Evviva il dialogo, gli atei hanno deposto le armi!

New AtheistsI nuovi atei? Sono già da rottamare. Morto il compianto Hitchens, pensionati i rabbiosi e fallimentari Dawkins, Dennett e Odifreddi, privati di credibilità il giovane Sam Harris e lo staliniano francese Onfray, il movimento dei “new atheist” è caduto nell’oblio.

Lo dice “Repubblica” spiegando che «sembra oggi superata la fase aggressiva portata avanti nel decennio scorso» dagli atei integralisti citati. «L’aggressione antireligiosa lascia il passo a riflessioni più moderate». Oggi, «emerge una riflessione più prudente verso i culti tradizionali come risorse di senso utili alla società di oggi».

Sul periodico inglese “The Spectator” la riflessione è più esplicita: «Richard Dawkins ha perso, oggi è considerato da molti, anche non credenti, una figura ridicola, di scherzo L’umanesimo laico si sta riprendendo dalla fase dawkinsite, iniziando una conversazione più interessante». Eppure soltanto nel marzo del 2012, in occasione del “Rally” ateo presso il National Mall di Washington, molti osservatori parlavano di una rinascita di popolarità e di influenza per il nuovo ateismo. In quell’occasione, ne avevamo parlato, proprio Dawkins in quanto leader del movimento anti-teista, aveva invitato pubblicamente i suoi seguaci a “ridicolizzare i credenti in pubblico“.

Su “Patheos.com” si suggerisce a sua volta che l’abbandono del “Dawkins-ismo” (in Italia diremmo dell'”Odifreddi-smo”) è un segnale positivo perché mostra un crescente interesse globale per la religione. «Se gli atei sono ora disposti a dialogare in modo più caritatevole e razionale, i teisti farebbero bene a non perdere questa opportunità per creare conversazioni e amicizie, anche oltre i confini intellettuali che lo stridore dell’ex new atheism impediva».

Sul portale americano “Publishers Weekly”, che si occupa di letteratura e saggistica, viene confermata questa tendenza: «Oggi i libri dei non credenti – atei, umanisti, “bright” e altri “liberi pensatori”- hanno preso una nuova piega, sono maturati al di là del disprezzo arrabbiato includendo voci più moderate». L’ateismo sembra passato di moda, oggi vanno molto i cosiddetti “none”, ovvero coloro che affermano di non avere alcuna religione, ma comunque di credere “a modo loro”. Più dialoganti e certamente meno dogmatici.

Una riflessione sui libri viene fatta anche in Italia dall’“Unità”, spiegando che anche nella nostra Penisola ad occupare i primi posti dei libri più venduti c’è Papa Francesco. Un altro dato che viene segnalato è proprio che «gli atei di nuova generazione sembrano aver deposto i furori iconoclasti della generazione precedente ed essersi inseriti nel “mainstream”». I fondamentalisti antireligiosi oggi sono sostituiti dai “dialoganti”: da Chris Steidman (con il suo “Faitheist“, titolo a metà tra «faith» e «atheist») a Jacques Berlinerblau, fino ad Alain de Botton (“Del buon uso della religione”).

Anche la Chiesa sta osservando il fenomeno. “Repubblica” chiama questi nuovi autori come “le neo armate del papa”, mentre “Avvenire” osserva che ««finalmente si volta pagina dopo il pensiero debole». Si è passati dai “teo-con”, ovvero gli intellettuali che hanno portato un’alleanza tra il pensiero neo-conservatore e quello religioso cristiano, alla «corrente filosofica “teo-pro”: intellettuali, rigorosamente non credenti e decisamente “progressisti”, i quali prendono il pensiero teologico cristiano (soprattutto quello di san Paolo) e lo trasformano in un dibattito filosofico nuovo e propositivo per l’Occidente». I “teo-pro” (come Slavoj Žižek, Giorgio Agamben, Alain Badioud ecc.) denunciano «come il nichilismo sia l’estrema conseguenza di buona parte della filosofia occidentale», che ha portato il soggetto ad inneggiare alla libertà assoluta che di fatto lo ha svuotato di ogni contenuto, incluso quello storico. L’orgoglio del relativismo assoluto è oggi messo sotto scacco dai sostenitori “laici” di San Paolo. Allo scetticismo strutturale preferiscono i miracoli cristiani, a Nietzsche rispondono con Pascal.

A Pierangelo Sequeri, preside della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale a di Milano, teologo di vaglia internazionale, la corrente dei “teo-pro” non dispiace affatto, soprattutto perché marca una netta distanza dal pensiero debole e rappresenta una via per ridare vita all’autentico umanesimo.

La redazione

New atheist

Condividi su:
  • Aggiungi su Facebook
  • Aggiungi su Twitter
  • Aggiungi su Windows Live
  • Aggiungi su MySpace

51 commenti a Evviva il dialogo, gli atei hanno deposto le armi!

