere le decisioni migliori», ha sottolineato l’esperta.

La pagina Sexo Seguro funziona da poche settimane e ha una chat interattiva che orienta le donne che, ad esempio, affrontano una gravidanza non attesa e non sanno come agire. Circa i metodi naturali, cioè la modalità di regolazione della fertilità (sponsorizzata anche dalla Chiesa), si dice ad esempio che «sono adattabili a qualsiasi condizione socioculturale, a qualsiasi livello di educazione ed economico e a ogni tappa della vita riproduttiva femminile. Degli studi indicano che il 95% delle donne riconosce i segni di fertilità». Con uso corretto, hanno un’efficacia tra il 95% e il 99,7% per monitorare i momenti di fertilità e infertilità, tuttavia negli Stati Uniti e in Germania, ad esempio, solo il 20-47% delle donne è interessato a usare questi metodi naturali moderni. Tutti i dati sono documentati da studi scientifici. Uno di questi metodi naturali è il metodo Billings, efficace dal 98-100%, oppure c’è LadyComp che ha un’efficacia testata del 99,3%. Un altro è il Metodo sintotermico, con un’efficacia stabilita al 99%, poi c’è quello chiamato PERSONA, con un livello d’efficacia del 94% ecc…

Ne approfittiamo per segnalare due siti web italiani sui metodi naturali: www.confederazionemetodinaturali.itwww.metodinaturali.it. Benedetto XVI si è espresso così sui metodi naturali: «la conoscenza dei ritmi naturali di fertilità della donna diventa importante per la vita dei coniugi. Questi metodi consentono alla coppia di amministrare quanto il Creatore ha sapientemente iscritto nella natura umana senza turbare l’integro significato della donazione sessuale […]. Questi metodi che rispettano la piena verità dell’amore dei coniugi richiedono una maturità nell’amore che non è immediata, ma comporta un dialogo e un ascolto reciproco e un singolare dominio dell’impulso sessuale in un cammino di crescita nella virtù».

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Madrid: il sindaco e la famiglia vittime di violenza Lgbt

Il sindaco di Madrid, Alberto Gallardon, con moglie e bambini, sono caduti in un vergognoso agguato perpetrato la notte scorsa da parte di un centinaio di attivisti gay. Il motivo? Il sindaco ha recentemente posto delle limitazioni al rumore e alla musica, che solitamente viene sparata al massimo del volume durante il Gay Pride, previsto per fine giugno.

Gli omosessuali hanno circondato la famiglia coprendoli di insulti, Gallardon -riporta Giornalettismo– ha chiesto invano al branco di rispettare almeno sua moglie e i bambini (anche loro evidentemente presi di mira), proponendo di incontrare una loro delegazione l’indomani in comune. La potente e violenta lobby omosessuale ha così ottenuto, ancora una volta, ciò che voleva. La normativa in discussione vieta semplicemente di superare limiti acustici se nei dintorni c’è una casa di riposo per anziani. L’associazione degli abitanti di Chueca, una piazza di Madri, ha anche chiesto che le celebrazioni del Gay Pride, previste da fine giugno, siano trasferite altrove denunciando di non poter più vivere nel proprio quartiere a causa dell’insopportabile rumore di giorno e di notte. Dopo questi fatti probabilmente attenderanno l’evento segregati in casa.

L’aggressione di Gallardon è stata stranamente denunciata da tutti i partiti politici e anche dagli organizzatori del Gay Pride, che per una volta hanno concluso una riflessione senza accusare nessuno di “omofobia”. Qualche mese fa, nel Regno Unito, una giornalista del Daily Mail è stata minacciata di morte, oltre che pesantemente insultata, da parte di numerosi omosessuali per aver osato muovere delle critiche verso l’introduzione del governo dell’«agenda gay» nelle scuole, ovvero continui ed espliciti riferimenti all’omosessualità durante le lezioni di matematica, geografia e scienza, dalle elementari alle superiori (cfr. Ultimissima 4/3/11). A Milano invece, pochi giorni fa, giovani omosessualisti hanno invaso una chiesa interrompendo la Messa, intonando cori contro il Papa e i credenti e spintonando gli attoniti e impauriti fedeli (cfr. Ultimissima 8/6/11). Quando si inizierà a parlare anche di “eterofobia”?

