La GMG 2011 a Madrid

Ieri Benedetto XVI è arrivato a Madrid, portando con sé l’attenzione del mondo alla Giornata Mondiale della Gioventù 2011, iniziata in realtà martedì 16 agosto. Come già facemmo per il viaggio del Santo Padre nel Regno Unito, nel settembre 2010, anche questa volta realizziamo un dossier che contenga i video, i discorsi e gli articoli di giornale più significativi.

 
 

16 AGOSTO 2011

  • Santa Messa di apertura presso la Piazza di Cibeles di Madrid e presieduta dall’Em.mo e Rev.mo Sig. Card. Arcivescovo di Madrid

 
 
 

17 AGOSTO 2011

 

 

  • Su “Avvenire” è apparsa un’intervista a José Maria Aznar, ex capo del governo dal 1996 al 2004, oggi a capo della Fondazione per l’Analisi e gli studi sociali (Faes), il quale ha dichiarato: «si è cercato addirittura di mettere in contrasto i credenti con i non credenti ed è stato promosso un laicismo aggressivo che, però, ha provocato un effetto contrario. Non solo non è stato danneggiato il cattolicesimo, ma in buona parte si è rafforzato, come si potrà notare alla Gmg. È molto significativo, ad esempio, che attualmente i giovani fra i 18 e i 24 anni si dichiarino cattolici più di coloro che hanno fra i 25 e i 34 anni. La grande maggioranza degli spagnoli si dichiara cattolica. E quando oltre il 70% degli elettori del partito al governo e più dell’80% degli elettori del principale partito dell’opposizione si dicono cattolici, è chiaro che il cattolicesimo ha una tale forza di coesione nella società spagnola, che è difficile esagerare» (Aznar: qui la fede oggi è più forte, da Avvenire).

 

 
 
 

18 AGOSTO 2011

  • Il Papa invia una telegramma al Capo dello Stato italiano Giorgio Napolitano e a quello francese Sarkozy. Qui si possono leggere i messaggi e le risposte.

 

  • Il Papa viene intervistato dai giornalisti sull’aereo. Qui il testo integrale dell’intervista.

 

  • Il Papa arriva a Madrid e viene accolto dai reali di Spagna, Juan Carlos e la regina Sofia e, a sorpresa, dal premier, Josè Rodriguez Zapatero. Qui il testo del discorso del Santo Padre all’aeroporto.

 

  • Il Papa viaggia per le strade di Madrid addobbate a festa, ai lati migliaia e migliaia di persone lo accolgono con striscioni, canti e coriandoli.

 

  • Il Papa attraversa la Puerta de Alcalá incontrando rappresentati di giovani dei cinque continenti. In suo omaggio canti e balli tradizionali. Qui il testo del saluto del Santo Padre.

 
 

RASSEGNA STAMPA

  • Su “Il Giornale” si parla della GMG 2011 come la “rivincita cattolica” alla politica anticlericale del premier Zapatero, il più tenace avversario della Chiesa cattolica che la Spagna abbia avuto dai tempi della guerra civile (cfr. La rivincita della Spagna cattolica, da Il Giornale).

 

  • Su “Il Tempo” Angela Pellicciari accusa il laicismo spagnolo che, invece di ringraziare per le migliaia di giovani pellegrini che riempiono Madrid per aiutare la ripresa economica della città, li contestano assieme al Santo Padre (cfr. L’incredibile follia della Spagna laicista, Il Tempo).

 

  • Su “Il Messaggero”, ma anche su tanti altri quotidiani, appare la notizia di una suora centenaria che uscirà per la prima nella sua vita dal monastero di clausura in cui vive per andare ad incontrare Benedetto XVI (“Un milione di papaboys per Ratzinger a Madrid“, Il Messaggero).

 
 
 

19 AGOSTO 2011

  • Il Papa ha confessato quattro ragazzi nei Jardines del Buen Retiro di Madrid (Papa in confessionale, da La Stampa)

 

  • Il Pontefice ha incontrato le giovani religiose nel Cortile dei Re del Monastero di San Lorenzo de El Escorial. Qui il testo del discorso del Santo Padre.

 

 

 

  • Benedetto XVI incontra ufficialmente il Presidente del Governo Zapatero presso la Nunziatura Apostolica.

 

  • Benedetto XVI partecipa alla Via Crucis con i giovani preso la Piazza di Cibeles. Qui il testo del discorso del Santo Padre.

