Il card. Sarah: «Bergoglio? Dio ci parla attraverso il Papa»

sarah cardinaleIl card. Sarah e Papa Bergoglio. In un messaggio del porporato guineano, spesso contrapposto dai tradizionalisti a Papa Francesco, parole che indicano continuità tra gli ultimi tre pontificati. Una stima per Francesco che conferma sue precedenti dichiarazioni.

 

Mentre il rumoroso movimento antipapista mette quotidianamente in discussione l’elezione di Papa Francesco, l’applicabilità del dogma dell’infallibilità papale e l’inspirazione dello Spirito Santo durante il Conclave, da uno dei pastori più idolatrati (suo malgrado) del mondo conservatore arriva un messaggio molto significativo e in direzione completamente opposta.

Nei suoi (deliranti) articoli, il giornalista Antonio Socci ritrae il card. Robert Sarah come una sorta di “anti-Papa” rispetto a Papa Bergoglio, uno strumento attraverso il quale il Papa emerito Benedetto XVI avrebbe «messo un macigno sulla strada di quell’establishment bergogliano che sta progettando la “rivoluzione” della liturgia e dell’Eucaristia, che sarebbe un colpo mortale alla sopravvivenza della Chiesa cattolica». C’è sempre, immancabile, un complotto catastrofista.

 

Fu Papa Francesco a nominare il card. Sarah prefetto per il Culto divino.

Ma il castello di fantasia crolla quando si ricorda che è stato proprio Papa Francesco, nel 2014, a nominare come nuovo prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti, il cardinale guineano. Tanto che il vaticanista Matteo Matzuzzi scrisse allora: «il mondo tradizionalista può tirare un sospiro di sollievo, ricordando come Sarah sia uno dei porporati che più sostengono l’applicazione del motu proprio Summorum Pontificium», ovvero la lettera apostolica di Benedetto XVI con la quale ha approvato la celebrazione della cosiddetta messa tridentina per tentare di riportare nella piena comunione con Roma quei fedeli che se ne erano distaccati non accettando le riforme del Concilio Vaticano II.

 

“Francesco ha posto nelle mie mani una grande responsabilità”.

Pochi giorni fa il card. Sarah ha colto l’occasione del 20° anniversario della rivista spagnola El taller del orfebre, che mira a diffondere la dottrina della Chiesa e la fedeltà al Santo Padre, per inviare ai responsabili un messaggio di elogio ed apprezzamento. Il nome della rivista è quello di una commedia scritta nel 1956 dall’allora Karol Wojtyla, quand’era professore presso l’Università di Lublino. Il porporato ha ricordato tutto questo, attraverso tali parole:

«Nel corso di questi venti anni, come si può vedere lungo i numeri pubblicati, questa rivista ha servito la missione di portare ai fedeli l’insegnamento della Chiesa, che Dio ci ha dato attraverso i pontefici romani. Dio ci parla attraverso il Papa, come ho sentito durante tutta la mia vita.

San Giovanni Paolo II mi ha chiamato a collaborare con lui come Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, dove ho potuto vedere che la bellezza della Chiesa non risiede nel numero dei fedeli, ma nella misura in cui sono santi. Benedetto XVI, chiamandomi a presiedere il Pontificio Consiglio Cor Unum, mi ha permesso di sperimentare la compassione e la vicinanza della Chiesa ai poveri. Francesco, mettendomi a capo della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha posto nelle mie mani la responsabilità di realizzare il desiderio della Sacrosanctum Concilium: la partecipazione piena, consapevole e attiva dell’intero popolo di Dio nelle celebrazioni liturgiche. Usate quindi questo anniversario per fare grata memoria di coloro che hanno reso possibile il raggiungimento di questo ventesimo anniversario con sforzo e dedizione, e, in secondo luogo, per riaccendere l’amore per la Chiesa e per il Successore di Pietro».

Parole molto belle e pienamente cattoliche, che collegano naturalmente gli ultimi tre pontificati. Così distanti dalle acide polemiche in cui si ritrovano incastrati i gruppi tradizionalisti, con conseguenze letali sulla loro serenità spirituale.

