Condannato Viganò: rubava al fratello disabile e faceva la morale al Papa

Condanna mons. Viganò. Il tribunale di Milano ha condannato l’ex nunzio apostolico di Washington ad un maxi risarcimento verso il fratello disabile, don Lorenzo, che ha chiesto attenzione per i “lupi travestiti da agnelli”. L’oscuro moralizzatore di Papa Francesco aveva appena scritto che “il Signore renderà secondo le nostre azioni”.

 

“Oscura”. Così avevamo definito la biografia di Carlo Maria Viganò, ex nunzio apostolico di Washington, quando decise di pubblicare il suo memoriale contro Papa Francesco, chiedendone apertamente le dimissioni. Si, perché notammo subito che il monsignore moralizzatore era coinvolto in appalti gonfiati e false fatturazioni, denunciato dalla sorella Rosanna per l’appropriazione di 900 milioni di lire e accusato dall’altro suo fratello, Lorenzo, di essere un bugiardo ed aver mentito perfino a Benedetto XVI. Ne emerse un ritratto oscuro, per l’appunto: soldi, vendetta e potere.

Tuttavia, allora contava il suo dossier, la sua ricostruzione sul caso McCarrick e le sue molteplici accuse di immoralità a decine di suoi confratelli e al Pontefice. Di quello ci occupammo, dimostrando che la sua principale critica a Francesco era falsa: non aveva affatto riabilitato il cardinale abusatore, il quale già prima del 2013 frequentava assiduamente il Vaticano e la vita cattolica di Washington. Lo stesso Viganò, nonostante fosse al corrente degli abusi, aveva premiato pubblicamente McCarrick come “ambasciatore pontificio”, abbracciandolo e dichiarandoli affetto, con lui aveva celebrato l’Eucarestia. Senza il minimo rimorso e andando ben oltre la diplomazia.

Alla fine è emerso che il Vaticano era a conoscenza degli abusi di McCarrick già dal 2000 e, nonostante questo, l’allora arcivescovo fece una formidabile carriera. “L’operazione Viganò”, al di là degli abbondanti sforzi di usare l’attuale Papa come capro espiatorio di tutto, si è lentamente trasformata in un atto d’accusa verso la cattiva gestione del “caso McCarrick” durante i pontificati precedenti. In uno dei suoi ultimi scritti, infatti, l’ex nunzio e i suoi sostenitori più accaniti hanno rinunciato a chiedere le dimissioni di Francesco. Mons. Viganò ha spiegato comunque le vere motivazione del plateale atto d’accusa a Papa Francesco: la pedofilia nella Chiesa non c’entrava nulla, solo il tentativo di destituire un Papa che non proclamerebbe la “sana dottrina morale”. Nessuno dei suoi più accesi sostenitori, da Aldo Maria Valli a Marco Tosatti, da Riccardo Cascioli a Roberto De Mattei, sono noti per battaglie contro la pedofilia ma solamente per l’accusa al Papa di ambiguità dottrinale, rimasti silenti quando è stato confermato che lo stesso mons. Carlo Maria Viganò ha protetto l’arcivescovo conservatore abusatore Nienstedt, facendo insabbiare il caso.

 

Infine, ieri sera, attraverso la sentenza 10.359/2018, il tribunale di Milano ha condannato l’ex nunzio Viganò a versare a suo fratello don Lorenzo, un sacerdote disabile, un maxi-risarcimento milionario. Il moralizzatore Viganò, infatti, aveva mantenuto e gestito la cointestazione dei beni loro assegnati alla morte del padre, senza nessun tipo di rendicontazione al fratello disabile, insigne studiosi di testi mesopotamici. L’eredità comprende numerosi immobili per un valore stimato di quasi 20 milioni e mezzo di euro, oltre ad una rilevante somma di denaro (oltre sei milioni e settecentomila euro). Il Tribunale ha accertato che l’ex nunzio aveva sempre percepito i proventi dei beni immobili, detenendo per sé tutta la liquidità facente parte della comunione, beneficiando complessivamente «di operazioni per un importo netto di euro 3.649.866,25». Adesso dovrà pagare al fratello la metà di quella cifra, notizia che ancora non appare sui blog degli adulatori di Viganò, le varie bussole cattoliche che dicono essere fatte per la verità.