 
 
RASSEGNA STAMPA

 

  • Su “Il Giornale” Luca Donidelli mette a confronto gli indignados ai ragazzi della GMG, riconoscendo che sono questi ultimi che costruiscono il futuro, non chi spacca vetrine (Le due piazze di Madrid. Il ritorno dei Papa boys, da Il Giornale)

 

  • Su “Il Quotidiano Nazionale” l’europarlamentare Luca Volontè sospetta che lo studente di chimica cattolico arrestato sia stato così pubblicizzato per scaldare gli animi. Il motivo? Una folla tale di giovani cattolici chiamata dal Papa è molto fastidiosa (Quella folla che dà fastidio, da QN)

 

  • Su “Europa” ci si chiede: “se la Gmg era un Gay pride avremmo considerato sopportabile quello che stanno sopportando in termini di ostilità a Madrid le ragazze e i ragazzi cattolici?” (Se la Gmg era un Gay pride, da Europa)

 

 

 

  • Il capo della Polizia di Madrid ha dichiarato: «Non ho mai visto accogliere una persona con questo affetto. È molto più facile radunare la gente, convocarla, per una protesta, perché è arrabbiata. È più difficile convocare per una festa per ringraziare qualcuno» (Il capo della polizia: “Una festa mai vista, da Vatican Insider)

 

  • Il ricercatore in Teoria politica all’Università Complutense di Madrid, David Blázquez, ha commentato l’incontro del Pontefice con i docenti universitari (All’Escorial il Papa ha fatto la “rivoluzione” dell’università”, da Il Sussidiario)

 
 
 

20 AGOSTO 2011

  • Il Papa celebra la Santa Messa con seminaristi nella Cattedrale di Santa María Real de la Almudena. Qui il testo dell’Omelia.

 

  • Il Papa ha incontrato il leader dell’opposizione Mariano Rajoy

 

  • Il Papa incontra giovani disabili presso la Fundación “Instituto San José”. Qui il testo del suo discorso.

 
 
RASSEGNA STAMPA

  • Julián Fernández Blanco sul “El Pais” si chiede come mai il viaggio del Papa in Spagna, che porta tanti benefici al Paese, disturba tanto qualcuno.. (La visita del Papa a Madrid, da El Pais)

 

 

 
 
 

21 AGOSTO 2011

  • Il Papa celebra la Messa finale presso l’aeroporto di Cuatro Vientos. Qui il testo dell’Omelia.

 
 
RASSEGNA STAMPA

  • I presenti alla Messa conclusiva erano 2 milioni (cfr. TG1.rai.it)

 

  • Il quotidiano “La Gazeta” afferma: «In tempi di inesistenti figure leadership a livello mondiale, Benedetto XVI è probabilmente l’unico al mondo che ha un fascino innegabile. Coinvolgente» (cfr. El único líder mundial, da La Gazeta)

 

  • Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha dichiarato: «un bilancio assolutamente positivo, non solo per i numeri – che sono stati imponenti – ma direi anche per lo spirito e per la chiarezza del messaggio» (cfr. Radio Vaticana)/li>

 

  • Su “Il Giornale” si parla del “trionfo” diplomatico di Ratzinger, dell’abbraccio con Zapatero e delle migliaia di giovani che in coro gridano: “Siamo la generazione Ratzinger” (Gmg, il “trionfo” diplomatico di Ratzinger, da Il Giornale)

 

 

 

  • Andrea Tornielli su “La Stampa” racconta la storia di un diciannovenne messicano che per pagarsi il viaggio a Madrid ha fatto l’imbianchino per un anno mezzo sfruttando ogni istante libero. Riconosce poi che anche questa volta Benedetto XVI “ha vinto la sfida” (Ratzinger ha vinto la sfida, da La Stampa)

 
 
 

22 AGOSTO 2011

 
 
RASSEGNA STAMPA

  • In un editoriale de “Il Corriere della Sera” Aldo Cazzullo parla di «centralità della Chiesa e dei cattolici nel mondo». La Chiesa ha fatto si che il mondo le venisse in contro, senza scendere a compromessi (Il ruolo forte della Chiesa, da Il Corriere della Sera)

 

 

  • Su “La Bussola Quotidiana” il noto sociologo Massimo Introvigne sottolinea e sintetizza i contenuti dei discorsi di Benedetto XVI durante la manifestazione (In due milioni contro il relativismo, da La Bussola Quotidiana)

 

