Papa Francesco ringrazia il Family Day: «avanti così, avete una retta coscienza cristiana»

family day francescoIl portavoce del Family Day, Massimo Gandolfini, è stato oggi ricevuto in udienza privata da Papa Francesco, il quale ha esortato i difensori della famiglia a proseguire nell’impegno: «vi ringrazio per quello che state facendo», ha detto Francesco.

«Il Papa si è detto molto soddisfatto», ha spiegato Gandolfini a Radio Vaticana. «Era al corrente dei due “Family Day” del 20 giugno 2015 e del 30 gennaio scorso; ho chiesto proprio esplicitamente se poteva darmi una parola e sostanzialmente il Papa ha detto: “Sono molto contento; la e vi ringrazio per quello che state facendo”; e io gli ho posto proprio la domanda esplicita: “Dobbiamo andare avanti? Vuole dare qualche correzione?”. Mi ha detto: “Andate avanti così; siate un laicato forte, ben formato, con una retta coscienza cristiana“. E poi: “Agite liberamente”».

Il portavoce del Family Day ha poi raccontato di aver parlato al Papa del disegno di legge sulle unioni civili, garantendo che chi difende la famiglia non è “contro” a nessuno, ma alle «ideologie che sono anche rappresentate per legge». Gandolfini ha poi annunciato la volontà di chiedere l’incostituzionalità della legge chiedendo l’intervento del presidente della Repubblica, nonché la possibilità di indire un referendum abrogativo.

Non sarà certamente contento il “progressista” Massimo Faggioli, che aveva parlato di «grande freddo» tra il Papa e il Family Day, oggi si è rivelata una giornata di grande freddo sulla sua attendibilità come opinionista.  In realtà, che Papa Francesco fosse ben a conoscenza del Family Day lo si era capito dall’approvazione da parte della Conferenza Episcopale Italiana, nonché dal suo netto intervento pochi giorni del 30 gennaio, quando disse: «la Chiesa ha indicato al mondo che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione […]. La famiglia, fondata sul matrimonio indissolubile, unitivo e procreativo, appartiene al “sogno” di Dio e della sua Chiesa per la salvezza dell’umanità. Per mezzo del matrimonio e della famiglia Iddio ha sapientemente unite due tra le maggiori realtà umane: la missione di trasmettere la vita e l’amore vicendevole e legittimo dell’uomo e della donna, per il quale essi sono chiamati a completarsi vicendevolmente in una donazione reciproca non soltanto fisica, ma soprattutto spirituale».

Il Pontefice era anche intervenuto pochi giorni prima del referendum sloveno sull’abrogazione del matrimonio gay, vinto dai sostenitori della famiglia, invitando i pellegrini sloveni a «sostenere la famiglia, struttura di riferimento del vivere sociale», esprimendo «apprezzamento all’intera Chiesa slovena in favore della famiglia» e incoraggiando «tutti, specialmente quanti hanno responsabilità pubbliche, a sostenere la famiglia, struttura di riferimento del vivere sociale». Il 14 novembre 2014, infine, Papa Francesco aveva anche incontrato una delegazione di responsabili della Manif Pour Tous“ italiana, l’associazione in difesa della famiglia naturale, congratulandosi con loro per l’importanza dell’attività svolta.

 

