America e Inghilterra finalmente scaricano le femministe

Famiglia 3Mentre in Italia la tuttologa Chiara Lalli cerca ancora di convincere che a) abortire è bello, b) non esiste l’istinto materno, c) le mamme-nonne sono madri “più attente”, in America e Inghilterra sta avvenendo una nuova rivoluzione: le giovani donne (1994-1985) antepongono i figli e il matrimonio al lavoro e alla carriera.

Il fenomeno è ben descritto da “Repubblica”: «Le donne inglesi hanno passato gli ultimi cinquant’anni a rimboccarsi le maniche per riuscire a conciliare famiglia e professione, recuperando un punto percentuale alla volta il gap — in busta paga e in tasso di impiego — che le separava dagli uomini. E oggi che ce l’avevano quasi fatta, si trovano a fare i conti con un ostacolo del tutto inatteso: le loro figlie. Le ventenni britanniche hanno infatti rivisto le priorità: l’ufficio può attendere. I bambini crescono meglio con la mamma a casa». Lo ha dimostrato uno studio della London School of Economics.

Non è l’effetto della crisi, ma un vero e proprio mutamento culturale. «Queste cifre riflettono mutamenti culturali e sociali più profondi. In Gran Bretagna ma anche negli Stati Uniti», spiegano i ricercatori. Il fattore chiave è che per le ventenni di oggi i figli sono più importanti del lavoro. «Le donne di questa età, a ragione o torto, pensano che il ruolo di una madre non possa essere sostituito da palliativi come una baby sitter, un asilo nido o un padre più presente in casa», ha affermato Alan Manning, autore dello studio.

Secondo Raquel Fernandez, professoressa di Economia alla New York University, «Le ventenni di oggi sono meno impregnate dei valori ideali del femminismo». Finalmente! Basta imitare gli uomini per sentirsi più donne, il fallimento del femminismo è sotto gli occhi di tutti. Il femminismo è la repressione della femminilità: «Negarsi un figlio per la carriera, il piacere, un malinteso senso di libertà, è una specie di autoviolenza al cuore più segreto e potente della femminilità. Se è vero che donna non si nasce, ma la si diventa, l’essere madre fa diventare più donna di qualsiasi altra donna», ha scritto Annamaria Bernardini de Pace.

«Le radici del femminismo hanno sminuito il valore sociale della maternità», è il commento di Vittoria Maioli Sanese, psicologa della coppia e della famiglia. Dopo aver ingannato milioni di donne è tempo per le femministe di andare in estinzione, ora è tornato il tempo della donna . Quindi della madre.

Michela Marzio

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14 commenti a America e Inghilterra finalmente scaricano le femministe

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  1. Andrea. ha detto

    Vorrei poi far notare che le femministe “pacifiste”, “egalitarie” e “di sinistra”:

    1) Sono pregne di arrivismo e carrierismo.
    2) Volendo spogliarsi di femminilità vogliono di fatto annullare il fatto stesso di esser donne in una totale dichiarazione di inferiorità.
    3) Spingono per far entrare le donne nell’esercito (ma come, adesso la gravidanza è pericolosa e la guerra no?).

    Non c’è che dire, hanno tutti i pregi. In primis quello della coerenza 😛 😛 .

    • Alèudin ha detto in risposta a Andrea.

      davanti all’evidenza che l’aborto in molti casi sia diventato un sistema per “liberarsi” delle femmine preferendo un maschio coprono gli occhi, si tappano le orecchie e si chiudono la bocca pur di non smentirsi…

      • Andrea. ha detto in risposta a Alèudin

        Negli anni ’70 si sforzavano di “esser lesbiche” pur di non star con gli uomini, ora difendono il matrimonio e l’adozione gay “per coerenza”…

  2. manuzzo ha detto

    senz’altro tempi bui questi, ma certuni (anche certune, ma sono maschilista e penso solo agli uni) si rendono conto che dando la libertà ai propri correligionari (perchè di religione si tratta, che piaccia o no) di uccidere i propri figli, fanno si che le famiglie più retrogade (cioè che seguono religioni vecchie) pesino di più nella società?

    e comunque, l’ateismo è una religione ben più anziana del cristianesimo, come osserva anche l’UAAR….

