Rodrigo Duterte (Filippine), bestemmia Dio ed è un dittatore. Sai che novità…

«È impressionante quanto le dittature si assomiglino terribilmente tra loro», ha scritto Francesco Agnoli nel suo Novecento. Il Secolo senza croce (Sugarco 2011). «Dai giacobini francesi ai bolscevichi russi, ai nazionalsocialisti tedeschi, ai maoisti cinesi e ai khmer rossi cambogiani. Troviamo sempre gli stessi elementi, analoghe idee fondanti, simili aberrazioni». Non fa eccezione uno degli ultimi dittatori, l’attuale presidente comunista-antimperialista delle Filippine, Rodrigo Duterte.

Pochi giorni fa ha bestemmiato definendo il Dio cristiano uno “stupido” e ironizzando sulla creazione biblica. Da sempre spietato anticlericale, ha come nemico principale la Chiesa cattolica che contrasta il suo metodo violente ed omicida contro la droga (si parla di oltre 1000 omicidi in pochi mesi), essendo il mandante di numerose esecuzioni sommarie. Si è definito l’“Hitler delle Filippine”, paragonando la campagna contro la droga alla Shoah. Raccontando di aver visto il volto di una missionaria australiana stuprata e uccisa, nel 2016 Duterte ha sghignazzato dicendo: «ero arrabbiato che fosse stata violentata, è stato proprio un peccato perché avrei dovuto avere il diritto di farlo prima io».

Il dittatore filippino ha annunciato la reintroduzione della pena di morte per impiccagione (la più economica), ha firmato una legge sull’aborto per contrastare la sovrappopolazione ed è un acceso sostenitore del mondo Lgbt e dei matrimoni omosessuali. Anche questo non è una coincidenza: «Distruggere la famiglia, prima società naturale, è essenziale per le dittature», scrive ancora Agnoli, riferendosi ai regimi del ‘900 e ricordando che il primo Paese a legalizzare l’interruzione di gravidanza fu proprio l’Unione Sovietica.

Duterte ha anche minacciato la libertà di stampa, un’altra caratteristica delle dittature: «Solo perché sei un giornalista, non significa che tu sia esente dall’essere assassinato. Non c’è alcuna libertà di espressione che tenga, quando fai uno sbaglio a qualcuno. La maggior parte di chi viene ucciso, in realtà, ha fatto qualcosa. Se sei un bravo cronista però, sei al sicuro».

All’origine delle dittature, ha scritto Agnoli riferendosi ai regimi del ‘900 -iniziato all’insegna del detto nietzschiano “Dio è morto”«c’è un’idea di fondo: che la politica, il potere, possano risolvere qualsivoglia problema umano. Che l’umanità possa redimersi, qui ed ora, integralmente. L’onnipotenza della politica, la svalutazione del singolo, la divinizzazione laicista dello Stato, guida, regolatore di valori, creatore di giustizia, sono all’origine di tutto. In questo orizzonte puramente immanente, Dio è sempre messo in un angolo, negato» (p. 99). E’ quello che fecero i dittatori atei, Mao in Cina, Pol Pot in Cambogia, Lenin in Russia, Tito in Jugoslavia, Ceaușescu in Romania, Castro a Cuba, Hoxha in Albania, Kim Jong-un in Corea del Nord ecc. «Alla religione cristiana, fondata sulla Rivelazione e sull’esistenza di un Dio trascendente, che darà a tutti secondo i loro meriti», ha proseguito il saggista, «contrappongono una religione immanente, con il suo dio, lo Stato; la sua chiesa, il partito; il suo papa, il capo del partito; la sua ortodossia e le sue eresie; con il suo paradiso, la società comunista futura e il suo inferno, i gulag e la morte per i reprobi» (p. 41).