« nascondi i commenti

  1. Woody85 ha detto

    Bella l’immagine finale…per chi non lo sapesse Odifreddi si è beccato un bel “boiled”, che in italiano significa “bollito” 😀

    • edoardo ha detto in risposta a Woody85

      Si, la classica faccia da pesce lesso.
      Non so se è OT, se lo ritenete, cancellate pure.
      Ma…ho aperto poco fa FB ed ho trovato un video di 9 minuti girato da qualche parte della Siria, in cui si vede la decapitazione di tre monaci francescani, uno dei quali francese.
      Non sto scherzando, si vede proprio tutto, ma tutto davvero, ogni singolo istante.
      Sono ancora sconvolto.
      Il video è strato inserito alle 14.31 di oggi.
      Finora ci sono 29 commenti.
      Io non commento MAI, E RIPETO MAI, questo genere di cose.
      Di questi 29 commenti alcuni sono choccanti quasi quanto il video.
      Davanti allo spettacolo della morte in diretta, alcune persone si sono permesse di commentare in modo negativo nei confronti della Chiesa, tipo: gli sta bene, che cavolo sono andati a fare laggiù, lo sapevano. Una sedicente femmina della specie umana è stata capace addirittura di fare i salti mortali mentali e tirare in ballo la pedofilia nel clero.
      Sono rimasto di stucco.
      Per i terroristi..va be’..ci sono i fucili automatici e le pallottole: se li hai davanti al mirino, premi il grilletto e festa finita.
      Ma per gli ateo-terroristi nostrani…..?
      Alcuni di quei commenti mi hanno lasciato senza parole.
      O me le hanno congelate nella mente.
      Io mi sono fatto una regola d’oro: video di questo genere, non li voglio commentare. Li guardo senza commento.
      L’anno scorso ho visto un video su una esecuzione pubblica a Teheran, per impiccagione: tre condannati, di cui una donna incinta.
      Sì, col pancione.
      Ho ancora davanti agli occhi quando veniva sollevata da terra.
      Comunque oggi abbiamo tre martiri della fede cristiana in più.
      Da qualche parte ho letto che sono almeno 100.000 all’anno i martiri cristiani.
      Se faranno una raccolta firme per il parlamento europeo e l’ONU per una mozione contro la CRISTIANOFOBIA, sarò in prima fila a firmare.
      Altro che l’omofobia !!!!!!!!!!!!!!!!!
      Il Paradiso ha accolto tre martiri delle fede cristiana in più.
      Basta, per adesso.
      Se ritenete che queste mie righe, forse disordinate come chi le ha buttare giù di getto, possano violare in qualche modo questo post, cancellate pure.
      Chiedo scusa.

      • Daphnos ha detto in risposta a edoardo

        E’ più probabile che l’UE finanzi indirettamente questi gruppi (tramite l’appoggio ai ribelli anti-Assad) che azioni di supporto concreto alle minoranze cristiane… non voglio tirare in ballo complotti di alcun tipo, ma onestamente, cosa vuoi che importi loro di qualche migliaio di persone in un paese lontano?

        Meglio istituire un “osservatorio” speciale privo di qualunque possibilità di intervento pratico, cosa che in effetti è già stata fatta.

        PS cosa ci fanno i francescani in Siria? Ma è ovvio, stanno reclutando bambini da violentare. E’ logico. Come fai a non arrivarci da solo =( =( ?

      • Francesco ha detto in risposta a edoardo

        mamma mia… oriana fallaci aveva ragione. c’è qualcuno qui che dice di non volere gli F35?

        • Meister Eckhart ha detto in risposta a Francesco

          Purtroppo non saranno gli F35 a proteggerci da terroristi e fanatici. Le guerre “asimmetriche” sono molto più difficili da vincere di quelle classiche.
          Comunque, per quanto riguarda il caso in questione, i francescani hanno smentito che si tratti di frati.

        • edoardo ha detto in risposta a Francesco

          Io trovo un controsenso sborsare miliardi di euro per quegli aeroplani e abbandonare i due militari italiani in India.
          Non che sia contrario a priori agli F35, ma questi non sono giorni in cui ci si può permettere un simile impegno finanziario.
          Ci sono cose molto più urgenti, adesso, degli aeroplani.

          • Francesco ha detto in risposta a edoardo

            anche a me spaventa una cifra così elevata. Le cose però vanno viste in prospettiva. Finora i nostri governi hanno sempre rimandato le riforme strutturali, preferendo la coltivazione del proprio orticello e il ‘non dar fastidio a nessuno’ per essere poi rieletti: questo ha portato ad una situazione economica così drammatica. Ritengo quindi giustificato fare degli sforzi per avere un’aviazione degna di questo nome: non si sa mai che qualche Gheddafi o qualche Milosevic spunti fuori tra qualche tempo fregandoci tutti. Tanto più che sembra che l’acquisto di questi aerei abbia delle positive ricadute in termini di impiego di lavoratori e ricerca scientifica nel nostro paese.

