Pedofilia: ritirate le accuse al Papa sul “caso Murphy”, Marco Politi resta zitto

Si moltiplicano in Italia e all’estero i casi di sacerdoti accusati di pedofilia, diffamati sulla stampa e poi risultati completamente innocenti ed estranei ai fatti, come i più recenti: don Martin Steinerpadre John GeoghaJames Patrick Jennings e il reverendo Charles Murphy. Emblematico è il caso di don Giorgio Govoni, morto di infarto dopo le (ingiuste) accuse o quello di mons. Zollitsch, presidente della Conferenza episcopale tedesca.

Il 26 marzo 2010 la stampa cercò anche di coinvolgere Benedetto XVI, le accuse partirono dal “New York Times” e arrivarono anche in Italia, su tutte le prime pagine dei quotidiani.  Il caso fu quello di padre Lawrence Murphy, un “prete” che dal 1950 al 1974 aveva lavorato in una scuola per bambini sordomuti di Milwaukee abusando di centinaia di ragazzi.

Jeff Anderson, l’affarista avvocato americano che si “occupa” di difendere le vittime abusate da sacerdoti, cercò di tirare in ballo il Pontefice, che al momento dei fatti guidava la Congregazione per la Dottrina della Fede, accusandolo di “insabbiamento” e sostenendo che la responsabilità delle azioni di un dipendente possono ricadere sul suo datore di lavoro (in questo caso, la diocesi di Milwaukee dove era padre Murphy), ma anche sulla Santa Sede, la quale può -secondo la teoria- controllare i vescovi in tutto il mondo. Il quotidiano “La Repubblica” pubblicò perfino tutti i documenti dell’accusa, mentre la nota associazione Snap (della cui attività diffamatoria abbiamo creato un dossier) iniziò a distribuire volantini contro Papa Ratzinger al confine tra l’Italia e la Città del Vaticano. Il vati-laicista de “Il Fatto Quotidiano”, Marco Politi, consumò fiumi di inchiostro accusando Ratzinger di “insabbiamenti”, di “perdita di credibilità” e chiedendone implicitamente le dimissioni.

Tuttavia in questi giorni, qualche riga su alcuni quotidiani informa la chiusura davanti alla Corte distrettuale del Wisconsin della vicenda ritenuta “il caso più emblematico di insabbiamento”, ovvero il “caso Murphy”. Tutte le denunce contro Ratzinger e i cardinali Tarcisio Bertone e Angelo Sodano sono state ritirate.  L’avvocato della Santa Sede, Jeffrey S. Lena, ha spiegato che si è fatta «l’archiviazione immediata della causa, senza che sia necessaria una sentenza in merito emanata dalla corte. Hanno ritirato tutto perché sapevano che avrebbero perso se avessero continuato a perseguire il caso. Non volevano una pronuncia negativa da parte del giudice». Ovvero la dimostrazione palese che le pesanti  accuse rivolte a papa Ratzinger due anni fa erano completamente inconsistenti. Lena ha continuato: «A mio parere, la vittima è stata utilizzata per promuovere un attacco giuridicamente insostenibile contro la Santa Sede».

Marco Politi? Muto come un pesce. Questa conclusione è stata riportata esclusivamente da “Avvenire”, da “La Stampa” (Andrea Tornielli) e dal “Tempo” (Andrea Acali) . Nei Paesi anglosassoni, dall'”Huffington Post”, dal “Washington Post” tra i “big”, seppur non in prima pagina ma nella sezione “religione”. La sproporzione con quanto accaduto il 26 marzo di due anni fa, scrive “Avvenire”, è plateale. E ingiustificata. Radiovaticana ha commentato: «Si è conclusa nel silenzio dei mass media una dolorosa vicenda di abusi che avrebbe voluto coinvolgere il Papa e la Santa Sede». Vatican Insider ricostruisce ottimamente la vicenda. Già allora si era parlato di uno dei soliti falsi attacchi al Pontefice, lo avevano fatto l’editorialista de “Il Corriere” Pierluigi Battista e tanti altri. Rimane il pensiero del grande intellettuale (non cattolico) americano Philip Jenkins sul “Mito dei sacerdoti pedofili” e sul fatto che oggi l’unico pregiudizio accettabile è essere anticattolici.

 

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63 commenti a Pedofilia: ritirate le accuse al Papa sul “caso Murphy”, Marco Politi resta zitto

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  1. Kosmo ha detto

    Benedetto XV????? o_O

    Un po’ troppo presto…

  2. DSaeba ha detto

    Politi sarebbe il Vaticanista del Fatto? Ora si spiega tutto.

