Il fisico del Cern: «la causa dell’universo dev’essere trascendente»
- Ultimissime
- 15 Feb 2017
«Sono convinto che la fede cristiana è una credenza ragionevole e non vi è alcun conflitto tra le scoperte scientifiche e il cristianesimo. Ritengo che il Creatore dell’universo è il Dio della Bibbia». Così si è presentato Michael G. Strauss, fisico delle particelle del CERN di Ginevra e docente presso l’Università dell’Oklahoma.
Poche settimane fa ha infatti aperto il suo sito web personale (www.michaelgstrauss.com), motivandolo così: «Da qualche tempo ho l’opportunità di parlare nelle università, nelle scuole e nelle chiese circa l’intersezione tra la scienza e la fede cristiana. Spesso capita che la gente mi chiede se ho scritto qualcosa su questo per esplorare il tema in modo più dettagliato». Così è nata l’idea di uno spazio virtuale, decisione insolita per un ricercatore di un certo peso: apprezziamo molto dato che tale tematica sul web è solitamente, e purtroppo, inflazionata per la gran parte da avvocati del creazionismo biblico e scienziati dell’ateismo militante.
Esperto dell’interazione tra quark e gluoni e attualmente impegnato sulle proprietà del bosone di Higgs, Strauss ha scritto che «come scienziato professionista e come cristiano posso avere qualcosa da offrire alla discussione concernente il rapporto tra cristianesimo, la scienza e pensiero oggettivo». I suoi primi due articoli sono stati dedicati alla teoria del Big Bang, riflettendo sulla «ripugnanza che questa idea ha generato» fin dall’inizio in certi ambienti positivisti, la quale «è stata alla fine accettata solo perché le prove a suo favore sono schiaccianti e indiscutibili». E’ interessante la sua precisazione: «Quando si sente dire che gli scienziati discutono se il Big Bang si sia davvero verificato, in realtà stanno solo mettendo in discussione ciò che è accaduto nei primi 10 -35 secondi o giù di lì, non se vi è stato un inizio effettivo. Nessuno ha dubbi sul fatto che l’universo visibile era molto piccolo, caldo e denso, circa 13,8 miliardi di anni fa ed è da allora in uno stato di espansione».
Il problema è che a molti «non piace l’implicazione teologica e filosofica di un universo che ha avuto un inizio effettivo e continuano a cercare scappatoie. Eppure tutte le osservazioni che abbiamo, tutti i calcoli teorici, e anche alcuni calcoli proiettivi come il teorema di Borde-Guth-Vilenkin, danno credito alla conclusione che tutto lo spazio, il tempo, la materia e l’energia di questo universo ha avuto un inizio. Il Big Bang è un termine improprio perché non c’è stata una sorta di esplosione dato che non c’era nulla che esisteva che potesse esplodere. È l’origine dell’universo. Quindi, se questo universo ha avuto un inizio, allora la causa dell’universo non può essere una parte dell’universo. La causa deve essere trascendente, come l’idea cristiana di Dio».
Fa bene il prof. Strauss a non parlare di “prova di Dio”, non è saggio mischiare i piani. Ha probabilmente ragione anche quando scrive: «I teisti non avrebbero potuto delineare uno scenario migliore per sostenere il teismo». Lo stesso pensiero del fisico americano è condiviso da altri colleghi, anche importanti premi Nobel, come ad esempio Arno Penzias, Leon Max Lederman e Antony Hewish. Abbiamo raccolto le loro parole in questo dossier.
Strauss ha promesso altri articoli in cui discuterà degli scenari alternativi all’origine del nostro universo che non richiederebbero un inizio effettivo di esso, entrando dunque nel vivo del grande dibattito scientifico e filosofico su questa tematica. Buon lavoro!
La redazione
82 commenti a Il fisico del Cern: «la causa dell’universo dev’essere trascendente»
Non sorprende l’avversione per la teoria del big bang:
il grande sogno ateista è risolvere il mistero del nulla
che diventa qualcosa.
Campa cavallo.
Va beh-
Cattivoni non atei….in efetti sono tante le notti in cui non dormo per risolvere il dilemma.
