Rossana Rossanda: «sola, senza figli: il partito ha chiesto tutto»

Rossana Rossanda oggi. La fondatrice de Il Manifesto si racconta in un’intervista e confessa i suoi rimpianti e la sua dedizione totale ad un utopia fallimentare, che le ha rubato anche la possibilità di avere figli. Un’assonanza con la solitudine confessata da Emma Bonino.

 

Novantaquattro anni, giornalista, scrittrice, partigiana e fondatrice de Il Manifesto, l’organo di stampa del comunismo italiano. Il suo nome è Rossana Rossanda, e ancora oggi si definisce senza vergogna «leninista».

Una vita dedicata al partito, alla fede comunista. Un’esistenza segnata dalla delusione per un paradiso terreno agognato che non si è mai concretizzato: «Quello che mi ha salvato è stata la grande curiosità per il mondo e la cultura», ha detto nel 2015. «Pensavo che l’URSS fosse un paese giusto, solo nel 1956 scoprii che non era quello che avevo immaginato». Onore a lei, Rossanda, purtroppo ancora oggi Corrado Augias, Michele Serra e Vauro ci credono ancora. La partigiana italiana ebbe stretti rapporti con Sartre, Simone De Beauvoir e Michel Foucault e tuttavia ritiene che «le religioni sono una grande cosa, seppur non ho un’idea di Dio da quando avevo 15 anni. Il cristianesimo è una grande cosa. Paolo e Agostino sono pensatori assoluti».

E’ sempre formativo leggere ciò che ha da dire Rossana Rossanda, sia perché è un pezzo vivente della nostra storia sia per riflettere su una donna che ha riposto tutta la sua speranza in una rivoluzione atea che nel pieno del suo splendore ha solamente prodotto milioni di morti, ha trasformato il ‘900 nel secolo più oscuro e sanguinoso della storia. Oggi Rossanda si limita ad osservare il naufragio del suo quotidiano, le destre che riprendono potere in tutto il mondo, e a dichiarare la sua paura per Matteo Salvini ed il tradimento perfino degli operai: «Succedeva già 15 anni fa. Tessera Cgil e voto per la Lega».

Colpiscono le sue confessioni, ad esempio il rimpianto di non aver avuto figli: «Adesso mi sentirei meno sola e sopratutto avrei la percezione di avere tramandato qualcosa di me». Perché non li ha avuti? «Avevo troppo da fare». Il partito ha preteso tutto.

La tristezza, la solitudine, la malinconia di Rossanda ricordano quella di Emma Bonino, ex ministro ed altra partigiana rossa che ha donato troppo di sé all’ideologia politica. Votata tutta la vita a Marco Pannella, anche lei si è scoperta sola: «un dolore immenso», ha raccontato. «Nessuno mi faceva sentire indispensabile, buona». Senza figli, «non sono mai stata moglie, mai madre. Sola lo sono sempre. Sola intimamente, politicamente». Così, «piango moltissimo, da sola. Su questo divano. Mi appallottolo qui e piango. Poi dopo un po’ mi alzo e faccio qualcosa. Di solito salgo in terrazzo e poto le piante. Che sono il mio orgoglio e la mia consolazione. Un giorno, piangendo, le ho potate al punto da raderle al suolo. Questa casa me l’ha comperata mia madre. E’ stato quando le due bambine in affido se ne sono andate: vivere lì dove ero stata con loro, per me, era uno strazio. E così lei mi ha comperato questa strana casa con molte scale. E non me l’ha intestata. Aveva paura che la vendessi per dare soldi al partito. Aveva ragione: ho tentato di ipotecarla».

L’utopia comunista ha chiesto qualunque sacrificio a queste donne, e a tante altre. Il processo di creazione di un uomo nuovo in un mondo nuovo ha preteso l’esistenza totale, il messianismo marxista per cui l’Umanità diverrà finalmente salvatrice di se stessa, si darà la felicità totale, compirà lei stessa le esigenze di bene, di vero, di giusto, ha obbligato uomini e donne alla fede più cieca, alla dedizione più totale. Il comunismo ha chiesto tutto e ha ridato solo un grande cumulo di macerie. Ha rubato la vita a tutti: alle sue vittime e a coloro che ci hanno ingenuamente creduto, restituendo sofferenza e solitudine.

La redazione

20 commenti a Rossana Rossanda: «sola, senza figli: il partito ha chiesto tutto»

  • Klaud ha detto:

    Quasi come una suora: niente figli e un’adesione totalitaria a un’unica ideologia. Forse qualche soddisfazione dal suo giornale (che non è il mio…).

    • Aristocle ha detto:

      Eh…già: diffidare sempre delle imitazioni!

    • QB ha detto:

      Più che un ideologia direi un ideale che sostiene e ha sostenuto milioni di miliardi di esistenze e raramente un devoto cristiano alla fine dei suoi giorni ripeterà quello che oggi dice Rossanda.

      Comunque preferisco Rossanda a Klaud che è così coinvolto dalla sua adesione totalitaria alla sua ideologia da consultare ogni giorno un sito web contrario al suo pensiero per poter leggere cosa scrive “il nemico”.

      Come vedi, ognuno ha le sue ideologie. Quella di Rossanda porta alla solitudine, la tua porta all’ossessione del nemico. Quella cristiana è liberante, tant’è che qui sei sempre il benvenuto.

      • Klaud ha detto:

        Milioni di miliardi?!

