George Soros finanzia il femminismo pro-choice, ora c’è la prova

Chi è George Soros? Un mecenate e speculatore ungherese protagonista di ogni complottismo. Tuttavia la sua rete di potere è stata confermata da testimoni al di là di ogni sospetto, da Mario Monti all’editorialista femminista del Wall Street Journal.

 

In certi ambienti il nome dell’imprenditore ungherese George Soros è talmente inflazionato che chi ne parla viene, giustamente, sospettato immediatamente di complottismo internazionale. Essendo di origini ebree, miliardario, filantropo e di stampo progressista, Soros scatena la fantasia perversa di molti.

I sospetti nei suoi confronti e sulla sua rete di potere, comandata dalla sua società Open society, tuttavia, sono stati in questi giorni in parte confermati anche da testimoni al di là di ogni sospetto.

Il primo è l’ex presidente del Consiglio italiano, Mario Monti. In diretta televisiva ha svelato che nel 2011, quando l’economista era da poco tempo in carica, ricevette una telefonata proprio dal magnate ungherese il quale, «molto preoccupato», gli suggerì di chiedere aiuto all’Unione Europea e al Fondo Monetario Internazionale. Praticamente l’arrivo della troika a Roma, come poi drammaticamente sarebbe accaduto ad Atene.

Il secondo testimone è Asra Quratulain Nomani, giornalista indiana naturalizzata statunitense, musulmana, femminista. Sul Wall Street Journal, qualche giorno fa, la donna anti-trumpiana ha fatto una rivelazione importante: George Soros ha finanziato le manifestazioni dei democratici, femministe e pro-abortiste, che si sono svolte fuori dal Campidoglio americano durante le votazioni in Senato che hanno portato Brett Kavanaugh, cattolico e pro-life, a diventare giudice della Corte Suprema.

Ecco le parole della femminista, editorialista del WSJ:

«I detrattori di Trump lo hanno accusato di proporre teorie cospirative e persino di antisemitismo contro Soros, un benefattore miliardario per le cause liberali. Eppure lui aveva ragione. Molti americani si oppongono sinceramente al signor Trump e al giudice Kavanaugh. Sono una femminista liberale le cui opinioni sull’aborto e sul matrimonio tra persone dello stesso sesso sono in linea con quelle del Partito democratico. Eppure, mentre la maggior parte dei dimostranti non è pagata per i suoi sforzi, le proteste al Campidoglio di sabato […] sono state organizzate da gruppi di cui il signor Soros è un importante mecenate […]. Almeno 50 delle più grandi organizzazioni che hanno partecipato come “partner” alla Marcia delle donne del 21 gennaio 2017 avevano ricevuto sovvenzioni da Open society foundations di Soros. Allo stesso modo almeno 20 dei più grandi gruppi che hanno guidato le proteste anti Kavanaugh del sabato sono stati beneficiari della Open society».

Una denuncia che ha fatto chiaramente scalpore. Anche perché, secondo il racconto di Nomani, dagli striscioni alle magliette, dagli slogan agli hastag di Twitter contro Kavanaugh, tutto è stato deciso a tavolino e trasmesso ai manifestanti. «Le proteste di sabato e le interruzioni illegali» della seduta al Senato, «facevano parte di una rete ben orchestrata e ben finanziata che ha prenotato autobus, camere d’ albergo e chiese per tale agitazione».

Ad inizio agosto è stato invece il giornalista Enrico Mentana, che condivide con Soros le battaglie liberal a favore dell’aborto, a scrivere su Facebook: «almeno nel nostro paese Soros può purtroppo essere citato come speculatore senza bisogno di virgolette, per l’attacco alla lira del settembre 1992 che ci costrinse alla più dura manovra economica della nostra storia e fruttò allo stesso Soros un guadagno astronomico per aver scommesso contro l’Italia».

Anche dietro alle Femen c’è Soros? Il sospetto a questo punto è lecito, considerando l’ideologia laicista e abortista del violento gruppo femminista radicale. Quando si svelò che le militanti per la liberazione della donna erano sottomesse al padre-padrone Viktor Svyatskiy, alcuni giornalisti seguirono la traccia di denaro che Viktor utilizza per finanziare le campagne delle Femen, arrivando proprio alla Open society del finanziare Soros, già noto per le sue donazioni a gruppi Lgbt.

La redazione

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25 commenti a George Soros finanzia il femminismo pro-choice, ora c’è la prova

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  1. Sebastiano ha detto

    Mentecatto è la tua firma?

