Il vero Babbo Natale oggi avrebbe celebrato la nascita di Cristo

babbo natale san nicolaSan Nicola di Bari è Babbo Natale. Il vescovo di Myra (Turchia) è all’origine del caratteristico personaggio di Natale, ma non sarebbe stato d’accordo nell’essere sostituito con il vero protagonista: Colui che nascendo, ha fatto rinascere la vita degli uomini.

 

Natale, lo dice la parola, significa che qualcuno è nato. E non è certo Babbo Natale, come molti bambini oggi dicono. Oggi si fa memoria di Colui che non ha disdegnato venire tra gli uomini, diventando per essi via, verità e vita e, in fin dei conti, ha davvero rivoluzionato la storia umana e quella personale di chiunque lo ha preso sul serio. Come disse uno dei più celebri convertiti degli ultimi anni, il filosofo Antony Flew: «la figura di Gesù è così speciale che è sensato prendere in seria considerazione l’annuncio che lo riguarda. Se Dio si è davvero rivelato, lo ha fatto con quel volto».

Ma per molti moderni il 25 dicembre è ormai la festa di Babbo Natale o, all’estero, di Santa Klaus, quel vecchietto con la barba bianca che porta i doni ai bimbi viaggiando con il suo sacco. In molti paesi è tradizione che arrivi nelle case proprio nella notte di Natale. Ma da dove viene questo personaggio? È collegato a ciò che i cristiani celebrano?

Certamente, c’è una stretta correlazione! Il suo nome deriva da “Sinter Klaas”, che in lingua olandese si riferisce a San Nicola di Bari. Un Santo venerato dalla Chiesa cattolica, nato a Patara di Licia (Asia minore). Quando era ancora molto giovane, i suoi genitori morirono ereditando una grande fortuna che Nicola decise di utilizzarla per aiutare i bambini poveri della sua città e chiunque gli chiedesse aiuto. Era anche noto per avere un grande senso dell’umorismo.

Poi, la chiamata del Signore e la decisione di consacrarsi a Lui divenendo sacerdote ed infine vescovo di Myra in quella che oggi è la Turchia. Morì nel 350 d.C. e i suoi resti riposano a Bari, città in cui è stata eretta una grande chiesa che accoglie molti pellegrini. La Chiesa lo ricorda ogni 6 dicembre. La carità e la generosità di San Nicola, diventato il Protettore dei bimbi, entrò nel cuore del popolo cristiano e ha dato avvio alla tradizione di Babbo Natale.

Lo stesso San Nicola/Santa Klaus/Babbo Natale, dunque, il 25 dicembre festeggiava la nascita di Cristo e oggi avrebbe fatto lo stesso, proclamando alla sua comunità il grande annuncio: Dio si è fisicamente reso incontrabile dagli uomini. Lui stesso, San Nicola, non sarebbe stato d’accordo che il giorno della Natività si fosse trasformato in una festa in suo nome, con tutto l’apporto consumistico e commerciale che conosciamo. Quindi sì, il personaggio di Babbo Natale ha un legame con il cristianesimo ma non lo si sostituisca con il vero protagonista, colui che è nato e ha fatto rinascere la vita di chi in Lui ha creduto.

 
 

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Buon S. Natale!

L’aggiornamento di UCCR riprenderà il 2 gennaio 2019

 

La redazione

75 commenti a Il vero Babbo Natale oggi avrebbe celebrato la nascita di Cristo

  • Surrexit ha detto:

    Tanti auguri anche a voi Uccr avete fatto rinascere la fede di mio figlio togliendogli pregiudizi e maldicenze sulla cristianità. Ieri notte a mezzanotte è venuto a messa dopo tanti anni ed è da quando siete ripartiti che vi segue ogni giorno, parla di voi e lo vedo cambiato. Vederlo a messa ieri è il regalo più bello che potevo ricevere

    • Patrizia ha detto:

      Anche per me è stato utile, ho 24 anni e questo sito insieme a delle esperienze personali mi ha tirata fuori dall’omologazione del (essere ateo è essere intelligente e figo).
      questo sito raccoglie tutte i pregiudizi classici sui cristiani e li smonta uno per uno nel modo più obiettivo possibile, fatti alla mano. Dopo aver scoperto quanta merda gli atei hanno lanciato sui cristiani duranti i secoli, quante bugie, quanti morti, quante chiese e relique distrutte, e quanta sofferenza tutt’ora creano, ho cambiato ovviamente la mia prospettiva.
      Son contenta per tuo figlio, spero soltanto che altri miei coetanei possano cambiare idea come me.

  • Gabriele ha detto:

    Tanti auguri per un felice Natale del Signore a tutti voi, staff e utenti.

  • Federico74 ha detto:

    Natale, DIO si fa uomo, ci dona la possibilità di dialogare con Lui qualsiasi cosa, qualsiasi fatto: la solitudine è vinta, l’Amore trionfa.
    Non siamo (più) soli; dunque non ci sono più drammi, la vita terrena è questo passaggio alla Vita Eterna, e diventa meravigliosa già qui sulla Terra.
    C’è la condizione: “chi mi vuol seguire prenda la propria croce e mi segua”.
    Ma si tratta di una condizione giusta, corretta, e soprattutto: ne vale la pena!
    Il Bambin Gesù vi benedica tutti.

    • Mister R. ha detto:

      Federico74

      “Quel Bambino porterà il perdon ai peccator, non fuggire dal Suo amor, la Pace a te darà, la Pace a te darà…”

      P.S.
      Provi a cantarla 😉

  • Federico74 ha detto:

    San Basilio (ca 330-379)
    Omelia sulla santa nascita di Cristo, 2.6;
    Lascia che questo mistero ti compenetri: Dio è nella carne per uccidere la morte che vi si nasconde… quando “è apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini” (Tt 2,11), quando “è sorto il sole di giustizia”
    (Mal 3,20), quando “la morte è stata ingoiata dalla vittoria” (1Cor 15,54) perché ella non poteva più coesistere con la vita vera.
    O profondità della bontà e dell’amore di Dio per gli uomini!
    Rendiamo gloria coi pastori, danziamo coi cori degli angeli, poiché “oggi è nato un Salvatore, che è Cristo Signore”
    (Lc 2,11-12).

