I sermoni di Stefano Rodotà e l’ossessione per le nozze gay

Macché Paola Concia, macché Franco Grillini: il vero nemico del matrimonio tra uomo e donna, in Italia, si chiama Stefano Rodotà. E’ lui che, ormai da anni, martella puntualmente per le nozze gay con articoli ed interventi vari. Una cosa impressionante. Per l’illustre giurista infatti, il vero problema del Paese non è la disoccupazione, la pressione fiscale record, il divorzio, l’invecchiamento della popolazione o altro, bensì «il disagio esistenziale» delle coppie omosessuali che «non possono ricorrere al matrimonio» (“La Repubblica”, 7/6/2006).

Tutta colpa, secondo lui, dei cattolici e in particolare dei promotori del “Family Day”, che anni fa «hanno proclamato la morte dei disegni di legge sulle unioni di fatto» (“La Repubblica”, 26/6/2007). Scosso da tutto ciò, il Nostro però non si è arreso. Ed ha continuato a ricordarci l’esempio sia dei paesi «che hanno già riconosciuto il matrimonio omosessuale» (“La Repubblica”, 14/7/2006), sia di quelli in cui vi sono «norme» anche «sulle adozioni da parte di gay» (“La Repubblica”, 10/7/2006).

La ragione di tanta insistenza sta nel fatto che per Rodotà con il riconoscimento delle nozze gay «il diritto comincerebbe a riscattarsi, riprendendo almeno la sua forza simbolica, la sua funzione di legittimazione di comportamenti civili» (La Repubblica, 17/6/2011). Come dire: le coppie gay ci sono, dunque vanno riconosciute ipso facto. Il diritto ridotto a notaio dalla prassi: ragionamento sopraffino, complimenti. Si vede che c’è dietro un’intelligenza superiore, universitaria. Anche perché se la logica è quella cosa ci impedirà, domani, di regolamentare positivamente la prostituzione, l’eutanasia, il consumo di eroina? Il diritto esercita «la sua funzione di legittimazione di comportamenti» e siamo a posto. Tutti felici e contenti.

Tornando a noi e Rodotà, il problema è che finché nel Belpaese non saranno legalizzate le nozze gay, ci toccherà sorbirci i pistolotti del professore cosentino. Che anche poco tempo fa ha pensato bene – nel caso qualcuno, dopo cento articoli, avesse ancora dubbi sul suo pensiero – di tornare a spiegarci perché è giusto il «matrimonio tra persone dello stesso sesso» (“La Repubblica”, 19/7/2012). Ora, c’è un limite a tutto, adesso basta: urge approvazione tempestiva del matrimonio gay. Onorevoli, fate presto, svelti. Fatelo per Rodotà e per tutti noi, prigionieri dei suoi sermoni.

Giuliano Guzzo

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45 commenti a I sermoni di Stefano Rodotà e l’ossessione per le nozze gay

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  1. Leon ha detto

    Ma la Reppublica di cui parla “la reppublica” è Santa madre Russia o la reppublica delle banane?

    Vai rodotà facci sognare:

    Avanti o popolo alla riscossa
    bandiera rossa, bandiera rossa
    avanti o popolo alla riscossa
    bandiera rossa trionferà.
    Bandiera rossa la trionferà
    bandiera rossa la trionferà
    bandiera rossa la trionferà
    evviva il comunismo e la libertà.
    Avanti o popolo tuona il cannone
    rivoluzione, rivoluzione
    avanti o popolo tuona il cannone
    rivoluzione vogliamo far.
    Rivoluzione noi vogliamo far
    rivoluzione noi vogliamo far
    rivoluzione noi vogliamo far
    evviva il comunismo e la libertà.
    Dai campi al mare alle miniere
    rosse bandiere rosse bandiere
    dai campi al mare alle miniere
    rosse bandiere sventoleran.
    Bandiera rossa la si innalzerà
    bandiera rossa la si innalzerà
    bandiera rossa la si innalzerà
    evviva il comunismo e la libertà.
    Non più nemici, non più frontiere
    sono i confini rosse bandiere
    o proletari alla riscossa
    bandiera rossa trionferà.
    Avanti o popolo tuona il cannone
    rivoluzione, rivoluzione
    avanti o popolo tuona il cannone
    rivoluzione vogliamo far.