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Sacerdote vietnamita: la mia missione al servizio dei poveri e degli atei

Padre Vincent Peter Khoi Pham Van, 61 anni, è attualmente vicario della parrocchia di Cau Ngang in provincia di Tra Vinh nel Vietnam. Oltre ad annunciare il Vangelo nelle zone più povere del Vietnam, dove il governo ateo-comunista ha vietato la religione, aiuta la popolazione a sfamarsi lavorando nei campi, anche assieme ai fedeli della sua parrocchia.

E’ nel Vietnam dal 1975 e ormai il suo lavoro verso i poveri è apprezzato anche dal partito comunista: ogni mattina lavora gratuitamente nei campi, fianco a fianco con la popolazione locale. L’eccezionalità del suo temperamento e la sua dedizione ai più bisognosi hanno permesso di vincere l’ostilità verso la fede e hanno fatto crescere l’interesse verso il cristianesimo. Se nel 1975 c’erano infatti solo 250 fedeli, nel 2007 ha celebrato più di 800 battesimi, per un totale di 11 mila persone che frequentano e hanno frequentato la diocesi di Long Hoa.

Le persone che il sacerdote vietnamita assiste quotidianamente sono divise tra buddisti e atei. Oggi, rivela Asia News, molti di essi sono diventati cattolici e i figli, diventati adulti, spesso tornano da lui chiedono di poter collaborare nell’impegno missionario.

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La rivista “Nature” e la nascita della scienza dal cristianesimo

Sul sito web di Nature, una delle riviste scientifiche più importanti del mondo, è apparso un articolo che recensisce l’ultimo lavoro di James Hannam, dottore in Storia e Filosofia della Scienza presso l’Università di Cambridge, intitolato “La genesi della scienza: come il cristianesimo medioevale ha lanciato la rivoluzione scientifica. Il libro è stato selezionato per l’assegnazione del Royal Society Science Book Prize.

Pochi sono i temi rischiano di essere fraintesi come il rapporto tra fede e ragione, introduce il ricercatore. «Lo scontro in corso tra l’evoluzione e il creazionismo oscura il fatto che il cristianesimo ha effettivamente avuto un ruolo molto più positivo nella storia della scienza di quanto comunemente si creda. Infatti, molti degli esempi sul fatto che la religione ostacoli il progresso scientifico si sono rivelati falsi». Il docente di Cambridge spiega che, per esempio, «la Chiesa non ha mai insegnato che la Terra fosse piatta e, nel Medioevo, nessuno la pensava così, comunque. I Pontefici non hanno cercato di vietare nulla, né hanno scomunicato qualcuno per la cometa di Halley. Nessuno, sono lieto di dirlo, è stato mai bruciato sul rogo per le sue idee scientifiche. Eppure, tutte queste storie sono ancora regolarmente tirate fuori come esempio di intransigenza clericale nei confronti del progresso scientifico».

Hannam cita ovviamente Galileo, che fu processato per essersi voluto intromettere in fatti religiosi senza avere alcuna prova, come la Chiesa cattolica chiedeva, ma solo con una semplice ipotesi. Tuttavia questo caso, «mette a malapena in ombra tutto il sostegno che la Chiesa ha dato alla ricerca scientifica nel corso dei secoli». La Chiesa ha sostenuto lo studio delle scienze anche dal punto di vista finanziario, ad esempio. Fino alla Rivoluzione francese, infatti, «la Chiesa cattolica è stata lo sponsor principale della ricerca scientifica. La chiesa anche insistito sul fatto che la scienza e la matematica avrebbero dovuto essere obbligatoria nei programmi universitari. Nel XVII secolo, l’ordine dei Gesuiti era diventata la principale organizzazione scientifica in Europa, con la pubblicazione di migliaia di documenti e la diffusione di nuove scoperte in tutto il mondo. Le cattedrali sono state progettate anche come osservatori astronomici per la determinazione sempre più precisa del calendario». Senza poi dimenticare che la sincera e devota fede di tutti i grandi scienziati della storia, i quali hanno fondato le discipline scientifiche come la geologia e la genetica.

