«Non c’è posto in seminario per omosessuali, il caso è serio»: le chiare parole del Papa

Francesco e l’omosessualità. Presentiamo in anteprima in Italia il libro “La fuerza de la vocacion” che verrà pubblicato il 3 dicembre in lingua spagnola. Un’intervista con Papa Francesco in cui il Papa affronta un tema scottante: la presenza di persone omosessuali tra il clero e la loro influenza nel pensiero della Chiesa.

 

Il prossimo 3 dicembre verrà pubblicato in Spagna il libro La fuerza de la vocación, un’intervista di Fernando Prado a Papa Francesco sul passato, il presente e il futuro della vita consacrata. Se ne parlerà moltissimo anche in Italia e ne diamo qui in esclusiva un’anticipazione per la lingua italiana (grazie a Periodista Digital). Un libro chiaro e coraggioso, in cui Francesco non evita alcuna domanda, neanche il controverso problema dell’omosessualità nella Chiesa.

Tra i tanti temi toccati dal Pontefice, infatti, ve n’è uno particolarmente d’attualità, ovvero la presenza di persone con tendenza omosessuale all’interno dei seminari e nel ministero sacerdotale. Un fenomeno di cui si è iniziato vorticosamente a parlare dopo il report del Grand Jury della Pennsylvania, quando è emerso che oltre l’80% delle vittime dei preti molestatori non erano né ragazze, né bambini, ma maschi adolescenti. Ovvero, non tutti gli omosessuali sono abusatori -chiaramente-, ma gran parte degli abusatori nella Chiesa cattolica sembrano mostrare tendenze omosessuali. Francesco si era già preoccupato di ciò quando spiegò che «nel dubbio, meglio che non entrino nei seminari», seppur abbia comunque voluto indicare il problema più nel clericalismo -cioè l’abuso di potere spirituale dei preti molestatori sui giovani-, piuttosto che nell’omosessualità.

Mai prima d’ora, però, Papa Bergoglio aveva parlato così duramente e chiaramente del problema. Ecco le parole del Pontefice contenute nel nuovo libro, tradotte dallo spagnolo. La domanda di Fernando Prado è: “non è un segreto che nella vita consacrata e anche nel clero vi sono persone con tendenza omosessuale. Cosa dice di questo?” Ed ecco la lunga risposta di papa Francesco:

«È qualcosa che mi preoccupa, perché forse non è stato focalizzato bene. Dobbiamo fare molta attenzione alla formazione della maturità umana e affettiva. Dobbiamo discernere con serietà e ascoltare la voce dell’esperienza che ha la Chiesa. Quando il discernimento non è curato in tutto questo, i problemi crescono, succede che al momento forse non mostrano il loro volto, ma lo fanno in seguito»

«La questione dell’omosessualità è una questione molto seria che deve essere correttamente discernuta fin dall’inizio con i candidati. Dobbiamo essere esigenti. Nelle nostre società sembra addirittura che l’omosessualità sia di moda e che la mentalità, in qualche modo, influenzi anche la vita della Chiesa. C’è stato un vescovo un po’ scandalizzato che mi ha detto di aver appreso che nella sua diocesi, una diocesi molto grande, c’erano molti preti omosessuali e che doveva affrontare tutto questo intervenendo, prima di tutto, nella formazione, per formare un altro clero distinto. È una realtà che non possiamo negare, nella vita consacrata non sono mancati dei casi».

«Un religioso mi ha detto che dopo una visita canonica a una delle province della sua congregazione, era rimasto sorpreso. Vide che c’erano bravi studenti e che persino alcuni religiosi già professi, erano gay. Lui stesso dubitava della questione e mi ha chiesto se c’era qualcosa di sbagliato in tutto ciò. “In breve”, mi stava dicendo, “non è così grave; è solo un’espressione di affetto”. Questo è un errore. Non è solo un’espressione di affetto. Nella vita consacrata e nella vita sacerdotale, quel tipo di affetti non ha posto. Per questo motivo, la Chiesa raccomanda che le persone con questa tendenza radicata non siano accettate nel ministero o nella vita consacrata. Il ministero o la vita consacrata non sono il loro posto. Dobbiamo esortare i sacerdoti e religiosi omosessuali a vivere pienamente il celibato e, soprattutto, che siano squisitamente responsabili, cercando di non scandalizzare nessuno con la loro doppia vita, né le loro comunità né il santo popolo di Dio. È meglio che lasciano il ministero e la loro vita consacrata piuttosto che vivano una doppia vita».

Leggendo le parole di Francesco si rileva l’evidenza che, almeno secondo le informazioni in suo possesso, le persone con  tendenza omosessuale presenti nel clero fatichino (evidentemente più degli altri) a non cadere nella “doppia vita”, cioè nell’omosessualità praticata (anche solo tra adulti). La loro non accettazione nei seminari dunque non è una discriminazione pregiudizievole ma una tutela verso un evidente fonte di scandalo, sopratutto per la posizione chiara che il Catechismo ha su questo in netta divergenza al “pensiero del mondo”, come giustamente accennato dal Papa. La forte preoccupazione espressa da Francesco è anche una secca smentita alla “complicità” verso l’omoeresia che gli viene rinfacciata dai giornalisti-blogger che lo stanno combattendo.

La redazione

76 commenti a «Non c’è posto in seminario per omosessuali, il caso è serio»: le chiare parole del Papa

  • lorenzo ha detto:

    Bene ha fatto papa Francesco a ribadire che gli omosessuali non siano accettati “nel ministero o nella vita consacrata”: perché non fare un altro piccolo passo e ridurre allo stato laicale quei sacerdoti omosessuali che non praticano la castità?

