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Fede e Bioetica (archivio ad argomenti): 2010 – 2013

                     

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EUTANASIA, SUICIDIO ASSISTITO E TESTAMENTO BIOLOGICO

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Suicidio assistito, una decisione degna di Pilato: ecco l’errore dei giudici

    di Aldo Vitale* *Dottore di ricerca in Storia e Teoria generale del Diritto presso l’Università Tor Vergata di Roma

 

«Nella camera di consiglio di oggi, la Corte costituzionale ha rilevato che l’attuale assetto normativo concernente il fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione e da bilanciare con altri beni costituzionalmente rilevanti. Per consentire in primo luogo al Parlamento di intervenire con un’appropriata disciplina, la Corte ha deciso di rinviare la trattazione della questione di costituzionalità dell’articolo 580 codice penale all’udienza del 24 settembre 2019»: così si legge nel comunicato rilasciato il 24 ottobre 2018 dall’Uff

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Il “diritto a morire”? Con l’eutanasia si trasformerà in “dovere di morire”

eutanasia pendio scivoloso    di Aldo Vitale* *Dottore di ricerca in Storia e Teoria generale del diritto presso l’Università Tor Vergata di Roma

 

Mentre in Italia si (ri)comincia a discutere di fine vita, dopo quasi un decennio dal caso Englaro, con tutte le implicazioni etiche e giuridiche che riguardano il delicato tema in questione e che, purtroppo, non vengono affrontate con la dovuta serietà e professionalità dalla maggior parte dei mezzi di comunicazione di massa, all’estero, a livello scientifico, il dibattito è già progredito di grado.

Se il diritto di morire è sempre stato descritto come manifestazione dell’autodeterminazione e dell’autonomia, cioè della libertà, di ciascuno di poter decidere, oltre che come vivere, anche e soprattutto come morire, esemplari in questa direzione le parole di Umberto Veronesi

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Il “diritto d’amore” di Stefano Rodotà nega sia l’amore che il diritto

Stefano Rodotà        di Aldo Vitale* *dottore di ricerca in Storia e Teoria generale del diritto presso l'Università Tor Vergata

 

  La storia del diritto occidentale, così ricca di stratificazioni e sfumature, si può, tuttavia, racchiudere nella dialettica tra le due grandi correnti di pensiero che l’hanno maggiormente caratterizzata: il giuspotivismo da un lato e il giusnaturalismo dall’altro.

In estrema e, ovviamente, non esaustiva sintesi per questioni di spazio: secondo il giuspositivismo il diritto si esaurisce interamente nella norma, anzi, nella legge secondo l’equivalenza per cui la legge è sempre diritto e il diritto non può che esser legge e in essa condensarsi; secondo il giusnaturalismo, invece, la legge può essere e deve essere solo espressione del diritto, diritto che è naturale, cioè pre-esistente alle norme dell’ordinamento, quelle positive, cioè poste dallo Stato, dal legis Continua a leggere...

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Legge 40 ed eugenetica: vietata per legge, ammessa per sentenza

Aldo Vitale 

di Aldo Vitale* *ricercatore in filosofia e storia del diritto

 

«Quello che la natura fa ciecamente, lentamente e brutalmente, l’uomo può fare con lungimiranza, rapidità e delicatezza. Il miglioramento del nostro lignaggio mi sembra uno dei più alti scopi che ci sia dato di perseguire razionalmente»: così scriveva Francis Galton nei suoi “Saggi” a proposito dell’importanza positiva della pratica eugenetica.

