«Cristo era un migrante», a dirlo Benedetto XVI e Giovanni Paolo II

gesù era un migranteGesù un migrante? Per Antonio Socci è una “fissa bergogliana” globalista, in realtà lo disse Papa Ratzinger e, prima di lui, Pio XII, Paolo VI e Giovanni Paolo II. Da sempre la Chiesa vede nella famiglia di Gesù un’icona dei rifugiati, dei migranti, di coloro che scappano, dello straniero che bussa e chiede accoglienza.

 

Il giornalista Antonio Socci picchia duro contro Papa Francesco. Nel suo nuovo editoriale dice: «Il “Cristo migrante” teorizzato dalla Chiesa bergogliana non c’entra niente con il vero Gesù». Secondo lui, dal 2013, «anno di arrivo di Bergoglio, si rilancia l’idea della Sacra Famiglia come una famiglia di migranti. Ma il Vangelo racconta una storia del tutto diversa». Segue tutta l’interpretazione socciana del Nuovo Testamento, ma ci risparmia il suo tipico motto luterano: “I cattolici scelgano: o con Gesù Cristo o con Bergoglio”.

Davvero si tratta di un’altra eretica idea bergogliana? Era il 18 ottobre 2006 quando Benedetto XVI celebrava la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, intitolando il suo intervento così: “La famiglia migrante”. A chi scandalosamente si riferiva Papa Ratzinger? «Guardando alla Santa Famiglia di Nazaret, icona di tutte le famiglie, vorrei invitarvi a riflettere sulla condizione della famiglia migrante», disse nell’introduzione. A seguire il papagno ratzingeriano, da dedicare ai giornalisti di Libero, come Mario Giordano che si è affannato proprio l’altro giorno a ricordare che «Gesù Bambino non era un migrante!!».

Ed ecco le parole di Benedetto XVI:

«Nel dramma della Famiglia di Nazaret, obbligata a rifugiarsi in Egitto, intravediamo la dolorosa condizione di tutti i migranti, specialmente dei rifugiati, degli esuli, degli sfollati, dei profughi, dei perseguitati. Intravediamo le difficoltà di ogni famiglia migrante, i disagi, le umiliazioni, le strettezze e la fragilità di milioni e milioni di migranti, profughi e rifugiati. La Famiglia di Nazaret riflette l’immagine di Dio custodita nel cuore di ogni umana famiglia, anche se sfigurata e debilitata dall’emigrazione». Il Papa emerito terminò il suo intervento spiegando che «la Chiesa è a favore non solo dell’individuo migrante, ma anche della sua famiglia», invocando il ricongiungimento familiare e valorizzando il lavoro dei «Centri di ascolto dei migranti, Case per accoglierli». Ai rifugiati, ancora, va «assicurato un alloggio consono alle loro esigenze» ed occorre sensibilizzare la società «sulle potenzialità positive delle famiglie migranti».

A ricordare questo testo di Benedetto XVI sono stati gli amici che gestiscono la pagina Facebook intitolata Bastabugie contro il papa, che hanno tirato le orecchie ai sedicenti ratzingeriani che combattono Francesco in nome di Benedetto XVI, senza però conoscerne il pensiero. «L’ormai ben noto Socci», si legge, «lascia intendere che il paragone della famiglia di Nazareth ai migranti sia un’invenzione dell’attuale Santo Padre e si avventura sciaguratamente (come al solito) nel campo della teologia per sostenere il contrario, Vangelo (da lui maldestramente interpretato) alla mano». Giustamente si fa notare che nel suo discorso, Benedetto XVI ha richiamato a sua volta il suo predecessore Pio XII, il quale nel 1952 scrisse: «La famiglia di Nazaret in esilio, Gesù, Maria e Giuseppe emigranti in Egitto e ivi rifugiati per sottrarsi alle ire di un empio re, sono il modello, l’esempio e il sostegno di tutti gli emigranti e pellegrini di ogni età e di ogni Paese, di tutti i profughi di qualsiasi condizione che, incalzati dalla persecuzione o dal bisogno, si vedono costretti ad abbandonare la patria, i cari parenti, i vicini, i dolci amici, e a recarsi in terra straniera» (Exsul familia, AAS 44, 1952, 649).