    “Dio, il Signore è nostra luce” (Sal 118,27), non nel suo aspetto di Dio, per non spaventare la nostra debolezza, ma nel suo aspetto di servo, per dare libertà a coloro che erano condannati alla schiavitù. Chi possiede un cuore tanto addormentato e indifferente da non rallegrarsi, esultare e diffondere gioia per questo avvenimento? E’ festa comune per tutta la creazione. Tutti devono parteciparvi, nessuno può mostrarsi ingrato. Leviamo anche noi la nostra voce per cantare la nostra gioia!

  • alessandro pendesini ha detto:

    Il vero Babbo Natale oggi (25 dicembre) avrebbe celebrato la nascita di Cristo…..Dice l’articolo

    Per quello che posso rispondere, il “vero Babbo natale” citato, non potrebbe essere che una volgare “copia cinese”, quindi falsa di Babbo Natale, poiché gli studiosi storici accademici non sembrano fare l’unanimità sulla VERA data di nascita o natività di Gesù.
    Il 25 dicembre è la festa liturgica del Natale, come ricorrenza della nascita di Gesù, ma non il giorno della nascita !

    Inoltre, alla festa (secondo la leggenda) accorsero certi pastori per coronare l’evento dicono….Ma dobbiamo ricordare che questi non portavano al pascolo il bestiame d’inverno, ma molto probabilmente da marzo fino ottobre, non di certo in dicembre !

    • Salvatore ha detto:

      poiché gli studiosi storici accademici non sembrano fare l’unanimità sulla VERA data di nascita o natività di Gesù.

      Usare la mancata unanimità degli studiosi per dire che qualcosa è probabilmente falso significa eliminare dalla storia quasi qualunque evento, poiché l’unanimità del mondo accademico-scientifico è praticamente inesistente, a parte pochissimi fatti recenti e ben documentati. Mi sembra un’obiezione così farlocca che fa quasi tenerezza.

      • alessandro pendesini ha detto:

        Usare la mancata unanimità degli studiosi per dire che qualcosa è probabilmente falso significa eliminare dalla storia quasi qualunque evento, poiché l’unanimità del mondo accademico-SCIENTIFICO è praticamente inesistente, a parte pochissimi fatti recenti e ben documentati. Mi sembra un’obiezione così farlocca che fa quasi tenerezza.
        Salvatore
        Grazie ad evidenti reperti, moltissime sono le date storiche condivise dalla stragrande maggioranza degli studiosi ; ma non è cosi per la data di nascita di Gesù poiché NON esiste l’ombra di una prova pertinente, quindi indiscutibilmente accertata di questa data !
        Ritengo sia molto più farlocca o faziosa, la convinzione che Gesù sia nato un 25 DICEMBRE da una donna VERGINE (sic !) in una capanna, inoltre circondato da pastori in pieno inverno…..NO COMMENT !

        NB Il mondo accademico-scientifico –quindi razionale per eccellenza- non deve essere confuso col mondo accademico-storico ! La storia, che io sappia, non ha niente a che fare con la scienza, paragonarla alla storia –come lei sostiene- significa non aver capito la sua severa –ma anche unica- metodologia ! La migliore che abbiamo per il momento ; non ne conosco altre….

        • lorenzo ha detto:

          Ti ripeto la domanda: quando nascono e dove nascono gli agnelli?

          • alessandro pendesini ha detto:

            Quando nascono e dove nascono gli agnelli?
            Lorenzo
            1°- Gesù non fu nato a dicembre perché nella bibbia Luca 2:4,8 dice che quando è nato Gesù c’erano dei pastori che dimoravano all’ aperto con il gregge. Ai quei tempi le greggi passavano negli ovili l’inverno. Secoli dopo la morte di Gesù, il 25 dicembre fu scelto come data della sua nascita. Perché? Diversi storici ritengono che nel periodo dell’anno che fu scelto per festeggiare il Natale in realtà si celebravano delle feste pagane……

            2°- Il secondo passo riguarda il pernottamento all’esterno dei pastori. In Lc 2,8, subito dopo aver descritto la nascita di Gesù, viene letteralmente detto che in quella regione c’erano dei pastori “accampati (all’esterno) e veglianti veglie di notte sul gregge di loro”. Questo pernottamento all’esterno porta a pensare a una stagione non fredda. (fonti wikipedia)

            PS. Se per caso non sei daccordo su quanto scritto, ti consiglio di criticare, o contestare, cio’ che afferma wikipedia sul suo sito. Evita quindi di farmi perdere tempo inutile !….Grazie

            • lorenzo ha detto:

              Mi meraviglio di te?
              Ti faccio due domande semplici semplici e tu mi rispondi che i pastori non dimoravano all’aperto perché lo dice wiki?
              Ti voglio dare un aiutino: sapendo che il 14 di Nisan, tra i due vespri, nel tempio di Gerusalemme venivano sacrificati gli agnelli per la Pèsach, quando nascono e dove nascono gli agnelli?

            • lorenzo ha detto:

              Ancora un aiutino: le temperature massima e minima previste oggi a Betlemme sono 34° e 12° e, nei prossimi giorni, si prevede che le minime notturne saliranno a 15°.
              Aspetto con ansia la tua risposta alla mia domanda.

    • lorenzo ha detto:

      Quando nascono e dove nascono gli agnelli?

  • Max De Pasquale ha detto:

    San Nicola da Bari (anche se era dell’Anatolia) e’ il vero “Santa Klaus”, perche’ aiutava i bambini poveri. Bello.

  • lorenzo ha detto:

    Sei impagabile: come sai farmi sorridere tu con le tue divertenti risposte non sa farlo nessuno.

  • barionu ha detto:

    mah, il vero babbo natale ce lo descrive Macrobio Teodosio nei Saturnali …

    Tuttavia la connotazione religiosa della festa prevaleva su quella sociale e di “classe”. Il “princeps” era in genere vestito con una buffa maschera e colori sgargianti, tra i quali spiccava il rosso (colore degli dèi). Era la personificazione di una divinità infera, da identificare di volta in volta con Saturno o Plutone, preposta alla custodia delle anime dei defunti, ma anche protettrice delle campagne e dei raccolti.

    In epoca romana si credeva che tali divinità, uscite dalle profondità del suolo, vagassero in corteo per tutto il periodo invernale, quando cioè la terra riposava ed era incolta a causa delle condizioni atmosferiche. Dovevano quindi essere placate con l’offerta di doni e di feste in loro onore e indotte a ritornare nell’aldilà, dove avrebbero favorito i raccolti della stagione estiva.

    da wiki :

    https://it.wikipedia.org/wiki/Saturnali

    San Nicola arriva moooolto tempo dopo .

