Addio a Chiara Frugoni: «Perché sono grata al Medioevo»
- Ultimissime
- 02 Mag 2022
Morta la celebre medievalista italiana, Chiara Frugoni. Da non credente, una vita dedicata a San Francesco d’Assisi ed al Medioevo cristiano, di cui narrò a lungo le innovazioni contribuendo a smentire il mito dei “secoli bui”.
Il 9 aprile scorso ci ha lasciato Chiara Frugoni, una studiosa di prestigio.
Medievalista ed atea dall’età di 15 anni a causa di un’istruzione severissima (e poco umana) da parte di alcune suore canossiane.
Frugoni era però francescana, stimava la spiritualità di San Francesco d’Assisi.
«Sono affascinata da Francesco, come uomo oltre che come santo», disse in un’intervista a TV2000. «Mi piace vedere tutte le cose che ha pensato e proposto molto al di là del suo tempo».
Chiara Frugoni: «Medioevo? Niente secoli bui!»
Eccellente è anche il suo lavoro sul Medioevo, un periodo storico profondamente cristiano.
«Sono felice di aver contribuito a sfatare l’immagine di Medioevo come a un’epoca arretrata, buia, oltranzista, dogmatica»1C. Frugoni, Frugoni: “Studio San Francesco e ho portato il cilicio, ma le suore sono state la mia scuola di ateismo”, intervista a Repubblica, 19/01/04, disse nel 2014.
Lo fece, in particolare, con il suo Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali (Laterza 2001), dove in 200 pagine raccolse tutte le grandi innovazioni che i secoli medievali donarono alla storia e di cui godiamo ancora oggi, spesso senza accorgercene.
Alcuni esempi: l’università, il libro, la stampa a caratteri mobili, la carta, gli occhiali, la filigrana, le banche, i notai, le note e la scala musicale, gran parte dei vestiti, gli scacchi, il carnevale, l’anestesia, i vetri alle finestre, i camini, le posate, il mangiare seduti, i gatti domestici, la pasta, i bottoni e quindi la moda, i mulini ad acqua e a vento, l’aratro, gli ospedali, i frantoi, le segherie, l’uso del cavallo come forza motrice, la bussola, la carriola, il timone, la polvere da sparo e così via.
«Per chi come me porta gli occhiali», spiegò a TV2000 nel 2016, «porta sul naso un po’ di Medioevo». In questi secoli vi furono «una quantità tale di invenzioni che dobbiamo essere gratissimi. Purtroppo nella scuola vengono insegnati ancora tanti luoghi comuni, molto difficili da estirpare, come l’idea che fossero un’epoca di mezzo tra il Rinascimento e l’antichità classica».
Il Medioevo, disse Chiara Frugoni, «va molto di moda perché ci permette di pensare che le contraddizioni, le paure e l’irrazionalità fossero tutte lì. E’ una valvola di sfogo perché pensiamo siano esistite davvero queste cose e ci convinciamo di essere migliori. E non è affatto vero».
Le invenzioni del Medioevo, le università e il cavallo
Le università, ad esempio, nacquero sotto l’ala della Chiesa e del papato e gli studenti, scrive Frugoni, ricevevano «tutto il necessario per vivere e per studiare» ed era «quasi impossibile reprimerli» in caso di scorribande «a causa dei privilegi che usufruivano: godendo automaticamente della condizione clericale, che permetteva loro di appellarsi alla giustizia ecclesiastica, sfuggivano a quella civile»2C. Frugoni, Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali, Laterza 2001, p. 45.
La Chiesa tutelava assolutamente questi atenei, «favorendo il moltiplicarsi delle università nel Medioevo» ed offrendo «molteplici occasioni di guadagno ai cittadini, che a loro volta avevano la possibilità di fare istruire i figli, avviandoli a prestigiose carriere»3C. Frugoni, Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali, Laterza 2001, p. 45.
Una delle tante innovazioni rispetto ai Romani fu l’uso del cavallo, mentre i popoli precedenti «aggiogavano» questi animali trattandoli come dei buoi, «nel Medioevo un più attento esame dell’anatomia dell’animale portò all’introduzione del collare di spalla», scrive la storica. «Il nuovo collare, introdotto nell’anno Mille e ancora in uso oggi, permette al cavallo di tirare agevolmente l’aratro senza soffocare moltiplicandone la trazione (addirittura triplicandola)»4C. Frugoni, Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali, Laterza 2001, p. 137.