  2. giuliano ha detto

    Nel 1992 Soros (insieme ad altri arroganti singoli miliardari e fondi di vario tipo) vendette lire allo scoperto sapendo che l’Italia avrebbe dovuto svalutare; ci impoverimmo del 30% e l’Italia uscì dal sistema monetario europeo. Mi ricordo ancora la vergognosa sottrazione di soldi (eseguita nottetempo e di nascosto) da ogni singolo conto corrente bancario di ogni singolo connazionale eseguita dal governo italiano…
    Ha una notevole cultura filosofica, niente di trascendente…, MA estremamente “utilitaristica” perchè sviluppata parallelamente al suo agire sui mercati. A parte i suoi investimenti (legittimi… per carità) fa specie constatare che parte delle sue donazioni (apparentemente liberiste, libertarie e ammantate di immacolata filantropia) sono finalizzate a trarre utilità economica dall’instabilità provocata e quindi a possedere ulteriore potere. Del resto tutte le sue società da bancarottiere culturale hanno sede in paradisi fiscali (è di fatto “inattaccabile” sulla pagnotta personale, anche se i singoli volessero agire indirettamente sui suoi interessi…).

  3. Sergio ha detto

    Uno degli aspetti ironici quando si parla di Soros con i vari pseudo-comunisti radical chic è che fino qualche anno fa il carrozzone delle sinistre più o meno estremiste tacciava, dall’alto della propria superiorità intellettuale, il mondo Cattolico di essere “servo dei padroni”…ora le parti si sono invertite ma la pretesa di superiorità intellettuale è rimasta invariata…

    • andrea g ha detto in risposta a Sergio

      Parole sante, Sergio.
      Mi permetto di segnalare, dove posso, il suo splendido post-

      • Franxo ha detto in risposta a andrea g

        Talmente splendido da bloccare i ragionamenti di segno contrario. Come quello, correttissimo,in cui si faceva notare che non era certo colpa di Soros se i titoli italiani erano carta straccia nel 1992, data la nota situazione del Paese allora.
        Non andrete molto lontano con queste baggianate…..

        • andrea g ha detto in risposta a Franxo

          Ma lei ha letto il post di Sergio?
          Cosa c’entrano i titoli di stato del 1992?

        • Andrea2 ha detto in risposta a Franxo

          Mi interesso sempre a come nascono certi nickname ma nessuno me lo dice. Il tuo te lo ha suggerito György Schwartz (il vero nome del palindromico Soros)?
          Le colpe che vengono attribuite a Soros sono quelle di praticare l’aggiotaggio a livelli mondiali utilizzando dei soldi che non si sa da dove gli siano arrivati, di destabilizzare altri paesi e di finanziare organizzazioni che minano le basi della società.
          In Francia Soros è stato condannato per insider trading e dovette pagare una multa. La condanna è stata confermata anche dalla Corte europea dei Diritti dell’Uomo. Non parliamo di quello che succede in Malesia, Thailandia ed Indonesia dove per lui si è chiesto l’ergastolo o addirittura la pena di morte.
          In Italia invece l’Università di Bologna lo ha premiato con una Laurea in Economia ad honoris causa, cosa che ha fatto scendere sottozero la mia stima in questa Università, ma forse se vergognavano anche loro visto che, qualche anno dopo, pubblicando un libro sulle principali lauree concesse honoris causa, non hanno citato questa (e nemmeno quella concessa al principe Carlo d’Inghilterra).

          • Franxo ha detto in risposta a Andrea2

            insomma, un vaticano in piccolo se ho capito bene. e credete di sconfiggere le idee di 30 milioni di italiani che la pensano come lui con questi argomenti – scemenza ?

            • Andrea2 ha detto in risposta a Franxo

              Se intendi dire che in Italia ci sono trenta milioni di persone che vorrebbero essere ricche come lo è lui, sono d’accordo. Se non è così: o non hai capito bene (come tu stesso temi), o non ti sei spiegato bene.

    • Andrea2 ha detto in risposta a Sergio

      Visto che il tuo splendido post è stato oggetto di critiche mi permetto di precisare che è esattissimo ma incompleto.
      Nel 1968 l’insulto massimo, superiore anche al diffusissimo “fascista”, era “servo dei padroni e lacchè dell’imperialismo amerikano”.
      Ora coloro che sanno sempre tutto, che devono comandare per forza perché solo loro sono intelligenti mentre il popolo è bue, sono veramente servi dei padroni e lacchè dell’imperialismo americano come quel ex-parlamentare di estrema sinistra che sostenne fosse giusto bombardare Belgrado (nell’anniversario del giorno in cui lo fece Hitler) ed ora si lamenta perché, poverino, non può vivere con solo 4500 euro netti di pensione al mese (che per altro sta percependo da anni benché sia molto più giovane dell’età in cui vanno in pensione i poveri mortali).

      • andrea g ha detto in risposta a Andrea2

        Il multimiliardario compagno Soros serve, se non altro,
        a porre in evidenza le ridicole contraddizioni della
        sinistra ateista; è ciò che ha perfettamente precisato
        il post di Sergio-

        • frnaxo ha detto in risposta a andrea g

          stai tranquillo, siamo atei, siamo miloni, e rimarremo tali ancora per un pezzo. brutto quando la religione si fa da paravento per frustrati e pugnette via internet ah ah ah….o forse e’ il suo naturale ruolo chissa’…:)))

          • Brunello ha detto in risposta a frnaxo

            Poi mi spiegherai questa simpatia per uno speculatore come Soros…

          • andrea g ha detto in risposta a frnaxo

            “stai tranquillo, siamo atei, siamo miloni”
            (“miloni”)

            No, ma non ci posso credere: ma cos’è, un scherzo?
            Siamo al Topo Gigio show?