    Ma va a,prenderti un capuccino.

    • Andrea ha detto in risposta a Leon

      Bandiera rossa? Almeno quando la cantavano andavano a parlare con gli operai nelle fabbriche… Questi preferiranno Malgioglio…

      • Leon ha detto in risposta a Andrea

        Nella maggioranza dei casi ci andavano per prendere il potere,USAVANO,gli oprai.Così come oggi USANO le minoranze.

        Vediamo poi in cosa si concretizza l’ideologia:

        Ecatombe e milioni di morti:solo in Cina 65 milioni.

        prima usati e poi schiavizzati,e se protestavi,in Siberia a -40° se sopravivevi alla giornata,ti spettava uno squisito tozzo di pane.

        Da quando ho letto “I racconti di Kolyma” ho imparato a non sopportare la rettorica dell’ideologia comunista.

        Questi sono identici,solo che sfruttano gli omossesuali e in genere le minoranze, per raggiungere il potere.

        Gli operai penso comprendano oggi:farsi fregare una volta è giustificabile,ma due proprio no.

        • Leon ha detto in risposta a Leon

          Ho detto comunisti,ma forse, dopotutto ha ragione il Vangelo:

          “Nel mondo c’è pieno di falsi cristi e falsi profeti”

        • Leon ha detto in risposta a Leon

          “…se c’è una nebbia gelata, fuori fa meno quaranta; se l’aria esce con rumore del naso, ma non si fa ancora fatica a respirare, vuol dire che siamo a meno quarantacinque; se la respirazione è rumorosa e si avverte affanno, allora meno cinquanta. Sotto i meno cinquantacinque, lo sputo gela in volo” (Varlam salamov-Racconti di kolyma)

        • Andrea ha detto in risposta a Leon

          Vero è anche questo.

          • Leon ha detto in risposta a Andrea

            Guarda parrò un po ipocrita,ma vorrei che vero non lo fosse mai stato.Magari la storia non avesse mai scritto queste pagine,saremmo più umani.

    • Gattaca ha detto in risposta a Leon

      Il movimento di liberazione omosessuale non ha nulla da spartire con il comunismo stalinista dell’Unione Sovietica.

      • Piero ha detto in risposta a Gattaca

        “Liberazione” da che? ma per favore…
        Ha molto in comune con Mario Mieli pero’ eh?

        Pero’ sono pappa e ciccia con i comunisti e stalinisti italiani.

        • Gattaca ha detto in risposta a Piero

          Che ti piaccia o no si chiama così l’aggregazione di tali movimenti.
          Il fatto che io lo chiami con il suo nome non significa che ne sposi le tesi. Quindi evita polemiche superflue nei miei confronti.

          Stavo sottolineando come il comunismo vecchia maniera (quello stalinista dell’URSS) non abbia mai preso in considerazioni tali problematiche.

          • Controinformato ha detto in risposta a Gattaca

            ma non dire scemenze.
            La problematica è stata presa così in considerazione che in URSS si è cominciato a far leggi apposite contro gli omosessuali, che comprendevano anche la deportazione.
            Poi ci sarebbe da considerare Che(mmmerd’) Guevara che aveva in gestione i campi di lavoro forzato e di “rieducazione” della Cuba rivoluzionaria, dove tra i “nemici della rivoluzione”, oltre a religiosi, c’erano anche gli omosessuali.

            • gattaca ha detto in risposta a Controinformato

              Non dire scemenze? Innanzitutto se vuoi del rispetto comincia a portarlo verso il prossimo, altrimenti potrei risponderti anche io senza problemi con toni maleducati. E’ fastidioso sentirsi rispondere così, sopratutto se intendevo scrivere esattamente il tuo concetto senza entrare nei particolari.

              Intendevo esattamente quello che hai scritto tu. Non solo se ne disinteressava, addirittura era malvisto ed apertamente osteggiato. Analogamente nel PCI l’essere sposati era un requisito utile a fare carriera all’interno del partito.