Di un tal brano sembrano le parafrasi alcune pronunce delle corti nazionali e internazionali, allorquando autorizzano operazioni e procedure bio-mediche che si sostanziano in vere e proprie forme di nuova selezione eugenetica. Lo scorso 26 settembre 2013, infatti, il Tribunale di Roma

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Le nozze gay sono anticostituzionali

Aldo Vitale 

di Aldo Vitale* *ricercatore in filosofia e storia del diritto

 

Plutarco riteneva che non vi fosse nulla di più degno per la bellezza dell’indagine filosofica, del matrimonio. Allo stato attuale, però, lo stesso Plutarco, pur con tutta la sua profondità, si troverebbe in difficoltà posto che oggi è il concetto stesso di matrimonio ad essere stato sballottato dalle correnti ideologiche fuori dalla sua secolare e sicura rotta di navigazione, fin sulle aride secche dell’anti-giuridicità.

Il problema del matrimonio deve necessariamente essere collegato con quello della famiglia ed entrambi esaminati sotto la luce più opportuna, cioè quella biogiuridica, ovvero dalla disciplina che nasce dall’incontro del diritto, della morale e della filosofia, cioè dal triplice uso del

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La Corte Suprema: «l’essere umano non è brevettabile»

Aldo Vitale 

di Aldo Vitale* *ricercatore in filosofia e storia del diritto

 

La decisione risulta essere storica, soprattutto considerando quelle già registrate in passato: la Corte Suprema degli Stati Uniti, decidendo sul caso Association for molecular pathology et al. vs Myriad genetics Inc. et al., ha statuito che il Dna umano non è brevettabile.

Tutta la vicenda è legata alla attività della Myriad genetics Inc. svolta nella ricerca e individuazione di alcuni geni il Brca1 e Brca2 che sono legati alla probabilità di sviluppare masse tumorali al seno e alle ovaie. La Myriad Genetics Inc., dopo aver isolato i predetti geni, ha proceduto a registra

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Legge 40/2004: breve storia di un martirio giudiziario

Legge 40 

di Aldo Vitale* *ricercatore in filosofia e storia del diritto

 

Tracciare nel dettaglio l’intera storia giudiziaria della legge 40/2004, disciplinante le tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA ), sarebbe impresa ardua e pressoché infinita, tuttavia, si possono profilare le linee generali delle tappe di ciò che può essere definito un vero e proprio martirio giudiziario, cioè un assalto al corpo ed allo spirito di una delle più discusse leggi degli ultimi anni.

Per sgombrare il campo da ogni sospetto di clericalismo occorre ricordare en passant che la dottrina morale della Chiesa è contraria alla procreazione medicalmente assistita in quanto sostituzione di quella naturale che si struttura all’interno del rapporto sponsal

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Papa Francesco sfida il riduzionismo della cultura secolare

Papa francesco 

di Aldo Vitale* *ricercatore in filosofia e storia del diritto

 

«Il Signore disse a Caino:“ Dov'è Abele, tuo fratello?”. Egli rispose:“ Non lo so. Sono forse il custode di mio fratello?». Così recita uno dei primi passi della Genesi ( 4,9 ). Impossibile non rinvenire il collegamento concettuale e teologico con le parole di Papa Francesco nella sua Omelia dello scorso 19 marzo 2013, allorquando il neo-eletto Pontefice ha fermamente ribadito l’imperativo etico in base al quale ciascuno è e deve essere custode dell’altro, del proprio prossimo specificando inoltre che «la vocazione del custodire, però, non

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Sentenza terremoto L’Aquila: giudici vittime dell’ideologia scientista

 

di Aldo Vitale* *ricercatore in filosofia e storia del diritto

 

Se in un momento di offuscamento dell’onestà intellettuale si decidesse d’accogliere la gretta vulgata tanto anticlericale quanto antistorica, così capillarmente diffusa oggigiorno, in merito all’inquisizione romana, si dovrebbe senza remore ritenere, riguardo alla recente condanna degli scienziati a sei anni di detenzione che non avrebbero saputo prevedere il gigantesco terremoto in Abruzzo, ch’essa non avrebbe potuto far meglio, o forse, peggio!

Tuttavia, se la sentenza appare prima facie a tutti grottesca e in molti ci si mobilita prendendo le difese degli scienziati, in questa sede si preferirebbe andar, come sempre, controcorrente, prendendo le difese dei giudicini

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