AGGIORNAMENTO 30/04/16
In una seconda intervista, Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, ha affermato: «Il Papa ci ha invitati a essere rispettosi nel linguaggio. Gli ho fatto presente che è esattamente quello che facciamo. E’ stato un incontro di grandissima condivisione ed empatia. Il Papa mi ha accolto come un figlio ed era quello che volevo; abbiamo potuto parlare di tante cose, alcuni temi generali e anche altri più specifici come le unioni civili e l’educazione gender nelle nostre scuole. Il Pontefice ha manifestato una totale condivisione di valori e di principi. Ci ha invitato a impegnarci nell’agone politico perché si possano trovare degli strumenti legislativi, educativi e formativi che possano tradurre in pratica i principi cristiani. Quella del Successore di Pietro è una convalida di grandissimo valore». Rispetto al disegno di legge sulle unioni civili, «si è mostrato molto amareggiato, specie sulla questione dell’utero in affitto». In un’intervista all’ANSA, Gandolfini ha aggiunto: «La linea del Papa è molto chiara: la Chiesa deve insistere sui grandi principi e valori ma deve contare su un laicato attivo, ben formato, che possa affrontare la tenzone quotidiana, il confronto e scontro politico». E ancora: «Quando ho fatto presente che rischiamo di programmare figli orfani di una padre o di una madre, la sua reazione è stata nettissima. Non mi ricordo se ha usata la parola ‘obbrobrio’ o ‘terribile’. Ricordo bene però che ha battuto il pugno sul tavolo e ha detto: “Ma i bambini devono avere un papà e una mamma!”. Gli ho parlato anche della legge italiana sulle unioni civili, una legge brutta e iniqua. Ho ribadito che il tema non sono i diritti, che sono tutelati, ma il volere diffondere modelli familiari diversi e, se vogliamo, anche ingiusti se si considera l’ottica dei bambini. E il Santo Padre si è mostrato assolutamente d’accordo con me».

All’agenzia Zenit.it, Gandolfini ha riferito anche altre parole dette dal Pontefice: «Spetta a me, in quanto Papa, ribadire i principi che sono patrimonio secolare della Chiesa. Spetta a voi, che siete laici con una coscienza ben formata, protrarre l’impegno per difendere questi principi nella società».

francesco gandolfini6

 

La redazione

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

43 commenti a Papa Francesco ringrazia il Family Day: «avanti così, avete una retta coscienza cristiana»

« nascondi i commenti

  1. sara ha detto

    ..e tutto questo Noi, popolo della piazza, lo sappiamo bene.

    LA FAMIGLIA NON SI ROTTAMA.

    RENZI CI RICORDEREMO!!!!!

    • Marco S. ha detto in risposta a sara

      Ci ricorderemo la doppia fiducia, messa dal governo su certe leggi, che erano falsamente qualificate come “di iniziativa parlamentare”.
      Un politico sedicente “cattolico” puo’ trovarsi anche nella condizione di non poter contrastare “il nuovo che avanza”, ma non puo’ essere certo d’impulso, ne’ fare da stampella, a leggi palesemente contrarie al cristianesimo.
      Imperdonabile.

      • sara ha detto in risposta a Marco S.

        Assolutamente!!..

        Ne stanno combinando troppe..
        Se ne devono andare a casa!!!..

        Gia’ siamo col c…lo per terra ci mancano solo leggi idiote Che destrutturano la societa’ e siamo apposto.

        Sti 4 ragazzini al governo si son montati la testa.

        Marionette in mano alla Massoneria!

  2. Martina ha detto

    Che bello!

  3. Butch Coolidge ha detto

    Ora cosa dirà Socci? Puahahah

  4. Antonino Giannone ha detto

    Proseguire con laicità e cercando di aggregare su valori e una piattaforma culturale, sociale, economica e politica le milioni di “anime disperse” del popolo italiano
    Grazie Massimo

  5. franca ha detto

    Bravo Gandolfini le famiglie cristiane sono con te e non poteva essere diversa l’accoglienza del papa Egli rappresenta Gesù e la verita. Viva il Papa.

  6. simone ha detto

    Mi piace l’approccio del Papa, lui proclama i principi generali e lascia al laicato l’attivazione e la traduzione politica!! Così diamo una svegliata al popolo cattolico. Purtroppo prima dormivamo, aspettavamo sempre che la CEI intervenisse direttamente. Responsabilità al popolo, bravo Francesco!! No alle babysitter!

    • sara ha detto in risposta a simone

      Simone e’ proprio cosi’.

      Indipendentemente da tutto, Dio muove le sue pedine.

      Ricordi San Francesco d’assisi?.

      Un piccolo uomo chiamato a ricostruire la Chiesa di Dio.
      E sara’ sempre cosi’.:-)

    • Riccardo_CS ha detto in risposta a simone

      Anch’io la penso così e aggiungerei che tale approccio può rendere più efficaci le battaglie del laicato cattolico, in quanto risulta più difficile bollarle a priori come battaglie confessionali.

      Penso insomma che il papa stia giocando anche d’astuzia, anche se molti di quelli che potrebbero essere giocatori di punta sembrano non rendersene conto.