            • Lugh ha detto in risposta a Francesco

              È inutile comprare aerei che poi non usiamo. Non so se è vero, ma mi pare che in Afghanistan i nostri jet vengano usati solo a scopo esplorativo. E comunque, visto che l’ultima grande vittoria degna di nota di un esercito italiano risale ai tempi di Attila, non starei a spenderci tanti soldi, visto che tanto siamo ormai sotto l’ala protettrice degli Usa.

            • Titti ha detto in risposta a Francesco

              Allora la mossa giusta è acquistare ad un prezzo sproporzionato, degli aerei vulnerabili alle scariche elettriche, solo per citare uno dei problemi di queste merDaviglie tecnologiche, io che abito nel raggio di una quarantina di chilometri dal sito preposto per la costruzione, fin’ora non ho sentito di un solo posto di lavoro creato dagli f35, il tutto in un momento in cui si vuole tagliare al massimo sulla spesa sociale se si sventola, come fumo negli occhi, un decreto per il lavoro ai giovani che 1)a me pare sia un incentivo studiato ad ok per l’assunzione di giovani extracomunitari 2) prima dei giovani ci sono i quarantenni e cinquantessi, con sulle spalle mutui e figli da mantenere 3) l’italia ripudia la guerra e di sicuro non saranno i nostri mezzi in un sistema globale a trarci d’impaccio, ma il solito Capitan America.

              • Titti ha detto in risposta a Titti

                cinquantenni

                • Francesco ha detto in risposta a Titti

                  Che io sappia, i posti di lavoro verranno creati nonappena si inizierà l’assemblaggio: immagino che ciò richiederà personale con un minimo di konw-how, pertanto non sarà come aprire un supermercato dove chiunque potrà cercare lavoro, con solo la terza media magari. Il problema relativo ai fulmini e al casco è in via di risoluzione: avremo gli aerei tra qualche anno, pertanto c’è ancora tempo. Nella Costituzione c’è scritto che “l’Italia ripudia la guerra COME STRUMENTO DI OFFESA ALLA LIBERTà DI ALTRI POPOLI” non la ripudia tout-court e ovviamente, permette la difesa dei nostri confini. Non entro nel merito del decreto di cui parli.

                  • Kosmo ha detto in risposta a Francesco

                    Per una volta, mi ritrovo concorde con Titti.
                    Titti, non sapevo della tua passione per l’aviazione!!!
                    Che ne dici, l’avionica superiore dell’F-35 sarà in grado di reggere al confronto degli avversari cinesi? Tu cosa cambieresti?
                    😉

                    Questo è un progetto IMPOSTO dagli americani a tutti gli alleati per poter distribuire i costi su tutti.
                    Non a caso come ministro della difesa hanno imposto Mauro.

                    Certamente non ci potremo fare pattugliamento delle coste, o operazioni di strike in paesi del Terzo Mondo che ospitano terroristi antioccidentali. Figuriamoci scramble contro velivoli pilotati da terroristi. Per questo bastano ed avanzano anche i vecchi F117 (e stiamo larghi di parecchio).

                    • Titti ha detto in risposta a Kosmo

                      Non si chiama passione per l’aviazione, ma buonsenso! Poi da chi dovremmo temere un’offensiva? Al massimo da infiltrati terroristi, non che voglia minimizzare il pericolo, ma di sicuro, con questo tipo di aggressori, l’F35 è inutile.

      • gladio ha detto in risposta a edoardo

        Gli atei -terroristi nostrani? Gli utili idioti dell’islam? oh beh quelli faranno prima o poi la fine del cooperante brianzolo nella striscia di Gaza, Vittorio Arigoni, ricordi?

      • Lugh ha detto in risposta a edoardo

        Di commenti babbei su Youtube c’è da perdere la testa. Su Youtube il 99% dei commenti sulla religione vengono da parte dei soliti sbroccati ateisti frustrati. Ah, comunque oggi è morta la Hack e ci faranno i soliti peana come per don Gallo e Franca Rame… ma risparmiateveli per gente più meritevole come James Gandolfini o Richard Matheson!