Chiara Frugoni: «Grata al Medioevo, ne godiamo ancora oggi»
Nel 2014 è deceduto un altro grande storico, il celebre Jacques Le Goffe, per il quale il Medioevo cristiano fu sinonimo di «sviluppo e progresso, in tutti i campi», aggiungendo anche la concezione dell’uguaglianza della donna all’uomo.
Nell’introduzione del suo libro, la storica Chiara Frugoni scrive qualcosa di simile spiegando che la sua opera «vuole essere un omaggio al Medioevo, ai tanti miglioramenti introdotti di cui ancora oggi godiamo. Spero portino a condividere, forse con sorpresa, la mia gratitudine»5C. Frugoni, Medioevo sul naso. Occhiali, bottoni e altre invenzioni medievali, Laterza 2001, p. VI.
16 commenti a Addio a Chiara Frugoni: «Perché sono grata al Medioevo»
Oramai si può dire tranquillamente nel mondo accademico che
il medieoevo non fu un periodo buio.
Il problema è che questa verità non esce da lì. Lo stesso problema c’è anche con l’Inquisizione, ampiamente rivista dal punto di vista dei numeri e della brutalità dalla storiografia moderna.
C’è da aggiugere però il fatto che il mulino ad acqua e la carte sono invenzioni di età ellenistina e cinese
Il mulino no, è invenzione 100% medievale. Sulla carta ci sono pareri diversi effettivamente ma sappiamo che sono stati i missionari gesuiti ad insegnare ai cinesi la tecnologia moderna europea.
Allora c’è da tenere che il libro di Chiara Frugoni “Medioevo sul naso” è un libro del 2001,nel mentre le ricerche della storia della tecnologia hanno fatto pass avanti.
Nel libro la “La rivoluzione dimenticata”,si è scoperto l’origine del mulino ad acqua fatto risalire all’età ellenistica,d una fonte di Vitruvio.Il medievo semplicemente riscopre questa invenzione che venna abbancdonata nel’alto medioevo
La carta è a tuti gli effetti un invenzione cinese,i gesuità ne modificarono la ricetta irrobustendo il materiale rendendolo più durevole.
Peccato che il libro “La rivoluzione dimenticata” è un saggio del 1996. Aggiornati, prego.
Il libro “La rivoluzione dimentica” è stato aggiornato da poco e l’autore ha aggiuto nel capitolo dove parla delle fonti di energia nell’elenistica della presenza di mulini ad acqua nel del Nilo
Non mi risulta, è semplicemente stato ripubblicato così com’è. Infatti Chiara Frugoni non ha mai sentito la necessità di aggiornare o rettificare quanto ha scritto che d’altra parte collima perfettamente con l’altra scoperta medievale cioè i mulini a vento usati per bonificare l’attuale Belgio e l’Olanda (chiamati non a caso Paesi Bassi perché erano terre sommerse). Ti consiglio una lettura di “The Medieval Machine: The Industrial Revolution of the Middle Ages” di Jean Gimpel.
Intendevo il libro “La rivoluzione dimenticata”,che alla sua uscita nel 1996 aveva più di 300 pagine e nell’ultima ristampa del 2019 ci sono più di 600 pagine,con invenzioni che prima si pensava che fosse di epoca medievale e adesso invece si è scoperto che esistevano già in età ellenistica.
Un altra invenzione che agli inizzi del 200 si pensava che fosse di epoca medievale,sono le ruote dentate,che recenti scavi archeologici nel delta del Nilo ed in Grecia hanno retrodatato all’età ellenistica.
Insomma così come il medioevo è stato rivalutato dal punto di vista della storia della scienza,così si sta facendo per l’epoca ellenista che è quell’età che va dal 332 a.c al 32 a.c.;arrivando alla conclusione che se non ci fosse stata questa età molta della “scienza” medievale non sarebe esistita.
Insomma non 3 senza 2
Onestamente non mi risultano queste scoperte e nemmeno che quella ellenistica sia stata una società avanzata dal punto di vista tecnologico (anzi!). Ribadisco che la bonifica dell’Europa avvenne nel Medioevo e non prima perché si usarono i mulini per incanalare l’acqua. Potrebbero anche averlo inventato prima ma non lo seppero usare evidentemente. Anche i cinesi inventarono per primi la polvere da sparo ma la usavano per i fuochi d’artificio. L’intelligenza a volte non sta tanto nell’inventare ma nel trovarne l’uso corretto e più utile per tutti.
