California: legge impedisce aiuto a omosessuali egodistonici, psicologi contrari

La lobby gay è riuscita a far approvare al Senato della California una legge in cui si impedisce a chi ha attrazioni omosessuali indesiderate di poter chiedere aiuto ad un terapista per superare tale situazione ed interrompere questo comportamento. La legge ora, per essere approvata, dovrà passare alla Camera.

Qui non si è a favore di nessuna terapia in particolare, ma soltanto si sostiene il diritto di queste persone ad autodeterminare la loro persona, la loro libertà nel chiedere aiuto. Nonostante ci siano tantissimi ex omosessuali, noti anche alla grande stampa, nonostante gli studi abbiano dimostrato che queste terapie funzionano e non danneggiano nessuno, nonostante sia chiaro che l’omosessualità non sia determinata geneticamente e da essa vi si può uscire, nonostante prestigiosi esponenti della psichiatria americana -come Robert PerloffNicholas Cummings, entrambi ex presidenti dell’American Psychological Associationabbiano dichiarato di aiutare numerosi omosessuali nel loro cammino di abbraccio (o ritorno) all’eterosessualità,  non c’è nulla da fare. La ricca e potente lobby gay –principale finanziatrice del presidente Obama (anche qui)- ha deciso che nella vita si può solo diventare (o nascere) omosessuali e nessuno potrà più tornare indietro, tutti gli aiuti psicologici dovranno andare obbligatoriamente in questa direzione.

Occorre dire che la proposta di legge, sostenuta dal senatore democratico Ted Lieu è ancora in versione “leggera”, ovvero il divieto sarà solo per le persone sotto i 18 anni, mentre gli adulti saranno obbligati a firmare una liberatoria attestante che la terapia è inefficace e potenzialmente pericolosa. E’ chiaro però dove si voglia arrivare.

La situazione è dunque all’estremo dell’intolleranza, tanto che a sostegno dei numerosi psicologi pro-terapia è scesa in campo anche lCalifornia Psychological Association (CPA) la quale -oltre ad aver espresso preoccupazione «per chi tenta di cambiare il suo orientamento sessuale», (non poteva che allinearsi all’APA e all’OMS) ha però affermato di «avere preoccupazione anche nell’uso del processo legislativo come un mezzo per impedire una pratica professionale», secondo le parole del Direttore esecutivo Jo Linder-Crow. Non solo la legislazione «crea un’occasione ampia per intentare azioni legali contro gli psicologi», ha continuato la California Psychological Association, ma il consenso informato proposto dal senatore è anche troppo preciso e dittatoriale.

Tra i numerosi psichiatri e psicologi, si è staccato dal politically correct  anche il prestigioso psicoanalista americano Jeffrey Satinover, già presidente della C.G. Jung Foundation di New York, docente a Princeton e vincitore per due volte di un premio per la ricerca assegnato dall’Università di Yale. Satinover è uno dei membri del comitato scientifico della National Association for Research & Therapy of Homosexuality, una delle associazioni di psichiatri a favore di queste terapie, il quale ha affermato che vi sono troppe variabili umane nella relazione terapeuta-paziente per progettare rigorosi esperimenti scientifici atti a dimostrare i “risultati” di questo o quell’altro approccio: «se uno psicoterapeuta rispetta l’autonomia e il diritto all’autodeterminazione del cliente, la terapia non sarà né “affermativa” né “riparativa”, ma seguirà i desideri e le inclinazioni del paziente».  «Etichettare una terapia come “positiva” o “di conversione”», ha continuato, «è un atto essenzialmente propagandistico». Questi politici «non hanno competenza per dare questo tipo di giudizio, si tratta di una intrusione assolutamente ingiustificata da parte dello Stato nella vita privata degli individui. Il principio di autonomia e  autodeterminazione, che nel diritto costituzionale si riferisce alla libertà, è così essenziale nel nostro paese che è sorprendente per me come questi legislatori non capiscano che questo tipo di intrusione autoritaria nella vita della gente è riprovevole»

Si ricorda infine che anche l’American Psychological Associationseppur guidata su questa tematica da puro spirito politico e non certo scientifico, come ha più volte rivelato l’ex presidente Cummings- si è opposta alla terapia di ri-orientamento sessuale ma riconoscendo contemporaneamente che «non vi sono studi dai risultati scientificamente rigorosi sia per determinare la reale efficacia o il danno di trattamenti “riparativi”». Nel 2004 ha presentato uno studio in cui, dopo aver seguito 11 donne che si erano identificate come lesbiche per più di 10 anni, si riconosceva che esse anche dopo 30 anni mantenevano normali e intime relazioni con gli uomini. Nel 2006 l’allora presidente  dell’associazione, Gerald P. Koocher, ha dichiarato che «l’APA non ha alcun conflitto con gli psicologi che aiutano le persone afflitte da indesiderate attrazioni omosessuali», aggiungendo che la scelta di entrare in terapia per diminuire attrazioni omosessuali e per rafforzare il potenziale eterosessuale deve essere rispettata (deve essere volontaria e gli obiettivi devono essere concordati col terapeuta)

 

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139 commenti a California: legge impedisce aiuto a omosessuali egodistonici, psicologi contrari

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  1. Andrea ha detto

    Questo è fascismo.

    Se uno è omosessuale e vuole continuare ad esserlo mica siamo qui ad impedirglielo (certo, manco per dire che l’omosessualità sia normale, però…). Ma impedire ad uno che non sia a suo agio di uscirne è totalitario, è veramente da “fascismo omosessualista”. Loro hanno mai provato a mettersi nei panni di un omosessuale egodistonico? Lo sanno che disagi possa avere?

    Ripeto, nessuno vuole buttarli in un campo di rieducazione e farli uscire dall’omosessualità sotto tortura! Rispettino allora chi omosessuale si sente ma non vuole esserlo.

    • Brain ha detto in risposta a Andrea

      Le cosiddette terapie “riparative” sono offensive e anacronistiche, visto che dai primi anni ’70 l’omosessualità è stata depennata dai manuali diagnostici di salute mentale, compresa l’omosessualità egodistonica (egodistonia peraltro indotta dal rigetto sociale ed emraginazione fomentate dalle frange estreme religiose). Sono dannose, non sono vere né cambiano l’omosessualità. Determinano un crollo dell’autostima, a causa del fallimento terapeutico. Si basano su un approccio basato su fondamenta religiose, non scientifiche, e su teorie psicologiche superate (l’esposizione a filmati pornografici rimanda alle terapie comportamentiste) che aumentano il senso di colpa e la stigmatizzazione. Sui teenager hanno un impatto devastante: gli adolescenti seguono la cura solo perché hanno paura di deludere i genitori e di andare contro i loro principi. Negli ambienti dove l’omosessualità non è stigmatizzata, le persone hanno meno omofobia interiorizzata.

      • Andrea ha detto in risposta a Brain

        L’omosessualità oggi è vista come comportamento biologicamente deviante, non come malattia mentale, ma resta una devianza biologica. Sulle terapie per l’omosessualità egodistonica:

        http://www.uccronline.it/2011/10/03/studio-usa-la-terapia-sugli-omosessuali-funziona-e-non-danneggia/

        e sul disagio di non pochi omosessuali anche nelle società “gay friendly” (qui scrive un omosessuale Inglese in riferimento al gay world del Regno Unito):

        http://www.uccronline.it/2012/04/12/lomosessuale-matthew-todd-il-mondo-gay-e-un-inferno-di-infelicita/

        Inoltre la stessa OMS riconosce come disturbo l’omosessualità egodistonica e la possibilità di uscirne:

        http://apps.who.int/classifications/icd10/browse/2010/en#/F66.1

        • Francesco Santoni ha detto in risposta a Andrea

          Andrea, Brain(less) ha già ampiamente dimostrato di non essere una persona intellettualmente onesta, quindi qualsiasi tentativo di dialogo è inutile. Io proporrei di ignorarlo. Riportare giuste informazioni, come fai nel tuo post, va benissimo ed è utile per tutti, ma io credo sia meglio nello scrivere non rivolgersi direttamente a lui e parlare invece al generico lettore.