  7. Andrea VCR ha detto

    Sarebbe però carino se Papa Francesco riconoscesse le buone qualità di mons. Galantino promuovendolo a presidente della C.E.A. (Conferenza Episcopale Antartica)… ovviamente con obbligo di residenza in loco!
    Viva Cristo Re

  8. IlGiustiziere ha detto

    Non so perché ma sento puzza della tipica bufala neocat nelle parole di Gandolfini.
    Del resto, sull’aereo, il papa disse pure che preferiva non immischiarsi nella politica e, nonostante nessuno capiva, guarda caso in meno di una settimana fu fondato un partito…

    • sara ha detto in risposta a IlGiustiziere

      A si?
      E dimmi giustiziere dei miei attributi Che non ho, dov’eri quando la famiglia era attaccata?..hai fatto qualcosa?..ti sei mai mosso dal tuo cavolo di buco o ti limiti come una talpa rinchiusa nel suo piccolo bunker a puntare il dito su gente Che da’ la Vita per salvare la Vita di Chi e’ nella merda fino al collo?

      • IlGiustiziere ha detto in risposta a sara

        La prudenza è una virtù molto preziosa e il papa e la Conferenza Episcopale ci stavano insegnando ancora una volta quanto è importante praticare la prudenza. Purtroppo i laici decisero di fare di testa loro…

        • sara ha detto in risposta a IlGiustiziere

          Ci ho buttato il sangue in queste battaglie, ho sacrificato tempo, soldi e forze fisiche.

          Conosco Massimo di persona e sono del Cammino.
          Dovresti vergognarti di quello Che dici.

          Ma non ha senso parlare con chi ha pregiudizi sulle stesse realta’ della Chiesa.

          Con chi pone le leggi come pilastro di insegnamento, con chi si ferma all’apparenza senza vedere la sostanza, con chi non conosce e giudica.

          La Chiesa siamo noi realta’ , cittadini, persone attive e non, movimenti, cammini, popolo, prelati, gerarchie ecclesiastiche…tutte in uno stesso spirito per lo stesso fine con modalita’ diverse.

          Conosco ogni realta’ della Chiesa,e ci trovi in ognuno una missione diversa.

          Un unico corpo la Chiesa con piu’ membra( i movimenti) Dove ognuno ha bisogno dell’altro. Con un unico e solo pastore,oggi e sempre..
          Perche’ non possa un giorno Dio dirci:

          ” cani che non avere abbaiato”.

          TACERE DI SÉ È UMILTA,

          TACERE I DIFETTI ALTRUI E’ CARITA,

          TACERE PAROLE INUTILI È PENITENZA,

          TACERE A TEMPO E LUOGO È PRUDENZA,

          TACERE NELLE CROCI È EROISMO

          Cristo e’ con Noi, la Chiesa anche.
          Il resto e’ polvere.

          • Marco S. ha detto in risposta a sara

            Cara Sara, ho partecipato ai due “Family Day”, anch’io con un certo sacrificio, anche economico (per motivi di lavoro ho dovuto viaggiare in “Frecciarossa”, con una prenotazione di pochi giorni precedente, quindi pagando una paccata).

            Mi inquieta un po’ il passato prossimo che usi.
            “Ci ho buttato il sangue in questa battaglie…”
            Perche’ ? Sono finite ?

          • IlGiustiziere ha detto in risposta a sara

            “Conosco ogni realta’ della Chiesa” – Ah, beh! Se lo dici tu…

        • Marco S. ha detto in risposta a IlGiustiziere

          Guardi che la Conferenza Episcopale Italiana, proprio in quanto “italiana”, ebbe modo modo di dare espressamente il suo pieno appoggio ai due “Family Day”, nella persona del suo presidente Card. Bagnasco.

          Il Papa in questi casi ha “le mani un po’ piu’ legate”, in quanto per l’Italia e’ anche un “capo di stato estero”.

      • Marco S. ha detto in risposta a sara

        Guarda Sara che tu gli attributi li hai, ma sono da un’altra parte.
        Ho letto nei tuoi interventi che hai due bambini, e sono li’ a dimostrarlo.