  • Alessandro ha detto:

    Di preti o religiosi con tendenze omosessuali ne ho conosciuti e nel complesso posso dire che fanno più male che bene alla chiesa.. la loro tendenza omosessuale, anche se controllata o meglio repressa, influisce sulla loro maturità umana e spirituale, sul loro pensiero e comportamento, e di conseguenza è un potenziale pericolo per i fedeli, e soprattutto bambini e ragazzi , che in queste persone cercano guida e serietà. Peggio ancora se un ragazzo che è in discernimento vocazionale si trova persone simili sulla propria strada…alto rischio che perda la vocazione.

  • Andrea ha detto:

    Di questo passo si arriverà alla proibizione di BATTESIMI E COMUNIONI,e questo dopo che i martiri si sono fatti letteralmente ammazzare per portare il Vangelo ai popoli pagani.SI RITORNERA’ AL PAGANESIMO,CON MARTE,GIOVE,ECC.,e i cristiani ritorneranno ad essere perseguitati,e a rifugiarsi nelle Catacombe…..(l’importante e sapere,dove porta la strada che si intraprende)

    1)-Gesù Cristo, a chi lo voleva seguire, e chi chiedeva il suo intervento, Egli chiedeva: “CREDI TU NEL FIGLIO DELL’UOMO?” (facedo intendere di essere in Messia atteso),NON CHIEDEVA ALTRO!

    2)-Gesù Cristo ha detto nei Vangeli:”Io ho scelto voi, non voi avete scelto me” (?)

    3)-Quanti scandali finanziari ha avuto la Chiesa?,ricordo che Guida Iscariota era l’Economo degli Apostoli!,dunque TUTTI GLI ECONOMI ECCLESIALI DELLA CHIESA, SONO COME GIUDA ISCARIOTA?

    PS:Purtroppo vedo da una parte,tanta strumentalizzazione da parte dei nemici della Chiesa,ma dall’altra vedo anche la ricerca disperata di un capro espiatorio per gettargli tutto addosso! (Come finì la Storia con i Templari?!)

    • Luigi ha detto:

      Si può seguire Cristo ed il Vangelo senza essere sacerdoti. Un persona omosessuale ha tutto per poter seguire Cristo e può farlo senza dover essere per forza Sacerdote, anzi proprio per amore a Cristo ed alla Chiesa dovrebbe da solo arrivare a fermarsi nel cammino seminarista.

      • Gianluca C. ha detto:

        Un persona omosessuale ha tutto per poter seguire Cristo</blockquote

        Un omosessuale è chiamato alla castità perpetua sia se si fa prete sia se non si fa prete. Perché dovrebbe essergli impedito di diventare prete, se, da cattolico osservante, sarebbe rimasto casto a prescindere?

        • Max De Pasquale ha detto:

          Sbagliero’, ma credo che sia perche’ il sacerdote rinuncia al matrimonio, ad essere padre di una famiglia. Per un omosessuale cio’ non e’ possibile, almeno nel senso inteso dalla Chiesa Cattolica.

          Poi ognuno e’ libero di pensare cio’ che vuole.

    • roberta migliore ha detto:

      Penso che un buon prete deve solo riuscire a trasmettere la propria fede,

  • Gianluca C. ha detto:

    Mi chiedo come verrà implementata la direttiva del Pontefice. Mostrano ai candidati seminaristi l’ultimo blockbuster di Valentina Nappi e ne osservano le reazioni?

    • Psicoterapeuta ha detto:

      Preselezionare è impossibile,l’unico modo, penso sia ridurli allo stato laicale una volta scoperto che sono omosessuali.

      Cioè a priori non è possibile,si può solo a posteriori.

      D’altronde è una logica impossibile sarebbe come dire “tra quelli che guidano ci sono incidenti stradali dovuti all’abuso di alcool” perciò dobbiamo selezionare in partenza chi è alcoolista?Come fai?Bhè è impossibile puoi solo ritirare la patente a posteriori,una volta che ne trovi uno ubriaco.

      Penso che verrà implementata cosi.

      • lorenzo ha detto:

        Quando un responsabile dei giovani che vivono per qualche anno del loro cammino verso il sacerdozio in comunità esclusivamente maschili non si accorge che qualcuno di loro ha tendenze omosessuali, o è cieco o non vuol vedere: forse che vivendo a stretto contatto, anche solo per qualche mese, con chi ha problemi di alcol non ci si accorge che è alcolista?

        • Psicoterapeuta ha detto:

          No, spesso non è cosi semplice, uno può manifestare l’omosessualità in qualunque periodo della vita.Ci sono persone che addirittura dopo sposate hanno manifestato tendenze omosessuali.Ne più nemmeno come uno può non essere alcolista ma per una occasione bere e prendere la macchina,non è che non li diamo la patente a priori (quando non ha bevuto) perché c’è sempre l’eventualità.Ora per me il manifestarsi dell’omosessualità non desta problemi,ma in questa logica, se è questa,si dovrebbe separare la tendenza dell’atto,per non cadere nell’errore dei pregiudizi. La tendenza non implica necessariamente l’atto,la tendenza è impossibile rivelarla se non la manifesta spontaneamente il soggetto e sapendolo potrebbe anche mentire (paradosso del mentitore) perché autoreferenziale,altrimenti è fare li sciamani e aprire una caccia alle streghe.Poi fate un pò come volete.Rimane infinitamente più ragionevole che si sia -omo; -etero,ridurre allo stato laicale una volta scoperto l’atto.

