Insegna differenze biologiche tra uomo e donna: neurofisiologo sotto indagine

Gender e differenze tra uomo e donna. Un professore in Svezia ha osato parlare delle differenze biologiche tra uomini e donne ed ora è indagato dalla sua stessa università. Negli Usa, invece, un transessuale insegna liberamente ai bambini la naturalità della famiglia omosessuale. 

 

Germund Hesslow, professore di Neurofisiologia all’Università di Lund, ha annunciato che l’ateneo in cui insegna sta procedendo ad una “investigazione completa” sulle sue osservazioni circa le realtà biologiche che differenziano l’uomo dalla donna.

Hesslow sostiene che il genere non è interamente costruito socialmente perché la ricerca empirica ha trovato differenze statistiche nel comportamento dei due sessi, biologicamente basate. Un’ovvietà, come continuamente mostrano gli studi sul cervello umano, ma nella Svezia gay-friendly è fatto divieto parlarne e si viene accusati di “transfobia”. «I dati scientifici», ha invece spiegato Antonio Federico, ordinario di Neurologia presso l’Università di Siena, «evidenziano chiare e nette differenze tra il cervello femminile e quello maschile, differenze che sono genetiche, ormonali e strutturali anatomo-fisiologiche, con importanti conseguenze sulle funzioni cerebrali e anche su alcune malattie».

Al neurofisiologo svedese è stato chiesto di ritirare e scusarsi in particolare per un’affermazione carpita con un registratore: «le persone gay hanno un orientamento sessuale maschile». Ciò implica che il cambio di sesso è impossibile poiché la sessualità con cui si nasce coincide con la profonda essenza della persona, indipendentemente dal fatto che la sua psicologia la accolga o meno. Ed infatti il prof. Hesslow si è rifiutato di farlo: «Non ho intenzione di aprire ulteriori discussioni su ciò, si tratta di una risposta ad una domanda di uno studente. Penso di aver già fatto abbastanza per spiegare e difendere la mia scelta di parole». Simili polemiche hanno travolto un altro professionista, un celebre psicologo canadese, Jordan Peterson, che si è rifiutato di utilizzare pronomi neutrali (né maschili, né femminili) per indicare gli studenti universitari. 

E’ impressionante ed inquietante come uno stimato scienziato non possa più esprimere dati scientifici in quanto ritenuti “scomodi” e discriminanti per un’inquisizione arcobaleno che pretende di sovvertire la realtà in nome dei suoi capricci. «L’utopia del “neutro”», ha commentato Papa Francesco, «rimuove ad un tempo sia la dignità umana della costituzione sessualmente differente, sia la qualità personale della trasmissione generativa della vita».

Ciò si amplifica pensando che alla Michelle Obama Neighborhood Library di Long Beach, in California, il transessuale Xochi Mochi (nella foto a destra) sta indottrinando ogni settimana i bambini con le cosiddette “teorie gender” mascherate sotto le parole magiche “accettazione” ed “inclusione”. La lezione consiste nella lettura di favole in cui viene presentata come “normale” la famiglia in cui la figura materna/paterna è censurata, sostituita con due padri/madri.

La redazione

110 commenti a Insegna differenze biologiche tra uomo e donna: neurofisiologo sotto indagine

  • lorenzo ha detto:

    Cosa significa esattamente la frase: «le persone gay hanno un orientamento sessuale maschile»?
    1- Che i gay maschi e femmine hanno un comportamento sessuale maschile.
    o
    2- Che i gay maschi hanno un comportamento sessuale maschile e i gay femmina hanno un comportamento sessuale femminile.

    Io credo che la corretta interpretazione della frase sia la 2-.

    • Mister R. ha detto:

      «I dati scientifici», ha invece spiegato Antonio Federico, ordinario di Neurologia presso l’Università di Siena, «evidenziano chiare e nette differenze tra il cervello femminile e quello maschile, differenze che sono genetiche, ormonali e strutturali anatomo-fisiologiche, con importanti conseguenze sulle funzioni cerebrali e anche su alcune malattie».

      Mio padre una volta mi disse:

      “L’uomo e la donna, pur appartenendo alla stessa specie, sono talmente diversi da far sembrare qualunque matrimonio duraturo un autentico miracolo.”

      La scienza gli ha dato ragione.

  • Reilain ha detto:

    Tanto tutti questi squilibrati si stanno lentamente autoestinguendo 🙂

    • Max De Pasquale ha detto:

      Il guaio e’ che rischiano di portare a fondo con se’ delle persone che non c’entrano. E siccome sotto sotto sono persone insicure, sono anche aggressive ed intolleranti.

      Una cosa e’ lottare contro l’omofobia – doveroso – un’altra negare delle differenze tra uomo e donna in nome di un perverso senso di “eguaglianza”

  • Aristarco De' Strigidi ha detto:

    Vive la difference !

  • giuliano ha detto:

    La transessuale può “insegnare” quello che vuole… la Natura va avanti comunque per la sua strada. E le “sensibilità” di una minoranza non possono che restare “sensibilità” di una minoranza, giuste o sbagliate che siano e a qualunque età vengano presentate e/o imposte alla maggioranza.

  • Gianluca C. ha detto:

    Ciò si amplifica pensando che alla Michelle Obama Neighborhood Library di Long Beach, in California, il transessuale Xochi Mochi (nella foto a destra) sta indottrinando ogni settimana i bambini con le cosiddette “teorie gender” mascherate sotto le parole magiche “accettazione” ed “inclusione”.

    Ovviamente è del tutto falso, visto che si tratta di UNA e UNA SOLA lettura (altro che indottrinamento settimanale) del libro per bambini “It’s OK to Be Different” avvenuta il 14 ottobre 2017 in una biblioteca, con i genitori presenti e consenzienti.
    La vicenda si trova qui
    https://www.snopes.com/fact-check/drag-queen-library/

    • lorenzo ha detto:

      Nel mondo c’è chi si veste da pagliaccio per lavoro e chi lo fa perché è un pagliaccio dentro,
      c’è chi vende i propri figli per qualche euro e chi li protegge come la cosa più preziosa che ha.

    • alessandro pendesini ha detto:

      Gianluca C
      Sacrosante parole !
      Peccato che non siano capite da gente unilateralmente indottrinate che hanno una sola visione della sessualità considerata l’UNICA la VERA e NON negoziabile poiché non conforme ai dogmi della Chiesa….

      • lorenzo ha detto:

        Nel mondo c’è chi ancora distingue l’anteriore dal posteriore
        e chi trova normale accoppiarsi perfino con automobili e divani.

        • Mister R. ha detto:

          Lorenzo

          Di fronte alla necrofilia o alla coprofilia l’accoppiarsi con i divani o le macchine sembra molto più sano e… igenico

  • Gianluca C. ha detto:

    La lezione consiste nella lettura di favole in cui viene presentata come “normale” la famiglia in cui la figura materna/paterna è censurata, sostituita con due padri/madri.

    Falso, falsissimo. Il libro letto ai bambini è questo:
    https://www.amazon.com/Its-Okay-Different-Todd-Parr/product-reviews/0316043478/ref=cm_cr_dp_d_show_all_top?ie=UTF8&reviewerType=all_reviews
    Leggetevi pure tutte e 212 le recensioni, quasi tutte entusiaste, e guardate se trovate traccia di questa fantomatica censura della famiglia “naturale” e della sua altrettanto fantomatica sostituzione con la famiglia omogenitoriale.
    Tra l’altro, l’autore del libro, Todd Parr, ha visto le sue opere tradotte e pubblicate in italiano dalla Mondadori, per la collana di libri per bambini “Il battello a vapore” (notoriamente sovversiva e propugnatrice dell’ideologia gender)
    http://www.battelloavapore.it/catalogo/il-battello-a-vapore-todd-parr#blog

    Ma andate a pregare allo stadio col megafono, va.

    • Panthom ha detto:

      Quindi Gianluca C. sta sostenendo che il transessuale non sta censurando la famiglia naturale ma, anzi, sta illustrando ai bambini un libro dove si celebra la famiglia tradizionale. Ce ne vuole di fantasia per fare gli pseudo-debunker!

  • Emanuele ha detto:

    Gianluca,

    Può darsi che la redazione abbia fatto confusione con l’altro libro di Parr (The family book)… Risponderanno loro, se vogliono.

    Venendo al merito, conosco bene entrambi i libri. Il fatto che piacciano molto a chi li ha comprati non è certo prova provata che vadano bene a tutti o che non contengono insegnamenti non adatti ai bambini. Di solito uno si informa sul libro prima di comprarlo (se già non lo ha sfogliato in qualche libreria o biblioteca).

    Anche il fatto che siano a catalogo di rinomate case editrici non indica nulla… Su questi temi abbiamo visto retromarce molto più eclatanti, come nel caso Barilla.

    Comunque, tali libri, sarà un caso, si prestano a ampie forzature. Quindi il problema non è che piacciano a me o altri genitori, ma che sono quasi sempre al centro di “eventi” in cui attivisti lgbtq parlano di gender, educazione sessuale, morale familiare, etc. In sostanza si prestano a varie interpretazioni con il placet dell’autore che credo non si sia mai lamentato dell’uso politico dei suoi libri per bambini.

    Venendo ai libri in sé (mi riferisco ad entrambi) a mio avviso il problema è l’omologazione di casistiche del tutto diverse. Essere in carrozzina o avere la pelle di colore diverso non sono scelte, adottare bambini sì.

    Il bambino che legge è messo davanti ad un ventaglio di situazioni tutte presentate come neutre, mentre neutre non lo sono. Se da un lato è vero che esistono vari tipi di unioni pseudofamiliari e che i bambini di tali famiglie non vanno assolutamente discriminati o emarginati, non altrettanto vero che ciò sia giusto o positivo per quei bambini.