        Tranquillo, nessuna ossessione.
        Come mi diverto a migliorare le pagine di wp, cerco di migliorare le vostre… come chiamarle… opinioni, dogmi… in quanto frutto di un condizionamento.
        Ma mentre là il lavoro viene apprezzato, qui è tempo perso. E toglietevi dalla faccia quell’espressione seriosa, mi sembrate tanti padre Jorge! 😆

        • Roberto Di Marco ha detto:

          Eh ma tu presupponi di non essere condizionato, causato da alcunché. Ma dal punto di vista ateo non è tutto materiale, e quindi meccanicamente causato? Strano che dirsi atei sia sufficiente per diventare “incondizionati”, quindi “assoluti”, “sciolti”. Un po’ meno presunzione renderebbe forse i tuoi commenti più maturi e davvero migliorante la sezione commenti 😉

        • Guildenstern ha detto:

          Come mi diverto a migliorare le pagine di wp

          AH ecco perchè wikipedia italia fa così schifo!

          • Klaud ha detto:

            …e degli interventi a tappeto dei cattolici ne vogliamo parlare?
            Se ci fosse un minimo pretesto infilerebbero qualsiasi cosa anche nella pagina del pesto alla genovese!

      • Max De Pasquale ha detto:

        Non sono d’accordo. Una persona che legge – ed interagisce – in un sito con posizioni profondamente diverse dalle sue merita rispetto.

    • Mister R. ha detto:

      Klaud

      Conosci suore con rimpianti?
      Io personalmente ancora non le ho trovate.

    • Giacomo ha detto:

      Ah guarda…se avesse fatto la suora si sarebbe accorta che tutto quel bene che aveva da dare avrebbe preso la direzione giusta. Peccato, chissà cosa avrebbe potuto fare seguendo non un idolo ma un vero ideale.

  • Brunello ha detto:

    Quello che mi stupisce sono le persone atee che pensano che il mondo sia venuto dal caos ma poi cercano un senso alla loro vita…la trovo una contraddizione…o un senso religioso inespresso

    • Roberto Di Marco ha detto:

      Non solo, certi atei infantili presuppongono anche che i credenti in Dio siano credenti solo perché “condizionati”, mentre invece ritengono che il loro ateismo non sia condizionato da alcunché ma sia qualcosa di “puro”. Per me è puro il senso religioso e condizionato l’ ateismo, e sarebbe impossibile stabilire cosa sia l’ incondizionato e cosa sia la purezza nella negazione della trascendenza. Ma vabbè, cose troppo complicate da intuire per un ateo militante. Questo è troppo abituato solo a auto-confermare sé stesso nella sua percezione sensibile, a dirsi ripetutamente “io sento che è così, quindi è così”. Oltre non sa andare, tranne quando deve negare le altre sensazioni.

      • Brunello ha detto:

        Guarda che, a mio avviso, sia Klaud che Gianluca C. Sono a rischio, anche se non se ne rendono conto. Tieni presente che molte persone sono atee per abitudine ed hanno una idea caricaturale della religione. Appena si mettono a riflettere sul senso della vita e a conoscere il Vangelo sono a rischio di conversione…

        • Klaud ha detto:

          Nemmeno ti sfiora il dubbio che, parlando di qualcuno che assolutamente non conosci, certamente puoi dire solo sciocchezze?

          (buona battuta quella sulla conversione!… 😆 )

          • Brunello ha detto:

            Diciamo che da cosa si scrive qualcosa si capisce…

          • Mister R. ha detto:

            Klaud

            Klaud ha detto in risposta a QB
            14 novembre 2018 alle 00:37
            Milioni di miliardi?!

            “Tranquillo, nessuna ossessione.
            Come mi diverto a migliorare le pagine di wp, cerco di migliorare le vostre… come chiamarle… opinioni, dogmi… in quanto frutto di un condizionamento.
            Ma mentre là il lavoro viene apprezzato, qui è tempo perso. E toglietevi dalla faccia quell’espressione seriosa, mi sembrate tanti padre Jorge! ”

            Stai parlando di persone che non conosci…
            🙂

  • Pinota ha detto:

    Mi é venuta in mente Simone Weil come altra vita spesa pienamente, in quel caso il contatto col cristianesimo ha lasciato meno rimpianti, ma non posso non ammirare Rossana a 96 anni ancora lucida e in relazione. Quanti cristiani (io per primo) sono cosí? Come mai non ha incontrato il volto di Gesú unica persona su cui val la pena di spendere la vita? Domanda:sappiamo far trasparire il volto di Gesù?

    • Tommasodaquino ha detto:

      Non credo che non l’abbia mai incontrato. A 96 anni la vedo molto dura, non tanto per le nostre incapacità quanto per il fatto che Dio abbia scelto deliberatamente di non rivelarsi a lei (difficile da credere). I farisei avevano di fronte Gesù eppure l’hanno crocifisso. Questo fa riflettere molto su quanto sia importante il senso del proprio peccato. Il peccato allontana dalla Grazia santificante e quindi anche dalla possibilità di incontrare e fare esperienza di Gesù personalmente. Se lei ha già deciso che Dio non c’è e ci ha speso tutta la sua vita, oramai è in una situazione personale di totale lontananza. Nonostante ciò non bisogna mai disperare che fino all’ultimo possa avere un ripensamento, di fronte alla morte cadono molte convinzioni.
      p.s. avendo incontrato alcune persone culturalmente simili posso dire che gli elementi di peccato che emergono sono spesso la superbia (il loro io è al di sopra di tutto) e l’orgoglio (conseguenza diretta della superbia). La fede la scopre l’uomo che si rende conto della sua limitatezza ed incapacità.