Anche il quotidiano Avvenire, tramite Guido Mocellin, ha accennato a questo passaggio di Pio XII rispondendo ad «alcuni blogger», come «Antonio Socci che è arrivato ad addebitare a Papa Francesco l’invenzione della “Sacra Famiglia come famiglia di migranti”». Per chi non ne ha abbastanza si potrebbe anche citare Paolo VI, quando affermò: «È urgente che nei loro confronti si sappia superare un atteggiamento strettamente nazionalistico per creare uno statuto che riconosca un diritto alla emigrazione, favorisca la loro integrazione. È dovere di tutti – e specialmente dei cristiani – lavorare con energia per instaurare la fraternità universale, base indispensabile di una giustizia autentica e condizione di una pace duratura» (Octogesima adveniens, 17). Se lo avesse detto Francesco, Maurizio Belpietro avrebbe già fatto il titolo: “Bergoglio: il primo Papa contro la Lega”.

Ed infine uno dei tanti discorsi di Giovanni Paolo II. Ecco ad esempio le sue parole globaliste e a favore dell’immigrazione massiccia, illegale ed incontrollata (almeno così direbbe Socci): «La vostra presenza, carissimi migranti, ricorda che lo stesso Figlio di Dio, venendo ad abitare in mezzo a noi (cfr Gv 1, 14) si è fatto migrante: si è fatto pellegrino nel mondo e nella storia».

Si scopre così che quella che viene spacciata per una “fissa bergogliana” altro non è che la posizione della Chiesa, di Pio XII, di Paolo V, di Giovanni Paolo II, di Benedetto XVI. Accoglienza cristiana ai migranti, ha ribadito poco tempo fa Bergoglio, verso cui abbiamo una «responsabilità morale», ma salvaguardando anche «il bene comune». Ovvero, nei limiti del possibile di ogni Stato e –ha aggiunto– quando non si può integrare, «meglio non accogliere» e trovare altre soluzioni.

La Chiesa, anche con Papa Francesco, è dalla parte giusta della storia, quella del Vangelo, “ero straniero e mi avete accolto” (Mt 25,35). Per noi è motivo di orgoglio, per altri è rabbia e stridore di denti. Poco importa, fondamentale è che non si caschi nel tranello di isolare Francesco dai suoi predecessori. Sia che lo si voglia lodare, sia per condannarlo.

La redazione

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40 commenti a «Cristo era un migrante», a dirlo Benedetto XVI e Giovanni Paolo II

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  1. lorenzo ha detto

    “Andavano tutti a farsi registrare, ciascuno nella sua città.
    Anche Giuseppe, che era della casa e della famiglia di Davide, dalla città di Nazaret e dalla Galilea salì in Giudea alla città di Davide, chiamata Betlemme,
    per farsi registrare insieme con Maria sua sposa, che era incinta.” (Lc 2.3-5)

    “Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».
    Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto,” (Mt 2.13,14)

    Se vogliamo essere precisi:
    – Gesù, “della casa e della famiglia di Davide” è nato a Betlemme, nella di Davide, e quindi a casa sua;
    – Gesù era un migrante, al limite, quando viveva Nazaret in Galilea;
    – Gesù è fuggito in Egitto perché era un ricercato politico condannato a morte.

    • Salvatore ha detto in risposta a lorenzo

      Caro Lorenzo questa volta hai perfettamente ragione. Metto volentieri la mia firma su queste brevi ma chiare precisazioni. Sarebbe ora di smetterla di utilizzare parole ed eventi evangelici manipolandoli ed adattandoli
      alle nostre esigenze ed opinioni politiche. Basta!

    • LG ha detto in risposta a lorenzo

      Quindi stai correggendo Benedetto XVI o Giovanni Paolo II? Così, giusto per fare chiarezza.

      • lorenzo ha detto in risposta a LG

        Ho fatto semplicemente copia incolla dei Vangeli: se tu ritieni che Benedetto XVI o Giovanni Paolo II abbia parlato in contrasto con quanto scritto nei Vangeli e per questo debbano essere corretti, sono affari tuoi, non miei.