              • gattaca ha detto in risposta a gattaca

                Non dire scemenze? Innanzitutto se vuoi del rispetto comincia a portarlo verso il prossimo, altrimenti potrei risponderti anche io senza problemi con toni maleducati. E’ fastidioso sentirsi rispondere così, sopratutto se intendevo scrivere esattamente il tuo concetto senza entrare nei particolari.

                Intendevo esattamente quello che hai scritto tu. Non solo se ne disinteressava, addirittura era malvisto ed apertamente osteggiato. Analogamente nel PCI l’essere sposati era un requisito utile a fare carriera all’interno del partito.

            • gattaca ha detto in risposta a Controinformato

              Non dire scemenze? Innanzitutto se vuoi del rispetto comincia a portarlo verso il prossimo, altrimenti potrei risponderti anche io senza problemi con toni maleducati. E’ fastidioso sentirsi rispondere così, sopratutto se intendevo scrivere esattamente il tuo concetto senza entrare nei particolari.

              Intendevo esattamente quello che hai scritto tu. Non solo se ne disinteressava, addirittura era malvisto ed apertamente osteggiato. Analogamente nel PCI l’essere sposati era un requisito utile a fare carriera all’interno del partito.

              PS. Ho fatto confusione con i commenti, cancellate pure i doppioni. Scusatemi

          • Piero ha detto in risposta a Gattaca

            Oh, uno si puo’ chiamare come vuole, pero’ non sempre le denominazioni corrispondono alla realta’ dei fatti.
            Basti pensare all’abuso della parola “democratico” in tutte le dittature comuniste, o per esempio alla parola “purezza” per i Catari, ecc ecc.
            Quanto a “movimento di liberazione” lo usano spesso i fanatici.
            Sei poi informato/a male, in quanto questi sedicenti “movimenti” sono pappa e ciccia con partiti/organizzazioni/movimenti/cellule staliniste da molto tempo ormai.

            • Piero ha detto in risposta a Piero

              e’ partito il post… dicevo, infatti le rivendicazioni gay sono viste nell’ottica di distruggere lo stato borghese. Vedi pure le aperture (o “spalancature”) nei confronti dell’Islam e in genere per qualunque religione orientale “esotica”.

            • gattaca ha detto in risposta a Piero

              Oh, uno si puo’ chiamare come vuole, pero’ non sempre le denominazioni corrispondono alla realta’ dei fatti.
              Basti pensare all’abuso della parola “democratico” in tutte le dittature comuniste, o per esempio alla parola “purezza” per i Catari, ecc ecc.

              Su questo non ci piove. Ma se parlo ad esempio di DDR non mi metto a chiamarla Repubblica dei comunisti cattivi, ma la chiamo lo stesso DDR.

              “Quanto a “movimento di liberazione” lo usano spesso i fanatici.”

              http://it.wikipedia.org/wiki/Movimento_di_liberazione_omosessuale
              Io questo termine l’ho appreso qui e non mi sono mai posto il problema se fosse o meno da fanatici. Ad ogni modo non cambia il senso della mia affermazione.

              “Sei poi informato/a male, in quanto questi sedicenti “movimenti” sono pappa e ciccia con partiti/organizzazioni/movimenti/cellule staliniste da molto tempo ormai.”

              http://www.statopotenza.eu/
              http://www.statopotenza.eu/2940/mettere-a-fuoco-il-problema-della-laicita

              Questo è sito di informazione di stampo socialista vecchia maniera, non stalinista, ma comunque più ‘stalinista’ di quei gruppi pappa e ciccia con i gay che citi tu che hanno buttato Stalin nel cesso da quando esistono.
              Come potrai leggere non hanno nulla da spartire con la causa degli omosessuali (ti piace di più così?). Nel proprio decalogo citano addirittura che l’unica unione possibile è tra uomo e donna.

              Poi in Italia c’è una galassia di gruppuscoli estremisti quindi non posso conoscere i punti di vista di ognuno di loro. Probabilmente tu ti riferivi a Rifondazione che con Stalin ha in comune solo la falce martello, che ha un debole per gli omosessuali.
              Tutto qui, contestavo l’accostamento della parola ‘stalinismo’ alla causa degli omosessuali.