«Quindi, se questo universo ha avuto un inizio, allora la causa dell’universo non può essere una parte dell’universo. La causa deve essere trascendente, come l’idea cristiana di Dio».
Io sono cattolico e la causa trascendente la chiamo Dio:
“In principio era il Verbo(λόγος), il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di Lui, e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.” (Gv 1.1-3)
Cristiano evangelico o cattolico?
C’e’ ne fossero di cristiani come lui che confinano Dio a 1e-40 secondi dall’inizio del tempo.
In Italia dobbiamo ancora sopportare terrapiattari omofobi antigaiole.
Attenzione. La fede cristiana sostiene che Dio è all’origine di tutte le cose, non solo perché ha creato l’universo dal nulla, ma anche e soprattutto perché mantiene nell’esistenza tutte le cose, in ogni istante, affinché non ricadano nel nulla.
Yep. Che alla fine mi sembra il ruolo davvero fondamentale di Dio come lo intende il Cristianesimo. Altro che Zeus, che era parte dell’Universo stesso, e che altro non era che un essere umano “aumentato”. A Zeus si puo’ obiettare “chi ha creato Zeus?” mentre al Dio cristiano una domanda del genere equivarrebbe a chiedersi perche’ 2+2=4.
Beh.. per ora sopportiamo pure i cristianofobi, non so se li conosce? Sono coloro che cercano una spiegazioni a tutto con soluzioni surrogate che stravolgono la verità pur di non parlare di Dio anche quando la stessa è palesemente davanti ai loro occhi. Ci sono stati e tuttora ne abbiamo le testimonianze di fatti che sono la dimostrazione di un Essere molto più grande dell’uomo che opera nel mondo direttamente o tramite i suoi messaggeri. Per esempio il miracolo del sole a Fatima visto da 70.000 persone o la “Tilma ” di Guadalupe solo per dirne un paio. Ma penso che il miracolo più grande che abbiamo davanti sia la vita stessa. Qualunque persona davanti ad un essere vivente dovrebbe restare esterrefatto. Niente si produce dal nulla e tutto ciò che vediamo è così complesso che l’uomo,dovrebbe semplicemente ringraziare Dio per tutte le meraviglie che solo una Sapienza infinita poteva fare.
Se poi ci mettiamo pure l’infinita Bontà del Padre Eterno che ha sacrificato suo Figlio per donarci la Vita Eterna, come minimo dovremo rigraziazzarlo in eterno in Paradiso, ed è ciò che noi cristiani faremo un giorno quando saremo al Suo Cospetto.
Perché invece di rifiutare Dio a priori non cercate la Verita’, valutando anche la possibilità di un Essere superiore che potrebbe essere la vostra salvezza? Forse perché è scomodo, vorebbe dire mettere in discussione la vostra vita…forse, ma ne vale la pena,perché nulla in questo mondo può pareggiare il dono della Vita Eterna.
Esattamente, Giampietro, concordo!
Già il fatto che noi stessi esistiamo, che il creato si rigeneri quotidianamente sotto ai nostri occhi, con le sue innumerevoli leggi geologiche e biochimiche, dovrebbe suscitare un istinto di meraviglia nell’uomo e il desiderio di donare una poesia di rigraziamento a Colui che è e che volle che anche noi vedessimo, pur non facendone caso.
Concordo pienamente con te
Beh, cerca e ricerca …
Cercare e ricercare non fa male, su questo credo che siamo tutti d’accordo.
Io comunque ci andrei piano a dire che il Dio cristiano avrebbe “causato” il Big Bang. Mi sembra comunque una versione XXI secolo degli dei greci. Preferisco una visione un po’ piu’ filosofica, in cui Dio e’ la risposta alla domanda “perche’ c’e’ qualcosa invece che nulla” e Cio’ che permette agli oggetti contingenti di esistere. Purtroppo l’ho spiegato molto male. Se trovero’ il video dell’astronomo vaticano Guy Consolmagno – che per me e’ l’erede di George Coyne – che spiega bene quanto sopra lo postero’.