Così, mentre scomunicava Papa Francesco per immoralità, mons. Viganò –“martire della verità” e della “sana dottrina morale cattolica”-, sottraeva l’eredità di famiglia al suo stesso fratello. Un disabile, oltretutto. Ma non è finita qui perché, lo stesso don Lorenzo, aveva rivelato che Carlo Maria fu allontanato da Benedetto XVI, tramite il suo braccio destro il card. Bertone, per accuse di corruzione che si erano dimostrate prive di fondamento, ma volle resistere al trasferimento impostogli. Così si appellò direttamente al Papa emerito, adducendo come impedimento la «necessaria, doverosa e diretta assistenza» in cui era impegnato nei confronti proprio del fratello disabile, che lui definì incapace di intendere e di volere. Don Lorenzo ha commentato: «mio fratello ha scritto il falso al Papa» dal momento che è disabile, ma non mentalmente e mai è stato accudito da Carlo Maria. «Ha scritto il falso al Papa, strumentalizzandomi per fini personali», ha denunciato Lorenzo Viganò. E ancora: «Carlo Maria non si è mai degnato di fornire alcun chiarimento e gli unici contatti di quest’ultimo e di taluni miei fratelli sono stati improntati, da un lato, a cercare di spaventarmi con subdoli e fantomatici avvertimenti minacciosi, poi ad invitarmi a sottoscrivere una divisione completamente iniqua».

Soltanto poche ore fa Carlo Maria Viganò, forse credendosi il confessore spirituale dell’episcopato statunitense, aveva inviato un messaggio ai presuli americani: «Non temete di alzarvi e di fare la cosa giusta per le vittime, per i fedeli e per la vostra salvezza. Il Signore renderà a ognuno di noi secondo le nostre azioni e omissioni. Sto digiunando e pregando per voi». Il Signore renderà secondo le nostre azioni e omissioni, appunto. Chissà cosa renderà quando un pastore decide di dividere la Chiesa, di accarezzare lo scisma con false accuse al successore di Pietro, quando sceglie di derubare i suoi stessi parenti dell’eredità familiare (lo scrive don Lorenzo: «Altro che moralizzatore, mio fratello mi ha derubato»), quando non si fa scrupoli del fratello disabile. Ritorna il monito inviato a mons. Viganò dal card. Marc Ouellet: «non puoi concludere così la tua vita sacerdotale, in una ribellione aperta e scandalosa. Esci dalla tua clandestinità, pentiti della tua rivolta». Attuale, più che mai.

 

AGGIORNAMENTO ore 15:00
Apprendiamo ora alcune dichiarazioni di don Lorenzo Viganò nei confronti del fratello di Carlo Maria Viganò: «Non ritengo più umanamente possibile continuare a sopportare le angherie di soggetti che fanno finta di indossare la pelle di agnelli dissimulando la loro vera natura di lupi». Il quotidiano Il Giornale ha aggiunto che l’ex nunzio Viganò ha anche sottratto con l’inganno una casa in Svizzera alla sorella Rosanna.

La redazione

69 commenti a Condannato Viganò: rubava al fratello disabile e faceva la morale al Papa

  • QB ha detto:

    Hai capito i tradizionalisti…non mi stupirei se parte dell’eredità rubata l’avesse usata per finanziare LifeNews o La BUssola quotidiana.

    • Maria Rita ha detto:

      Ma che bel quadro…!!! Possibile che nessuno porti sui Tg nazionali, così come è accaduto per Papa Francesco quando Viganò lo accusava, questa storia qui?
      Ma davvero si è bevuto il ben dell’intelletto!!!
      Portae inferi non praevalebunt!!!!

      • Laura ha detto:

        Eh Maria Rita, la verità difficilmente interessa ai Tg nazionali. Purtroppo la notizia fatica anche ad arrivare all’estero dove i blogger anti-Papa continuano a lodare Viganò come eroe della dottrina cattolica!

  • Laura ha detto:

    Giustizia terrena al grande Divisore, poi lo attende quella divina.

    • Antonio Schiavi ha detto:

      Il grande Occultatore invece a quale sfuggirà?