        • Brain ha detto in risposta a Andrea

          Andrea il punto F66.1 non parla affatto di omosessualità egodistonica ma di ORIENTAMENTO SESSUALE egodistonico e cita espressamente eterosessualità, omosessualità, bisessualità e prepuberale, mettendole tutte (giustamente) sullo stesso piano. C’è una bella differenza.

          Non mi sorprende affatto che ora il Francesco S. proponga a tutti di ignorare chi non si adegua al Solo ed Pensiero Unico (quello che piace a lui ovviamente). L’emarginazione e l’ostracismo sono pratica in atto da secoli in certi ambienti…

          • Ercole ha detto in risposta a Brain

            Tu che sei in prima fila nel lobbysmo omosessuale fai ironia?

          • Giovanni Pastormerlo ha detto in risposta a Brain

            Il punto F66.1 dice proprio che chi ha disturbi con l’omosessualità può chiedere un trattamento riparativo.

            • Brain ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

              Giovanni afferma che “Il punto F66.1 dice proprio che chi ha disturbi con l’omosessualità può chiedere un trattamento riparativo.”

              FALSO. Il punto F66.1 è questo:

              (Italiano) Orientamento sessuale egodistonico: L’identità di genere o la preferenza sessuale (eterosessuale, omosessuale, bisessuale o prepuberale) non è in dubbio, ma l’individuo desidererebbe che fosse diversa a causa di disordini psicologici e del comportamento associati e può chiedere il trattamento al fine di cambiarlo.

              (Inglese) Egodystonic sexual orientation: The gender identity or sexual preference (heterosexual, homosexual, bisexual, or prepubertal) is not in doubt, but the individual wishes it were different because of associated psychological and behavioural disorders, and may seek treatment in order to change it.

              Il disturbo non sta nell’orientamento sessuale (eterosessuale, omosessuale, bisessuale o prepuberale, tutti messi sullo stesso piano) ma nell’egodistonia che provoca i disturbi psicologici o del comportamento associati.

              La parola “riparativo” (un richiamo alle cosidedette “terapie riparative” propagandate da associazioni con alle spalle ideologie religiose – non basi scientifiche – quali Narth) semplicemente non compare da nessuna parte.

              • Giovanni Pastormerlo ha detto in risposta a Brain

                Esattamente, l’omosessuale prova disturbi legati al suo orientamento, tanto che “può chiedere il trattamento al fine di cambiarlo”.

                Rispetto a Narth:
                Gerald P. Koocher, ex presidente APA: “’APA non ha alcun conflitto con gli psicologi che aiutano le persone afflitte da indesiderate attrazioni omosessuali”

                Robert Perloff, ex presidente APA: “sono felice di aderire alla posizione della NARTH: essa rispetta la dignità di ogni cliente, l’autonomia e il libero arbitrio. Ogni individuo ha il diritto di rivendicare un’identità gay o di sviluppare il suo potenziale eterosessuale. Il diritto di cercare una terapia per cambiare il proprio adattamento sessuale è considerato ovvio e inalienabile. Condivido pienamente la posizione della NARTH”

                Nicholas Cummings, ex presidente APA: qui trovi una sua foto ad una convention di NARTH: http://www.uccronline.it/2011/11/16/lex-presidente-dellapa-%C2%ABdallomosessualita-si-puo-uscire-lapa-e-solo-politica%C2%BB/

                • Brain ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

                  Giovanni scusa la franchezza ma o non capisci o fai finta di non capire la differenza. Narth propone l’intervento teraputico per “riparare” il solo orientamento sessuale degli omosessuali mentre il manuale dell’OMS fa riferimento all’orientamento sessuale in generale, mettendoli TUUTI (etero, omo e bisex) sullo stesso piano e considerandoli di per se tutti perfettamente naturali (e ovviamente non patologici). L’intervento terapeutico non viene previsto per il riorientamento sessuale (pratica considerara contraria alla deontologia professionale anche dall’Ordine degli Psicologi Italiano) ma per risolvere i disturbi psicologici o comportamentali correlati all’egodistonia.

                  • Giovanni Pastormerlo ha detto in risposta a Brain

                    Narth si occupa di omosessuali, nessuno vieta ad altre associazioni di aiutare gli etero. Stranamente però, non ne esistono in quanto non esistono etero egodistonici.

                    Ripeto che all’intervento terapeutico in aiuto di omosessuali per potenziare il loro substrato eterosessuale si impegnano migliaia di psicologi, compresi ex presidenti dell’APA, i quali mentre erano responsabili non potevano esporsi contro il politicamente corretto. Ora sono liberi e infatti fanno parte di Narth.

                    • Brain ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

                      Narth si ‘occupa’ di omosessuali con motivazioni che sono alla base solo ed esclusivamente di matrice religiosa, camuffate da pseudoscienza. Prima si diffondono diffidenza, pregiudizi, accuse di ‘contro natura’ sull’omosessualità, si cerca di patoligizzare il loro orientamento sessuale (partendo da presupposti solo ed esclusivamente dogmatici) e poi si propone loro la magnifica ‘cura riparativa’ al solo fine di cambiare un aspetto importante della loro personalità. Tutto questo è assolutamente contrario al codice deontologico professionale, come spiegato chiaramente dal comunicato ufficiale dell’Ordine degli Psicologi Italiano nel gennaio 2008 ha preso ufficialmente posizione su queste pratiche chiarendo che “Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico nessuna ragione né di natura culturale né di natura religiosa (…) È evidente quindi che lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona.”

                    • Giovanni Pastormerlo ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

                      Mi spiace ma le tue affermazioni non sono sostenute, se non dalla violenta ideologia omosessuale che impone di denigrare chiunque abbia idee differenti.

                      1) Narth è composta de prestigiosi psicologi
                      2) A Narth aderiscono diversi ex presidenti dell’APA, liberi dall’incarico puramente politico.
                      3) L’Apa, come dice il suo ex presidente, non ha nulla in contrario con Narth.
                      4) Narth aiuta ogni anno decine e decine di omosessuali ad uscire dalla tua condizione sessuale.
                      5) La California Psychological Association si è opposta la bando delle terapie riparative.

                    • Pino ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

                      appunto non mi risultano etero egodistonici, solo nell’ambito degli omosessuali esiste questo problema

                    • Brain ha detto in risposta a Giovanni Pastormerlo

                      Il manuale parla chiaramente di orientamento sessuale egodistonico, includendo anche l’eterosessualità. Gli etero egodistonici sono quelle persone che, per educazione, pressione sociale, culturale, religiosa o altro hanno vissuto una vita da ‘etero’ (sposati, mogli, figli) pur essendo fondamentalmente omosessuali. Vivono, dunque, una vita che non è la loro e questo causa ovviamente disturbi psicologici e comportamentali. Ci si riferisce a loro anche come omosessuali repressi.

      • Woody85 ha detto in risposta a Brain

        Mi piace da morire leggere questi commenti… 😀

        Ad ogni commento di Brain bisognerebbe inviare 100 dollari alla Narth per finanziare l’opera e diffonderla il più possibile. Se la lobby gay è così inviperita evidentemente stanno operando nel modo giusto.

        E mentre Brain si straccia le vesti, ecco un altro gay che ha detto addio al frocismo è stato aiutato dalla terapia di Richard Cohen: http://www.eltiempo.com/cultura/libros/ARTICULO-WEB-NEW_NOTA_INTERIOR-10940401.html

        W la libertà!!!

  2. Fede_81 ha detto

    Un altro ex presidente dell’APA che va d’amore e d’accordo con la NARTH…a dimostrazione che i comunicati ufficiali sono soltanto politica e ideologia.

  3. Ora attendiamo con calma il prossimo florilegio di balle che ci verrà proposto da Brain(less)…

    • Brain ha detto in risposta a Francesco Santoni

      esatto Francesco, saro’ qui a controbattere ad ogni vostra Divina Balla Teologica volta solo a proseguire la secolare stigmatizzazione di gay e lesbiche su base religiosa, esattamente quello che fa la combriccola di Narth per spingere tutti verso un’omologazione gradita a lor signori. Perche’ Truth Wins Out.
      http://www.truthwinsout.org/

      • Piero ha detto in risposta a Brain

        e controbatterai con le IDIOZIE di cui sei capace?
        Con le citazioni FALSE che ti rendono la persona ridicola che sei?