            • Andrea2 ha detto in risposta a andrea g

              Io, invece, leggendo quello che scrive Franxo ho subito pensato alla pubblicità fatta, tanti anni fa, dal pulcino Calimero. Non la volevo scrivere perché non voglio aprire una gara d’insulti ma tu, con Topo Gigio, mi tenti.
              Del resto potrebbe essere utile anche a Franxo per studiare qualche insulto un po’ meno terra a terra di quelli che usa.
              Nella pubblicità l’olandesina diceva a Calimero: Calimero tu non sei nero, sei solo sporco!
              Qui invece l’olandesone dice a Franxo: Franxo tu non sei ateo, sei solo …!

              • andrea g ha detto in risposta a Andrea2

                Ha bisogno di nascondersi dietro il numero,
                come tutti gli ateisti, che si vergognano
                di rivelare che sono le loro problematiche
                personali a renderli neuro rabbiosi-

          • Mister R. ha detto in risposta a frnaxo

            frnaxo

            Dunque:

            Ebraismo, 14 milioni di fedeli

            Sikhismo, 30 milioni di fedeli

            Religioni africane, 100 milioni di fedeli

            Religioni etniche, 300 milioni di fedeli

            Buddhismo, 376 milioni di fedeli

            Religione tradizionale cinese, 394 milioni di fedeli

            Induismo, 1 miliardo di fedeli

            Islam, 1.6 miliardi di fedeli

            Cristianesimo, 2.2 miliardi di fedeli

            Le persone che credono sono abbastanza, voi?

            “Sono molti coloro che non si sentono vicini a nessuna dottrina religiosa esistente al mondo, il loro numero si aggira intorno a 1,1 miliardo, circa il 15,35% della popolazione mondiale. Questo non significa che un individuo non professi qualche forma di spiritualità, ma ci sono diversi aspetti del non credo:

            la laicità, ad esempio, significa essere indipendenti e discostarsi non solo dalla Chiesa cattolica, ma anche da qualsiasi altra confessione religiosa.

            Ateismo: Dichiararsi atei significa invece non credere all’esistenza di alcuna divinità;

            l’irreligiosità è invece l’assenza, l’indifferenza o addirittura l’ostilità verso una qualsiasi religione;

            Agnosticismo: Essere agnostici significa, infine, aderire a quella dottrina filosofica che sostiene che la mente umana è incapace a conoscere l’assoluto, quindi l’individuo sospende il suo giudizio rispetto al problema dell’esistenza di Dio, in quanto non ha oppure non ne può avere sufficiente conoscenza.

            Questi numeri sono del 2018.

      • franxo ha detto in risposta a Andrea2

        si quel ex… cura la grammatica mentre ricostruisci il pianeta mi raccomando…amico uccretino….

        • Brunello ha detto in risposta a franxo

          A Soros preferisco chi si alza la mattina presto per guadagnarsi il pane

        • Andrea2 ha detto in risposta a franxo

          Se insultare ti fa sentire meglio continua pure: è sempre bene diminuire lo stress, però ti potrebbe dare più soddisfazione pensare a qualche insulto più complesso di “uccretino” che è stato già ampiamente utilizzato.
          Se invece frequentare queto sito di fa aumentare lo stress, ti consiglio, per il tuo stesso bene, di dedicare il tuo tempo ad altre attività.

        • andrea g ha detto in risposta a franxo

          Si vive bene in questo complesso di odio, shiva?

  4. andrea g ha detto

    Rispunta shiva, con i suoi osceni insulti.
    Essere odiati da lei, è un onore, senza dubbio.
    Occhio a non eccedere, eh-

  5. andrea g ha detto

    Lei avrebbe lo stesso coraggio (di insultare)
    se non fosse protetto dall’anonimato?
    Coraggio, dica-

  6. Tommasodaquino ha detto

    Non è stata fatta questa osservazione molto importante su Soros e la Open Society. Lui è stato alunno di Karl Popper alla London School of Economics. Proprio lì ha acquisito alcuni concetti filosofici (errati) che oggi porta avanti. Purtroppo il maestro Karl, intelligente ed arguto nella sua professione, ha prodotto un lavoro veramente interessante che suggerisco di leggere con attenzione “La società aperta ed i suoi nemici” a mio avviso la migliore confutazione storica e filosofica moderna al marxismo ed al socialismo scientifico. Pazzesco ma Soros almeno per quello che sta portando avanti con la sua Open Society sembra che non abbia minimamente compreso l’insegnamento del suo maestro (oltre a non averlo letto con la dovuta attenzione). Quello che Poppper giudica come “Società Chiusa” e quindi come modello da cestinare viene raccolto e promosso proprio da Soros. Tutto ciò fa riflettere.

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