              • Piero ha detto in risposta a gattaca

                per smontare questa tua pappardella basta vedere (in Italia) di quale partito sono costola i circoli ARCI e in particolare l’ARCIgay.
                Quanto a Rifondazione, ha ahimè, ben più della falce & martello in comune con Stalin…

                • Gattaca ha detto in risposta a Piero

                  Pappardella? Mi spiace dirlo ma sei un po’ superficiale nel fare del comunismo un calderone nel quali butti tutte le cose che ti stanno antipatiche.
                  La verità è che Stalin con rifondazione non c’azzecca nulla.
                  Lo stalinismo (che non esiste più concretamente) non ha punti di contatto con la questione omosessuali. L’omosessualità era considerata come un comportamento espressione della decadenza della morale borghese. Come ha giustamente ricordato Controinformato questo portò il partito a perseguitare gli omosessuali.

                  • Piero ha detto in risposta a Gattaca

                    Arindanghete!
                    Si’, si’, come dici tu, nicola…
                    ti lascio alla tua adorazione dello stalinismo.

                    • Gattaca ha detto in risposta a Piero

                      Nicola?
                      Se sei impreciso non devi fare il piccato.
                      Per inciso lo stalinismo è quanto di più distante esiste da me.

      • Leon ha detto in risposta a Gattaca

        “Liberazione omossessuale”,di grazia, posso sapere da cosa dovete “liberarvi”?

  2. Pino ha detto

    secondo l’insigne giurista poichè ci sono le coppie gay occorre riconoscere il matrimonio gay. Il diritto deve semplicemente recepire la realtà. Un ragionamento di una acutezza mentale senza precedenti, con questa logica, poichè ci sono i rapinatori occorre legalizzare le rapine oppure, preso atto che ci sono gli assassini, legalizzare l’omicidio. Rodotà ma va a tatà.

  3. GiuliaM ha detto

    Segnalo un piccolo errore di battitura: “Come dire: le coppie gay ci sono, dunque vanno riconosciute ispo facto”

    • Leon ha detto in risposta a GiuliaM

      Dunque per l’errore di battitura lo 0,7% delle coppie d’italia ha ragione mentre il 99,3% no.Il 99,3 % è omofobo,lo 0,7% invece non è omofobo.

      • GiuliaM ha detto in risposta a Leon

        Non ti scaldare, non ho messo in discussione l’articolo, ho solo riportato un refuso… se non si fosse capito, il refuso era “ispo facto” che andrebbe scritto “ipso facto”.

        • Leon ha detto in risposta a GiuliaM

          Ma che scaldare, era ironia,lo sò,ma prediligo il contenuto del pensiero.Ipso facto=”Per il fatto stesso”,il fatto stesso è uguale allo 0,7% delle coppie italiane,dunque facciamo la legge.Già che ci siamo facciamo leggi ad personam in ipso facto,per ogni sola persona che la pensa diversamente li facciamo una legge apposita,e dopo, facciamo l’anarchia.

          Suvvia un pò di senso Gabberiano ci vuole.

          • GiuliaM ha detto in risposta a Leon

            A volte fatico a comprendere quello che scrivi, e soprattutto non capisco cosa c’entrasse l’ironia “gabberiana” (forse “gaberiana”, cioè del grande Gaber?) ma se dici che non eri malizioso mi fido e mi scuso, e sono d’accordo con te sulle leggi un po’ troppo “ad personam” 🙂

            • Leon ha detto in risposta a GiuliaM

              Non posso Non (Non(non essere malizioso),il senso è semplice X)).

              Quello che comunque stò dicendo è che, a parte l’ironia,ipso o ispo facto, semplicemente non condivido l’imprinting del concetto di famiglia che propsetta Rodotà.

              La prima è proprio il concetto di ipso facto

              “le coppie gay ci sono, dunque vanno riconosciute ipso facto”

              Il fatto che ci siano non implica per me che possano essere riconosciute come visione paritarie alle coppie eterossesuali.
              Semplicemente,per lo stesso ragionamento,

              “Le coppie eterosessuali ci sono,dunque vanno riconosciute ipso facto”

              Bisognerebbe interrogarsi su vari punti:

              Quale delle due concetti prospettati è “Famiglia”?.Qual’è l’importanza che essa riveste anche,e sopratutto dal punto di vista sociale,economico,morale?