      • daniele ha detto in risposta a edoardo

        sembra che Asia new non abbia confermato che fossero tre francescani…perchè non risulta che ci fossero francescani nella zona.Non si sa quindi chi fossero questi tre poveracci. Comunque uno dei generali ribelli ha già condannato il fatto affermando che questa è stata una barbaria commessa da un gruppo di jadisti indipendenti mossi da una ideologia non appartenente all’islam. Comunque…rimane in tutta la sua gravità questo assansio..sia che le vittime fossero cristiani che non

  2. Giacomot ha detto

    Sì in effetti ultimamente sto trovando sempre più gente deista che crede a modo suo piùttosto che gente atea , infondo piano piano ci stiamo tutti rendendo conto che il nulla crea nulla ,e questa è una frase fatta non credo di sia bisogno di chissà quale spiegazione . Comunque la mia reazione quando ho visto i primi tre nell’immagine era all’inizio molto rispettosa e seria , mi sembravano comunque persone serie e di un certo spessore , ma non sò voi ma quando sono arrivato alla faccia di Odifreddi sono scoppiato dalle risate . Com’è simpatico , che ne dite ?

  3. Andrea C ha detto

    Occhio!
    Il Lupo perde il pelo ma non il vizio!
    E se gli ricresce, con la manipolazione genetica, fa in modo che sia come quello d’agnello!

  4. Giuseppe ha detto

    Per come la vedo io, un ateo e un credente possono certamente dialogare su un sacco di cose, senza per questo cercare di portare l’altro sulla propria posizione. Il punto è che un vero ateo, cioè letteralmente “uno senza dei”, non ha alcun interesse a professarsi tale, così come ritengo il proselitismo ateo una perdita di tempo. D’altra parte la stessa parola “ateo” è una etichetta inventata dai credenti per discriminare e disprezzare coloro che non credono in Dio. Io non sono credente, nel senso che non professo alcuna religione così come non trovo alcun motivo valido per postulare l’esistenza di dei, ma non per questo sento la necessità di definirmi ateo. Discutere poi del fatto che “nulla si crea dal nulla” (nonostante siano passati migliaia di anni da Parmenide) o che i credenti siano ostaggio del “pensiero debole” o “del relativismo” lascia il tempo che trova…

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Giuseppe

      Innanzitutto portare l’altro sulla propria posizione non è una cosa negativa, il dialogo non si giustifica da sé e non ha uno scopo in sé a meno che si sia dal parrucchiere a farsi i bigodini.

      Secondariamente il termine “ateo” è stato storicamente inventato dai pagani per chiamare i cristiani, cioè coloro che non credevano negli dèi. Non ho mai conosciuto né visto un credente disprezzare o denigrare un ateo: non esistono pagine FB di bestemmie contro gli atei, non esistono raduni di credenti contro gli atei, non esistono manifesti contro gli atei, non esistono libri contro gli atei e così via. Esiste invece tutto l’inverso, chissà come mai.

      Infine, che Dio esista (inteso come Motore primo) è abbastanza facile arrivarci con la sola ragione, così come lo hanno capito i maggiori studiosi della filosofia e della scienza. Conoscere questo Dio non è nel campo della ragione ma della fede, proprio in questo stà lo scopo di Gesù Cristo che si è reso conoscibile dall’uomo (e guarda caso ha rivoluzionato la storia). Non si conosce Dio con delle ragioni teoriche in questo caso, ma sarà essere sempre una tua esperienza personale a convincerti…il cosiddetto “incontro cristiano”.

      • Giuseppe ha detto in risposta a Paolo Viti

        Innanzitutto, la parola ateo ed il relativo concetto esistono da ben prima di Cristo. Poi, sinceramente, in più di una occasione ho letto post su questo sito in cui si sbeffeggiavano i non credenti tacciandoli di essere dei poveri sprovveduti sordi alla “Verità”. Del fatto poi che al motore primo ci si arrivi con la ragione mi permetta di dubitarne, perché con la ragione si può arrivare a conclusioni opposte, ammesso di non considerare tutti i filosofi e gli scienziati non credenti degli imbecilli. Concordo solo sulla questione della fede. Uno ce l’ha o non ce l’ha.

        • Paolo Viti ha detto in risposta a Giuseppe

          Il termine ateo è stato usato per Socrate, ma come definizione di massa la prima volta è avvenuta per i cristiani: http://www.treccani.it/enciclopedia/ateismo/

          Sarei curioso di leggere questi sbeffeggiamenti su questo sito, ovviamente saprai dotarti di link per dimostrare di aver ragione e non usare una bassa retorica, seppur a volte molto vincente, basata sulla compassione.

          Bisogna vedere come si usa la ragione, in ogni caso è oggettivamente molto più ragionevole ammettere il principio “causa-effetto” e “motore primo” piuttosto che il principio “dal nulla e dal caso nasce il tutto”. Non a caso il 99% degli uomini ha sempre aderito alla prima posizione, dai più sprovveduti razionalmente ai più alti filosofi e scienziati. Per voler essere atei occorre complicare le cose, trovare strade iper-secondarie e, alla fine, negare il principio di Occam.