  • Su “Il Gazzettino” la nota intellettuale Lucetta Scaraffia condanna l’intolleranza e la contraddizione laicista espressa nei giorni antecedenti l’evento e tesse le lodi del Pontefice, vero leader e vero punto di riferimento per milioni di giovani (Il trionfo del vecchio Papa che sa parlare ai giovani, da Il Gazzettino)

 

 

  • Sul quotidiano spagnolo “La Gazeta” si parla del Papa come “maestro della modernità” (Pedagogo de la modernidad da La Gazeta)

 
 
 

23 AGOSTO 2011

 
 
RASSEGNA STAMPA

  • Su “L’Osservatore Romano” si calcolano gli introiti per l’economia spagnola, confutando così l’argomento principale della manifestazione laicista (Madrid 2011 in cifre, da L’Osservatore Romano)

 

  • Sull’Unità si traccia una sintesi dell’evento sottolineando il successo di Benedetto XVI ma anche il fallimento delle manifestazioni laiciste (2000 partecipanti compresi giornalisti e fotografi) (La via spagnola al concordato, da L’Unità)

 

 
 
 

26 AGOSTO 2011

 
 
RASSEGNA STAMPA

  • “Zenit.it” riporta la storia di alcuni pellegrini irlandesi che, giunti a Madrid per la GMG 2011, hanno incrociato una coppia che si stava recando in una clinica per abortire e sono riusciti a dissuadere i due dal compiere tale gesto, mettendoli anche in contatto con una fondazione di sostegno (La vita salvata dalla GMG, da Zenit)

 

  • Sempre l’agenzia “Zenit.it” ha intervistato il vicepresidente della Comunità Ebraica di Madrid, David Hatchwell, il quale giudica con queste parole l’evento: «Questo viaggio del Papa è stato senz’altro un successo assoluto. E’ il più grande evento degli ultimi decenni. Non ricordo di aver visto qualcosa di simile. Vedere Madrid con ogni tipo di giovani nelle strade, gente molto sana, con energia positiva, è stato incredibile, splendido. La valutazione può essere solo positiva» (Reazione ebraica alla GMG: parla David Hatchwell, Zenit.it)

 
 
 

27 AGOSTO 2011

 
 
RASSEGNA STAMPA

  • “L’Osservatore Romano” plaude la scelta degli organizzatori di essere stati particolarmente attenti alla questione del rispetto del creato, dato che l’avvenimento è stato pensato per evitare ogni impatto nocivo all’ambiente (Gmg di Madrid. E anche la natura ringrazia, da L’Osservatore Romano)

 
 

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Craig Venter e la bufala della creazione della “vita artificiale”

La notizia della costruzione in laboratorio della prima cellula artificiale, controllata da un Dna sintetico, pubblicata inizialmente su “Science”, ha fatto letteralmente il giro del mondo. Con enfasi la notizia è rimbalzata sulle prime pagine di tutti i giornali, accompagnata da evocazioni di immagini bibliche: «assaggiare il frutto dell’albero della vita», o «l’uomo ha creato la vita», o«progettare una biologia che faccia quel che vogliamo noi».

Il settimanale Economist ha annunciato: «Finora, creare vita è stata considerata prerogativa delle divinità ed è esistita la convinzione che la biologia non è una somma di atomi che si muovono e reagiscono tra loro ma “è qualcosa di alimentato da un’essenza vitale. Per questo, “può essere uno shock” che ora “comuni mortali hanno prodotto vita artificiale». Lo stesso scienziato a capo dell’esperimento, Craig Venter, esaltato dalla scoperta ha dichiarato: «Siamo all’alba di una nuova era nella quale la vita viene creata a beneficio dell’umanità». Ovviamente a dare ampio risalto all’evento è la cultura materialista: «la creazione della vita non è più un’esclusiva di Dio». La vita non sarebbe più sacra e unica, ma, banale e facilmente manipolabile, tanto che la si può riprodurre in laboratorio.

Tuttavia dopo solo pochi giorni la notizia non solo è stata ridimensionata, ma si è arrivati perfino a parlare di bufala mediatica. Innumerevoli gli scienziati che si sono espressi contro l’enfasi suscitato da un esperimento, che nemmeno può essere accompagnato dal termine “scoperta”.

