Il Papa prega al cimitero dei bambini mai nati, per l’Associazione Luca Coscioni è illegale

Giardino degli angeli a Roma. Per la prima volta nella storia un Papa ha scelto di commemorare i defunti in un luogo dedicato ai bambini mai nati, contro cui femministe e radicali stanno combattendo da tanti anni. Un cimitero che disturba molte coscienze.

 

«E’ una inaccettabile violenza nei confronti delle donne. Si tratta di un’iniziativa illegale». Con chi ce l’ha questa volta Maria Antonietta Farina Coscioni, deputata radicale e presidente onoraria dell’Associazione Luca Coscioni? Con il Giardino degli Angeli, l’area dedicata ai bambini non nati a causa di aborti spontanei o provocati, creata all’interno del Cimitero Laurentino di Roma.

E’ dal 2012 che l’Associazione Luca Coscioni si batte contro questo luogo, dove le mamme possono piangere i figli che non hanno mai visto la luce o ai quali hanno deciso di interrompere la vita, magari proprio istigate dai radicali. Quei figli che l’assessore e scrittrice Lidia Ravera ha definito «grumi di materia», denigrando il pentimento delle madri abortiste e il dispiacere di chi ha subito un aborto spontaneo «poiché il corpo ha le sue insondabili leggi, non sono riuscite a portare a termine il loro dovere di animali al servizio della specie». Recarsi al cimiterino dei bambini non nati sarebbe paragonabile ad uno «splatter».

Quanto vale perciò il gesto che ha deciso di fare ieri Papa Francesco! In occasione della commemorazione dei defunti del 2 novembre, infatti, un Pontefice, per la prima volta, ha visitato il Giardino degli angeli. Si è soffermato per qualche secondo in silenzio e in preghiera, da solo, e ha deposto un un mazzo di rose bianche sulla tomba più grande. Poi ha salutato personalmente alcune famiglie lì presenti, genitori di quei bambini mai nati. Ha celebrato la Messa per tutti i defunti prima di recarsi alle Grotte della Basilica di San Pietro per visitare le tombe dei Pontefici suoi predecessori.

Anche l’associazione femminista Se non ora quando? ebbe parole di fuoco all’inaugurazione di questo spazio all’interno del cimitero Laurentino. Alessandra Bocchetti scrisse: «No, il cimitero per feti non lo voglio, non ci sto a dare per morti quelli che non sono nati. La lotta non è finita, è sempre in corso. Per questo ci dobbiamo tenere alla larga dai cimiterini. Capisco che il dolore possa essere grande, ma penso che dovremmo imparare a portarlo nel cuore». Una dichiarazione che suscitò la reazione di numerose donne, anche non cattoliche, molte delle quali madri di bambini mai nati.

Un commento, il più lucido:

«Esigo che nessuno, e sottolineo nessuno, usi le sue parole per calpestare il mio lutto, definendo la sepoltura di mio figlio e quella di tanti altri feti ed embrioni come delle invenzioni per attaccare la 194. La invito a non vedere fantasmi ovunque e a tornare in contatto con la realtà. La rabbia con cui si scaglia contro la sepoltura dei bimbi morti in gravidanza la fa portavoce del più becero oscurantismo. Apprendo dalle sue parole di avere quattro non-figli. Non sono nati, non sono morti, quindi…non sono? Oppure sa dirmi lei dove sono ora i miei non-figli? Parole fredde, come le sue, che pretendono che il mio dolore e quello di tante donne e uomini come me, sia relegato nel silenzio perché disturba. Disturba la politica, disturba una lotta senza pari, disturba il cuore di chi non sa dire dove siano finiti quei miei quattro non-figli che ancora fanno stringere un nodo alla mia gola. Già, perché non piango il callo che si è staccato dal mio piede, né la verruca che mi hanno asportato; non piango quando taglio le unghie, e nemmeno ogni volta che ho le mestruazioni. Ma quell’ammasso di cellule erano nel mio corpo e ci batteva un piccolissimo ammasso di cellule cardiache, e quando quel battito si è fermato, allora sì che ho pianto!».

Ha detto bene questa mamma, un cimitero fastidioso per molti. Forse è per questo che pochissimi hanno dato notizia della decisione di Francesco di recarsi proprio lì a pregare, disturbando profondamente le coscienze di molti.

La redazione

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103 commenti a Il Papa prega al cimitero dei bambini mai nati, per l’Associazione Luca Coscioni è illegale

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  1. Alessandro ha detto

    L’acqua su marte è vita, però secondo queste persone un feto non sarebbe vita…

    • Mister R. ha detto in risposta a Alessandro

      Alessandro

      “Abbiamo un cane e un uomo, entrambi stanno affogando, chi salvi?”

      Certe persone scelgono il cane e per giustificarsi dicono: “L’uomo uccide per divertimento, gli animali no.”

    • Carina ha detto in risposta a Alessandro

      Tutto cio’ che ci circonda e’ vita.. se ce ne rendessimo conto non mangeremmo neppure.. non solo la carne ma nemmeno la verdura o la frutta.. tutto e’ vita intorno a noi.. tutto cio’ di cui ci nutriamo viene costantemente sacrificato per noi.. e’ nostro dovere riconoscerlo e ringraziare.. nel caso delle morti fetali sia spontanee che provocate costituiscono comunque peccato.. ma I motivi sono innumerevoli e molto spesso gravi e cio’ giustifica in un certo senso l’interruzione di una piccola vita specie se rientra nei primi tre mesi di vita.. cio’ e’stato consentito per legge e per tutelare la madre.. cio’ non toglie che il dolore sia grande e possa avere gravi ripercussioni nella vita della donna che perde il feto o sceglie di interrompere questo processo.. e’ doloroso ma a volte inevitabile.. e va accettato.. e nessuno ha il diritto di giudicare chi voglia piangere la morte di un feto in un cimiterino.. ne’ una donna che si trova costretta ad abortire!

  2. gabriele ha detto

    il papa avrà pure i suoi difetti e avrà fatto i suoi sbagli, ma una delle accuse più infami che gli si può fare è di tacere davanti al crimine e alla tragedia dell’aborto, e questa visita lo dimostra, e soprattutto conferma la sua pastorale: condanna netta del gesto, ma misericordia per chi lo ha fatto ed è pentito
    preghiamo per il nostro papa Francesco

  3. Ascot ha detto

    C’è qualche cristianista che ritiene allora giustificabile fermare un aborto con la forza ?