Cio’ detto consiglio di dare un’occhiata al sito di Strauss – sembra davvero interessante.
Max adesso ti stupisco…..questa volta per alcuni aspetti, ma solo per alcuni aspetti,mi trovo in accordo con quanto dice il fisico.
Vedi che non sono di parte? 🙂
Vi riporto le parole che la Madonna di Anguera, avrebbe detto al veggente Pedro Regis, (uso il condizionale, giacché le apparizioni non sono state ancora riconosciute ufficialmente dal Vaticano e perché suppongo che alcuni di voi potrebbero non credervi, anche se io avrei voluto scrivere “ha detto”, in quanto ci credo e perché ho avuto il piacere di conoscere personalmente il veggente), in merito ai misteri dell’astrofisica e più in generale dell’universo:
“Il Signore lo permetterà e gli uomini vedranno la meraviglia nascosta nell’universo: ecco il nome di colui che vive e regna per sempre.” (Messaggio del 17 agosto 2007)
Vi sono comunque anche altri messaggi di Anguera riguardanti i misteri ancora insondabili dell’universo, che tuttavia un giorno verranno scoperti perché il Signore lo permetterà, specifica la Madonna.
Potete reperire questi messaggi, sia sul sito ufficiale della Madonna di Anguera, sia in altri siti indipendenti, come ho avuto modo di vedere.
Alcune persone provano anche a dare un’interpretazione più o meno razionale o fantastica ai messaggi in questione, (liberi di farlo), solo che si rischia di far passare una propria teoria come fosse il vero messaggio della Madonna, inducendo altra gente a credervi.
Da Cristiano, credo e dico che l’universo sia di origine Divina, indipendentemente da quello che qualsiasi scienziato del Cern o della Nasa possa dire, indipendentemente anche dai messaggi della Madonna di Anguera, piuttosto che di Medjugorie o di Itapiranga, tanto per fare degli esempi. Anche perché leggo un pò di tutto qua e là, ma evito i settarismi madonniani, quanto l’arrogante positivismo ateo, contrario a priori a qualsiasi “particella spirituale.”
Sostanzialmente Credo nella Genesi della Bibbia, dopo di che nella mia capacità di giudizio e discernimento, la quale, tuttavia, può presentare a volte degli errori.
Mi affeziono a varie cose, ma non m’innamoro mai di nessuna che non sia il bene che voglio a Dio Padre.
Tempo fa ebbi modo di leggere il capitolo riguardante “l’Alfa e l’Omega”, tratto dai quaderni della mistica italiana Maria Valtorta, la quale avrebbe ricevuto, (condizionale di nuovo), una moltitudine di messaggi da Gesù Cristo, sia riguardanti i misteri dei tempi passati, sia quelli a venire.
Rimasi sbalordito nell’apprendere ciò che ad un tratto avrebbe dichiarato il Maestro, ovvero che nell’universo vi sarebbero MILIONI DI PIANETI IN CUI SONO PRESENTI ESSERI VIVENTI, (milioni, non decine, centinaia o migliaia, che già comunque sarebbero tanti!), pianeti anche giganteschi e abitati, molto più vasti della nostra Terra.
“Sarei un Dio misero e limitato, se avessi posto la vista soltanto sulla Terra”, concludeva il suo racconto.
Chissà quali civiltà, continenti, foreste, mari, cieli e animali si celano oltre le tenebre del cosmo! Forse anche niente di tutto questo, o soltanto questo, forse altre gravità e leggi naturali differenti da quelle che conosciamo noi, in grado di sviluppare ambienti e forme di vita impensabili anche per la nostra immaginazione, ed incompatibili con le leggi fisiche di nostra conoscenza.
Dio è Grande!
Il Big Bang è un termine improprio perché non c’è stata una sorta di esplosione dato che non c’era nulla che esisteva che potesse esplodere.
E’ improprio dire che “prima” del BB non c’era nulla.
Se invece l’intento é di affermare che “prima” del BB non c’era niente (di destinato ad esplodere…) allo stesso modo il fisico commette, secondo me, un errore.