    • Antony ha detto in risposta a manuzzo

      Non era ateismo quello ma paganesimo, tutt’un’altra cosa.

      • manuzzo ha detto in risposta a Antony

        beh, contraddire l’UAAR su certi temi può candidare a un premio per una clericalata, attenzione….

        inoltre devo essere sincero, anch’io credo sia vero ciò che è scritto su wikipedia (enciclopedia libera, seppur ognuno può andare a modificarla a proprio piacimento) alla voce “antichità” della pagina ateismo: http://it.wikipedia.org/wiki/Ateismo#Antichit.C3.A0

        su questa cosa mi trovo d’accordo con l’UAAR.

  3. Alberto ha detto

    In effetti dopo l’ubriacatura sessantottina, i cui i protagonisti sono attualmente al potere nella classe dirigente, chissà mai che le nuove generazioni non aprano gli occhi sugli errori e sui danni dei loro genitori.
    Sarebbe ora. Ne avessero azzeccata una: dal comunismo alla rivoluzione sessuale, dal “vietato vietare” alla negazione di ogni autorità, dall’aborto con la pompetta al pacifismo a senso unico, da Marx a Che Guevara, da Ho-Chi-Min a Pol-Pot, da Fidel ai Khmer Rossi…
    Qualcuno ha detto scusate, ci siamo sbagliati? No, questi campioni di pace e fratellanza si ostinano ad insegnarci come ci si deve comportare.
    Come ha detto una volta Corrado Guzzanti: “La sinistra ha scaricato gli operai e fa le battaglie per gli omosessuali ed il sesso dei calamari.”

  4. Antonio ha detto

    So già che prenderò un sacco di critiche per questo commento, comincio a dire che sono contro ogni forma di femminismo, sono cristiano (non mi sento però di definirmi cattolico), seguo da 1 anno questo sito, ma su gli argomenti scritti in questo articolo mi paiono abbastanza stupidi, per prima cosa voglio dire dire che non sono ne prò ne contro aborto, ogni uno fa quello che vuole, e se una ragazza finisce in gravidanza è non se la sente di crescere un figli, chi sono io per dire che non deve abortire (lo so che l’articolo non parla di aborto, ma visto che l’argomento è affine a questo mi sentivo di dire il mio parare su questo argomento). Ma il punto e che, secondo me, in questo periodo, si dovrebbe pensare più a lavorare che a fare figli per 3 motivi
    a): la popolazione ha raggiunto i 7 miliardi, e non mi pare il caso di far nascere un numero sostenuto di bambini, che per di più si troverebbe pure male, visto che le condizioni ambientali sarebbero insostenibili con un aumento così grande della popolazione.
    b): c’è crisi, e ho detto tutto
    c): (questo riguarda le donne) mi pare davvero stupido pensare che le donne sono fatte solo per fare figli e che sia importante per loro che invece di lavorare (e guadagnare il tanto bene amato pane quotidiano) facciano figlio.

    • Laura ha detto in risposta a Antonio

      Caro Antonio, è difficile non criticare il tuo commento.

      1) Non si può essere neutrali davanti all’aborto. O si aderisce all’evidenza scientifica che considera l’embrione un essere umano e dunque, a meno che si sia assassini dichiarati, non si può che essere contrari all’aborto (la legge 194, antiscientifica, impone alle donne di portare a termine la gravidanza al 90° giorno perché da lì in poi non è più possibile secondo i legislatori dire di non essere davanti ad un altro essere umano). L’altra possibilità è abbandonare la realtà scientifica e dire che l’embrione non è un essere umano, così come Hitler diceva che non lo erano gli ebrei. Ma non si può rimanere indifferenti, o è un omicidio o non lo è.