 
 

Ecco qui un piccolo elenco di scienziati con le rispettive posizioni:

 

David Baltimore, Nobel per la Medicina e luminare di genetica al Caltech della California, oltre ad aver ribadito che nulla è stato costruito dal nulla in questo esperimento (come è accaduto invece durante la storia dell’Universo), ha subito rimproverato per primo lo stesso Venter per «sopravvalutare l’importanza della scoperta, perché non si tratta di un evento epocale nè della creazione della vita, ma solo di una sua mimica, ottenuta con un tour de force che ha messo assieme un pezzo di Dna».

 

Giorgio Diecibiochimico dell’Università di Parma, ha spiegato a Il Sussidiario: «Ci vuol altro per inneggiare alla vita artificiale: si può solo parlare di “genomica artificiale”, nel senso che è stato risintetizzato chimicamente un intero genoma. Una costruzione, altamente dispendiosa in termini economici e di tempo, ma che viene già fatta da tempo da aziende specializzate nel settore della produzione di geni artificiali, è nuova solo la scala (miliardaria) dell’operazione. Si tratta solo di una applicazione su vastissima scala di ciò che già avviene in tantissimi laboratori al mondo grazie alla tecnologia creata da Frederick Sanger diversi anni fa. L’enfasi con la quale la notizia è stata diffusa, almeno inizialmente, può facilmente indurre nell’errore di pensare che la cellula creata da Venter sia totalmente artificiale, invece la cellula ricevente non è stata progettata in laboratorio, ma era una preesistente cellula naturale. Si è così creata un’immagine meccanicistica, che vede Venter mettere insieme pezzo per pezzo i componenti della cellula sino ad ottenerne una uguale identica a quelle “naturali”. Quella usata dagli uomini di Venter è una cellula fatta e finita, non costruita da loro, a cui hanno fatto un trapianto totale di DNA».

 

Paolo Tortorabiochimico dell’Università Bicocca di Milano,  ha invece dichiarato:  «Ci vuol altro per parlare di creazione e per consacrare il lavoro di Venter come spartiacque nella definizione del concetto di vita. Non siamo di fronte a una pietra miliare della storia della biologia: scoperte di molto minore risonanza mediatica l’hanno cambiata molto più profondamente. Tutte le componenti della cellula interagiscono tra di loro in modo estremamente sottile e sofisticato. A tutt’oggi noi comprendiamo ben poco di tale rete di interazioni, che è in ultima analisi uno degli aspetti essenziali della vita, anche nelle forme più elementari. Non basterebbe quindi sintetizzare tutte le componenti chimiche citate per produrre una cellula, ma bisognerebbe assemblarle in modo tale che potessero interagire nel modo appropriato. E così, di pari passo che le nostre conoscenze sui sistemi biologici progrediscono, è come se l’aspetto essenziale del fenomeno vita arretrasse di pari passo, restando a tutt’oggi inafferrabile. Qui, a rigore, non si dovrebbe neppure scomodare l’espressione “scoperta scientifica”: si è trattato del successo di un poderoso progetto tecnoscientifico, raggiunto dalla Synthetic Genomics grazie all’impiego massiccio di potenti computer e strumentazione di elevate prestazioni. La performance di Venter pone dunque le basi per un potenziamento sempre più grande di applicazioni biotecnologiche esistenti e già in atto in molti laboratori».

 

Assuntina Morresidocente di chimica dell’Università di Perugia e membro del Comitato nazionale di bioetica,  ha affermato su Avvenire: «Non è una sfida a Dio l’ultimo risultato ottenuto da Craig Venter e dalla sua équipe, ma una sofisticata operazione tecnologica, un “copia, incolla e metti la firma”. Non è una creazione dal nulla e parlare di «creazione di una nuova vita artificiale» è quanto meno ambiguo, visto che il cromosoma è copiato da quello naturale, e che anche la cellula che ha ospitato il Dna è naturale. Il gruppo di Venter ha composto con grande abilità un enorme puzzle, utilizzando i pezzi già messi a disposizione dalla natura, per realizzare un disegno pressoché identico a quello già tracciato naturalmente. Nell’articolo scientifico pubblicato è evidente la profonda capacità manipolatoria raggiunta dagli scienziati, che li fa parlare addirittura di “design” di cromosomi sintetici». La docente sottolinea rileva anche l’ottima capacità imprenditoriale di Craig Venter: «sono già stati annunciati per i prossimi giorni documentari in anteprima mondiale su questo studio, a dimostrazione dell’accuratissima preparazione mediatica del lancio della notizia, organizzata su scala planetaria. Una sapiente e spregiudicata strategia di marketing industriale per un mercato enorme come quello che gira intorno alle biotecnologie, nel quale troppo spesso ad annunci trionfali non seguono i risultati promessi”. La Morresi conclude dicendo: “che la sfida della conoscenza debba sempre essere presentata come mettersi in arrogante gara con Dio, non rende ragione alla scienza stessa. Il mestiere dello scienziato è quello di cercare di comprendere sempre più a fondo la struttura intima della materia e della vita, ed è frutto di intelligenza – quella stessa che ieri il cardinal Bagnasco ci ha ricordato essere «dono di Dio» – , curiosità e, soprattutto, di umiltà. Un mistero che svelandosi si mostra infinito».