Il sostegno alla ricerca scientifica è stato giustificato dal fatto che «i cristiani hanno sempre creduto che Dio ha creato l’universo e ordinato le leggi della natura. Studiare il mondo naturale significava ammirare l’opera di Dio. Questo “dovere religioso” ha ispirato la scienza quando c’erano pochi altri motivi per preoccuparsi di essa. È stata la fede che ha portato Copernico a respingere l’universo tolemaico, a spingere Keplero a scoprire la costituzione del sistema solare, e che convinse Maxwell dell’elettromagnetismo». Il Medioevo, l’epoca più dominata dalla fede cristiana, è stato un periodo di innovazione e progresso. L’autore cita l’invenzione dell’orologio meccanico, dei bicchieri, della stampa e la contabilità. Nel campo della fisica, gli studiosi hanno trovato oggi le teorie medievali sul moto accelerato, la rotazione della terra e l’inerzia.

Il ricercatore di Cambridge accusa il secolo illuminista e Voltaire della genesi della leggenda nera sull’opposizione del cristianesimo alla scienza. I filosofi francesi hanno attaccato la Chiesa per motivi politici, poi ci ha pensato l’ingelse TH Huxley, il “mastino di Darwin”, a prolungare questa falsità, per foraggiare la sua lotta di liberazione della scienza britannica da ogni sorta di influenza clericale. «Tuttavia, oggi, la scienza e la religione sono le due forze più potenti intellettuali del pianeta. Entrambi sono capaci di fare enormi bene, ma le loro possibilità di farlo sono molto maggiori se esse possono lavorare insieme», ha concluso lo storico della scienza.

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Chi riceve un’educazione religiosa tende ad avere un comportamento migliore

Uno studio abbastanza particolare è stato recentemente realizzato da Ali Ahmed della Linnaeus University e Osvaldo Salas della University of Gothenburg. I due ricercatori hanno dimostrato che le persone tendono a comportarsi in modo migliore se sperimentano, o sono stati educate a pensieri religiosi. L’argomento è solitamente di massimo interesse per la cultura laicista, continuamente bisognosa di un confronto con quella cristiana.

Hanno testato 224 studenti della Pontificia Universidad Católica de Valparaíso in Cile attraverso due classici esami per analizzare la “generosità” e “l’egoismo”, e cioè il Dictator Game e il Prisoner’s Dilemma. Il primo test misura il grado di “altruismo”, mentre il secondo valuta la capacità di cooperazione. Coloro che avevano ricevuto un’educazione religiosa tendevano ad essere più generosi e cooperativi, indipendentemente dal fatto che essi concepivano loro stessi come persone religiose.

I ricercatori hanno proposto due possibili interpretazioni dei risultati: 1) Sentire la presenza di Dio stimola le persone a comportarsi bene. Se questo è vero, i non religiosi devono avere un qualche tipo di istinto sull’esistenza di Dio (magari dovuta dalla loro educazione o dalla loro biologia), indipendentemente dalle loro convinzioni coscienti. 2) L’educazione religiosa promuove comportamenti pro-sociali, e ciò rimane valido anche per chi non è più credente.

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La Francia dice no alla ricerca sulle embrionali e ai matrimoni omosessuali

Svolta positiva in Francia sul controverso progetto di legge in materia di bioetica. L’emendamento sulla possibilità di una ricerca regolamentata sulle cellule embrionali, sostenuto dall’area di sinistra e osteggiato dal Governo, è stato bocciato dal Senato in seconda lettura.