      • Salvatore ha detto in risposta a Brain

        Ma come mai non riesci mai a controbattere in modo serio e credibile? Secondo te hai la competenza per definire “combriccola” la Narth, ovvero un centinaio di psicologi affermati, tra cui vari ex presidenti dell’APA?

  4. gemini ha detto

    Fascismo assoluto.

  5. Pino ha detto

    secondo me la spiegazione è più semplice di quanto appaia, questo senatore Ted Lieu è un frocio.

    • Riccardo ha detto in risposta a Pino

      Mah, non so Piero, mio fratello è etero ma lui e la sua ragazza sono più omosessualisti dei gay!

      • Riccardo ha detto in risposta a Riccardo

        Scusa, volevo dire Pino, pardon!

        • Pino ha detto in risposta a Riccardo

          a meno che non ci sia un’altra spiegazione. Il senatore è gay ed il suo compagno ha scoperto di essere egodistonico. Il senatore è innamoratissimo del compagno e per impedire la rottura della felice unione Ted Lieu non ha trovato di meglio che proporre una legge che impedisca all’amichetto di diventare etero.

  6. Laura ha detto

    Quante cose che i media non dicono…eh? Meno male che uccr c’è.

  7. Tommaso ha detto

    Alla fine poco male, il miglior terapista per tutti i casi disperati risiede alla destra di Dio ed è a Lui a cui bisogna rivolgersi con piena fiducia e senza timore alcuno. C’è solo da guadagnarci e niente rimetterci, anche perchè non c’è alcuna parcella da pagare. Garantito! Infine, cosa attendersi da un popolo che come motto nazionale a fatto suo il detto “In God We Trust” quando la misera realtà è ben lontana dalla Legge del Signore? Ai posteri l’ardua sentenza. Buon tutto.
    Saluti.

  8. Piero ha detto

    Intanto i “discriminati” gay impongono l’eliminazione di manifesti che non piacciono a loro.
    http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Vogliamo-tutto-sfila-il-Gay-Pride-Roma-Rimossi-i-manifesti-di-Militia-Christi_313436729205.html

    • Riccardo ha detto in risposta a Piero

      Alla faccia della discriminazione!

    • Brain ha detto in risposta a Piero

      I catto-talebani di Militia Christi (già il nome che evoca milizie religiose come nel mondo islamico fa rabbrividire) volevano antidemocraticamente impedire il regolarmente autorizzato Pride. Tutto il resto è solo reazione ai loro isterismi. Ai Pride nessuno è obbligato né ad assistervi né tantomeno ad andarci, ma in democrazia bisogna rendersi conto che la nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri. Anche se gli altri sono la minoranza LGBT che tanto disprezzate.

      • Castigamatti ha detto in risposta a Brain

        Ma democrazia vuole anche che io possa liberamente dire che il corteo non lo voglio perché non mi lo condivido…

        L’affissione dei manifesti mica impedisce fisicamente di manifestare (come invece hanno fatto alla GMG di Madrid i gruppi di indignados e amici vari…)

        Ma si sa, la libertà è a senso unico e la si invoca solo quando fa comodo a se stessi…

        • Castigamatti ha detto in risposta a Castigamatti

          * non lo condivido *

          perdono per il refuso

          • Brain ha detto in risposta a Castigamatti

            Castigamatti guarda che in democrazia se non condividi un corteo non ci vai, non chiedi che venga messo al bando (come in Russia).

            • Piero ha detto in risposta a Brain

              guarda che se non condividi un manifesto non chiedi di rimuoverlo come i tuoi amici fascisti hanno fatto!
              Ma non sei anche tu sui carri? Che ci fai ancora qua?

            • Luca S. ha detto in risposta a Brain

              Quindi sei d’accordo con noi, che la libertà di espressione vale anche per Militia Christi (e, ovviamente, per Giovanni Paolo II, di cui è stato riportato il pensiero)?

            • Ercole ha detto in risposta a Brain

              In Russia? Hanno fatto benissimo. C’è il diritto di manifestare in modo civile, dunque il Gay pride va al bando.

              • Brain ha detto in risposta a Ercole

                Questi interventi dimostrano chiaramente il vostro spiccato spirito “democratico” a senso unico. Quando vengono rimossi i manifesti di Militia Christi (esattamente come era stato fatto in occasione della papa-visita a Palermo) allora si strilla “fascisti fascisti!” (Piero) Quando manifestazioni pacifiche e democratiche come i Pride vengono messe al bando in regimi quali quello russo allora si applaude entusiasticamente (Ercole). Vedo che da questa parti la coerenza regna suprema.

        • Brain ha detto in risposta a Castigamatti

          Leggo molti commenti indignati e offesi riguardo la rimozione da parte del Comune di Roma dei manifesti antigay di Militia Christi. C’è chi dice “è fascismo”, c’è chi (come Castigamatti) si lamenta che “la libertà è a senso unico e la si invoca solo quando fa comodo a se stessi…”

          Appunto.

          Quando Ratzinger nell’autunno del 2010 andò a Palermo furono sequestrati striscioni e rimossi manifesti. In precedenza a Roma erano stati rimossi manifesti dell’UAAR in occasione dell’anniversario della presa di Porta Pia. (http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/10/10/04/palermo-polemica-visita-papa.html) Dunque di quali libertà “a senso unico” stiamo parlando?

          • Ercole ha detto in risposta a Brain

            Un conto è l’accoglienza di un Capo di Stato estero, un conto è la contrarietà alla fiera pubblica e oscena dei perizomi rosa degli omosessuali.

            • Brain ha detto in risposta a Ercole

              Trattasi di scusa patetica che infatti è stata ignorata dalle autorità, che si sono comportate nello stesso modo in entrambe le circostanze. Solo che quando rimuovono i manifesti della cricca cattofondamentalista di Militia Christi strillate “fascisti fascisti!” mentre quando tolgono gli altri allora si giustifica tutto. Democrazia a senso unico.

              • Luca S. ha detto in risposta a Brain

                Ancora non ho capito il tuo punto, a parte difendere l’omosessualismo. Sostieni, quindi, che andrebbero tolti i manifesti di entrambe le parti?

              • Ercole ha detto in risposta a Brain

                Ripeto: un conto è accogliere un capo di stato estero, un altro è una marcia di edonisti invasati.

      • Piero ha detto in risposta a Brain

        Ma come cavolo facevano a impedirlo, con i manifesti? ma stai fuori come un balcone!
        e quindi siccome non piacciono ai gay si fanno togliere i manifesti?
        Alla faccia della liberta’ di espressione!
        Ma che cavolo dici brainless?
        stai proprio fusa!

      • gemini ha detto in risposta a Brain

        I gay pride sono insulto alla democrazia!
        Sono blasfemi, indecorosi, incivili.
        La vostra LIBERTÀ FINISCE QUANDO INIZIA QUANDO INIZIA QUELLA DEGLI ALTRI.

        • Brain ha detto in risposta a gemini

          Gemini siamo d’accordo che la libertà finisce quando inizia quella degli altri. Difatti nessuno obbliga nessuno né ad assistere ai Pride né tantomeno ad andarci. Ricordo infine che i Pride sono regolarmente autorizzati, come tutte le manifestazioni pubbliche, dalle questure.

          • Gennaro ha detto in risposta a Brain

            Il Gay pride è pubblico, dunque si impone alla vista dei cittadini. Tant’è che a Mosca è stato giustamente vietato per i prossimi cento anni nel rispetto dei bambini e delle famiglie.

            Ti ricordo che sia agenti di polizia, sia pompieri cominciano a chiedere l’obiezione di coscienza per non essere costretti a subire la vista di cose indecenti: http://www.advocate.com/news/daily-news/2010/10/17/court-upholds-firefighters-gay-pride-verdict

          • Luca S. ha detto in risposta a Brain

            Sarebbe come dici tu se le kermesse omosessuali fossero su aree private. Ma i “pride” sono tenuti volutamente in luoghi pubblici, aperti a minori.

