Il gruppo AB e i miracoli: attenzione a usarlo come prova

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Prima di parlare del gruppo sanguigno AB nei miracoli servirebbe maggior prudenza. E’ quanto giustamente ricorda uno studio scientifico sulla capacità dei batteri depositati su vari reperti di possedere antigeni A e B.


 

Non ci occupiamo molto di miracoli e prodigi, se lo facciamo preferiamo esporci solo a fronte di una documentazione valida e non superficiale.

Due casi su tutti sono i dettagliati dossier sui prodigi (non miracoli) del sangue di San Gennaro e quello sulle lacrimazioni della Madonna di Civitavecchia.

Sono temi che vanno trattati seriamente e con molta prudenza, non si può continuamente “gridare al miracolo“.

 

Il gruppo sanguigno AB e i miracoli eucaristici

Un recente articolo scientifico sulle indagini riguardanti i miracoli eucaristici è una boccata d’aria fresca.

L’autore principale è Kelly Kearse, un devoto cattolico e ministro straordinario della Comunione da oltre vent’anni, nonché divulgatore scientifico e immunologo formatosi alla Johns Hopkins University e docente di Scienze naturali presso la Knoxville Catholic High School (Tennessee).

Scrivendo sul Journal of Forensic Science, Medicine and Pathology ha richiamato l’attenzione su alcune esagerazioni nella narrazione dei “miracoli”, evidenziando che alcune spiegazioni naturali alternative non sono mai state adeguatamente considerate.

Finché queste possibilità non saranno escluse, è prematuro dichiarare un evento come miracoloso.

Lo studioso si concentra sul gruppo sanguigno AB che è stato rilevato su cinque reperti.

I primi, da due miracoli eucaristici molto famosi, quello di Lanciano (750 d.C.) e quello di Tixtla, in Messico (2016). Gli altri tre da altrettante reliquie: la Sindone di Torino, la Tunica di Argenteuil e il Sudario di Oviedo.

E’ molto suggestivo e straordinario che il gruppo sanguigno AB sia stato rilevato in tutti i questi casi, considerando che è il più raro al mondo, presente in circa il 5% della popolazione globale.

Tuttavia c’è un problema, spiega Kelly Kearse. Dal 1960 sappiamo che anche alcune specie di batteri possiedono gli antigeni A e B sulla loro superficie, perciò un campione contaminato da questi batteri potrebbe risultare di tipo AB, anche in assenza di sangue.

Gli specialisti lo sanno e ancora nessuno ha verificato se la presenza batterica potesse spiegare il risultato.

 

Il gruppo sanguigno divino di Gesù?

Eppure la risultanza del gruppo sanguigno AB viene spesso citata come prova di un evento miracoloso. Non da qualche organo ufficiale della Chiesa, ovviamente, ma da molti cattolici, su testate cattoliche e in vari libri che si occupano dei miracoli eucaristici.

Ad esempio, Kearse cita il libro (comunque molto interessante) “Un cardiologo visita Gesù” del dott. Franco Serafini, il quale calcola che la probabilità di trovare tutti e cinque i campioni di tipo AB sia di 1 su 3,2 milioni. Oppure nel 2023 sul “Catholic Answers Magazine” si arriva a definire l'”impossibilità statistica” del gruppo AB addirittura come una prova matematica dell’esistenza di Dio e del fatto che «nostro Signore ha sangue di tipo AB».

E ancora, sul sito dell’emittente cattolica EWTN si definisce il tipo AB come «il gruppo sanguigno divino rivelato dai miracoli eucaristici». In Italia La Nuova Bussola Quotidiana e Il Timone parlano spesso del «gruppo sanguigno di Gesù», riferendosi al gruppo AB.

Questi sono esempi dell’imprudenza che mette a rischio la credibilità del cattolicesimo quando si occupa di questi temi. La comunanza degli antigeni AB non è sufficiente a supportare l’affermazione di un’unica origine.

 

Maggior prudenza e la necessità di ulteriori test

Tutti gli esperti dei casi citati sanno che i campioni erano contaminati, manipolati da varie persone e compromessi da microrganismi.

Lo sapeva Odoardo Linoli, luminare di Anatomia e Istologia patologica che studiò il miracolo eucaristico di Lanciano, e lo sanno tutti i sindonologi e gli esperti dello STURP (Shroud of Turin Research Project) quando ricordano che le fibre ematiche della Sindone risultarono contaminate da batteri e funghi.