    • Sophie ha detto in risposta a Ascot

      Io. Come si ferma un assassino che vuole uccidere la sua vittima. Il grembo materno è il luogo dell’ accoglienza, non può essere un cimitero.

      • Olivia70 ha detto in risposta a Sophie

        Io ho conosciuto una mamma che al quinto mese ha scoperto una grave patologia del feto e non se l’è sentita…..il bambino è stato comunque battezzato e sepolto. Ti posso assicurare che quella ragazza h sofferto le pene dell’inferno per prendere questa decisione. Per questo dico che nessuno può permettersi di giudicare queste mamme o chiamarle assassine. Diverso è il discorso di chi usa l’aborto come alternativa alla pillola o al profilattico, ma queste persone probabilmente di sentimento umano ne hanno ben poco.

        • Sophie ha detto in risposta a Olivia70

          Scusa Olivia ma con la scusa del non giudicare i musulmani ci stanno rimpiazzando, non so se lo hai notato. Se ognuno fa come gli pare qua è il far west non trovi?

        • Aristarco De' Strigidi ha detto in risposta a Olivia70

          Non credo proprio che ci siano molte donne disposte ad usare l’ aborto come contraccettivo.
          La violenza carnale, va considerata a parte.
          Chi ne ha avuto uno, sia pure spontaneo (come accadde al sottoscritto mezzo secolo fa) sa bene quale trauma esso sia, per la donna in particolare, ma anche per l’ uomo.
          Soltanto dei folli ne possono fare uso abituale.
          Grazie agli inesistenti dei sono stati inventati i preservativi, per non parlare dei tanti altri sistemi pressoché di uso quotidiano nel mondo civilizzato.
          Ben diverso discorso nei tristi casi di malformazioni gravi.

      • Gianluca C. ha detto in risposta a Sophie

        Posto che riesci a fermare il medico che è in procinto di far abortire la paziente (fino se necessario ad ucciderlo, per sacrosanta e legittima difesa, esattamente com’è lecito uccidere un sicario che sta per uccidere un bambino), ciò non basterebbe.
        Dovrai poi sequestrare la donna che ha dimostrato la volontà di uccidere ed obbligarla a partorire (sequestro di persona sacrosanto anch’esso, la vita innanzi tutto), sennò va da un altro medico o si procura l’aborto da sola.
        Sennò fai le cose a metà.

        • Sophie ha detto in risposta a Gianluca C.

          Meglio il sequestro di una persona che la morte di un bimbo sulla coscienza che ne dici?

          • Gianluca C. ha detto in risposta a Sophie

            Non dirlo a me, dillo ai Wishy-Washy Pro-Life Activists che si riempiono la bocca con slogan tipo “l’aborto è un assassinio” e poi, quando si rendono conto che l’unico modo effettivo per evitare l’aborto è la gravidanza coatta e il sequestro di persona, si tirano indietro

            • Sophie ha detto in risposta a Gianluca C.

              Gianluca, con tutto il rispetto, ma perché posti boiate?

              • Gianluca C. ha detto in risposta a Sophie

                Che c’entro io?
                Ti ripeto: prenditela con gli antiabortisti tiepidi, quelli che non arriverebbero a sequestrare una donna che vuole abortire.

            • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

              Caro Gianluca, non riesco ancora a capire se sei una persona limitata intellettualmente e se sei una di quelle merdacce che portano avanti le loro ideologie mortifere fregandosene altamente della sofferenza psicologica che insorge in ogni madre quando realizza che si è “liberata” volontariamente del proprio figlio.

              • Gianluca C. ha detto in risposta a lorenzo

                primo: merdaccia lo dici al tuo padre confessore.
                secondo: nella tua sconfinata misoginia, consideri le donne talmente cretine da non sapere che l’aborto è un trauma foriero di sofferenza psicologica. Alla sofferenza psicologica voi pro-life, tiepidi e non, volete solo aggiungere il senso di colpa.
                Ma iniziate ad organizzare le ronde davanti ai consultori e a rapire e sequestrare le donne che intendono abortire, voi pro-life, se siete coerenti, e smettetela di farfugliare slogan a cui non crede più nessuno

                • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

                  Chiedo scusa alla merdaccia perché lei è non ha colpa, cosa che invece non si può certamente dire delle mortifere idee di chi, non essendo ancora riuscito a capire che determinati sensi di colpa non sono provocati dall’esterno ma scaturiscono dalla stessa natura umana, prima contribuisce a causali e poi se ne sbatte altamente della sofferenza che ne deriva.

        • Mister R. ha detto in risposta a Gianluca C.

          Gianluca C.

          Il trucco del “In questa situazione cosa faresti?” è originale, questo glielo concedo.
          Ma senza fare tante storie mi spieghi una cosa, noi due siamo formati da cellule giusto? Allora perché all’inizio si e più avanti no?
          L’autocoscienza è quella che fa la differenza?
          Ma se lasciato stare quel grumo di cellule non diventerà autocosciente come te e me? Allora cos’è, una questione di tempistica?

      • Ascot ha detto in risposta a Sophie

        Dunque cosa faresti davanti a un aborto ? Spiegami bene. Se tu ti trovassi in sala operatoria dove avviene questa procedura, come riterresti giustificabile intervenire?

        • Sophie ha detto in risposta a Ascot

          Non minaccerei la signora con la pistola, stai tranquillo… Direi tutte le controindicazioni di un aborto, cosa che non si può fare o a momenti rischi la galera adesso, però si può dire che puoi uccidere tranquillamente tuo figlio, quello sì. Sono sorella di una psicologa, so le conseguenze psicologiche di un aborto. E il mio consiglio è di non abortire perché poi sono cavoli amari se hai la grazia del pentimento…

          • Gianluca C. ha detto in risposta a Sophie

            Quindi, se vedi un sicario che sta per uccidere un bambino, non lo minacci con la pistola? Lo lasci fare, magari provando a dirgli che è sbagliato?

          • Ascot ha detto in risposta a Sophie

            Non ho capito bene. Se un sicario minaccia tuo figlio, o il figlio di tua sorella psicologa, troveresti giustificabile o no fermarlo con la forza ? anche armi alla mano, intendo dire.