          La fede è un dono, ma ognuno è chiamato ad essere attore della propria conversione. Ti fidi del bene di tua moglie perché hai avuto la necessità di fidarti, chi non si fida delle parole di Gesù Cristo (perché per sapere che Dio esiste basta la ragione, ma per conoscere chi è Dio serve la fede) è perché forse trova più comodità nella sua posizione. E’ una ipotesi, tu ne sai più di me.

          • Giuseppe ha detto in risposta a Paolo Viti

            Testualmente c’è scritto: “fu considerato ateo Socrate dai suoi giudici, atei i cristiani dai pagani (e reciprocamente i pagani dai cristiani)”, quindi la cosa è un po’ più articolata di come la mette lei. Tra l’altro quel 99% è un dato che ha tirato in ballo lei senza alcuna fonte. Un vero dialogo necessita di onestà intellettuale.

        • Sacha ha detto in risposta a Giuseppe

          Perchè, un non credente come dev’essere definito se non un povero sprovveduto o una pecorella smarrita convinta di essere capogregge? Cristo è esistito ed è veramente chi disse (ai tempi) d’essere, oppure era solo un povero pazzo filosofo incompreso che ha fondato un delirio che stranamente, in barba a civiltà e culti greci, romani, ecc, oppure a personaggi quali Attila (che non si spiega come mai la sua bramosia di conquistatore si sia fermato davanti a un semplice pontefice mentre non ha battuto ciglio contro imperatori), Lenin, il nano francese e infine l’eroe dei due mondi, che si dichiaravano pronti a fare stragi di cristiani, regge da 2mila anni. Tu mi sai spiegare come mai?

          Sarà colpa dello IOR, dell’APSA, e di quella grandissima minoranza di cristiani presenti nel mondo. Già.

  5. Umpalumpa ha detto

    Io di filosofia non ci capisco un tubo.
    Però mi par di capire che gli “ateisti” militanti che inneggiavano a insultare i credenti sono stati superati. Bene, un po’ alla volta forse riescono anche loro ad imparare il rispetto verso chi la pensa in maniera diversa. A me me lo hanno insegnato all’asilo. Cmq se è necessaria una laurea in filosofia per capire che il rispetto reciproco è la base per qualunque “discorso”, va bene..fatevi pure il master su Socrate se non vi basta la laurea.
    Possiamo sperare che inizino pure a mettere in dubbio i loro dogmi entro fine secolo?

    Altro aspetto interessante: ora gli “ateisti” puntano ad aumentare il dialogo con i “credenti”. Benvenuti, avete mai sentito parlare di “cortile dei gentili” (tanto per citare l’ultimo ennesimo tentativo di dialogo promosso dalla Chiesa)? Lo promosse l’allora “odiatissimo” benedetto XVI. Pensate un po’…

  6. Daniele ha detto

    Gli atei hanno deposto le armi e cercano il dialogo!?

    A me risulta il contrario: nel 2011 (cioè soltanto due anni fa) gli “atei e liberi pensatori” spagnoli (dunque europeissimi) hanno più volte insultato a suon di parolacce, minacce, bestemmie ed altre oscenità i giovani e inermi partecipanti alla GMG di Madrid (i quali, dal canto loro, son stati bravi a non litigare con chi li stava insultando ma a rispondere loro in maniera cristiana, cioè con con le preghiere).
    Per non parlare della minaccia recentemente scandita a gran voce da qualcuno di questi atei militanti a Compostela: “Bruciamo la Conferenza Episcopale Spagnola!”.

    Visto che, dal mio punto di vista, gli insulti, le minacce e le bestemmie non possono far parte di questo dialogo, dico che questi atei non cercano il dialogo ma vogliono soltanto offendere, denigrare e distruggere.

    • Giacomot ha detto in risposta a Daniele

      Ma che stai dicendo ? Siamo noi credenti i discriminatori !

    • manuzzo ha detto in risposta a Daniele

      Non tutti gli atei però devono comportarsi da hooligan per sentirsi realizzati. Ci sono atei che rispettano gli altri, e atei che non rispettano gli altri. Ciò che li accomuna è che non hanno un motivo valido per scegliere cosa fare, quello che fanno lo fanno perchè “lo sentono che devono agire così”, il chè è pienamente irrazionale. Mi insultino pure se ritengono le mie affermazioni offensive, la vendetta non è un sentimento che mi appartiene.

  7. Sacha ha detto

    Sì ma, l’unico che ancora parla, pardon, straparla, è Augias. Ma di preciso quand’è che Odifreddi ha deposto le armi?

  8. FM ha detto

    I migliori muoiono sempre per primi… e nonostante io abbia senza dubbio pesanti critiche per il defunto C. Hitchens, egli era anche il migliore dei nuovi atei nella spotlight.

