«Bergoglio difende Humanae Vitae», così Sandro Magister si arrende

Dipingere Papa Bergoglio come oppositore di Paolo VI e dell’enciclica Humanae Vitae era un boccone troppo ghiotto per farselo scappare. E’ terminato ieri un altro capitolo del misterioso caso dei vaticanisti anti-bergogliani, responsabili della grande opera di disinformazione ai danni del loro nemico. Il Papa, per l’appunto.

Ha iniziato nel maggio 2017 l’ex vaticanista Marco Tosatti, inventandosi «una commissione segreta» vaticana «per esaminare ed eventualmente studiare modifiche alla posizione della Chiesa in tema di contraccezione». Abboccarono Roberto De MatteiSandro Magister, vaticanista de L’Espresso. Quest’ultimo, nel gennaio scorso, annunciò l’imminente catastrofe: «Francesco liberalizza la pillola. “Humanae vitae” addio». Magister aveva semplicemente spulciato i discorsi di un teologo, don Maurizio Chiodi, a favore di «un metodo artificiale per la regolazione delle nascite», facendoli direttamente passare come convinta opinione di Papa Francesco. Antonio Socci riprese catastroficamente twittando: “viene giù tutto!” e la nuova bufala sul “Bergoglio sponsor della contraccezione” venne compulsivamente condivisa.

La commissione su Humanae Vitae esisteva davvero, ma non era affatto segreta. «Marengo e Paglia», scrisse Magister, riferendosi ai coordinatori, «hanno negato che i lavori della commissione riguardino i contenuti di Humanae vitae e tanto meno una loro reinterpretazione. Ma è fin troppo evidente che la rivisitazione del tormentato percorso di preparazione di quell’enciclica potrà solo giovare al cambio di paradigma che è in atto». Si noti la ferrea convinzione: le smentite ufficiali provocano soltanto ulteriori conferme.

La commissione vaticana ha concluso tranquillamente i lavori ed il già citato coordinatore, mons. Gilfredo Marengo, ha ribadito che l’obiettivo era semplicemente studiare il processo di genesi della coraggiosa enciclica. «Humanae Vitae», ha commentato, «è un documento autorevole del magistero pontificio che siamo chiamati ad accogliere, attraverso un esercizio pastorale intelligente. Non c’è bisogno di alcun aggiornamento». Anzi, ha sentito l’urgenza di tale studio -all’opposto di quanto “rivelato” dai vaticanisti- proprio per porre fine alle critiche progressiste contro Humanae Vitate, le quali «dipendono, se non in modo esaustivo almeno in gran parte, da congetture sul processo seguito nell’elaborazione dell’enciclica». Nessuna modifica o “via libera alla pillola”, nessun aggiornamento o cambio di paradigma. D’altra parte, lo abbiamo ricordato pochi giorni fa, Francesco più volte ha elogiato il coraggio di Paolo VI. «La sua genialità fu profetica», disse Bergoglio, «ebbe il coraggio di schierarsi contro la maggioranza, di difendere la disciplina morale».

La buona notizia è che Sandro Magister ha scelto di riportare la verità e auto-corregersi, almeno per gradi. Ha iniziato stupendosi che «tra gli uomini di Francesco c’è chi difende “Humanae vitae”», ovvero Pierangelo Sequeri. Curioso e significativo il doppiopesismo: se l’apertura alla pillola del teologo Chiodi era stata fatta passare come opinione diretta di Francesco, la chiusura di Sequeri -uomo scelto dal Papa- viene ritenuta solo un’opinione, non la linea ufficiale: «L’altolà dato da Sequeri non è da sottovalutare. È stato pronunciato da un teologo al quale papa Francesco ha conferito un autorevole ruolo di guida», concluse Magister. «Ma è da escludersi che fermerà l’ondata revisionista nel “processo” messo in moto da Jorge Mario Bergoglio».

Pochi giorni fa, altro passo indietro: nessun processo revisionista messo in moto dal Papa. Il vaticanista dell’Espresso ha riconosciuto che il coordinatore della famosa commissione vaticana, mons. Marengo, «contraddice con la forza dei fatti proprio le tesi più care ai fautori del cambiamento». Infine ieri, Magister, ha dato il colpo finale alla bufala da lui stesso creata: «Con “Humanae vitae” Paolo VI aveva ragione. “L’Osservatore Romano” detta la linea». Infatti, il quotidiano della Santa Sede ha celebrato l’enciclica di Montini con due editoriali (Magister ne cita solo uno), nei quali si «mette in luce la “lucidità profetica” di Paolo VI». Ovvero, le stesse espressioni usate da Francesco (citate sopra). Peccato che il vaticanista non abbia comunque avuto coraggio di citare Francesco dietro alla posizione de L’Osservatore Romano, ma lo avrebbe certamente chiamato in causa se il quotidiano vaticano si fosse schierato contro l’enciclica montiniana. Così come scorrettamente fece con il discorso “pro-pillola” del teologo Chiodi.