    • GiuliaM ha detto in risposta a DSaeba

      Quel giornalaccio purtroppo va per la maggiore tra i miei compagni di corso (manco a dirlo, quasi tutti anticlericaloni)…

  3. Fabrizio ha detto

    Giornalista alquanto disonesto.

  4. Fabio Moraldi ha detto

    Bene, sono contento che queste bufale vengano comunque smentite.

  5. Sophie ha detto

    Che chiedano perdono a quei preti diffamati e a Dio!

  6. esse ha detto

    Politi, in certi casi e su certe persone (in primis Papa Benedetto), ha solo la bocca per parlare, ma non ha nè orecchi per sentire, nè occhi per leggere.
    Qualcuno crede ancora, anche solo, all’equidistanza di Politi? O del Fatto? I ‘fatti’, loro, non li raccontano, li determinano. Le smentite, o le rettifiche quindi, se non sono allineate alle loro interpretazioni, non possono esistere.

  7. Paolo Viti ha detto

    Da notare che Ivan B. ha tirato fuori la questione proprio pochi giorni fa: http://www.uccronline.it/2012/02/13/stati-uniti-rivelato-il-tentativo-di-cospirazione-della-snap-contro-la-chiesa/#comment-51593

    Osservate le conclusioni che trae.

  8. edoardo ha detto

    Quando partiranno le querele per diffamazione?
    Voglio ben sperare che ci saranno delle querele.
    E mi auguro che siano molto plateali, a partire da quella del caso-Ferrara sull’ICI.
    Se non ci fossero, sarebbe il colmo!!!!!

  9. edoardo ha detto

    Chi rinuncia a difendersi ha già perso in partenza.
    Allora tanto valeva offrire risarcimenti milionari svendendo il patrimonio senza verificare la veridicità delle accuse come ha fatto Mahoney.
    Qui non è questione di giustizia terrena, ma di tattica, di strategia.
    Chi ha intenzione di creare a tavolino uno scoop diffamando, saprà che la cosa non finirà lì.
    Ammettiamo che qualcuno accusi te di essere pedofilo o di aver commesso un certo crimine, e tu sai che sei innocente, cosa fai? Te ne stai lì come un broccolo a prenderle, rovinarti la reputazione, a distruggere la tua esistenza per non avere il coraggio di opporti e rendergli il dovuto?
    In quanto a querelare ogni giorno no, la domenica è sacra, dal sabato si va direttamente al lunedì.

  10. Luigi Pavone ha detto

    @Paolo Viti
    I commenti che hai citati sono miei. E’ la prima volta che mi si attribuiscono esattamente le cose che ho dette e che non posso che ribadire. Una delle cose che ho dette è un fatto: “per l’accusa di aver ostacolato la giustizia Papa Ratzinger ha invocato l’immunità come Capo di Stato”. Poi due giudizi che ribadisco:

    (1) “Il problema di fondo è che la chiesa cattolica ha preferito mantenere una forma statuale per la quale essa tende ad entrare in contrasto con le varie istituzioni laiche dei vari paesi. Per la sua forma statuale essa tende a fare indagini per conto suo, a somministrarsi la giustizia per conto suo etc., nei limiti del possibile. E’ insofferente per ciò che ritiene, data la sua forma statuale, ingerenze nella sua sfera, che non è solo religiosa, ma anche economica e massimamente politica.”

    (2) Il giudizio (1) è giustificato a mio parere da una serie di documenti, in particolare da: il Crimen sollicitationis, De Delictis Gravioribus. I testi in lingua latina sono reperibili in internet. La traduzione di alcuni passi si trova qui: http://it.wikipedia.org/wiki/Crimen_sollicitationis. Dai testi emerge che il clero – a mio giudizio perché mantiene una forma statuale molta accentuata – tende a condurre indagini per conto proprio, a processare per conto proprio etc., e a imporre il segreto pene scomuniche. Questo entra inevitabilmente in conflitto con le istituzioni laiche che svolgono analoghe funzioni.

    • Ottone ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Il tuo fatto… è un problema? Una persona non può adoperare uno strumento a sua disposizione per impedire il compiersi del male? No, ma per te è un problema perché in quel modo sfugge agli attacchi di voi anticattolici.