        A tal proposito, per ricordare un’amenita’ in merito, ricordo che, alla fine degli anni ’70, quando c’erano le ultime code della contestazione femminista, una militante che non aveva gradito non so quale frase del Presidente, gli disse “Non mi rompa le ovaie !”.
        Mi pare che Pertini si allontano’ subito dal convegno, tra l’irritato e l’imbarazzato, probabilmente anche per evitare all’esagitata di rischiare una denuncia per vilipendio.

        Quindi come vedi, cara Sara, gli attributi ci sono 😉

    • Marco S. ha detto in risposta a IlGiustiziere

      Beh, un conto e’ una dichiarazione che sarebbe stata da fare in una conferenza stampa internazionale, tra l’altro nell’imminenza di una delicata votazione nel Senato della Repubblica Italiana; altro sono le parole riferite ad un’udienza privata e lontano da queste scadenze.

      Le forme diplomatiche sono una cosa, la sostanza e’ un’altra: non ci giochi, egregissimo Giustiziere, non confonda la realta’ con le Sue preferenze ideologiche.

      Le parole riferite dal Prof. Gandolfini sono infatti perfettamente in linea con la catechesi del Papa in materia di famiglia, omosessualita’ ed anche in materia di spazio da lasciare al laicato nella Chiesa.
      Non c’e’ motivo di pensare che il Prof. Gandolfini le abbia riferite male.

      • IlGiustiziere ha detto in risposta a Marco S.

        Ma certo! Papa Francesco è così entusiasta che le uniche parole sul Family Day le doveva dire in udienza privata a tale Gandolfini…
        E per fortuna che è andato Gandolfini a spiegare al papa come stanno le cose in Italia, altrimenti non le avrebbe mai sapute. Tant’è che ha avuto anche una reazione improvvisa sbattendo il pugno sul tavolo, come se fosse la prima volta che le sentiva!

        • sara ha detto in risposta a IlGiustiziere

          Forse tu non sai Cosa e’ avvenuto dietro le quinte tra il Papa, la CEI e i movimenti.

          Tu pensi davvero Che si siano mossi senza approvazione del Papa?..solo perche’ i Media nazionali non abbiano riferito?. O perche’ non abbia affermato esplicitamente l’appoggio al family day in conferenza stampa?.

          Tu parli perche’ non conosci.

          Ma tanto e’ sempre facile giudicare quando la faccia ce la mettono gli altri…
          Vero Giustiziere?

          • IlGiustiziere ha detto in risposta a sara

            Sarà sicuramente come dici.
            Io non so nulla… certo.
            E sono anche “ideologizzato”… certo.

            • sara ha detto in risposta a IlGiustiziere

              Ma figurati, Chi l’ ha mai detto Giustiziere Che tu lo sia, pero’ scusa ma sparare Sulla ” Croce Rossa” in tempi di ” Guerra” mi pare un po’ eccessivo.

              Sono persone Che ci credono cosi’ tanto a questa Causa Che sacrificano le loro vite.

              Io ne Provo stima e ammirazione, e credo che Dio sia con loro..perche’ posso assicurarti che una massa cosi’ immensa non si muove spendendo soldi tempo e sacrifici se non e’ lo spirito a suscitarli.

              ” Voce del popolo, voce di Dio”.

        • Marco S. ha detto in risposta a IlGiustiziere

          Questa e’ una cattiva sintesi di quanto riferito dal Prof. Gandolfini, in merito al colloquio da lui avuto il 29 aprile scorso con Papa Francesco.
          Infatti Papa Francesco gli ha confermato di essere “al corrente dei due Family Day del 30 giugno 2015 e del 30 gennaio scorso”, mentre evidentemente doveva ancora conoscerne il comitato organizzatore.

          Sempre secondo il Prof.Gandolfini, il Papa non ha battuto il pugno sul tavolo “perche’ era la prima volta che sentiva parlare di leggi sulle unioni civili e di “Family Day” in Italia”.

          In caso contrario ci sarebbe da chiedersi quali forze oscure gli abbiano impedito sinora di tenersi al corrente di manifestazioni, rivolte contro leggi o ideologie che pure lo indignano cosi’ tanto, da indurlo ad un gesto cosi’ emotivo.