          • lorenzo ha detto:

            Non prendiamoci in giro: se le persone sposate non erano già attratte dall’altro sesso in età adolescenziale, non lo diventano certamente da adulti e consideriamo questi sposati che diventano omosessuali semplicemente per quello che sono, ovverossia dei viziosi in cerca nuove sensazioni.
            Ripeto inoltre che, se un educatore che vive a contatto con un gruppo di ragazzi che nell’età postadolescenziale fanno vita comune con persone dello stesso sesso non si accorge che uno di loro ha tendenze omosessuali e non riesce a capire se è in grado di controllarsi o meno, o è cieco o finge, per i più svariati motivi, di non vedere

            • Psicoterapeuta ha detto:

              La mia vuole solo essere una nota metodologica,ma poi, ripeto fate come volete.Sono alquanto certo che cosi non solo non raggiungerete quello che è il vostro obiettivo,ma genererete ancora più confusione.Purtroppo è difficile perfino per degli psicologi saperlo,non è che leggiamo nella mente,però se voi leggete nella mente o dite così,buona fortuna.

              http://www.psicoterapeutico.com/contenuto/sono-gay-e-mia-moglie-non-lo-sa/

              Certo che fanno vita in comune,ma non hanno i raggi X alla superman per saperlo,e nemmeno glielo pretenderei,visto che per esperienza molti tendono a nascondere la propria omosessualità,proprio a causa delle pressioni sociali e ambientali.

              Come riesce a capirlo e da che segnali a suo avviso?No perché cosi finalmente abbiamo la facoltà di chi ha trovato l’onniscienza: sovrainterpretando da un segno una tendenza.Guardi che la maggioranza oggi ancora reprime la propria omosessualità non la manifesta,perciò è difficile saperlo.E penso anche che sia controproducente aspettarvi solo aiuto dalla divinità,dice infatti un vecchio proverbio :”aiutati che il cielo ti aiuta”.

              • lorenzo ha detto:

                Ammettiamo pure che ad un educatore sfuggano, in una comunità di soli maschi, determinate amicizie intime ed i giochi di sguardi come tra innamorati, però vorrei farti notare che in tali comunità esiste anche il padre spirituale il cui compito, oltre che guidare spiritualmente quei ragazzi, è anche quello di parlare con coloro che si preparano al sacerdozio per conoscere le loro inclinazioni sessuali: ti ribadisco che se qualche omosessuale viene ordinato sacerdote è perché qualcuno ha permesso che venisse ordinato nonostante si fosse a conoscenza delle sue pulsioni.

                Veniamo ora al link che hai inviato e vorrei farti notare che:
                – frasi come: “… scindere il sesso dall’amore… Nessuna donna potrà mai soddisfare un uomo come potrebbe fare un altro uomo. L’uomo è più perverso e sessualmente attivo della donna… ” dimostrano che quelle persone non sono omosessuali ma sono solo dei viziosi lussuriosi in cerca del sottile piacere che danno determinati comportamenti degradanti;
                – invece frasi come: “… Sin da piccolo ho sempre avuto attrazione per gli uomini anziani… ” dimostrano che quelle altre persone sono diventate omosessuali per problemi legati alla scarsa attenzione parentale nei loro confronti.

                • Psicoterapeuta ha detto:

                  Sulla prima non ho capito cosa intende dire,intende dire,se l’ho capita che un qualunque Padre Spirituale,Su questo non lo dubito,come non dubito che un qualunque sacerdote sia a conoscenza delle tendenze del soggetto,se e solo se,le confessa sue tendenze a un altro sacerdote.Ma cosi avremmo sacerdoti che usano il sigillo sacramentale,sempre se ho capito,per usarlo contro altri sacerdoti ,ora se non sbaglio c’è “solo” la scomunica per chi viola il sigillo.Quindi estorcere l’informazione in quel modo comporterebbe la scomunica dell’educatore. In secundis potrebbe sempre mentire non dire niente al confessore.

                  Il link l’ho postato per farli fare una considerazione che forse le sfugge:

                  In qualunque periodo dell’età uno può uscire con un altra donna,uomo.
                  Se questo è vero allora durante il periodo del seminario possono non andare nè con uomini nè con donne.
                  Questo non ha nessuna implicazione,su quello che succederà nel futuro.
                  Ma se non ha implicazioni con il futuro,come fare a saperlo a priori?

                  -No sono Omosessuali al più Bisessuali.
                  -Potrebbe anche essere vero ma cui prodest?

                  • Psicoterapeuta ha detto:

                    correzione

                    se l’ho capita che un qualunque Padre Spirituale può conoscere se uno è omosessuale o meno

                    • Psicoterapeuta ha detto:

                      Una persona molto esperta in questo o in un altro tipo di situzioni

                      Ma torniamo alla domanda questa persona “molto esperta” può sapere a priori se uno è omosessuale?No semplicemente perché è imposto ai limiti di ragione comuni a tutti gli esseri umani.In particolare le chiedo con che procedimento razionale si inferisce da un presunto segno una tendenza?La risposta al momento è questa:nessuna risposta.E temo non ci sia risposta perché semplicemente è una metodologia fallace procedere così.Può essere anche la persona più brava del mondo e l’educatore più bravo del mondo,ma non se né esce dal vulnus degli errori che possono porsi nell’autoreferenzialità. Solitamente si riconosce,l’omosessualità solo se e soltanto se il soggetto la manifesta spontaneamente.Mentre è praticamente impossibile logicamente, senza margine di errore abdurre da un segno una tendenza. Anzi io presumo che maggiore sarà il livello di repressione maggiormente il soggetto tenderà a reprimere la propria omosessualità per poi sfogarla in futuro,ma poi cosa cambierebbe dagli eterosessuali?Anche qui,mica bisogna discernere in seminario se si hanno tendenza eterosessuali perché in futuro possa manifestarsi l’atto.Come ho già detto,ma forse mi ripeto,non esiste un modo/metodo di sapere se uno è omosessuale a priori.Cosa facciamo interpretiamo segni,un pò come gli sciamani?Io penso e spero proprio di no.