      Quanto ai tuoi giudizi (sbagliati)
      1) perché sarebbe un problema? Perché la Chiesa non avrebbe il diritto di ribadire cosa ritiene giusto, anche se ciò può essere interpretato dai maligni come te come un’ingerenza? È la giustizia che conta o la tua opinione? Lo sai che non sempre andare giù di punizioni e condanne è la cosa più giusta e più umana da fare?
      Per quanto riguarda l’ingerenza politica ed economica, mi spiegheresti dove starebbe? In che modo si attua? esiste? Queste son frottole caro mio e l’onere della prova è a tuo carico stavolta.

      2) il Crimen sollicitationis e il De Delictis Gravioribus, se letti con attenzione e senza pregiudizio rivelano un comportamento che, per i casi dei quali stiamo discutendo, è praticamente perfetto, soprattutto se traggono le proprie considerazioni dopo aver letto le norme previste dal catechismo, le quali invitano addirittura ad agire anche secondo le leggi laiche. Se poi l’istituzione laica sbava e si dimena per applicare malamente i propri ordinamenti privi di dimensione umana allo scopo di soddisfare i capricci laicisti, non mi interessa. Suggerirei ai laici di cambiare le regole, sono sicuro che in questo modo avranno molte meno ingerenze delle quali lamentarsi.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Dunque parole false e confutate. Immagino che per tutte le altre sarà solo questione di tempo.

      1) Laico non vuol dire ovviamente ateo, ma non religioso, pecchi sempre di eccessiva confusione e superficialità. Sul resto del commento non ne capisco il senso né lo scopo.

      2) Non capisco cosa c’entri nemmeno questo tuo secondo punto. Finché non si tratta di crimini mi sembra un’ottima scelta di indipendenza.

    • a-ateo ha detto in risposta a Luigi Pavone

      @luigi Pavone,
      non credo risponda a verità quanto affermi, e non è neanche logico.
      La vittima si rivolge alla polizia, che ha anche strumenti potenti di indagine, certamente non nella disponibilità della Chiesa.
      Fa bene la chiesa di regola a non fare indagini per conto suo, non le fa, infatti.
      Da dove ti risulta che ” Per la sua forma statuale essa tende a fare indagini per conto suo, a somministrarsi la giustizia per conto suo etc., nei limiti del possibile.”?
      Se poi confondi le tante chiese locali con il Vaticano….

  11. Luigi Pavone ha detto

    Ottone i tuoi commenti (sbagliati) su i miei giudizi fanno acqua un po’ da tutte le parti. Non ho bisogno di dimostrare l’ingerenza della chiesa negli affari politici, perché è essa stessa una istituzione politica (più ingerenza di questa!), con i suoi organi di indagine, di giudizio, legislativi, esecutivi. Il problema è che tali organi non possono non entrare in conflitto con quelli laici. Un privato cittadino non fa per conto proprio indagini, ma affida questo compito alla istituzioni del suo paese, non capisco perché si debba fare eccezione per il clero cattolico. Nel caso dei preti, la gerarchia cattolica tende (naturalmente, beninteso, per la sua organizzazione statuale) a considerare affar suo ciò che è affare degli stati in cui i preti operano, lavorano a fianco di altri cittadini, a loro uguali di fronte alla medesima legge. La chiesa però non intende attuare il principio evangelico di dare a cesare ciò che è di cesare, tra cui la giustizia terrena. La mia posizione al riguardo non è anticattolica, ma antipapista, anticattolicista.

    Sul punto 2), noialtri antipapisti e anticattolicisti pensiamo che non ci possa essere uno stato dentro a un altro stato, e che le operazioni di indagine, di giudizio etc. spettino tutte a Cesare. Questo non significa escludere il clero dalla dimensione sociale e politica. Anzi, la mia opinione è che i chierici dovrebbero godere dei pieni diritti politici e fare politica attivamente, ma all’interno delle medesime istituzioni.

    • Paolo Viti ha detto in risposta a Luigi Pavone

      1) Nessuna ingerenza, la Chiesa ha il diritto di pronunciarsi su quel che gli pare e piace e i cittadini hanno il diritto di accogliere o rifiutare. Purtroppo l’ateismo di stato è terminato e in Italia, grazie alla Chiesa, non è mai arrivato. Dunque non potrai più imporre la privazione del pensiero e di parola.

      2) Finché non ci sono crimini la scelta della Chiesa è un’ottima iniziativa di autonomia. Proprio nel segno della laicità.

      3) Lo Stato del Vaticano è uno stato estero, per l’appunto.

      Tutto qui? Avanti un altro antipapista, come si suol dire 🙂

    • domenico ha detto in risposta a Luigi Pavone

      “…che le operazioni di indagine, di giudizio etc. spettino tutte a Cesare”.