      • David ha detto:

        A chi ti riferisci? Sempre a mons. Viganò che ha occultato il processo che avrebbe dovuto far condannare il suo amico arcivescovo abusatore Nienstedt?

        • Antonio Schiavi ha detto:

          Se ai Sovrani Pontefici sta bene che i preti fanno le ammucchiate ce lo dicano e finisce la storia. Altrimenti affidino il potere gerarchico a chi la veste bianca non ce l’ha.

  • Pasquale ha detto:

    Cercavano la verità…che piace a loro

    https://youmedia.fanpage.it/video/aa/W4e84-SwVaMxbWxW

    Occultando la PALESE. STOP. Pregate per me.

    • Katy ha detto:

      Grazie Pasquale, non conoscevo il video…ma che uomo è questo Viganò? Ragazzi che squallore e che IPOCRISIAAAA!!!!!

  • Surrexit vere ha detto:

    Speriamo che Valli, Tosatti, Cascioli e de Mattei vi querelino per diffamazione.

    Sostenere che non abbiano per nulla parlato della pedofilia nella Chiesa dà una misura della vostra malvagità.

    • Panthom ha detto:

      Valli, Tosatti, Cacsioli e De Mattei. Ti sei dimenticato il Gabibbo e Odifreddi 😀

      Comunque dovranno querelare anche me perché questi quattro signorotti non hanno mai “fatto battaglie contro la pedofilia nella Chiesa” (cito UCCR) ma hanno preferito fare stupide battaglie contro il Papa.

      Usando come idolo e bastone il nostro amatissimo Carlo Maria Viganò, uno che dovrà pagare milioni di euro al fratello disabile che l’ha querelato. Ognuno si prende i confessori spirituali che vuole, poi non vi stupite se un giorno vi svegliate, vi guardate allo specchio e vedete riflesso Martin Lutero.

      Ah, salutami Tosatti, Cascioli e Valli. Chissà come rosicano, non gliene va bene una. E ricordati: “non praevalebunt”, ripetilo dieci volte prima di andare a letto questa notte. Ciao bello!

    • Katy ha detto:

      Ecco un esempio tipico di sedevacantista che di fronte ad una condanna di un tribunale evita completamente di commentare la notizia ma preferisce combattere chi la riporta. Questo è il “metodo” della falsità, del fumo di Satana che è penetrato e che fatto emergere e ha dato forza al tradizionalismo eretico. Come se non bastavano già i modernisti, ora oltre i nemici “rossi” abbiamo quelli “neri”.

  • Hugo ha detto:

    Povera Bussola Quotidiana!! E ora? Cosa si inventeranno? Forse scriveranno che i giudici sono stati pressionati dalla massoneria o dai satanisti! Dai Riccardo Cascioli facci vedere come rivolterai la frittata continuando a dare retta ad un povero monsignore che avrebbe fatto meglio a restare nell’oscuro dopo la sua oscura carriera, spezzata fortunatamente da Benedetto XVI!

  • Brunello ha detto:

    Davvero una brutta persona questo Viganò…

  • Mammona ha detto:

    Il problema e’ che agli occhi degli americani questi non son peccati come l omosessualita’. Son paesi fondamentalmente protestanti dove chi fa soldi e’ santo.

  • Davide M. ha detto:

    Una triste bega per l’eredità fra i numerosi fratelli Viganò di cui i due sacerdoti sono solo alcune delle parti in causa. Fra i tanti link che avete messo stranamente omettete la versione di quattro fratelli dell’arcivescovo.

    Ciascuno legga e si faccia la propria opinione, personalmente sono ancora convinto che abbia fatto bene a denunciare coperture e insabbiamenti di una rete di prelati appartenenti alla cosiddetta “lavender mafia” operante fino ai livelli più alti della Chiesa Cattolica.

    • Panthom ha detto:

      Peccato che il giudice ha proprio valutato che la versione dei quattro fratelli di Viganò era falsa, dando ragione agli altri fratelli, Lorenzo e Rosanna. Aldo Maria Valli è così disperato da contrapporre alla sentenza la versione dei fratelli che è stata ritenuta falsa? Qui c’è bisogno di uno psichiatra.