      2) La bufala della bomba demografica è un’idea di Pannella che tutti gli economisti hanno smontato. La crisi economica c’è stata proprio perché i nostri paesi sono vecchi, senza giovani e l’inverno demografico è pesantissimo: http://www.uccronline.it/2010/08/08/laborto-e-la-menzogna-della-bomba-demografica/
      E’ proprio il calo demografico ad aver aumentato la spesa: http://www.italiaoggi.it/giornali/preview_giornali.asp?id=36514&codiciTestate=1&sez=notfoundG&testo=Fazio&titolo=Fazio,%20allarme%20spesa%20da%20calo%20demografico e http://www.corriere.it/cronache/12_novembre_14/istat-italia-invecchia-nascite-in-calo_ec107d54-2e42-11e2-9c24-e6f239e4fed7.shtml.
      Ti consiglio il bel libro di Piero Angela: “Perché dobbiamo fare più figli”: http://www.amazon.it/Perch%C3%A9-dobbiamo-fare-pi%C3%B9-figli/dp/8804580941/ref=sr_1_19?s=books&ie=UTF8&qid=1371893376&sr=1-19

      3) Rispetto alle donne, l’articolo non dice che devono fare solo figli, ma che in America e Regno Unito la maternità non viene più rifiutata in nome della carriera come invece è stato per anni promosso dalle femministe, le priorità sono cambiate.

      • Titti ha detto in risposta a Laura

        Chissà se Piero Angela mi spiega come posso mantenere 2 o più figli con lo stipendio di cassaintegrato di mio marito e con affitto o mutuo da pagare, visto che a noi italiani, i servizi sociali pur di non darti un lavoro o una casa, ti mettono i figli in case-famiglia.

        • Laura ha detto in risposta a Titti

          Ma cosa c’entra questo Titti? Queste sono problemi di sbagliate politiche sociali, i nostri politici pensano più ai matrimonio gay e a difendere l’aborto che a sostenere le famiglie, è un dato di fatto. Sono contenta comunque che tu la pensi diversamente da loro!

      • manuzzo ha detto in risposta a Laura

        sto preparando l’esame di demografia e infatti uno dei libri consigliati è proprio questo di piero angela (che ricordo essere ateo e membro del cicap, per sottolineare l’imparzialità del commento di cui sopra!). Inoltre da mezzo economista (la triennale l’ho fatta in economia e commercio) devo dire che all’aumentare dei consumi, aumenta il PIL e si possono creare nuovi posti di lavoro (visto che siamo in tema di citazione: cfr olivier blanchard: scoprire la macroeconomia, quello che non si può non sapere), e sia chiaro: bambini e giovani sono quelli che consumano di più. Consiglio poi un approfondimento sul modello logistico (anche LOGIT) per lo sviluppo di popolazioni animali e umani (che cambiano l’ambiente in cui vivono, non come gli animali), e non da ultimo, sottolineo che il commento di Antonio mette in luce un problema che non va assolutamente dimenticato: il sovraffolamento produce grossi impatti ambientali, ed è per questo che la scienza dovrebbe impegnarsi di più (con l’aiuto degli stati sovrani) a cercare possibilità di lavoro e sviluppo ecosostenibili (es: plastica biodegradabile, energie pulite ecc…)

        Contesto il fatto però, signo Antonio, che uno dica che le donne debbano fare solo figli. Non è vero, non l’abbiamo detto, anche se siamo continuamente incolpate dalle femministe di dire questo, nonostante non l’abbiamo detto, e un pò come quando abbiamo bruciato Roma, ( io c’ero, facevo il palo :D)

  5. Antonio ha detto

    Ti ringrazio per le argomentazioni abbastanza convincenti che mi hai portato e per aver avviato un’interessante conversazione

  6. Fabrizia Lucato ha detto

    Non condivido la condanna delle femministe. Forse si doveva prima dimostrare che le donne sanno fare le stesse cose degli uomini per essere apprezzate dagli uomini stessi. Personalmente non ho mai condiviso l’assumere comportamenti maschili per farsi ascoltare. È però vero che l’unico modello al quale conformarsi sembra ancora essere quello maschile. Sará bellissimo il giorno in cui gli uomini saranno uomini e le donne saranno donne,senza dirsi reciprocamente come dovrebbero essere. Sono convinta che maschio e femmina sono le due facce – egualmente degne di rispetto – dell’essere umano.

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