            • Andrea2 ha detto in risposta a Luca S.

              Anzi a volte addirittura queste oscenità sono sovvenzionate da istituzioni pubbliche… che scandalo

            • Brain ha detto in risposta a Luca S.

              Caro Luca S ai Pride, che ti piaccia o meno, partecipano tante famiglie e ci portano tranquillamente anche i loro figli, che magari cresceranno meno pieni di pregiudizi e piu’ tolleranti verso gli altri.

              • Sophie ha detto in risposta a Brain

                Non mi stupisce, ho letto sul giornale che in Svezia molti genitori fanno sesso davanti ai figli figurati…

  9. Dawnbreaker ha detto

    Ragazzi diffondete (perdonatemi se sfrutto questo spazio): il comune di Roma ha rimosso tempestivamente dei manifesti affissi da Militia Christi contro il Gay Pride 2012 sotto la forte pressione delle lobby gay e del Gay center.

    Gli omosessualisti sono passati alla censura aperta e il comune ha accettato di sottostare ad un ordine vero e proprio impartito da organizzazioni esterne alla giunta comunale.

    http://www.ilmessaggero.it/roma/cronaca/gay_pride_a_roma_militia_christi_protesta_comportamenti_innaturali_foto/notizie/204255.shtml

    Il re è nudo signori.

    • Piero ha detto in risposta a Dawnbreaker

      Il re è nudo signori.

      Non dirlo troppo forte che qualcuno potrebbe farci un pensierino… 😉

      • Castigamatti ha detto in risposta a Piero

        Ti ho sempre reputato un genio 🙂

      • gemini ha detto in risposta a Piero

        Piero ma la Destra non ci doveva difendere da queste cose? Perché Alemanno ha fatto rimuovere i manifesti? Destra e sinistra uguali?

        • Piero ha detto in risposta a gemini

          per la “sudditanza psicologica” che ha la destra nei confronti del potere che ha la sinistra nel “culturale”.
          In particolare Alemanno deve sempre essere “piu’ realista del re”, deve sempre essere piu’ sinistro dei sinistri, deve far dimenticare a tutti i costi il suo passato nel MS (nonche’ genero di Rauti) e quindi via a tutta una serie di scopiazzature (in peggio poi) della sinistra piu’ radicale…
          Poi come dimenticare la scimmiottatura pressante e continua della “commissione Attali” (che Alemanno nominava ad ogni pie’ sospinto) , poi come dimenticare il calarsi le braghe riguardo la direzione del Festival del Cinema di Venezia, l’inutile doppione (fatto guarda caso da Veltroni) del Festival di Roma, la tassa in piu’ per finanziare Moretti & compagni di lotta…

          • Luca S. ha detto in risposta a Piero

            Bravo, Piero, la dinamica psicologica è esattamente quella che descrivi. Avremo tempo di assistere a cose peggiori.

      • Dawnbreaker ha detto in risposta a Piero

        Ok, questa mi ha fatto ridere lo ammetto ahah

    • Cagliostro (alias agnostico) ha detto in risposta a Dawnbreaker

      Ma al comune di roma non c’è come sindaco quell’alemanno che ha sfilato assieme a Militia Christi alla Marcia per la vita??
      Se sono stati rimossi erano manifesti ABUSIVI.

    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Dawnbreaker

      Trovo inquietante nei giornali l’assuefazione al politicamente corretto. Avete notato nel sommario la frase “Manifesti omofobi di Militia Christi con frasi di Wojtyla contro la manifestazione”?
      Papa Giovanni Paolo II è figura ancora troppo popolare per esser tacciata di omofobia, e quindi l’appellativo è riservato a Militia Christi. Ma Militia Christi ha solo riportato niente di più che una frase di Wojtyla, quindi se sono omofobi quelli, lo sarà anche questi. Ma non si dice ovviamente, non sarebbe politicamente corretto. E la verità come al solito è un optional.

      Poi diversi giornali riportano le dichiarazioni di “Andrea Berardicurti del circolo Mario Mieli”, peccato che nessuno si prenda la briga di ricordare che Mario Mieli fosse un teorico della pedofilia.

    • Luca S. ha detto in risposta a Dawnbreaker

      Questa è una delle ragioni per cui non bisogna eleggere persone con il passato compromesso, ex fascisti o ex comunisti. Una volta eletti, sentono il bisogno di affrancarsi dal passato e diventano schiavi degli altri. Se il Comune non avesse tolto i manifesti sarebbe stato tacciato di “fascismo”. E così, ha finito per fare del fascismo davvero.

  10. Sophie ha detto

    http://www.youtube.com/watch?v=B5kS0LPGFzk&feature=relmfu Da notare i commenti delle viperette invidiose.

  11. Brain ha detto

    Quelli che vengono spacciati per “aiuti psicologici” sono in realtà una vera e propria istigazione al desiderio di cambiare indotta facendo leva sul disprezzo morale degli omosessuali e sulla conseguente emarginazione sociale fomentata dalla propaganda dei fondamentalisti religiosi.

    In Italia.

    Anche nella cattolicissima Italia l’Ordine degli Psicologi Italiano nel gennaio 2008 ha preso ufficialmente posizione in una nota nella quale si chiarisce che “Lo psicologo non deroga mai ai principi del Codice Deontologico nessuna ragione né di natura culturale né di natura religiosa (…) È evidente quindi che lo psicologo non può prestarsi ad alcuna “terapia riparativa” dell’orientamento sessuale di una persona.”

    Comuicato ufficiale dell’Ordine degli Psicologici dell’Emilia Romagna

    “L’analisi delle ricerche scientifiche e dei dati clinici, pubblicata recentemente dall’American Psyachiatric Assoaciation e condivisa dal Consiglio dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna con l’approvazione del documento ufficiale contro le “Terapie Riparative”, ribadisce la nocività di tali trattamenti. Dall’esame della letteratura scientifica è infatti emerso che le terapie tese a modificare l’orientamento sessuale, oltre a fallire nel loro scopo, possono provocare nei soggetti gravi effetti negativi che spaziano dalla perdita di interesse sessuale all’ansia e depressione – a volte aggravate da spinte al suicidio – causando pesanti stress emotivi ed accrescendo l’omofobia interiorizzata. L’APA aggiunge la preoccupazione che il diffondersi delle “Terapie Riparative” contribuisca ad aumentare pregiudizi e discriminazioni sociali, causa principale dello stress emotivo degli omosessuali e delle loro famiglie, e invita organismi sociali e professionisti ad attivarsi per contrastarle.

    APA e Ordine dell’Emilia-Romagna, così come associazioni scientifiche ed enti di tutto il mondo, raccomandano pertanto a psicologi e psichiatri di affrontare il malessere accusato da alcuni omosessuali con terapie supportive, accoglienti e non giudicanti. Alla base di tale disagio ci sarebbe infatti un conflitto interno tra l’orientamento sessuale e il contesto socio-culturale cui la persona appartiene – spesso tuttora affetto da discriminazioni e disapprovazione sociale – in grado di indurre nell’individuo uno stato di omofobia interiorizzata che svaluta pesantemente l’immagine che ha di sé, causando imbarazzo, vergogna, colpa e tendenze suicide. Diventa allora eticamente necessario per i professionisti indirizzare la persona verso la consapevolezza di tale conflitto, aiutandola a superarlo e così liberarla da condizionamenti inconsapevoli e autodistruttivi.”
    Fonte:
    http://www.ordpsicologier.it/home.php?Lang=it&Item=terapie+riparat

    • lorenzo ha detto in risposta a Brain

      Mi vuoi dire una buona volta quale sarebbe lo scopo dell’omosessualità nell’evoluzione umana?

    • Luca S. ha detto in risposta a Brain

      Non è un problema di citazioni. Le coppie omosessuali sono sterili. Le famiglie che vorrebbero formare sono finte famiglie. Se tutti fossero omosessuali l’umanità si estinguerebbe, tra un party e l’altro, in una sola generazione. Diffondere l’omosessualità tra i ragazzi aumenterà solo il numero di infelici.