    Dennett pure, si distingue per essere meno scemo degli altri, ma certe sue uscite sono penose (es. l’idea di chiamare gli atei ‘the brights’, dove ‘bright’ sta per luminoso ma anche intelligente o sveglio… inoltre certi suoi libri sulla religione sono penosi, come Breaking the Spell, questo perchè si è lasciato influenzare troppo dalle idee idtiote di Dawkins.)

    • Daphnos ha detto in risposta a FM

      Hai notato che i like su facebook sono inversamente proporzionali alle competenze dei personaggi da te citati? Dawkins è oltre i 300.000, Hitchens è a 200.000, Harris a 150.000, Dennett solo 15.000. Sarà solo un caso 😉 ?

      • LawFirstpope ha detto in risposta a Daphnos

        Vale anche per i giornalisti: Travaglio è uno dei più “likati” (o laicisti, che dir si voglia 😛 )…

  9. manuzzo ha detto

    Ma poi, sarò pure credulone perchè ogni tanto faccio qualche segno di croce per ricordare la morte di un uomo inventato (sic!) per dominare i creduloni come me, ma nessuno mi toglierà dalla mente che questa finta morte (perchè il razzismo e l’aggressivistià newateistica sono tutt’altro che scomparsi!) serve solo al quotidiano di repubblica e ai suoi allineati “liberi pensatori” a promuovere nuove baggianate editoriali ricolme della solita brodaglia e aspillare qualche soldo in più al figlio di papà che ha tutto nella vita e non desidera dire nemmno “grazie”. Cambieranno nome (non più newatheism, ma qualcos’altro), ma tecniche e metodi saranno sempre uguali. O forse no: saranno sempre più pericolosi!

    • Daphnos ha detto in risposta a manuzzo

      Più sopra hai parlato di atei che rispettano gli altri e atei che non rispettano gli altri…

      Credo che il mondo della rete sia comunque tarato su misura per i provocatori (ovvero la seconda categoria). Vedere i commenti facebook della’articolo di Publisher per credere: le idiozie circolano allegramente, come questa di un anziano ingegnere della West Coast, “ For example: Give 1000 Christians and 1000 atheists the plague. Let the Christians pray and give the atheists antibiotics. Who lives? Who dies? Case closed.“; tutto questo insieme a sfondoni grammaticali notevoli, come “If religions where true“, commessi da individui di madrelingua inglese. Tutti convintissimi di essere intelligenti.

      Il problema non è il new atheism in se’, ma l’ignoranza accompagnata dalla presunzione. Se fossero un po’ più intelligenti e un po’ meno presuntuosi non ci sarebbe bisogno di fare polemica.

      • LawFirstpope ha detto in risposta a Daphnos

        C’è una pagina su facebook che si chiama: “Non pregare per me: io i problemi li risolvo con il buon senso”, inculca nella testa un messaggio di una banalità e di una stupidaggine clamorose: hai ragione tu, è ignoranza accompagnata dalla presunzione.

        • Daphnos ha detto in risposta a LawFirstpope

          Approfittando del nottambulismo che a quanto pare ci accomuna 😉 … io di quelle pagine ne avrò visitate più di mille, in almeno 6 lingue diverse. Il materiale per un’indagine sociologica del fenomeno è decisamente abbondante. Ci sarebbero mille considerazioni da fare, ma manca lo spazio.

          Mi limito a quelle più grossolane: gli anglosassoni sono i più mediocri di tutti in quanto a contenuti, di una superficialità a tratti imbarazzante. Sono anche i più sprezzanti. Se praticassero quello che predicano l’Inghilterra e l’Australia vivrebbero un apartheid. Invece i latino-americani e gli spagnoli sono più aggressivi: per loro è soprattutto una lotta politica, l’ateismo non assume come negli anglosassoni i caratteri “escatologici” della liberazione dell’uomo dalle tenebre e dalla superstizione (come nel film Religulous), ma da un’oppressione che percepiscono a livello sociale. Un po’ come da noi, insomma, anche se per ben altri motivi. Gli italiani sono quelli che fanno ricorso più di tutti al dileggio satirico; anche gli americani del mostro di spaghetti si danno da fare in questo senso, ma l’ironia italica è più calzante e più pratica, nel senso che fa più spesso riferimento a situazioni storiche o della quotidianità.

