Le lacrime di Civitavecchia, Saverio Gaeta: «E’ tutto vero»
- Interviste
- 20 Dic 2024
Le lacrime di Civitavecchia. Nell’intervista del venerdì dialoghiamo con Saverio Gaeta, noto vaticanista e saggista.
Un mese fa abbiamo (ri)pubblicato un approfondito dossier sulle lacrime della Madonna di Civitavecchia.
Il caso di una statuina mariana acquistata a Medjugorje che iniziò improvvisamente a lacrimare sangue il 2 febbraio 1995.
Un fenomeno certificato da decine di testimonianze sotto giuramento in Procura da parte di agenti scelti di polizia, giornalisti accorsi sul posto, fotoreporter, medici e altre persone di indubbia credibilità, tra cui diversi non credenti.
Sul caso anche un’indagine della Magistratura, che concluse: o suggestione collettiva o un evento soprannaturale.
Il dossier UCCR è tuttora molto visitato e riceve decine di consultazioni al giorno anche da fuori dall’Italia.
Abbiamo dedicato la nostra intervista del venerdì al vaticanista Saverio Gaeta, caporedattore di Famiglia Cristiana e grande conoscitore delle apparizioni mariane.
Dalla Madonna di Siracusa a quella di Civitavecchia
DOMANDA – Nei suoi libri si è occupato spesso di miracoli, veri e presunti: da Medjugorje a padre Pio, fino alla Madonna di Siracusa. Abbiamo definito il caso di Civitavecchia il «prodigio meglio documentato della storia italiana» grazie al tempestivo intervento della magistratura e della scienza. È d’accordo?
RISPOSTA – Oggettivamente il prodigio italiano meglio documentato è quello relativo al bassorilievo che effuse lacrime umane a Siracusa.
Riguardo al quale esiste un filmato che mostra la fuoriuscita del liquido ed è disponibile una precisa relazione, sottoscritta da esperti che erano spontaneamente intervenuti per studiare ogni dettaglio, dalla composizione del liquido alla natura del bassorilievo.
In seguito a ciò, i vescovi siciliani affermarono esplicitamente la credibilità dell’evento e agirono di conseguenza a livello pastorale, promuovendo concretamente la devozione.
DOMANDA – Cos’è mancato, allora, al caso di Civitavecchia?
RISPOSTA – A Civitavecchia è mancato a mio parere questo coinvolgimento da parte della Chiesa locale, con una scarsa valorizzazione delle indagini medico-scientifiche. Per di più, i prelievi sulla statuetta hanno cancellato di fatto le tracce delle lacrimazioni, delle quali restano soltanto alcune fotografie.
E le polemiche sul mancato confronto con il Dna di quanti furono presenti ai fatti dei primi giorni non sono state autorevolmente chiarite nell’immediatezza dell’evento, consentendo ai critici di esprimere dubbi che, seppur infondati, incidono comunque tuttora nell’“immaginario collettivo”.
Su Civitavecchia un depotenziamento ecclesiale?
DOMANDA – Il fatto che la Chiesa non si sia ancora pronunciata ufficialmente sulle lacrime di Civitavecchia, da cosa dipende?
RISPOSTA – La mia impressione è, per dirla in maniera elegante, che in qualche autorevole esponente ecclesiastico dell’epoca abbia prevalso un sentimento di sfiducia nei riguardi della possibilità che il Cielo continui a rendersi presente.
E ormai, con l’approvazione delle recenti “Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali”, la Chiesa ha di fatto quasi annullato l’ipotesi di «una dichiarazione circa la soprannaturalità del fenomeno oggetto di discernimento, cioè la possibilità di affermare con certezza morale che esso proviene da una decisione di Dio che l’ha voluto in modo diretto».
Cosicché oggi risulta pleonastico riflettere su cosa sia avvenuto nel passato e di chi sia stata la responsabilità del “depotenziamento” di una manifestazione così significativa, che si è completata con la nuova intitolazione della parrocchia a “Santa Maria della Consolazione”.
Una denominazione che non richiama per nulla quanto accadde nel 1995, né fa riferimento alla devozione per la Madonnina che ha sanguinato anche fra le mani del vescovo dell’epoca.
La coerenza e la serenità della famiglia Gregori
DOMANDA – Il fatto che il sangue delle lacrime di Civitavecchia fosse di sesso maschile fu uno shock all’epoca. Qualcuno dice però che sarebbe stato più controverso se fosse risultato di sesso femminile, in quanto il ruolo di Maria è quello di indicare Gesù, non se stessa. Cosa ne pensa?
RISPOSTA – Su questo aspetto si può propendere per ciascuna di quelle idee con la medesima convinzione, in base al concetto teologico che vi si pone alla base. Dunque personalmente non mi sento coinvolto nell’appoggio di un’ipotesi anziché dell’altra.