Comunque lo si veda il BB é “solo” un passaggio della storia della realtà fisica; prima c’era qualcosa che deterministicamente ha portato a qualcosa di successivo…
Il BB non può quindi essere considerato IL momento in cui Dio ha fatto nascere la realtà fisica.
Dio, come ragione del perché delle cose, non può che essere “causa prima” ed é campo di speculazione di religione e filosofia.
Il BB, inteso come prima “attuazione” modellabile della realtà fisica che ci circonda é “causa seconda” ed é campo di speculazione esclusiva della scienza.
“Il BB non può quindi essere considerato IL momento in cui Dio ha fatto nascere la realtà fisica”. Ma può essere considerato, ipoteticamente (e sottolineo l’avverbio), come ciò che è accaduto subito dopo.
Ma può essere considerato (il BB), ipoteticamente (e sottolineo l’avverbio), come ciò che è accaduto subito dopo.
Non penso sia così.
La realtà é deterministica e qualsiasi evidenza del suo essere presuppone un “prima” e un “dopo” (in senso non solo temporale ma in senso materico/dimensionale/temporale); QUESTO da un punto di vista “scientifico” (e qui finisce la scienza…).
Da un punto di vista “filosofico” penso che Dio NON ha “creato” la realtà fisica a noi percepibile e studiabile ma piuttosto la realtà fisica E’ parte di Dio nelle categorie dell’essere di Dio per noi in qualche modo percepibili/intuibili/speculabili; in quanto parte di quelle categorie a noi percepibili/intuibili/speculabili dell’essere stesso di Dio la realtà a noi percepibile esisteva, esiste ed esisterà (senza un inizio e senza una fine).
Da un punto di vista religioso il percepibile/intuibile/speculabile allo stesso modo esisteva/esiste ed esisterà sempre MA trovando ragione d’essere nell’essenza stessa di Dio (che é infinito amore come ci ha insegnato Gesù…) e in tale assestamento pare debba essere configurata la “speculazione escatologica” con cui ogni essere vivente prima o dopo si trova ad affrontare. Riuscendo a tener a freno l’egoismo indotto dal libero arbitrio (ovviamente).
Quando la realtà dell’Uomo finirà (e non può essere che così.. prima o dopo – e non in senso solo temporale – ) ritorneremo ad essere parte di un “qualcosa” che trascende quello che ora riusciamo ad intuire e di cui del resto non c’é alcuna ragione logica per rodersi il fegato di non riuscire a capire. Se infatti fosse “tutto chiaro” non avrebbe probabilmente senso l’esistenza e l’essere stesso dell’Uomo (almeno nelle parti che ci é dato di percepire/speculare).
Da un punto di vista “filosofico” penso che Dio NON ha “creato” la realtà fisica a noi percepibile e studiabile ma piuttosto la realtà fisica E’ parte di Dio nelle categorie dell’essere di Dio per noi in qualche modo percepibili/intuibili/speculabili; in quanto parte di quelle categorie a noi percepibili/intuibili/speculabili dell’essere stesso di Dio la realtà a noi percepibile esisteva, esiste ed esisterà (senza un inizio e senza una fine).
Rispondo : Dire come sopra citato e’ come ribadire il concetto di panteismo e relegare Dio alla natura stessa . Semplicemente sbagliato. Solo Dio e’ eterno senza inizio ne’ fine, anche se non riusciamo a spiegarlo ( siamo umani ). Dio e’ più trascendente di quanto pensiamo, Lui le crea le leggi, di qualsiasi tipo, perche’ quello a cui veramente dobbiamo soffermarci a considerare e’ la sua santita’ intesa come carattere, personalita’ divina, amore e giustizia, un po’ come un grande archetipo ( ma il termine e’ ancora inappropriato ) infinito unito al suo potere creativo. Noi non possiamo spiegarci Dio, ma possiamo leggere nella creazione il suo carattere di Santità’ e Giustizia, in questo caso compresa come equilibrio, conoscenza e amore.