      • Carina ha detto in risposta a Sophie

        Leo non puo’ obbligare una donna a crescere dentro di se il frutto di qualcosa che lei stessa non accetta.. potrebbe essere stata vientata.. potrebbe essere troppo giovane e avere ancora da studiare e realizzarsi professionalmente.. potrebbe non sentirsi pronta psicologicamente ad affrontare una gravidanza.. non si puo’ obbligarla.. sarebbe una violenza.. il grembo materno e’ collegato ad un corpo, ad una mente, ad un’anima ad un’identita’ che va rispettata e tutelata..

        • Sophie ha detto in risposta a Carina

          Scusi signora, volevo ricordarle che i bambini non nascono dal cavolo ma dall’ unione consensuale di un uomo e di una donna. E nel caso siano frutto di una violenza (che sarebbe al massimo l’1% dei casi), possono essere dati in adozione ad una delle tantissime coppie che desiderano adottare un bimbo.

          • Ascot ha detto in risposta a Sophie

            giusto, spiegami bene se ritieni giustificabile e magari opportuno fermare un sicario che si accinge a uccidere un bambino, anche con le armi. spiegami.

            • Sophie ha detto in risposta a Ascot

              Ma tu e il tuo e il tuo collega non capite una mazza o provocate solamente come fa Klaus?

              • Mister R. ha detto in risposta a Sophie

                Sophie

                Klaud*

                Klaus è un’altra persona.

              • Ascot ha detto in risposta a Sophie

                non agitarti, continua a rispondere. troveresti giustificabile, comprensibile e giusto che un padre tentasse di salvare suo figlio minacciato da un sicario ? perfino se il suo gesto fosse “inutile ” ? sentiamo.
                Trovi o no comprensibile, giustificabile e finanche giusto che mentre “sicari nazisti” si accingono a uccidere bambini qualcuno tenti di opporsi a loro con la forza ? gradirei risposte.

              • Klaud ha detto in risposta a Sophie

                Sophie,
                in questo momento ci sono 70 post in questa discussione: una trentina di atei e del restante la quasi totalità sono repliche dei cattolici.
                Ciò vuol dire che senza contraddittorio gli interventi sarebbero stati meno di 5… con grande gioia dei curatori del sito!
                (Là in alto, a sinistra, c’è della pubblicità: traine le logiche conseguenze).
                Se a te piace parlare solo con chi ti dà ragione… de gustibus, ma non chiamare provocatori quelli che sollevano obiezioni.
                Come dice il saggio: ‘Non leggere tutto, non rispondere a tutto‘ 😆

                (A proposito, chissà se quello di Origene finalmente ha capito la battuta?)

                • Sophie ha detto in risposta a Klaud

                  Sei talmente intelligente che non hai capito che molti di quelli che ti sembrano atei, in realtà sono cattolici che si ricordano di essere tali solo quando si va a Messa.
                  Per il resto io ho cominciato a scrivere qui per capirne di più sulla mia fede e su quello che non capisco, e per essere utile a chi non crede e vuole saperne di più. Non mi sono iscritta per rispondere a commenti cretini e provocazioni gratuite; di fronte all’ idiozia in genere cerco di non rispondere perché, come dice il detto, se parli con un idiota poi lui ti batte con l’ esperienza. Però ci sono altre volte che rispondo perché certe persone le ritengono pericolose per la società (per esempio quelle che dalle mie parti sono andate in piazza a ballare e festeggiare perché si potevano ammazzare i bambini con l’ aborto con la nuova legge)e quindi vanno aiutate a ragionare per prevenire questi olocausti dei quali vanno fieri. A volte solo pregare non basta.

                  • Ascot ha detto in risposta a Sophie

                    e l’idiozia quale sarebbe ? quella di chi ti prende alla lettera e si chiede perche’ mai non dovrebbe essere giustificabile fermare l’assassino di un bambino da parte di un sicario anche con le armi ? guarda che forse confondi l’idiozia con una vita vissuta nella menzogna….come la tua ad esempio. paghi le tasse che finanziano l’aborto, ti fai curare da questi “sicari”….pero’ “a parole” spari cazzate senza fondamento nella vita reale, in quella di nessuno. sarebbe questa la tua religione ?

                    • Ascot ha detto in risposta a Ascot

                      scommetto che se ti trovassi nel 600, o in uno qualsiasi dei secoli precedenti a questo, non avresti nulla da obiettare sul fare a pezzi un bambino al nono mese che non riesce ad attraversare il canale del parto, magari per sproporzione fetopelvica in un contesto in cui non si e’ capaci di fare un cesareo,e provocando la morte di entrambi tra atroci sofferenze. perche’ si faceva cosi, lo sai, asina ? non te l’hanno spiegato questo, al tuo catechismo da quattro soldi, vero ?

                    • Tiziana ha detto in risposta a Ascot

                      Con tutto il rispetto Ascot alias infinito dal 600 la scienza e la tecnica hanno fatto notevoli passi avanti, soprattutto per far progredire la specie umana. C’è da dire inoltre che una volta proprio perché la morte della madre e del figlio era molto frequente, si era preparati a questo dramma e si mettevano al mondo più figli sapendo che non tutti potevano sopravvivere.
                      Dopo lei ha questa fissa del parto con stenosi del canale pelvico, quindi deduco che abbia un trascorso diretto per il quale spero un giorno possa trovare pace.

    • giuliano ha detto in risposta a Ascot

      C’è qualche cristianista che ritiene allora giustificabile fermare un aborto con la forza

      Non so cosa voglia dire cristianista… Sa tanto di offesa, ma voglio comunque dire la mia sulla questione. Le cose dovrebbero andare come andavano prima della 194: le donne in pericolo di vita o che avevano subito uno stupro avevano diritto pieno ed insindacabile a richiedere l’IVG. Chi abortiva rischiava da 1 a 4 anni di reclusione… Dopo la 194 la questioni si è ribaltata completamente; una gravida può richiedere l’IVG senza possibilità alcuna di ricevere una risposta negativa da parte della sanità pubblica (di fatto è impossibile negare l’accesso all’operazione…). Dopo la 194 almeno 1 donna su 4-5 richiede e pretende l’IVG libera, incondizionata, gratuita, a spese complete della collettività (compresi i cittadini contrari a priori a questa mattanza senza fine).