          Invece, di fronte alla generica affermazione del Prof. Gandolfini che, con la legge delle unioni civili, si rischia di programmare “ope legis” bimbi orfani di un padre o di una madre (una conseguenza ben nota a Papa Francesco, perche’ verificatasi gia’ nella sua Argentina e in molti altri paesi al mondo, ben prima che nella “retriva” Italia), Papa Francesco sembra si sia lasciato sopraffarre dall’emozione, picchiando appunto il famoso pugno sul tavolo ed esclamndo “Ma i bimbi devono avere una mamma ed un papa’ !”.

          Caro Giustiziere, anche Papa Francesco ci avrebbe fatto la firma “a cadere dalle nuvole” su questi temi, soltanto nel 2016 e a partire dall’Italia, mi creda !!!!

          Non pieghi le altrui parole alle Sue convenienze, la prego…

          http://www.loccidentale.it/articoli/141269/gandolfini-family-day-papa-ci-ha-detto-andate-avanti

  9. Biagio Moliterni ha detto

    Eh, meglio tardi che mai!

  10. Vincent Vega ha detto

    L’altro topic è stato chiuso, perciò rispondo qua a Michele, a questo suo post http://www.uccronline.it/2016/04/28/metodi-naturali-la-bellezza-della-sessualita-cristiana/#comment-175465

    Michele, hai scritto alcune cose che non stanno nè in cielo nè in terra, senza offesa. L’aborto, la fecondazione eterologa e l’utero in affitto e le altre cose di cui ho parlato, coinvolgono sempre terzi, bambini, che vengono danneggiati a vita o uccisi per scelte di adulti irresponsabili.

    È del tutto evidente e lampante che non si possano trattare quelle tematiche come si trattano le convivenze e i divorziati risposati, che vengono si meno ad un precetto, ma non danneggiano nessuno. Perciò il “foro interno” di cui si è parlato, lo “spirito con cui si fa una cosa”, evidentemente è un criterio che può essere applicato solo dove non si danneggia nessuno, ed è un’ovvietà del buonsenso.

    Due fidanzati che hanno rapporti prematrimonali e sono liberi e consenzienti non danneggiano nessuno, pertanto è ovvio che non c’è nessun paragone ipotizzabile con atti come l’aborto, che è un assassinio, o il trattare le persone come merce (utero in affitto) e il permettere che dei bambini crescano senza i genitori (adozioni gay).

    Pertanto rifiuto questi paragoni.

    • Vincent Vega ha detto in risposta a Vincent Vega

      Quello che voglio dire, Michele, è che il consequenzialismo non c’entra nulla, è semplice buon senso. Le azioni che non danneggiano nessuno è del tutto ovvio che vengono valutate in modo più “flessibile” rispetto a dove c’è in ballo la vita delle persone o il diritto di una persona di non essere merce.

      • Michele ha detto in risposta a Vincent Vega

        Vincent, coloro che sono a favore di aborto, utero in affitto, ecc. lo sono proprio perché, secondo loro, non danneggiano nessuno. L’embrione per loro non è persona, e comunque in caso di conflitto prevale l’interesse della madre.
        Utero in affitto e fecondazione eterologa chi danneggiano? I loro sostenitori ti risponderanno prontamente che per coloro che sono nati da queste attività è molto meglio essere nati che non esserlo affatto, quindi non c’è stato alcun danno: né per il bambino, né per i genitori (che sono felici di averlo), né per la madre surrogata che era consenziente e pure retribuita.
        Insomma, è un po’ dura vedere sempre e comunque il danno nelle azioni di cui sopra. Oltretutto sono azioni che hanno come ragioni “cose” generalmente considerate come buone: una nuova nascita e la felicità dei genitori, nel caso della fecondazione artificiale; oppure l’aver evitato una vita infelice per il bambino e per i genitori, nel caso dell’aborto.
        Il consequenzialismo c’entra, eccome se c’entra: tu stesso stabilisci come discrimine morale rilevante (tale da far cadere in secondo piano elementi pur importanti come l’intenzione, o lo “spirito con cui si fa una cosa”) il fatto che vi sia un danno o meno, e cioè che due azioni, anche se identiche nella loro natura, vadano valutate diversamente in base alle loro conseguenze: ebbene, questo è consequenzialismo.