Va dato atto a Magister di essersi corretto, al contrario dei suoi colleghi. Nel frattempo, però, sono passati numerosi mesi in cui tanti lettori cattolici hanno creduto a queste false profezie e inesistenti scoop. I meno prudenti hanno urlato la loro confusione sui social, accusando di “tradimento”, “ambiguità”, “eresia” e moltiplicando la disaffezione nei confronti della Chiesa e del Papa. “Cecità” e “papolatria” sono stati scagliati contro chi negava e ricordava la stima del Pontefice verso il suo predecessore Montini. Cosa c’è dietro a queste continue fake news? Prima le illazioni contro Papa Francesco, annunciando distruzioni/riforme/cambiamenti/modifiche della dottrina cattolica e generando confusione e disaffezione. Poi, almeno i più onesti, fanno marcia indietro: «no, falso allarme». Ma, intanto, il danno è fatto.

Eppure, avevamo già avvertito di prestare attenzione. Fu sempre Magister ad aver annunciato un’altra rivelazione che tenne banco per mesi, quella dell’imminente apertura papale all’ordinazione femminile, sempre utilizzando il solito gioco: le parole di un teologo/vescovo/opinionista attribuendone la paternità morale a Francesco (un modus operandi che altri portali definiscono «edificio diffamatorio»). Una (catto)bufala, sgonfiata recentemente dal prefetto Luis Ladaria.

 

AGGIORNAMENTO ORE 08:30
Ci è stato segnalato che il movimento di cattolici progressisti Noi siamo Chiesa ha preso atto della chiusura vaticana a qualunque “aggiornamento” di Humanae Vitae: «Nelle ultime settimane», hanno scritto, «teologi, che si dicono vicini a papa Francesco, hanno tentato, in modo sorprendente, di collocare l’Humanae Vitae in una linea di continuità con il passato. Questa linea ci appare sconcertante e ci insinua il sospetto che sia stata ispirata per confermare un pesante statu quo». Così, si conclude: «Speriamo e supponiamo che il Vaticano e le strutture ufficiali della Chiesa, nell’ipotesi comprensibile che non vogliano criticare esplicitamente l’enciclica, usino almeno questo cinquantenario per dimenticarla. Essa dovrebbe diventare ormai parte solo della storia della chiesa». Eppure, Papa Francesco santificherà il “coraggioso” Paolo VI, per nulla intenzionato a dimenticare l’enciclica che ha più volte pubblicamente lodato. Noi siamo Chiesa, al contrario, non dovrebbe scordare che i suoi fondatori sono stati scomunicati proprio dall’attuale Pontefice.

La redazione

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15 commenti a «Bergoglio difende Humanae Vitae», così Sandro Magister si arrende

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  1. Davide ha detto

    Io non so chi siate e come facciate, ma i vostri reportage sono così ben documentati che non esiste nulla di meglio tra i siti cattolici (e non). Puntuali, sintetici e autorevoli. Meritereste di scrivere su un quotidiano nazionale.

  2. lorenzo ha detto

    Serve forse modificare quanto scritto in “Humanae Vitae” per concedere, anche a chi vuole usare i contraccettivi e vuole continuare ad usarli, di accedere alla Santa Eucarestia?
    Forse che, nella Chiesa attuale, non è prassi ormai usuale che chi vuole continuare a vivere in adulterio può accedere alla Santa Eucarestia?
    E non è forse vero che può accedere alla Santa Eucarestia anche chi vuole praticare la sessualità contro natura e persino chi non è cattolico?

    • theo ha detto in risposta a lorenzo

      No. È assolutamente falso.
      E se avviene, è CONTRO il Magistero, non a causa sua, che è chiarissimo (basta leggerlo).

      • Sebastiano ha detto in risposta a theo

        Interessante.
        Adesso però occorre conoscere CHI deve far sì che quanto stabilito dal Magistero venga applicato, o almeno impedire che venga stravolto.
        E anche cosa accade (o dovrebbe accadere) a coloro che in maniera palese e alla luce del sole insegnano un Magistero diverso.
        Sono curioso.