Rispondo : Dire come sopra citato e’ come ribadire il concetto di panteismo e relegare Dio alla natura stessa . Semplicemente sbagliato. Solo Dio e’ eterno senza inizio ne’ fine, anche se non riusciamo a spiegarlo ( siamo umani ). Dio e’ più trascendente di quanto pensiamo, Lui le crea le leggi, di qualsiasi tipo, perche’ quello a cui veramente dobbiamo soffermarci a considerare e’ la sua santita’ intesa come carattere, personalita’ divina, amore e giustizia, un po’ come un grande archetipo ( ma il termine e’ ancora inappropriato ) infinito unito al suo potere creativo. Noi non possiamo spiegarci Dio, ma possiamo leggere nella creazione il suo carattere di Santità’ e Giustizia, in questo caso compresa come equilibrio, conoscenza e amore.
Io non riesco a capire una cosa però. Se Dio è onnipotente perché la Chiesa ha accettato le teorie evoluzionistiche ed Adamo ed Eva sono mito? Non sarebbe stato in grado di creare due Sapiens Sapiens data la sua onnipotenza?
Per la fede cattolica Adamo ed Eva non sono affatto mito. Anzi, la discendenza di tutto il genere umano dalla coppia dei nostri genitori è un requisito essenziale per fondare teologicamente e comprendere adeguatamente il concetto basilare di peccato originale e, di conseguenza, quello di Redenzione operata da Cristo. Senza di questi, la fede cattolica non sta in piedi.
Ah bene, ma allora Dio ha permesso l’evoluzione dell’uomo fino allo stadio di Sapiens Sapiens e da lì si è rivelato proibendo il frutto della conoscenza ad Adamo ed Eva ed essi cogliendolo, hanno commesso il peccato originale?
Semplificando al massimo, e’ qualcosa del genere.
Ci si chiede quando Dio avrebbe donato l’anima intellettiva e religiosa agli homo sapiens sapiens. Lo stesso Ratzinger – della cui ortodossia spero nessuno dubiti – rispose: quando “Adamo” penso’ a Dio per la prima volta.
La pagina di Wikipedia non e’ una cattiva sintesi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Evoluzionismo_e_Chiesa_cattolica#La_Chiesa_ammette_l.27evoluzionismo
Allora perché Dio si è rivelato proprio a questo stadio evolutivo? Non avrebbe potuto aspettare uno stadio evolutivo più avanzato così che l’uomo avrebbe potuto capire con più facilità il suo disegno senza cadere nel peccato originale? Adamo ed Eva non sono mito, ma la creazione in sette giorni lo è?
A parte che forse queste domande andrebbero fatte al Padreterno e non a me… credo che tutto sia proporzionato. Non credo che il peccato originale di Adamo ed Eva sia stato costruire la bomba atomica ma, per quello che essi potevano capire allora, disobbedire apertamente con Dio e decidere per loro conto cosa fosse giusto e cosa no. Che se ci fai caso aprendo il giornale, e’ quello che continua a succedere.
Mi è venuta in mente un’altra domanda , forse più plausibile, Adamo ed Eva erano gli unici Sapiens Sapiens o vi erano altri individui della stessa specie a cui però Dio non si è rivelato? La scienza comprende l’Eva mitocondriale, ma non fa riferimenti ad un Adamo primordiale.
Ah e un’altra cosa ( scusate se pongo domande in tempi diversi, ma ripensandoci mi vengono in mente), il frutto della conoscenza è il sesso giusto? Gli ominidi prima del Sapiens Sapiens come avrebbero potuto evolversi se non avessero potuto accoppiarsi, dato che avrebbero commesso peccato? Anche Adamo ed Eva sarebbero figli del peccato a questo punto od il sesso avrebbe cominciato ad essere peccato da quel momento?
Ma dove hai fatto catechismo?…
Il frutto del peccato non e’ il sesso.
Il frutto del peccato e’ la superbia.
Credere di poter diventare come Dio. Questa fu la tentazione del serpente.
Disobbedire a Dio.
Sinceramente questo tema non fu mai stato affrontato, sono anche passati decenni, io sapevo essere il sesso perché Adamo ed Eva non erano sposati, per cui commisero il primo adulterio.
