La Chiesa ha fatto bene alla società: lo studio su Science
- Ultimissime
- 23 Gen 2025
L’impatto della Chiesa cattolica sulla società. Un autorevole studio rileva come il cattolicesimo medievale ha plasmato la psicologia occidentale tramite norme familiari (divieto incesto, matrimoni forzati e poligamia), rendendo la società unica e migliore.
Si sente spesso lamentarsi di essere nati in “una società bigotta”, denigrando i tratti psicologici “arretrati” degli italiani e degli europei più anziani.
La principale rivista scientifica del mondo, Science ha spiegato perché questo atteggiamento è sbagliato e profondamente ingiusto.
La Chiesa cattolica e le sue norme morali hanno avuto un impatto positivo sulla società occidentale, permettendole di avere caratteristiche uniche di cui tutti beneficiamo.
Le norme della Chiesa contro incesto e poligamia
L’indagine su Science intitolata “The Church, intensive kinship, and global psychological variation”, è stata realizzata dall’antropologo e biologo evoluzionista Joseph Henrich (Università di Harvard) e da quattro docenti di economia.
La società nata dal cristianesimo cattolico è definita dagli autori con l’acronimo WEIRD, tradotto in italiano come “Occidentale, Istruita, Industrializzata, Ricca e Democratica”.
Lo studio analizza l’impatto delle politiche familiari promosse dalla Chiesa cattolica medievale sulla struttura sociale e psicologica dell’Occidente, osservando lo smantellamento graduale delle reti di parentela estese e promuovendo, al suo posto, una struttura familiare nucleare.
Non è una novità che la Chiesa cattolica si sia precocemente opposta all’incesto, alla poligamia e ai matrimoni forzati mentre le società pre-cristiane e non cristiane tolleravano ampiamente questi usi, permettendo agli uomini di creare harem di donne giovanissime e consolidare legami tribali tra clan familiari attraverso la discendenza.
Secondo gli autori, la Chiesa cattolica romana ha trasformato le strutture di parentela europee durante il Medioevo, contribuendo all’emergere di un modello familiare nucleare (madre, padre e figli) che ha modificato la psicologia sociale orientandola verso i tratti WEIRD.
L’impatto della Chiesa sulla società secondo Science
La psicologia delle persone è infatti profondamente influenzata dalle norme sociali dell’ambiente in cui crescono.
Nei contesti di parentela intensiva, come quelli in cui è abituale l’incesto, il matrimonio tra consanguinei e i legami tribali, è vero che si creano reti sociali dense e interconnesse ma domina il conformismo, l’obbedienza e la lealtà verso il gruppo, scoraggiando individualismo e imparzialità.
A livello globale, è stato osservato che i paesi con una più lunga esposizione alla Chiesa cattolica e alle sue politiche familiari (monogamia e proibizione dell’incesto, a partire ufficialmente dal Concilio di Elvira, nel IV secolo) presentano tratti sono unici e peculiari:
- Minori tassi di matrimoni tra cugini e incestuosi;
- Maggior e spiccata indipendenza;
- Minor conformismo sociale;
- Maggior imparzialità;
- Maggior mobilità residenziale;
- Maggior creatività;
- Forte apprezzamento per l’onestà;
- Forte apprezzamento per il pensiero analitico;
- Maggior fiducia verso gli estranei al gruppo familiare;
- Maggior cooperazione con gli estranei al gruppo familiare;
Queste sono caratteristiche che hanno permesso società occidentali corrispondenti all’acronimo WEIRD (“Occidentale, Istruita, Industrializzata, Ricca e Democratica”), osservabili dagli autori in Europa già a partire dal 1500.
Ma la lenta modificazione delle norme sociali da parte della Chiesa iniziò tempo prima, nel IX secolo ad esempio il Concilio di Magonza dichiarò non cristiana la condotta dell’imperatore Carlo Magno, circondatosi di più mogli e concubine.
Come la Chiesa ha plasmato la società occidentale
Ecco cosa scrivono gli autori dello studio su Science:
«Nell’Alto Medioevo, la Chiesa promuoveva il matrimonio “per scelta” (nessun matrimonio combinato) e spesso richiedeva alle coppie appena sposate di creare famiglie indipendenti (residenza neolocale). La Chiesa impose anche la fine di molti lignaggi eliminando il secondo matrimonio e tutte le forme di matrimonio poligamico, così come il concubinato, ciò significò che molti lignaggi iniziarono letteralmente ad estinguersi a causa della mancanza di eredi legittimi. Entro il 1500 d.C. (e in alcune regioni già secoli prima), gran parte dell’Europa era caratterizzata da una configurazione praticamente unica di parentela debole (non intensiva), formata da nuclei familiari monogami, discendenza bilaterale, matrimonio tardivo e residenza neolocale».
Per fare un esempio, nell’Italia settentrionale e centrale, dove l’influenza della Chiesa medievale era più marcata, i matrimoni tra cugini erano quasi inesistenti. Al contrario, nel Meridione, tradizionalmente legato alla cultura greca e meno soggetto al controllo ecclesiastico, le unioni incestuose si mantennero tra il 3% e il 5% fino al secondo dopoguerra.
Steven Heine, professore di Psicologia all’Università della British Columbia, pur non avendo partecipato allo studio, ne ha lodato l’autorevolezza in un articolo intitolato: “La Chiesa cattolica ti ha reso strano. Non è una cosa negativa”: «La psicologia degli occidentali è unica: più individualista, analitica e meno conformista rispetto al resto del mondo».
Al contrario, nei paesi dell’Europa orientale, dove la Chiesa cattolica ha esercitato un’influenza meno incisiva sulla struttura familiare, si riscontrano livelli inferiori delle caratteristiche sopra elencate.
Lo studio offre una spiegazione convincente su come si sia formata la mentalità occidentale, attribuendo un ruolo centrale alle reti di parentela e alle norme introdotte dalla Chiesa medievale.
E’ possibile domandarsi quale sarebbe la sorte dell’Occidente se questo modello dovesse indebolirsi troppo a favore di relazioni fluide e prive di impegni stabili.
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