      • lorenzo ha detto in risposta a theo

        Ho forse scritto che il Magistero ha cambiato la dottrina approvando l’accesso alla Santa Eucarestia per le persone che… ?
        Ho semplicemente scritto che, nella Chiesa odierna del “non si potrebbe ma…”, stanno accedendo alla Santa Eucarestia anche persone che, per il bene della loro stessa anima, farebbero invece bene a non accedervi.
        Sta scritto infatti: “Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice; perché chi mangia e beve senza riconoscere il corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna.” (1 Cor 11.27-29)

        So benissimo che taluni teologi, che si professano cattolici e non vengono in alcun modo ripresi, affermano che la Grazia insita alla Santa Eucarestia è a tal punto incommensurabile da cancellate ogni tipo di peccato e sanare ogni peccatore che vi si accosta con fede, però io credo che, come ci si deve accostare alla Santa Eucarestia, lo abbia ben specificato Gesù rispondendo a Pietro che, durante l’Ultima Cena, non voleva farsi lavare i piedi: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto mondo; e voi siete mondi, ma non tutti» (Gv 13.10)

        • Sebastiano ha detto in risposta a lorenzo

          So benissimo che taluni teologi, che si professano cattolici e non vengono in alcun modo ripresi…

          “esiste già una pratica diffusa di coniugi non cattolici, che si considerano cristiani seri, che si fanno avanti (per ricevere) la comunione, senza che vi siano vescovi, che dopo tutto conoscono questa pratica, che finora abbiano espresso preoccupazione” (Kasper)

          En passant, “Non siamo una filiale di Roma e non sarà un Sinodo a dirci cosa fare in Germania” (Marx)

          P.S.: Kasper NON è il fantasmino di un famoso film e Marx NON è il filosofo che ha scritto “il Capitale”

  3. Sophie ha detto

    Scusate, volevo fare una domanda andando un pò off topic se la redazione me lo concede. Ma a voi non è capitato mai, specialmente negli ultimi aqnni, di essere emarginati a causa della vostra fede?

    • Il cavaliere oscuro ha detto in risposta a Sophie

      Nel mio caso e per come son fatto io, mi sono un po’ “autoemarginato” da alcuni ambienti e da alcune persone (anche cattolici!), perché è come parlare con un muro e sinceramente dopo un po’ mi stufo! Ma tutto sommato sto bene così…

      • Sophie ha detto in risposta a Il cavaliere oscuro

        Ah ecco, non sono l’ unica allora! Fin quando pensano che tu sia la credente della domenica e là finisce, sono tutti amici, ma un po’ che capiscono che sei una cristiana osservante è la fine. Sono troppo abituati ai cristiani tiepidi.

  4. paolo ha detto

    Come diceva C S Lewis, per gli antichi il significato della vita umana, il suo problema, era di conformare l’anima alla realtà oggettiva, e il mezzo per arrivare a questo si chiamava conoscenza, disciplina, virtù. Per la scienza applicata di oggi il problema cardinale è invece di conformare la realtà ai desideri dell’anima e la soluzione si chiama tecnica.
    In altre parole, la verità è una prostituta, comprata e venduta per fare “schei”, i soldi del dominio sulla natura. Abbiamo sostituito Beatrice con Barbie, la Madonna con Madonna (bella differenza l’articolo!), l’immagine di Dio con una occasione banale di auto gratificazione. Inevitabile, perchè il sostituto della esperienza mistica non può che essere l’esperienza soggettiva della sessualità, una sua riduzione. Machiavelli diceva che la fortuna è una donna che per essere posseduta deve essere domata, battuta.Ma non si riferiva solo alla politica, ma al mondo, la natura, ciò che oggi abbiamo trasformato in tecnologia, ciò che oggi non vediamo se non con gli occhi hi tech. Amiamo l’hi tech perchè siamo diventati radicalmente soggettivisti, perchè soddisfa i nostri desideri. Avviciniamo la natura con gli occhi degli sfruttatori, proprio come ci comportiamo con le donne. Le radici della rivoluzione sessuale non sono meramente radicaloidi, una ribellione morale, un non conformismo, ma è una nuova filosofia. Siamo diventati egoisti, in relazione alla materia, la natura, il corpo, la sessualità e la donna. E abbiamo fatto la stessa virata con la verità, si veda la logica conseguenza del postmodernismo e del decostruzionismo. Come le guerre provocano ingiustizia e viceversa, la disonestà verso la verità provoca disonestà nei costumi sessuali e viceversa.

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