    Il libro invece mette tutto sullo stesso piano, quindi il problema non è l’accettazione del diverso, ma la sospensione del giudizio su ciò che ha provato la diversità.

    Di fondo c’è un ideologia errata: la nostra felicità dipende dal grado di accettazione degli altri. Teoria nefasta, perché perché mette la nostra felicità in mano ad altri e ci scagiona dalla nostra responsabilità.

    • Gianluca C. ha detto:

      Può darsi che la redazione abbia fatto confusione con l’altro libro di Parr (The family book)… Risponderanno loro, se vogliono.

      Ammesso e non concesso che abbiano sbagliato libro, qual è la frase eversiva, scandalosa, amorale, che Todd ha OSATO scrivere nel Family Book? Che esistono anche famiglie con due mamme o due papà? E certo, immagino la pletora di bambini scandalizzati e sconvolti da questa orrenda rivelazione, che entrano in crisi d’identità sessuale e diventano da grandi froci o travestiti. Vuoi mettere le care, vecchie favole di una volta, che parlavano di bambine mangiate vive, di lupi sventrati, di orchi che rapivano e uccidevano, di burattini impiccati, di bambini trasformati in asini e massacrati di botte, quella sì che era pedagogia!
      Non commento nemmeno le altre scempiaggini che hai scritto. Invito coloro che vogliono farsi un’idea dell’ESTREMA pericolosità dei libriccini di Todd a vederli direttamente:
      https://youtu.be/shYf3prwXJU
      https://youtu.be/MIm_H01Z6Ss
      Non vedo l’ora di sapere se riteniate che questo novello De Sade abbia scritto

      favole in cui viene presentata come “normale” la famiglia in cui la figura materna/paterna è censurata, sostituita con due padri/madri.

      • lorenzo ha detto:

        Purtroppo, per legge di natura, tu hai un solo padre ed una sola madre: mi dispiace per te e per la tua ideologia.

      • Emanuele ha detto:

        È del tutto inutile che ti risponda… Manco hai letto il mio commento.

      • StefanoPediatra ha detto:

        Magari i bambini leggessero ancora le vecchie favole. Quelle sí che avevano, in molti casi, una funzione pedagogica. E una morale.

        Intanto si capiva subito quali erano incattivi e quali i buoni. Anche quando i cattivi si travestivano da buoni. E alla fine i buoni vincevano sempre; mai senza aver lottato ed essersi opposti al male.

        Raccontare ai bambini che il lupo esiste, che l’orco esiste, che il male esiste e che si può anche travestire e assumere un aspetto accattivante, può avere indotto qualche bambino a guardare sotto il letto prima di spegnere la luce e addormentarsi, ma magari lo ha aiutato a distinguere tra bene e male e guardarsi dagli orchi veri, che purtroppo non esistono solo nelle favole.

        Nascondere ai bambini che il lupo c’è non fa il bene del bambino.

        Raccontare ad un bambino, mostrandole come normali e ugualmente belle le aggregazioni pseudo-familiari “alternative” o, peggio, generare simpatie nei confronti di queste ultime facendo leva sulla solidarietà nei confronti di chi subirebbe un qualche genere di presunta discriminazione, è un modo surrettizio per indottrinare le persone, l’aspetto più deleterio della “pedagogia”. E, certo, confonde i bambini; li confonde eccome.

        I bambini hanno al contrario bisogni di insegnamenti chiari e semplici: bianco-nero (nel senso dei colori in generale, non del colore della pelle, ovviamente), buono-cattivo, giusto-sbagliato, vero-falso, padre-madre, maschio-femmina. Altrimenti vanno in confusione. Solo quando saranno grandi e avranno ben chiari gli opposti potranno, in autonomia, dedicarsi alle eventuali sfumature di grigio, sapendo discernere quelle reali e quelle false, inventate, che la società vuole indurre perché nel grigio, nella confusione, qualcuno ha sempre la possibilità di guadagnare qualcosa.

        • Emanuele ha detto:

          Bettelheim ha scritto un famoso saggio sull’importanza pedagogica ed antropologica delle favole classiche.

          La censura moderna con lupi e cacciatori che diventano amici le rende inefficaci. Questo soprattutto perché essi hanno un importante connotato simbolico.

          I bambini sanno che dentro di loro esistono sentimenti contrastanti, paura dell’abbandono e voglia di emancipazione, paura di crescere e voglia di diventare adulti, desiderio di stare con i temi e paura di perderli, etc. Le estremizzazioni delle favole servono appunto per fare ordine ed affrontare i contrasti in modo più schematico.

          Letture della realtà con più chiaroscuri verranno in un secondo tempo. Controproducente proporle ad un bambino che ancora non fisicamente le strutture mentali per capirle.

          …ma vallo a spiegare a questi geni moderni…

          • Gianluca C. ha detto:

            Stefano ed Emanuele:
            state ragionando con schemi pedagogici degli anni ’50, quando l’idea prevalente, salvo poche, lodevoli eccezioni, era prima di tutto quello di instillare ai bambini il timore dell’autorità attraverso il terrore. E le fiabe violente, da quelle medievali a Pinocchio, si attagliano perfettamente allo scopo.
            Considerate i bambini come degli animaletti privi di ogni capacità critica e gli dividete il mondo in bianco e nero. Il vostro bianco, il vostro nero. Perché voi stessi avete paura del grigio, non i bambini. Siete voi che definite quelle omogenitoriali come pseudofamiglie, che riuscite a far ritirare dalle scuole libri che parlano del valore della tolleranza e del rispetto della differenza. Siete voi che non avete le strutture mentali per leggere i chiaroscuri della realtà, non i bambini.
            E allora giù pippe mentali, evocazioni di “teorie gender”, complicate costruzioni autogiustificative per mascherare il vostro bigottume e la vostra omofobia. Nella speranza che i vostri figli non vengano mai a contatto con quelle realtà che cercate il più possibile di nascondergli, ché sarebbe difficile spiegargli che quella del compagnuccio di classe con due mamme o due papà in realtà non è una famiglia vera, anche se è quello che esattamente pensate.

            • Sebastiano ha detto:

              A tratti mi sembri Mario Mieli…
              Occhio alla “nutella”, non sia mai che ti sbagli…

            • StefanoPediatra ha detto:

              Qui chi si fa delle “pippe” mentali siete tu e qualche altro.

              Ormai sono abituato a sentire sciocchezze (o irrisioni) da persone che hanno meno competenze di me rispetto ad alcuni dei temi che si trattano (io almeno intervengo e dico la mia solo quando so di avere sufficienti competenze per non dire delle sciocchezze).

              Il fatto è che a me non importa davvero nulla delle “pippe” che ti fai tu nè perderò del tempo per convincerti di quanto sbagli (e quanto sei maleducato a offendere chi la pensa diversamente da te).

              Per chiarezza: non ce l’ho con te. Anzi credo che anche tu sia una vittima dell’ideologia, a cui è stata tolta la capacità critica.

              A me importa difendere i bambini, le persone che dai ragionamenti tipo i tuoi non potranno certo ricavare nulla di buono. Ecco perché continuerò a dire quello che penso e che, ti piaccia o no, si basa più su competenze tecnico-scientifiche che su “costruzioni autogiustificative, bigottume e omofobia”.

              La FAMIGLIA è una sola. E questa affermazione non ha nulla a che fare con alcuna presunta omofobia nè è dettata da alcun bigottismo. È un fatto. Il resto chiamalo, chiamatelo come volete: nessuno vieta ad alcuno (adulto) di aggregarsi con chi vuole. Ma non chiamate famiglia ciò che famiglia non è. E non obbligate dei poveri bambini a farne parte perché lo avete deciso voi. Soprattutto non confondeteli; permettere loro di vivere una vita normale, con un papà e una mamma, perché è in loro diritto. Quando saranno grandi faranno le loro scelte e le rispetteremo (anche quando non dovessimo condividerle) perché saranno scelte, non situazioni imposte da chi ha deciso per loro o indotte dall’indottrinamento.

              Ma che lo dico a fare? I veri “bigotti”, i veri servi acritici della “religione” del tutto è permesso, tutto è diritto, tutto è normale, chi veramente piega la verità (anche scientifica) per sostenere l’insostenibile, siete voi, non i cattolici.

              • Gianluca C. ha detto:

                Ma quali conoscenze scientifiche credi di avere???
                Ma chi credi di essere???
                Se tu ritieni che una coppia omogenitoriale con figli non sia una famiglia è un problema tuo, della tua omofobia, puoi avere una dieci cento lauree o la quinta elementare e sempre omofobo resti.
                Perché, sai, omofobo non è solo quello che va a spaccare la testa ai froci. E mi auguro solo che tuo figlio non venga a dirti un giorno “Papà, lo sai che Marcolino ha due papà?” perché dovrà sentirti rispondere “Figliolo, la sua non è una vera famiglia. La vera famiglia siamo NOI”.
                A quel punto, mi auguro solo che tu riesca fisicamente a fronteggiare i papà incazzati di Marcolino a cui tuo figlio ha riferito tutto

                • lorenzo ha detto:

                  Se per legge positiva Marcolino ha due papa e deve subire, per salvarsi, un trapianto dal solo genitore naturale: chi dei due padri viene scelto se, per no offendere i gay, la cosa non viene specificata? Si fa testa o croce?
                  Forse, dato il tuo livello culturale, tu sei convinto che le leggi naturali debbano adeguarsi alle leggi positive: mi preme informarti che, purtroppo per la tua ideologia gay-friendly, non è così.

                • Sebastiano ha detto:

                  Immagina se un giorno, da grande, a Marcolino venisse il ghiribizzo di sapere chi è sua madre (colei che lo tenuto in pancia per nove mesi, gli ha dato nutrimento e infine lo ha partorito).
                  A sapere che lo hanno preso per i fondelli dicendogli che la madre è un costrutto antropologico, c’è da sperare solo che Marcolino non si incazzi.