      Ti posso ricordare che Cesare prevede la prescrizione decennale dal fatto per questi reati? e che tale prescrizione deve essere applicata per forza dai giudici?

      Ti posso ricordare che invece la Chiesa prevede la prescrizione a dieci anni dal compimento dei 18 anni della vittima a prescindere dall’età in cui è stato commesso il delitto? e che tale prescrizione è sempre derogabile?

      Preferisci ancora Cesare?

    • Pino ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Pavone, lei ha poche idee e ben confuse. La Chiesa non si ingerisce negli affari politici ma è libera di esprimere la propria opinione anche se questo può dar fastidio ai laicisti come lei che fra l’altro dimostrano di non capire nulla della organizzazione giuridica della Chiesa cattolica. La Chiesa non ha una organizzazione “statuale” e non è una “istituzione politica”, queste sue affermazioni dimostrano la sua crassa ignoranza in materia, ignoranza tipica di quelli come lei che aprono la bocca solo per dare aria ai denti. La Chiesa ha un diritto ecclesiastico che è rappresentato dal codice di diritto canonico e giudica i propri appartenenti, siano essi sacerdoti o semplici battezzati, sulla base di questo. I sacerdoti sono cittadini degli Stati di loro appartenenza e, se commettono reati compresi negli ordinamenti dei rispettivi Stati, vengono giudicati sulla base delle leggi ivi vigenti. Quanto alla lezioncina evangelica se la risparmi, perchè anche in questo dimostra di non comprenderne il sgnificato.

    • Ottone ha detto in risposta a Luigi Pavone

      Che i miei commenti facciano acqua è una tua pura opinione (sbagliata e, soprattutto, del valore pari a zero). Perché mai la sola esistenza di qualcosa dovrebbe essere un’ingerenza? Questi pensieri sono la base del razzismo: “sei sbagliato perché esisti, allora ti faccio male”. Complimenti! Ci sarebbero gli estremi per una violazione costituzionale caro luigista pavonicista.
      Se c’è un conflitto con gli organi laici è perché questi ultimi sono in torto. Più semplice di così…
      Cosa sarebbe un cattolicista? Se proprio dobbiamo inventarci neologismi allora ti chiamo rompipallista, cretinista, ignorantista. Ma basta dirti che sei laicista, e questo, purtroppo per te, è un termine ben preciso con una sua definizione chiara che non è confusa né con “laico”, né con “ateo”.
      Voi altri potete pensare che l’esistenza del Lussemburgo o del Principato di Monaco siano ingiusti, affari vostri e delle vostre turbe psichiche. Cesare ha fatto trucidare centinaia di migliaia di innocenti, meglio altra giustizia.

  12. Max ha detto

    C’e’ ancora qualcuno che crede che il Crimen Sollicitationis e il De Delictis Gravioribus impongano di non riferire alla giustizia civile pena la scomunica?
    Quei due testi definiscono delle regole interne all’istituzione Chiesa, e’ vero, ma non impongono a chicchessia di non denunciare alla polizia.

    Uno puo’ ripetere quante volte che il Sole e’ tondo, ma se uno lo vuole vedere quadrato lo vedrà sempre quadrato.

  13. Luca ha detto

    Benedetto XVI ha saputo reagire agli scandali con una forza ed una determinazione rilevata positivamente anche dai giornali laici. Una forza e determinazione che ha aperto nella Chiesa un dibattito importante ad esempio sulla gestione dei seminari. Allora in questo caso Politi ed i giornali laici ci fanno una ben magra figura, presentando le notizie in modo parziale. Credo che chi li legge sappia cosa compera, conosce il loro punto di vista relativo e sa cosa aspettarsi. Personalmente aprendo un sito di informazione cattolica non mi aspettavo che tutta la vicenda della pedofilia nel clero venisse presentata come una montatura mediatica ad opera dei nemici della Chiesa. Quelli sanno fare bene il loro mestiere, non c’é dubbio, forse quello dei cattolici dovrebbe riguardare anche “accogliere questa umiliazione come un’esortazione alla verità e una chiamata al rinnovamento” per usare le parole del papa. Cosa c’entrano le accuse strumentali ad alcuni religiosi con il caso Murphy ? Sembra un modo per sollevare un polverone che renda tutto omogeneamente ed irrimediabilmente “ideologico”. Non é successo niente, tranzquilli, tutto come prima.