    • lorenzo ha detto:

      Se sai come si svolgevano, dal 17 al 23 dicembre, i saturnali, mi spieghi cosa centrano con la festa di San Nicola che si svolge il 6 dicembre e nella quale a cinque prossime spose, la cui identità non viene rivelata, viene data una dote in denaro?http://www.lanuovasardegna.it/sassari/cronaca/2018/12/07/news/cinque-spose-ricevono-la-dote-di-san-nicola-1.17540167

      • barionu ha detto:

        Infatti San Nicola non c’ entra per niente ,,, il vecchio mito descritto da Macrobio Teodosio viene traslato nella sua nuova forma .

        • lorenzo ha detto:

          Se San Nicola non c’entra, perché lo colleghi allora ai saturnali?

        • lorenzo ha detto:

          Non mi dirai che sei di quelli che, pur di non ammettere che il Santa Claus odierno è la laicizzazione di San Nicola, fanno derivare Babbo Natale direttamente dai saturnali?

        • Katy ha detto:

          Bene barionu, la tua unica fonte per le abitudini dei pagani precritiani è Macrobio Teodosio.
          Mi sapresti dire in che periodo è vissuto Macrobio Teodosio? Te lo dico io, V° secolo dopo Cristo.
          Mi sapresti dire di cosa si occupava Macrobio Teodosio? Te lo dico io, era un grammatico e un funzionario, non certo uno storico.

          Questa è la tua unica fonte? Un po’ pochino, non credi?

    • Andrea2 ha detto:

      Oltre a copiare da Wikipedia dovresti anche leggere quello che hai copiato e specialmente sforzarti di capire cosa significa. Il “princeps” di cui si parla non faceva doni ma li riceveva e ciò avveniva per tenerlo buono e chi lo dice sei tu. Per cui il tutto non ha nulla in comune con San Nicola ma magari con Halloween.
      Mi fa molto ridere il tuo riferimento al colore rosso. Non limitarti a leggere Wikipedia ma vai anche sul sito della Coca Cola dove scoprirai che l’attuale immagine di Babbo Natale (compreso il vestito rosso) deriva da una campagna pubblicitaria della Coca Cola del 1931.

      • barionu ha detto:

        si chiama traslazione del mito , quello che conta del mito è il numen , la sua funzione in fatto di religio ,,, Macrobio specifica che rano poi anche i Sacerdoti di Kronos a vestirsi in tal modo

        • Andrea2 ha detto:

          Ma sei patetico, cosa c’entra se i sacerdoti di Kronos si vestivano come la pubblicità della Coca-Cola?

        • Katy ha detto:

          Lo ripeto. Macrobio Teodosio, che continui a citare come fonte delle usanze pagane pre-cristiane, non è una fonte attendibile semplicemente perché è nato oltre 5 secoli dopo i fatti che descrive e perché non fu uno storico, ma un funzionario romano e un grammatico. Non scrisse nulla di specialistico sull’epoca pre-cristiana.

          Probabilmente ti riferisci a Saturnalia, la sua opera più famosa. Peccato che sia quello che oggi chiameremmo un romanzo di fantasia, dialoghi tra eruditi che sono frutto della sua immaginazione (lo dice lui stesso). Non è proprio una fonte storica attendibile alla quale si dovrebbe attingere per sapere cosa accadeva cinque secoli prima.

  • barionu ha detto:

    si chiama traslazione del mito , quello che conta del mito è il numen , la sua funzione in fatto di religio ,,, Macrobio specifica che rano poi anche i Sacerdoti di Kronos a vestirsi in tal modo …….

    la traslazione del mito , Jung, Simboli della Trsformazione, …il mito vine spesso modi

    dificato o ribaltato, ma rimane intatto il suo nume, ovvero l’ architettura del pensiero che lo sorregge Macrobio ne parla nella Terza giornata dei Saturnali ED UTET PAG 480 -630

    • lorenzo ha detto:

      Se intendi che c’è stata una “traslazione del mito” da San Nicola a Santa Claus posso anche capirlo, ma, se affermi che c’è stata una “traslazione del mito” dai saturnali a San Nicola, non riesco proprio a vederla: siccome sono un po’ limitato, mi potresti specificare i punti salienti della “traslazione”?

      • barionu ha detto:

        Chiedo scusa .i messaggi a volte entrano , a volte non entrano , : il concetto di numen , più volte enunciato da Jung e da Pettazzoni , è fondamentale , per capire che quello che conta veramente è il pensiero , l’ energia , la volontà di individuare in una forma il concetto divino : ad esempio, tutti dli Dei nascono da una vergine ,,, è il concetto stutturale che conta, non la forma, quindi abbiamo Perseo che nasce da una pioggia d’ oro lasciando vergine Danae , Mithra nasce dalla vergine terra .certo sconciata dall’ orrido zeus, ma semprevergine, e poi , ultima forma, la Madonna ,,, le forme cristiane hanno infatti ANTROPIZZATO,forme primeve che erano comuni a tutte le religio del periodo ,,,,stessa cosa per il Princeps dei Saturnali , il numen è il concetto dell’ offerta divina ,fella presnza divina , della discesa divina nel mondo , la antichissima shekinah ebraica, e la ancora più antica forma degli AVATARA in India ( tenendo poi conto che Macrobio poi specifica come i doni al Princeps fossero poi distribuiti ai poveri ) . nella traslazione la forma muta sempre, viene persinoo ribaltato , ma la sua funzione primeva rimane inalterata . … … … zio ot

        • lorenzo ha detto:

          Affermare che nella Semprevergine Maria “le forme cristiane hanno infatti ANTROPIZZATO,forme primeve che erano comuni a tutte le religio del periodo”, equivale a dire che il mito di Perseo e di Pegaso è stato antropizzato nell’aeroplano: per chi conosce gli aeroplani e la teologia della sempiterna verginità di Maria, le due affermazioni sopra riportare lascino il tempo che trovano.
          Affermare inoltre che “per il Princeps dei Saturnali , il numen è il concetto dell’ offerta divina ,fella presnza divina”, significa semplicemente mitizzare la realtà, perché l’istinto che porta a fare doni come segno d’affetto rivolto a chi si ama, è connaturato non solo all’uomo, ma anche all’animale.

        • lorenzo ha detto:

          Vorrei inoltre farti notare che:
          – Dio non nasce da nessuna vergine perché è eterno;
          – stai confondendo l’offerta votiva fatta alla divinità per interesse con il gratuito istinto di donare a chi si ama.