      • lorenzo ha detto in risposta a Luca S.

        Il motto degli omosessuali è: mal comune mezzo gaudio.

      • Brain ha detto in risposta a Luca S.

        Luca S., le citazioni di importanti e rispettate associazioni di professionisti partono da una visione globale delle tematiche e spiegano bene il perchè di certe decisioni e prese di posizione. – Anche molte coppie eterosessuali non hanno figli (non solo per sterilità ma anche per scelta) e non per questo decade il loro diritto di essere considerati ‘familiari’ l’un l’altro, con i diritti e doveri che questo comporta. – La solita grottesca paranoia che “Se tutti fossero omosessuali l’umanità si estinguerebbe” fa semplicemente ridere. Primo l’omosessualità riguarda un segmento minoritario della popolazione, stimato intorno al 5% e dunque il restante 95% puo’ fare tutti i figli che servono. Inolte nell’ultimo secolo la popolazione mondiale è più che triplicata (http://en.wikipedia.org/wiki/World_population) e se i tassi di incremento demografico rimangono quelli attuali nel 2050 potrebbe raggiungere i 10 miliardi, rispetto ai 7 miliardi attuali. Tutto questo con le problematiche di approvigionamento di cibo, energetico, risorse, eccetera… e state ancora qui ad agitare il risibile spauracchio del “ci estingueremo!!!” ?

        • Gabry ha detto in risposta a Brain

          Le coppie eterosessuale rimangono potenzialmente genitrici, inutile ostinarsi a paragonare due situazioni completamente diverse, che devono rimanere differenti nei loro diritti e nei loro doveri.

        • lorenzo ha detto in risposta a Brain

          Continui a non rispondermi:
          – Come possono coesistere nella stessa persona, senza generare problemi, un corpo che produce spermatozoi per fecondare gli ovuli ed una mente che non desidera farlo?
          – Non ti sembra logico e razionale che il conflitto nasca all’interno della persona e non che sia generato dell’esterno?

        • Luca S. ha detto in risposta a Brain

          Stai affermando che le coppie gay non costituiscono un problema solo perché sono una minoranza e, quindi, non potrebbero far danni. Dal punto di vista concettuale non è propriamente una bella difesa.

          • Brain ha detto in risposta a Luca S.

            Luca S. la tua logica se permetti è alquanto fallace. Il falso problema è lo spauracchio del “se diamo diritti alle coppie gay ci estingueremo”, non il fatto che siano minoranza e che non facciano figli (cosa che tra l’altro sta cambiando perchè grazie alle nuove tecniche vi sono un numero sempre maggiore di coppie dello stesso con figli, ma non vi sta bene neanche quello)

    • Ercole ha detto in risposta a Brain

      Brain(less), davvero mi spiace molto tutta questa agitazione.

      L’American Psychological Association -seppur guidata su questa tematica da puro spirito politico e non certo scientifico, come ha più volte rivelato l’ex presidente Cummings- si è opposta alla terapia di ri-orientamento sessuale ma riconoscendo contemporaneamente che «non vi sono studi dai risultati scientificamente rigorosi sia per determinare la reale efficacia o il danno di trattamenti “riparativi”».

      Ti saluta Povia, vi ringrazia per averli permesso di cantare a Sanremo senza che le minacce di morte diventassero atti reali.

  12. Sophie ha detto

    “conflitto interno tra l’orientamento sessuale e il contesto socio-culturale cui la persona appartiene”
    Conflitto interno fra l’orientamento sessuale, corpo percepito e corpo reale.

    • lorenzo ha detto in risposta a Sophie

      In effetti la lobby gay sta riuscendo a convincere milioni di gonzi che il malessere degli omosessuali non deriva dalla distonia tra il corpo fisico e la mente, ma da coloro che fanno presente come funzionano le leggi biologiche.

      • Sophie ha detto in risposta a lorenzo

        E bè dipende dalla società, dai bigotti medievali, dalla Chiesa, ecc. sì sì… Ovvio che il malessere parta innanzitutto da loro!!! Io avrei tante difficoltà e tanta confusione a vivere in un corpo di donna che non voglio, sentendomi maschio, desiderando le donne. Ma io me la prendo con gli psicologi che gli dicono che è tutto normale e che li convincono che devono assecondare la loro confusione (ops volevo dire orientamento sessuale). In galera li metterei perchè gli precludono la possibilità di essere felici con una propria famiglia e con dei propri figli! Ma giustamente che altro possono dire se sono politicamente corretti, fifoni e non sanno come aiutarli!? (Salvo chi ha deciso di rimboccarsi le maniche e darsi da fare come fanno i veri professionisti). Fortuna che ci sono omosessuali che si ribellano al sistema omosessualista e alla sua perversa politica.

        • lorenzo ha detto in risposta a Sophie

          Hai perfettamente ragione: è più che ovvio che gli omosessuali agiscano come “Cicero pro domo sua”, i veri fetenti sono quelli che, affermando di aiutarli, li lasciano “cuocere nel loro brodo”.

          • Sophie ha detto in risposta a lorenzo

            E’ ovvio che se un omosessuale è felice e sereno non ha bisogno di essere competitivo e invidioso di chi è etero, nè di organizzare carnevalate del Gay Pride, nè di autoghettizzarsi facendo l’eterna vittima, nè di fare la guerra a chiunque non la pensi come lui. Gli omosessuali che non vogliono essere tali hanno il diritto di chiedere e devono avere uno psicologo che li aiuti (io lo metterei come legge), perchè ritengo che la felicità sia un dovere nei confronti di noi stessi e degli altri! E gli omosessualisti esaltati devono farsi i cavoli loro e lasciarli liberi di fare quello che vogliono della propria vita! Qualche omosessuale preferisce la crociera dell’erotismo per soli gay con libero scambio di coppie e qualcun altro sogna una vita semplice con un lavoro, una ragazza e dei bei bambini. Se i primi vogliono sentirsi liberi di fare quello che vogliono lo facessero, ma lo stesso deve valere per i secondi.

        • Brain ha detto in risposta a Sophie

          Sophie la tua confusione mentale su questi argomenti emerge chiara da quello che scrivi. I gay e le lesbiche non vivono affatto “in un corpo che non vogliono”, sono felicissimi del loro corpo e non vogliono cambiarlo, e neanche si sentono del genere (maschio/femmina) opposto. Continuate a confondere clamorosamente l’orientamento sessuale con l’identita’ di genere.

          • Sophie ha detto in risposta a Brain

            Scusa Brain ma con tutto il rispetto tu sei l’ultimo a potermi dire che io sono confusa.
            Per il resto, bene allora posso sapere perchè quasi tutti gli omosessuali uomini si comportano come delle donne?

            • Brain ha detto in risposta a Sophie

              Sophie guarda che io quando parlavo di confusione non intendevo offenderti ma semplicemente dire che su questi argomenti fai confusione tra cose diverse (nel caso specifico l’orientamento sessuale e l’identità di genere, che sono due cose diverse). La tua seconda domanda invece denota la tua ignoranza. Anche qui non ti offendere, per ignoranza intendo non conoscenza. Il fatto che tu scriva che “quasi tutti gli omosessuali uomini si comportano come delle donne” dimostra semplicemente quanto poco o niente tu sappia di loro. Ti basi sullo stereotipo del gay effeminato e sculettante che da decenni ti viene proposto da tanto cinema e tv. Le persone omosessuali effeminate esistono, ma ti assicuro che sono una piccola minoranza, e comunque meritano il rispetto che si deve ad ogni persona. Ovviamente sono i gay più riconoscibili, e purtroppo per loro anche i più soggetti al disprezzo altrui per via della loro modo di essere. Ma tutti gli altri omosessuali nei quali ti imbatti ogni giorno, che possono essere il tuo edicolante, infermiere, impiegato, eccetera, semplicemente non li percepisci come tali solo perchè non combaciano con le tue aspettative comportamentali, basate su un logoro stereotipo. E ti posso assicurare che sono la maggioranza.