                • StefanoPediatra ha detto:

                  Reazione degna di un democratico rispettoso dell’opinione altrui. Prima dice che mi faccio delle pippe e poi quando io le dico che le pippe se le fa lei perde le staffe e va su tutte le furie…

                  Se c’era bisogno di dimostrare chi ha paura (fobia) di cosa e chi è arrogante, credo che questo ennesimo commento maleducato e sciocco e vuoto abbia tolto qualsiasi dubbio.

                  Su una cosa però ha ragione: non c’è bisogno di avere lauree per capire certe cose. Basterebbe un po’ di buon senso. Che a lei evidentemente manca. E ai miei figli, per fortuna, no.

                  Non le manca l’arroganza, invece; ma quella spesso, è noto, va a braccetto con la mancanza di buon senso.

                  • Gianluca C. ha detto:

                    Se tu tiri fuori l’argumentum ab auctoritate del tipo “io sono pediatra e le cose le so io che conosco la scienza e non voi” il minimo che ti puoi aspettare è che ti si mandi a quel paese.
                    Che poi, avessi almeno ragione. Manco quello. Ne vogliamo parlare, dei risultati pressoché unanimi degli studi scientifici sull’omogenitorialità, dell’esito della più recente metaricerca sull’argomento, o preferisci stavolta evitarti la figura di palta che hai fatto quando hai provato a difendere la De Mari, quella delle feci filiformi che ha confuso diametro con circonferenza?

                    • lorenzo ha detto:

                      Mi sembra quindi ovvio che se tu dovessi scegliere, tra Stefano e Mario Mieli, un pediatra per i tuoi figli, tu sceglieresti certamente Mario Mieli: poveri bambini…

                    • Reilain ha detto:

                      Il punto è che Gianluca è troppo sottosviluppato mentalmente per non autoestinguersi, quindi figli non riuscirà mai a farli, e se riuscirà a farli, non riuscirà mai a mantenerlo e abbandonerà la donna a sé stessa, quindi non avrà mai bisogno del pediatra.

                    • StefanoPediatra ha detto:

                      Beh, di psicologia infantile penso di saperne un po’ di più di lei. Lo dico da quello che capisco dai suoi commenti, badi bene, non aprioristicamente.

                      Quando ho commentato sull’elegantissimo tema delle feci non ho fatto alcuno scivolone (forse non ha letto i commeti per intero, ma comunque anche di gastroenterologia credo di sapere un po’ più di lei).

                      Cosí come quando ho commentato su tutte le sciocchezze relative alle presunte competenze/pulsioni sessuali dei bambini; sí, credo di saperne un po’ di più di chi mentre io studiavo medicina e mi specializzavo in Pediatria si eccitava a leggere il catalogo Postalmarket (sicuramente non durante i primi anni della sua vita).

                      Peraltro, come ho detto, non bisogna essere un Pediatra per capire certe ovvietà. Basta essere onesti e usare il cervello, qualunque sia il proprio livello culturale.

                      Infine, non credo che si possa ravvedere in nessuno dei miei commenti maleducazione o arroganza. Quella maleducazione ed arroganza che invece si legge in altri commenti, inclusi i suoi.

                      Le auguro buona giornata e di imparare a ragionare con la sua testa e non farsi acriticamente diffusore di un’ideologia che al contrario di ciò che lei asserisce NON è sostenuta da alcuno studio serio. Perché vede, come ho detto, la ragione non è bigotta, l’ideologia sí.

                      Auguri

                  • Gianluca C. ha detto:

                    Quando ho commentato sull’elegantissimo tema delle feci non ho fatto alcuno scivolone (forse non ha letto i commeti per intero, ma comunque anche di gastroenterologia credo di sapere un po’ più di lei).

                    Stefano, Stefano… a dire bugie si fa peccato… ti ricordi che ti eri inventato che la De Mari parlava di “pollici” e non di “centimetri”? Ne saprai di gastroenterologia, ma quanto alla geometria…

                    • lorenzo ha detto:

                      Sempre con la prima persona singolare del passato remoto del verbo fare in bocca: non dirmi che sei affetto da mariomielite acuta?

                    • Stefano ha detto:

                      Rileggi bene. Ho ben spiegato la cosa.

                      E lascia perdere la faccenda della difesa della dottoressa De Mari e concentrati sulla realtà anatomica dei fatti descritti da me. Io sono intervenuto a seguito di un commento fuori tema e fuori luogo, non per difendere la Dr.ssa De Mari ma per chiarire alcuni concetti anatomici e fisiologici errati e per sottolineare come l’anatomia NON HA NULLA A CHE VEDERE con l’omofobia.

                      Nel caso puoi riprodurre le misurazioni su te stesso. Poi, se trovi inesattezze fammi sapere e accusami di ignoranza.

              • Mister R. ha detto:

                StefanoPediatra

                Il suo commento verrà sicuramente ignorato e cancellato dalla testa del carissimo Gianluca C.

                Ma altri lo leggeranno e si faranno una propria opinione, quindi non si preoccupi, il suo commento e il tempo che ha speso per scriverlo risulteranno utili a molti altri.
                Inoltre questa discussione ha dimostrato fino a che punto può arrivare l’arroganza di certe persone.

            • Michele ha detto:

              Sarebbe curioso sapere quanti da queste presunte fiabe violente siano rimasti terrorizzati. Ovviamente nessuno, non si era negli anni 2010 dove prestigiose università americane devono creare “safe spaces” per snowflakes traumatizzati da idee differenti dalle loro (sempre che gli snowflakes abbiano idee).

              Ancora ovviamente, e basta un minimo di conoscenza senza metterci in mezzo fisime settantottine e progressiste, in quelle fiabe manco si parla di autorità, neppure di striscio, ma più semplicemente di bene e male.

              “Considerate i bambini come degli animaletti privi di ogni capacità critica e gli dividete il mondo in bianco e nero. Il vostro bianco, il vostro nero.”

              Che poi è lo stesso che si fa dal vostro versante: bianco è ciò che è tollerante e rispettoso della differenza (sempre a patto, beninteso, che tale differenza non metta in discussione le vostre idee, altrimenti diventate spietatissimi e di un istinto censorio difficilmente ravvisabile altrove), nero è bigotto, omofobo, oscurantista, fascista (nero col fascista ci sta benissimo).

            • Michele ha detto:

              Basterebbe una conoscenza anche sufficiente delle fiabe per capire come l’intento di instillare il timore dell’autorità non c’entra neppure di striscio; ma si sa, per un progressista il passato è barbarie quindi cosa mai ci sarà di buono in qualche relitto del passato quali le fiabe? Per giunta pure di origine medievale, quindi il massimo dell’oscurantismo!

              “Considerate i bambini come degli animaletti privi di ogni capacità critica e gli dividete il mondo in bianco e nero. Il vostro bianco, il vostro nero.”

              Che è indubbiamente tratto assai caratteristico della vostra concezione, non solo di quella che instillate ai vostri marmocchi, ma proprio di voi adulti: bianco (quindi buono) è tollerante, rispettoso delle differenze, ecc. a patto però che tali differenze possano in qualche modo essere ricomprese nella vostra visione del mondo, altrimenti diventate spietati, con una carica censoria difficilmente riscontrabile altrove (“non si possono tollerare gli intolleranti!!”, dicono gli intolleranti progressisti), vomitate rabbia sui vostri interlocutori (sintomo di un’incapacità di gestire i vostri impulsi anche in età adulta), fino anche ad auspicare il pestaggio per costoro (“mi auguro solo che tu riesca fisicamente a fronteggiare i papà incazzati di Marcolino a cui tuo figlio ha riferito tutto”).

              • Gianluca C. ha detto:

                fino anche ad auspicare il pestaggio per costoro (“mi auguro solo che tu riesca fisicamente a fronteggiare i papà incazzati di Marcolino a cui tuo figlio ha riferito tutto”).

                Ma smettila di essere ridicolo. Abbi un po’ di rispetto per te stesso

                • lorenzo ha detto:

                  E cosa farebbero, secondo te, i papà incazzati di Marcolino?
                  Fronteggerebbero fisicamente il povero Stefano urlandogli in faccia:
                  “Non ti picchiamo perché è da uomini,
                  non ti graffiamo perché è da donne,
                  ma ti odiamo, ti odiamo, ti odiamo.”?

                  • StefanoPediatra ha detto:

                    Ma è proprio cosí che vogliono imporre il loro punto di vista, questo signori:

                    1. mentire sempre e comunque sulla verità
                    2. minacciare chi la verità non ha paura di dirla
                    3. se le minacce non bastano, provare a fare le vittime per creare intorno a sè un po’ di solidarietà e qualche “legge” liberticida
                    4. se il “nemico” non retrocede e non la smette di dire la verità iniziare una campagna di denigrazione o di violenza verbale (all’inizio)
                    5. … vedremo come andrà a finire; ma di sicuro non bene se le premesse sono queste.

                    E il bello è che nessuno vuole imporre a nessuno con chi andare a letto o in vacanza o a vivere per tutta la vita. Si sta solo chiedendo di limitare questa scelta a degli adulti senzienti e non imporle a dei bambini.

                    Chi ha paura di cosa? Chi è violento? Chi è intollerante?

                    • lorenzo ha detto:

                      Forse il tizio non ha la più pallida idea di quello che succede quando, nella normale e naturale crescita di ognuno di noi, si arriva a quell’età nella quale la nostra individualità entra in contrasto con le figure genitoriali e si viene, puta caso, a sapere che i genitori che ci hanno cresciuto non sono i genitori naturali.

                    • Gianluca C. ha detto:

                      Ma è proprio cosí che vogliono imporre il loro punto di vista, questo signori:

                      1. mentire sempre e comunque sulla verità
                      2. minacciare chi la verità non ha paura di dirla
                      3. se le minacce non bastano, provare a fare le vittime per creare intorno a sè un po’ di solidarietà e qualche “legge” liberticida
                      4. se il “nemico” non retrocede e non la smette di dire la verità iniziare una campagna di denigrazione o di violenza verbale (all’inizio)
                      5. … vedremo come andrà a finire; ma di sicuro non bene se le premesse sono queste.