      Viganò ha denunciato una mala gestione dei casi di abuso sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, condendo il tutto con falsità, inganni ingigantiti. Non gli interessava nulla che McCarick era un pedofilo, altrimenti non lo avrebbe premiato né avrebbe concelebrato messa. Viganò è un farabutto che ha usato la pedofilia per colpire un Papa che parla di povertà mettendo in crisi la sua sete di denaro e potere.

      Ti sei mai chiesto perché Benedetto XVI non lo ha mai fatto cardinale e lo ha spedito negli USA?

      • Davide M. ha detto:

        E’ evidente che le denunce di Viganò riguardano anche cose successe durante i precedenti pontificati, durante i quali ha fatto carriera McCarrick, come pure il famigerato Marcial Maciel. Chi vuole veramente il bene della Chiesa non deve aver paura della verità e ad oggi Viganò è stato infangato ma non smentito.

        • Katy ha detto:

          Davide non avere paura della verità. Oggi Viganò è stato condannato, non infangato, ieri Viganò è stato smentito su tutto, sopratutto sulle sue false accuse al Papa. Una persona sana avrebbe preso le difese del povero mons. Lorenzo, truffato dal fratello Viganò: tu invece hai infangato il fratello disabile Lorenzo dicendo che la sua denuncia e la sua vittoria giudiziaria è “fango” contro Carlo Maria. Questo ti porta a fare la tua nuova religione pseudocattolica?

          • Antonio Schiavi ha detto:

            Non c’è stata nessuna smentita. Viganò non può essere smentito, dal momento che il Papa non risponde a nessuno delle sue azioni.

            • David ha detto:

              E’ la solita solfa degli ideologi.
              Se uno smentisce dite che non ha smentito, se uno non smentisce dite che non può smentire.
              Siamo abituati da anni ad avere a che fare con atei e anticlericali e voi usate le stesse tattiche, di certo non saranno quattro tradizionalisti nostalgici ad avere la meglio sulla verità.
              Il Papa non deve rispondere a nessuno delle sue azioni, se ti sta bene, bene, se no aria.

              • Antonio Schiavi ha detto:

                Alla faccia del razionalismo! Pace e bene.

                • Panthom ha detto:

                  Razionalismo? Cioè vuoi dire che nemmeno hai letto correttamente il nome del sito web su cui commenti da giorni? E tu saresti quello che vuole correggere Papa Francesco e salvare la Chiesa dall’eresia? Siamo a posto.

                  • Antonio Schiavi ha detto:

                    Non fare processi alle intenzioni perché io non voglio correggere proprio nessuno, e non sbeffeggiarmi perché per essere razionali bisogna per forza essere razionalisti. Tu crederesti in Dio se i suoi profeti, i suoi seguaci, la sua Incarnazione stessa avessero detto cose non buone?

                    • Panthom ha detto:

                      per essere razionali bisogna per forza essere razionalisti

                      Il delirio tradizionalista. Povero Ratzinger, quali stolti invocano il tuo nome senza aver mai ascoltato quel che volevi loro insegnare.

                    • Antonio Schiavi ha detto:

                      Che brutto modo di discutere hai, scusa se te lo dico. Rispondi in merito, di’ come la pensi, invece di fare l’avvocato difensore del nulla. Io avrei dovuto dire RAZIONALITÀ, ma tu che film ti stai facendo? Capisco che le minoranze combattive e puntigliose esasperano chiunque, ma la tua è pura sete di rivincita. Io starò più attento alle parole, ma ti invito a riflettere con più calma e distacco sul Giusto e sul Bene. P.S. Anche il tomismo era un razionalismo, Pace e Bene!

        • Olivia70 ha detto:

          E allora caro Davide, il tuo Viganò doveva intervenire anni e anni fa, adesso non è credibile ( addirittura elogiava il cardinale ancora nel 2012). Chissà in quale megavilla sarà nascosto, magari ancora con gli occhiali da sole e il cappellino (saranno di Gucci?)

        • Pasquale ha detto:

          Condannato non infangato. In quanto alla Verita’ nessuno puo’ averla semmai e’ lei che ci puo’ possedere (Benedetto xvi luce del mondo )

    • Hugo ha detto:

      Ho appena scritto al giudice di Milano che David M. non è d’accordo con la sentenza di condanna perché Viganò era il suo alfiere di sfondamento nella guerra mossa al Santo Padre. Ti faccio sapere se mi risponde, ok?