  2. Walter White 1 ha detto

    Avrebbero, San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, appoggiato il global compact, che altri non è che il più preciso e chiaro manifesto mondialista (con annessa estinzione del popolo europeo e statunitense come lo conosciamo)?

    Non credo proprio.

    • Salvatore ha detto in risposta a Walter White 1

      Stando alle ultime notizie, l’Italia avrebbe approvato il global-compact limitatamente ad alcuni casi (migranti che fuggono dalle guerre)e con opportune precisazioni. Non so se sia vero.

  3. Patrizia ha detto

    L’Egitto era una PROVINCIA ROMANA, la galilea era una PROVINCIA ROMANA, andare da una provincia romana all’altra è come andare da Torino a Marsiglia.
    In secondo luogo, Giuseppe LAVORAVA e manteneva la sua famiglia, i migranti di ora si fanno mantenere anni e se trovano lavoro è quello di spacciatore…..
    Giuseppe e Maria fecero il censimento mentre dei migranti non si ha uno straccio di documento.
    Gesù Giuseppe e Maria erano in TRE e non una MASSA INFINITA DI MIGRANTI, TRE PERSONE CHE MIGRANO CONTRO MEZZ’AFRICA CHE MIGRA, NON E’ UNA BELLA DIFFERENZA????
    Senza parlare del rischio dei terroristi infiltrati come di quel somalo che voleva METTERE UNA BOMBA IN OGNI CHIESA A NATALE.
    ACCOGLIERE I PROPRI CARNEFICI, I CARNEFICI DEL TUO PROSSIMO NON E’ PER NIENTE DA CRISTIANI, ACCOGLIERE COLORO CHE TOGLIERANNO I CROCIFISSI DA OGNI LUOGO PUBBLICO, ELIMINERANNO LE CANZONI NATALIZIE RELIGIOSE, ELIMINERANNO IL PRESEPE, TRASFORMERANNO LE CHIESE IN MOSCHEE (in Francia succede)
    Un conto è accogliere pochi bisognosi e un conto mantenere una massa di persone sconosciute che rischia di far scoppiare una rivoluzione civile, perchè una bella maggioranza degli italiani è stanca… Poi non lamentatevi se la Lega aumenta.

    • Walter White ha detto in risposta a Patrizia

      Un conto è accogliere pochi bisognosi e un conto mantenere una massa di persone sconosciute che rischia di far scoppiare una rivoluzione civile

      I semplicemente di spazzare via il vecchio continente come lo conosciamo, trasformandolo in una propaggine del terzo mondo.

      • Xlove ha detto in risposta a Walter White

        trasformandolo in una propaggine del terzo mondo

        E’ colpa del vecchio continente se ha scelto la sterilità alla fertilità e perciò verrà invaso, la storia funziona così. Evito di farti notare quanto razzismo ci sia nel tuo atteggiamento, almeno così sembra.

    • LG ha detto in risposta a Patrizia

      Non ho capito, stai correggendo teologicamente Benedetto XVI, Giovanni Paolo II e Papa Francesco? Così, tanto per capire…

  4. Roberto ha detto

    C è qualcuno che ci deve rifilare per forza questi africani spacciatori e stupratori come se si è obbligati a prenderli…sono venuti a migliaia dalla Tunisia dove non mi risulta ci sia una guerra…. mentre Gesù fuggiva in Egitto perché li volevano uccidere…. studiate un poco ipocriti…

  5. lorenzo ha detto

    Oggi, in Italia, taluni datori di lavoro, al posto di assumere e retribuire giustamente gli operai regolari, preferiscono assumere e pagare in nero, ovviamente sfruttandoli, i migranti.

    Chi sfrutta i poveri ed i bisognosi e chi froda la giusta retribuzione agli operai commette dei peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.

    Chi favorisce l’arrivo dei migranti senza porre in atto azioni volte ad assicurare che i migranti stessi non siano sfruttati e che i lavoratori non siano privati della loro giusta retribuzione, si rende complice di peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.

  6. Sac Carmine Francesco De Franco ha detto

    Socci è un evidente antiCristo, è tempo tolto alla preghiera rispondere alle sue provocazioni, perché lui è diabolico in coscienza e quindi sa di esserlo.