                    • lorenzo ha detto:

                      Psicoterapeuta, non dirmi che tu, parlando con dei ventenni, per alcuni anni almeno e per un paio di volte al mese anche di argomenti inerenti la loro sessualità, non ti accorgi se sono attratti dalle donne o dagli uomini?
                      Se poi, una volta ordinato sacerdote, un eterosessuale pratica l’omosessualità non per pulsioni omoaffettive ma per puro abominevole vizio, che Dio abbia pietà di lui.

                  • lorenzo ha detto:

                    Il padre o consigliere spirituale, negli anni del discernimento vocazionale, non è necessariamente il confessore: è solitamente una persona molto esperta in queste ed altre situazioni caratteriali che ne sconsiglierebbero l’ordinazione sacerdotale (se poi, per altri motivi, un sacerdote ordinato sceglie di suicidarsi, quello è un altro discorso).

                    Non mi dire che tu parifichi le persone che tendono ad innamorarsi di persone dello stesso sesso a quelle che con quelle dello stesso sesso hanno rapporti intimi?
                    Mentre i primi, infatti, possono addurre a loro scusante il comportamento altrui nell’età giovanile, i secondi assecondano semplicemente i loro pruriti sessuali depravati.

                  • lorenzo ha detto:

                    Però, attenendosi al significato delle parole, quando scrivi che “-No sono Omosessuali al più Bisessuali.”, debbo riconoscere che hai ragione: forse avrei dovuto distinguere tra omoaffettività, pulsioni omoerotiche ed omosessualità.
                    Credo sia infatti profondamente scorretto definire omosessuale una persona omoaffettiva.

    • lorenzo ha detto:

      Sperando che tu non confonda il mancinismo con l’omoerotismo sessuale, vorrei ricordarti che le pratiche omosessuali, NON LE PERSONE OMOSESSUALI, sono gravi depravazioni e peccati abominevoli che gridano vendetta al cospetto di Dio, checche ne dicano taluni sculettanti cardinali e monsignori.

      • Sebastiano ha detto:

        Per esempio quelli che, a bella posta, cercano di contrabbandare le ammucchiate con “fatti amministrativi”…

  • giovanni ha detto:

    A me quello che fa ancora rabbia e’ che ancora oggi l’ omosessuale e’ paragonato al pedofilo. Non e’ vero ciò che dice il papa che sono adolescenti le vittime di pedofilia ma sono tutti bambini…..io da credente ho perso la fede con ste teste gloriose….che si fan la religione a modo loro….credo in Dio che e’ amore…..e non a loro che son un branco di lupi .

    • Walter White ha detto:

      Ma di che stai parlando? L’80% delle vittime di “pedofilia” nei recenti casi americani sono ADOLESCENTI , vale a dire che chi ha abusato di loro non è pedofilo ma omosessuale.

      Nella Chiesa c’è certamente chi ha comodo a dire che si tratti di pedofilia, poichè in effetti un pedofilo può abusare senza problemi sia di bambini che di bambine, essendo per questi depravato la “stessa cosa” (anche se ovviamente non lo sono) poichè privi dei caratteri sessuali secondari.

      Non così per gli adolescenti.

  • Alessandro C ha detto:

    Per una persona che ha delle attrazioni omosessuali molto forti un ambiente maschile è un luogo in cui sarebbe difficile mantenere la castità, sarebbe una tentazione continua. Sarebbe la stessa cosa anche per un uomo eterosessuale che vive in mezzo a tante donne. Non è una discriminazione contro gli omosessuali ma se ci si rende conto che queste attrazioni non possono essere messe da parte per vivere una vita di castità completa, entrare in seminario sarebbe controproducente per se stessi e per la Chiesa.

    “Nella vita consacrata e nella vita sacerdotale, quel tipo di affetti non ha posto. Per questo motivo, la Chiesa raccomanda che le persone con questa tendenza radicata non siano accettate nel ministero o nella vita consacrata. Il ministero o la vita consacrata non sono il loro posto. Dobbiamo esortare i sacerdoti e religiosi omosessuali a vivere pienamente il celibato e, soprattutto, che siano squisitamente responsabili, cercando di non scandalizzare nessuno con la loro doppia vita, né le loro comunità né il santo popolo di Dio. È meglio che lasciano il ministero e la loro vita consacrata piuttosto che vivano una doppia vita».”

  • Gianluca C. ha detto:

    Per una persona che ha delle attrazioni omosessuali molto forti un ambiente maschile è un luogo in cui sarebbe difficile mantenere la castità

    E’ la stessa scusante che ha impedito fino a pochi anni fa agli omosessuali di entrare nelle forze armate. Ma, a parte ciò, come si fa a discernere l’omosessualità prima dell’ingresso in seminario? Con il Nappi Heterosexuality Test?
    Poi certo che un seminarista beccato con un uomo dentro il letto lo mandano via. Ma anche con una donna dentro il letto. Celibato e castità vigono per religiosi sia omo che etero, per quello che so

    • Alessandro C ha detto:

      Nelle forze armate non si fa voto di castità…C’è una cosa che si chiama esame di coscienza che molti di noi anche laici non facciamo, troppo scomodo. Prima di entrare in seminario si riflette bene se il seminario è la strada giusta per un individuo. A quale pro fare accedere una persona in un ambiente non giusto per lui, che dopo qualche anno magari lo porterà a frustrazioni e a ricercare relazioni con altri seminaristi o con laici…facendo rompere il voto di castità e creando scandali alla Chiesa poichè le persone (specialmente gli anticlericali) non saranno così comprensivi con quella persona ma useranno la notizia per attaccare la Chiesa.
      Una persona che non ha attrazioni verso il proprio sesso vive più facilmente il celibato dentro un seminario e non incontra tutte le tentazioni che incontra un’altra persona che è attratta dal proprio sesso. Per la prima è più facile mantenere la castità quando si trova assieme ad altri uomini, per la seconda alcune situazioni possono essere molto difficili da gestire.
      Da quello che ho capito, non importa tanto il passato ma se quando vuoi entrare in seminario hai ancora delle forti attrazioni verso il tuo stesso sesso è controproducente entrare per te, per gli altri seminaristi e per la Chiesa. C’è sempre modo di servire la Chiesa in altre posizioni come viene specificato nel documento.

      • Gianluca C. ha detto:

        C’è sempre modo di servire la Chiesa

        Un omosessuale che non si attiene alla castità non ha modo di servire la Chiesa, a prescindere. Almeno sin quando non si pente e smette di fornicare.

        • Alessandro C ha detto:

          Giusto. Se segue gli insegnamenti di Gesù, inclusa la castità, può servire benissimo e ne conosco diversi che fanno così da decenni con molta umiltà e rispetto. Queste persone sono sempre state benvenute nella chiesa, quelle che creano scandali no…scusi se per lei è strana questa cosa. La castità aggiungerei che non è una punizione come può sembrare a lei, smettere di fornicare è una benedizione ma finchè si guardano queste cose dalla prospettiva mondana ovviamente non si possono capire. Il paradosso è voler servire la Chiesa senza essere interessati a seguirne gli insegnamenti.

  • Gianluca C. ha detto:

    se quando vuoi entrare in seminario hai ancora delle forti attrazioni verso il tuo stesso sesso è controproducente entrare per te, per gli altri seminaristi e per la Chiesa

    E’ controproducente anche se hai delle forti attrazioni verso l’altro sesso. Se entri in un seminario devi essere predisposto a fare ciao ciao al pene. Sia omo che etero

    • Alessandro ha detto:

      Grazie, alla luce di quanto scritto fino ad ora era una precisazione per niente ovvia. Comunque va bene, repetita iuvant.

    • Tiziana ha detto:

      Caro Gianluca lei ha la peculiarità di argomentare i suoi commenti sempre e solo dal punto di vista del mondo. I cristiani stanno nel mondo ma appartengono al Cielo, quindi anche questa volta dimentica che chi ha il compito di discernere le vocazioni ha la marcia in più del Cielo, che si chiama Spirito Santo. Per quanto riguarda i vocandi ed i loro bisogni carnali, le consiglio la lettera ai Romani capitolo 7..illuminante! Inoltre le do uno scoop: esistono uomini e donne che non misurano la propria esistenza con l’uso o l’usura dell’apparato riproduttivo e limitrofi

      • Gianluca C. ha detto:

        S’invocava lo Spirito Santo anche per giustificare i roghi. Ma a prescindere da ciò, non mi è chiaro perché nell’intervista Bergoglio esorti solamente i sacerdoti omosessuali a vivere in castità. Come se non fossero tenuti alla castità tutti i sacerdoti (omosessuali e non) e tutti gli omosessuali (sacerdoti e non)

        • Olivia70 ha detto:

          È palese che tutti i sacerdoti sono tenuti alla castità in quanto celibi, ma la domanda è stata fatta sugli omosessuali. Così come i preti etero che si sono innamorati hanno rinunciato al sacerdozio per sposarsi, lo stesso deve valere per i gay.

          • Gianluca C. ha detto:

            Avrebbe qindi dovuto rispondere “tutti gli omosessuali sono tenuti alla castità. Il fatto che siano o meno sacerdoti è assolutamente ininfluente”

  • Andrea ha detto:

    Intanto già incominciano le EPURAZIONI DI MASSA……

    http://www.lafedequotidiana.it/don-farinella-non-partecipa-alla-vita-della-chiesa-non-puo-padrino-la-madrina/

    ….a quando la proibizione della Comunione?!(è questo annunciare il Vangelo?)

    • lorenzo ha detto:

      Matrimonio con rito cattolico ecumenico dell’arcigay che roba è?
      Ho cercato anche nell’aggiornatissimo “Manuale per il corretto uso della carta igienica e dei suoi sostituti” ma non ho trovati niente: potresti aiutarmi tu?

  • Tommasodaquino ha detto:

    Mi sembra sempre più evidente quale sia la causa del considerevole calo di vocazioni.

  • Maurizio ha detto:

    Chi siete voi per opporvi ad una vocazione, ad una chiamata precisa e diretta del Signore e impedire il cammino di una persona voluto da Dio nella Chiesa?

    Come potete ostacolare il volere di DIO?

    L’omosessualità è amore ONESTO tra due persone, e Cristo non ha MAI detto di opporsi.

    • lorenzo ha detto:

      Onestà per onestà, se a te piace prenderlo in quel posto in questa vita, chi sono io per oppormi al fatto che tu voglia prenderlo in quel posto anche nell’altra vita?

      • Maurizio ha detto:

        appunto, per questo è blasfemo ostacolare la vocazione di un gay e anche impedire le loro unioni sponsali poiché è il Mistero dell’azione dello Spirito Santo che fa incontrare gli sposi.