La discussione, riporta L’Osservatore Romano, si era concentrata sull’articolo 23 del provvedimento: i senatori avevano deciso di modificarne il testo togliendo il divieto di ricerca e facendo così passare il principio della possibilità di una ricerca regolamentata. Tuttavia al termine di una seduta pubblica particolarmente tesa, l’assemblea ha deciso di bocciare la modifica della legge approvata dalla commissione e di adottare l’emendamento che ristabilisce il principio del divieto con deroghe, ovvero la linea promossa dall’Esecutivo e auspicata anche dal cardinale André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e presidente della Conferenza episcopale francese. Il voto sancisce il testo definitivo della legge.

In concomitanza al no alla ricerca sulle embrionali è arrivata la bocciatura della proposta dei matrimoni omosessuali. Il Governo, infatti, si è opposto a un progetto di legge presentato dall’opposizione socialista.

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Ricerca USA: il 22% degli scienziati atei si definisce “spirituale”

Un studio sociologo condotto da Elaine Howard Ecklund della Rice University, ha recentemente rivolto la sua attenzione a scienziati e ricercatori universitari americani di alto livello, prendendo in considerazione in particolare coloro che si ritengono “atei”. Lo studio ha fatto il giro del mondo, ricevendo ampio spazio nei quotidiani internazionali.

Dei 1.700 scienziati intervistati, il 72% si è definito “spirituale” (anche se non sempre legati ad una religione), e tra i non credenti c’è anche un 22% che si è dichiarato “ateo spirituale”. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Sociology of Religion.

La sociologa Ecklund, in un’intervista, ha spiegato che per queste persone, la spiritualità è qualcosa di veramente al di fuori di se stesse: «Non si tratta solo di sé, ma vogliono vedere qualcosa di più grande di loro che guida ciò che effettivamente fanno». Questi scienziati, continua la Ecklund, sono realmente sinceri e avevano un modo codificato di parlarne. Erano cose in cui credevano. «Gli “scienziati atei spirituali” si considerano differenti dagli “scienziati atei”, che non sono spirituali. Essi stabiliscono un forte confine tra di loro e gli scienziati atei». La sociologa, durante le interviste con queste persone, ha anche notato che molto frequentemente questi “scienziati atei spirituali” avevano molto più a cuore le esigenze degli studenti e il loro modo di insegnare, rispetto agli atei non spirituali.

Ha continuato spiegando ancora più in profondità la visione di queste persone: «Non mi sorprende che ci siano scienziati che provino timore e mistero verso il mondo e che la scienza porti un senso di bellezza. Io credo però che sia sorprendente anche gli scienziati atei pensino a queste cose. Gli atei solitamente pensano che la scienza sia tutto ciò che c’è, tutto quello che c’era, e tutto ciò che ci sarà, che la scienza spiega tutto e non c’è niente al di fuori della scienza. Questo, per me, sembra essere una visione molto diversa rispetto a quella dello scienziato ateo spirituale che pensa che ci sia qualcosa d’altro al di fuori della scienza, che ci sia qualcosa là fuori che è più grande di loro, che ha presa su di loro. Ora, che può essere Dio e semplicemente non se ne rendono conto, non sono io, come ricercatrice, a doverlo giudicare. Ma loro non lo vedono come Dio, hanno questo senso di spiritualità che è diverso rispetto al grande pubblico e che è diverso dagli altri scienziati atei che non sono spirituali».

