Il prete con l’abito talare nei night club? Un probabile falso di Gianluigi Paragone

la7 prete night clubGira sul web il filmato che Gianluigi Paragone ha trasmesso durante il programma televisivo La Gabbia Open su La7.

Il giornalista Silvio Schembri ha ripreso con videocamera nascosta un uomo dal volto oscurato e dal linguaggio scurrile che, vestito da prete, gira per night club della pianura padana, appartandosi con delle prostitute.

L’uomo è disinvolto, non si preoccupa di come è vestito e di quel che sta facendo tanto, ripete, «poi mi confesso». E se qualcuno lo riconoscesse?, gli chiede il giornalista che finge di essere un cliente normale. «Non mi interessa – dice – Anche perché dentro trovi gente già sposata. Se vengono a saperlo gli dico: “Ti conosco e lo dico a tua moglie. Io al massimo mi confesso…”».

Perfino i commentatori dei quotidiani online che -si sa-, non sono dotati di particolare intelletto, hanno reagito in modo scettico davanti al servizio di Paragone. In gran parte anticlericali, molti fanno notare che l’uomo potrebbe essere stato chiunque: basta vestirsi da prete, avere il volto oscurato e recitare la parte. I click e le condivisioni sono assicurate. La trasmissione di La7 non rivela né il nome, né il luogo, né il locale, né mostra il volto dell’uomo. All’Espresso sono anni che confezionano servizi del genere, evidentemente hanno fatto scuola. Molti ritengono che l’uomo potrebbe tranquillamente essere un attore pagato, istruito sul cosa dire e nel toccare i temi più scabrosi: i soldi che usa per le serate, l’ipocrisia della fede e della morale sessuale cattolica ecc.

Nessuno oltretutto si è accorto di una evidente contraddizione. L’uomo, avvicinato dal giornalista, afferma: «faccio l’abbonamento, vengo sempre». Poco dopo lo si vede però vicino ad una escort e rivolgendosi al giornalista, parlando della donna, afferma: «Dice che ancora le mancava farlo con un prete!». Qualcosa non torna: non era un abitudinario? Ma, sopratutto, oggi quasi nessun sacerdote gira con l’abito talare indossato dall’uomo, nemmeno in parrocchia o in oratorio. Ad esso viene preferito il clergyman, vestito nero composto da camicia, giacca e pantalone nero, con colletto rigido bianco. Uno dei pochi che ancora lo indossa viene, guarda caso, trovato da La Gabbia in un locale del genere…

Certo, le cronache recenti ci hanno stordito con preti tutt’altro che rispettosi e coerenti verso la loro vocazione e la Chiesa che rappresentano. Non mettiamo in dubbio, purtroppo, che vi sia anche chi frequenta night club, ma che Paragone ci racconti di averne beccato casualmente uno che bazzica abitualmente questi ambienti, mostrandosi con disinvoltura e indossando spavaldamente un abito talare che più nessun religioso utilizza, che si confida al primo colpo con il giornalista come se lo conoscesse da una vita, che dice al momento giusto le battute perfette per un servizio scandalistico. Beh, ci sembra francamente davvero poco credibile.

L’ambiente di Libero, tra Feltri, Socci, Facci e Borgognovo, è ben poco attendibile, rispettoso ed oggettivo quando coinvolge la Chiesa cattolica. Che si sia aggiunto Paragone non sorprende, sorprenderebbe invece che qualcuno realmente credesse a questa probabile bufala.

la7 la gabbia

 

AGGIORNAMENTO 24/02/17
Un frate francescano ci ha scritto facendoci notare un’altra stranezza presente nel video: «La tonaca del presunto prete ha un particolare “hollywoodiano”, si vede penzolare un cordoncino con un nodo, di tipo francescano, ma scuro, non bianco come hanno i francescani. Notoriamente il cordone, “cingolo”, francescano da sempre stuzzica la fantasia cinematografica, dove si vedono le tonache più strane, di pura fantasia, mai corrispondenti a quelle reali, ma spesso con quell’elemento decorativo. Non esistono “preti” col “cingolo”. L’Ordine dei Minimi di San Francesco di Paola usa un cingolo marrone, non bianco, ma la tonaca è marrone, sono “frati” e non “preti” e di numero molto ridotto, dunque facilmente identificabili. Personalmente appena ho visto quel cordoncino, ho pensato fosse un attore».