              La costituzione tutela le minoranze,ma tuttavia si ci deve ricordare che non si può portare avanti una visione framentaria dello stato,è ovvio che lo stato,accanto alla leggittima tutela delle stesse,deve portare avanti una politica che comunque sia la più Largamente condivisa (per largamente si intende “maggiormente” condivisa),non la meno condivisa dagli elettori.Al che, si aprirebbe un dibattito enorme che esulerebbe anche la questione delle coppie gay.

        • Leon ha detto in risposta a GiuliaM

          Prova qua Giulia magari già lo conosci:

          http://www.youtube.com/watch?v=4kuySYnIvt4

  4. edoardo ha detto

    C’è nessuno che pensa al fatto che gli assegni famigliari per coniuge e figli a carico sono quasi inesistenti??????????
    C’è nessuno che pensa che quei poveracci dell’Alcoa presto si troveranno col culo per terra??????????????
    C’è nessuno che pensa che quei disgraziati della Carbosulcis in minera hanno i giorni contati??????????????????????????????
    Intellettuali del ca**o, se vi si aprisse la terra sotto i piedi e spariste tutti d’un colpo, l’Italia si risana.
    Anche economicamente.
    Questi hanno il cervello talmente scoppiato che giocano ancora con i fascisti e i comunisti e gli stalinisti e i gays, e l’accidente che non se li porta via.
    Roba da matti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Leon ha detto in risposta a edoardo

      Perchè sarà mica vietato condividerlo,se nè parli,penso che lo condividi.Dunque se non nè fai parte,ma nè parli teoricamente lo condividi.

      in che senso questa rivoluzione?perchè la dovrebbero fare?

    • Leon ha detto in risposta a edoardo

      Non penserà proprio che nessuno a quegli operai.Faranno un pò di baccano alla “televisione” poi dopo verranno dimessi e dimenticati.Come per tutte le altre fabbriche già chiuse.

      Per il semplice fatto che in un mondo dove l’etica è il relativismo,la politica sarà relativismo,e la stessa dimensione sociale sarà relativa,loro e le loro disgrazie sono relativi,sia per loro che per i loro figli.

      Non è forse meglio l’etica relativa di quella cristiana?Dicono tutti così,poi spente le televisioni e internet catapultati bruscamente nella realtà,cosa li è rimasto?

      Le persone hanno scelto non oggi da tempo la loro etica.

      Dunque perchè si arrabbiano,forse pensano che sia la politica e basta?Non hanno le persone costruito le proprie leggi a propria imaggine e somiglianza?
      Tranquillo verrà anche equitalia a soccorrerli.

      o FORSE QUALCUNO ERA CONVINTO DI METTERE UNA x SU UNA SCHEDA ELETTORALE E PER QUESTO ESSERE LIBERO?

      • Gattaca ha detto in risposta a Leon

        Degli operai si parla solo quando fanno pena.

        • Leon ha detto in risposta a Gattaca

          Lo si fà anche con gli omossessuali con i bambini in africa ecc.Ripeto,per va oltre la concezione delle ideologie.
          E vero ma non dirlo a me che non sono un rivoluzionario.Dillo a quelli che le rivoluzioni le fanno.Da Marx e Engels in giù o a un Heghel.

          • Leon ha detto in risposta a Leon

            Infatti non mi capacitò dell’etica che vige qui:

            Buttare una cicca per terra è reato (a breve),buttare un feto nell’immondizia è libertà.

            Qualcuno sa forse spiegarmi il perchè?

  5. Ugo La Serra ha detto

    Mi chiedo perché, concedere alcuni diritti ad una minoranza, sia qualcosa di dannoso per l’intera società, considerando che una grossa maggioranza già usufruisce di questi diritti.
    E, che tale estensione dei diritti, non comporta obblighi e/o costi per nessuno.