                      Stefano, veramente; ti avevo già scritto sopra, ma avrei evitato di farlo se avressi letto questo tuo ultimo intervento. Le tue farneticazioni complottistiche, il tuo ergerti a portatore della verità contro il vizio e la menzogna, sono un chiaro sintomo del disagio che vivi combattendo i tuoi stessi fantasmi.
                      Ritengo inappropriato per parte mia continuare la discussione su quest’argomento, visto che mi sento in qualche modo corresponsabile dell’insorgenza in te di questi fantasmi. Stammi bene

                    • StefanoPediatra ha detto:

                      Guardi, se c’è qualcuno che non è oscurantista qui quello sono io: non ho forse scritto che lei può andare a letto con chi vuole e io non mi permetterei mai di dirle che non deve farlo?

                      Io posso trovare la cosa sbagliata in sè, come trovo sbagliate tante altre cose (anche che un uomo vada a prostitute femmine, se per questo, o che tradisca la moglie) che accadono, ma non per questo le impedirò di fare ciò che vuole. Potrò semmai provare a spiegarle perché dal mio punto di vista è sbagliato avere certi comportamenti, ma poi mi fermo.

                      Ma se lei vuole imporre le sue idee e i suoi comportamenti, che io ritengo sbagliati, a dei bambini, io credo di avere il dovere di alzare il livello della voce e di provare ad argomentare (civilmente). Se lei vuole far passare le vecchie favole per antipedagogiche e i libercoli sulle famiglie omogenitoriali (non mi interessa se siano quelli citati dagli articoli o altri cui io stesso ho potuto leggere nel tentativo di capire e parlare non a vanvera o per sentito dire) come la quinta essenza della perfetta pedagogia, allora mi permetto di dissentire. E di farlo come e dove posso.

                      Vede, se lei vuole correre in auto a 200 km all’ora sulla A1 nella tratta Panoramica BO-FI, ammettiamo vuota, per un attimo, mettendo a rischio la sua vita, io posso dirle che non sono d’accordo con il suo disprezzo della vita, e spiegarle che prendere quelle curve ad una certa velocità è più che molto rischioso, ma alla fine se lei vuole schiantarsi non posso impedirglielo (posso però pregare che ci ripensi). Ma posso e anzi devo fare tutto il possibile perché lei desista dal suo insano progetto di portare con sè in quella folle corsa un bambino, senza per di più legarlo al seggiolino con la cintura.

                      Di sicuro, comunque, a proposito di oscurantismo, non sarà un mondo luminoso e gioioso quello cui persone come lei e tanti altri vogliono portarci.

                      Infine, chi lancia il sasso e poi nasconde la mano è una persona poco seria (diciamo così): checchè ora dia del ”ridicolo” ad altri, in realtà le parole hanno un peso e il tono di alcune sue era evidentemente minaccioso. Che poi a me non facciano nè caldo nè freddo è un altro paio di maniche. Ma lei le ha scritte.

                      By the way, sono sufficientemente intelligente e rispettoso degli altri, per cui se mio figlio, da piccolo, avesse dovuto chiedermi perché un suo compagno aveva due papà e se quella era una famiglia come la nostra avrei risposto che no, non lo era, ma che il suo compagno non aveva colpa di quella situazione e dirgli che la sua non era una famiglia vera gli avrebbe dato dispiacere e dunque non sarebbe stato il caso di prenderlo in giro.

                      Poi lei mi dirà che la “condanna” sociale i bambini che vivono in famiglie omogenitoriali possono percepirla comunque e quindi quanto ho scritto è ipocrita. Ma, vede, è la stessa cosa di quando si dice che si condanna il peccato ma non il peccatore. Per non dare un dispiacere ad ogni singola persona che si trova in una certa situazione non possiamo tradire la verità e tacerla.

                    • lorenzo ha detto:

                      Gianluca C.
                      ma quando parli di “questi fantasmi” ti riferisci alla commedia di Eduardo De Filippo od al film di Renato Castellani che da essa è stato tratto?

                  • Gianluca C. ha detto:

                    Il bello è che credi che le tue battute da Bagaglino di serie Z siano pure divertenti

                    • lorenzo ha detto:

                      Non mi divertono le battute, mi divertono i tipi come te: grazie perché ci sei!!!

                    • Cavalcante dei Cavalcanti ha detto:

                      Le battute di Lorenzo sono divertenti. Invece nel tuo caso ad esssre divertente sei tu stesso, in un certo senso sei tu stesso “una battuta”. O meglio, la prova che l’Australopitecus Afarensis non è una specie del tutto estinta.

                    • Gianluca C. ha detto:

                      Le battute di Lorenzo sono divertenti. Invece nel tuo caso ad esssre divertente sei tu stesso, in un certo senso sei tu stesso “una battuta”. O meglio, la prova che l’Australopitecus Afarensis non è una specie del tutto estinta.

                      OK, Lorenzo ha fatto una battuta sui froci. Posso farne una io sui preti pedofili? Ne so di divertenti

                    • Brunello ha detto:

                      Penso che nessuno difenda i preti pedofili, come i laici pedofili. Però Gianluca non rispondi alla mia obiezione, cioè come sia possibile che per delle persone che sfilano seminude nei gay pride la massima aspirazione sia la famiglia cattolica tipo mulino bianco 😉

                    • lorenzo ha detto:

                      Non preoccuparti Gianluca, quando verrà l’ora i preti pedofili invidieranno la sorte riservata ai froci…

                    • Cavalcante dei Cavalcanti ha detto:

                      @Lorenzo

                      Se non si pentono. Per chi si pente, anche all’ultimo istante, la salvezza è possibile persino se è stato un pedofilo.

                      Cerchiamo di non presumere del giudizio di Dio; per il resto concordo coi tuoi commenti.

                    • Reilain ha detto:

                      Ecco Gianluca che è appena diventato un abilissimo psichiatra, che non psicanalizza sé stesso 😀

                    • lorenzo ha detto:

                      @Cavalcante dei Cavalcanti
                      Ovviamente: è certo che il ladrone pentito è entrato in paradiso con i primi.

    • Mister R. ha detto:

      D’accordo con ogni singola parola!

  • alessandro pendesini ha detto:

    ha invece spiegato Antonio Federico, ordinario di Neurologia presso l’Università di Siena, «evidenziano chiare e nette differenze tra il cervello femminile e quello maschile, differenze che sono genetiche, ormonali e strutturali anatomo-fisiologiche, con importanti conseguenze sulle funzioni cerebrali e anche su alcune malattie»…..Dice giustamente l’articolo

    Vorrei modestamente aggiungere che uno squilibrio tra genetica, ormoni e strutture anatomo-fisiologiche possono dare risultati comportamentali diversi che vanno dall’eterosessualità, bisessualità all’omosessualità, senza dimenticare la transessualità (comportamento sessuale –o disturbo d’identità del genere- caratterizzato dal rifiuto del proprio sesso e dall’identificazione in quello opposto).…. con incidenze ovviamente variabili secondo il caso

    «le persone gay hanno un orientamento sessuale maschile».

    Il neurofisiologo svedese Dixit : ovviamente un punto di vista arbitrario ! Il sesso fisiologico non sempre coincide con l’orientamento o tendenze sessuali sia maschili che femminili.
    Aggiungo inoltre che l’omosessualità cosi come la transessualità NON sono libere scelte, in altre parole NON dipendono di un qualsiasi volere !….Provi un (vero, insisto sul VERO !) eterosessuale solo immaginare trovarsi nudo a letto con una persona dello stesso sesso, e vedrà quale sarà la reazione immediata !

    • lorenzo ha detto:

      “Vorrei modestamente aggiungere che UNO SQUILIBRIO tra genetica, ormoni e strutture anatomo-fisiologiche…”
      Quindi, secondo te, gli omosessuali sono degli squilibrati?!?!?!

      • alessandro pendesini ha detto:

        Quindi, secondo te, gli omosessuali sono degli squilibrati?!?!?!
        Lorenzo:
        Assolutamente NO !
        Gestiscono il loro comportamento sessuale diversamente. Inoltre l’omosessualità esiste e ben documentata da etologi di oltre 200 specie di animali !….
        Ripeto che l’omosessualità NON è più considerata una patologia parafilia o perversione sin dal 2000 ! Quindi…..

        • lorenzo ha detto:

          Non puoi assolutamente giocare con le parole scrivendo “uno squilibrio tra genetica, ormoni e strutture anatomo-fisiologiche possono dare risultati comportamentali diversi che vanno dall’eterosessualità, bisessualità all’omosessualità, senza dimenticare la transessualità”
          e poi affermare che tu non hai mai voluto intendere che bisessuali, omosessuali e transessuali sono affetti da squilibrio.

          Io però vorrei farti notare che solo una minima parte di bisessuali, omosessuali e transessuali possono essere affetti da quello che tu definisci squilibrio, perché la maggioranza di coloro che “Gestiscono il loro comportamento sessuale diversamente”, sono semplicemente dei viziosi al costante ricerca di un piacere che più credono di raggiungere più si allontana.