          • lorenzo ha detto:

            Tu potresti però fami notare che Gesù è Dio ed è nato dalla Semprevergine Maria;
            io ti farei notare che Gesù ha semplicemente assunto natura umana dalla Semprevergine Maria, ma che, come Dio, Egli è eterno.

          • barionu ha detto:

            Il concetto della Verginità di Maria e della nascita del figlio di Dio non è mio, ma della Chiesa Romana …il dono del Natale … beh , non venirmi a dire
            che non c’ entra un fattore consumistico e quindi di interesse …

            • lorenzo ha detto:

              La Chiesa Cattolica Apostolica Romana insegna che:
              – la Verginità di Maria non è un concetto ma è un fatto e un atto di fede;
              – Gesù non è il figlio di Dio ma è Dio: è vero uomo e vero Dio;
              – Dio è Padre, è Figlio, é Spirito Santo: un solo Dio, tre persone uguali e distinte.

              I doni a Natale? Nel Vangeli sta scritto che i doni li hanno portati i Magi e che i pastori sono andati ad adorarlo.

              • barionu ha detto:

                beh, quella è la mitica Befana … noi stiamo parlando del Natale e dei doni sotto l’ albero , tradizione che risale appunto ai Saturnali , dove l’ albero era la nicchia dove si mettevano le statuine dei lari , gli spiriti dei famigliari defunti , ,,,, quindi eccoti un altro spunto di identità risalente ai romani …. per i discorsi prima, è il Catechismo Romano ; che conosco bene , ma ti informo che sono di Credo Animista .

                • lorenzo ha detto:

                  Cosa c’entra l’albero di Natale, che rimanda alle culture celtiche, con la nascita di Gesù?
                  Dai commenti che stai postando mi sembra che quello che tu hai in testa non è il Natale cristiano, ma il minestrone consumistico chiamato natale.

                • Katy ha detto:

                  Effettivamente come si è accorto lorenzo, cosa c’entra l’albero di natale e i doni sotto? Non mi sembra che sia una pratica scritta nel Vangelo, ma è soltanto in tempi recenti che si è iniziato ad utilizzare per festeggiare l’albero decorato. Lo facevano anche i Saturnali? Perfetto, è una cosa talmente banale e semplice che lo avranno fatto ancora prima.

                  I saturnali si scambiavano i regali a Natale? I cristiani no, non c’è alcuna indicazione che ciò avveniva nella comunità primitiva, è un’usanza introdottasi nella modernità. Ti ricordo che i saturnali facevano anche orge, banchetti e sacrifici animali (e umani) in onore del dio Saturno. Anche qui grandi coincidenze con il Natale cristiano, vero?

        • Andrea2 ha detto:

          Ma sei patetico (due volte), invece di dire straordinarie sciocchezze fuori tema, rispondi prima alle domande che ti sono state fatte sulle sciocchezze che hai detto in precedenza: cosa c’entra se i sacerdoti di Kronos si vestivano come la pubblicità della Coca-Cola?
          Comunque se apprezzi Jung ti interesserà conoscere una sua importante affermazione che puoi trovare anche sulla tua amata Wikipedia: “Tutto ciò che ho appreso nella vita, mi ha portato passo dopo passo alla convinzione incrollabile dell’esistenza di Dio. Io credo soltanto in ciò che so per esperienza. Questo mette fuori campo la fede. Dunque io non credo all’esistenza di Dio per fede: io so che Dio esiste”.
          P.S. Manca anche la tua risposta a quanto ti ho scritto in merito al commento che hai fatto su di un mio post nell’articolo “Il Natale non ha origini pagane”.

          • barionu ha detto:

            non capisco , i commenti non entrano nel topic ,,,,per cui devo rispondere qui ,,,, dice Andrea 2 : cosa c’entra se i sacerdoti di Kronos si vestivano come la pubblicità della Coca-Cola? ….. infatti non c’ entra niente ! si vestivano di rosso perchè era il colore deli dei e con le barbe di saturno kronos ! di Jung ho la omia della boringhieri in casa, letta quasi tutta , il fatto che lui fosse un Credente non inficia minimamente le sue analisi storiche . …scusa ma le schiocchezze cocacola pop corn le stai dicendo tu .

            • lorenzo ha detto:

              Adesso è apparso il tuo messaggio e quindi ti faccio notare che, per i cristiani, il rosso è il colore del fuoco dell’amore e del martirio, mentre il colore della divinità è l’oro o il bianco.

          • lorenzo ha detto:

            Forse il tizio non sa, da quello che scrive, che per i cristiani il colore della divinità è l’oro o il bianco, ed il rosso è il colore del fuoco dell’amore e del martirio.

            • barionu ha detto:

              infatti erano i sacerdoti pagani a vestirsi di rosso

              • lorenzo ha detto:

                I sacerdoti cristiani si vestono di rosso solo quando fanno memoria dei martiri o nella festa dello Spirito Santo: San Nicola è vestito di rosso perché è stato martirizzato, non perché era sacerdote.

                • barionu ha detto:

                  Concordo , infatti il rosso di santa klaus ha un valore puramente iconografico , mentre il numen fondamentale è appunto l’ offerta dei doni , che nella traslazione del mito diventa donazione e non ricezione . Macrobio Teodosio è molto dettagliato nel descrivere il rito , leggetelo in ed UTET , con il testo a fronte .

                  • lorenzo ha detto:

                    … e che mi dici di:
                    – Santa Lucia,
                    – San Basilio,
                    – i Re Magi,
                    – Nonno Gelo,
                    – la Befana,
                    – i morti,
                    – il topolino,
                    – la fatina dei denti,
                    – i folletti,
                    – gli gnomi,
                    – e tantissimi altri?

                    Vogliamo poi disquisire del fatto che “il numen fondamenta” dei saturnali è mediato da riti precedenti e che l’archetipo di tutti questi stessi riti è da ricercare nei comportamenti connaturati alla stessa natura umana?

                    Ricapitolando: i saturnali sono una delle tante festività nelle quali le persone si scambiavano doni e non hanno certamente dato origine alla figura di Babbo Natale la quale, attraverso Santa Claus, deriva direttamente da San Nicola: http://www.nationalgeographic.it/popoli-culture/2014/12/24/news/da_san_nicola_a_santa_claus_la_vera_storia_di_babbo_natale-2425592/

                    • barionu ha detto:

                      non sono d ‘ accordo , la testimonianza di Macrobio Teodosio è troppo dettagliata per non ipotizzare un collegamento diretto con la tradizione sucessiva del Natale Cristiano .