        • Vincent Vega ha detto in risposta a Michele

          Per Michele

          “Vincent, coloro che sono a favore di aborto, utero in affitto, ecc. lo sono proprio perché, secondo loro, non danneggiano nessuno. L’embrione per loro non è persona, e comunque in caso di conflitto prevale l’interesse della madre.”

          Peccato che sia dimostrabile scientificamente che l’embrione è una persona. Altrimenti dicano loro che cos’è.

          “Utero in affitto e fecondazione eterologa chi danneggiano? I loro sostenitori ti risponderanno prontamente che per coloro che sono nati da queste attività è molto meglio essere nati che non esserlo affatto, quindi non c’è stato alcun danno: né per il bambino, né per i genitori (che sono felici di averlo), né per la madre surrogata che era consenziente e pure retribuita.”

          Il danno non è essera nati, ma essere venduti come merce o regalati. Ma che discorsi sono?
          Questi paragoni non stanno in piedi.

          Poi se uno vuole giustificare l’ingiustificabile perché è un corrotto affari suoi, mi dispiace per lui, ma è del tutto evidente alla ragione che non si possono paragonare quelle cose a ciò a cui tu le paragonavi.

          “Il consequenzialismo c’entra, eccome se c’entra: tu stesso stabilisci come discrimine morale rilevante (tale da far cadere in secondo piano elementi pur importanti come l’intenzione, o lo “spirito con cui si fa una cosa”) il fatto che vi sia un danno o meno, e cioè che due azioni, anche se identiche nella loro natura, vadano valutate diversamente in base alle loro conseguenze: ebbene, questo è consequenzialismo”.

          Non è consequenzialismo, è buon senso. Il cattolicesimo non ha nulla a che fare con l’assolutismo kantiano.

          “Insomma, è un po’ dura vedere sempre e comunque il danno nelle azioni di cui sopra. Oltretutto sono azioni che hanno come ragioni “cose” generalmente considerate come buone: una nuova nascita e la felicità dei genitori, nel caso della fecondazione artificiale”

          E questo in che modo renderebbe lecito il trattare una persona come merce?

          “oppure l’aver evitato una vita infelice per il bambino e per i genitori, nel caso dell’aborto.”

          E questo giustificherebbe un omicidio? Io spero che tu stia scherzando, sul serio.
          Non te ne rendi conto ma il tuo è kantismo, che è un pensiero che non ha nulla a che vedere col cattolicesimo.

          Leggi questo articolo e vedrai che il cattolicesimo rettamente inteso non è nè assolutista nè relativista
          https://pellegrininellaverita.com/2016/04/25/amoris-laetitia-e-epikeia-cibo-per-riflessione/

          Semmai il problema è stato che in passato si è normato eccessivamente su ogni cosa.

        • Vincent Vega ha detto in risposta a Michele

          Per Michele

          “tale da far cadere in secondo piano elementi pur importanti come l’intenzione, o lo “spirito con cui si fa una cosa”)”

          Avevo usato quel termine per parlare di rapporti orali tra marito e moglie, che mi sembra una cosa “un tantino” differente dall’abortire o dal comprare un essere umano in Canada. Anche perché vuoi che applichiamo il tuo metro di misura assolutista? Bene applichiamolo.

          Il risultato è questo http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2014/06/23/ARVJQIs-convivere_novarese_uccidere.shtml .

          La logica del parroco, secondo un’ottica iper oggettivista e iperdeontologista, è ferrea.

          Ne consegue che, nell’ipotetico caso in cui una ragazza si trovasse a dover scegliere tra abortire e convivere (non so le ragioni, supponiamo che si trovi in una situazione dove non può rinunciare sia alla convivenza che all’aborto) per lei sarebbe meglio abortire, perché di un atto singolo come l’aborto, che è un omicidio, potrebbe pentirsi ed essere perdonata, mentre un atto continuativo come la convivenza le impedirebbe il pentimento.

          Ne consegue che anche la ragazzina che si sgrilletta impenitentemente commette un atto più rischioso dell’aborto, perché dell’aborto può pentirsi, ma della masturbazione non può pentirsi finché non rinuncia a sgrillettarsi, il che ci porta a dire che la ragazzina sgrillettante abbia più possibilità di dannarsi di quella che abortisce.