  • Olivia70 ha detto:

    Io avevo già scritto ad agosto ossia quando questo tizio accusò il papà, che era stato querelato dai suoi stessi fratelli e che era un mentitore seriale. Adesso deve diventare pubblica anche la notizia di una sua lettera scritta con lo scopo di insabbiare gli abusi di un suo amico prete. Inoltre i vescovi USA subito pronti a sostenerlo e ad attaccare il Papa dovrebbero cominciare a vergognarsi dato che il loro comportamento ha avuto come risultato il crollo della fiducia nella Chiesa e nel pontefice, colpevole di “non aver fatto abbastanza” quando è palese che gli abusi risalgono a molto prima di Bergoglio e che erano i vescovi che dopo il 2002 dovevano cambiare le cose.

    • Pasquale ha detto:

      Ma negli Usa i soldi non son peccAto, anzi benedizione. Prendono la bibbia a spezzoni. Come sulla pena di morte. Sennò i Born again se li mangiano. In realta’ non c e competizione ah ah

  • diacono ha detto:

    Il Magistero insegna che chi ama la Verità la racconta tutta: raccontare solo ciò che fa comodo equivale a mentire.

    • Pasquale ha detto:

      E soprattutto non si contraddice. Se Ratzinger aveva dato proibizioni a MC Carey perche’ PER PRIMO nel 2012 le ha disattese? Ci sono i filmati. Ci crederebbe pure il CICAP!

      • lorenzo ha detto:

        Peggio poi di chi racconta verità parziali è chi impedisce con atti od omissioni una visione esauriente dei fatti.

          • lorenzo ha detto:

            Hai qualche informazione maggiore sui fatti riferiti dall’articolo: essendo le questioni di eredità un ginepraio, sai se c’erano altri fratelli oltre a don Lorenzo ed alla sorella e da che parte stavano?

            • Panthom ha detto:

              Ed infatti il tribunale di Milano ha proprio studiato il caso della famiglia di Viganò e ha condannato Carlo Maria.
              Hai qualche informazione per dire che il giudice ha sbagliato o non ha considerato il caso di famiglia?
              Oppure accetti la sentenza e smetti di arrampicarti sui vetri?

              • lorenzo ha detto:

                Che il giudice abbia sbagliato lo affermi tu e non certamente io.
                Io ho semplicemente chiesto, a chi fosse in grado di fornirle, informazioni sulle “beghe” della famiglia Vigano.
                Mi potresti forse aiutare tu facendomi sapere, ad esempio:
                – Perché i fratelli sacerdoti hanno deciso di non attuare più, con la loro parte di eredità, le iniziative missionarie in Burundi e in Burkina ed hanno deciso di ricorrere al giudice per la divisione?
                – Quale fratello è ricorso al giudice?
                – Quanti sono i fratelli Viganò e come sono schierati?
                – Don Lorenzo agiva di persona o per procura?
                – Se agiva per procura chi era il procuratore?

  • David ha detto:

    Il povero Aldo Maria Valli è in crisi isterica, ho appena letto un suo farneticante articolo in cui cerca di fare l’avvocato difensore di mons. Viganò. E’ davvero triste vedere il grado di sottomissione e lecchinaggio a cui può arrivare questo giornalista ma la cosa più divertente è che ha denunciato coloro che vogliono far passare Viganò come “un lupo travestito da agnello”. Avvisatelo che è lo stesso fratello di Viganò don Lorenzo a scrivere di Carlo Maria: “fa finta di indossare la pelle di agnelli dissimulando la loro vera natura di lupi”.

  • PetrusLXXVII ha detto:

    La logica di questo “intelligente” articolo è che siccome un tale meteorologo non avrebbe avuto premura di rivelare che sul quartiere di Milano dove egli abitava, un po’ di anni fa forse sarebbe piovuto, necessariamente deve considerarsi falsa anche la sua previsione che più di recente Roma sarebbe stata colta da una tempesta devastante e duratura, i cui danni globali tutt’oggi sono peraltro evidenti! Non c’è che dire, davvero una logica ineccepibile!!! 🙂

    • Roberto ha detto:

      Vogliamo parlare invece della logica che vuole che quello che dice Viganò sia vero a prescindere? Davvero una logica ineccepibile 🙂

      • PetrusLXXVII ha detto:

        Be’, se è troppo pretendere che Bergoglio dichiari che “trattasi solo di fandonie”, almeno possiamo confortarci dell’attacco/conferma di Ouellet, che rende oggettivamente logico ciò che ai suoi occhi non lo è!