                    • barionu ha detto:

                      forse dovresti leggerlo …sono 1000 pagine magnifiche ….

                      https://www.libreriauniversitaria.it/saturnali-macrobio-teodosio-utet/libro/9788802026596

                    • Katy ha detto:

                      Lo ripeto. Macrobio Teodosio, che continui a citare come fonte delle usanze pagane pre-cristiane, non è una fonte attendibile semplicemente perché è nato oltre 5 secoli dopo i fatti che descrive e perché non fu uno storico, ma un funzionario romano e un grammatico. Non scrisse nulla di specialistico sull’epoca pre-cristiana.

                      Saturnalia, la sua opera più famosa. Peccato che sia quello che oggi chiameremmo un romanzo di fantasia, dialoghi tra eruditi che sono frutto della sua immaginazione (lo dice lui stesso). Non è proprio una fonte storica attendibile alla quale si dovrebbe attingere per sapere cosa accadeva cinque secoli prima.

                  • Andrea2 ha detto:

                    Ma sei patetico (tre volte):
                    nel tuo primo commento del 27 Dicembre 2018 alle 13:17 affermi “il vero babbo natale ce lo descrive Macrobio Teodosio nei Saturnali … Il “princeps” era in genere vestito con una buffa maschera e colori sgargianti, tra i quali spiccava il rosso (colore degli dèi). Era la personificazione di una divinità infera … In epoca romana si credeva che tali divinità, uscite dalle profondità del suolo, vagassero in corteo per tutto il periodo invernale … Dovevano quindi essere placate con l’offerta di doni e di feste in loro onore e indotte a ritornare nell’aldilà …”.
                    Quindi le due somiglianze che fai notare con Babbo Natale sono:
                    1) il colore rosso,
                    2) l’offerta di doni.
                    Io ti rispondo che:
                    1) l’attuale immagine di Babbo Natale (compreso il vestito rosso) deriva da una campagna pubblicitaria della Coca Cola del 1931,
                    2) Il “princeps” di cui si parla non faceva doni ma li riceveva e ciò avveniva per tenerlo buono e chi lo dice sei tu. Per cui il tutto non ha nulla in comune con San Nicola ma magari con Halloween.
                    Nella tua ulteriore risposta non dici nulla sui doni ed aggiungi “Macrobio specifica che erano poi anche i Sacerdoti di Kronos a vestirsi in tal modo”. Allora ti chiedo “cosa c’entra se i sacerdoti di Kronos si vestivano come la pubblicità della Coca-Cola?” ma non rispondi.
                    Solo quandi insisto dici “infatti non c’entra niente! Si vestivano di rosso perché era il colore degli dei e con le barbe di Saturno Kronos”.
                    Quindi delle due somiglianze che fai notare fra Babbo Natale e quanto dice Macrobio nessuna è fondata. Nonostante ciò continui ad insistere con Macrobio ed affermi “il rosso di Santa Klaus ha un valore puramente iconografico” e dici anche “l’offerta dei doni nella traslazione del mito diventa donazione e non ricezione”.
                    Per cui te lo ripeto per l’ultima volta:
                    1) Santa Klaus è rappresentato vestito di rosso SOLO DAL 1931 a seguito della campagna pubblicitaria della Coca-Cola.
                    2) I doni Santa Klaus li porta e non li riceve e non c’è traslazione che tenga perché sono due cose ben diverse con scopi e significati diversi.

                    Riassumendo tra quanto dice Macrobio e San Nicola/Babbo Natale NON C’E’ NULLA IN COMUNE.

                    P.S. Succede una cosa curiosa certi commenti compaiono prima in Facebook a nome “Stefano Manni” e poi qui a nome “barionu”. Non so se sei uno dei tanti Stefano Manni italiani o ti sei inventato pure questo ma comunque ti ringrazio perché la ricerca di questo nome mi ha permesso di scoprire il sito “mitodicristo.blogspot.com” che contiene una raccolta di straordinarie sciocchezze senza senso contro il cristianesimo che sono molto interessanti perché fanno vedere a quali abissi di follia porta l’essere cristianofobi.
                    Non se se lo frequenti ma purtroppo di Stefano Manni non hanno una buona opinione perché scrivono “le pagliacciate del folle apologeta demente Stefano Manni”. E’ un linguaggio molto crudo e da biasimare senz’altro ma, non so perché, trovo una certa somiglianza fra questa descrizione ed i tuoi post.

                    • barionu ha detto:

                      chi mi da del demente è il mio amico Haviland Tuf , che opsito nel mio forum , è un genio in fatto di esegesi , ma come carattere è un emerito stronzo ,,, cosa che gli dico apertamente mentre lui mi da del demente : ove c’ è franchezza , c’ è chiarezza di intenti . —— poi
                      2) I doni Santa Klaus li porta e non li riceve e non c’è traslazione che tenga perché sono due cose ben diverse con scopi e significati diversi. ……… e invece in questa forma trovi proprio il segreto : il ribaltamento : ove Mithra trafigge il toro tra caute e cautopates , ed è quindi attivo , abbiamo il Cristo che viene trafitto da Longino in mezzo ai 2 ladroni : come vedi abbia una piena identità del mito nella traslazione : il numen del sacrificio . stefano manni sono io , mi firmo zio ot , e il mio nick è barionu , in aramaico benonit ” bandito fuorilegge , esattamente some simone baryona …. questo è un mio studio https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=70456494

                    • barionu ha detto:

                      guarda che con il nick barionu scrivo dal 2005 , in particolare in forum che trattano le religioni . zio ot

                    • Walter White ha detto:

                      Ma si, Barionu è un ragazzo simpatico anche se un po’ naïf.

                    • Katy ha detto:

                      barionu, non si capisce nulla di quello scrivi.
                      L’unica cosa che capisco è il tuo enorme sforzo per trovare parallelismi tra divinità pre-cristiane e Cristo, una fatica già intrapresa da persone più erudite di te e che è fallita.

                      Ora tiri fuori che “Mithra trafigge il toro tra caute e cautopates” e “abbiamo il Cristo che viene trafitto da Longino in mezzo ai 2 ladroni”.

                      Hai una fantasia che farebbe invidia ad un bambinetto! Ti sei dimenticato che Caute e Cautopates iniziano per “c” esattamente come Cristo e che Mithra sgozza il toro con una lama di un pugnale, esattamente come una lama di spada fu inserita nel costato di Cristo!