        • lorenzo ha detto:

          Guarda che “prenderlo in quel posto anche nell’altra vita” è una metafora per dire andare all’inferno: non dirmi che non sei a conoscenza del fatto che il Magistero insegna da sempre che chi si ostina nelle pratiche omosessuali è destinato all’inferno?

          • Maurizio ha detto:

            Il Magistero è forse Dio Padre?

            Quanti errori ha commesso il Magistero nella sua arroganza di volersi sostituire a Dio Padre, quanti crimini sono stati commessi!!

            Credi agli uomini o al Signore Del Cielo?

            Se Dio Padre parla al cuore di un gay affinché diventi prete, non osare, tu uomo stolto, opporti ai Santi piani di DIO!

            • lorenzo ha detto:

              Vuoi tener conto di quello che ho scritto: son contento per te.
              Vuoi fare quello che vuoi: sei solo tu che decidi se andare il paradiso o all’inferno.

      • Andrea ha detto:

        Lorenzo,onestà per onestà,forse non te l’hanno mai detto al Catechismo,ma lo sai che Nostro Signore Gesù Cristo VERO DIO E VERO UOMO,FACEVA LA PIPì E LA POPò come te fai oggi?,oppure ora è diventato pure blasfemo dire che Gesù Cristo era VERO UOMO? Chiedilo al vescovo se dico il falso……(dubito fortemente che il parroco possa rispondere…..)

        • Maurizio ha detto:

          Andrò a chiedere se era VERO UOMO (intendi virile? Le Scritture non lo riportano), ma credo sia strano che il il VERO DIO faccia PIPì e POPò

          • Andrea ha detto:

            ma credo sia strano che il il VERO DIO faccia PIPì e POPò…

            Allora aspetterò anche io il Natale,così domanderò alla Madonna se Gesù Bambino faceva PIPì e POPò….

            • Maurizio ha detto:

              Ma come puoi chietere a Dio una tal cosa??

              Come puoi essere cosi Duro e indelicato nel tuo Cuore??

              Chiediamo prima ad un uomo di Chiesa anzichenò!

              • Andrea ha detto:

                La mia era solo una provocazione per far capire che, chi nega l’UMANITA’ reale di Gesù Cristo è un ERETICO! Per questo Egli si è incarnato (INCARNAZIONE) e ha redento l’uomo(REDENZIONE) tramite la Passione-Morte-Resurrezione.Quando si dice che Gesù Cristo era VERO UOMO,non si comprende pienamente il reale peso di queste parole!,e si descrive la Sua vita terrena(nel suo tempo) come se fosse stata diversa da quella di oggi.Concordo con coloro che hanno già risposto sopra,e cioè: Chi si vuol fare prete,deve OSSERVARE LA CASTITA’,ma questo deve valere per tutti quanti,il Papa sarebbe stato molto più preciso nel dire: C’E’ UN PROBLEMA CON LA CASTITA’.(Se un prete va a donne,allora può fare quello che vuole?,è questo quello che ha fatto intendere il Papa!)

                • lorenzo ha detto:

                  Vorrei ricordarti che, a norma del diritto canonico, per essere ordinato sacerdote bisogna rispondere a determinati requisiti e non essere gravati da irregolarità ed altri impedimenti: fino a non molto anni fa l’omosessualità era considerato un impedimento in contrasto con i requisiti per ricevere lecitamente l’Ordine sacro, pur se taluni discutono ancora se il sacramento conferito ad un omosessuale sia valido oppure no.
                  Da non molto tempo tale impedimento era stato, anche a motivo del comportamento di taluni indegni Vescovi, messo alquanto in ombra: ora, ringraziando Dio, sembra che il Santo Padre abbia ribadito che ben determinate pulsioni sessuali dovrebbero rendere i candidati non idonei a diventare chierici.

                • Olivia70 ha detto:

                  Scusa, ma è palese che la castità vale per tutti, il papa fa pure l’esempio del prete che si era innamorato e si è confidato con il vescovo. Più volte Bergoglio ha detto che non tollera la doppia vita in un sacerdote e che a Buenos Aires consigliava piuttosto di lasciare il sacerdozio o prendersi una pausa.

        • lorenzo ha detto:

          Sempre onestà per onestà, vorrei farti sapere che al catechismo insegnano che anche Gesù, come tutti i bambini ebrei venne circonciso l’ottavo giorno dalla nascita ed anche che Gesù stesso un giorno disse “che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna”.
          Mi spieghi invece tu il nesso tra il tuo intervento e il mio aver ribadito che il Magistero insegna da sempre che chi si ostina nelle pratiche omosessuali è destinato all’inferno?

          • Maurizio ha detto:

            Il Magistero è forse Dio Padre?

            Quanti errori ha commesso il Magistero nella sua arroganza di volersi sostituire a Dio Padre, quanti crimini sono stati commessi!!

            Credi agli uomini o al Signore Del Cielo?

            Se Dio Padre parla al cuore di un gay affinché diventi prete, non osare, tu uomo stolto, opporti ai Santi piani di DIO!

            • lorenzo ha detto:

              Io ti ho detto quello che ti dovevo dire, poi tu, della tua vita, puoi farne quello che vuoi.

            • Olivia70 ha detto:

              Ma il problema non è un gay che diventa prete, ma un prete gay che non mantiene l’impegno di castità. Altrimenti perché si parlerebbe di omosessualità nella Chiesa ? Se un prete gay non ce la fa, lascia il sacerdozio e va con il suo compagno, esattamente come un prete etero. Invece addirittura si accusa il papà di omofobia. Ma dai

              • Andrea ha detto:

                Purtroppo da quello che dice il Papa,è il contrario.