 

Il card. Sarah: “Francesco è un dono di Dio, sbagliato criticarlo”.

Lo stesso card. Sarah aveva già preso posizione contro i blogger polemisti nei confronti di Francesco: «Cosa pensare di un figlio o di una figlia che critica pubblicamente il padre o la madre? Come potrebbe la gente rispettare quella persona? Il Papa è nostro padre. Gli dobbiamo rispetto, affetto e fiducia (anche se le critiche non sembrano dargli fastidio). Per via di certi scritti o di certe dichiarazioni, alcuni potrebbero avere l’impressione che egli potrebbe non rispettare la dottrina. Personalmente, ho piena fiducia in lui ed esorto ogni cristiano a fare lo stesso».

E ancora: «Bisogna stare tranquilli perché nella barca che il Papa guida, c’è anche Gesù, Colui che ha detto a Pietro: “Ho pregato per te, che non venga meno la tua fede; e tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli” (Lc 22,32). Un conclave è un’azione di Dio, è Dio che dà un papa alla Chiesa. Dio ci ha dato Francesco per guidare la Chiesa oggi».

La redazione

36 commenti a Il card. Sarah: «Bergoglio? Dio ci parla attraverso il Papa»

  • Antonio Pisu ha detto:

    Attento Francesco,sai bene cosa Cristo vuole tu faccia! Attento alla Sua Santa Ira perché difficilmente un ricco entrerà nel Regno di Dio.Che fate seguite mammona?Non entrerete nel Regno! Piuttosto vendi tutto e Dio non ti abbandonerà. Pentiti e sii pronto a donare la tua vita e Cristo sarà con te.30000 persone muoiono di fame ogni giorno nel mondo e voi che fate?La maggior parte di essi son bambini e gli avete sulla coscienza! Dai tutto ai bisognosi, solo così vi salverete dall’ Ira del Signore! Ravvediti Francesco!

  • Pietro ha detto:

    Io credo che la critica COSTRUTTIVA non solo è ammessa, ma a volte è anche doverosa.
    La critica costruttiva all’autorità (che si riconosce come tale) è BIBLICA: ne fa fede il rimprovero pubblico di Paolo a Pietro
    Se così non fosse, non sarebbero ammesse critiche a NESSUN Papa del passato, nemmeno a quelli che hanno indetto le Crociate e a quello che ha rinchiuso gli ebrei nel Ghetto.
    Non si deve confondere la vera ubbidienza al Papa, che si attua all’interno di ciò che riguarda la fede, con la piaggeria.
    Se il Papa ordinasse che da ora in avanti non bisogna più confessare che l’omosessualità è peccato, si deve disubbidire.
    Chi ubbidisse, non è ubbidiente, ma lecchino

    • Panthom ha detto:

      Ancora con questa solfa della “critica costruttiva”. E’ un po come la lobby gay quando entra nelle scuole con il gender mascherandosi dietro all'”educazione della diversità”. Contro Papa Francesco non esiste nessuna “critica costruttiva”, ma soltanto uno spietato accanimento, menzogne, fake news, insulti, denigrazioni, fotomontaggi…chiamato “eretico”, “cattocomunista”, “distruttore del cattolicesimo”, “satana”, “il grande distruttore”, “ambiguo” e tutti i vari epiteti che gli avete vomitato addosso dal giorno della sua elezione e che gli ripetete tutti i giorni, a qualsiasi ora e per qualsiasi cosa dica o faccia.

      Fammi il piacere di piantarla con questa messainscena della “critica costruttiva” e del rimprovero di Paolo a Pietro, perché è una bestemmia il fatto che tu, Cascioli o Socci vi sentite di assomigliare a San Paolo il quale, anzi, ha già consigliato al Padre Eterno dove spedirvi quando sarà l’ora.

      • Emanuele ha detto:

        oh là là, abbiamo qui un mistico in contatto con San Pietro che gli comunica il destino eterno delle anime… Wow!

