Ecco 3 enormi contraddizioni degli abortisti

Ecco 3 enormi contraddizioni in cui inevitabilmente incappano gli abortisti (o i pro-choice). Ne hanno parlato gli amici dell’Associazione Libertà e Persona.

1) L'”aborto terapeutico” è utilizzato per situazioni in cui c’è la scoperta di gravi malformazioni nel feto. Il termine “aborto terapeutico” quindi significa trattamento di guarigione tramite la soppressione di una vita. Guarire e morire sono però due termini in antitesi tra loro, un ossimoro. Non c’è guarigione del soggetto malato, a cui viene praticata un’eutanasia. Il termine corretto quindi sarebbe “aborto eugenetico”, dal vago ricordo nazista.

2) Il limite massimo per praticare l’aborto terapeutico è 22 settimane, a 21 settimane il feto non è considerato un “cittadino” con i relativi diritti. A 22 settimane quindi arbitrariamente si diventa all’improvviso delle persone. E’ lo stesso trattamento che anticamente, prima del cristianesimo, esisteva tra uomini liberi e schiavi, cioè un pò meno uomini e con meno diritti.

3) Il feto “sano”, già a 12 settimane ha tutti i diritti di un libero cittadino mentre gli stessi diritti per un “non sano” vengono riconosciuti 10 settimane dopo (alla 22° settimana apputno). Quindi lo stato di malattia per gli abortisti rende un po’ meno uomini. Quesito imbarazzante: ma se prima delle 22 settimane un grave difetto fisico è tale da giustificare la morte del portatore perché dopo la nascita lo stesso difetto fisico viene minimizzato e il soggetto diventa bambino “diversamente abile”? Non fate questa domanda al paladino dell’infanticidio e guru dell’ateismo australiano Peter Singer perché vi risponderebbe come ha risposto nei suoi libri: «Nè un neonato nè un pesce sono persone, uccidere questi esseri non è moralmente così negativo come uccidere una persona”, oppure: “Anche se il bambino potrà avere una vita senza eccessiva sofferenza, come nel caso della sindrome di Down, ma i genitori pensano che sia un peso eccessivo per loro e vogliono averne un altro, questa può essere una ragione per ucciderlo» (Singer, “Ripensare alla vita”, Il Saggiatore 1996, pag. 20). Per altre chicche di Singer date un occhio al blog: Ragione e Fede e a questo articolo de Il Foglio .

 

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11 commenti a Ecco 3 enormi contraddizioni degli abortisti

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  1. Ottimo post!
    Diciamo pure che dal momento del suo concepimento un embrione è già una vita.
    Infatti, l’embrione cresce e diventa una persona.
    E poi, come si può parlare di “aborto terapeutico”. Di terapia non ha nulla.
    Cordiali saluti.

  2. albatros ha detto

    Ho un fratello Down. Se non fosse mai nato non avrebbe distrutto la nostra famiglia. E che mi dite dell’eccidio “terapeutico” di streghe ed eretici per salvare la loro anima o degli infedeli, ebrei, musulmani e anche alcuni cristiani, massacrati alla presa di Gerusalemme. Furono uccisi solo civili, anziani, bambini, donne e donne incinte insieme al “frutto del loro ventre”.Ma era un futuro bestemmiatore di dio. I cavalli affondavano nel sangue fino ai garretti. Gli assassini? Tutti santi, tutti cavalieri di cristo. Non una parola di condanna dalla chiesa, né allora, né mai. Le donne pagano con rimorsi a vita, gli uomini hanno trovato il sistema perfetto: la colpa è sempre di qualcun altro. Me l’ha ordinato dio. Me l’ha ordinato il generale, mica ho sganciato la bomba H di mia volontà. Mica ho schiacciato io il pulsante per sganciare la bomba, è stato il soldato X, poteva sempre rifiutare. Che schifo.

    • Aguado ha detto in risposta a albatros

      Cara Albatros, quanto odio che provi, dev’essere dura eh??

      Perché ora non vai a dire a tuo fratello che avrebbe dovuto morire? Perché non vai a dirgli che la sua vita è contro Darwin e contro la selezione della specie? Perché non vai a dirgli che molti farebbero carte false pur di farlo fuori perché intralcia la selezione naturale del più forte? Perché non vai a dirgli che quelli come lui non li fanno neanche nascere e li sopprimono alla 22° settimana? Non lo farai ma preferirai sfogare il tuo odio su qualche altro sito internet….

      Hai le prove di quanto sostieni con tanta foga nella tua confusione storica? No? Non ne dubitavo, è il solito rigurgito anticristiano. Tra l’altro nella tipica e classica revisione storica hai dimenticato di citare Giordano Bruno, le crociate, la conolizzazione spagnola, Galileo Galilei e il rapporto tra Giovanni Paolo II e Fidel Castro…ecco magari puoi fare un elenco più lungo la prossima volta…

      La colpa è sempre di qualcun altro. Già, vai a dirlo ai militari del partito comunista-ateo sovietico del XX° secolo. Vai a dirlo ai tuoi colleghi atei del governo cinese…sono fatti attuali, non c’è bisogno di rivisitare la storia…

      Saluta tuo fratello e digli che se è ancora vivo è grazie a Cristo e alla morale cristiana, che tu odi tanto, che ha interrotto la pratica dell’infanticidio di rito greco-pagano.
      Mi raccomando studia un pochino di più, vedrai che vomiterai con meno cruenza le fantasie storiche che non ti lasciano tranquilla.