      Gli abortisti ora pretendono addirittura che non si preghi fuori dagli ospedali, che non si ricordino i milioni di aborti richiesti ed eseguiti nella sola Italia neanche con altarini, cimiterini, capitelli e altro. Ma secondo me si possono mettere in cuore in pace, la coscienza del singolo rimane sempre e da tante coscienze del singolo nasce una delle tante coscienze collettive sull’argomento. Voi abortisti dovete ancora imparate cosa sia la convivenza pacifica e rispettosa e ad accettare il pensiero altrui… dimostrate solo grande mancanza di cultura, umanità e rispetto.

  4. Laura ha detto

    Ma ci vuole tanto a portare rispetto?tutte queste sono polemiche inutili ci vuole rispetto per chi per qualsiasi motivo si sia sentito costretto dalla vita a farlo e per chi,come me,è stato messo di fronte dalla vita a perderlo….

    • Gianluca C. ha detto in risposta a Laura

      ci vuole rispetto per chi per qualsiasi motivo si sia sentito costretto dalla vita a farlo

      Vallo a dire a chi considera la donna che abortisce un’assassina. Compreso il papa

      • Mattia ha detto in risposta a Gianluca C.

        «Trovo ipocrita affermare che abortire non è uccidere. Abortire è uccidere».
        Natalia Ginzburg, scrittrice favorevole alla legalizzazione dell’aborto.

        • Mister R. ha detto in risposta a Mattia

          Mattia

          Quindi per Natalia l’omicidio è ok….

          Padre Perdona loro….

          • Mattia ha detto in risposta a Mister R.

            La Ginzburg considerava l’aborto una sorta di “male necessario” per tutelare la salute della donna. Meglio comunque lei di altri scrittori filoabortisti come Italo Calvino che dichiarava «non si è esseri umani per diritto naturale, ma lo si diventa, bene o male, perché altri esseri umani vogliono aiutarci a diventare tali»

        • Gianluca C. ha detto in risposta a Mattia

          Mattia,
          se la donna che abortire è un’assassina, sarebbe lecito obbligarla CON OGNI MEZZO a portare a termine la gravidanza, no? Compreso il sequestro di persona.
          Il sicario trovato con la pistola pronto ad uccidere un bambino, e il suo mandante, non gli si dice “non farlo perché è sbagliato”, li si porta al gabbio

          • Gianluca C. ha detto in risposta a Gianluca C.

            se la donna che *abortisce*, errata corrige

          • Michele ha detto in risposta a Gianluca C.

            In uno stato abortista un ipotetico sequestro di una gestante che ha manifestato la volontà di abortire porterebbe all’arresto del pro-life, senza ottenere alcunché nella difesa della vita del nascituro, essendo appunto l’aborto legale.
            Il paragone con il sicario di un bambino non calza, trattandosi in questo caso dell’impedimento di un reato.

            • Gianluca C. ha detto in risposta a Michele

              Il paragone con il sicario di un bambino non calza, trattandosi in questo caso dell’impedimento di un reato.

              Ma va?
              Quindi se non sequestri una donna che vuole abortire è per paura della legge. E se avessi la certezza dell’impunità? La sequestreresti?

              • Michele ha detto in risposta a Gianluca C.

                Ma va?
                Quindi se non sequestri una donna che vuole abortire è per paura della legge. E se avessi la certezza dell’impunità? La sequestreresti?

                Se io, contrario all’aborto, sequestro una donna che vuole abortire, quale è il vantaggio che ho portato alla causa che difendo? La donna abortirà (difficile che un soggetto non avvezzo a sequestri e quant’altro riesca a tenere qualcuno segregato per mesi) ed io sarò in galera, impoverendo le file della mia parte. Un suicidio tra gli applausi del pubblico abortista (forse è per questo che ci tieni a suggerirci di agire in tal modo).

                E poi, sentiamo, la certezza dell’impunità chi me la darebbe? Sarebbe una certezza de facto e de iure?

                • Gianluca C. ha detto in risposta a Michele

                  Michele,
                  mi sembri Furio di Bianco Rosso e Verdone.
                  Quello che intendevo porre è un dilemma etico, non un problema pratico.
                  Comunque, per soddisfare la tua pignoleria, mettiamola così: rapiresti e sequestreresti una donna per obbligarla a partorire, con la certezza di impunità e di successo della tua azione?

                  • Michele ha detto in risposta a Gianluca C.

                    Artatamente poni quello che chiami dilemma etico sul piano della sola bontà dell’intenzione (difesa della vita umana a scapito della libertà di movimento), convinto anche tu come Ascot che quella cristiana sia un’etica della pura convinzione la quale se ne frega delle conseguenze. La moralità di un atto non andrebbe valutata nella sua globalità, conseguenze incluse? E se gli effetti non raggiungono il fine (anzi, sono persino negativi per la parte cui appartengo) che la mia azione intende perseguire si può dire che ho agito bene?
                    Poiché metti (tu e non io) in campo un caso concreto non stupirti allora di una valutazione che includa appunto gli aspetti concreti dell’azione.

                    Venendo alla tua ultima questione, se ci fosse la garanzia piena e assoluta dell’impunità, essa mi potrebbe essere data solo dall’impunibilità de iure per la fattispecie sequestro di persona al fine di evitare un aborto procurato. Lo stato sarebbe nettamente antiabortista, vietandone l’esecuzione e adottando politiche sociali di forte contrasto e prevenzione ad esso. In tal caso vi sarebbero anche centri specializzati nel trattare e dare assistenza a donne gravide con propositi abortivi. L’esigenza di organizzati improvvisati rapimenti a fini dissuasivi non avrebbe ragion d’essere.

                    Un saluto.

                • Ascot ha detto in risposta a Michele

                  Ma tu troveresti giustificabile, comprensibile e magari giusto che un padre tentasse di salvare suo figlio minacciato da un sicario ? perfino se il suo gesto fosse “inutile ” ? sentiamo.
                  Trovi o no comprensibile, giustificabile e finanche giusto che mentre “sicari nazisti” si accingono a uccidere bambini qualcuno tenti di opporsi a loro con la forza ? se si trattasse di tuo figlio, ti lasceresti andare a considerazioni di opportunità’ ? e’ questo che ti insegna la religione cristiana ? l’opportunità’ ? davvero non giustificheresti il gesto di un padre che tentasse a ogni costo di salvare suo figlio, anche con la forza ?