                      A parte gli scherzi, qualunque persona emotivamente stabile capirebbe che il rituale di sgozzare il toro da parte di Mithra, con il serpente e il cane che bevono il suo sangue, con i chicchi di grano che sostituiscono le gocce di sangue, con lo scorpione che attacca i testicoli del toro…non ha nulla a che vedere con la normale morte e crocifissione di un uomo del I° secolo.

                      Abbiamo scoperto che sei tu a gestire quel pozzo di complottisti e visionari allucinati che è il forum Origini delle religioni e che il tuo amico “Haviland Tuf” ti dà del demente. Io ti consiglierei semplicemente di mettere una tregua tra te e il vino, almeno fino all’inizio del nuovo anno.

              • Katy ha detto:

                Qualche fonte?

  • Walter White ha detto:

    P.s: chiarisco che la mia domanda è stata fatta unicamente perché il virgolettato riportato nel post precedente è stato affermato da una persona che, per noi cattolici, riveste un ruolo di una certa importanza. Siccome queste affermazioni mi inducono in tentazione mi stavo chiedendo come poterle “cattolicizzare” in primo luogo, e se siano cattolicizzabili in secondo luogo, onde evitare di essere abbandonato nella summenzionata duplice tentazione che consiste in:

    1. Abbracciare una eresia (cioè che la Vergine Maria, la totalmente pura, non sia nata Santa ma lo sia diventata.

    2. Oppure rifiutare l’autorità di chi tali parole ha pronunciato.

    Se qualcuno può aiutarmi lo ringrazio.

    • Walter White ha detto:

      P.P.S

      Aggiungo anche, prima che qualche buontempone provi a rispondermi citando Lc 2,52, ovvero “Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini”, che un conto è crescere nella santità, un conto è essere santi.

      La santità è ben lungi dall’essere solo quella dei Santi canonizzati. Ad esempio noi preghiamo per “le anime sante del Purgatorio”, e alcune di quelle anime sono di persone che in vita sono state terribili ma si sono pentite in punto di morte. Nondimeno, sono sante.

      Detta papale papale, Santo è chiunque sia in Grazia di Dio, anche se il suo grado di santità può variare sia in base alla qualità e quantità di Grazie ricevute sia in base alla propria libera cooperazione con esse.

      Ora, è vero che nessuno di noi nasce santo, poichè il contrario della santità è l’essere in stato di peccato, separati da Dio, e tutti noi, nessuno escluso, nasciamo separati da Dio a causa del peccato originale. Ma è altrettanto vero che affermare che questa realtà riguardi anche la Vergine Maria, affermando che anche a Lei si può applicare il discorso “santi non si nasce, si diventa”, implica (se 2 + 2 = 4, ed è così con buona pace di Spadaro https://www.lifesitenews.com/opinion/2-2-can-make-5-papal-confidante-denies-the-certainty-of-catholic-faith ) affermare l’eresia che la piena di Grazia sia nata priva della Grazia, cioè che la piena di Grazia sia nata col peccato originale come tutti noi, nonostante il dogma che afferma il contrario.

      Da lì la mia duplice tentazione messa nero su bianco nel post precedente.

  • lorenzo ha detto:

    Barionu,
    tu affermi che “la testimonianza di Macrobio Teodosio è troppo dettagliata per non ipotizzare un collegamento diretto con la tradizione sucessiva del Natale Cristiano”.
    Vorrei farti però presente che i “Saturnalia” sono stati scritti nel 430, mentre, di come i cristiani festeggiassero il Natale, abbiamo testimonianze di almeno un secolo prima.
    E’ da rilevare inoltre che molte ritualità similari a quelle dei saturnali, così come descritte in Macrobio, sono state riscontrate anche in tribù amazzoniche che mai avrebbero potuto entrare in contatto con la cultura romana: non ti sorge allora il dubbio che talune modalità di festeggiare comunitariamente determinate ricorrenze siano insite nella natura umana e vengano attuate, seppur similari, ma in modo indipendente nelle diverse culture?

    • barionu ha detto:

      Vorrei farti però presente che i “Saturnalia” sono stati scritti nel 430, mentre, di come i cristiani festeggiassero il Natale, abbiamo testimonianze di almeno un secolo prima. …. ….. ….. …..come ti ho già detto la testimoninanza di Ippolito è molto , molto dubbia : è un codice del XII SECOLO Commentaire en quatre livres du Livre de Daniel, écrit dans les années 202-204. – Connu par de larges fragments en grec. – Versions slavonne (intégrale, XIIe s. ?), syriaque (fragmentaire) et arménienne —– lo ritengo inattendibile https://data.bnf.fr/fr/13592091/hippolyte_commentaire_sur_daniel/

      • lorenzo ha detto:

        Guarda che un secolo prima significa nel 300, non nel 200: Efrem il Siro, Gregorio di Nissa, Egeria, Gregorio Nazianzeno, Giovanni Crisostomo, Giacomo di Edessa, tanto per citarne alcuni, ti dicono niente?

      • Katy ha detto:

        Aggiungo il fatto che l’unica fonte citata da barionu è Macrobio Teodosio, che oltre a scrivere oltre 5 secoli dopo non fu nemmeno uno storico. La sua opera Saturnalia è un dialogo immaginario tra eruditi e non un compendio storico.

        Mi sembra già di per sé significativo che per scovare fantasiose similitudini tra il Natale cristiano e i riti pagani si debba basarsi solo su un non storico del V° secolo. E poi ancora queste similituini non si sono capite, a parte il colore “rosso” dei sacerdoti pagani e l’albero natalizio con i doni, cioè cose che oltretutto non sono contenute nei Vangeli e nel racconto del Natale di Gesù.

    • barionu ha detto:

      E’ da rilevare inoltre che molte ritualità similari a quelle dei saturnali, così come descritte in Macrobio, sono state riscontrate anche in tribù amazzoniche che mai avrebbero potuto entrare in contatto con la cultura romana: non ti sorge allora il dubbio che talune modalità di festeggiare comunitariamente determinate ricorrenze siano insite nella natura umana e vengano attuate, seppur similari, ma in modo indipendente nelle diverse culture? —–

      MA INFATTI , pensa solo a Wotan che noi chiamiamo Odino , wiki è molto esaustiva ,,,

      https://it.wikipedia.org/wiki/Babbo_Natale

      ma poiche sono numeorisissime le forme sincretiche co cui il cristianesimo si è affermato partendo dalla religio romana, tendo a considerare quella di macrobio … pensa solo che Papa deriva da Peter Patrum , il Pontifex maximus di Mithra . … …. zio ot

      • lorenzo ha detto:

        1.Se determinate modalità di festeggiare sorgono spontanee nelle diverse culture e vi sono riscontrabili somiglianze pur senza contatti culturali, cosa centra il sincretismo?
        2. Papa deriva dal greco papas e dal siriaco abba e significa semplicemente padre, babbo.
        3. Pontifex maximus è legato alla costruzione del Ponte Sublicio e non ha nulla a che vedere con Mitra.