                1)-https://www.corriere.it/cronache/18_novembre_30/francesco-omosessualita-clero-questione-molto-seria-che-mi-preoccupa-cd8c79c0-f4be-11e8-ab5f-9ee20dadd039.shtml?refresh_ce-cp

                ….secondo la frase attribuita al Papa, questo per lui,NON è un problema di CASTITA’:

                https://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13360081/prete-africano-sesso-botte-moglie-marito-piacentino.html

                Ecco perchè io,personalmente, ho voluto PRECISARE quella paola che cambia TUTTO il senso della frase:

                NON, “c’è un problema con l’OMOSESSUSALITA’ nella Chiesa”,ma “c’è un problema con la CASTITA’ nella Chiesa’”
                Infatti nel primo caso, se si trova un prete omosessuale acnhe se OSSERVA la CASTITA’lo si caccia a prescindere,mentre il prete che va a donne può fare quello che vuole,mentre nel secondo caso,non si fa sconti a nessuno!(questo io lo chiamo cercare un capro espiatorio,e avere un comportamento ipocrita)
                Domandati Olivia,secondo te se in 2000 anni di Storia,pensi che ci siano stati omosessuali Martiri e Santi nella Chiesa……..

                • Leonardo ha detto:

                  Concordo che il miglior modo di parlare su questo problema del sacerdozio sia la castità piuttosto che l’omosessualità, oppure parlare di omosessualità praticata e non di attrazione verso una persona dello stesso sesso. Il rischio del Papa e/o di quelli che lo hanno consigliato è l’omofobia (dico questo a livello di comunicazione perchè all’interno dell’insegnamento del Magistero non c’è posto per l’omofobia).
                  Dobbiamo tener conto però di un dato importante: la maggioranza dei preti pedofili e che ha avuto rapporti con minori dopo la pubertà ha scelto come vittima un maschio e non una femmina! Questo dato è in controtendenza con quella della pedofilia al di fuori della Chiesa!! Non chiedersi il perchè di questo dato non sarebbe intellettualmente onesto, ecco perchè secondo me il papa dice che tra i preti, nella Chiesa, abbiamo un problema con l’omosessualità. Porsi questo quesito non è omofobia ma cercare di capire perchè tra i preti la pedofilia ha questa caratteristica!!!
                  Alcune risposte sono state date non so però se sono esaustive come non so se sia possibile affrontare il problema escludendo dal sacerdozio chi ha tendenze omosessuali ponendosi così sul suolo sdrucciolevole di far sentire condannati alcune persone non per ciò che fanno ma per ciò che per natura, imperfetta quando vuoi, si trovano a provare. In teoria queste persone, non lasciandosi vincere da queste attrazioni potrebbero essere i nostri migliori esempi di padronanza da apprezzare ed incoraggiare nella loro lotta!
                  Il problema non è di facile soluzione….

                  • Gianluca C. ha detto:

                    Concordo con il 97,24% di quanto detto.
                    Quanto alla maggior incidenza statistica della pedofilia – in particolare della pedofilia verso minori di sesso maschile – nel clero, nessuno mi toglie dalla testa che le cause siano da ricercarsi nel pedoseminariato e, in generale, di un mancato pieno sviluppo della sessualità. Sarà di parte, ma non credo che le considerazioni di quest’articolo siano del tutto campate in aria
                    http://www.cristanesimo.it/pedopreti2.htm

          • Andrea ha detto:

            Gesù stesso un giorno disse “che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna”….
            Lo stesso ha detto:”Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo” Mc 7,14-23
            Se pensi di essere il novello Giona del 2018 che vuole bruciere tutto e tutti,stai attento a questo Magistero!,lo stesso Magistero che aveva detto secondo San Paolo’Tutti hanno peccato in Abramo’ e su questa frase hanno affermato che la Madonna NON era IMMACOLATA!!!!(8 Dicembre),lo stesso Magistero che ha coperto le nudità del Giudizio Universale di Michelangelo affermando:”vengano coperte le vergogne degli Uomini”,

            http://www.artslife.com/2016/01/30/dal-braghettone-alle-statue-coperte-quando-i-servi-sono-nemici-dellarte/

            ..oppure quando un certo Magistero a decretato che li immagini dei Santi e di Gesù Cristo e della Madonna DOVEVANO essere distrutte ,pena la morte (Iconoclastia),……TUTTO PER RIPRISTINARE LA TRADIZIONE!!!!!!!

            https://www.studiarapido.it/lotta-iconoclasta-lotta-contro-immagini-sacre/

            …..cerca di leggere quello che ti ho postato,e forse capirai cosa cerco di dirti.Mi spiace tanto per queste tue passioni per le fogne e la cartigenica….

            • lorenzo ha detto:

              Se per il magistero che conosci tu ’Tutti hanno peccato in Abramo’,
              per quello che seguo io, tutti abbiamo peccato in Adamo:
              prendo atto che il magistero cui fai riferimento tu non è lo stesso Magistero cui io presto fede.

              • Andrea ha detto:

                Scusami Lorenzo per l’errore,se NON sei Cattolico e NON ami la Madonna pace a te!,allora come non detto,però per favore, non giudicare allora ciò che non comprendi(o fai finta di non comprendere).Saluti e Buon Natale di Gesù Cristo, Vero Dio e Vero Uomo….