        • Emanuele ha detto:

          Forse però varrebbe la pena di ascoltare i massimi esperti in ambito etologico e zoologico …

          https://it.cultura.cattolica.narkive.com/fmb1xGPo/l-omosessualita-e-naturale-perche-si-verifica-negli-animali

          • lorenzo ha detto:

            Grazie per il link perché ho appreso una notizia che assolutamente non conoscevo (della quale faccio copia incolla qui sotto) e che contribuisce a far luce su quella che viene semplicisticamente definita omosessualità naturale.
            “La stessa zoologa (Isabella Lattes Coifmann)) riferisce che i bonobo – detti anche scimpanzé nani – praticano accoppiamenti normali, incestuosi e omosessuali in tutte le circostanze della vita. Queste manifestazioni sono continue, ma rappresentano una strategia per bloccare l’aggressività altrui, per allentare le tensioni che si producono nel gruppo e per mantenere la coesione: infatti, I MASCHI GIUNGONO ALL’EIACULAZIONE SOLO SE HANNO PER PARTNER UNA FEMMINA sessualmente matura

          • alessandro pendesini ha detto:

            Forse però varrebbe la pena di ascoltare i massimi esperti in ambito etologico e zoologico
            Emanuele

            Siamo senzaltro daccordo -credo- nell’affermare che l’omosessualità animale è fondamentalmente –psicologicamente ed emozionalmente- diversa da quella umana.

            Quando la sessualità dimentica la riproduzione, rimane la questione di come il comportamento non riproduttivo possa essere trasmesso attraverso le generazioni future. Questo è un enigma dal punto di vista neo-darwiniano. I tassi di omosessualità, che spesso raggiungono il 10%, rimangono troppo alti nelle popolazioni animali per venire dall’effetto di una mutazione ricorrente. Tuttavia, l’orientamento sessuale sembra derivare da una base genetica secondo il lavoro di diversi scienziati tra i quali Thierry Lodé. Il problema supplementare è che il team di H.Hamer avrebbe scoperto un gene candidato per questo coinvolgimento sul cromosoma X, che non viene mai trasmesso dal padre al figlio: solo la madre può diffonderlo…. Le femmine potrebbero assumersi l’intera responsabilità dell’omosessualità animale ?

            Esistono giochi omosessuali nei cani -ci fa notare Patrick Pageat, fondatore e direttore scientifico dell’IRSEA (Istituto di ricerca semiochimica e etologia applicata) che non devono essere confusi con il comportamento dominante di “monta gerarchica” !

            Inoltre tutta la sessualita non è orientata alla sola riproduzione. Poiché, a meno di offendere l’intelligenza, la masturbazione delle scimmie (umana inclusa) provoca semplicemente un piacere transitorio che ha ben poche possibilità di sfociare ad un effetto riproduttivo, tranne che -eventualmente- per « bambini in provetta »…..

  • Brunello ha detto:

    Insomma la massima aspirazione dei gay e’ quella di sposarsi e formare una famiglia stile mulino bianco…se sono così sicuri della loro sessualità alternativa perché riproporre i modelli familiari cattolici ?

  • Emanuele ha detto:

    Gianluca C.

    Sinceramente non capisco alcune cose…

    Ritieni questo un covo di bigotti, oscurantista, persone che hanno paura dei chiaroscuri, omofobi. Noi siamo certamente tendenti al nero, ok. Ma che problema c’è? Possono esistere le gradazioni di grigio ma non troppo scuro, solo quelle più chiare, solo quelle che vanno bene a te? Allora neppure tu accetti le gradazioni, ma solo il tuo unico grigio! E se accetti un unico colore, perché dici che gli altri sono rigidi poiché accettano un unico colore?

    Per di più saremmo anche “privi delle strutture mentali” per capire. Di fatto, siamo disabili mentali, dei ritardati. In effetti la mia struttura mentale non mi permette di vedere come famiglia la situazione del povero Marcolino (dove peraltro le due persone che lo hanno comperato hanno violato diverse leggi italiane…).

    In tal caso, permettimi, sei anche tu un bullo e intollerante. Vieni qui a offendere dei disabili? Complimenti!

    Noi non siamo omofobi per scelta… Siamo nati così, come così nascano i gay. It’s ok to be different, no? O ci sono differenze ok e differenze non ok?

    • Gianluca C. ha detto:

      In effetti la mia struttura mentale non mi permette di vedere come famiglia la situazione del povero Marcolino (dove peraltro le due persone che lo hanno comperato hanno violato diverse leggi italiane…).

      “Peraltro” manco per niente. Un bimbo può avere due genitori dello stesso sesso per diversi motivi, e lo sai, e se non lo sai dovresti informarti, che nulla hanno a che fare con la “compera”. Evita di usare l’artificio retorico di “generalizzare per screditare”.
      Ciò detto, dovresti chiederti cosa ti impedisce di vedere una coppia omogenitoriale come una famiglia.
      Visto che la comunità scientifica raramente ha raggiunto un tale grado di unanimità come sul fatto che non vi sia alcuna differenza, per il benessere dei figli, tra coppie di genitori dello stesso sesso o di sesso diverso, non te lo impedisce di certo la scienza.
      Restano le convinzioni religiose.
      Libero di far prevalere le tue convinzioni religiose rispetto al dato scientifico.
      Un po’ meno di ammantare queste convinzioni sotto un’aura che in realtà di scientifico non ha nulla.
      Ancor meno di generalizzare per screditare (tutti i figli di coppie omogenitoriali sono comprati, tutti gli omosessuali ritengono la famiglia l’origine di tutti i mali) o addirittura – ma non è il tuo caso – MENTIRE per screditare. Come trasformare una lettura di un’ora di un libro per bambini (libro che, conoscendolo, sai che non ha nulla a che fare con le famiglie omogenitoriali) in un indottrinamento settimanale volto a censurare la famiglia tradizionale.

  • alessandro pendesini ha detto:

    Stefano Pediatra :

    Anche se la comunità scientifica non è unanime su questa tematica, dalle prime ricerche in scienze sociali risulta che l’orientamento sessuale dei genitori non ha alcun impatto negativo SUPERIORE sullo sviluppo dei bambini a quello delle famiglie etero !
    E’ ovvio che severi test psicologici delle coppie omo devono essere effettuati prima dell’adozione, particolarmente quelli relativi alla conoscenza pedagogica cosi come il loro relativo equilibrio psicologico o personalità.
    L’American Psychological Association, la Child Welfare League of America, l’American Academy of Pediatrics e altre agenzie responsabili della protezione di rapporti infantili hanno concluso e pubblicato che dalle attuali conoscenze scientifiche acquisite NON risulta che le famiglie omosessuali siano meno qualificate di famiglie eterosessuali (anzi, capita spesse volte che sia proprio il contrario che succede, basti guardare come si comportano certi genitori etero con i propri figli !!!) o che i bambini si sviluppano meno bene o manifestino segni evidenti di squilibrio mentale superiori alla media.

    Nel 2013, l’American Academy of Pediatrics ha mantenuto grosso modo i risultati del 2002, e le altre associazioni professionali come l’American Sociological Association, l’American Psychiatric Association e l’American Medical Association sono arrivati a delle conclusioni simili.

    Va inoltre notato che oltre 100 Stati nel mondo –Italia inclusa- hanno aperto o legalizzato l’adozione di bambini per le coppie dello stesso sesso !…..Quindi ?

    • Brunello ha detto:

      Quindi una coppia omosessuale seria dovrebbe rifiutarsi di adottare bambini, del resto non capisco come persone che sfilano seminude nei gay pride possano avere come massima aspirazione la famiglia del mulino bianco…a meno che non si sentano inferiori, cosa che però non spiega il nomignolo gay 😉

    • lorenzo ha detto:

      Chiedo scusa a Stefano se mi intrometto, ma vorrei chiederti se, in coscienza, ritieni che la legalizzazione sia stata fatta per il bene dei bambini o per soddisfare i desideri delle coppie omosessuali.

      • Mister R. ha detto:

        Scusatemi se mi intrometto anch’io…

        Per soddisfare i desideri di persone che non possono avere figli ma non riescono a capire la differenza tra loro e una coppia etero sterile!

        Ora carissimi Gianluca C. e Alessandro Pendesini, insultatemi pure!

      • StefanoPediatra ha detto:

        Attenzione Lorenzo. A meno che non mi sia perso qualcosa di recente, l’adozione per le coppie omosessuali non è affatto stata legalizzata. Nel senso che NON esiste una norma (per fortuna) che la indichi come pratica possibile e ammessa per legge.

        Purtroppo in Italia la magistratura talvolta sembra agire non del tutto conformemente alle leggi e quindi la giurisprudenza (non una legge dello Stato) ha avvallato talune adozioni da parte di famiglie omosessuali. Per quanto ne so io in realtà più che altro alcuni giudici hanno “ratificato” alcune adozioni effettuate all’estero o l’adozione di figli naturali da parte di qualche parner omosessuale. Ma ammetto di non conoscere tutta la casistica di questo tipo.

        Credo che quanto sopra fosse opportuno chiarirlo, visto che qualcuno parla di “apertura” da parte dell’Italia alle adozioni da parte delle coppie omosessuali: aperti sono alcuni giudici (NON tutti), non il legislatore. Non ancora (e speriamo mai) per lo meno.

        Quindi nessuna “legalizzazione” ufficiale.

        Dopodiché è ovvio che il vero bene di un bambino sia quello di avere un padre e una madre (di sesso relativamente adeguato anche biologicamente) e non due padri o due madri, una lupa e un gatto, una bambola di gomma e un frullatore o qualunque altra cosa non siano un padre e una madre.

        Non si può accampare la pretesa di diritti che diritti non sono o che se qualcuno considera tali comunque dovrebbero essere subordinati ai diritti (sacrosanti, questi sí) di altri, i bambini.

        Questa è omofobia? “Ma mi faccia il piacere!” risponderebbe non solo Totò ma chiunque avesse un po’ di buon senso.

        • lorenzo ha detto:

          Grazie per la precisazione, ma nel mio intervento non pensavo all’Italia in particolare, ma mi riferivo a quei disgraziati paesi nei quali l’adozione agli omosessuali è stata legalizzata.

          • StefanoPediatra ha detto:

            In effetti Lorenzo la mia precisazione non era per te ma per chiunque avesse letto un precedente commento.