        Su tre non ne hai azzeccata una: complimenti!!!

      • Katy ha detto:

        Nuova perla di barionu…la parola Papa deriverebbe da Pontifex maximus di Mithra.
        Come già ha scritto lorenzo, Mithra non c’entra assolutamente nulla con Pontifex maximus, che invece era un titolo riservato ai patrizi romani e poi ai sacerdoti romani. Mi pare significativo che Mithra continui a saltare fuori, proprio per il fatto che non esistono fonti su Mithra ci si sente autorizzati ad attribuirgli qualunque cosa.

        Il termine “Papa” in ambito cristiano è iniziato ad essere utilizzato soltanto nel V° secolo d.C. ma rivolto ai vescovi e non solo al vescovo di Roma. L’origine del nome è greca ed è una parola onomatopeica che significa padre, “papà”.

        Qui barionu può studiare:
        http://www.treccani.it/vocabolario/pontefice/
        http://www.novena.it/il_teologo_risponde/teologo_risponde_66.htm

        • barionu ha detto:

          PAPA deriva da Pater Patrum ( o Pater Patatrus) il Padre dei Padri , ed era il VVII grado di MIthra , molti senatori romani erano Pater Patrum di Mithra , quindi erano acneh Pontifex Maximus …. mentre il greco pappas _ papà , da cui si pretende far derivare il Papa , se guardi il Rocci e il MOntanari , ti accorfi che viene usato solo come vezzeggiativo … … … zio ot

          • Katy ha detto:

            E ancora non si capisce quale fantasioso nesso ci sia tra Papa (derivante dal greco “πάπας, papas) e Pater Patrum (a parte la lettera iniziale).
            E ancora non capisci che l’uso di “Papa” per indicare i vescovi cristiani fu introdotto solo nel V° secolo, non nel I°.
            Quindi sostieni che i cristiani del V° secolo copiarono i pagani precristiani.
            Non c’è male come teoria del complotto, scommetto che non siamo nemmeno stati sulla Luna, vero?

    • barionu ha detto:

      scusa lorenzo ma in questo sito viene detto:

      Secondo Thomas Talley, l’imperatore Aureliano avrebbe inaugurato la festa del Sol Invictus cercando di dare nuova vita – una rinascita – ad un morente Impero Romano. E’ molto più probabile, egli sostiene, che l’azione dell’imperatore sia stata una risposta alla crescente popolarità e alla forza della religione cattolica, che celebrava la nascita di Cristo il 25 dicembre, e non il contrario (T. Talley, The Origins of the Liturgical Year, Collegeville, MN: Liturgical Press, 1991, pag. 88-91). Aureliano, lo ricordiamo, fu effettivamente un forte persecutore di cristiani.

      quando prima viene fatto notare che :

      E’ un’ipotesi avanzata tardivamente, verso la fine del XII secolo dal vescovo siriano Jacob Bar-Salibi, il quale ha sostenuto che la festa di Natale è stata effettivamente spostata dal 6 gennaio al 25 dicembre in modo da cadere sulla stessa data della festa pagana: «era costume dei pagani celebrare al 25 dicembre la nascita del Sole, in onore del quale accendevano fuochi come segno di festività. Anche i Cristiani prendevano parte a queste solennità. Quando i dotti della Chiesa notarono che i Cristiani erano fin troppo legati a questa festività, decisero in concilio che la “vera” Natività doveva essere proclamata in quel giorno.». (J. Bar-Salibi da Christianity and Paganism in the Fourth to Eighth Centuries, Ramsay MacMullen. Yale, 1997, p. 155). Tuttavia tale spiegazione risulta essere in contrasto con il fatto che i primi cristiani erano ridicolizzati e perseguitati proprio perché non partecipavano alle feste e alle celebrazioni pagane (dato che adoravano un invisibile Dio, furono definiti “atei” dai pagani).

      QUINDI VOI STESSI , parlo di chi ha redatto il dossier , scrivete che è ridicola l’ idea di un Imperatore Romano , Aureliano che instaura il Sol Invictus a causa dei Cristiani …..

      Ipotesi oltre modo ridicola conoscendo la storia di Aureliano , uno degli <Imperatore in armi per eccellenza di tutta la storia romana . ,,,,se era impegnato a massacrarli , figurati se li avalla instaurando una festa che , direttamente fariferimento alla loro presenza ….. dai , non diciamo corbellerie ….. ….. ….. zio ot

      • lorenzo ha detto:

        Capisci cosa significa citare quanto riportano autori diversi, citandoli anche per nome, oppure no?

      • Katy ha detto:

        Chi ha redatto il dossier semplicemente sta citando autori e studiosi che la pensano in modo diverso, probabilmente per offrire una panoramica imparziale e variegata sulla questione.

  • barionu ha detto:

    per norberto che mi dice Caso diverso per Tertulliano, il quale scrive attorno al 200 d.C. e vede dei parallelismi tra Mitra e Gesù. Egli premette scrivendo: “Se ancor bene mi ricordo”. Come scrive B.D. Ehrman (p. 216), Tertulliano non si basa su alcuna fonte del mitraismo (perché non ne esistono) e rispetto a Giustino ha una finalità ben precisa: “Non aveva compiuto ricerche in proposito, né interrogato i seguaci di quella religione. L’intento era far capire ai pagani che il cristianesimo comprendeva azioni e parole non diverse dalle loro religioni pertanto non c’era ragione di perseguitarli. Ma non disponeva di fonti di informazioni affidabili, per cui in generale non possiamo fare affidamento su esse” (B.D. Ehrman, “Gesù è davvero esistito?”).