          Ferrea logica, che deriva dal kantismo inconsapevole di preti come quello. Io preferisco usare il cervello. 🙂

        • Marco S. ha detto in risposta a Michele

          Strappa un po’ un sorriso la contraddizione esistente nel fatto che, quando si tratta di abortire, l’embrione non e’ considerato una persona meritevole di avere un’opportunita’ di vivere.
          Per converso, quando questo stesso embrione fosse nell’utero di una donna, specie se affittato da una coppia omosessuale, improvvisamente dargli l’opportunita’ di vivere sembra diventare un valore assoluto, da perseguire ad ogni costo.

          Diavolo, cosa dobbiamo fare per dare a qualcuno una chance ?!
          Mi stupisco di Lei, Mr.Vega, che pure si dice kattoliko !!!!!!!!!!!!!!!!! 🙂

          Inoltre, quando in un “conflitto di interesse” si subordina automaticamente la vita di qualcuno ad un altrui interesse, certo meritevole di tutela, ma che di norma non e’ la vita, a casa mia si parla di applicazione della “legge della giungla”, cioe’ della legge del piu’ forte.

          • Vincent Vega ha detto in risposta a Marco S.

            Per Marco

            “Strappa un po’ un sorriso la contraddizione esistente nel fatto che, quando si tratta di abortire, l’embrione non e’ considerato una persona meritevole di avere un’opportunita’ di vivere.
            Per converso, quando questo stesso embrione fosse nell’utero di una donna, specie se affittato da una coppia omosessuale, improvvisamente dargli l’opportunita’ di vivere sembra diventare un valore assoluto, da perseguire ad ogni costo.”

            Esatto. Praticamente quando non si vuole il bambino, allora è solo un “grumo di cellule”, quando lo si vuole invece allora diventa un oggetto da avere a tutti i costi, vedi le porcate dell’utero in affitto. Alla faccia della coerenza! E il problema è che qua ci sono vite umane di mezzo, non stiamo parlando di un televisore al plasma.

            “Inoltre, quando in un “conflitto di interesse” si subordina automaticamente la vita di qualcuno ad un altrui interesse, certo meritevole di tutela, ma che di norma non e’ la vita, a casa mia si parla di applicazione della “legge della giungla”, cioè legge del più forte”.

            Esatto, quando è scoppiato il caso planned parenthood, credo di averne già parlato, sono andato più volte col mio profilo Facebook sulla pagina planned parenthood action e non hai idea di ciò che mi sentivo dire dai supporters di quella organizzazione criminale. Cose che ti fanno davvero venire voglia di diventare cattivo e violento, anche se è brutto da dire.

  11. Luigi Pavone ha detto

    Che schifo!!!
    Con Benedetto XVI la chiesa piú vicina a Cristo!
    Con Francesco andiamo incontro alla maledizione di Dio.

    • sara ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Ma smettila….sei ridicolo..

    • Marco S. ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Mi scuso perche’, nel cliccare su “rispondi”, ho involontariamente dato in voto a questo ameno sproloquio.

      Volevo solo osservare che Papa Benedetto ha sempre dato il Suo sostegno a Papa Francesco, quindi non ha senso contrapporre i due papi.

  12. Mattia ha detto

    Diciamo la verità: papa Francesco non piace agli antibergogliani perché è… papa Francesco. Sono convinto che per questi ultimi l’unica azione buona che potrebbe fare il pontefice sarebbe quella di dimettersi e “restituire” il pontificato a Benedetto XVI. Non gli importa molto ciò che dice o fa, per loro Bergoglio avrà sempre fatto la cosa sbagliata. Si comportanto proprio come quei fedeli rimproverati da Paolo che si dividevano tra chi faceva il tipo per lui, o per Pietro, o per Apollo, finendo per arreccare danno alla Chiesa.

  13. marco ha detto

    Non per mancanza di fiducia in Gandolfi, ci mancherebbe. Ma una notarella della sala stampa vaticana,sempre prodiga di resoconto sugli incontri con i personaggi più strampalati del pianeta, no?!
    Giusto perché anche i lettori di Repubblica o del Corriere sappiano cosa pensa il Papa…

« nascondi i commenti