            Sul fatto che in molti altri paesi abbia purtroppo avuto il sopravvento l’interesse egoistico di pochi queata è una triste realtà cui non dobbiamo assolutamente arrenderci.

    • Sebastiano ha detto:

      Nel luglio 1998 l’American Psychological Association (APA) ha sostenuto, tramite uno studio scientifico, che gli abusi sessuali sui bambini non sarebbero dannosi se vengono da essi “consentiti”. Nello studio vi si legge che «le esperienze sofferte da bambini, sia maschi che femmine, che hanno avuto abusi sessuali sembrano abbastanza moderate», inoltre, «l’abuso sessuale su un bambino non necessariamente produce conseguenze negative di lunga durata». Così, si conclude, «il sesso consensuale tra bambini e adulti, e tra adolescenti e bambini, dovrebbe venire descritto in termini più positivi, come “sesso adulto-bambino” e “sesso adolescente- bambino”». L’APA ha invitato a non usare lo studio come un avvallo della pedofilia, ma non ha mai preso le distanze dalle affermazioni contenute.

      • lorenzo ha detto:

        Ditemi che è una bufala!!!

      • alessandro pendesini ha detto:

        Sebastiano

        Per cio’ che riguarda l’articolo che ha linkato (see sotto), che data del 1998, e interpretato arbitrariamente dall’UCCR nel 2013 !
        Quindi spiacente doverle dire che l’imparzialità è ovviamente più che dubbia !..Manca il suono della “seconda campana »…..

        A me invece risulta -guarda caso- che i membri dell’APA attualmente sono psicologi a livello di dottorato che lavorano in una miriade di ambienti, tra cui la ricerca accademica, la pratica della psicologia privata, la scuola materna per le scuole di grado 12, gli ospedali, i militari, sistemi giudiziari, carceri, imprese e industria ecc… E che non mi ricordo avere letto o sentito critiche pertinenti nei loro riguardi !..Anzi…..Quindi…..

        • Sebastiano ha detto:

          Non ho capito: APA ha preso le distanze o no?
          La domanda fondamentale resta questa, e citare le date è semplice piccineria (mica c’è la scadenza, manco fosse la mozzarella). Che siano un gruppo di scienziati nulla toglie e nulla aggiunge. Quindi…

    • Michele ha detto:

      Molto spesso alle scienze umane e sociali viene attribuito un carattere scientifico in senso forte, ossia quello delle hard sciences. Di conseguenza si pretende che le ricerche in campo psicologico e sociologico abbiano lo stesso carattere di oggettività, riproducibilità, esattezza nell’esito di quelle delle scienze naturali.
      Ovviamente la realtà è ben differente: le scienze umane sono condizionate da presupposti di stampo, in senso lato, ideologico non irrilevanti, le ipotesi in gioco sono assai varie, l’oggetto stesso della ricerca (la società, la psiche umana, ecc.) è assai più fluido e difficilmente incasellabile rispetto a un fenomeno osservabile in natura.
      Di conseguenza diminuisce la predicibilità dei risultati, aumenta il rischio di errori nella metodologia (a ciò si cerca di porre rimedio riducendo il numero delle ipotesi di lavoro e della variabili, con il rischio però di “orientare” gli esiti in una direzione difforme dalla realtà).

      Nel 2016 l’Ordine degli Psicologi del Lazio pubblicò un documento-tabella con i risultati di ricerche sulla “omogenitorialità” cercando di sponsorizzare così la stepchild adoption. Tre ricercatori, sicuramente vicini al mondo pro-family, analizzarono il documento studio per studio, indicando quelli che erano i difetti della ricerca.
      Il risultato di questo “controstudio” è consultabile su: http://www.commissionefamiglia.it/contributi/nuovo-studio-figli-di-coppie-omogenitoriali-e-outcomes-evolutivi-smentisce-la-credibilita-delle-ricerche-favorevoli-alle-adui/.
      Ognuno si faccia la propria idea.

      • alessandro pendesini ha detto:

        La ringrazio per avermi insegnato la differenza che esiste tra Scienze umane, sociali, umanistiche o molli, non basate su dimostrazioni matematiche o su esperimenti riproducibili a volontà…. e Scienze dure, o naturali, cosiderate, a torto, come scienze ESATTE !…..
        Ma lei, caro Michele, le sembra veramente che sia ingenuo al punto di NON distinguere la differenza tra le due forme NON antagoniste ma complementari di ricerca ?

        NB :-Quando il metodo relativo alla psicologia conitivo-comportamentale, ad esempio, da risultati statistici positivi del circa 35% rispetto al metodo classico che non va oltre, nel migliore dei casi, di un effetto placebo (circa 13%), non le suggerisce qualcosa ?… Quando un medicinale guarisce –statisticamente parlando- l’80% delle volte, come dobbiamo considerarlo, Vero o Falso ? …Quando ad un epilettico con crisi tempestivamente ripetute gli viene reciso il corpo calloso (split brain) e che dopo l’intervento manifesta oltre il 90% delle volte, due comportamenti diversi, a volte antagonoisti (ma che ignora), le dice qualcosa ?

        Vorrei inoltre chiederle : la scienza –secondo lei- oscura ogni attività umana, o il contrario ?
        Grazie per la risposta

        P.S. :-Tra cio’ che afferma Vittorio Lingiardi, prof di Psicologia Dinamica dell’Università “La Sapienza”, cosi come le sue notevoli e riputate pubblicazioni, e quello che scrive il vostro devoto Enzo Pennetta sulle adozioni omosessuali, non esistono dubbi di scelta !…
        Pennetta, come al solito, vede la « realtà » attraverso il prisma dei dogmi e Verità NON negoziabili, tipicamente cattolici –a volte con arroganza, testardaggine e sentimenti di superiorità- ! La modestia, l’umiltà non mi sembra sia il suo punto forte….

        • Andrea2 ha detto:

          Caro Alessandro purtroppo devo informarti che c’è qualcuno che ha usurpato il tuo nome e pubblica commenti su questo sito firmandosi “alessandro pendesini”.
          Tu qui manifesti piena fiducia nella “Psicologia Dinamica” ed invece l’altro pandesini, il 10 settembre 2018 alle 17:59, affermava:
          “Le scienze sperimentali sono l’unica forma di sapere ad avere sviluppato e adottato un efficace meccanismo anti-inganno e anti-autoinganno. Per questo hanno avuto un cosi grande successo. Le scienze sociali (dall’economia alla sociologia, all’antropologia culturale, alla filosofia ecc..) sono invece più in ritardo, perché chi le pratica tende spontaneamente, e in concorso con i colleghi, a deformare la realtà a vantaggio di chi ha o mira ad avere un controllo sociale”.
          In pratica costui afferma che non solo il Pennetta ma anche l’illustre professore di Psicologia Dimanica “tende spontaneamente, e in concorso con i colleghi, a deformare la realtà a vantaggio di chi ha o mira ad avere un controllo sociale”.

          • alessandro pendesini ha detto:

            Caro Andrea2

            Apprezzo moltissimo la sua dialettica lessicale, tinta di machiavellismo cosi come d’ironia, degna di una persona colta o pretesa tale !

            E le rispondo, senza la minima esitazione o paura del ridicolo, che confondere le capacità cognitive, cosi come l’integrita ed onesta scientifica di Vittorio Lingagiardi con quelle di Enzo Pennetta, a me sembra un grand villano errore !!!….. Ne più Ne meno….
            Libero a lei e tutti coloro che lo desiderano di credere il contrario.

            P.S. Dubito inoltre che lei abbia solo un’infarinatura relativa alla neurofenomenologia, o che conosca i risultati di studi accademici degli ultimi trent’anni relativi al funzionamento del nostro encefalo !…..Ma mi dica se per caso mi sbaglio…..

            • Andrea2 ha detto:

              Beh, almeno ci divertiamo! E senza insultarci!
              La differenza fra Vittorio Lingagiardi ed Enzo Pennetta è che il primo dice cose che ti piacciono ed il secondo no.
              Effettivamente negli ultimi trent’anni non ho seguito tutti gli studi accademici relativi al funzionamento del nostro encefalo ma so che più lo studiano e più scoprono di non sapere.
              Alcuni neuroscienziati non riuscendo a spiegare alcuni fenomeni sono ricorsi anche alla fisica quantistica, alcuni con i conservatori (e cioè quelli che, come te, credono che la realtà, ovviamente, esista) ad esempio per spiegare i falsi ricordi con il multiverso, altri per i progressisti (quelli che credono alla non località) ad esempio, per spiegare come faccia un paramecio, privo di encefalo, ad evitare gli ostacoli e i predatori, a cercare cibo e riconoscere un altro
              paramecio, dicono infatti che, all’interno della cellula, gli atomi e le molecole interagicono individualmente con altri atomi e molecole a livello quantico, non come fenomeni statistici, ma come strutture quantistiche complesse.
              Non pretendo di essere colto a meno che per cultura non si intenda quello che ti rimane quando ti sei dimenticato tutto quello che ti hanno insegnato a scuola.
              Mi definerei neosocratico progressista, infatti solo due cose so. La prima è che so di non sapere e la seconda non la posso dire a tutti i saggi riunitisi per ascoltarmi altrimenti mi fanno a pezzi senza nemmeno aspettare che la cicuta abbia fatto effetto.

            • Sebastiano ha detto:

              Ma tu sei il pendesini del 10 settembre o quello di avantieri?

        • Michele ha detto:

          Caro Pendesini,

          le rispondo volentieri: “la scienza –secondo lei- oscura ogni attività umana, o il contrario ?”
          Il contrario direi, anzi mi stupisce che lei ponga la domanda a me o ad un qualunque altro lettore che condivide la linea editoriale del sito; penso avrà capito che non siamo positivisti/scientisti, come invece è lei (così sembra dai suoi ripetuti interventi), convinti che l’unica verità sia quella della scienza (naturale o umana) e che l’unico metodo sia quello scientifico, ipotetico e deduttivo. Faccio notare che se così fosse tutti i suoi (ed i nostri) commenti su questo sito sarebbe privi di qualsiasi pretesa di verità.