Resta il fatto indiscusso che lacrimò sangue, e questo non risulta una manifestazione consueta nelle statuette di gesso…
DOMANDA – Ha avuto modo di parlare con i testimoni diretti delle lacrimazioni? Che impressione le hanno lasciato? Le loro testimonianze sono state coerenti nel tempo?
RISPOSTA – Ho avuto modo di incontrare più volte i protagonisti di questa vicenda e le considero persone equilibrate, che hanno affrontato una vicenda così straordinaria senza mai farsi travolgere da quanto accadeva intorno a loro.
Hanno sempre conservato la serenità di chi narra unicamente ciò che ha visto e vissuto e personalmente sono sempre rimasto edificato dalle loro testimonianze, riguardo alle quali non ho mai riscontrato contraddizioni, né mi sono sorte perplessità.
Su Civitavecchia serve un approfondimento teologico
DOMANDA – C’è un aspetto della storia delle lacrime di Civitavecchia che è stato sottovalutato? O meriterebbe più attenzione? Ci riferiamo sia nell’opinione pubblica che nel dossier da noi prodotto.
RISPOSTA – Certamente risulta poco approfondita la tematica dei messaggi ricevuti dai membri della famiglia Gregori, di cui abbiamo conoscenza decisamente parziale.
Sarebbe utile un approfondimento teologico della parte già resa nota, ma occorrerebbe anche una verifica da parte della legittima autorità ecclesiastica riguardo ai contenuti di ciò che è ancora ignoto e che presumibilmente è custodito nell’archivio segreto del vescovo diocesano di Civitavecchia sin dai tempi del vescovo Grillo.
Inoltre risulterebbe a mio parere fondamentale anche un coinvolgimento da parte di Papa Francesco, visto che la veggente Jessica ha sempre sostenuto di avere un messaggio riservato da comunicare soltanto al pontefice.
«Gli scettici? Studino senza pregiudizi
DOMANDA – Dopo anni di studi, ricerche e testimonianze raccolte, cosa pensa del fenomeno? E’ un evento soprannaturale, una frode o altro? Cosa direbbe a uno scettico o un semplice dubbioso?
RISPOSTA – Personalmente sono convinto della veridicità di quanto affermato dai membri della famiglia Gregori e dagli altri testimoni dell’epoca.
Credo che chiunque si ponga dinanzi a questo evento con cognizione di causa e senza pregiudizi non possa non riconoscere che a Civitavecchia si è verificato qualcosa di inspiegabile secondo la logica umana, che fa diretto riferimento al soprannaturale.
Perciò inviterei gli scettici ad andare un po’ più a fondo nel loro studio del fenomeno, invece di limitarsi soltanto a osservazioni superficiali.
Qui sotto il video-dossier sul caso Civitavecchia, pubblicato sul nostro canale YouTube
Cari amici e lettori, grazie al vostro aiuto abbiamo ripreso da un mese la pubblicazione quotidiana dei nostri articoli e approfondimenti.
Lo facciamo con passione, cura e divertimento cercando di offrire un’informazione seria, documentata e soprattutto originale delle ragioni che animano la nostra fede e dei valori in cui crediamo. L’impegno in termini di tempo non è affatto indifferente.
A questo proposito vi chiediamo di prendere in considerazione una libera donazione economica per sostenere concretamente il nostro lavoro.
Potete cliccare qui e seguire le semplici istruzioni. Grazie di cuore!
1 commenti a Le lacrime di Civitavecchia, Saverio Gaeta: «E’ tutto vero»
saverio gaeta fa questo di mestiere: parla con gli angeli e vende libri su tutto il paranormale cristiano, è la persona meno attendible possibile.
L’informazione seria consiste nel ritenere inaffidabile i test scientifici, come quello del DNA, quando contraddicono gente di chiesa.
Assolutament no! La magistratura e gli esami scientifici hanno ritetuto impossibile la presenza di una laGrimazione e come si vede ad occhio nudo la faccia della madonna è lettarlmente impiastrata di sangue.
Dov’è la vostra serietà di informazione?
Avete scritto ormai decine di articoli tutti simili sulle statuette piangenti (e chissà quanti su questa di civitavecchia che ogni tanto ritorna) , peraltro vietate da dio (vorrei ricordarvi che il primo comandamento vieta di creare e a maggior ragione di adorare ogni tipo di raffigurazione, ma quando non vi soddisfa dio lo ignorate bellamente, come fecero ed eva del resto),
volete sentirvi dire che è vero per forza, nonostante il mondo se ne freghi altamente, va bene dai .. le statuette cattoliche (solo quelle) piangono e adesso che avete risolto?
Che dovremmo fare? Piangere pure noi?