Marcia per la Vita di Parigi, c’è il sostegno di Papa Bergoglio
- Ultimissime
- 10 Gen 2019
Marcia per la Vita di Parigi, arriva il sostegno di Bergoglio. In un messaggio al nunzio apostolico il Papa promuove l’evento, come ha sempre fatto. L’Osservatore Romano invita invece ad unirsi ai cattolici di Washington per la manifestazione pro-life.
L’appoggio di Papa Francesco alla Marcia per la Vita che si terrà a Parigi il prossimo 20 gennaio è una notizia non tanto di per sé, piuttosto per il suo valore simbolico. Molti opinionisti, anche cattolici, sono infatti a disagio verso queste forme di manifestazione esplicita alla difesa della vita, le ritengono espressioni di un cattolicesimo superato o bigotto, moralista.
Eppure, anche il Pontefice che più ha riscosso simpatie anche nel cattolicesimo cosiddetto progressista, ogni anno non manca di salutare con favore le principali iniziative organizzate dai comitati ProLife. Ha benedetto i partecipanti alla Marcia per la Vita italiana, ha incoraggiato gli organizzatori di quella francese, ha lanciato tweet a favore della Marcia per la Vita di Washington, ha supportato la manifestazione svoltasi in Perù, ha incontrato una delegazione di responsabili della “Manif Pour Tous“ italiana ecc.
Bergoglio alla Marcia per la Vita di Parigi: “no al disprezzo per la vita”.
In occasione della tredicesima Marcia per la Vita in Francia, che vedrà camminare unite migliaia di persone e diversi vescovi cattolici, Papa Bergoglio non ha fatto mancare le sue parole di incoraggiamento scrivendo al nunzio apostolico Luigi Ventura: «Tutto il male operato nel mondo si riassume in questo: il disprezzo per la vita», richiamando le parole pronunciate durante l’Udienza generale dello scorso 10 ottobre. Gli organizzatori della manifestazione francese hanno anche rivelato che «il Sovrano Pontefice incoraggia i partecipanti a “testimoniare i valori inalienabili della dignità umana e della vita”». Il tema della Marcia per la Vita di Parigi 2019 sarà in particolare a favore dell’obiezione di coscienza dei medici.
L’Osservatore Romano invita alla Marcia per la Vita di Washington.
L’Osservatore Romano, organo di stampa della Santa Sede, ha anche invitato ad unirsi ai cattolici degli Stati Uniti che manifesteranno dal 14 al 22 gennaio prossimo, tramite l’iniziativa “Nove giorni per la vita”, contro la cultura dello scarto per ricordare la sentenza della Corte suprema di giustizia sul caso “Roe vs Wade” del 22 gennaio 1973 che ha legalizzato l’aborto negli Stati Uniti. L’iniziativa è promossa dalla Conferenza Episcopale e, si legge su l’Osservatore Romano, «da quel giorno, sono trascorsi 46 anni, la vita di circa 56 milioni di bambini è stata soppressa. Da quel giorno, milioni di aborti hanno impedito ad altrettanti esseri umani di vivere la propria vita. Purtroppo, la “cultura dello scarto”, spesso additata da Papa Francesco, continua a espandersi coinvolgendo non solo bambini, ma anche anziani e persone più deboli. Per questo motivo, i presuli statunitensi esortano tutti a partecipare ai nove giorni di preghiera, di penitenza e di pellegrinaggio».
Il 18 gennaio saranno i cattolici di Washington a scendere in piazza in occasione della Marcia per la Vita e, sempre il quotidiano della Santa Sede informa che «il tradizionale appuntamento dei movimenti e delle organizzazioni pro-life sta registrando un grande numero di adesioni».
Alberto Melloni: “questa Marcia ha poco a che fare con la Chiesa”.
Ecco dunque l’errore di chi, nel mondo cattolico, si dissocia da questi eventi o addirittura vi si oppone. E’ accaduto nel 2013, quando ad esempio Furio Colombo ha definito la Marcia per la Vita puro “terrorismo”, mentre Alberto Melloni, editorialista di Repubblica, ha scritto: «Con la Chiesa questa marcia ha ben poco a che fare». Papa Francesco, invece, ha spiegato che «l’attenzione alla vita umana nella sua totalità è diventata negli ultimi tempi una vera e propria priorità del Magistero della Chiesa».
La redazione
5 commenti a Marcia per la Vita di Parigi, c’è il sostegno di Papa Bergoglio
Ben venga e giusto sottolinearlo! Molto più preoccupante invece l’appoggio a Kiko ribadito con gli auguri inviati per il compleanno. Ma questo è un altro argomento e molto più spinoso da affrontare. Meglio sorvolare
Altra cosa: perché il Papa si è sempre rifiutato di andare in Argentina, mentre i predecessori di Sua Santità sono sempre tornati nella loro terra natia? Non è una domanda retorica eh, vorrei proprio saperlo perché ci sono molte cose che non quadrano, e preoccupano.
In entrambi i casi sei fuori tema.
È che di fronte a cose come questa https://www.google.it/amp/s/aoracionyliberacion.com/2019/01/09/editorial-todos-los-masones-del-mundo-se-unen-a-la-peticion-del-papa-por-la-fraternidad-entre-personas-de-diversas-religiones/amp/ : “Todos los masones del mundo se unen a la petición del Papa por “la fraternidad entre personas de diversas religiones” mi vengono molte preoccupazioni.
Bellissimo! W il Papà!
È importante sottolineare che l’accoglienza dello straniero, giustamente tanto cara al Santo Padre, non si può scindere dall’accoglienza per la vita nascente, fragile o malata.
Come si può pensare che un popolo che accetta che vengano sterminati ogni anno quasi 100.000 bambini innocenti sia caritatevole e ospitale con bambini migranti e stranieri? È una contraddizione.
Santa Madre Teresa disse:
“Tante persone sono molto preoccupate per i bambini che muoiono di fame, ma milioni muoiono deliberatamente per volere della madre. E questo è ciò che è il grande distruttore della pace oggi. Perché se una madre può uccidere il proprio bambino, cosa mi impedisce di uccidere te e a te di uccidere me?“.
Aggiungo, chi impedisce che i migranti siano lasciati morire in mare o nei loro paesi di origine?
Non si può amare la vita di una persona ed odiare quella di un’altra. È una a contraddizione e alla fine si finisce per odiare o quantomeno essere indifferenti a tutti.