        Qualcuno disse:

        “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no”

        Ci vuole così tanto a rispondere chiaramente e paternamente a chi solleva i dubbi? Si possono evitare panegirici e giri di parole?

        E se anche queste domande vengono da pecore che (secondo voi) sono uscite dal gregge, non dovrebbe il pastore lasciare il gregge per le pecore smarrite? O ritenete queste solo belle parole, che non si applicano a Cascioli o Socci? Forse Gesù non perdonò il tradimento di tutti gli apostoli, non li andò a chiamare uno ad uno dopo risorto? Non rispose personalmente ai dubia di San Tommaso?

        O il vicario di Cristo è tale solo quando vi suona comodo?

        • Phantom ha detto:

          Aridaje con la solfa del “sollevare dubbi”. Magicamente gli insulti quotidiani al Papa diventano “sollevare dubbi” e “critiche costruttive”.

          Lascio perdere gli ambigui riferimenti evangelici. Noto invece con piacere che chi ha la coda di paglia si palesa subito, vero Emanuele?

          «Cosa pensare di un figlio o di una figlia che critica pubblicamente il padre o la madre?». Dovresti domandartelo ogni mattina quando inizi a vomitare contro il Santo Padre assieme ai tuoi giornalisti conservatori di riferimento, per poi giustificarti dicendo che sono solo “semplici dubbi” e “critiche costruttive”.

      • lorenzo ha detto:

        Carissimo Panthom, visto che per te tutte le parole e gli scritti del nostro Santo Padre sono chiarissimi, mi vorresti spiegare, perché temo di aver frainteso, quale dovrebbe essere lo scopo della Quaresima di quest’anno?
        http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/lent/documents/papa-francesco_20181004_messaggio-quaresima2019.html

        • Phantom ha detto:

          Cos’è la nuova trovata dei nemici della Chiesa? Da chi è partita stavolta? Tosatti, Magister o Belpietro?
          Sai già quanto la tirerete lunga o avete in scaletta qualcos’altro finita questa nuova sciocchezza?
          Vi rendete conto che ormai non abbocca più nessuno?

          • lorenzo ha detto:

            Ti ho semplicemente chiesto se mi volevi spiegare, in base a quello che avevi letto, qual era, secondo te, lo scopo indicato dal Santo Padre per la Quaresima di quest’anno: hai letto o no il messaggio che ogni buon cattolico dovrebbe leggere?
            Se lo hai letto, perché non mi dici quale dovrebbe essere il fine della preghiera, della penitenza e dell’elemosina della Quaresima di quest’anno per un cattolico che volesse seguire alla lettera le indicazioni del nostro Santo Padre.

            • Panthom ha detto:

              Perché sotto al tuo messaggio c’è chiaramente una provocazione stupida che solo tu sai e le persone ragionevoli, e i buoni cattolici, ormai non danno più retta agli svitati antipapisti.

              • lorenzo ha detto:

                Se sei arrivato al punto di dare dello “svitato antipapista” a chi ti invita a leggere un messaggio del Santo Padre preso dal sito ufficiale del Vaticano, devi essere proprio ridotto male: mi dispiace per te.

                • Panthom ha detto:

                  I tuoi inviti sono ambigui e hanno sempre doppi fini. Dì chiaramente quel che pensi di quel messaggio piuttosto che fare giochetti da svitato antipapista.

              • lorenzo ha detto:

                Intanto sto sempre aspettando che tu legga il messaggio del Santo Padre e mi dica il fine della preghiera, della penitenza e dell’elemosina della Quaresima di quest’anno.

                • Panthom ha detto:

                  Non mi interessa nulla delle tue ossessioni lorenzo, vatti invece a leggere il messaggio di Natale del 1921 e sto aspettando che tu mi dica il senso di quello scritto che invece è ambiguo e introduce Satana nelle nostre vite.

        • Phantom ha detto:

          Oltre al fatto che il messaggio che hai linkato è stato scritto il 4 ottobre 2018.