 
La redazione

17 commenti a Il prete con l’abito talare nei night club? Un probabile falso di Gianluigi Paragone

  • Fabio ha detto:

    Il diavolo fa le pentole, come si suol dire, ma le pietanze che ci cucina all’interno, emanano odore sulfureo ben riconoscibile, anche perché, si sa, cuoce senza usare i coperchi.

  • Fabrizia ha detto:

    Ma infatti! La notizia puzza di bufala colossale. Nessuno gira più in talare, oggi. E cosa volevano farci credere: che l’abito fa il prete? Le Iene mi divertono, ma che delusione stavolta: possibile che non gli sia venuto un sospetto, un dubbio? Sono davvero così tanto in malafede? Peccato.

    • Boomers ha detto:

      Occhio che il filmato non è delle Iene ma di Paragone. Le Iene fanno peggio, aver tirato fuori il caso dell’Unar è un caso unico…anche se ieri sera si sono già allineate andando a casa di Luxuria e concedendogli una risposta, cosa che non fanno mai con nessuno.

  • minstrel ha detto:

    C’è un solo commento utile, questo: BUAHAHHAHAHA!

  • Livio ha detto:

    mettere Socci in mezzo a una comitiva di persone che non hanno alcun afflato cristiano è deprimente da parte vostra.

    • Mattia M. ha detto:

      Se l’afflato cristiano di Socci è insultare quotidianamente il Papa e i cattolici che lo seguono (“distruttore”, “anticristo” ecc.) preferisco di gran lunga l’fflato ateo Vittorio Feltri. E’ deprimente che un giornalista palesemente anticattolico come Antonio Socci trovi ancora qualche cattolico confuso che sia disposto a difenderlo…onestamente rimpiango le bordate di Corrado Augias.

      • Fabio ha detto:

        Quello che maggiormente infastidisce di Socci, non è il suo perseverare contro il Santo Padre e neanche il fatto che egli censuri o cancelli i post critici di molti utenti che prendono posizioni di pensiero diverse dalle sue; quello che più risulta nauseabondo, sono i commenti di alcuni utenti nel suo profilo Facebook, i quali si limitano ad idolatrarlo con frasi striminzite, smancerose e banali, oppure con smile infantili.
        Possibile che una persona non abbia altro da fare, che scrivere “bravo! grande! grazie, grazie, grazie! complimenti!” quotidianamente sul profilo di un personaggio pubblico?

        La cosa più paradossale, caro Mattia, non è quando un uomo intraprende una strada sbagliata o scorretta, bensì il seguito di popolo che lo induce a proseguire su quella strada.

      • Livio ha detto:

        chi è lei per valutare la confusione di un cattolico?
        Socci non le piace? benissimo. ma inserire quest’ultimo in una lista di anticattolici in compagnia di gente che ha un sentimento opposto è irriguardoso.
        Non sono certo uno strenuo difensore di tutte le sue tesi, ma per favore non dia patenti di confusione a chi non conosce.

        • Laura ha detto:

          Chi è Socci per valutare la confusione del Papa?
          Dai per favore, avete davvero stufato, è incredibile quanti adulatori ci siano di quell’estremista patetico.

          • Livio ha detto:

            adulatore a chi prego?
            Non potete sopportare un’opinione differente che date dell’adulatore e del confuso. a quando del fascista?