    • Panthom ha detto in risposta a Luca

      C’è sicuramente tanta montatura dietro moltissimi casi, è giusto sottolinearlo. Soltanto il fatto che nessun quotidiano ha parlato di questa conclusione fa capire che l’interesse della stampa non è la verità dei fatti ma il creare sensazionalismo a discapito, in questo caso, della chiesa. Non ho capito questa tua rassicurazione: “Non é successo niente, tranzquilli, tutto come prima”.

      • Luca ha detto in risposta a Panthom

        Era ironico. Volevo dire che se é strumentale l’uso che fa la stampa laica dell’argomento pedofilia, vorrei non diventasse strumentale per un cattolico la soluzione del caso Murphy – papa.

        • Ottavio ha detto in risposta a Luca

          In che modo potrebbe diventare strumentale?

          • Kosmo ha detto in risposta a Ottavio

            perchè i “papisti” devono avere SEMPRE qualcosa da farsi perdonare.

          • Luca ha detto in risposta a Ottavio

            Diventa strumentale se diciamo: il problema pedofilia nel clero non esiste, esiste solo l’ingiustificato attacco dei laici verso il clero.

            • Ottavio ha detto in risposta a Luca

              Chi lo ha detto?

              • Luca ha detto in risposta a Ottavio

                Sto solo dicendo: rischia di parere così se l’accento dei commenti é sempre solo sugli attacchi che riceviamo anche quando ahinoi qualche motivo di essere ce l’hanno.

                • Ottavio ha detto in risposta a Luca

                  Ma perché io devo modificare quello che voglio dire perché così non si rischia di far capire ai laicisti che noi bla bla bla? Chi è intelligente capisce.

                  • Luca ha detto in risposta a Ottavio

                    Ma perché devo nascondere la verità e negare validità alle affermazioni dei nemici anche quando hanno delle armi in mano ?

                    • Kosmo ha detto in risposta a Luca

                      semplicemente perchè queste affermazioni NON CORRISPONDONO AL VERO, vedo il caso in esame.
                      Chi parla poi di nascondere la verità?
                      Semmai sono GLI ALTRI a nasconderla, e infatti la notizia è passata sotto silenzio.

  14. Pino ha detto

    Vittorio Messori, tempo fa, propose la costituzione, in ambito cattolico, di una “anti defamation league” come quella che hanno gli ebrei. Sarebbe utile per mettere a tacere, una volta per tutte, questi tromboni del nulla, come Politi, perchè, a fronte di pesantissime azioni giudiziarie, come fanno gli ebrei con chi si permette di diffamarli, sparirebbe il 90% di tutte queste notizie bufala e diffamatorie nei contronti della Chiesa cattolica. Qualcuno sa che questa idea ha avuto un seguito?

    • Luca ha detto in risposta a Pino

      Non penso che sia una buona idea. A mio parere servirebbe solo a radicalizzare la contrapposizione, rendendo anche la difesa della fede (e la fede stessa) una semplice scelta ideologica come un’altra.

      • Pino ha detto in risposta a Luca

        la difesa della fede non c’entra assolutamente nulla, si tratterebbe semplicemente di mettere uno stop a tutte le bufale e le falsità che i media anticlericali e laicisti spargono a piene mani. Dopo un pò di querele e di pesanti risarcimenti da pagare ci penserebbero 100 volte prima di sparare cazzate, non ti pare?

        • Gabriele ha detto in risposta a Pino

          Per quel che può valere la mia modesta opinione sono assolutamente d’accordo con Pino e la sostengo totalmente: è ora che si costituisca questa benedetta associazione contro ogni forma di diffamazione anticattolica. Credo, comunque, che questo sito svolga già un’ottima attività “vicaria”, complimenti agli ideatori e gestori!

          • Luca ha detto in risposta a Gabriele

            E’ meglio giocare stretti in difesa, pensando agli altri e a come ci vedono oppure giocare in attacco, per noi, per il nostro divertimento e per la nostra salvezza ? Giocare in attacco secondo me vuol dire anche vederci senza paraocchi, nei nostri eroismi come nelle nostre miserie. Se proprio devo stare a pensare che effetto faccio sui laicisti, secondo me così sono più credibile e propositivo.

        • Vladimiro ha detto in risposta a Pino

          Ce ne sono già nel mondo, in America è pieno. Da noi purtroppo scarseggiano.