          Manco a gettare fango siete capaci.

          • lorenzo ha detto:

            Titolo del messaggio:
            “MESSAGGIO DEL SANTO PADRE
            FRANCESCO
            PER LA QUARESIMA 2019”
            Se ti fosse sfuggito, la Quaresima, quest’anno, inizia il 6 Marzo 2019, e quel messaggio è stato indirizzato dal Santo Padre a tutti noi cattolici affinché possiamo prepararci al meglio alla Santa Pasqua.

            • Panthom ha detto:

              a tutti noi cattolici

              Devo ridere? Ora esistono cattolici che odiano il Papa?

              • lorenzo ha detto:

                Io sono cattolico e spero, con la Grazia di Dio, di rimanere sempre “cum Petro et sub Petro” per tutta la vita: se pertanto con quanto hai scritto sopra intendi insinuare che io odi papa Francesco, in base a quale prove mi accusi?

    • Emanuele ha detto:

      Infatti, in occasione del sinodo del 2015, sulla questione Comunione a chi vive more uxorio, il Card. Sarah, disse:

      «La Chiesa intera ha sempre tenuto fermo sul fatto che non si può ricevere la Comunione quando si è consapevoli di aver commesso un peccato grave, principio che è stato confermato definitivamente dall’enciclica Ecclesia de Eucharistia di San Giovanni Paolo II. […] Neanche un Papa può sciogliere da questa legge divina»

      • Panthom ha detto:

        E ha ragione, infatti Amoris Laetitia non cambia nulla per chi è consapevole di aver commesso un peccato grave. Come ha spiegato il card. Muller introducendo il libro di Rocco Buttiglione, i casi di applicazione sono ben altri:
        https://www.lastampa.it/2017/12/30/vaticaninsider/mller-il-libro-di-buttiglione-ha-dissipato-i-dubia-dei-cardinali-BGa9DT809pw5WyEgRdZC9I/pagina.html

        Comincia a studiare, poi potrai venire a gettare fango sul Papa.

        • Sebastiano ha detto:

          Amoris Laetitia non cambia nulla per chi è consapevole di aver commesso un peccato grave

          Ma davvero?
          Toh, allora i vescovi argentini (per tacere di quelli tedeschi) non hanno capito un baffo…

          • Emanuele ha detto:

            …non solo non hanno capito ma, cosa ancor più grave, neppure qualcuno li ha corretto.

            Se non doveva cambiare nulla, perché si è lasciato piede libero ai pastori che inducono al peccato mortale le loro pecore?

          • Panthom ha detto:

            Al di là delle menzogne eretiche della Bussola, i vescovi di Buenos Aires hanno scritto esattamente quello che ha scritto il card. Muller.

            1) Innanzitutto hanno ribadito la validità della Familiaris Consortio: “Quando le circostanze concrete di una coppia lo rendano possibile, specialmente quando entrambi siano cristiani all’interno di un cammino di fede, si può proporre l’impegno di vivere in continenza”. (n. 5).

            2) In secondo luogo hanno aperto all’eccezione, che non contraddice la regola, nel “caso concreto che vi siano limitazioni che attenuano la responsabilità e la colpevolezza, in particolare quando una persona ritenga di poter cadere in ulteriore peccato facendo del male ai figli della nuova unione, l’AL apre la possibilità di accedere ai sacramenti della riconciliazione e dell’eucaristia”.

            E proprio il punto 2, riconosce che nel caso di un divorzio subito in giovane età, magari in seguito al tradimento da parte del partner, e in una seconda unione della persona abbandonata dal partner, esista una colpevolezza minore e non si possa parlare di “peccato mortale”. Solo in quel caso, a discrezione del confessore del soggetto, si potrà accedere alla Confessione e all’Eucarestia, perché altrimenti la separazione della coppia vorrebbe dire causare un altro peccato allontanando i figli dal genitore.