  3. giovanni baldi ha detto

    Se mia moglie avesse un feto con due teste correrei subito con lei a fare l’aborto che si chiami terapeutico od eugenetico.La semantica la lascerei a chi non ha il problema.

    • MicHKY3 ha detto in risposta a giovanni baldi

      Oltre a non aver capito per niente quello che c’è scritto nell’articolo (forse tu di testa non ne hai nemmeno una…) è interessante notare che l’ateo dottor morte, Josef Mengele, abbia ancora qualche discepolo in giro…(oltre al suo figlioccio Peter Singer). Non si parla di semantica ma di una vita umana. Capisco che a te non te ne freghi niente, neanche di avere le stesse idee dei criminali nazisti. Sai che ci sono persone down, senza arti, attaccati al proprio gemello, magari anche con due teste o tre braccia che sono più felici di te? Sono un’infermiera di Pavia e ne ho a che fare quasi quotidianamente. Come ti permetti di decidere tu, triste e disperato come sei, chi ha o meno dignità di vivere? Forse mi obietterai, che soffrirersti tu a vederlo così. E allora perché non ti fai fuori tu? Dovreste vergognarvi…

  4. Michele ha detto

    Pienamenta d’accordo con voi!!!
    Cavolo gli scenziati vanno su marte per cercare la vita,intesa come microscopici batteri, qui sulla terra si uccidono persone!!!
    Non appena la cellula uovo viene fecondata dallo spermatozoo è già un essere vivente con la sua coscenza!!!
    Come si fa a dire che un bimbo nel grembo non è un bimbo?
    Lunedi scorsco ho visto mio figlio nel grembo della sua mamma che a 4 mesi dal concepimento già si succhiava il ditino :-))
    Eh ma qulcuno dice che non è vita e che volendo si potrebbe sopprimere con la stesa facilità con cui si schiaccia una formica..che tra l’altro è vergognoso pure quest’ultimo atto…

  5. ΔΙΩRAMA ha detto

    1)Le malformazioni del feto sono plurime, ma ci sono particolari malformazioni che non sono compatibili con la futura vita dell’uomo. Altre invece possono compromettere la stessa sopravvivenza della madre. La madre deve essere libera di decidere se abortire o meno.
    Non ho capito il riferimento al nazismo.

    2)Da circa 22 settimane in poi è possibile la sopravvivenza per il feto separandolo dalla madre, sebbene in incubatrice. Queste sono evidenze biologiche, e non legislazione.
    Essendo possibile lo sviluppo del feto in condizioni extrauterine, questo lo classifica come organismo vivente. Prima delle 22 settimane non è un organismo vivente per l’impossibile autonomia.
    Non ho capito l’implicazione “inizio cristianesimo”=>”fine schiavitù”

    3)Per quanto detto qui sopra, il feto è vivo da circa 22 settimane in poi, quindi è presumibile un limite per l’aborto alla 22ma settimana per qualsiasi feto, che esso presenti comprovate malformazioni o meno.
    In realtà lo scarto di 10 settimane in meno per il non malformato è largamente motivato: un aborto successivo alla 10ma può gravemente compromettere la salute della madre, e questo lasso di tempo è più che sufficiente per prendere decisioni nel caso di un feto sano; d’altra parte, le malformazioni sorte precedentemente alla 12ma settimana possono in qualche modo “arginarsi” tra la 12ma e la 22ma e la madre ha il diritto di temporeggiare (rischiando in tal caso perfino la sua vita) per sperare nel miglioramento della situazione.
    Inoltre Peter Singer non è portavoce dei pro-choice.

    Non ho capito nemmeno il riferimento ad Orwell, scusami davvero.

    • Karma ha detto in risposta a ΔΙΩRAMA

      1)Malformazioni che non sono compatibili con la futura vita dell’uomo. La madre deve essere libera di decidere se abortire o meno.
      Perché volete far fuori i Down allora? O chi soffre di talassemia o chi ha la sindrome di Marfan? Malattie con cui si convive benissimo. Sampras, Lincoln e Rachmaninov era tutti e tre affetti da queste malattie. Oggi sarebbero stati soppressi…http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2010/2/16/IL-CASO-Dall-Inghilterra-116-buoni-motivi-per-uccidere-Sampras-Lincoln-e-Rachmaninov/67354/ La madre di Rachmaninov aveva il diritto di farlo fuori? Non capisci bene la differenza tra diritto, desiderio, paura e vizio…