          Mi rallegro che lei abbia chiara la differenza tra scienze naturali e umane, e che riconosca anche alle seconde la possibilità di giungere a conoscenze vere e “oggettive”. Ma, vede, tale differenza non è affatto chiara al pubblico e a chi lo abbevera, ossia i giornalisti. Per loro il “lo dice la scienza” indica una verità indiscussa, impossibile da negare; e ciò che si tratti della rivoluzione terrestre oppure del valore educativo della fiaba di Pollicino.
          Ricordarlo non fa male quando qualcuno agita risultati di ricerche psicologiche come verità acquisite una volta per tutte.

          P.S. Quanto allo psicologo dinamico Lingiardi, per quanto ne so la psicologia dinamica è assai differente da quella sperimentale, essendo lo sviluppo di scuole psicanalitiche di inizio Novecento; le manca, oppure è debole, la corroborazione empirica delle sue ipotesi che pure è elemento imprescindibile della scienza come intesa da lei stesso, Sig. Pendesini.

          • alessandro pendesini ha detto:


            le rispondo volentieri: “la scienza –secondo lei- oscura ogni attività umana, o il contrario ?”
            Il contrario direi, anzi mi stupisce che lei ponga la domanda a me o ad un qualunque altro lettore che condivide la linea editoriale del sito;

            Michele
            La ringrazio per la sua educata risposta

            Mi limito a ripetere cio’ che scrisse un eminente difensore della Chiesa :
            « LA SCIENZA OSCURA OGNI ATTIVITA UMANA » Questa frase è stata scritta sul sito UCCR il 21 ottobre 2012 da Giorgio Masiero, portavoce dell’UCCR, docente di fisica all’universita la Sapienza di Roma…..NO COMMENT !

            Ovviamente potrebbe ritorcermi che questo caso sia unico………
            Ho pero’ seri dubbi che se un docente di FISICA universitario con un evidente bagaglio scientifico arriva a delle conclusioni simili, posso dificilmente immaginare che un comune mortale possa solamente pensare il contrario……Puo’ solo –a denti stretti-fingere….. Non le pare ?

            Di conseguenza ripeto che, salvo eccezioni rarissime, i cattolici –particolarmente fondamentalisti- ODIANO la scienza poiché ha già da tempo, e continua a svelare tutte le false simmetrie, o miti delle religioni, monoteiste in primis cattolica inclusa.

            NB : -Non dico che l’uomo è a priori inconoscibile, ma che, nella misura in cui può essere conosciuto, lo è principalmente tramite mezzi o metodologia scientifici quindi RAZIONALI –e non metafisici- che possono essere ripetuti e/o verificati a piacere…E se vogliamo essere onesti, tutto il contrario delle religioni !…Non è mai successo che una teoria scientifica –quindi razionale- si sia allineata sulla religione, ma sempre il contrario…..O mi sbaglio ?

      • Gianluca C. ha detto:

        Nel 2016 l’Ordine degli Psicologi del Lazio pubblicò un documento-tabella con i risultati di ricerche sulla “omogenitorialità” cercando di sponsorizzare così la stepchild adoption. Tre ricercatori, sicuramente vicini al mondo pro-family, analizzarono il documento studio per studio, indicando quelli che erano i difetti della ricerca.
        Il risultato di questo “controstudio” è consultabile su: http://www.commissionefamiglia.it/contributi/nuovo-studio-figli-di-coppie-omogenitoriali-e-outcomes-evolutivi-smentisce-la-credibilita-delle-ricerche-favorevoli-alle-adui/.
        Ognuno si faccia la propria idea.

        Ma questi scoprono l’acqua calda: che gli studi su base statistica sono perfettibili e soggetti ad errore.
        E però allo stesso tempo ammettono che esistono DUECENTO studi che concludono nello stesso segno.
        Quanti sono gli studi sull’omogenitorialità che concludono per il segno opposto (“maggior benessere psicofisico derivnti dal contributo di entrambe le figure genitoriali, paterna e materna”)?
        Quattro? Sette? Dieci?
        Forse che questi studi di segno opposto non sono soggetti ad errore come gli altri duecento?
        In qualsiasi altro campo della ricerca statistica un riscontro numericamente così schiacciante avrebbe fatto da tempo considerare chiusa la questione. Punto. Fine. Stop.
        E, in effetti, la questione è considerata chiusa da pressoché tutte le associazioni di psicologi e psichiatri del mondo occidentale.
        Non sarebbe più decoroso e dignitoso piantarla, per i sostenitori della famiglia “naturale”, di ricercare inesistenti fondamenti scientifici ed ammettere finalmente che il rifiuto della famiglia omogenitoriale deriva da convinzioni religiose, tra l’altro rispettabilissime?

        • Michele ha detto:

          Duecento studi certo, molti dei quali condotti con metodologie approssimative (paragonabili a chiedere all’oste se il suo vino è buono), campioni poco significativi o selezionati ad cacchium.
          Gli studi, di qualsiasi segno, andrebbero valutati in base alla metodologia con cui vengono condotti.
          Se io pongo ad una coppia di “genitori” gay, bisognosi in quanto tali di legittimazione sociale che la ricerca per la quale l’intervista viene condotta contribuirà a creare, la domanda se il loro figlio presenta difficoltà cognitive o relazionali, la risposta sarà con ogni probabilità “assolutamente no!”.
          Se prendo come esemplare rappresentativo di famiglia gay due uomini facoltosi, di cui uno è stato reso padre mediante maternità surrogata, i quali hanno un livello alto di istruzione e ampia disponibilità economica, caratteristiche tali da permettere anche di correggere, per tempo e con successo, eventuali disagi emergenti nei figli dovuti alla struttura della loro “famiglia”, non posso poi mettere a paragone tale “famiglia” con una coppia marito-moglie di scarsa istruzione, basso livello intellettuale ed intellettivo; tutto con lo scopo di voler arrivare alla conclusione che la prima rispetto alla seconda non presenta problematicità.

          Di conseguenza che gli studi a favore siano 200 o 2000 conta relativamente: se presentano “methodological flaws” maggiori rispetto a studi che sono contro, anche se questi ultimi sono pochi, da che parte dovremmo propendere?
          Dalla parte del principio di autorità (che è in realtà di una associazione, quella statunitense, le altre hanno fatto semplicemente copia-incolla)?

  • Tiziana ha detto:

    Scusate se mi permetto, solo chi ha sperimentato la maternità (dalla gravidanza all’allattamento) sa il tipo di rapporto vero e sano che il bimbo ha con chi lo ha generato. Quando poi finisce la fase lattante, subentra il ruolo predominante ed a pieno titolo del padre, che ha il compito di traghettare l’autonomia del pargolo fino allo sviluppo. Chi è di Fede ha il modello della Sacra Famiglia di Nazareth, per il resto risponde la scienza e la psicologia

  • giuliano ha detto:

    L’ “omogenitorialità” non esiste; al limite è la “coda” di un rapporto eterosessuale in cui il papà o la mamma “scoprono” improvvisamente la propria omosessualità (e magari ritornando all’eterosessualità qualche anno dopo). Giù le mani dai bambini, i bambini non possono essere privati del loro DIRITTO di avere una mamma e un papà.
    Gli unici studi veramente scientifici sull’argomento sono quelli di pedagogia, psicologia e psichiatria dell’ultimo secolo; tutti destinati a incensare e dare per scontato che il massimo per un bambino è SOLO nella famiglia naturale e nella insostituibile interazione fra sensibilità maschile e femminile. Tutto il resto, se ricercato o imposto o programmato è solo egoismo incontrollato di qualche coppia omosessuale ed epigoni omosessualisti vari di contorno, tutti chiusi nel loro ottuso e limitato modo di vedere il mondo solo come opportunità per fare esclusivamente ciò che più aggrada senza limiti e confini nei pochi decenni che ci è dato di vivere.
    Che sia per un giorno o per un mese (non ha alcuna importanza che la buffonata duri anche solo 30 secondi…) quel che fa una persona come la trans Mochi è solo “attivismo omosessualista” a senso UNICO che per ora si limita a confrontarsi con gli occhi di bambini impressionabili per arrivare un giorno al fine vero di imporre normale quello che è normale solo nella loro testolina bacata. Ed è inutile “nascondere” l’intento con la balla della necessità di inculcare l’accettazione del diverso fin da piccoli… giù le mani dai bambini. Un bambino ha diritto di avere il meglio, non il meno peggio.

    • Gianluca C. ha detto:

      Che sia per un giorno o per un mese (non ha alcuna importanza che la buffonata duri anche solo 30 secondi…) quel che fa una persona come la trans Mochi è solo “attivismo omosessualista” a senso UNICO che per ora si limita a confrontarsi con gli occhi di bambini impressionabili per arrivare un giorno al fine vero di imporre normale quello che è normale solo nella loro testolina bacata. Ed è inutile “nascondere” l’intento con la balla della necessità di inculcare l’accettazione del diverso fin da piccoli… giù le mani dai bambini.

      Il libriccino che ha letto Xochi Mochi ai bambini non tocca nemmeno di striscio la tematica dell’omosessualità o dell’omogenitorialità. Puoi verificarlo tu stesso leggendo il libro dal link che ho indicato. E’ dura accusare gli altri di dire balle quando le balle le dite voi per primi.
      Poi, che vuoi farci? Si vede che i genitori, presenti e consenzienti all’incontro, evidentemente pensavano che l’accettazione delle differenze fosse un valore da insegnare ai loro figli. Diversamente da te, a quanto pare.

