«Pressioni di Obama?», mons. Georg smentisce la bufala contro Ratzinger
- Ultimissime
- 08 Apr 2017
Alla fine anche mons. Georg Gänswein, prefetto della Casa Pontificia e segretario particolare del Papa emerito, è dovuto intervenire sulla recente bufala contro Benedetto XVI inventata dagli ambienti antimodernisti della sedicente “resistenza cattolica”.
La persona più vicina a Papa Ratzinger, che trascorre con lui parte delle sue giornate, ha smentito qualunque pressione dell’ex presidente americano, Barack Obama o di Hillary Clinton, nei confronti di Benedetto XVI. «Non è per niente vero, è inventato, è un’affermazione senza fondamento. Io ho parlato anche con Papa Benedetto dopo questa intervista e ha detto che non è vero». Probabilmente mons. Georg si riferisce alla recente intervista rilasciata da mons. Luigi Negri, il quale ha erroneamente preso per vere notizie diffuse in Italia dal turiferario Antonio Socci.
«La rinuncia», ha chiarito il segretario di Ratzinger, «era una decisione libera, ben pensata, ben riflettuta e anche ben pregata. Queste cose che si sono lette recentemente sono inventate e non sono vere. Papa Benedetto non è la persona che cede a delle pressioni. Tutt’altro. Quando ci sono state sfide e quando si è dovuto difendere sia la dottrina sia il popolo di Dio è proprio lui che si è comportato in modo esemplare: non è fuggito quando è arrivato il lupo, ma ha resistito, e questo non sarebbe mai stato motivo per lasciare il pontificato e rinunciare».
Qui sotto l’intervista a mons. Georg Gänswein
L’intervista realizzata da Fabio Marchese Ragona è stata pressoché ignorata, così come accadde per quella che lo stesso vaticanista fece al card. Gerhard Ludwig Müller, quando il prefetto spiegò che non c’è necessità di risposta ai Dubia dei quattro cardinali poiché «“Amoris Laetitia” è molto chiara nella sua dottrina», dicendosi stupito del ricatto compiuto nell’aver reso pubblica la questione, «costringendo quasi il Papa a dire sì o no. Questo non mi piace. E’ un danno per la Chiesa discutere di queste cose pubblicamente».
A riprendere le parole di mons. Georg è stata invece l’Associazione Papaboys, titolando: «Per l’ennesima volta Benedetto XVI smentisce Socci (ed i “falsi gufi” come lui)». L’attacco a Ratzinger, infatti, non è arrivato dai laicisti di Repubblica ma dall’insana frangia cattolica che domina sui social network e che ha come animatore principale proprio Antonio Socci. Nessuno ne parlerebbe, infatti, se quest’uomo non si fosse dato (misteriosamente) l’obiettivo di diffamare quotidianamente la Chiesa, prendendo egregiamente il testimone di Corrado Augias. Sostenuto, in questa circostanza, da Maurizio Blondet ed Ettore Gotti Tedeschi.. Ricordiamo che Benedetto XVI in persona smentì la questione nel libro Ultime conversazioni (Garzanti 2016), come abbiamo già ricostruito.
Infine vorremmo sottolineare tre cose importanti che si rilevano dall’intervista a mons. Georg Gänswein:
1) La conferma dell’ottimo rapporto tra Benedetto XVI e Papa Francesco.
2) Il segretario di Ratzinger ha confermato che la famosa citazione dell’imperatore bizantino Manuele II Paleologo, pronunciata durante il famoso discorso a Ratisbona, non rappresenta il pensiero di Benedetto XVI sull’Islam. Lo aveva già detto il Papa emerito il 17/09/06: «si trattava di una citazione di un testo medioevale, che non esprime in nessun modo il mio pensiero personale». In quell’occasione Ratzinger rimandò al chiarimento emesso dal segretario di Stato, card. Bertone, il quale scrisse: «La posizione del Papa sull’Islam è inequivocabilmente quella espressa dal documento conciliare Nostra Aetate: “La Chiesa guarda con stima i musulmani, che adorano l’unico Dio, vivente e sussistente, creatore del cielo e della terra, che ha parlato agli uomini”. Nel ribadire il Suo rispetto e la Sua stima per coloro che professano l’Islam, Egli si augura che siano aiutati a comprendere nel loro giusto senso le Sue parole». Per questo motivo abbiamo evitato di citare il discorso di Ratisbona nel nostro approfondimento della posizione del Papa emerito nei confronti dell’Islam, la stessa manifestata oggi da Papa Francesco.