                PS:La citazione giusta era: ‘POICHE’ TUTTI HANNO PECCATO IN ADAMO!’ Romani 3:23-25 (ma quando qualcuno non ha nulla da dire si attacca ai sofismi e agli errori degli altri…)

                • lorenzo ha detto:

                  Ho notato ed ho corretto il tuo riferimento ad Abramo perché era l’unica cosa che, nella tua risposta, avesse una qualche attinenza con quello che è la mia fede: noterai inoltre che non ho virgolettato l’appunto che ti ho fatto perché non ho voluto riportare le parole esatte come scritte nella lettera di San Paolo ma solo il loro senso.

                  Se poi mi spieghi cosa centra l’Immacolata Semprevergine Maria Madre di Dio con le abominevoli pratiche omosessuali te ne sarei grato.

  • giandreoli ha detto:

    Di fronte a certe domande imbarazzanti che il nipotino gli aveva posto per aver sentito certi discorsi dai suoi compagni, il nonno rispose con una serie di domande: “Può forse un uomo rivoltarsi l’occhio e guardarsi dentro la testa? No certo. E’ contro natura: l’occhio non è fatto per guardarsi il cervello ma il mondo esterno. Può forse l’uomo camminare sulle mani? No. E’ contro natura: le mani non sono fatte per camminare ma per toccare o prendere oggetti. Può l’uomo mangiare con i piedi? No. E’ contro natura: i piedi non sono fatti per mangiare ma per camminare. Può l’uomo parlare con lo stomaco? No. E’ contro natura: lo stomaco non è fatto per parlare ma per digerire. Può forse l’uomo respirare con il cervello? No. E’ contro natura: il cervello non è fatto per respirare ma per ragionare. E ora ti faccio un’ultima domanda” – disse il nonno al nipotino – “Può forse l’uomo amare con l’intestino o con una parte dell’intestino? No. E’ contro natura: l’intestino non è fatto per amare ma per altre cose.” E il nipotino comprese.

    • Gianluca C. ha detto:

      Fai schifo. Vergognati.

    • Andrea ha detto:

      ISAIA 11,1-9

      1)-Può dimorare il lupo insieme con l’agnello? No, è contro natura….
      2)-Può dimorare insieme la pantera accanto al capretto? No, è contro natura….
      3)-Può pascolare il vitello e il leoncello insieme? No, è contro natura….
      4)-Può un fanciullo guidare tutti questi animali? No, è contro natura….
      5)-Può la vacca pascolare insieme all’orsa? No, è contro natura….
      6)-Puo il leone cibarsi di paglia come il bue? No, è contro natura….
      7)-Può il lattante trastullarsi sulla buca dell’aspide? No, è contro natura….
      8)-Può il bambino stendere la mano nel covo di serpenti velenosi? No, è contro natura….

      Questo Dio,secondo ISAIA, deve essere proprio CONTRO NATURA!

      • lorenzo ha detto:

        Afferma San Paolo: “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s’addiceva al loro traviamento.”

        Afferma Andrea: “Il Dio di San Paolo è omofobo.”

        • Andrea ha detto:

          Afferma Andrea: Lo Spirito Santo sembra che la pensi diversamente da San Paolo(e lo Spirito Santo è DIO!,San Paolo no.) Atti 8,26-40

          Afferma Andrea anche questo: Matteo 19,12 (parole di Gesù Cristo che è DIO!,San Paolo no.)

          • lorenzo ha detto:

            Siccome non sono così intimo con lo Spirito Santo come lo sei tu, mi potresti riferire cosa ti ha detto riguardo alla parificazione degli eunuchi con gli omosessuali?

    • Psicoterapeuta ha detto:

      Il nipotino fa domande imbarazzanti al nonno:

      “L’omicidio è secondo natura?rubare è secondo natura?dissimulare è secondo natura?ingannare è secondo natura?”

      Il nonno non rispose aveva infatti capito che in natura, soffermandosi a ragionare un pò che: homo homini lupus.

      Ma amare e contro natura?No non vedi che anche i leoni amano i loro piccoli e le iene ugualmente?

      Allora noi amiamo contro natura nonno o per natura umana?

      E li capi che indubbiamente la natura umana non è la stessa cosa di natura animale.

      Poi arrivo Moore che riprendeva Hume e disse:

      https://it.wikipedia.org/wiki/Fallacia_naturalistica

      Per fortuna nonno la natura è irrilevante!

      • lorenzo ha detto:

        Disse un giorno un amico al nonno: “Ieri ho fatto all’amore con una pecora.”;
        disse il nonno all’amico: “Ma è contro natura.”;
        rispose l’amico: “Da quando in qua l’amore è contro natura?”;
        concluse il nonno: “A pensarci bene potresti anche aver ragione perché, mi ha detto un tizio, che la natura è irrilevante!”.

        • Dan87 ha detto:

          Allora la curiosità del nipotino si spinse oltre disse “ma perché questi signori si castrano?Non lo sanno nonno che è anche questo contro natura!” E il nonno “per fortuna la natura è irrilevante!”

          • lorenzo ha detto:

            Chioso il nonno: “Non avendo tu ben chiaro la differenza tra evirare ed essere in grado di dominare la propria sessualità, evita di rendere caste le persone perché finiresti certamente in galera: la differenza tra le due cose, in natura, non è infatti irrilevante”

  • giorgio baldrati ha detto:

    abbandonare al suo peccato il peccatore che si vuole redimere , non è una opera di carità , è una opera del maligno. la chiesa deve combattere il peccato aiutando il peccatore .. non potremo vincere la guerra , ma dobbiamo combattere. anche solo una anima strappata al peccato è un gran successo ..

    • Sebastiano ha detto:

      Giusto, come anche far credere al peccatore che il suo peccato non è tale non significa aiutare il peccatore ma spingerlo nel baratro.