Le leggi pro-life scritte in maggioranza da donne: la ricerca che spiazza
- Ultimissime
- 26 Mar 2019
Gli Stati americani con più alta percentuale di politiche donne sono anche quelli che emettono il maggior numero di leggi Pro-Life e restrittive all’aborto. La ricerca pubblicata sul Journal of Women, Politics and Policy svela ciò che i media vogliono tenere nascosto: il mondo pro-life è prettamente femminile.
La notizia che nessun telegiornale o quotidiano darà mai. Perché, secondo la mentalità corrente, l’opposizione all’aborto arriva solamente da circoli di fanatici maschilisti, che vogliono soggiogare le donne e impedire loro la fantomatica “libertà di scelta”.
Per questo, pochi mesi fa, la stampa internazionale ha censurato le migliaia di donne argentine che sono scese per le strade a festeggiare il fallimento del tentativo di legalizzare l’interruzione di gravidanza.
Gli Stati con più donne in politica legiferano più leggi contro l’aborto.
Un recente studio pubblicato sul Journal of Women, Politics and Policy, ha evidenzia un dato scioccante per l’elitè delle società moderne: un dato interessante emerso dall’analisi della crescente serie di leggi cosiddette “pro-life” (cioè che restringono l’applicazione dell’aborto) negli Stati Uniti è che i singoli stati americani con una percentuale più alta di parlamentari donne (sopratutto repubblicane) sono anche quelli che hanno promosso un numero maggiore di leggi a favore del diritto alla vita dei nascituri. Si parla di quasi 300 leggi restrittive in 33 stati.
La ricerca è di parte e definisce l’ondata pro-life come «drammatica». Eppure constata un dato molto significativo, dato che i politici maschi pro-life sono spesso accusati dai sostenitori dell’aborto legale di intervenire su una “questione femminile”, tanto che il senatore australiano Barry O’Sullivan ha sfruttato l’ideologia gender per dichiarare il suo (finto) “cambio di sesso” per poter essere legittimato socialmente ad intervenire contro l’interruzione di gravidanza. Lo studio sicuramente incoraggerà molti politici maschi a sostenere leggi pro-life, ora che sanno di avere il sostegno di un numero significativo di loro colleghe.
L’associazione femminile che sostiene le senatrici Pro-Life.
I risultati suggeriscono anche la lungimiranza di Marjorie Jones Dannenfelser, un’attivista considerata una delle “25 donne repubblicane più influenti”. Venticinque anni fa ha fondato la Susan B. Anthony List Marjorie Dannenfelser (SBA), un movimento femminile pro-life che si focalizza al sostegno politico di donne che si dichiarano a favore del diritto alla vita. Nell’attuale Congresso fanno parte della SBA 13 senatrici pro-life, mentre al Senato ve ne sono 5. In tutti gli Stati Uniti, attualmente, sono elette 188 donne pro-life in 43 stati diversi.
L’ex attivista rivela: l’aborto non era una priorità delle femministe, fino a quando…
Un’autorevole paladina pro-life è oggi Sue Ellen Browder, storica femminista della sinistra radicale che negli anni ’70 ha fondato la rivista Cosmopolitan, attraverso la quale ha guidato la rivoluzione sessuale americana. Poi ha cambiato idea e nel 2015 ha scritto il libro Come ho aiutato la rivoluzione sessuale a dirottare il movimento delle donne, rivelando che la contraccezione e l’aborto non erano originariamente parte del movimento femminista negli anni ’60, tanto meno una priorità. Infatti non facevano parte del “manuale femminista” pubblicato nel 1963 da Betty Friedan, intitolato Feminine Mystique, riferimento delle attiviste statunitensi.
Le priorità delle femministe cambiarono però a causa dei due fondatori della National Abortion Rights Action League, ovvero Larry Lader e il dott. Bernard Nathanson (che, a seguito della conversione religiosa, diventerà in seguito uno dei più importanti leader pro-life). In quegli anni seppero convincere Betty Friedan a presentare il “diritto di aborto” al secondo incontro annuale della National Organization Woman (NOW), in data 18 novembre 1967. Delle 100 femministe presenti, 57 votarono perché l’aborto diventasse una priorità del femminismo, e così fu. «Ancora oggi stiamo combattendo contro ciò che accadde quella notte», ha scritto nel suo libro la femminista Browder, che all’epoca aveva 17 anni.
Ecco perché nessun parla di questa ricerca. I risultati dimostrano che le donne sono e continueranno ad essere una parte importante e fondamentale della storia e del crescente successo (almeno negli USA) di una legislatura sempre più focalizzata sul diritto alla vita dei nascituri, preponderante sulla opinabile scelta di interrompere la loro esistenza prima del parto.
