Pillola anticoncezionale aumenta pressione sanguigna

Secondo i risultati di un ampio studio di follow-up sulla gravidanza ampio in Australia, l’uso di contraccettivi orali nelle ragazze è associato ad aumento della pressione sanguigna nella tarda adolescenza, e dunque un maggior rischio di cardiopatia ischemica e ictus in età adulta. In particolare la pressione arteriosa sistolica delle ragazze che prendono la pillola anticoncezionale è risultata essere del 3,3 mmHg più alta rispetto a coloro che non ne fanno uso.

Prosegue dunque l’evidenza scientifica sulla pericolosità di una sessualità irresponsabile, come mostrano anche altri studi: l’uso della pillola contraccettiva aumenta il rischio di morte per coaguli di sangue del 500%, il rischio arriva a  oltre il 1700% per le donne degli Stati Uniti con una malformazione della vena, un’eventualità non rara, visto che compare in circa un quarto della popolazione mondiale. A stabilirlo sono i ricercatori della Stanford University School of Medicine attraverso uno studio pubblicato sull’“American Journal of Obstetrics and Gynaecology”.

Come ha spiegato Giovanni Paolo II, anche sulla sessualità «il pensiero cattolico è sovente equivocato, come se la Chiesa sostenesse un’ideologia della fecondità ad oltranza, spingendo i coniugi a procreare senza alcun discernimento e alcuna progettualità». Non è affatto così: «Quando si ha motivo per non procreare [motivi medici, eugenetici, economici e sociali, nda] questa scelta è lecita, e potrebbe persino essere doverosa. Resta però anche il dovere di realizzarla con criteri e metodi che rispettino la verità totale dell’incontro coniugale nella sua dimensione unitiva e procreativa, quale è sapientamente regolata dalla natura stessa nei suoi ritmi biologici. Essi possono essere assecondati e valorizzati, ma non violentati con artificiali interventi».

Per tutto questo vengono proposti i Metodi naturali di regolazione della fertilità, che permettono uno stile di vita sano, positivo e responsabilizzante nell’esercizio della sessualità. Metodi che oggi, grazie alla tecnologia, possono ritenersi fortemente sicuri ed efficaci.

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12 commenti a Pillola anticoncezionale aumenta pressione sanguigna

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  1. Andrea ha detto

    Ma poi sinceramente… Voi quanti gay attivi conoscete? Quante donne che hanno fatto trattamenti anticoncezionali conoscete? Quante che di fronte ad una gravidanza inattesa hanno scelto l’aborto?

    O sono un Graziato, oppure il fatto che ad ognuna di queste domande dovrei rispondere “zero” è indice del fatto che c’è qualche minoranza rumorosa di postsessantottini che vuole promuovere la sua (questa si…) irrazionale ideologia del “sexo libbero” ed allora vuole lavarci il cervello con TV e giornali.

    Comunque per evitare gravidanze indesiderate basta il buon senso, che è una cosa che sembra frenare anche quanti siano stati sottoposti al lavaggio del cervello da parte degli anarco-comunistoidi della “sexualita’ libbera & ‘konsapewole’!!!“. Speriamo in Bene…

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Andrea

      Andrea, scusa ma non ho capito bene il tuo commento.

      Io non sono così ottimista rispetto ai numeri delle donne che fanno uso di anticoncezionali. Basta leggere i dati delle vendite di questi farmaci e detrarre da queste confezioni quelle prescritte per patologie organiche: si tratta di vendite imponenti. Ma basta fare due chiacchiere con ragazzine e donne di tutte le età per accorgersi che di queste donne che si premuniscono onde evitare (ripeto a qualsiasi età) gravidanze indesiderate: credi a me, se anche tu non ne conosci nessuna, che sono un’enormità.

      Così come sono tantissime le interruzioni volontarie di gravidanza (talvolta anche reiterate) utilizzate come mezzo di controllo di nascite indesiderate: lo dicono le statistiche.

      Dei gay attivi non mi sono mai occupato ma conosco personalmente almeno due coppie di maschi omosessuali che ritengo essere attive: una coppia sposata (all’estero) ed un’altra convivente (in Italia).

      Ora, beato te che sei “graziato”. Io sarò anche “sgraziato” ma davvero non credo che stiamo parlando di esigue minoranze, ahimè, o di fenomeni marginali.

      Ma, ripeto, forse non ho capito il tuo commento.

    • StefanoPediatra ha detto in risposta a Andrea

      Ah, tanto per darti un’idea, indiretta, della diffusione delle pillole anticoncezionali sui comodini delle donne italiane: quando lavoravo nel dipartimento di emergenza-urgenza dell’Ospedale Pediatrico di cui ero dipendente, sai quante volte sono stato contattato telefonicamente da genitori preoccupati o mi è capitato di visitare bambini che avevano ingurgitato, prendendole per caramelle, le pillole estroprogestiniche delle loro madri? Ora non saprei dirti un numero esatto, ma direi parecchie volte nel giro di qualche anno. Moltiplica queste parecchie volte (non sarò io l’unico sfortunato/sgraziato esistente!) per tutti i medici dei Pronto Soccorso pediatrici in giro per il mondo e per tutti gli anni dall’invenzione delle pillole anticoncezionali…

      OK, questa è solo una nota “folkloristica”, un esempio di vita vissuta, ma può essere utile per capire…

    • Fulton Sheen ha detto in risposta a Andrea

      Davvero non ti è mai capitato di vedere l’amica/fidanzata dell’amico uscirsene fuori a tavola o nel mentre di un discorso con l’espressione “Ah, mi sono dimenticata” e tirar fuori la pillolina da ingoiare?