La sociologa spiega che vivono una spiritualità individualizzata, al di fuori delle figure religiose, desiderano ricercare la verità e ne affermano l’esistenza. Vivono lo stupore e il mistero ottenuto dalla loro scienza, parlano della bellezza della natura, della commozione per la nascita dei loro figli. Ma non spiegano tutto questo dal punto di vista scientifico, e affermano che debba esserci qualcos’altro al di fuori di se stessi. Anche se, «non credono in Dio, o non hanno la necessità di abbracciare il teismo di qualsiasi tipo». Questi scienziati non sono affatto ostili o indifferenti alla grandi domande sul senso della vita. La sociologa crede che si debbano «dissipare alcuni dei nostri stereotipi. Questo tipo di ricerca ha un sacco di conseguenze pubbliche per il modo di dialogare su questi temi. Le persone religiose possono così dialogare con questi scienziati, è un terreno comune e ci si può concentrare sulla analogie piuttosto che sulle differenze».

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Indagine sociologica: aumentano le persone che pregano per la salute

Le persone che hanno pregato per la propria salute sono aumentate nel 2007 rispetto al 2002, nonostante gli alti livelli di benessere e di efficienza medica. Lo dice una ricerca pubblicata su una rivista dell’APA (American Psychological Association), chiamata Psychology of Religion and Spirituality. L’indagine confuta dunque la convinzione popolare che la religiosità aumenti al diminuire del livello medico-sanitario.

Confrontando i dati del Centers for Disease Control and Prevention per il 2002 e il 2007 realizzati dal National Health Surveys su circa 30.000 persone nel 2002 e circa 23.000 nel 2007, i ricercatori hanno trovato che l’uso della preghiera per la guarigione è salito del 43% nel 2002 e del 49% nel 2007. Le donne, gli afro-americani, coloro che erano sposati e coloro che avevano un diploma di scuola superiore, avevano una maggiore probabilità di pregare.

I ricercatori, informa The Washington Post, hanno anche rilevato che le persone che hanno pregato per la loro salute sono anche quelle che avevano maggiori probabilità di adottare misure adatte per proteggere la loro salute. In Ultimissima 14/12/10 informavamo dei risultati di un’indagine simile, realizzata dall’Arizona State University, che però dimostrava anche che la preghiera offerta a nome di un altro (detta “per intercessione”), produce effettivamente risultati positivi sulla salute di quest’ultimo. Ovviamente i ricercatori non sono stati in grado di spiegare se la correlazione avesse un’origine sovrannaturale.

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Portogallo: disfatta politica per i promotori di aborto, divorzio e omosessualità

Nelle elezioni legislative anticipate del 5 giugno 2011 i socialisti portoghesi hanno registrato una sconfitta ben superiore a quella prevista dai sondaggi. José Sócrates, considerato ormai uno dei più disastrosi Primi Ministri della storia recente del Paese, è stato costretto a dimettersi dalla direzione del Partito Socialista.

Oltre alla crisi economico-finanziaria in cui è crollato il Portogallo, occorre tenere in conto che l’agnostico Sócrates è stato una delle figure più dannose verso la tradizione e la cultura del Paese che ha guidato. Ha infatti favorito leggi come il divorzio rapido, il “matrimonio” omosessuale e l’aborto, dopo un referendum che non ha raggiunto nemmeno il 50% dei votanti. Per questi motivi i socialisti hanno ottenuto appena il 28,5% dei voti nel 2011, contro il 37% del 2009 e il 45% del 2005.

Corrispondenza Romana informa anche che anche gli stalinisti del Partido Comunista Português non sono aumentati, mentre i trotzkisti postmoderni del Bloco de Esquerda hanno perso la metà dei deputati. Vincitore ne è uscito il Partido Social Democrata, un assembramento di liberali, conservatori e socialisti moderati (che integra il gruppo del PPE al Parlamento Europeo). Il CDS, democratici cristiani, sono rimasti al 12%. I due partiti si sono dovuti alleare per formare il nuovo governo, detto di centro-destra, che conta però una debole maggioranza in Parlamento. Si spera che almeno loro prendano in considerazione tutti i motivi della sconfitta dei loro avversari.

In Ultimissima 29/5/11 informavamo che la stessa cosa, per gli stessi motivi, è accaduta anche in Spagna al Premier ateo Zapatero e al suo partito politico.

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