Nuzzi (Vaticano S.P.A.): «il Papa non c’entra con lo Ior, la colpa è dei suoi nemici»

L’autore di “Vaticano S.P.A.”, Gianluigi Nuzzi, non è un fanatico, non è un anticlericale incallito e nostalgico. Qualcosa effettivamente sembra non tornare nella gestione dello IOR (la banca del Vaticano). Ma, in un articolo su Libero, Nuzzi assicura: «L’inchiesta della procura di Roma non colpisce Joseph Ratzinger, il cardinale Tarcisio Bertone e Ettore Gotti Tedeschi, presidente dello Ior». Anzi, continua lo scrittore, «sui giornali lo Ior sembra diventata la banca di coppole e riciclatori. È l’esatto contrario delle intenzioni del Papa». Nuzzi accusa la vecchia gestione (in particolare Paolo Cipriani) e assolve Gotti Tedeschi, il quale «entra in punta dei piedi, sostenuto da Giulio Tremonti e da Bertone. cerca di orientarsi, anche se ha scarsi poteri rispetto al direttore generale». Descrive la situazione e le accuse, ricordando ancora che «queste nuove accuse suonano davvero come una beffa rispetto all’opera di Ratzinger. È davvero difficile, quindi, non leggere in quanto accade il colpo di coda, la reazione aggressiva di un coagulo di potere che resiste, non arretra, non vuol far perdere quella fabbrica di privilegi che ancora oggi è lo Ior». Un colpo di coda -come dice il titolo dell’articolo- da parte dei nemici di Ratzinger. Ricordiamo che Gianuligi Nuzzi ha destinato il 40% dei proventi di “Vaticano Spa” alla fondazione di monsignor Dardozzi, che si occupa di sostenere le famiglie bisognose che vanno incontro a operazioni chirurgiche complesse (vedi Affari.it).

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