Le do un consiglio si legga il libro,si fidi dopo che lo avra letto cambiato idea sull’età ellenistica.
Però le faccio notare una cosa se nel III sec a.c erano arretrati sotto il profilo tecnologico,come hanno fatto a costruitr una delle 7 sette meraviglie del mondo antico ossia il faro di alessandria e poi come ha fatt la città di Roma a divenire da citta stato a impero gigantesco? Solo soldi,no anche grazie alla tecnologia,e non solo come hanno fattoa costruire il le strade,il colosseo e gli acquedotti?
Le faccio notare che i cinesi furono i primi ad usare armi da fuoco,soprattuto durante le invasioni mongole della Cina nel XIII sec d.c.
Le rispondo facilmente: con gli schiavi, migliaia di schiavi. L’impero romano viveva sulle spalle degli schiavi e i greci fecero lo stesso, nessuna tecnologia avanzata soltanto un enorme disponibilità di manodopera. I romani non usavano l’energia idraulica ed eolica preferendo il lavoro manuale. Solo dopo caduta dell’Impero romano si svilupparono economie che dipendevano da energia non prodotta dall’uomo, i mulini ad acqua e le dighe. La carta effettivamente non fu inventata da loro ma inventarono modi nuovi di utilizzarla e soprattutto modi nuovi di produrla (meccanizzarono la produzione di carta).
Parliamo della polvere da sparo: fu Bacone nel 1242 a pubblicarne formula, in Cina pare sia apparsa poco prima ma era usata per fuochi d’artificio e per scacciare gli spiriti. E’ stato smentito che fu usata per le invasioni mongole. Kate Raphael ad esempio ha studiato le fonti antiche concludendo: “nessuna delle fonti principali sembra implicare l’uso di una qualsiasi cosa che possa essere interpretata come tecnologia della polvere da sparo durante quelle campagne” https://www.researchgate.net/publication/231883801_Mongol_Siege_Warfare_on_the_Banks_of_the_Euphrates_and_the_Question_of_Gunpowder_1260-1312
Intendevo il libro “La rivoluzione dimenticata”,che alla sua uscita nel 1996 aveva più di 300 pagine e nell’ultima ristampa del 2019 ci sono più di 600 pagine,con invenzioni che prima si pensava che fosse di epoca medievale e adesso invece si è scoperto che esistevano già in età ellenistica.
Un altra invenzione che agli inizzi del 200 si pensava che fosse di epoca medievale,sono le ruote dentate,che recenti scavi archeologici nel delta del Nilo ed in Grecia hanno retrodatato all’età ellenistica.
Insomma così come il medioevo è stato rivalutato dal punto di vista della storia della scienza,così si sta facendo per l’epoca ellenista che è quell’età che va dal 332 a.c al 32 a.c.;arrivando alla conclusione che se non ci fosse stata questa età molta della “scienza” medievale non sarebe esistita.
Insomma non 3 senza 2
Diamine non ci sarei mai arrivato!
Allora faccio così quando andrò a fare l’esame di arte antica e il professore mi domanderà “Allora sig ANONIMO,mi parli di come in età greco-romana,studiassero il terreno per costruirci sopra degli edifici;mi spieghi anche lo studio dei varii tipi di materiali in epoca romana e i loro autori,mi spieghi anche lo sviluppo della tecnica del vesto;mi spieghi come i romani con che calcoli e strumenti i romani usavano per dividere i campi da coltivare;mi spieghi come i romani costruivano le strade e infine mi spieghi come la letteratura greco-romana ha influenzato i poeti medievoli”.
Ho già la risposta: “Usavano gli schiavi come vanghe umane per testare il terreno,come il trattaro di Vitruvio?Non dica stupidaggini prof!;anche li usava la testa degli schiavi gli fracassavano sul muro per testarne la chimica del materiale;il vetro non sepevano cosa fosse,i moosaici? Non c’era il cristianesimo prof;anche per ilcalcolo del terreno usavo le gambe degli schiavi,e non dice studidaggini prof la groma non mai esistita;le strade? nel Medioevo aveva la già ferrovia Milano Palermo con treni ad alta velocità meglio di quelli ora dei cinese,che poi gli illunimisti hanno demolito;cosa Ennio,Livio Andrnico,Terenzio,Plauto? Ma prof lo sanno tutti che prima della venuta di Gesù i romani parlavano Uga-Uga-Carruba!”