  7. Dada ha detto

    Ma figurati

    • LG ha detto in risposta a Dada

      Nel senso? Vuoi dire che è tutto un complotto del Vaticano che avrebbe inventato il discorso di Benedetto XVI? O è la massoneria che scriveva i testi di Ratzinger e lo obbligava a leggerli pubblicamente e poi lo indusse pure alle dimissioni?

  8. ANNA MARIA COGNI ha detto

    Comunque Papa Benedetto XVI ha scritto l’enciclica “Caritas in veritate” e al cap. 27 parla di migliorare le condizioni di vita dei paesi poveri grazie allo sviluppo sostenibile dell’agricoltura, sviluppo che deve essere solo a favore delle popolazioni indigene, non a favore di chi aiuta per un suo proprio tornaconto

  9. Rino ha detto

    È evidente che la sacra famiglia era in fuga perché in pericolo di vita..quindi profughi..che in passato la differenza fra il termine profughi e migranti fosse molto meno marcato di ora è altrettanto evidente.. non essendoci come ora un esodo biblico da paesi per lo più islamici.
    Il termine migranti viene anche utilizzato molte volte per indicare il viaggio a Betlemme di Maria e Giuseppe..ma è evidente l’errore…qualche volta fatto in malafede.

  10. Antonio ha detto

    Fate conto di trasferire un intero continente- l’Africa- ?
    Per ora sono arrivati i più furbi e forse anche un po’ di ladruncoli ….continuate pure a fare l’esegesi del migrante…siete in alto mare …non vi segue più nessuno

  11. Merysa ha detto

    Parlate dei migranti come se fosse una “razza” a parte, come se gli italiani sono tutti onesti, bravi, non fanno del male, non violentano, non spacciano, non uccidono, e tutti i giovani lavorano in fabbrica, nei campi, o a pulire le strade. Prima di parlare fatevi un’esame di coscienza stando attenti alla troppa ipocrisia. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Signore Gesù di tutti questi pensieri “ipocriti”.. io un’idea l’avrei, forse.. ma non sono nessuno per giudicare, e non mi sostituisco agli insegnamenti di Dio e alla verità della Parola del Signore..

    • LG ha detto in risposta a Merysa

      Di preciso, a chi ti rivolgi? E chi sarebbe l’ipocrita?

      • Merysa ha detto in risposta a LG

        Mi rivolgo a chi dice che gli immigrati vengono a delinquere o farsi mantenere o a sbivaccare, in alcuni comuni del nord gli immigrati con l’aiuto danno un servizio alla comunità, vengono tenuti impegnati e c’è un’ottima integrazione, ovviamente io non faccio di tutta l’erba un fascio. Ma purtroppo c’è gente dal cuore freddo e duro e non capisce o non vuole nemmeno sapere cosa umanamente queste persone devono sopportare per scappare, avvolte sono costrette a venire in Italia. Purtroppo il mondo va a rotoli per la poca umanità e discriminazione.

        • Zebra ha detto in risposta a Merysa

          Completamente d’accordo con te…e poi però fanno i presepi viventi e credono di essere cristiani perché hanno fatto i pastorelli e sono contro l’aborto.

  12. Adriano ha detto

    Le leggi deve farle lo stato non il papa o il vangelo.la chiesa esprime opinioni e interpretazioni a seconda di come le conviene…Se lo stato abdica alla proteziine sia economica che sociale dei propri cittadini in nome della globalizzazione ci saranno conseguenze negative per tutti anche oer la stessa chiesa che lo appoggia…

  13. Ivan ha detto

    Poche storie, per favore! Di fronte al mistero dell’incarnazione, dovremmo strabuzzare gli occhi dallo stupore, essere ricolmi di gioia e provare profonda riconoscenza. Se qualcuno preferisce strumentalizzare questo sublime avvenimento (E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi…), ricorrendo addirittura a palesi manipolazioni ideologiche, per promuovere il migrazionismo voluto dalle elite mondialiste, allora ho il sospetto che sia in mala fede. Oppure, se anche fosse prete, vescovo o papa, che la sua fede sia come minimo un po’ vacillante o che non abbia capito nulla. Ma tant’è, per la nuova teologia modernista, il cristianesimo è un mito rivelato e Gesù è un pretesto per parlare di altro (politica, economia, sociologia, ecc.).