                  • Ascot ha detto in risposta a Ascot

                    e poi chi ti dice che fermare “sicari nazisti” non sia utile ? mettere in carcere e punire assassini e ladri e’ generalmente accettato, anche se non ferma di certo “tutti gli omicidi” e “tutti i furti” ! veramente io penso che davanti all’ omicidio di un bambino sia giustificabile pensare che non ci sia spazio per “considerazioni di opportunità’ “. tu non credi ?

                    • Michele ha detto in risposta a Ascot

                      Se tu venissi a conoscenza che il tal sicario ha il compito di assassinare un bambino, cosa faresti? Ti avventureresti nel cercare di impedirglielo, con l’ovvio esito che andrai a far compagnia al bambino nell’aldilà, oppure allerteresti le forze dell’ordine?
                      Capisci da solo qual è la risposta corretta…

                      Con la differenza che nel caso dell’aborto la seconda opzione ti è preclusa perché non hai la forza pubblica (quella che è in grado di costringere qualcuno a comportarsi in un certo modo, senza trovare opposizione più forte) dalla tua.

                      “davvero non giustificheresti il gesto di un padre che tentasse a ogni costo di salvare suo figlio, anche con la forza ?”

                      Qua scambi i film d’azione hollywoodiani per la realtà. Dimmi tu quando hai sentito di qualche genitore che cerca di salvare il proprio figlio da temibili criminali lanciandosi da solo a recuperare il bambino. Nei film con Van Damme, Seagal, ecc. appunto.
                      Un padre minimamente assennato come prima cosa informa la polizia e spera nel loro tempestivo intervento. Neppure gli passa per la testa di fare tutto da solo.
                      L’unica situazione in cui le tue fantasie trovano concretezza è quello in cui il genitore si trova davanti a sé il figlio in pericolo imminente di vita. In quel caso non hai altre opzioni: o ti butti contro l’assassino o tuo figlio è spacciato. Dopotutto l’1% di possibilità di sopravvivenza è meglio dello 0%.
                      Per il resto le tue rimangono fantasie, anche sull’errata idea che l’etica cristiana sia un’etica della convinzione che non bada alle conseguenze delle proprie azioni, “etica” che potrà andar bene a voi laici, atei, liberali, ecc. (siete di bocca buona).

                • Ascot ha detto in risposta a Michele

                  certo, io intendo proprio il “pericolo imminente”. stai pur sicuro che qualsiasi padre non perderebbe tempo a “informare la polizia”,ma agirebbe, se un sicario si accingesse a fare a pezzi suo figlio. E tu, non lo giustificheresti per questo ? anche con le armi ?

                  • Ascot ha detto in risposta a Ascot

                    non giustificheresti un padre che, con le armi, difendesse suo figlio abbattendo il sicario ? e ancorano giustificheresti comunque chiunque non facesse questo, nel “pericolo imminente” ?

                  • Michele ha detto in risposta a Ascot

                    Nel pericolo imminente l’unica scelta che hai è quella di intervenire repentinamente, mi pare di averlo scritto. Bastava leggere con più attenzione. Adesso dimmi cosa c’entra tutto ciò con una donna che ha manifestato l’intenzione di abortire. Entrare improvvisamente in sala trascinando il ginecologo per terra? Sterminare lui e l’ostetrica? Rapire la donna caricandosela sulle spalle mentre con l’altra mano faccio secchi coloro che mi si oppongono?

          • Mattia ha detto in risposta a Gianluca C.

            Vedi Gianluca si può tranquillamente rovesciare la situazione: se il feto è solo un “grumo di cellulle” perché allora è considerato un trauma abortire per le donne? In fondo penso che La questione sta tutta nella morale della società: per gli antichi romani abbandonare in strada un neonato non voluto era considerata cosa non solo lecita, ma normale; cosa che invece noi oggi fa sicuramente orrore. Io personalmente trovo più logica e umana la scelta dei prolife piuttosto che quella degli pro choice

            • Gianluca C. ha detto in risposta a Mattia

              Io personalmente trovo più logica e umana la scelta dei prolife piuttosto che quella degli pro choice

              Se ti fermi agli slogan, sì. Forse anche a me.
              Se vai un po’ avanti e comprendi che l’unica alternativa all’aborto è la gravidanza coatta, qualche problema inizia a sorgere.
              Se arrivi alle conseguenze logiche e coerenti dell’ideologia pro-life della difesa della vita ad ogni costo e in ogni situazione, si arriva al sequestro di persona.
              Ma molti pro-life se la fanno sotto ben prima. Sono i Wishy-Washy Pro-Life Activists. Quelli che alla fine dicono “l’aborto è un assassinio però la donna non è un’assassina” o cose del genere

              • Mattia ha detto in risposta a Gianluca C.

                Qualche problema inizia a sorgere anche quando bisogna difendere a tutti costi l’aborto. In India si abortisce spesso perché il sesso del nascituro non è quello desiderato, in molti paesi europei si abortisce perché il feto presenta delle malformazioni o malatie che tra l’altro possono in alcuni casi essere curabili o spesso si abortisce perché è semplicemente considerato un metodo contraccetivo sicuro (io, ad esempio, conosco la storia di una ragazza che seppur non era arrivata ai 18 anni d’età aveva già avuto due interruzioni volontarie di gravidanza). In questi casi mi sento decisamente più vicino ai prolife, anche perché come diceva una frase attribuita a Ronald Reagan “noto che tutte le persone favorevoli all’aborto sono già nate”.

                • Gianluca C. ha detto in risposta a Mattia

                  Quello che non è chiaro a molti pro-life (non tu, che sei una persona ragionevole) è che nessun pro-choice tifa per l’aborto e che essi sono i primi ad essere ben contenti del fatto che gli aborti sono diminuiti di due terzi dall’introduzione della legge 194.
                  Soprattutto, sono contenti del fatto che l’aborto sia attualmente usato come metodo contraccettivo solo in casi estremamente residuali limitati a sacche di povertà e di sottosviluppo (pur disgraziatamente ancora presenti).
                  Ciò che non avveniva in passato, visto che in Italia pillola e preservativo erano FUORILEGGE fino al 1971.

                  • Mattia ha detto in risposta a Gianluca C.