  15. edoardo ha detto

    http://www.causes.com/causes/282302-contro-la-giornata-mondiale-dell-orgoglio-pedofilo/actions?fb_action_ids=2962058484688&fb_action_types=causes%3Arecruit&fb_source=recent_activity

    Voi sapete niente di questo?
    E’ un sito vecchio di tre anni.
    Io di solito parto da un concetto di fondo: uno dice il falso fin tanto che non viene dimostrato che ha detto il vero.
    Questo concetto lo applico alla lettera a siti internet e persone in qualche maniera associabili a movimenti che sguazzano ufficiosamente nella politica.
    Che sia veritiero?
    Che si tratti di un’esca per far abboccare la gente?
    A chi è riconducibile quel sito e quella manifestazione a cui intenderebbe contrapporsi?

  16. edoardo ha detto

    Pino, qua la mano!
    Proposta eccellente.
    Complimenti anche a chi coordina e manda avanti questo sito, che costituisce un database insostituibile: giusto un paio d’ore fa in un forum ho potuto rispondere al solito trombone stonato che ce l’aveva con la pedofilia del clero, riportandogli alcuni link di articoli in cui si da notizia del proscioglimento di sacerdoti accusati di pedofilia, sia in Italia che negli USA.
    Varie persone li hanno aperti, l’ho capito dalle risposte, ed ho potuto fare questo solo perchè in questo sito sono risalito tramite la funzione cerca ad articoli sulla pedofilia usa ed in italia, che altrimenti non saprei dove andare a cercare.

  17. Luca ha detto

    Giusto per capirsi Kosmo. Io sono amico di un frate ingiustamente accusato. Non una vicenda di cronaca, ma una vicenda che ha stravolto la vita di una persona. Conosco chi l’ha accusato e so perché l’ha fatto. Questo per dire che ho ben presente la gravità di queste situazioni. Detto questo ho scritto e ripeto che Marco Politi che ha tutto il diritto di scegliere le notizie che ha voglia di commentare, ha fatto una scelta parziale e malevola. Mi permetto semplicemente di osservare che un articolo di informazione che titola su Marco Politi e poi parla d’altro senza che si capisca perché o é semplicemente mal titolato, o inquadra male ed in modo parziale il problema senza aiutarci a capire e contestuaòlizzare. E’ una mia opinione, certamente, e si limita a commentare la libera, perfettamente legittima, scelta dell’articolista. Libera tanto quanto quella di Politi. Si può dire, semplicemente ed in modo piano, senza passare per provocatore ?

    • Kosmo ha detto in risposta a Luca

      “Marco Politi che ha tutto il diritto di scegliere le notizie che ha voglia di commentare”

      Ha diritto UN CAVOLO!
      Questo vuol dire fare informazione faziosa, la stessa che il suo giornale accusa gli altri giornali di fare.
      Se uno decidesse di non pubblicare qualcosa di scomodo in questo caso non sarebbe un giornalista ma un velinaro prezzolato, al pari degli altri di cui si permette di giudicare l’operato.

      • Luca ha detto in risposta a Kosmo

        Io e te abbiamo il diritto di non comperare il giornale di Politi. Secondo me poiché la scelta di una notizia (qualsiasi scelta e qualsiasi notizia) é già in sé una manipolazione gratuita della realtà, questo pluralismo e questa libertà di scelta sono la sola oggettività possibile. Politi rendendo esplicito il suo punto di vista ideologico e politico da a me da la libertà di scegliere. Sono molto meno convinto dell’oggettività nelle notizie dei giornali che proclamano di sé stessi “noi siamo neutrali”. Pderciò anche la notizia UCCR é gradita perché sappiamo la fonte ed il suo relativo punto di vista. Secondo me le sue scelte in questo caso semplicemente non sono le più opportune (più probabilmente si potevano esprimenre meglio). Si può pensarlo o é eresia luterana ?

        • Kosmo ha detto in risposta a Luca

          Allora non facessero i saccentoni e gli “illuminati del giornalismo”.
          Dicessero a chiare lettere “siamo contro la Chiesa” e la finissero di fare i maestrini di giornalismo e di onestà intellettuale, smerdando gli altri giornali.

          • Luca ha detto in risposta a Kosmo

            Nella storia del giornalismo mondiale conosco solo quattro illuminati ma sono morti quasi duemila anni fa. Il resto é lasciato alle capacità critiche di ciascuno.

            • Kosmo ha detto in risposta a Luca

              Quelli lì certamente non sarebbero andati allo (s)Fatto Quotidiano, visto che hanno anche trascritto cose di cui non sono andati fieri.
              Soprattutto LORO hanno scritto la *Verità*, anche a costo di essere ammazzati, al contrario qualche altro.

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