              • Gennaro ha detto in risposta a Brain

                L’unica che fa confusione a me pare che sia tu. Lo stereotipi gay lo avete creato voi, basta andare a qualsiasi gay pride per vederne conferma: infantilismo e volgarità sono i termini che potrebbero descrivere il comportamento omosessuale. D’altra parte basta accendere la televisione e vedere i vostri rappresentati pubblici, come Aldo Busi e Gabriele Paolini, per avere ulteriore conferma.

              • Sophie ha detto in risposta a Brain

                “Ti basi sullo stereotipo del gay effeminato e sculettante che da decenni ti viene proposto da tanto cinema e tv.” Mi baso anche su quelli che vanno al Gay Pride (150.000 a Roma quindi non 4 gatti)portando in mano palloncini a forma di fallo, su quelli che vedo in giro nella mia città ( anche travestiti sia uomini che donne), su quelli che ormai si sono completamente identificati non nel loro essere ma nel loro orientamento sessuale, su quelli che si sono messi a pomiciare in massa sulle scalinate della Chiesa, di quelli che si sono messi a slinguare davanti al Papa, ecc.

                “Le persone omosessuali effeminate esistono, ma ti assicuro che sono una piccola minoranza, e comunque meritano il rispetto che si deve ad ogni persona.”
                Anche chi non è d’accordo con certi esibizionismi merita rispetto senza essere apostrofato come omofobo.

                “Ovviamente sono i gay più riconoscibili, e purtroppo per loro anche i più soggetti al disprezzo altrui per via della loro modo di essere.”
                Ci sono scelte, o meglio stili di vita che hanno le loro conseguenze. Perchè, i cattolici non vengono disprezzati e calunniati?!

                “Ma tutti gli altri omosessuali nei quali ti imbatti ogni giorno, che possono essere il tuo edicolante, infermiere, impiegato, eccetera, semplicemente non li percepisci come tali solo perchè non combaciano con le tue aspettative comportamentali, basate su un logoro stereotipo.”
                Ne conosco molti di loro ma la maggior parte sono effemminati, che sia anche giusto un pò ma lo sono.

                • Brain ha detto in risposta a Sophie

                  Sophie tu dici che “la maggior parte sono effeminati” perche’ gli altri (la maggioranza) semplicemente non combacia col tuo stereotipo e dunque tu non li percepisci come gay.

                  Siamo comunque d’accordo sul fatto che “Ci sono scelte, o meglio stili di vita che hanno le loro conseguenze”. Infatti tantissimi gay, lesbiche o trans hanno pagato un prezzo altissimo nella loro vita per via del loro modo di essere, per la cattiveria e i pregiudizi della gente.

                  • Sophie ha detto in risposta a Brain

                    Io credo che la loro prepotenza gli stia facendo una pessima pubblicità.

                  • lorenzo ha detto in risposta a Brain

                    Caro Brain, hai perfettamente ragione che talvolta i gay pagano un prezzo altissimo nella loro vita, ma non hai però la più pallida idea del prezzo che rischiano di pagare, per l’eternità, dopo la morte.

          • lorenzo ha detto in risposta a Brain

            Mi vuoi dire perché il tuo corpo continui a produrre spermatozoi se poi la tua mente non è stimolata ad usarli allo scopo per il quale la natura li ha selezionati?
            Alla prossima copula col tuo amichetto, domandati perché il tuo corpo produce spermatozoi che servono a fecondate l’ovulo femminile ed il tuo cuoricino invece palpita per i maschi.

            • Paolo ha detto in risposta a lorenzo

              Sophie e Lorenzo la somma dell’ideologi religiosa he ha la pretesa di assurgere a verità scientifica…lo spermatozoo puó servire a quello ma ne è solo un aspetto maginale…e anche gli etero mica si riproducono tutte l volte che hanno rapporti….ahhh mahhh dimenticavo non so dove c’è scritto che ogni rapporto deve essere potenzialmente fecondo sennó è male o peccato o ualcsa del genere. E da lì non se ne esc vero lory e sophie?

              • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Paolo

                Che noia questa ideologia religiosa, sopratutto detto da uno dell’Uaar cioè un’associazione che si reputa “confessione religiosa”.

              • lorenzo ha detto in risposta a Paolo

                Paolino Paolino, quando la smetterai di ragionare come un bambino?
                Non hai ancora capito la differenza tra:
                – la biologia e la religione,
                – l’ideologia e la legge,
                – l’opinione e la verità,
                – la priorità e la marginalità,
                – la riproduzione e l’unione,
                – la possibilità e la responsabilità,
                – l’amoree il sesso,
                – il male ed il peccato…
                Un’ultima cosa: siccome forse sono rimasto un po’ indietro, mi vuoi rendere edotto sulla tua affermazione riguardo al fatto che lo spermatozoo serve solo marginalmente alla fecondazione? Quale sarebbe il suo scopo prioritario? Forse la lubrificazione anale?

              • Sophie ha detto in risposta a Paolo

                Paolo, non farmi essere volgare ma il membro che hai in mezzo alle gambe non ce l’hai per bellezza o perchè Madre Natura voleva darci un passatempo per allietare le giornate. Sta lì per uno scopo ben preciso.

                • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

                  Quale? No, perché altrimenti non capisco che senso abbia fare voto di castità.

                  • lorenzo ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Da un punto di vista biologico, tra castità ed omosessualità c’è poca differenza.
                    Da un punto di vista cattolico la differenza è la stessa che c’è tra la vita e la morte.

                  • Pino ha detto in risposta a Roberto Dara

                    magari tu non capissi solo quello, il tuo problema è un altro, sono poche le cose che capisci

                  • Sophie ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Gli omosessuali non fanno figli perchè impossibilitati dalla natura, quelli che fanno voto di castità non fanno figli per scelta personale. Tutto chiaro?

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

                      Quelli che non fanno figli perché impossibilitati dalla natura si chiamano impotenti. Gli omosessuali, se non impotenti, possono benissimo fare figli (con un partner non impotente di sesso opposto). Un conto è la natura, un conto è l’amore e il desiderio.

                    • Sophie ha detto in risposta a Sophie

                      Roberto possono gli omosessuali fare figli con qualcuno con il loro stesso sesso?

                    • roberto dara ha detto in risposta a Sophie

                      Te l’ho scritto: un conto è la natura, un conto l’amore e il desiderio. Fare figli tecnicamente è un atto naturale, lo fanno tutti gli animali. Amare ê un atto umano, e l’uomo ha impiegato milioni di anni per evolversi dalla natura e dall’istinto. Limitare l’essere umano alle mere funzioni riproduttive è lasciare l’uomo allo stato primitivo.

                    • Sophie ha detto in risposta a Sophie

                      Anche compiere atti omosessuali è roba da primitivi. Andava a tutta nell’antica Roma e nell’antica Grecia, pensa quanto stiamo tornando indietro….. Dunque, siccome una coppia omosessuale non è fatta di solo amore platonico, mi dici come possono fare figli insieme?

                    • roberto dara ha detto in risposta a Sophie

                      Defiire i greci o i romani dei primitivi è un po’ azzardato, dal momento che buona parte delle basi della nostra societa’ occidentale deriva dalla loro cultura.

                    • Sophie ha detto in risposta a Sophie

                      Scusa Roberto, non è la cultura (se la intendi nel senso di grandi menti)a fare una persona dignitosa. Gli antichi Romani e compagna bella sì si comportavano da primitivi: omosessualità, pedofilia, orge, rapporti extraconiugali, mangiare fino a vomitare nel vero senso della parola e poi ricominciare, ecc. tutto all’ordine del giorno.

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

                      Se è per questo erano anche schiavisti (come del resto gli americani fino a 200 anni fa). Ovvio che il loro stile di vita non è pienamente compatibile con la mentalità attuale. Laddove oggi alcuni comportamenti sono considerati reati (ad es. pedofilia o schiavismo) ce ne sono altri che oggi non lo sono, ma questo non significa che fosse una società primitiva nel senso più pieno del termine. Gli stili di vita e la mentalità evolvono, su alcuni temi oggi li consideriamo inaccettabili (mentre all’epoca non lo erano), su altri no. L’omosessualità all’epoca degli antichi romani era tollerata a Roma, ma nella stessa epoca non lo era in palestina. Poi per secoli non è stata più tollerata in quasi tutto il mondo occidentale, mentre oggi lo è. L’omosessualità è un dato di fatto, non è una malattia, non discuto il fatto che per alcune persone possa essere una caratteristica temporanea o ambivalente, dipende dalla società tollerarla o meno, così come per altre caratteristiche dell’individuo.

