Una interessante riflessione del filosofo Steven T. Davis su quali caratteristiche dovrebbe avere un mondo se fosse creato da Dio.

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Steven T. Davis*
*docente di Filosofia presso il Claremont McKenna College (California)

da Rational Faith: A Philosopher’s Defense of Christianity (Lion Books 2017, pp. 30-32)

 

Voglio sostenere che il nostro mondo è il tipo di mondo che ci aspetteremmo che esistesse se fosse stato effettivamente creato da Dio.

Assumiamo che l’obiettivo centrale di Dio nel creare gli esseri umani sia che essi siano liberi fautori del loro destino, che siano felici e che liberamente conoscano e riconoscano il Padre che li ha creati.

Ora, poniamo questa domanda: per raggiungere questo, che tipo di mondo creerebbe Dio?

Penso che dovrebbe avere quattro caratteristiche principali.

 

Dio avrebbe creato un mondo coerente e razionale

In primo luogo, sarebbe un mondo coerente e razionale.

Vale a dire, gli eventi in esso sarebbero, per la maggior parte, regolari e conformi a delle leggi piuttosto che caotici o casuali.

In questo modo, Dio creerebbe un mondo in cui l’apprendimento e la scienza umana siano possibili, in cui gli esseri umani possano usare le facoltà razionali ricevute in dono per raggiungere la conoscenza sul loro mondo.

 

Un mondo in cui Dio non è un’ovvietà

In secondo luogo, sarebbe un mondo in cui le prove dell’esistenza di Dio siano ambigue.

Naturalmente, Dio avrebbe potuto rendere la sua stessa esistenza ovvia, come l’esistenza delle rocce e degli alberi. Ma, così facendo, ne sarebbe risultato un mondo in cui non saremmo stati razionalmente liberi di non riconoscerlo.

 

Un mondo in cui la morale sia ambigua

Terzo, sarebbe un mondo di ambiguità morale.

Dio non avrebbe creato un mondo in cui il male sia immediatamente seguito da una punizione o gli atti virtuosi da ricompense.

Deve essere un mondo in cui le persone possono a volte compiere azioni egoistiche e immorali impunemente. Altrimenti, verrebbe rimossa la nostra libertà morale di fare il male razionalmente.

In un mondo creato da Dio gli esseri umani dovrebbero affrontare sfide, rischi, pericoli e problemi. Sia il fallimento che il successo dovrebbero essere possibilità reali.

Immaginiamo un mondo in cui gli esseri umani non provino dolore o sofferenza, un mondo completamente plastico ai nostri desideri. Penso che questo risulterebbe ostile ai propositi di Dio, i desideri di Dio per noi verrebbero frustrati.

In questo mondo utopico, gli esseri umani non capirebbero ciò che è moralmente giusto e sbagliato, e non avrebbero alcun desiderio morale di fare ciò che è giusto.

 

Un mondo in cui si sperimenti un senso religioso

La quarta caratteristica che dovrebbe avere un mondo se fosse creato da Dio è un luogo in cui gli umani desiderino ardentemente la redenzione e in cui la redenzione è possibile.

Cioè, le persone percepirebbero un certo desiderio di perdono, di incontentabilità, di infinto (detto anche “senso religioso”).

Forse tale desiderio sarebbe a volte vago, certamente resistibile, ma questa mancanza ci sarebbe, quasi come una voce calma e sommessa.

 

Ora il punto interessante è che sembra che io abbia appena descritto il nostro mondo, quello in cui ci siamo trovati ad esistere.