Adamo ed Eva furono creati per fecondare l’Eden, l’uomo non era corrotto dal peccato poiche’ era simile a Dio.
Il matrimonio non era ancora stato istituito,perche’ nn esisteva ancora la rivelazione,la chiesa e i sacramenti, che entrarono nel proggetto salvifico di Dio dopo la disobbedienza di Adamo ed Eva.
Gli antichi prima della rivelazione non potevano conoscere la strada della salvezza.
Adamo ed Eva vanno interpretati in chiave simbolica, così come la creazione in sette giorni. Il problema è semplice da risolvere. Molti evoluzionisti cattolici si arrovellano non poco a causa di questi dilemmi logici. Alcuni di questi per giustificare il salto ontologico tra uomo e animale( uomo e animale in senso metafisico) ricorrono agli equilibri punteggiati di Gould o persino al saltazionismo. Ma non è necessario perchè costituisce un falso problema.
Ciò che ci distingue dagli animali è la metacognizione, capacità che appartiene solo al sapiens sapiens. Ed è questa la capacità che ci permette rispetto agli altri animali di afferrare il problema di dio( o di dar vita alla filosofia più in generale) o al contrario della sua negazione. Ci deve essere stato un primo antropoide che grazie a questo ha sentito quella dimensione spirituale che lega gli uomini a dio, grazie ad un processo già avviato dai suoi predecessori, processo che va visto come un continuum durante la scala evolutiva.
Ma non è necessario postulare per questo macro mutazioni, perchè semplicemente questo primo “Adamo”può essere nato come animale e morto come uomo. Il miracolo può essere avvenuto all’interno di una vita stessa, ma si tratta di un processo così sottile e quasi impercettibile ai nostri sensi da apparire paradossale. Così come è difficile per noi cogliere quell’attimo che separa al tramonto, il giorno dalla notte, agli occhi di dio non dovrebbe costituire nessun problema.
No, Adamo ed Eva secondo la fede cattolica devono essere esistiti, sennò verrebbe meno il peccato originale, mi ha già risposto Max infatti al riguardo. Non possono essere interpretati in chiave simbolica.
No, Adamo ed Eva secondo la fede cattolica devono essere esistiti, sennò verrebbe meno il peccato originale, mi ha già risposto Max infatti al riguardo. Non possono essere interpretati in chiave simbolica.
Ed io cosa ho detto? Esistiti appunto in senso simbolico, allegorico, che termini vuoi che utilizzi? In che modo l’interpretazione simbolica annullerebbe il peccato originale?
Quindi se non ho capito male, Adamo ed Eva sono esistiti per aver commesso il peccato originale, però sono simboli stessi delle loro figure bibliche perché sono un’allegoria come la creazione del mondo in sette giorni. Sono nati animali ma morti uomini, perché Dio può comprendere questo passaggio che noi non riusciamo, rivelandosi a loro e proibendogli il frutto della conoscenza, tutto ciò perché Dio è onnipotente?
Adamo ed Eva erano sicuramente scimmie antropoidi, non è chiaro se fossero sapiens sapiens come noi o meno. Per sommi capi il discorso è questo, tuttavia mi è un po oscuro cosa c’entri l’onnipotenza in questo contesto.
Essendo onnipotente Dio avrebbe potuto creare due homo Sapiens Sapiens, pero non lo ha fatto perché non si sa bene ancora se fossero homo Sapiens Sapiens o meno.
Adamo ed Eva sono esistiti veramente per la semplice ragione che sono veramente esistiti un primo essere umano con tutte le caratteristiche della specie homo sapiens (Adamo: umanità, uomo, fatto di terra rossa, tratto dalla terra), ed una prima donna (Eva: madre dei viventi, che suscita la vita) che ha partorito un altro essere umano della specie homo sapiens: l’uomo è per il 99% composto di idrogeno, ossigeno, carbonio e azoto ma, come sia veramente apparso sulla terra, non è ancora stato scientificamente accertato.
Il peccato originale, come narrato nel libro sapienziale che chiamiamo Bibbia, consiste nel voler diventare come Dio senza voler rispettare il percorso voluto da Dio.