        • Daphnos ha detto in risposta a LawFirstpope

          A proposito. Noto che da pochi giorni UCCR ha riaperto i commenti su facebook. Ovviamente chi di dovere ha preso atto della cosa e si è subito dato da fare con commenti di questo calibro:

          Edoardo ZioDodo Costanzo beh, io all’universita`, mio malgrado, tali cose le ho dovute studiare: il colonialismo, la schiavitu`, il concetto di “guerra giusta”, come quella perpetrata nei confronti degli incivili, dei non catechizzati. Il conceto di territori nullius, dove i sacerdoti avevano diritto di imporre la propria religione con tutti i mezzi.
          Vogliamo parlare della santa inquisizione? La caccia e la morte di centinaia di ebrei e islamici (era eretico professare qualunque religione differente dalla cattolica). Potremmo continuare all’infinito, ma penso che abbia capito che non mi puo` mettere a tacere con 4 stupidate superficiali…
          Mi piace · 22 giugno alle ore 2.31 tramite cellulare

          Io non so in quale paese del mondo l’Inquisizione condannasse ebrei e islamici in quanto eretici, so solo che se la libertà di commentare serve a chi si spaccia storico di professione per scrivere cazzate simili, si potrebbe limitare a costo di subire i consueti lamenti piagnucolosi sulla censura delle idee pericolose (sì, pericolose, ma per l’intelligenza umana).

          • Redazione UCCR ha detto in risposta a Daphnos

            Gentile Daphnos, non è il primo che parla di commenti chiusi sulle nostre pagine Facebook.

            Ne approfittiamo per chiarire che i commenti sono sempre restati aperti a tutti in tutte e tre le pagine (due pagine e un gruppo, per la precisione) da noi gestite: pagina UCCR; pagina AntiUAAR e gruppo UCCR.

            • Daphnos ha detto in risposta a Redazione UCCR

              Grazie per la risposta.

              Tuttavia, non essendo iscritto a quelle pagine ne’ visitandole (personalmente preferisco di gran lunga questa pagina), mi sembrò che ad un certo punto i commenti non fossero più possibili. E’ probabile che mi sia sbagliato, vista la rarità delle mie visite.

              Evidentemente sono stato ingannato dal fatto che all’inizio, circa due anni fa, la pagina subì il prevedibile assalto dei soliti troll fasulli che spadroneggiano sulle pagine cattoliche (Micaroni, Bologna, Bovolenta…). Poi a un certo punto non ho visto più commenti, perciò ho erroneamente ritenuto che fossero state prese misure drastiche. Ricontrollando meglio, ho notato che i commenti risalgono anche a mesi fa. Chiedo scusa.

              Non cambia di una virgola, però, la considerazione finale sull’inquisizione che condanna gli ebrei e i musulmani 🙂 .

          • LawFirstpope ha detto in risposta a Daphnos

            Purtroppo è così: intacchi la superficie, perché tanto sai che tanti si contentano di guardare quella e di non voler scrutare in profondità.
            Ed è il tipico modo di fare propaganda anticattolica da parte degli ultra laicisti, che sfruttano questo lassismo, superficialità che ormai contraddistingue buona parte della gente comune.

          • edoardo ha detto in risposta a Daphnos

            Io non ho mai scritto alcun commento sulle pagine FB di questo sito, visto che si legge il mio nome sopra.
            Ho scritto solo ed esclusivamente qua sul sito.
            Lo dico a scanso che qualcuno possa utilizzare il mio nome per seminare zizzania.

            • Daphnos ha detto in risposta a edoardo

              Non mi è passato nemmeno nell’ angolino dell’anticamera del cervello che quell’Edoardo potessi essere tu!

  10. Simone Emili ha detto

    Secondo me gli atei hanno solo cambiato tattica perché hanno capito che i loro argomenti sia filosofici che storici non sono sufficientemente validi per un attacco frontale come quello sferrato da Dawkins o Odifreddi. Prendiamo quest’ultimo: uno che ancora sostiene che Gesù Cristo non solo non è risorto ma addirittura non è esistito, teoria ormai abbandonata da tutti per la sua assurdità, che credibilità può avere? Per fare i prepotenti bisogna avere i muscoli, e loro hanno dimostrato di non averli, e la loro inconsistenza ha portato molti a trovare o ritrovare la fede. Posso dirlo con cognizione di causa perché io sono uno di quelli: cattolico da sempre, a ventotto anni, complice una non sufficiente preparazione catechistica, mi feci ingannare dalle teorie che consideravano Gesù solo un mito. Per 3 anni abbondanti vissi praticamente da ateo, o comunque da agnostico, finchè, imbattendomi in alcuni forum americani dove si dibatteva sulla storicità della Resurrezione, mi resi conto che gli argomenti dei “debunkers” del Cristianesimo erano delle cagate immani, e ritrovai una fede più salda di quella che avevo prima, perché sorretta da una migliore conoscenza delle Scritture. Più si cerca di combattere l’idea di Dio e soprattutto la fede in Cristo, più i suoi difensori affilano le armi cercando gli argomenti più persuasivi, e ottengono buoni risultati. Il famoso apologeta protestante Josh McDowell, noto per i suoi libri in difesa della Resurrezione e per gli innumerevoli dibattiti con non credenti tenuti in tutta America, dice che vorrebbe che i dibattiti fossero ancora di più, perché ci sarebbero più cristiani. E io, per esperienza personale, posso dire che ha ragione. Ma siccome anche gli atei se ne sono Resi conto, hanno deciso di cambiare atteggiamento, cercando di blandire chi non la pensa come loro, in modo che, dialogando invece che dibattendo , le conversazioni siano più soft e quindi le coscienze di chi ascolta o legge siano meno attente e recettive. Per la fede sono molto meglio gli atei rabbiosi come Dawkins, perché non si prestano ad equivoci: questi moderati, invece, mi danno l’impressione di voler buttare fumo negli occhi e confondere chi ascolta, con i loro ragionamenti vani ma conditi di affabilità. Diffidare, diffidare, diffidare!