        • Peccatore ha detto:

          Petrus ma cosa spero che una marcia dei 40.000 sveli quanto valete? Anche se voi non ci credete “chiunque invochera’ il nome del Signore sara’ salvato”. Vai nella tua comunita’ San Pio X aggrappati a Gesù. Non sei obbligato a stare nella chiesa cattolica. Più chiaro di così! Vali piu’ del cardinale Siri, di padre Pio, vedi c e pure speranza che Lefebvre si sia salvato. Tranquillo. Prega Gesu’ e adorarlo come vuoi.

          • PetrusLXXVII ha detto:

            Ci conosciamo? Sa’.. proferisce invettive nei miei riguardi che nemmeno chi vive al mio fianco sarebbe in grado di attribuirmi. Consiglio spassionato.. meno livore signor peccatore, meno livore e una migliore disposizione d’animo non le farebbero male!

        • diacono ha detto:

          Can. 1404 – La prima Sede non è giudicata da nessuno.
          Can. 1405 – §1. Il Romano Pontefice stesso ha il diritto esclusivo di giudicare nelle cause di cui al can. 1401: 1) i capi di Stato; 2) i Padri Cardinali; 3) i Legati della Sede Apostolica e nelle cause penali i Vescovi; 4) le altre cause che egli stesso abbia avocato al proprio giudizio.

          Il Santo Padre può ingiungere a Vescovi ed a Cardinali di comportarsi in un determinato modo ma non è obbligato da nessuno, a parte Cristo stesso, a fare ciò che intima ad altri.

          • PetrusLXXVII ha detto:

            Infatti, rispondere sarebbe dovuta essere una sua libera scelta, non il risultato di una coercizione! Essere liberi, anche di rispondere, non significa forse possedere la Verità, o sbaglio?!

            • diacono ha detto:

              Io ho semplicemente ricordato quali sono alcune delle prerogative di cui gode attualmente nella nostra Santa Madre Chiesa il Santo Padre.
              Anche se noi che siamo “cum Petro, sub Petro” possiamo trarne insegnamenti più o meno positivi dall’attuare o meno determinati comportamenti, tuttavia non spetta a noi stabilire l’opportunità di attuare o meno determinati comportamenti assunti da chi viene vocato dallo Spirito Santo a ricoprire “pro tempore” l’incarico di Sommo Pontefice “Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie – oracolo del Signore.”

              • PetrusLXXVII ha detto:

                Nostro Signore non si sottrasse all’accusa di lesa maestà. «Dixit itaque ei Pilatus: “Ergo rex es tu?”. Respondit Iesus: “Tu dicis quia rex sum. Ego in hoc natus sum et ad hoc veni in mundum, ut testimonium perhibeam veritati; omnis, qui est ex veritate, audit meam vocem”».
                Il fatto che non rispondere rientri tra le facoltà del sommo pontefice, non significa che avvalersene sia sempre la scelta più opportuna.

                • diacono ha detto:

                  Quod si “ecce… (ille) est hic in ruinam et resurrectionem multorum… et in signum cui contradicetur… ut revelentur ex multis cordibus cogitationes”?

        • Olivia70 ha detto:

          Ma quale conferma ! Ouellet invece gliele ha suonate e anche piuttosto forte a Viganò !!!!! Mettetevelo in testa: Benedetto non aveva preso nessuna sanzione (anche perché torno a ripetere, se davvero le avesse prese e gli altri gliela facevano sotto il naso, bella figura avrebbe fatto !!!!)Dai bravo, continua a difendere i bugiardi e ladri, si vede che siete fatti della stessa pasta

          • PetrusLXXVII ha detto:

            Non capisco perché decade nell’offesa personale?! Comunque.. Ouellet non le ha chiamate sanzioni, ma impose a McCarrick – cito testualmente – che “doveva obbedire a certe condizioni e restrizioni”; se per lei le parole usate cambiano la sostanza dei fatti, allora significa che riesce a vedere solo ciò che vuole. Mi dispiace, per questo suo problema io non posso farci nulla.