 

Ernesto Carafoli, biochimico dell’Università di Padova, ha preso posizione rispetto agli annunci sensazionalistici della creazione di vita artificiale in laboratorio. Carafoli ha detto che si può parlare di vita artificiale solo con qualche forzatura, infatti sarebbe realmente così quando si creerà nuova vita da zero, programmando e producendo tutto in provetta e non solo il DNA. E’ giustamente ammirazione per quello che l’équipe di Venter ha realizzato, ma sottolinea: «altra cosa è parlare della creazione di nuova vita, come si sta facendo a tutto spiano. Per ora quindi, standing ovation a Craig Venter e ai suoi per quello che hanno saputo fare. Ma vediamo di non andare sopra le righe».

 

Giuseppe Sermontinoto biologo e genetista , famoso a livello internazionale, già presidente della Associazione Genetica Italiana, primo scopritore della ricombinazione genetica in alcuni batteri produttori di sostanze antibiotiche e fondatore de “La rivista di biologia”, ha anch’egli preso posizione in merito alla presunta “vita artificiale”: «l’equazione tra cellula e Dna è completamente falsa. Venter è riuscito a riprodurre il materiale genetico di un batterio, ma non tutto quello che ci sta intorno, che poi è la parte più complessa e difficile da realizzare. Presentare un piccolo passo come una conquista di qualcosa che per noi rimane ancora molto lontano, è un falso e una millanteria». Si ricollega quindi a quello già espresso da molti suoi colleghi: «quella realizzata non è una cellula del tutto artificiale, ma solo per quanto riguarda il materiale genetico. Il citoplasma, che è fondamentale in una cellula, è stato del tutto trascurato, in quanto ci si è limitati a utilizzarne uno preesistente. Venter è un esperto di grande valore, ma stranamente ha dichiarato che i suoi risultati sono interessanti solo dal punto di vista teorico, mentre non hanno valore sul piano pratico». L’importante scienziato ha concluso: «Il citoplasma è la parte più difficile da riprodurre perché farlo è una prerogativa del mistero. Noi scienziati non riusciamo a comprendere come certe cose siano state realizzate, quale sia l’origine della vita e della cellula. Rimane ancora un fondo di mistero, eterno, permanente. Qualcosa che si vorrebbe continuamente ignorare, perché l’uomo vuole sentirsi Dio al punto da originare la vita».

 

Roberto Colombo, docente di neurobiologie e genetica all’Università Cattolica e membro del Comitato nazionale per la bioetica, ha preso posizione«Siamo di fronte a un nuovo paradigma della biologia, che non si limita a conoscere o a sfruttare la natura, ma che passa alla logica della manipolazione totale per essere padrona di una vita costruita dall’uomo in modo artificiale». Apprezza il lavoro dell’equipe di Venter e parlando degli ipotetici scenari futuri afferma: «Ma è lontano il pensare di agire su una cellula eucariote (come quella dell’uomo, degli animali o dei vegetali), ben più complessa di quella di un batterio (cellula procariote)». Conclude dicendo: «Il paradigma culturale si orienta verso una manipolazione totale, obiettivo della biologia sintetica. Si producono organismi viventi inediti, utilizzando patrimoni informazionali costruiti al computer, dando il via a forme di vita prima non esistenti. È un paradigma nuovo, un po’ inquietante. Quanto al significato che tutto questo ha per la comprensione del «fenomeno vita», è già noto da tempo che i processi biologici sono regolati dal Dna. Affermare invece che non esiste nulla oltre la chimica e la biologia, mi pare una affermazione presuntuosa e non scientifica».