            Purtroppo la rigidità intellettuale dei tradizionalisti non riesce a comprendere come dal 1981 (Familiaris Consortio) la secolarizzazione ha distrutto gran parte dei matrimoni e sono migliaia i casi di divorzi in cui il partner viene abbandonato dall’altro, senza che uno possa aver avuto particolari colpe personali (tradimenti, violenze ecc.).

        • Emanuele ha detto:

          Phantom,

          Se non è cambiato nulla, non ti sarà difficile trovare su Amoris Letitia (perché le enciclica fanno dottrina, i commentari, libri, articoli, no) dove viene ribadita la norma evangelica che vieta di accostarsi ai sacramenti chi compie atti sessuali fuori dal matrimonio sacramentale (adulterio).

          È una questione veramente importante, perché ne va della vita eterna di molte anime che (per colpa propria o altrui) si trovano a vivere convivenze irregolari.

          Poi, gentilmente, indicami dove si esorta la pratica della castità e continenza per le coppie irregolari che non possono separarsi causa figli. Pratica raccomandata da San Giovanni Paolo II, sulla scia della dottrina bimillenario.

          Grazie.

          • Panthom ha detto:

            Ma perché bisogna sempre ricominciare da capo? Ora ritorna Amoris Laetitia, domani il patto con la Cina, poi il silenzio sui cristiani perseguitati e alla fine del ciclo ricorderai come Bergoglio ha soppresso l’Ordine di Malta. Poi di nuovo Amoris Laetitia e così via. Uguale agli anticlericali che finito con le crociate, con Pio XII e il nazismo e l’Inquisizione, ripartono con la pena di morte in Vaticano. Un disco rotto, praticamente.

            Vuoi riaprire il caso Amoris Laetitia? Bene, cancella dai preferiti la Bussola Quotidiana e leggiti cosa dice il card. Muller, che ha ben spiegato la continuità di AL con la FC di Giovanni Paolo II. E anche questo scritto ti aiuterà ad uscire dalla confusione in cui hai voluto infilarti (per colpa tua, non del Papa): https://www.toscanaoggi.it/Rubriche/Risponde-il-teologo/La-comunione-ai-divorziati-cosa-dice-Amoris-laetitia

  • Max De Pasquale ha detto:

    In alcune circostanze e su certi temi – assolutamente non in tutti i casi – le critiche al Papa sono permesse per i cattolici:

    “The Church permits criticism of popes under certain circumstances”
    http://edwardfeser.blogspot.com/2018/05/the-church-permits-criticism-of-popes_20.html

    Ovviamente, questo esclude le critiche non costruttive, diciamo con eufemismo.

    • Panthom ha detto:

      Basta guardarsi attorno per scoprire che non esistono critiche costruttive. E su quelle poche circostanze e su quei pochi temi bisogna dimostrare di poter permettersi di avanzare critiche costruttive, cosa che Feser, Tosatti o Cascioli non sono in grado di fare. Immagina i pecoroni sui social…

      Curioso come Feser non ricordò nulla del genere quando fior di teologi e cardinali (altro che giornalisti allo sbaraglio) criticavano Benedetto XVI, Giovanni Paolo II o Paolo VI…

      • Max De Pasquale ha detto:

        Phantom, permettimi di non essere d’accordo. Secondo me a volte Feser e’ nel torto, ad esempio dando credito a Vigano’ ed in parte criticando Amoris Laetitia, perche’ sembra dimenticare il senso cristiano della carita’ (cosa che capita ai tomisti). Ma almeno, nel caso di cambiamenti del Catechismo sulla pena di morte, argomenta – ha scritto un bel libro a riguardo – e mi sembra che non abbia tutti i torti. Ed a proposito di Amoris, la confusione mi pare ci sia stata.

        Su Benedetto XVI, Feser non lo cita spesso, ma nella montagne di lavori che produce mi pare che abbia avuto una certa identita’ di vedute con lui.