                    “Quello che non è chiaro a molti pro-life (non tu, che sei una persona ragionevole) è che nessun pro-choice tifa per l’aborto”
                    Non sono del tutto sicuro di questo. Ci sono pro-choice che considerano l’aborto una brutta cosa pur ritenendola un “male necessario” (tipo la Ginzburg che ho ricordato sopra) e ci sono invece altri che lo sbandierano come una sorta di vessillo della libertà della donna come le sessantottine che dicevano “l’utero è mio e ne faccio quello che voglio”. E mi pare che la parte preponderante del movimento sia quest’ultima tanto che anche in paesi esteri dove l’aborto è consentito per alcuni casi (stupro, pericolo per la madre, malformazione del feto) si vedono manifestazioni per chiederne la completa legalizzazione.

                    • Gianluca C. ha detto in risposta a Mattia

                      “tifare” per l’aborto significa augurarsi che sia una pratica sempre più diffusa e, questo, sono sicuro non lo penserebbe nemmeno Valerie Solanas rediviva.
                      Il “vessillo” della libertà della donna non è l’aborto, ma la possibilità di abortire. Il movimento femminista, assieme alla legalizzazione dell’aborto, ha da sempre promosso e incentivato l’uso di contraccettivi. Quei contraccettivi di cui Paolo VI nel 1968 deplorava l’uso. Viene da pensare che o s’illudeva con la Humanae Vitae che tutti divenissero improvvisamente casti, oppure pensava che, in fondo, non c’era tutta sta differenza tra contraccezione e aborto

                    • Mattia ha detto in risposta a Mattia

                      Sarà, ma finora non ho mai visto nessuno di questi raccomandare di usare l’aborto con “parsimonia” ma gli ho solo visti protestare per iniziative tipo iniziative il cimitero dei bambini non nati o per i medici obiettori (tra l’altro non erano i pro-choice a dire “se sei contro l’aborto, non abortire” alla faccia della libertà di scelta?). uesti si scandalizzano quando qualcuno dice che l’aborto è uccidere, ma quando si stracciati le festi quando pubblicamente l’embrione è stato chiamato “grumo di cellule”, “macchia di gelatina fetale” o “poltiglia di materia cieca”?

    • giuliano ha detto in risposta a Laura

      Ma ci vuole tanto a portare rispetto?tutte queste sono polemiche inutili ci vuole rispetto per chi per qualsiasi motivo si sia sentito costretto dalla vita a farlo e per chi,come me,è stato messo di fronte dalla vita a perderlo….

      Direi che la mancanza di rispetto alberga in altri lidi… Il problema non è comunque “essere costretti a farlo” ma piuttosto se ciò che “costringe” è effettivamente una motivo così grave da far pendere la bilancia a favore della donna in confronto alle esigenze dell’essere in formazione. Del resto solo la donna può prendere posizione, chi deve nascere non lo può fare: è tutta qui la questione. Con la 194 non c’é alcuna restrizione all’accesso alla IVG, nessuna.

  5. Immacolata ha detto

    Ma queste donne che hanno scritto e detto sta cattiverie lo hanno mai avuto un figlio? Lo Hanno mai sentito muoversi dentro di loro? Io ho perso mio figlio figlio al sattimo mese di gravidanza per una negligenza medica, mi deve essere tolta anche la possibilità di piangerlo? Dovrei tacere e lasciare che chi ha sbagliato la passi liscia? No,no, ben vengano questi luoghi,che smuovino le coscienze.

  6. Immacolata ha detto

    Ma queste donne che hanno scritto e detto ste cattiverie lo hanno mai avuto un figlio? Lo Hanno mai sentito muoversi dentro di loro? Io ho perso mio figlio al sattimo mese di gravidanza per una negligenza medica, mi deve essere tolta anche la possibilità di piangerlo? Dovrei tacere e lasciare che chi ha sbagliato la passi liscia? No,no, ben vengano questi luoghi,che smuovino le coscienze.

  7. gladio ha detto

    Una preghiera a quei poveri esserini estirpati dal grembo materno..era doveroso

    un po’ meno doveroso era l’elogio alla Bonino definita da papa Bergoglio colei che “ha offerto il miglior servizio all’Italia per conoscere l’Africa”. E anche se non la pensa come la Chiesa, pazienza, bisogna guardare alle persone, a quello che fanno”. (febbraio 1916)

    Dite quel che volete ma io questo Papa non lo capisco

    • theo ha detto in risposta a gladio

      Un Papa argentino è autorizzato a non sapere chi sia davvero una politica sopravvalutata che già per gli italiani è una signora nessuno, se non ci fossero i media inginocchiati.

      • gladio ha detto in risposta a theo

        Theo..se uno non sa è meglio che taccia

        Il Papa è il Vicario di Cristo, un ‘autorità morale e spirituale a livello mondiale, non un povero parroco di campagna,pertanto prima di citare qualcuno da annoverare fra i ” grandi” di una Nazione sarebbe suo dovere informarsi chi è questo qualcuno.

      • lorenzo ha detto in risposta a theo

        Di essere spesso mal consigliato, il Santo Padre lo ha esplicitamente detto a Chiara Amirante quando, riferendosi alle affermazioni che aveva fatto sulla Madonna di Medjugorje ha detto: “Non mi ero reso conto che quella affermazione, che io ho detto a mio titolo personale, ma che nasceva anche da una informazione sbagliata… “.

        Poi, se il nostro Papa Francesco qualche volta tralasciasse di fare talune affermazioni a “titolo personale”, o almeno specificasse che parla come dottore privato, taglierebbe le unghie a molti papisti ed antipapisti.

        • gabriele ha detto in risposta a lorenzo

          purtroppo il Papa, da Pio XII in poi, fa troppi interventi a titolo personale (interviste, battute, dichiarazioni
          etc) o a livello magisteriale basso (omelie, angelus, discorsi…), che difficilmente godono di qualsiasi forma di infallibilità (e che hanno errori e imprecisioni) ma oscurano il vero Magistero pontificio, permettendo a molti di deformarlo

      • gabriele ha detto in risposta a theo

        quello è stato uno degli sbagli di Francesco di cui parlavo, probabilmente ha considerato l’impegno (discutibile) della Bonino per i poveri e i carcerati come centro dell’attività politica della persona, anche se non è così
        comunque se non l’avesse mai incontrata ed elogiata sarebbe stato meglio

        • theo ha detto in risposta a gabriele

          Di tutti e 3, solo Gabriele ha centrato il punto. Gli interventi del Papa sull’aborto non lasciano margini su come la pensa davvero.