      Nella mia scuola c’era una ragazza che a 19 anni aveva abortito già quattro volte, e questo da solo la dice lunga

      • Andrea ha detto in risposta a Fulton Sheen

        Davvero, non m’è mai capitato. Ma forse anche perché qui (Reggio Emilia) c’è almeno una certa responsabilità e si evitano in linea generale le “sveltine” non troppo pensate. Purtroppo invece di ragazzi che bestemmiano, fanno uso di materiale pornografico e di coppie divorziate invece ne conosco…

        • Andrea ha detto in risposta a Andrea

          Hai i dati di una statistica cittadina sulle sveltine?
          E soprattutto come si concilierebbe una simile statistica con l’ideologia comunista che ha imperato per anni nella zona?

          Qui siamo a rischio di una rivoluzione culturale… 😉

          • Piero ha detto in risposta a Andrea

            bellissima battuta, ti metto pollice su!

            Piu’ che l’ideologia comunista qui, pero’ penso che conti l’ideologia “modernista” (non saprei definirla meglio).
            Pensa se una 16enne confidasse alle sue amiche di essere ancora vergine…
            (di una qualunque citta’ italiana, beninteso)

            • Andrea ha detto in risposta a Piero

              Grazie Piero,
              eh lo so, quella della verginità femminile è una questione non priva di sfumature interessanti, per le ragazzine è diventata quasi una questione di accettazione sociale, un po’ come il fumo.
              Ma ci sono sempre persone che non hanno bisogno di massificarsi e ragionano con la propria testa in entrambi i campi.

              Esiste anche un altro fenomeno interessante e a mio avviso alquanto paradossale: quello delle donne che procrastinano la prima esperienza in attesa dell’uomo dei sogni, e poi si vergognano della loro verginità protratta fino ad età relativamente avanzata proprio in virtù di quella scelta e paradossalmente temono che il fatto di essere vergini non sia ben visto proprio dal principe azzurro finalmente incontrato. Questa posizione è solo parzialmente in contrasto con l’immaginario collettivo maschile che da un lato associa la virtù alla verginità ma dall’altro da comunque un valore all’esperienza pregressa nelle relazioni.

              da non credente se da un lato sono convinto che il sesso vada affrontato con serietà, dall’altro ritengo che una buona conoscenza del proprio corpo costituisca un plusvalore nella gestione delle relazioni affettive tra uomini e donne, e quindi non posso che essere assolutamente favorevole alle relazioni prematrimoniali in quanto pongono un’ipoteca (positiva) proprio su un insieme d’equilibri da cui il matrimonio stesso potrà trarre benefici.

          • Andrea ha detto in risposta a Andrea

            Dati non ne ho, sto parlando di quanto attinto dalla mia conoscenza personale e non ne faccio mistero; c’è poi da considerare che ho delle frequentazioni ben selezionate, magari nel “popolino” la situazione è altra. Comunque ho scritto che certe cose si evitano in linea generale, poi non è sempre così, ma preferisco non andare oltre per questione di privacy.

            Per quanto riguarda l’ideologia “comunista”, non si deve far confusione tra il sessantottismo (che è anzi nato dall’alveo liberista, pur rivestito da “comunismo” o da “socialismo” certo non ha molto a che vedere con ambedue) e le varie ideologie legate al socialismo (dal generico cooperativismo al bolscevismo), si tratta di due cose totalmente diverse. I sessantottini avevano abbracciato ideali forse più anarchici che autenticamente comunisti, ma in generale erano ben lontani dalle utopie egalitariste dell’alveo socialista e comunista: erano fondamentalmente dei libertari, eredi del libertarismo Ottocentesco. Se si paravano dietro il vessillo rosso era solo come mezzo identitario, un comunismo pensato esclusivamente come rivoluzione nichilista.

            Ma qui in Emilia il socialismo che ha attecchito è quello delle cooperative, il sessantottismo, ripeto, è altro e non è che sia tipico delle sole zone “rosse” dell’Occidente. Sesso e droga girano anche nel conservatore Texas…

        • Pino ha detto in risposta a Andrea

          si vede che don Camillo ha prevalso su Peppone

          • Andrea ha detto in risposta a Pino

            Mah… Questo non lo so. Secondo me conta il grado di istruzione medio che è tra i migliori d’Italia, certo alcuni giovani sono piuttosto insopportabili (e lo so perché tra i centri sociali e quelli che s’approfittano dell’Oratorio ho conosciuto certi casi…).

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