    • LG ha detto in risposta a Ivan

      Fammi capire Ivan. Chi di preciso non avrebbe capito nulla, Benedetto XVI o Paolo VI? Giusto per capire, grazie.

      • Ivan ha detto in risposta a LG

        Non facciamo finta di non capire! Paolo VI e Benedetto XVI non strumentalizzano ideologicamente i racconti evangelici e “La condizione dei migranti nella famiglia di Nazareth” si riferisce ad un contesto storico completamente diverso da quello attuale. Non voglio mancarti di rispetto, ma se non lo capisci da solo, non servono ulteriori spiegazioni.

        • LG ha detto in risposta a Ivan

          Un contesto storico diverso? Quindi credi che l’immigrazione sia iniziata ieri? O forse semplicemente non hai il coraggio di dire che Benedetto XVI la pensa esattamente come Francesco? L’immigrazione nel 2006 o nel 2012 andava bene ed era positiva (parole di Ratzinger) e Cristo era un migrante perché lo diceva Benedetto XVI, quella del 2018 non va più bene perché Francesco dice le stesse cose, giusto?

  14. lorenzo ha detto

    Cosa succede se, non avendo ancora risolto i problemi di taluni tuoi figli, accogli a casa tua altre persone per risolvere i loro problemi a discapito di quelli dei tuoi stessi figli?

  15. gladio ha detto

    Bisognerebbe anche dire, ad onor del vero, che ai tempi del pontificato di Papa Giovanni Paolo II a di Benedetto XVI la situazione migratoria era alquanto diversa e molto più gestibile di quella attuale.

    Nessuno desidera sbattere la porta in faccia a chi ha veramente bisogno ma l’ accoglienza , come del resto tutte le cose, per essere tale, deve essere trattata con serietà e soprattutto con responsabilità ed in piena cosapevolezza dei propri mezzi e capacità in rapporto alle dimensioni del problema che si vuole affrontare

    Il caos, l’ improvvisazione, la stucchevole retorica del ” siamo tutti stranieri”, i ” presepi sul barcone” ( tutte belle cose, per carità…) non aiuta certo ” gli ultimi, i più deboli”; nel caos si avvantaggiano solo i più forti, i più privi di scrupoli ed i criminanli ;senza contare che le conseguenze dell’ improvvisazione e del pressapochismo vanno poi a scaricarsi sulle fasce più deboli della popolazione.

    Detto questo, ognuno tragga le sue conclusioni.

  16. Bonetti Gaspare ha detto

    LG il tentativo di mettere sullo stesso piano i papati precedenti e l’attuale sul
    Tema immigrazione non è corretto.È evidente che la Chiesa non può chiudere gli occhi di fronte alla sofferenza di chi scappa dal proprio paese. È anche altrettanto evidente che la chiesa non può e non deve fare politica e agire in tutti i modi, vedi Avvenire TV 2000 ecc.ecc.per spingere ad una politica immigrazionista,fra l’altro islamica. la differenza fra l’attuale papa e i precedenti è che l’attuale, fa politica, contraddicendo anche il catechismo della chiesa cattolica.In breve la chiesa accolga nelle sue strutture e a proprie spese tutti i migranti economici che vuole ma non pretenda di spingere la politica verso quel concetto così caro fra l’altro alla massoneria internazionale ben rappresentata da straricchi che tutti conoscono.

  17. minimus ha detto

    Stiamo sempre a parlare degli africani come migranti, nessuno pensa al Venezuela ridotto alla fame dallo scellerato Maduro. 4 milioni di persone hanno lasciato il paese. Non potremmo accogliere loro, che sono senza dubbio più qualificati e più facilmente integrabili, oltre ad avere una significativa ascendenza italiana?

    • LG ha detto in risposta a minimus

      Non è che scegli tu chi deve emigrare e chi devi accogliere. Ma preferisci i venezuelani perché gli africani perché sono neri o hai altre motivazioni razziste?

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