  • don Giorgio ha detto:

    Pietro hai scrittto:
    Se il Papa ordinasse che da ora in avanti non bisogna più confessare che l’omosessualità è peccato, si deve disubbidire. Ti domando l’omosessualità è peccato? Ti è rimasta nel tasto il non?

  • Giuliano ha detto:

    come fate a sapere che Dio parla attraverso il Papa e non attraverso, per esempio, il Dalai Lama?

    Il Papa ha detto che Medjugorie non è fede cristiana, quindi Dio è contro Medjugorie!

    Il Papa ha detto che le famiglie gay non esistono, quindi questo è il pensiero di Dio, cioè per Lui le famiglie gay sono un abominio proprio come dice la bibbia!

    Però il Papa ha detto che i gay nascono cosi perchè è Dio che li ha creati così e li ama, allora perchè non ama le loro famiglie?

    • lorenzo ha detto:

      Fatto salvo che il Papa non sempre è infallibile,
      http://www.famigliacristiana.it/articolo/l-infallibilita-non-sempre-e-non-per-tutto-ecco-cos-e–.aspx
      il cattolico crede, per fede, che il Santo Padre è la “Pietra” su cui Cristo ha fondato la sua Chiesa, mentre il Dalai Lama, pur figura di riferimento per molte persone e senza voler entrare nel merito della sua rilevanza morale, è un laico non cristiano.

      Il Papa ha si detto di essere contro Medjugorie ma ha anche riferito, a taluni, che è stato lui a difendere Medjugorie.

      Il Papa ha ribadito, sulle famiglie gay, quanto affermato dalla Scrittura, dalla Tradizione e dal Magistero, confermato dall’antropologia e contraddetto da talune legislazioni positive.

      Se “il Papa ha detto che i gay nascono cosi perché è Dio che li ha creati” non mi interessa perché non corrisponde a quanto insegna la Scrittura, la Tradizione ed il Magistero;
      se “il Papa ha detto che i gay… Dio… li ama”, lo credo anch’io perché la Scrittura, la Tradizione ed il Magistero insegnano che Dio non smette mai di amare tutti i propri figli senza escluderne nessuno.

      • lorenzo ha detto:

        – Dio parla senza parlare e scrive dritto sulle righe storte.

        – In un contesto cattolico come quello italiano, io ho fatto una scelta e tu un’altra: a parte il vivere al meglio questa vita, vedremo chi ha ragione nell’altra.

        – Le leggi positive, cioè poste dagli uomini, non potranno mai cambiare le leggi di natura.

        – Perché disquisisci di Scritture se non sai nemmeno come si leggono?

        – Sai qual è la differenza tra la persona e le sue azioni?

        – Dio non manda all’inferno nessuno: permette, nella sua giustizia, come supremo e misericordioso atto d’amore nei confronti del figlio che si ostina pervicacemente a rifiutarLo fino all’ultimo respiro in questa vita, di non aggravarne ulteriormente le pene nell’altra vita celandoSi alla Sua presenza .

  • Emanuele ha detto:

    Caro Phantom,

    Trova un mio commento da quando è stato eletto Papa Francesco offensivo, denigratorio, etc. verso la sua persona. Uno solo.

    Altrimenti dovresti chiedermi scusa per le offese che mi hai rivolto ( e non solo oggi…)

    P.s.
    Ricorda la misericordia ed i ponti… Io sono fatto così. Sono tradizionalista e bigotto, cerco Dio così; “chi sei tu per giudicare?”

    • Panthom ha detto:

      Suvvia, il continuare a menarla con dubbi, dubia, ironie stupide (vedi il tuo ps) significa deridere il Santo Padre, renderlo ridicolo agli occhi del mondo. Non serve arrivare ad insultarlo direttamente come fanno i tuoi riferimenti spirituali (Cascioli, Socci, Tosatti, Veneziani ecc.) verso i quali non spendi mai una (UNA!!) critica, basta anche il tuo comportamento fintamente moderato che insinua appositamente dubbi e maldicenze.

  • positrone76 ha detto:

    La domanda vera è un’ altra. Il paradiso è riservato solo ai santi?