Il presidente filippino, fortunatamente, non è ancora paragonabile ai signori citati poco sopra ma, certamente, è sulla buona strada. E’ impressionante rintracciare in lui le terribili costanti che hanno caratterizzato gli orrori del Novecento: «tutti – positivisti, terroristi russi, anarchici, futuristi, fascisti, nazisti, comunisti – promettono un mondo migliore, annunciano una nuova morale laica, la fine del monopolio della Chiesa, l’inizio di un uomo nuovo e della felicità prossima ventura. Il Novecento, di conseguenza, diverrà il secolo della statolatria atea e del giuspositivismo assoluto» (p. 97).

La redazione

10 commenti a Rodrigo Duterte (Filippine), bestemmia Dio ed è un dittatore. Sai che novità…

  • Ds25 ha detto:

    Un ripassino di storia sarebbe d’uopo. Comincerei da Pio XI e dalle sue encicliche.

    • Camelo Forte ha detto:

      Si bravo puoi iniziare da quello è abbastanza retrogrado come papa secondo il quale Mussolini era «un uomo […] che la Provvidenza Ci ha fatto incontrare», proprio in tema con l’articolo sulle dittature.

      Poi da Mussolini prese i MILIARDI e i privilegi previsti dal concordato.

      Tra l’altro invento la festa del cristoh re per ricordare a tutti il diritto del cristianesimo a pervadere tutti i campi della vita quotidiana: dallo Stato, all’economia, all’arte.

      Inoltre ribadiva che il PRIMO compito di una famiglia era evitare ogni mezzo per impedire la procreazione e impegnarsi a indottrinare cristianamente i figli.

      Beh.. penso che può bastare.. ah no un’altra cosa.. andava in giro vestito cosi.

      Ripassa bene mi raccomando.

      • lorenzo ha detto:

        Quando ti ci vuole ancora per renderti conto che ripetere all’infinito cavolate spacciandole per verità funziona solo per le teste simili alla tua ed a quella di Duterte?

  • giuliano ha detto:

    Che bella personcina questo Rodrigo Duterte… ma passerà anche la sua violenza e prevaricazione.
    Di solito le persone così volgari e classiste nello schedare e perseguitare le altrui culture e sensibilità religiose sono le prime ad essere dimenticate subito dopo l’ineluttabile fine della propria esperienza terrena.

  • lorenzo ha detto:

    Il tuo bisognino giornaliero l’hai fatto, adesso tira l’acqua e fatti il bidè.

  • Umpalumpa ha detto:

    Non seguo molto le vicende filippine, quindi è probabile che mi stia sbagliando.

    Sicuramente in Italia, qualche mese fa e per diversi giorni, nei confronti di Duterte si sono succeduti nei principali quotidiani molti articoli critici.

    Forse è colpa mia, ma non avevo letto nessun articolo in cui si parlasse del fatto che Duterte fosse favorevole ai matrimoni gay.
    Avrei anche una curiosità: da quando ha fatto “outing” gli articoli suddetti nella stampa occidentale e italiana in particolare sono aumentati? diminuiti? spariti?

    • Benfaz ha detto:

      C’è scritto nell’articolo che è un sostenitore del mondo gay…strano che la Cirinnà non lo abbia già celebrato sul suo profilo Fb…

      • Umpalumpa ha detto:

        Mi sono spiegato male.
        Intendevo dire che in passato, per qualche mese, nella stampa “maggiore” (UCCR non può essere ricompreso – purtroppo – in questa categoria) erano stati pubblicati articoli su Duterte.
        Articoli critici. Molto critici.

        Nella stessa stampa, però,non avevo mai letto che Duterte avesse espresso la sua posizione a favore dei matrimoni gay. Può essermi benissimo sfuggito (non faccio la rassegna stampa quotidiana).

        La curiosità rimane. Gli articoli molto critici nei confronti di Duterte, sono diminuiti o aumentati da quando ha fatto “outing”?

  • andrea g ha detto:

    L’ennesimo tragico pagliaccio che pensa di sostituirsi a Dio.
    Dai giacobini a Hitler, da Napoleone a Stalin, tutti i
    rivoluzionari, squilibrati dal delirio di onnipotenza,
    manifestano al tempo stesso il lato farsesco e il lato psicopatico-