      2) “Prima delle 22 settimane non è un organismo vivente per l’impossibile autonomia”.
      Tu sostieni quindi che chi non è autonomo non è un organismo vivente. Quindi le persone in coma o tenute in vita dalle macchine cesserebbero di essere persone umane? In realtà dipende dalla madre per l’ambiente vitale, la protezione e il nutrimento, ma sviluppa da sé la propria vita. Non è in alcun modo soltanto una parte del corpo materno, in questo ha un suo originale e unico patrimonio genetico, iscritto nel DNA, in base al quale possiede tutte le informazioni sufficienti per costruirsi organismo adulto. Addirittura dopo gli 8 giorni comincia a comunicare e a 16 settimana sente dolore e percepisce i gusti. Qui trovi qualche delucidazione: http://antiuaar.wordpress.com/2010/04/17/un-nuovo-testo-sullaborto-il-feto-si-relaziona-gia-prima-del-parto/

      3)il feto è vivo da circa 22 settimane in poi
      Come vedi dal link proposto non sembra proprio. A meno che tu ricada ancora nell’errore di considerare persone “vive” solo le persone autonome. Ma è una contraddizione. Non esiste nessuno studio che dice da quando una persona è “vivente” o no, come nessuno studio dice quando inizia la notte da dopo il giorno..Per l’altra cosa che dici sono in parte d’accordo. Resta il fatto che un Down prima lo volete far fuori perché non potrà avere una vita felice, se non ci riuscite lo chiamte “diversamente abile” …

      Peter Singer è molto peggio: è un ateo pro-infanticidio. L’infanticidio è una scelta, anzi è la dittatura del desiderio. Quindi Peter Singer è un pro-choice.

      Il riferimento ad Orwell, credo interpretando il corretto pensiero degli autori, è palese. Raccontate balle e contraddizioni e vi convincete che siano vere. A presto!

  6. bradipo ha detto

    “La madre di Rachmaninov aveva il diritto di farlo fuori? Non capisci bene la differenza tra diritto, desiderio, paura e vizio…”

    Se anche le fosse stato concesso il diritto non implica che avrebbe sentito l’obbligo di farlo.
    Non è che consentire l’aborto obblighi a farlo (l’eugenetica nazista implicava questo, quindi direi che la confusione ce l’ha chi continua a sbandierarla a gratis).

    Se non è giusto impedire una vita, perché dovrebbe esserlo in merito alla facoltà di scelta se entrambi sono doni inviolabili della stessa entità?

    Agli occhi di tale Dio è preferibile una madre che pur potendo scegliere partorisce o una che è costretta a farlo?

    Se non erro, anche a Maria si è limitato a chiedere, lasciando a lei la possibilità di dire no a una sua esplicita richiesta, perché vorreste obbligarla voi?

    Limitatevi a parlare alle coscienze, affinché chi ha fede possa esprimerla, ma non intromettetevi nelle leggi di uno Stato che non intaccano minimamente i vostri diritti.

    • Aguado ha detto in risposta a bradipo

      “Se anche le fosse stato concesso il diritto non implica che avrebbe sentito l’obbligo di farlo. Non è che consentire l’aborto obblighi a farlo”
      Innanzitutto voler uccidere feti che hanno la stessa malattia di Rachmaninov dimostra che non lo si fa per la loro salute ma perché si gioca ad essere Dio. Inoltre non capisco perché dobbiamo lasciare libere le donne di decidere se un talassemico o un Down possono vivere o morire. Non è limitazione della libertà, ma limitazione dell’assurdità. Perché non si lascia libero un motociclista di andare senza casco? E’ violazione della libertà? Perché non si lascia libertà sull’uso delle armi? E’ violazione della libertà?

      “Agli occhi di tale Dio è preferibile una madre che pur potendo scegliere partorisce o una che è costretta a farlo?
      Ma come fai a dire cose del genere? Quindi i credenti non dovrebbero rispettare le leggi perché altrimenti secondo te non si usuifrirebbero del libero arbitrio?

      Su Maria hai fatto un buco nell’acqua e ti hanno già risposto.

      “Limitatevi a parlare alle coscienze, affinché chi ha fede possa esprimerla, ma non intromettetevi nelle leggi di uno Stato che non intaccano minimamente i vostri diritti”.
      Non si capisce perché la maggioranza degli italiani non possa esprimersi sui temi bioetici? Le leggi dello Stato (di qualche Stato) non intaccano i nostri diritti ma banalizzano la vita e la morte, rendono le donne capaci di decidere chi avrà una vita dignitosa e chi no e quindi verrà soppresso. Quante donne vedendo quello che scrivi vorrebbero prenderti a calci? Perché bisognerebbe fermarle? E’ un loro diritto, tu le hai offese…Perché vuoi limitare la loro libertà! Io sono pro-choice!!

  7. Saro ha detto

    Bradipo se ti interessa dialogare lealmente e liberamente ti invito a farlo contattandomi via Facebook: http://www.facebook.com/home.php?#!/profile.php?id=1638634471. Mi farebbe piacere.
    Ciao, ti aspetto!

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