          • gabriele ha detto in risposta a theo

            secondo me il Papa non può nemmeno pensarla diversamente da come ha sempre pensato la Chiesa riguardo l’aborto
            quello che può fare è proporre una linea pastorale sull’argomento

  8. diacono ha detto

    Gli innocenti che sono passati dalla vita in utero alla vita eterna implorino la Misericordia di Dio per coloro che li hanno assassinati e per quelli che supportano questi infami assassinii.

    • Gianluca C. ha detto in risposta a diacono

      Vai a fare le ronde davanti ai consultori e rapisci e sequestra le donne che intendono abortire. Altrimenti se rimani ignavo sei il primo che supporta questi infami assassinii.
      Un cristiano non si cura della legge di Cesare se è contro la legge di Dio. Violeresti la legge per salvare Asia Bibi o gli ebrei in tempo di persecuzione? Sì? E allora fregatene della legge e rapisci e sequestra. E’ per salvare vite innocenti.

      • diacono ha detto in risposta a Gianluca C.

        Non per contraddirla, ma quello che so fare meglio è pregare per gli innocenti mai nati, per le loro madri e per le persone come lei.

        • Gianluca C. ha detto in risposta a diacono

          Diacono, non si pecca solo in parole ed opere, ma anche in omissioni. Vai a picchettare i consultori, non basta pregare per tirarsi fuori da coloro che “supportano questi infami assassinii”.

        • Andrea2 ha detto in risposta a diacono

          Ha perfettamente ragione.
          Ci sono dei disturbatori seriali che vengono qui solo per dar fastidio e cercano con tutti i mezzi di scatenare la bagarre: prima fanno delle domande (sempre le stesse), poi non rispondono a quanto viene chiesto loro ed infine si mettono ad offendere.
          La Bibbia ci insegna “Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, perché tu non gli debba somigliare” (Proverbi 24:4).
          Si noti che se qualcuno (ed a me è successo) si stanca e risponde a tono si offendono e si mettono a “zigare”.

          • Gianluca C. ha detto in risposta a Andrea2

            Sinora l’unico che è stato offeso sono io.
            Comunque ribadisco: non si pecca solo in pensieri ed opere ma anche in omissioni. Andate a picchettare i consultori, se non volete far parte di coloro “che supportano questi infami assassinii”

            • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

              Cicciobello, ccà nisciuno è fesso: quando tu definisci “Wishy-Washy Pro-Life Activists” coloro che sostengono che l’embrione è un essere umano e che l’aborto causa alla madre inevitabili problemi psicologici, non sei forse tu il primo ad offendere? E se poi vieni ripagato della stessa moneta perché ti lamenti?

              Riguardo poi al “Andate a picchettare i consultori, se non volete far parte di coloro “che supportano questi infami assassinii””, quando si fronteggia un male vanno sempre considerati i pro ed i contro al fine di non causare un male maggiore.

              • Gianluca C. ha detto in risposta a lorenzo

                Visto che evidentemente non sai l’inglese, te lo spiego: l’espressione che ho usato indica ironicamente un antiabortista “tiepido” “indeciso” “tentennante”, che si rende conto a un certo punto delle contraddizioni della difesa della vita a tutti i costi. D’altronde non mi aspettavo che tu cogliessi il significato ironico della mia espressione, né che ti saresti trattenuto dai tuoi insulti da ragazzino di terza elementare.

                quando si fronteggia un male vanno sempre considerati i pro ed i contro al fine di non causare un male maggiore.

                Quale male maggiore potrà mai esistere della soppressione di un innocente? Rapire, sequestrare una partoriente per qualche mese e obbligarla con la forza a partorire è sicuramente il male minore. Tutti quanti i Coherent Pro-Life Activists dovrebbero essere pronti a farlo.

                • lorenzo ha detto in risposta a Gianluca C.

                  Visto che non l’hai capito, dare dell’abortista tiepido a chi non sequestra le donne che vorrebbero abortire per farle partorire a forza è offendere le persone pigliandole per sceme.
                  Se poi vogliamo parlare di cosa il Magistero intende per “male maggiore” in un aborto, ti accontento subito con alcuni esempi:
                  – anche se ogni vita è sacra dal concepimento alla morte, dovendo scegliere tra la vita del nascituro e quella della madre, è prioritaria quella della madre;
                  – il trauma psicologico conseguente all’aborto provoca in una madre danni maggiori e più duraturi di quanti non ne risolva un aborto per malformazione o stupro;
                  – nessuno può essere costretto a fare il bene contro la sua volontà…

          • Andrea2 ha detto in risposta a Andrea2

            Come ho appena detto non si deve rispondere allo stolto però tra le opere di misericordia spirituale c’è anche “insegnare agli ignoranti” (nel senso di coloro che non sanno una cosa) per cui non posso lasciar passare sotto silenzio delle affermazioni assolutamente false e farlocche:
            gli aborti sono diminuiti di due terzi dall’introduzione della legge 194: MA QUANDO MAI? Sono aumentati a dismisura, solo negli ultimi anni c’è stato un lieve calo dovuto all’aumento della vendita delle varie pillole abortive.
            l’aborto è attualmente usato come metodo contraccettivo solo in casi estremamente residuali limitati a sacche di povertà e di sottosviluppo (pur disgraziatamente ancora presenti): MA QUANDO MAI? Non ho i dati per l’Italia ma in Gran Bretagna il 36% delle donne che abortiscono non sono al loro primo aborto.
            in Italia pillola e preservativo erano FUORILEGGE fino al 1971: MA QUANDO MAI? Le case chiuse sono state chiuse il 20 settembre 1958 e l’uso del preservativo era obbligatorio. Negli anni ’60 su tutti i giornali sportivi c’era la pubblicità dei preservativi Hatù con il motto “Habemus Tutor”, quello che era proibito era scriverci su “preservativo” non produrli e venderli.