                    • Sophie ha detto in risposta a Sophie

                      L’omosessualità non è un dato di fatto ma una deviazione di fatto.

                  • Sophie ha detto in risposta a Roberto Dara

                    Il voto di castità tu lo vedi semplicemente come una persona che non tromba e basta. Il significato per i cattolici è molto più profondo e nobile. Una persona che lo fa: o ha deciso di rimanere casta fino a quando non si sposerà o lo fa perchè s’è sposata con Dio. Hai mai sentito parlare ad esempio dei matrimoni mistici di tante Sante con Gesù?!

                    • Roberto Dara ha detto in risposta a Sophie

                      Certo, ma non vedo allora cosa c’entra la tua risposta data a Paolo sul “significato” che avrebbe il coso in mezzo alle gambe, se la natura l’ha dato per uno scopo preciso ma si possa per scelta (religiosa e nobile, o per una tendenza sessuale differente) non utilizzarlo per quello specifico scopo. In entrambi i casi la natura viene neutralizzata.

                    • Sophie ha detto in risposta a Sophie

                      Ha molto significato perchè era per far capire che la Natura ha fatto gli organi disponendoli in maniera tale che ti puoi unire ad un altro solo con un rapporto etero. Se l’omosessualità fosse una cosa normale dovremmo nascere tutti con due organi, evidentemente il disegno (poi violentato dal capriccio ideologico) era un altro.

                    • Sophie ha detto in risposta a Sophie

                      PS: mettere castità ed omosessualità sullo stesso piano è come mettere uno che non usa il coltello per sbucciare la mela perchè tanto se la mangia intera, con uno che usa il coltello per mangiarsi il brodino.

  13. Max ha detto

    Non parlo da psicologo, quindi probabilmente sbaglio da qualche parte. Comunque; se una persona ha delle tendenze omosessuali – le cose non sono mai in bianco o nero, ma ci sono una infinita’ di sfumature graduali – e desidera pero’ vivere da etero, si sente piu’ felice e realizzato cosi’, perche’ impedirglielo? Vi sono casi di persone con tendenze omo (leggere, immagino) che ora conducono una felice vita da etero, sono sposate e con figli.
    Far si’ che non appena vi sia un minimo di tendenze omosessuali la persona si debba liberare della parte etero di se’ mi sembra un’assurdita’.

  14. Federico ha detto

    Imparate a fare informazione se volete essere razionali.

    Anacronistico —> […] Nel 2006 l’allora presidente dell’associazione, Gerald P. Koocher, ha dichiarato che «l’APA non ha alcun conflitto con gli psicologi che aiutano le persone afflitte da indesiderate attrazioni omosessuali», aggiungendo che la scelta di entrare in terapia per diminuire attrazioni omosessuali e per rafforzare il potenziale eterosessuale deve essere rispettata (deve essere volontaria e gli obiettivi devono essere concordati col terapeuta) […]

    Opinione aggiornata —> […] In 2009, American Psychological Association stated that it “encourages mental health professionals to avoid misrepresenting the efficacy of sexual orientation change efforts by promoting or promising change in sexual orientation when providing assistance to individuals distressed by their own or others’ sexual orientation and concludes that the benefits reported by participants in sexual orientation change efforts can be gained through approaches that do not attempt to change sexual orientation” […]
    Nel 2009, l’APA ha dichiarato di incoraggiare i professionisti della sanità mentale di evitare di mal interpretare l’efficacia degli sforzi di cambiamento dell’orientamento sessuale promuovendo e promettendo un cambiamento nell’orientamento sessuale, quando assistono a individui angosciati dal proprio orientamento sessuale, e conclude che i benefici riferiti dai coloro che si sono sforzati di cambiare il proprio orientamento sessuale possono essere avuti attraverso approcci che non tentano di cambiare l’orientamento sessuale.

    • Ercole ha detto in risposta a Federico

      L’uomo è un essere razionale, non si impara la razionalità. Forse tu devi imparare a fare ironia e sopratutto a scrivere commenti sensati.

      Tu metti in relazione i soliti comunicati ufficiali che sono solamente politici (forse che sia stato scoperto qualcosa tra il 2006 e il 2009???) alle posizioni dei vari presidenti dell’APA che sono ovviamente posizioni genuine e libere dal condizionamento politico.

      Migliaia di persone abbandonano ogni anno l’omosessualità, alla facciazza tua 🙂

    • Karma ha detto in risposta a Federico

      “opinione aggiornata”…bravo, ti sei confutato da solo. E’ solo un’opinione perché di fatto «non vi sono studi dai risultati scientificamente rigorosi sia per determinare la reale efficacia o il danno di trattamenti “riparativi”»: http://www.psychology.org.au/assets/files/reparative_therapy.pdf

      • Brain ha detto in risposta a Karma

        Karma, hai segnalato un documento dell’Australian Psychological Association nelle cui RACCOMANDAZIONI non solo si ribadisce che l’omosessualità non è un disordine mentale (punto 1 – NON è un disordine mentale, per cui non c’è niente da ‘curare’) ma anche (punto 2) che “le modalità psicoterapeutiche per convertire o ‘riparare’ l’omosessualità si basano su teorie dello sviluppo la cui validità scientifica è discutibile. Inoltre, segnalazioni aneddotiche di ‘cure’ sono controbilanciate da affermazioni aneddotiche di danni psicologici. I fautori delle terapie riparative non hanno finora prodotto alcun rigorosa ricerca scientifica a supporto delle loro affermazioni di cura. Finché non ci sarà tale ricerca disponibile, l’APS raccomanda che gli operatori eticamente corretti si astengano da tentativi di cambiare l’orientamento sessuale degli individui.”

        • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

          La terapia non “cura” niente, ma riconduce fuori dall’omosessualità il paziente che lo desidera.

          Rispetto all’efficacia delle terapie, secondo l’APA «non vi sono studi dai risultati scientificamente rigorosi sia per determinare la reale efficacia o il danno di trattamenti “riparativi”»: http://www.psychology.org.au/assets/files/reparative_therapy.pdf, anche se in realtà gli ultimi studi dimostrano che sono efficaci e non danneggiano: http://www.uccronline.it/2011/10/03/studio-usa-la-terapia-sugli-omosessuali-funziona-e-non-danneggia/.
          D’altra parte è pieno di omosessuali tornati alla vita eterosessuale grazie all’aiuto di queste terapie.

          • Brain ha detto in risposta a Fabio Moraldi

            Fabio ti segnalo dal dizionario di lingua italiana la definzione di paziente: “Chi è affetto da una malattia e si sottopone alle cure di un medico”. Tu scrivi che “La terapia non “cura” niente”. E allora? Le “terapie” che non curano niente non sono terapie.

            Le persone che desiderano uscire dall’omosessualità sono spinte dallo stigma, dal disprezzo e talvolta anche dall’odio (“God Hates Fags” [Dio odia i froci] è uno degli slogan preferiti dagli integralisti religiosi anglosassoni) che molte persone ancora nutrono nei loro confronti.

            Per quanto riguarda l’Australian Psychological Association che tu stesso citi la lor posizione è netta ed inequivocabile: “l’APS raccomanda che gli operatori eticamente corretti si astengano da tentativi di cambiare l’orientamento sessuale degli individui.” Il che significa chiaramente che coloro che si dedicano alle cosiddette ‘terapie riparative’ operano AL DI FUORI della corretta deontologia professionale.

            • Fabio Moraldi ha detto in risposta a Brain

              In psicologia si chiama terapia anche senza necessità di cure: http://www.uccronline.it/2012/04/18/franco-grillini-e-lomosessualita-egodistonica/

              Le persone che diventano omosessuali vengono spinte dalla moda del momento, dal poter ricevere privilegi e attenzione mediatica. Tant’è che ci sono più omosessuali dichiarati ora di quanti ce n’erano 20 anni fa. Il gaysmo fa tendenza oggi, se non sei gay non puoi andare in televisione, al cinema, nella moda, nei quotidiani.