    Gurada che erulliano è stato un seuace di MIthra !!!!!! per qusto lo conosce così bene . Nel De Praescrizione è lo stesso Terulliano che scrive di aver aderito al culto di MIthra …. Ehrman è il solito bazurlone …

    Norberto mi dice

    A parte il fatto che stai scopiazzando dal fourm di “Origini delle Religioni” (lo sai che il plagio è un reato?),

    ma guarda che quello è mio forum …. se vuoi dare un’ occhiata a uno dei miei studi :

    https://originidellereligioni.forumfree.it/?t=63924008

    vermante comica questa situazione … …. …. zio ot

    • barionu ha detto:

      sempre norberto mi dice A parte il fatto che stai scopiazzando dal fourm di “Origini delle Religioni” (lo sai che il plagio è un reato?),
      ti sei accorto che per sostenere il parallelismo Gesù-Mitra sei dovuto andare a prendere una fonte cristiana del II° secolo, che già tutti conoscono? Ti sembra normale? Questo conferma che non esistono fonti del mitraismo antecedenti i Vangeli e chi vede un parallelismo è Giustino, il quale scrive nel 153 d.C. dopo che i Vangeli sono già stati ampiamente diffusi e conosciuti da tutti. L’intento di Giustino è quello appunto di denunciare lo scimmiottamento del mitraismo ai danni del cristianesimo ….. Giustino : ctazione completa

      E’ carne e sangue di quel Gesù incarnato
      LXVI. – 1. Questo cibo è chiamato da noi Eucaristia, e a nessuno è lecito parteciparne, se non a chi crede che
      i nostri insegnamenti sono veri, si è purificato con il lavacro per la remissione dei peccati e la rigenerazione,
      e vive così come Cristo ha insegnato.
      2. Infatti noi li prendiamo non come pane comune e bevanda comune; ma come Gesù Cristo, il nostro
      Salvatore incarnatosi, per la parola di Dio, prese carne e sangue per la nostra salvezza, così abbiamo
      appreso che anche quel nutrimento, consacrato con la preghiera che contiene la parola di Lui stesso e di cui
      si nutrono il nostro sangue e la nostra carne per trasformazione, è carne e sangue di quel Gesù incarnato.
      3. Infatti gli Apostoli, nelle loro memorie chiamate vangeli, tramandarono che fu loro lasciato questo
      comando da Gesù, il quale prese il pane e rese grazie dicendo: “Fate questo in memoria di me, questo è il
      mio corpo”. E parimenti, preso il calice e rese grazie disse: “Questo è il mio sangue”; e ne distribuì soltanto a
      loro.
      4. I malvagi demoni per imitazione, dissero che tutto ciò avveniva anche nei misteri di Mitra. Infatti voi già
      sapete, o potete apprendere, come nei riti di iniziazione si introducano un pane ed una coppa d’acqua,
      mentre si pronunciano alcune formule.

      quindi Giustino , rivolgendosi all’ imperatore Antonino Pio , fa riferimento al fatto che i Misteri di Mitra fossero antecedenti , esattamente come Tertulliano quando afferma : Se ancor bene mi ricordo, anche Mithra segna i suoi seguaci, e imprime loro il suggello sulla fronte, dì quella che sia la sua religione; anche l’offerta del pane è fra le cerimonie che si ricollegano a lui; ecco che nei suoi riti appare anche un’immagine della resurrezione, e ai caduti di spada offre la corona. Eppoi, non ha fissato pur lui per il suo sommo sacerdote la facoltà di stringere una sola volta vincolo di nozze? —- si ricorda perchè PARTECIPAVA !!!!! e quindi abbiamo i Misteri di Mithra , culto cardine della Teocrazia Militare Romana che dovrebbe occuparsi di un culto che in quel periodo era delle plebe , degli schivi , dei reietti ?????????????????? ma lo capite che è una assurdità che non sta in piedi ????

      norberto , zio ot è la mia firma

      • lorenzo ha detto:

        Ti sei dimenticato la prova definitiva: Mitra e Gesù erano entrambi maschi…
        Ma ti sei accorto di quante cavolate stai sparando? I pastafariani, ai tuoi confronti, sono solo dei dilettanti.

      • Katy ha detto:

        I malvagi demoni per imitazione, dissero che tutto ciò avveniva anche nei misteri di Mitra. Infatti voi già sapete, o potete apprendere, come nei riti di iniziazione si introducano un pane ed una coppa d’acqua, mentre si pronunciano alcune formule.

        Così scrive Giustino nel II° secolo.
        Innanzitutto nessuno storico di livello hai mai utilizzato gli autori cristiani Giustino o Tertulliano per sostenere un parallelismo tra Gesù e Mitra, anzi tutti gli studiosi di un certo calibro smentiscono l’esistenza di parallelismi al di là di banali coincidenze. Una di queste è appunto l’acqua e il pane, citati da Giustino nei “riti d’iniziazione”. A parte il fatto che nel rito d’iniziazione del cristianesimo, introdotto da Giovanni Battista e poi da Gesù, non si usa il pane ma soltanto l’acqua, l’utilizzo di pane e acqua non è presente nemmeno nell’Ultima cena, dove invece Gesù utilizza pane e vino (e ancora oggi l’Eucarestia si svolge così). Acqua, pane e vino erano l’alimento base dell’epoca, come ancora oggi.

        Giustino scrive che “voi sapete o potete apprendere”. Ma né oggi, né all’epoca di Giustino erano diffusi testi storici sul dio persiano Mitra, i cui primi seguaci non hanno mai lasciato fonti. Gli unici testi sono successivi al cristianesimo.

        Tertulliano, come lui dice, si basa su suoi ricordi delle cerimonie pagane del mitraismo praticate successivamente al cristianesimo (Tertulliano è del II° secolo d.C.), al quale aderì da giovanissimo. Non c’è nulla, nessun testo e nessuna fonte che attesti le cerimonie del mitraismo antecedenti al cristianesimo. Non c’è uno studioso accademico serio e riconosciuto che avvalori un parallelismo tra Gesù e le divinità pagane.

    • Katy ha detto:

      Ehrman è il solito bazurlone

      Basta solo questo. Il fatto che barionu, proprietario del forum “Origini delle religioni” dia del “bazurlone” allo studioso agnostico Bart Ehrman, un accademico di prestigio.

      Gurada che erulliano è stato un seuace di MIthra

      A parte la sconnessione grammaticale, a meno che Tertulliano non sia vissuto 300 anni bisogna accettare il fatto che fu per l’appunto seguace del mitraismo in un periodo successivo alla nascita del cristianesimo, certamente dopo il Nuovo Testamento. E infatti come ti ha scritto Norberto, lui inizia a scrivere con “Se mi ricordo bene”, indicando che fa riferimento ai suoi ricordi dei rituali praticati tra i seguaci di Mitra, ovviamente DOPO LA NASCITA del cristianesimo.

      ma guarda che quello è mio forum

      E te ne vanti pure? 😉
      Scrivi che hai fatto studi. Mi sapresti dire in cosa sei laureato? E per quale ateneo sei ricercatore?