      • lorenzo ha detto:

        L’accettazione ed il valore di certe differenze le lascio a te perché a me fanno schifo:
        “NOI CHECCHE RIVOLUZIONARIE SAPPIAMO VEDERE NEL BAMBINO …L’ESSERE UMANO POTENZIALMENTE LIBERO. NOI, SI, POSSIAMO AMARE I BAMBINI. POSSIAMO DESIDERARLI EROTICAMENTE RISPONDENDO ALLA LORO VOGLIA DI EROS (…), POSSIAMO FARE L’AMORE CON LORO”

      • giuliano ha detto:

        E’ dura accusare gli altri di dire balle quando le balle le dite voi per primi. Poi, che vuoi farci? Si vede che i genitori, presenti e consenzienti all’incontro, evidentemente pensavano che l’accettazione delle differenze fosse un valore da insegnare ai loro figli. Diversamente da te, a quanto pare.

        Le buffonate delle trans come la Mochi sono coordinate dalla Aimee; sono inoltre amplificate a dismisura dalle solite lobby omosessualiste che stanche di imperversare nello “spazio” adulti ora alzano il tiro nello spazio “bambini”. Il vero motivo del programma è la comprensione del “gender” ovvero far accettare a dei semplici bambini delle pulsioni sessuali. Che poi al bambino della pulsione sessuale non interessi alcunchè è di secondario aspetto. Le possibili naturali difficoltà tipiche dell’età dello sviluppo al manifestarsi dei gusti sessuali “devono” essere risolte a priori intervenendo sull’educazione dei bambini, questo il nuovo bersaglio di gente che dal punto di vista sociologico e culturale rappresentano si e no uno 0,5% della popolazione mondiale (irrilevanti statisticamente ma potenti nel lobbismo culturale).

        Quanto all’accettazione delle differenze e al discorso dei figli… si dia una calmata caro “signor” Gianluca.
        Ha già glissato in altro intervento quanto leggevo le sue banali considerazioni circa l’omogenitorialità; perchè invece di fare il professorino sulla capacità genitoriale e sul paventato approccio culturale altrui sull’educazione dei figli non prova a rispondere alle mie due semplici domande? Le pongo per la seconda volta: quanti figli ha e quanti anni hanno i suoi figli? Vede, la questione è molto semplice e comprensibile: se ha figli e se non sono piccoli ma già grandicelli troverei anche più sensato valutare e confrontare le sue argomentazioni visto che la “genitorialità” non si impara solamente leggiucchiando qualche notiziola di qualche sito “inquadrato” o di qualche articolo sociologico che di scientifico non riesce a fornire neanche la banale analisi statistica dei dati o l’attendibilità dei campioni analizzati. Quanto all'”accettazione delle differenze” posso tranquillizzarla: penso che i miei figli non hanno certamente bisogno di supplenza o integrazione alla sensibilità e al bagaglio culturale assimilato sull’argomento dalla mamma e dal papà; certamente si può migliorare, ma il più è fatto… anche senza l’intervento di buffonate alla Mochi.

        • Gianluca C. ha detto:

          Le buffonate delle trans come la Mochi sono coordinate dalla Aimee; sono inoltre amplificate a dismisura dalle solite lobby omosessualiste che stanche di imperversare ecc. ecc.

          Quale parte della frase “Il libriccino che ha letto Xochi Mochi ai bambini non tocca nemmeno di striscio la tematica dell’omosessualità o dell’omogenitorialità” non ti è chiara?

          • giuliano ha detto:

            Quale parte della frase “Le buffonate delle trans come la Mochi sono coordinate dalla Aimee; sono inoltre amplificate a dismisura dalle solite lobby omosessualiste che stanche di imperversare nello “spazio” adulti ora alzano il tiro nello spazio “bambini” non le è chiara?

            In doveroso ossequio a chi vuol insegnare ad educare i figli agli altri sto ancora aspettando una risposta alle mie domande…

  • Gianluca C. ha detto:

    Eh, pure tu, che vuoi farci? Si vede che alcuni genitori stanno più tranquilli a passare un pomeriggio con un transessuale in compagnia dei figli piuttosto che lasciarli in parrocchia dal prete. Specie negli USA. Specie di questi tempi.

    • lorenzo ha detto:

      Premesso che, fosse per me, i preti pedofili dovrebbero essere gettati in mare, come suggerisce il Vangelo, con una pietra al collo, tu ragioni utilizzando due pesi e due misure.
      Se infatti venisse universalmente definito pedofilo, come si fa con preti, un maggiorenne che ha rapporti sessuali con un minore di 18 anni, le percentuali sarebbero queste:
      – sacerdoti accusati di aver rapporti sessuali con minori di 18 anni = 4%, di cui solol’1% condannato;
      – omosessuali che hanno candidamente ammesso di aver avuto rapporti sessuali con minori di 18 anni = 80%

      Mi dispiace per te, ma l’ideologia è ideologia, le cifre reali sono cifre reali.

      • Gianluca C. ha detto:

        Anche a voler accettare la stima più conservativa dell’uno per cento dei sacerdoti pedofili, l’incidenza sarebbe cinquanta volte maggiore rispetto ai non sacerdoti.
        Io, mio figlio, in una scuola dove avrebbe una probabilità 50 volte superiore di subire abusi rispetto alla media non lo manderei mai. Meglio Xochi Mochi. Hai mai sentito parlare di un transessuale pedofilo?

        • lorenzo ha detto:

          Mi dispiace contraddirti ma, dato l’esiguo numero di sacerdoti rispetto al totale della popolazione mondiale, la percentuale dei sacerdoti pedofili, ovviamente rispetto alla percentuale totale dei pedofili, è dello 0,003%: i freddi ed imparziali numeri stanno a testimoniare che è molto più probabile che tuo figlio abbia a che fare con un transessuale che ha rapporti sessuali con un minorenni piuttosto che con un prete pedofilo.

  • Max De Pasquale ha detto:

    Redazione, vi invito a controllare la dizione ‘sta indottrinando ogni settimana i bambini con le cosiddette “teorie gender” mascherate sotto le parole magiche “accettazione” ed “inclusione”. ‘ Pare che non sia ogni settimana.

  • Andrea2 ha detto:

    Non ho la più pallida idea di chi sia Xochi Mochi e nemmeno mi interessa ma costui mi ricorda un vecchio film di Diego Abbatantuono: “Già il nome mi sta pesantemente sulle balle”.
    P.S. A proposito di nomi, le do un consiglio da amico: cambi nickname!

    • Sebastiano ha detto:

      E non riprenda quello di Mandarino (si vede che è sempre “alla frutta”).
      Ritorni a Shiva101, che almeno appena lo vedevi lo leggevi di un fiato per farti quattro risate.

  • Andrea2 ha detto:

    Articolo molto interessante ma che cade nell’errore di considerare gli omosessuali (o gay come si usa dire) tutti uguali quando questo invece è un inganno fatto da pochi ma molto violenti pervertiti che sfruttano gli omosessuali veri (che nulla desiderano di più che essere lasciati in pace) per portare avanti le proprie istanze ed, un passo alla volta, arrivare a sdoganare le perversioni più abiette, prima delle quali la pedofilia ma non dubito che dopo ne troveranno altre che ora non riusciamo nemmeno ad immaginare.
    Molto interessante è leggere, in ordine cronologico, gli interventi di Gianluca C. che inizia con i soliti piccoli interventi di disturbo come contestare un singolo punto e poi, un po’ alla volta, va completamente fuori di testa, offendendo tutti e dicendo le assurdità più abissali.
    Non sono uno psichiatra ma, dato che lui stesso afferma che non importa avere “una dieci cento lauree” azzardo una diagnosi, tralasciando però quello che direbbe Freud di lui perché, oltre che troppo ovvio, sembrerebbe una battuta di spirito.
    Costui ha il tipico infantilismo del bambino ricco e viziato che fa i capricci non appena un suo desiderio assurdo non viene realizzato all’istante. Dato però che si tratta di un adulto dobbiamo aggiungere anche un enorme delirio di onnipotenza.
    Più difficile è dire se ciò avvenga perché si crede Dio o se invece si tratti di una reazione ad una totale mancanza di autostima dovuta a problemi nelle relazioni con le altre persone e/o con l’altro sesso.

    • Gianluca C. ha detto:

      Attaccare e insultare gli altri sul piano personale non ti farà avere ragione.
      Denota solo la tua incapacità di discutere.

      • lorenzo ha detto:

        Ma da quando in qua sparare cavolate come fai tu significa discutere?

      • Andrea2 ha detto:

        Ma smettila di essere ridicolo. Abbi un po’ di rispetto per te stesso

        • Gianluca C. ha detto:

          Riesci a capire che cos’è un insulto sul piano personale?
          Te lo spiego io: se tu dici a qualcuno che ha problemi con l’altro sesso, è probabile che lui ti risponda di portargli tua moglie.

          • Andrea2 ha detto:

            Ma smettila di essere ridicolo. Abbi un po’ di rispetto per te stesso.

            Ti do anche un consiglio gratuito: se ti ritieni insultato da più affermazioni, offenditi per tutte e non per una in particolare. Non sto a spiegarti il perché per il timore che tu prenda anche la spiegazione per un insulto.

            Comunque non era mia intenzione insultarti (anche se tu lo fai con gli altri) ma dire come sia interessante per uno psichiatra vedere l’evoluzione nel tempo dei tuoi messaggi in questo articolo.

            • Gianluca C. ha detto:

              La cosa triste è che non sai nemmeno insultare. La solita roba trita e ritrita, che ho problemi con le donne, che ho bisogno dello psichiatra… che noia.
              Aggiorna il repertorio. Scrivi le tue cazzate su un qualsiasi altro forum che non sia cattolico fondamentalista e vedrai quanti ne impari di nuovi

              • Mister R. ha detto:

                Gianluca G.

                Lei forse non avrà problemi con le donne, me lo auguro, ma di certo non ha saputo digerire gli interventi del pediatra… 😉

  • Juan ha detto:

    Cromosoma XX, bambina
    Cromosoma XY, bambino