              Per quanto riguarda l’Australian Psychological Association, sappiamo che si oppone al divieto delle terapie riparative, assieme ai centinaia di psicologi ed ex presidenti dell’APA, liberi ora di incarichi politici.

              • Brain ha detto in risposta a Fabio Moraldi

                Fabio guarda che tu puoi credere a quello che vuoi ma non puoi raccontare favolette e aspettare che nessuno controbatta. Le persone omosessuali esistono anche nei paesi musulmani o nei regimi totalitari, nei quali pagano per il loro modo di essere con la galera e in alcune nazioni ancora oggi con la pena capitale. Alla faccia dei ‘privilegi’!

                Di omosessuali dichiarati oggi ce ne sono di più semplicemente perché lo stigma sociale e i pregiudizi stanno in generale diminuendo. Tutto quello che un tempo veniva patologizzato, colpevolizzato e spingeva all’emarginazione sociale veniva ovviamente nascosto, mentre oggi sta gradualmente rientrando nella normale molteplicità di caratteristiche che contraddistinguono l’umanità. Non siamo tutti robot identici, fatti con lo stampino.

                Quanto all’ Australian Psychological Association sappiamo quello che dicono (loro, non tu), e quello che dicono è quello che ho già riportato (testualmente) in precedenza: “l’APS raccomanda che gli operatori eticamente corretti si astengano da tentativi di cambiare l’orientamento sessuale degli individui.” Ti puoi arrampicare sugli specchi quanto vuoi ma il dato reale non cambia: chi si dedica a tali ‘terapie’ opera al di fuori della corretta deontologai professionale.

        • lorenzo ha detto in risposta a Brain

          Hai ragione ad affermare che l’omosessualità non è un disordine mentale: è infatti una distonia tra ciò che produce il corpo fisico e ciò che desidera la mente.

    • lorenzo ha detto in risposta a Federico

      I fatti sono:
      – Il corpo del maschio produce spermatozoi.
      – Il corpo della femmina produce ovuli.
      – Per legge biologica l’uomo si riproduce per via sessuata a fecondazione interna.
      – Taluni maschi e talune femmine della razza umana sono mentalmente inidonei a riprodursi per via sessuata.

      Mi sai trarre da queste semplici constatazioni dei fatti una conclusione razionale?

  15. L’omosessualità negli animali, un modello sicuramente da seguire e che sicuramente giustifica il riconoscimentodelle coppie omosessuali 🙂

    http://www.culturacattolica.it/?id=17&id_n=30337

    • lorenzo ha detto in risposta a Francesco Santoni

      Non potrebbe essere qualcosa di simile all’imprintig delle oche? 🙂

    • Gab ha detto in risposta a Francesco Santoni

      Francesco purtroppo siamo pieni di etologi incompetenti in Italia. L’etologia è una scienza seria che solo la Medicina Veterinara ha la competenza completa di proporre e non i tanti corsi moderni di “scienze biologiche” che hanno snaturato completamente il significato di tale scienza.

      Non esiste l’omosessualità tra gli animali. L’atto omosessuale è sempre giustificato. Sono 2 cose completamente diverse. Un esempio tipico è la dominanza che viene esercitata dai cani (attraverso la monta di un asciugamano, della gamba di un tavolo, della gamba di una persona ed anche di altri cani maschi). A chi, sano di mente, verrebbe da dire che il cane è “di natura” omosessuale? Semplicemente è l’esercizio della dominanza e nulla ha a che fare con l’omosessualità. Altrimenti non andrebbero a montarsi anche gli asciugamani.

      E ce ne sono mille altri di esempi di questo tipo. La realtà è che non si può scendere sul piano di questi fantomatici etologi (che non sono veterinari e non hanno elementi di scienza medica per potersi permettere certe affermazioni). La realtà è che l’omosessualità tra gli animali non esiste semplicemente perché il significato è dato da altri motivi che non sono di “omosessualità” presente solo tra gli esseri umani presente come sovversione e perversione della natura stessa, dato che gli animali non rifiutano certo la continuazione della specie. A quello saremmo capaci solo noi infarciti come siamo di tanta concupiscenza dettata dal peccato originale.

      • Brain ha detto in risposta a Gab

        Gab ci vuole davvero un bel coraggio a parlare di “fantomatici etologi” e di difendere il “significato di tale scienza” per poi concludere il tuo intervento tirando fuori addirittura il PECCATO ORIGINALE, quello si un dato scientifico inoppugnabile! – Per coloro che riescono a discernere i dati scientifici dalle credenze religiose (rispettabilissime di per se, ma non quando impattano – alterandola – sull’attività professionale di chi si occupa di scienza) sul tema omosessualità nel regno animale rimando al sito della nota mostra itinerante “Against Nature?” curata dall’Università di Oslo –
        http://www.nhm.uio.no/besok-oss/utstillinger/skiftende/againstnature/index-eng.html

        • lorenzo ha detto in risposta a Brain

          Oramai è chiaro che per te il modello da imitare è l’animale e non l’Uomo e che aspiri ad una legislazione positiva nella quale dichiarare leciti tutti comportamenti sessuali riscontrabili negli animali: stupro, pedofilia, incesto, violenza di gruppo…, pero mi vuoi rispondere una buona volta sul problema della distonia presente nella stessa persona tra ciò che produce il corpo e ciò che desidera la mente? E’ abbastanza ovvio che nell’animale detta distonia non esista per via dell’istinto, ma perché anche l’uomo dovrebbe comportarsi in modo istintivo e non razionale?
          “Fatti non foste per viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza”

          • Brain ha detto in risposta a Gennaro

            Gennaro l’articolo che citi mi sta benissimo, auguro a quel pinguino tutta la felicità possibile con la sua nuova compagna. Io non voglio assolutamente spingere o costringere nessuno verso un certo orientamento sessuale, ritengo che ognuno debba vivere la propria vita secondo il proprio modo di essere. Io, al contraio di voi, non istigo certo alle terapie riparative e non voglio che altri debbano vivere la LORO vita secondo la MIA morale.

            Certo che se quell’articolo di Repubblico avesse raccontato una storia opposta (un pinguno che fa coppia con un altro pinguni) certamente si sarebbe immediatamente tacciato tale testata di fare della “bassa propaganda omosessualista”.

            ciao 🙂

            • Brain ha detto in risposta a Brain

              scusate il refuso, era ovviamente Repubblica, non ‘Repubblico’.

              Non impongo neanche il cambio sesso a nessuno! 🙂

            • Gennaro ha detto in risposta a Brain

              Bene, prendi atto che l’ex omosessualità è naturale e dunque da promuovere a più non posso. Grazie 🙂

              • Brain ha detto in risposta a Gennaro

                E tu/voi prendete atto che l’omosessualità è altrettanto naturale e le persone che non sono eterosessuali vanno rispettate e non spintonate verso ‘terapie riparative’ al fine di farle diventare quello che non sono solo per compiacere i vostri giudizi etici e i vostri dogmi religiosi. Nessuno vuole imporre niente a voi, nessuno vi chiede di cambiare una virgola del vostro stile di vita, dovreste avere la bontà di fare altrettanto.

                • lorenzo ha detto in risposta a Brain

                  E tu/voi prendete atto che l’omosessualità è altrettanto naturale che l’incesto o la pedofilia e che alle persone che non sono eterosessuali, per il rispetto che è loro dovuto, non va nascosta la verità sulla loro reale situazione e, senza voler spintonate nessuno verso ‘terapie riparative’, il cui unico fine è di eliminare la distonia tra ciò che fa il fisico e ciò che desidera la mente, non bisogna in alcun modo negare l’evidenza biologica per allinearsi al politicamente corretto oggi imperante.
                  Nessuno vuole imporre niente a voi, nessuno vi chiede di cambiare una virgola del vostro stile di vita, dovreste avere la bontà di lasciarci dire quale sia la verità: “… la verità ti fa male lo so…”

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