«E’ ragionevole ipotizzare che gli antigeni AB condivisi dai batteri possano spiegare la risultanza comune del gruppo sanguigno AB», scrive Kearse. Bisognerebbe quindi analizzare i campioni escludendo questa ipotesi, prima di giungere a qualche conclusione.

Esistono infatti dei test genetici e proteici di routine capaci di fornire informazioni sia sull’origine degli antigeni AB (umana o batterica), sia sull’identità genetica dei campioni. Se i campioni contenessero effettivamente sangue proveniente da una singola fonte, il DNA coinciderebbe.

Questi test sono essenziali prima di parlare del “gruppo sanguigno divino” o dell’“impossibilità statistica”. I risultati potrebbero confermare che tutti i campioni provengono dallo stesso corpo umano (presumibilmente quello di Gesù Cristo), oppure potrebbero dimostrare che non si tratta di un evento miracoloso.

 

I cattolici sono chiamati a cercare la verità nella testimonianza di Cristo. I miracoli sono un di più, un aiuto alla fede ma per nulla indispensabili e quando ce ne si occupa bisognerebbe non assomigliare ai predicatori televisivi che simulano guarigioni miracolose.

L’ammonimento di Kearse è prezioso, c’è l’opportunità di ottenere risposte migliori e sarebbe utile per tutti iniziare questi test.

Autore

La Redazione

8 commenti a Il gruppo AB e i miracoli: attenzione a usarlo come prova

  • Cook ha detto:

    Con tutto il rispetto per il signor Kearse, ma mi pare che se già la possibilità di rilevare in tutti quei casi il gruppo AB fosse bassa, la probabilità che in tutti quei casi siano sempre presenti dei batteri che possiedono antigeni A e B sia ancora più bassa. Poi se si vogliono fare analisi più approfondita ben venga, possiamo solo trarne giovamento. Ma non capisco tutta questa paura di fronte ai miracoli, degna di personaggi come quel pagliaccio di Alberto Maggi.

    • Katy ha detto:

      Non credo sia paura semmai è voglia di restare il più obbiettivi possibili. Se i reperti sono molto contaminati non è bassa, ma alta la probabilità di contaminazione batteriologica quindi credo sia giusto voler indagare maggiormente

      • Cook ha detto:

        Questo sicuramente, per questo dico “ben vengano analisi più approfondite”. Ma di per sé in un miracolo non si può pretendere che tutto sia misurabile e spiegabile scientificamente, ecco

        • Katy ha detto:

          Ah certo, su questo d’accordissimo chiaramente…anche perché lo stesso termine miracolo è teologico e non scientifico, gli scienziati possono arrivare fino a dare un parere di “non spiegabilità” ma poi l’iter prevede l’intervento della commissione teologica per dare il parere finale.

  • Carlo Alberto Galanti ha detto:

    Il signor Kearse dice cavolate immane, perche’ non parlate con il dottor Franco Serafini su questo argomento dei miracoli eucaristici che è il maggior esperto? I miracoli eucaristici sono stati studiati dalla scienza medica forense e non sono affatto contaminazioni batteriche ma tessuti cardiaci sofferenti come a Sokolka. Intervistate Serafini cardiologo su questo argomento che ne è il massimo esperto.

    • Katy ha detto:

      No ma perché cavolate, Carlo? A parte che Kearse e Serafini approcciano la questione da due punti di vista diversi, uno è un immunologo e l’altro un cardiologo…e poi non ci sono i massimi esperti, ci sono gli specialisti che si confrontano. Dici che la scienza medica forense ha stabilito che non esiste contaminazione batterica…sapresti indicarmi su quali reperti e in quale documento o studio? Perché Kearse sta dicendo proprio che non è ancora stato stabilito e il suo invito alla prudenza mi sembra legittimo

      • Carlo Alberto Galanti ha detto:

        Perche tra lui e Serafini mi fido di piu’ del cardiologo bolognese,se avessi ascoltato una sua conferenza o intervista su questo affascinante argomento saprai che la presenza reale del Signore nella Santa Eucarestia sarebbe stata piu’ che confermata in 5 eventi eucaristici che sono importanti Perche non solo confermano il dogma cristiano cattolico per eccellenza della transustanziazione ma debunkano la teoria darwinista di Darwin sulla formazione degli organi complessi da materia non vivente. Kearse è solo un Alberto Maggi dei poveri che ha paura dei miracoli veri.

  • Laura ha detto:

    State facendo un po’ di casino. Kelly ha solo detto di evitare sensazionalismi sul gruppo sanguigno.

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