    • Pino ha detto in risposta a Ugo La Serra

      ti fai delle domande senza senso. In primo luogo non sono affatto “diritti” dove sta scritto che lo siano? In secondo luogo se tutte le “minoranze” reclamassero diritti il risultato sarebbe che ne dovremmo soddisfare milioni. Forse non ti è ancora chiaro lo scopo del diritto che non è quello di soddisfare presunti “diritti” accampati dal primo che si sveglia il mattino, ma è quello di contrastare tali desideri individuali in nome del bene comune. Altrimenti finiremmo in una condizione di totale anarchia.

    • Daniele Borri ha detto in risposta a Ugo La Serra

      La domanda appare sensata…occorre però capire che non ci sono diritti in gioco, non esiste il diritto al matrimonio, non esiste il diritto alla poligamia, non esiste il diritto all’incesto. NON SONO DIRITTI!!!

      Venendo alla tua domanda, ogni legge ha un potere educativo rispetto ai cittadini, porta con sé volente o nolente una modificazione della società. Paragonare due realtà tanto differenti come il matrimonio omosessuale a quello eterosessuale significherebbe privare quest’ultimo dello status di privilegio rispetto a tutte le altre forme di unioni che merita. Nessun’altra unione ha la capacità di garantire equilibrio e apertura alla vita come esso e nessun’altra unione merita di essere equiparata. Lo Stato deve riconoscere e favorire soltanto quelle unioni che portano un beneficio alla società, e le unioni omosessuali non sono in grado per vari motivi: sterilità, disequilibrio naturale, temporaneità dei rapporti, non adatti alla crescita dei bambini ecc.

    • Leon ha detto in risposta a Ugo La Serra

      Lo stato non può sancire una sua “etica” che viene intesa come sistema di “Valori”e imporla ai cittadini.Più concretamente sono i cittadini che fanno l’etica,la più largamente condivisa,quando il sistema etico non è più deffinito,con esso si spostano i concetti di “valore” o “sistema di valori” anche dello stato,su cui quest’ultimo si rifà,questi si ripercuotono sulla società.

      Se accadesse il contrario ovvero lo stato sancisse tramite una legge o più leggi lo spostamento dell’etica maggiormente condivisa,specie su un pilastro cardinale per la sua stessa sussistenza come quello di “famiglia”,allora lo stato entra in conflitto con gli stessi valori democratici.In tal caso avremo un sistema OLIGARCHICO,dunque inaccettabile.In quanto le leggi vengono emanate su un sistema IDEALE imposto con potere coercitivo a priori,che non trova riscontro nella VOLONTA’ della società reale ma in gruppi che non raggiungono nemmeno l’1% e che non sono rappresentati nemmeno in parlamento.

      N.B Lo stato Italiano stà andando in rovina proprio per la sua totale incapacità di cogliere la volontà delle maggioranze popolari nei loro valori più largamenete condivisi,lo scollamento tra politica e cittadini,è dovuto alla negligenza nella gestione del potere.
      Questo ha dato spazio all’antipolitica,mettendo in crisi la sua stessa sussistenza.Sono state emanate leggi che si rifacevano a un sistema economico che stava e stà decidendo,secondo il principio dell’utile,i valori etici che un’individuo deve o non deve seguire,che assolutamente non condivido.Ma questo ovviamente fa parte di altri dibattiti.

      • Leon ha detto in risposta a Leon

        Se poi il discorso va a parare sull’OMOFOBIA,e la dovrebbero smettere di usare tale argomentazione del tutto PSICOLOGICA dunque RETTORICA priva di qualsivoglia ragionamento logico per avallare le ipotesi consguenti,infatti io sono etrossesuale e condivido che l’unica idea di famiglia maggiormente condivisa è quella eterossessuale,con cio non avallo che venga INSULTATO un’omossessuale cosi come non AVALLO che si dia dell’omofobo a chiunque non la pensi come te.

        Gli omossessuali hanno diritto di espressione come e quando vogliono,ma non possono venire da me o da qualsiasi altro,ha darli dell’OMOFOBO perchè non si condivide la LORO idea di famiglia,che ovviamente comporterebbe la POLIGAMIA,posso assicurare che la cosa stà diventando IRRITANTE per la maggioranza delle persone a prescindere dal loro credo religioso o politico.

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