            • Panthom ha detto:

              Non capisco perché decade nell’offesa personale?!

              Parla quello che si piega dalle risate quando Antonio Socci parla del Santo Padre come un “cattocomunista”, un “inadatto”, uno che “fallito”, “o si sta con Gesù o con Bergoglio”. Il Papa si può insultare liberamente con il beneplacito di PetrusLXXVII.

              Ouellet ha smentito che in Vaticano vi sia un dossier su McCarrick (quindi Viganò ha mentito)
              Ouellet ha smentito che su McCarrick vigevano “sanzioni” (quindi Viganò ha mentito)
              Ouellet ha specificato che vigeva una semplice “esortazione” (quindi Viganò ha mentito)
              Ouellet ha smentito che Francesco abbia “promosso” McCarrick o lo abbia “riabilitato” (quindi Viganò ha mentito)
              Ouellet ha smentito che Francesco si sia fatto consigliare da McCarrick per le nomine in America (quindi Viganò ha mentito).

              Devo continuare?

              • PetrusLXXVII ha detto:

                Non capisco il suo inutile livore!? Ci conosciamo? Forse lei sarà un frequentatore del blog Socci, io no, mi spiace! Circa la dichiarazione di Ouellet, continui pure, ma resta soltanto il suo modo di leggere l’informazione, rispettabile, ma resta la sua personale interpretazione e basta.. obiettivamente, ciò che invece vi si legge è solo un evidente boomerang, mi spiace.
                Infine se lei è solito insultare Papa Francesco è affar suo, io dal mio canto, pur non condividendo molte sue scelte, anzi proprio per questo, mi limito semplicemente a pregare per lui ogni sera, molto più di quanto non abbia fatto per i Papi precedenti.

                • Panthom ha detto:

                  ma resta la sua personale interpretazione e basta

                  La stessa stupida risposta che i commentatori antipapisti darebbero se Papa Francesco rispondesse in prima persona.
                  Sapendo di avere a che fare con “voi”, il Papa ha fatto benissimo a non replicare perché sarebbe stato inutile.
                  Prega sopratutto per te stesso.

                • peccatore ha detto:

                  Petrus la testimonianza di Vigano’ non vale nulla perché erano solo lui e il papa a parlare di mc carrick. Se Bergoglio rispondesse vale nulla uguale. Se non ci sono testimoni! Di vigano’ invece c’e il video su come ha obbedito nel 2012 alla presunta ingiunzione di Ratzinger. ora faccio una domanda anch’io. Bergoglio e’ un rettiliano? Perché non mi rispondera’?

                  poi lascio………se Bergoglio rispondesse: NO, VIGANO’ NON MI HA PARLATO DI MC CARRICK che valore avrebbe? E’ chi fa l’accusa che deve portar la prova non il contrario ah ah ps: son contento di non conoscerti se continui a ragionare cosi’

                  • PetrusLXXVII ha detto:

                    Non può esserci prova di una conversazione privata se non la buona fede degli interlocutori (salvo presenza di registratori, che dubito ci fossero in quell’occasione). La conversazione su McCarrick tra il Papa e Viganò, o c’è stata o non c’è stata, il dubbio può essere sciolto solo dal Papa, confermando o smentendo l’accusatore. Quindi uno dei due è scorretto: o Viganò, qualora avesse detto falsamente che quella conversazione sia avvenuta (con tutte le implicazioni che comporterebbe), o Bergoglio perché si starebbe sottraendo alle sue responsabilità se la conversazione ci fosse stata davvero.
                    Se la risposta del Papa acquisisce un peso e un senso, mi dispiace farglielo notare, ma la sua domanda sul “rettiliano” è di una banalità e di una insensatezza sconcertante.
                    Infine, che lei non avrebbe piacere di conoscermi è un suo problema, che ritengo non fondamentale ai fini della discussione. E’ dunque un’esternazione che poteva tranquillamente evitare di fare. Senza rancore, si figuri.. Buona domenica.