          • Salvatore ha detto:

            Signora Laura mi permetta di darle un consiglio: ci pensi bene prima di parlare. Parole come le sue potrebbero generare in alcuni un po’ di simpatia per Odifreddi.

  • Dario ha detto:

    Invito la redazione ad approfondire questo articolo, in cui il creatore di fake news dichiara di aver interpretato anche un prete. Che sia proprio lui quello del servizio: http://www.repubblica.it/tecnologia/social-network/2017/02/22/news/gabbani_coming_out_bufala_fake_news_saolini-158940290

    Concordo sulla scorrettezza nel definire Socci anticattolico. Trovo decisamente più anticattolico un Mons. Paglia che va dai radicali a far l’apologia di Pannella. Povera Chiesa: https://m.youtube.com/watch?v=4Krd1L-zpc

    • gennaro ha detto:

      “Povera Chiesa”…solita frase che si sente ripetere dai cattolici col ghigno in faccia che godono nel denunciare pubblicamente le presunte bassezze ecclesiastiche. La ribellione sessantottina dei cattolici via web è penosa. Poi se uno va a vedere le loro vite….altro che “povera Chiesa”…

    • Sebastiano ha detto:

      E tanto più che il suddetto monsignore (che oltretutto nessuno ha neanche redarguito) non è il solito viceparroco di qualche sperduto paesino di campagna.
      Naturalmente è più comodo dare del socciano-anticattolico-sedevacazionista-tradizionalista (e non so quanti altri “isti”) a chiunque osi dire una parolina oltre il “cattolicamente-corretto”.

  • Fabio ha detto:

    Io che seguo spesso gli appelli della Madonna di Anguera, (e che cerco anche di analizzarli e verificarne la fondatezza nel tempo), vi dico in tutta onestà intellettuale, che mai, come negli ultimi mesi, Ella continua a ripetere di seguire il vero magistero della Chiesa fondata dal Suo Gesù, che la verità e la salvezza sono contenute solamente nella Chiesa Cattolica.
    C’è tuttavia anche un lato molto inquietante, che non manca mai nei suoi ultimi appelli e che sembrerebbe riguardare il futuro imminente della Chiesa: IL TRADIMENTO DI ALCUNI PASTORI, i quali come ciechi condurranno altri ciechi, fino a causare dolore, divisione e disorientamento, sia nella Chiesa, sia fra il popolo del Signore, inoltre recentemente ha menzionato di un uomo orgoglioso, il quale cambierà perfino il Credo Apostolico, inserendo frasi non gradite a Dio.
    Ella comunque avverte, che coloro i quali semineranno zizzania nella Casa del Signore, dovranno rispondere seriamente dinanzi a Lui.

    Ora, indipendentemente che una persona possa credervi o meno a questi messaggi, io dico che, constatando il clima di astio ed acredine che si respira in certi ambienti della Chiesa, nonché in vari forum e blog, dove ognuno sembra volersi costruire una propria religione cattolica, oppure adoperarsi in reiterati e feroci attacchi al Pontefice, mi viene da pensare che la Madonna abbia ragione, anche qualora le apparizioni non fossero vere.

  • ezio ha detto:

    D’accordo su tutto… ma se fosse vero? Non può essere una discriminante l’abito talare perchè, chi vive a roma, ne vede molti girare in talare. Io ci andrei cauto a difendere sine die dopo tutto quello che è successo anche a Padova. Non è che nascondendo la testa sotto la sabbia che i problemi si risolvono. Ad esempio: come mai in questo sito non si parla dell’intervista al Generale dei Gesuiti laddove dice che all’epoca di Gesù non esistevano i registratori quindi non possiamo sapere cosa realmente abbia voluto dire o abbia detto? non lo trovate gravissimo? ed allora i Vangeli cosa sono? Io lo trovo di una gravità assoluta mettere in discussione la Parola di Dio… o è anticattolico denuniciare questo abominio?

  • Salvatore ha detto:

    Evidentemente le bugie hanno ancora le gambe corte.