La redazione
8 commenti a Le leggi pro-life scritte in maggioranza da donne: la ricerca che spiazza
Cara Grazia, riguardo alla De Mari, ella non ha mai detto ciò che affermi, bensì che la sodomia è utilizzata come atto esoterico iniziatico durante le loro cerimonie e/o riunioni. Cosa ampiamente acclarata e testimoniata da svariati ex o tutt’ora satanisti.
Parli tanto di verità ma spari le solite cavolate e falsità di ogni fanatico anticlericale, in una sola parola: balle.
Tra l’altro perché non ci informi su quale sia l’opinione che il tuo “illuminato” beniamino G. Bruno aveva sulle donne?
Lo sai si che le definiva esseri inferiori, sterco e tante altre cosette carine?
Giordano Bruno sulle donne:
“cosa senza fede, priva d’ogni costanza, destituita d’ogni ingegno, sprovvista d’ogni merito, senza alcuna riconoscenza dove c’è più superbia, arroganza, protervia, orgoglio, ira, sdegno, falsità, libidine, avarizia, ingratitudine”, “quel martello, quello schifo, quel puzzo, quel sepolcro, quel cesso, quel m…, quella carogna, quella febbre quartana, quella estrema ingiuria e torto di natura[…] giacché nel suo intimo vero e stabilmente è contenuta una flotta, una bottega, una dogana, un mercato di quante porcherie, tossici e veleni abbia potuto produrre la nostra natura matrigna”
Angelo nessuno ti ha mai insultato.
Sul sito della De Mari Silvanademaricommunity potete trovare tutto quanto ha detto, basta leggerlo, per capire che siete in malafede, come in tutto il resto che scrivete, anche se penso sia una persona sola che cambia il Nick per sentirmi meno solo.
Sei sempre lo stesso, che se la canta e se la ride.
Smettila di fare il pagliaccio e fai pace con il cervello e la verità storica.
Di Giordano Bruno è pieno il web per capire che tipo di persona fosse davvero.
qua nessuno ha mai giustificato genocidi, nessuno ha mai detto quanto affermi, trovati un lavoro, un amore o almeno gatti a fare una passeggiata in montagna per schiarirti le idee.
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Dopo l’abortito, sono infatti le madri che hanno abortito a pagarne la maggiori conseguenza fisiche e psicologiche: chi però vive con la rabbia l’odio e la morte nel cuore, prova un sadico piacere a spacciare per piacevoli situazioni che creano solo sofferenza.
Quello che dice l’articolo è molto vero ma anche molto ovvio. Il problema di oggi è che qualunque piccola minoranza organizzata può fingere di essere tanti e di rappresentare un pensiero che invece la maggioranza della gente non condivide. Con questo sistema è stata fatta passare la legge 194 e tante altre leggi abominevoli.
Passando al povero pazzo tanto prolifico di commenti deliranti, quanto dice lo psicologo Cesare Musatti sull’ateo odiatore è molto interessante e può applicarsi a molti atei compresi i vandali francesi che attaccano le chiese ma nel caso del nostro troll dai molti nomi penso che la situazione sia più complessa e mi piacerebbe che qualcuno che ne sappia più di me di psicologia azzardasse una diagnosi.
Costui cambia continuamente nome e dialoga con se stesso per far credere di essere tanti ma mantiene sempre lo stesso format di scrittura, inoltre pubblica i suoi commenti ad un minuto di distanza l’uno dall’altro e spesso ad ore antelucane. Non so come possa pensare che qualcuno creda che quattro persone si alzino tutte alle cinque e pubblicono commenti molto simili ad un minuto l’uno dall’altro.
Anche la scelta dei nickname è molto significava ed un bravo psicanalista saprebbere ricavarne qualcosa. E’ interessante che abbia usato il nickname Sceriffo Rosco (il personaggio stupido ed imbranato di una serie Tv) per dare agli altri del patetico mentecatto e del fallito.
Praticamente è una firma: dato che costui si sente un patetico mentecatto e un fallito viene qui a dar fastidio solo per farsi notare così come un bambino piccolo fa i capricci e dice parolacce quando arrivano gli ospiti ed i genitori badano a loro e non a lui.
Anche in questa discussione le offese che dice agli altri, in realtà si adattano perfettamente a lui stesso: ma sciacquati la bocca, cretino … tutto il giorno a postare scemenze … buffone. E’ come se fosse il suo inconscio che lo sgrida.
Non credo che c’entri la religione, anche se qui si discutesse tra automobilisti e ciclisti, farebbe lo stesso. Del resto, pur di dar contro ai cristiani, si è già dichiarato più volte induista, buddista e anche pagano.
Quello che non so è come aiutarlo (a parte pregare per lui) e come sia meglio comportarsi nei suoi confronti per non far peggiorare i suoi problemi.