Camillo Langone, il cattolico pro-cannabis e anti-papa

Legalizzare la droga sarebbe «quel male minore teorizzato da Agostino d’Ippona e Tommaso d’Aquino». Ne è convinto Camillo Langone, giornalista de Il Foglio, che così si definisce: «sono un conservatore, un cattolico praticante, sono un uomo di destra (della destra divina, chiaro)».

E, come molti giornalisti della “destra divina”, è entrato in crisi esistenziale con il pontificato di Francesco. Langone non è ossessionato come altri, ma mensilmente pubblica la sua stoccata correttiva al Pontefice. Se ha usato Agostino e Tommaso per avvalorare la droga libera, lo stesso ha fatto per sostenere la pena di morte: «I Papi che divorziano dai Santi non finiscano con lo sposare i demoni», ha commentato.

E, oltre ai Santi, Langone fa litigare Francesco e Giovanni Paolo II: «Oggi il Santo Padre dice che “alla luce del Vangelo la pena di morte è inammissibile”. E lo fa in modo molto ufficiale, modificando il Catechismo. Possibile che nemmeno San Giovanni Paolo II, approvante proprio quel testo che la pena di morte ancora contemplava, riuscisse a vedere l’evangelico chiarore?». Innanzitutto la formula esatta è: «la consapevolezza sulla inammissibilità della pena di morte è cresciuta alla luce del Vangelo», e citandola correttamente si comprende che si riconosce un’evoluzione del giudizio della Chiesa su tale questione sviluppatasi ben prima di Francesco, a conferma dell’inutilità di citare i padri della Chiesa su quella parte di dottrina che non è dogma irriformabile.

Si pensi, in particolare, alla drastica opposizione di Papa Woityla che non solo vide “l’evangelico chiarore” dell’inammissibilità della pena capitale, ma si batté per abolirla in tutto il mondo definendola crudele e non necessaria”. Se si riprendono i suoi discorsi in merito, mai vi si legge la precisazione di un’eccezione o di una legittimità teorica. Come, d’altra parte, ha confermato il giurista Luciano Eusebi, tra i massimi esperti in ambito cattolico e collaboratore proprio del Papa polacco.

L’analisi del giornalista de Il Foglio è perciò più che lacunosa ma, d’altra parte, non ci si aspetta poi molto da uno che arriva a scrivere che «liberalizzare la cannabis non metterebbe in discussione una virgola della Sacra Scrittura». E, a proposito di crimini e pene, le “perle” di Langone non sono finite. Nel 2012 chiese di pregare per un uomo accusato di aver ucciso una prostituta nera, a tutti gli effetti giustificando il suo gesto: «Per Daniele Ughetto, che forse ha ucciso per amore una donna nigeriana, di mestiere puttana. Spero non sia stato lui, e se invece è stato lui spero gli venga comminata una pena mite perché chiaramente aveva perso la testa. Le negre sono bellissime, e dopo il tramonto anche i trans sono favolosi, e così molte altre battone, baldracche e lapdancer. Ma hai davvero voglia di svegliarti con loro, al mattino? E le porteresti a pranzo nel tuo ristorante abituale? O da tua mamma? La vergogna e il controllo sociale non hanno niente di bello però qualcosa di utile sì». Nel suo delirio non c’è una parola nei riguardi della donna uccisa. Ma guai a chi tocca la pena di morte!

La redazione

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5 commenti a Camillo Langone, il cattolico pro-cannabis e anti-papa

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  1. Davide ha detto

    Spero vivamente che questa persona abbia problemi mentali.Sarebbe almeno un’attenuante. Forse troppa cannabis.Se invece fosse perfettamente capace d’intendere e volere allora ci sarebbe da preoccuparsi seriamente visto che si tratta di un giornalista se non erro..

  2. Aristarco De' Strigidi ha detto

    Da morir dal ridere !
    É la prima volta che mi trovate d’ accordo sulla st…tà del personaggio, anche se per un motivo del tutto differente dai vostri :
    https://www.ilfoglio.it/articoli/2013/03/07/news/dovevano-bruciarla-prima-54581/

  3. Davide ha detto

    Effettivamente qualche collaborazione con Sgarbi gli renderebbe parecchio:D

  4. gabriele ha detto

    A parte che Langone è un personaggio tutto particolare, che ha un approccio non buono alla fede e molto ideologizzato
    Criticarlo è cosa buona e giusta
    Prenderlo come rappresentante della destra cattolica è sbagliato (e per fortuna)

  5. Nicola ha detto

    Ciao a tutti. Seguo sporadicamente questo sito, ma lo conosco da tanti anni. Volevo chiedervi qual è la vostra possibile soluzione sulla questione droghe leggere (in particolare la cannabis), supponendo che siate contro la legalizzazione.

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