3) Mons. George ha anche voluto chiarire una ennesima fake news di Antonio Socci, quando quest’ultimo disse di aver trovato in un’intervista rilasciata dal segretario di Ratzinger sul ruolo di Benedetto XVI, delle «esplosive parole». «Siamo ad una svolta», urlò Socci per mesi ingannando i suoi lettori e sostenendo che mons. Georg avesse dichiarato che quello di Benedetto XVI è un ministero allargato e che, quindi, sarebbe ancora lui il Papa legittimo. «Nessun malinteso», ha spiegato il segretario di Ratzinger, «il Papa è uno e l’altro è stato Papa. Se ci sono interpretazioni diverse, a volte maliziose, questa è la vita». Chiamale maliziose…
La redazione
9 commenti a «Pressioni di Obama?», mons. Georg smentisce la bufala contro Ratzinger
Quello che già da qualche anno leggo nei vari forum e social network, è un desiderio escatologico, l’attesa di un qualcosa di eccezionale e sensazionalistico, che puntualmente si fa beffa di qualsiasi previsione popolare, calcolo matematico e sedicente profezia apocalittica.
Tutti ad aspettare una specie di “Godot”, metaforicamente parlando, ma Godot, a quanto pare, è molto in ritardo e si fa attendere. Nell’attesa monta progressivamente la frustrazione, la nevrosi. Pur di non ammettere onestamente di aver creduto all’inverosimile, poiché questa sincerità equivarrebbe a dichiararsi sconfitti, oltre che ad aver abusato della credulità popolare, si procrastinano le date e gli eventi, si fomentano nuove tesi cospirative, si mettono in scena fantasmi grazie ad effetti speciali che nuovamente plagiano la coscienza e la ragione altrui. Ancora una ricomincia quindi il count down, ma niente accade nel Palazzo, poiché il Re non da affatto segni di eresia. “E Zeno Cosini”, fumando pacchetti di sigarette, guarda il cielo ad oriente attendendo la grande deflagrazione universale, certo che se non altro questa prima o poi arriverà, forse dalla Siria, o forse più in là ancora.
Interessante la questione sul discorso di Ratisbona che non conoscevo, a proposito di un mio dibattito con lorenzo iniziato pochi articoli fa…scopro ora che Benedetto XVI ha chiarito che la famosa citazione “anti-islam” non rispecchia affatto il suo pensiero e lo ha dichiarato in mondovisione.
… e ridaie: mi specifichi dove io avrei fatto qualche commento sulla Lectio Magistralis del Papa Emerito a Ratisbona?
Ma dai. Se fosse vero pensate che andrebbe a sbandierare una cosa talmente enorme in giro?
Non ho ben capito cosa intendi…
L’unica verità è che se non se non sono riusciti a distruggere la Chiesa i Papi e le loro corti rinascimentali, la Chiesa è veramente fondata sulla Pietra: il libro di Nuzzi, al confronto dei fatti di allora, è solo una barzelletta.
E perché?
Siete così divertenti e patetici: leggervi mette sempre di buon umore…
La verità e scritta solo nei vangeli ed è solo la Parola trasmessa da Gesù Cristo figlio di Dio…
tutto il resto al massimo è l’espressione di una verità personale o di una mezza verità,
tutto il resto. Tutto quello scritto dagli uomini è caduco ed ogni cosa è stata, prima o poi,
confutata o caduta nell’oblio. Ci sono milioni di libri scritti negli ultimi 2mila anni
che sono usciti dalla memoria collettiva ed è interessante che questo accade
ancora oggi ed accade a tutti i generi dalle scienze alla filosofia alla religione.
Dire che un libro è vero dovrebbe avere come risposta la famosa
frase del famoso toscano “i libri si lascian scrivere…”
LOLli, sempre LOLli, fortissimamente LOLli!!!