                    • Jack ha detto:

                      E oggi finalmente abbiamo avuto la prova che di Viganò non ci si può fidare, a proposito di “buona fede degli interlocutori”

        • Panthom ha detto:

          Quindi vuoi che il Papa scenda al livello di Viganò e intenti una battaglia dialettica con uno che ruba al fratello disabile? Proseguendo ed ampliando il terribile spettacolo che stiamo dando al mondo?
          E poi, anche se il Papa smentisse siete talmente accecati d’odio che vi comportereste come con Ouellet: insultandolo, deridendolo e scrivendo che “non ha smentito nulla”. Anzi, “ha solo confermato Viganò”.
          Il Papa ha fatto benissimo, si è fatto lapidare in silenzio perché vi conosce e conosce coloro che lo combattono in nome del Grande Divisore.

    • Pasquale ha detto:

      Vedi amaro Petrus

      Nei tribunali secolari vale anche LA PERSONA che fa’ le affermazioni. Se Hitler dice Israele non ha diritto di esistere: non e’ la stessa cosa se lo dice Mattarella. Non puoi usarmi come testimone Pinocchio. E poi dire che qualcosa di giusto l AVRA’ azzeccato. Comunque prendiamo atto che e’ una persona umile: ha chiesto le dimissioni di un papa senza addurre una prova

      • PetrusLXXVII ha detto:

        L’amarezza è solo sua, e le considerazioni non brillano per lucidità. Il “presunto” reato per cui Viganò è stato chiamato in causa non ha a che fare con la morale sessuale, ma con la gestione economica, peraltro di un patrimonio privato, non pubblico. Quindi Viganò al più sarebbe testimone non credibile se avesse accusato Francesco o chicchessia di aver fatto un uso improprio del patrimonio ecclesiastico, ma non vedo perché non debba esserlo su questioni del tutto distinte!? Per restare al suo esempio Hitler non sarebbe credibile se avesse accusato l’Inghilterra di aver abusato della politica coloniale?

        • Olivia70 ha detto:

          Ma uno che dice che deve rimanere a Roma per assistere il fratello disabile, quando il suddetto fratello vive da anni negli USA è credibile ? Ma per piacere, a tutto c’è un limite !!!! Basta arrampicarsi sugli specchi. E comunque anche se si tratta di un patrimonio privato: bella figura ! Soprattutto se pensiamo che stiamo parlando di un uomo di Chiesa.

          • lorenzo ha detto:

            Mons. Viganò ha veramente detto che doveva “rimanere a Roma per assistere il fratello disabile” o quello era quanto sosteneva una memoria di parte consegnata a mons. Sciacca?

        • Jack ha detto:

          @PetrusLXXVII
          La tua disperata difesa di un condannato ti rende moralmente complice delle angherie che ha subito il fratello disabile.
          Mi auguro che tu possa confessarti al più presto e possa convertire il tuo cuore colmo di odio e peccato.

  • Pasquale ha detto:

    Non so a chi dei 2 circuiti (non ricordo) disse (piangendo): meglio per voi se non vi dico dove vado. Tutte la guardie svizzere lo stanno cercando. Lo stranipote di mastro Titta e’ gia’ pronto a decapitarlo. Solo il papà della misericordia non l’ ha sanzionato (per paura direte voi). La forza di Bergoglio, di resistere e’ eccezionale. Ora può morire in pace. Gli han detto di tutto, pure di essere gay.

    • orso56 ha detto:

      Pasquale, immagino che riguardo a quest’ultima accusa ti riferisca a Padre James Martin

      “First of all, Pope Francis’s comments about LGBT people like ‘Who am I to judge’. His five most famous words were in response to questions about gay people, right? He’s the first pope to use the word ‘gay’, you know, in a sentence,”

      “He has gay friends. He’s talked about wanting gay people to feel welcome in the Church. That’s a big deal. He has also appointed gay-friendly bishops and archbishops and cardinals, like Cardinal Tobin, the archbishop of Newark who, for example, held a ‘Welcome Mass’ for LGBT people in his Cathedral… So that’s one trend,”

      https://youtu.be/j8xiUc3nf_U

      Singolare che UCCR non abbia scritto nessun articolo a difesa del Papa in quella circostanza