  11. Harry Burns ha detto

    Personalmente non sono piacevolmente colpito da questa cosa.
    E’ solo una mia impressione eh, ma il fatto che l’ateismo “da combattimento” abbia ceduto il passo ad un “ateismo morbido” mi fa pensare solo che la “prima parte” si sia conclusa e ora inizia la seconda, quella degli indifferenti.

    Io non so se sia vera o no questa “rinascita di senso religioso” ma mi viene da pensare che sia molto sentimentalismo e poca religiosità. Che insomma le feroci campagne dell’ateismo militante da una parte e della melassa sentimentalista dall’altra ( molto più pericolosa) abbiano fatto il loro sporco lavoro per screditare le religioni “ufficiali” e che di conseguenza ora la maggior parte della gente si sia data al sincretismo e/o al “Dio fai da te”.

    E’ vero che un ateo è uno che non crede in un Dio (trascendente almeno) ma è anche vero che essere atei è già credere (azzardare cioè un’ipotesi fra le due; o Dio c’è o Dio non c’è) per cui la diatriba, anche feroce (rimanendo però intelligente) fra un credente ed un ateo mi entusiasma. Perchè per entrambi è – giustamente – questione di vita o di morte. Se Dio c’è o non c’è tutto cambia…. Questa nuova corrente mi sembra semplicemente meno interessata (come tutto il resto della società d’altronde) alle questioni di vita o di morte, e molto spalmata sul piano liquido del relativismo. In fondo dibattere di/su Dio è interessante. magari quanto dibattere su Kant o Platone. Non dico che non sia anche così, ma non è solo questo ovviamente…

    In parole povere: se da un lato la fine della tendenza “aggressiva” del new atheism è – almeno in linea teorica – un’occasione di confronto e crescita, dall’altro ci vedo, non tanto l’abbandono di un metodo ritenuto improduttivo quanto piuttosto non più necessario. che poi è quello che sento al bar, in giro: Odifreddi è ritenuto dai più uno scalmanato fanatico come (cioè dello stesos livello ma di segno opposto) ad un, che so, Scola….

    Mi sbaglierò, ma proprio non vedo di che festeggiare….

    • Simone Emili ha detto in risposta a Harry Burns

      Noto con piacere che non sono l’unico a diffidare di questo nuova fase dell’ateismo. 🙂

    • Max ha detto in risposta a Harry Burns

      In effetti, trovo piu’ pericoloso un “vago senso religioso” che la predicazione dei “new atheist”. Per il primo, passano cose come i matrimoni tra persone dello stesso sesso, l’eutanasia attiva, ecc. I secondi, invece, sono stati molto “vocal”, ma quanti hanno effettivamente convinto?
      Credo che i credenti debbano comunque temere la crescente secolarizzazione dell’Europa ed anche dell’America..

      • Daphnos ha detto in risposta a Max

        Tutti nottambuli oggi, eh? E poi gli atei dicono che noi bigottoni non ci divertiamo la sera 😉 !

  12. eli ha detto

    Dialogo? Mah, non so se giro con un crocifisso ed una maglietta pro-life mi picchiano?

    Vabbè, non credo tanto che gli atei siano pronti a “deporre le armi”, anzi direi che diffido di chi ci sta dietro (le lobby massoniche, ad esempio) che lavorano lentamente e alacremente. Datemi della complottista paranoica, ma da tempo mi preoccupa più ciò che è nascosto.

    Comunque non è che i credenti aggrediscano gli atei dandogli dei dementi, solo che ad alcuni si da gentilezza e loro si approfittano trattandoti a pesci in faccia. Quindi viene logico usare un po’ di grinta nelle risposte, se no si finisce per trollare. O sbaglio?

    Abbiamo degli atei in ascolto? Ecco qualcosa per voi (per tutti):

    Le virtù di un Nativo Americano secondo i loro Comandamenti:
    “Amore, Altruismo, Coraggio, Forza d’animo, Generosità, Pazienza, Rispetto, Saggezza, Tolleranza e Umiltà”

« nascondi i commenti