 

Il Consiglio Nazionale per le Ricerche (Cnr) ha dichiarato, attraverso il biotecnologo Roberto Defez: «la vita artificiale non può esistere. Quella di Craig Venter è solo una grande dimostrazione scientifica che però non può avere nessun tipo di futuro nel mondo reale. Quell’organismo non può vivere se non in laboratorio. È soltanto un oggetto virtuale». Intervistato da Il Messaggero, Defez ha praticamente smontato la notizia: «non basta il dna da solo per determinare la vita in un organismo per quanto piccolo questo possa essere. Non sarebbe mai in grado di sopravvivere in un ambiente naturale e quindi è del tutto inutilizzabile. Mi pare che Venter susciti non solo in me, ma anche in tanti altri colleghi delle perplessità. Poi non riesco a vedere nessun tipo di applicazione reale da questo tipo di ricerche, non penso neanche che questa sia la strada più veloce per arrivare a realizzare dei batteri che possano essere utili per l’ambiente o per la ricerca in medicina».

 
Jim Collins, bioingegnere presso l’Università di Boston, ha detto: «La mia preoccupazione è che alcune persone stanno traendo la conclusione che si è creata una nuova forma di vita. Ma quello che hanno creato è un organismo con un genoma di sintesi naturale e non rappresenta la creazione della vita da zero o la creazione di una nuova forma di vita».
 
In questo articolo si approfondisce la biografia del genetista Craig Venter e quel che i colleghi pensano di lui. Ne emerge il profilo di uno scienziato imprenditore dal facile annuncio sensazionalisto.
 
Francesco Paolo Casavola, giurista italiano, già presidente del Comitato nazionale per la bioetica nel 2006 e fino al 2009 presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani, ha molto apprezzato le parole del cardinal Bagnasco a commento di questa notizia: «Chi attendeva un grido d’allarme della Chiesa ha ascoltato risposte fiduciose nella intelligenza umana, dono di Dio. Potranno nascere obiezioni etiche ai passi della scienza. Ma questo cercare insieme, la religione e la scienza, il bene della comunità umana, è il segno più alto dell’avanzamento morale della modernità. Che sta nel riconoscere i limiti dell’umano, dinanzi ai misteri del senso della vita, dinanzi all’ignoto che sarà sempre l’inabolibile orizzonte delle scienze della natura».
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I video de “Il Cortile dei Gentili” di Bologna

In eslcusiva per il web pubblichiamo gli interventi integrali succedutesi durante la prima tappa de “Il Cortile dei Gentili”, svoltosi nell’aula Magna dell’Università di Bologna il 12 febbraio 2011.

Il Cortile dei Gentili era lo spazio riservato nell’antico Tempio di Gerusalemme a tutti, indipendentemente dalla cultura, dalla lingua e dall’orientamento religioso. Da qui la scelta del nome per un confronto sul tema della fede tra credenti e non credenti. L’iniziativa è nata dalle parole che il Santo Padre disse in occasione della presentazione degli auguri natalizi alla curia romana il 21/12/09: «Io penso che la Chiesa dovrebbe anche oggi aprire una sorta di “cortile dei gentili” dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero, al cui servizio sta la vita interna della Chiesa. Al dialogo con le religioni deve oggi aggiungersi soprattutto il dialogo con coloro per i quali la religione è una cosa estranea, ai quali Dio è sconosciuto e che, tuttavia, non vorrebbero rimanere semplicemente senza Dio, ma avvicinarlo almeno come Sconosciuto». Ringraziamo l’Arcidiocesi di Bologna e il settimanale di cultura e informazione religiosa “E’-tv 12 porte“.

 

INTRODUZIONE DEL RETTORE IVANO DIONIGI

Ivano Dionigi è Magnifico Rettore dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna

 

INTRODUZIONE Di MONS. GIANFRANCO RAVASI

L’Arcivescovo Gianfranco Ravasi è presidente del Pontificio Consiglio della Cultura

 

INTERVENTO DEL CHIMICO VINCENZO BALZANI

Vincenzo Balzani è docente all’Università di Bologna, medaglia Cannizzaro della Società Chimica Italiana, membro dell’Accademia dei Lincei e del Comitato dei garanti della Scuola Galileiana di Studi Superiori.

 

INTERVENTO DEL COSTITUZIONALISTA AUGUSTO BARBERA

Augusto Barbera è docente di diritto costituzionale all’Università di Bologna, socio della Società geografica italiana e presidente del Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme della Repubblica di San Marino.

 

INTERVENTO DEL FILOSOFO SERGIO GIVONE

Sergio Givone è docente di Estetica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze.

 

INTERVENTO DEL FILOSOFO MASSIMO CACCIARI

Massimo Cacciari è docente di Estetica e forme del fare presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele.

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