            • Gianluca C. ha detto in risposta a Andrea2

              gli aborti sono diminuiti di due terzi dall’introduzione della legge 194: MA QUANDO MAI? Sono aumentati a dismisura, solo negli ultimi anni c’è stato un lieve calo dovuto all’aumento della vendita delle varie pillole abortive.

              https://img2.tgcom24.mediaset.it/binary/infografica/agenzia/69.$plit/C_2_infografica_1001663_0_image.jpg?20180522171638

              in Italia pillola e preservativo erano FUORILEGGE fino al 1971: MA QUANDO MAI? Le case chiuse sono state chiuse il 20 settembre 1958 e l’uso del preservativo era obbligatorio. Negli anni ’60 su tutti i giornali sportivi c’era la pubblicità dei preservativi Hatù con il motto “Habemus Tutor”, quello che era proibito era scriverci su “preservativo” non produrli e venderli.

              Erano illegali. Le farmacie non potevano venderli (art. 553 c.p., dichiarato costituzionalmente illegittimo nel 1971). Si trovavano sottobanco. La pillola, manco a parlarne

              • giuliano ha detto in risposta a Gianluca C.

                Il grafichetto con l’andamento dell’aborto negli anni… vorrebbe forse dire che “poter” abortire senza problemi diminuisce la propensione a scegliere di abortire?

                In ogni caso il “tasso di abortività” presentato dall’ISTAT (in rapporto cioè ai nati vivi…) non è esaustivo della propensione ad accedere alla IVG. Cosamai la tendenza andrebbe “spiegata” in rapporto al numero assoluto di donne in stato di gravidanza ogni anno (depurato di aborti spontanei, ecc..), non certamente rispetto al numero delle persone che riescono a nascere. Senza poi tener conto negli ultimi anni dell’incidenza delle cosiddette pillole del giorno dopo (di fatto aborti forse più “puliti” ma sempre procurati aborti…) che sono ormai dell’ordine delle centinaia di migliaia. La nostra società oramai é “strutturalmente” abortista; non per niente la “cosiddetta civiltà occidentale” sta lentamente sparendo all’aumentare dell’età media dei cittadini (nel mondo anglosassone, nei paesi del nord europa, nei paesi latini più “avanzati” ecc…).

              • giuliano ha detto in risposta a Gianluca C.

                Si trovavano sottobanco…

                Erano ammessi perchè riducevano il rischio di prendere malattie… persino quando in Italia c’era la monarchia.

      • Mister R. ha detto in risposta a Gianluca C.

        Gianluca C.

        Quindi per lei tutte le persone contro l’aborto dovrebbero mettersi a rapire donne e a picchiare medici?
        Trovo di gran lunga più adulto tentare di farvi cambiare punto di vista discutendone pacificamente, ma se già un cimitero è capace di mettervi in difficoltà non oso pensare una discussione seria…

        • Gianluca C. ha detto in risposta a Mister R.

          Eh no, bello: non tentare di buttarla in caciara.
          Siete voi che dite che la vita umana dev’essere difesa ad ogni costo. Cosa vuoi che sia un medico menato e una donna sequestrata di fronte alla salvezza di una vita innocente?

          • Mister R. ha detto in risposta a Gianluca C.

            Gianluca C.

            Non mi sembra di averti dato tutto questa confidenza.
            Ma quindi dovremmo picchiare medici e rapire donne solo perché non riuscite a capire che è omicidio?

            • Gianluca C. ha detto in risposta a Mister R.

              Che ti frega se gli altri non capiscono che è omicidio.
              Tu intanto comincia a fermare l’assassina sequestrandola.

              • Roberto ha detto in risposta a Gianluca C.

                Certo, così voi ateisti potrete strumentalizzare la situazione dandoci dei pazzi crociati violenti e inquisitori che vanno contro la laicità e la democrazia 🙂 Un conto è difendere a tutti i costi una vita, un conto è autodistruggersi per difenderla invano. Se vedo una persona che sta cadendo in un burrone distante 100 metri da me, cerco un sentiero che mi permetta di raggiungerla, non mi butto come uno scemo nel burrone sapendo che non la raggiungerò. Ma dai, è banalissimo da capire questo concetto, tranne per chi ha il prosciutto sugli occhi e pretende cose assurde pur di giustificare la sua intolleranza ideologica.

  9. Sophie ha detto

    D’ accordo con te Diacono, è in atto il genocidio più grande della storia dove i bambini uccisi da chi li dovrebbe proteggere sono milioni ogni anno. Sacrifici umani offerti inconsapevolmente al diavolo da donne che hanno avuto da Dio il dono di dare la vita.

  10. Andrea2 ha detto

    Purtroppo anche questa volta pochissimi disturbatori seriali sono riusciti, facendo domande assurde, dando dati farlocchi, offendendo e raccontando panzane, a far nascere una inutile bagarre: così non si è parlato di quello che dice l’articolo. Per cui al disturbatore che non sa l’italiano ma solo l’inglese dico “Shut up! Don’t tell the S.O.S.” e visto che gli piace l’aggettivo wishy-washy gli traduco in inglese una famosa frase del greco Sipronide: “Stop your insane wishy-washy talk”.
    Passando a parlare dell’articolo si noti che nel cimitero dei bambini non nati ci sono sepolti più che altro bambini non nati a causa di un aborto spontaneo e ad un numero di mesi di gravidanza superiore a quello consentito per un aborto volontario. Per cui il furioso attacco a questo cimitero da parte degli abortisti non avrebbe senso ma, visto che invece c’è stato, ci dimostra che costoro sanno benissimo che il feto è un essere umano e non un grumo di cellule ma che non vogliono che se ne renda conto la massa delle persone.
    La frase “Per questo ci dobbiamo tenere alla larga dai cimiterini. Capisco che il dolore possa essere grande, ma penso che dovremmo imparare a portarlo nel cuore” è allucinante: cosa succederebbe se lo andassero a dire il 25 aprile davanti alle lapidi e ai monumenti che ricordano i partigiani uccisi dai nazisti mentre vi vengono posti fiori e corone?. O più semplicemente chiedessero, usando la stessa frase, che venisse proibito di seppellire cani e gatti in appositi luoghi?
    Non state a farmi domande perché non vi rispondo e questo vale anche per i disturbatori appaiono un po’ più civili ma che non leggono quello che scrivono gli altri se non per attaccarli per cui chiedono cose alle quale è già stato risposto in questa pagina o fanno affermazioni che sono state già smentite.
    Pregate di più e parlate di meno (Medjugorje 25/8/2018).

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