Cioè ma veramente?
Si rende conto della risposta che mi ha deto,praticamete le strade,gli acquedotti,i templi le chiese le navi,l’esercito,le leggi ecc,basta semplice mente dire sono stati gli schiavi?
Cioè io capisco che il medievo non fu una età buia,sono il primo a dire che nel medioevo la terra piatta,lo ius primeas noctos ecc non sono mai esisti,ma cavolo non trascuriamo cio che ci fu prima perchè sennò non si capirebbe il medioevo.
Parliamo di tecnologia non di letteratura ed è accertato che il salto tecnologico in Europa avvenne solo alla fine dell’Impero romano. Una delle cause fu proprio l’enorme abbondanza di schiavi.
Questo non vuol dire che “prima” non esistette nulla, ma l’abbondante schiavitù impedì a greci e romani lo sviluppo tecnologico. Un esempio lo ha citato: la forza navale. Sai cosa usavano i romani? Le galee a remi con una vela e sai come si combattevano? Speronandosi a vicenda. Questa fu la loro tecnologia. I medievali inventarono i velieri a cannone.
Un altro esempio lo hai citato: l’esercito. I soldati viaggiavano a cavallo su selle leggere senza staffe e quindi tiravano solo con l’arco, lanciavano frecce o roteavano spade senza poter colpire gli avversari. Furono i franchi nel VIII secolo a introdurre i cavalieri veri con selle dotate di schienale e staffe.
Vogliamo parlare dell’agricoltura? I romani usavano un aratro che non rivoltava il terreno, praticamente inutile. I medievali inventarono il vomere, il versoio, l’erpice, e il vero aratro (nato nel V secolo).
Parliamo dei trasporti? I romani usavano carri piccoli e buoi che tiravano faticosamente carichi pesanti, i medievali progettarono carri con freni e assi anteriori sterzanti trainati da cavalli selezionati tra le migliori razze, triplicando così il commercio (i romani importavano quasi soltanto).
Non trascuro ciò che ci fu prima del Medioevo ma non diciamo assurdità sul “sentito dire”.
Allora calmiamoci:
la tesi secondo cui per il fatto che nel modo greco-romano vi fosse una abbondanza di schiavi impedì lo sviluppo di tecnologie è una tesi che non sentirei in ambito accademico,è vero l’aratro era una delle tecnologie poco efficenti rispetto a quella medievale,ma l’agricoltura non è fatta solo di aratri o contadini:quando l’impero romano conquistavaun territorio doveva distribuire le terre ai veterani in parti perfettamente uguali usavano uno strumento rivoluzionario che sarà usato sino al XIX secolo che è la GROMA,con la quela si divideva il terreno i centurie ecc,edè una invenzione di età ellenistica.
Le navi erano si costruite da schiavi,ma se ti limiti a dire ciò è come guardare il dito e non la luna:dietro ogni cantiere navale vi era una lungo studio tecnologico che ha portato a nuove introduzini tecnologiche come lo sperone (verra poi abbandonato nel corso del medioevo per essere poi ripreso nel XIX secolo vedi battaglia di Lissa del 1866),e anche la catapulta navale altra arma rivoluzionaria che verrà usata nel medioevo.
La cavalleria non ho nulla da dire è risaputo che i romani faceva uso per lo più della fanteria.
Le strade per quanto riguarda il contesto romano erano una rivoluzione che consenti l’aumentare dei commerci,per poi essere incrementati.
In conclusione l’età ellenistica,esattamente come il medievo,ha subito nel corso dell’età illuministica una narrazione che la collocava come epoca decadente tra mondo greco e romano,ma esattamente come il medioevo è stato rivalutato come una età di progresso artistico,letterario,economico,scientifico ecc così come il medioevo.
Tutto cio ci fa capire come la nostra civiltà occidentale è stata forgiata dalla età greca ellenistica,romana,medievale,rinascimentale e illuinistica,se manca uno solo di questi periodì non esisterebbe la nostra civiltà di cui indiamo fieri