Adamo ed Eva, sempre secondo la Bibbia, ebbero i primi rapporti sessuali una volta estromessi dall’Eden.
Non e’ bene che l’uomo sia solo.
Nella bibbia invece non e’ specificato il contrario, anzi pare che l’atto facesse parte del progetto di Dio tra l’uomo e la Donna.
L’atto esisteva anche prima ma non era macchiato dal peccato che lo ha corrotto insieme a tutto il resto,alla natura umana e a tutto il creato.
@Sara
E’ vero che “i due saranno una sola carne” è stato detto nell’Eden, però è anche vero che dell’unione come la conosciamo ora si parla solo dopo la cacciata: cosa succedeva prima ha dato la ad interminabili e cavillose discussioni teologiche…
Si noti che lo zero in fisica è ugualmente privo di significato come l,infinito. Se l’infinito è in qualche modo il “limite” irraggiungibile in una serie di moltiplicazioni per 10, lo zero è il “limite” inaccessibile in una serie di divisioni per 10. Né lo zero né l’infinito esistono in fisica. La stessa incapacità della fisica si incontra per il Big Bang. La dimensione dell’universo tende verso zero, la densità e la temperatura tende verso l’infinito quando ci avviciniamo all’origine, a questo punto la teoria deve paleselmente dichiarare forfait ! Il Big Bang non può essere descritto tramite la teoria attuale.
Già, come nel caso della materia nera, l’energia nera è un’impostura per la semplice ragione che non è stata prevista da nessuna teoria ! A questo punto sembra essere lecito affermare che nessuna scoperta non si è mai avverata senza ricorrere ad una solida teoria o modello matematico. Nonostante questo, non sara di certo la filosofia, la metafisica, od una qualsiasi ideologia religiosa che potrà in un prossimo avvenire trovare una teoria razionale o soluzione « che tiene la strada » a questo enigma, ma la SCIENZA !
NB Evocare dio, non importa il quale, sulla nostra ignoranza e/o capacità cognitiva non proprio fenomenale, non puo’ fare altro che ostacolare o ritardare –a me sembra- le risposte….A torto
Spiegami perché “evocare” Dio come causa prima increata ostacolerebbe o ritarderebbe le risposte?
Tieni inoltre presente che il concetto cattolico di Dio come causa prima increata, porta con se il concetto di leggi universali da Lui stabilite che la mente umana può indagare.
Ostacolare o ritardare le risposte? Perché mai?
Questi sono due binari in parallelo ——————————
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Nel primo binario scorre la scienza, nel secondo la Fede. Ognuno è indipendente dall’altro; un po’ come i poteri dello stato.
La ricerca della scienza è totalmente svincolata da quelle che certamente per te debbono essere mere congetture o superstizioni religiose o filosofiche.
La ricerca della Fede, invece, va oltre a quella che la scienza, (o per meglio dire, una piccola parte di essa), cerca d’intravvedere con un telescopio o con acceleratore di particelle.
Ci sarà un vincitore, un domani, su chi giungerà per primo alla certezza della Verità, non preoccuparti, ma ora evita d’insinuare senza logiche giustificazioni, che la scienza sarebbe rallentata od ostacolata dalla religione, poiché i motivi te li ho appena spiegati in modo… geometrico.
🙂
…Spiegami perché “evocare” Dio come causa prima increata ostacolerebbe o ritarderebbe le risposte?….
Lorenzo & Fabio :
Perché sotto profilo strettamente razionale, il concetto di Dio con gli attributi che viene definito dalla religione cattolica (e non solo) non è neanche un’ipotesi, perché lo sia deve imperativamente essere dimostrata o confutata !
Inoltre, perché mai dovrei credere in un’entità onnipotente, onnisciente, d’amore infinito ecc..quando non esiste la minima prova concreta della sua pretesa esistenza ? Come potrei ritenere ragionevole che Dio manifesti un amore infinito verso le sue « creature » quando abbiamo prove indiscutibili che gente innocente (bambini o neonati ad esempio) nascono con tare, malformazioni o patologie severe che rendono la loro esistenza insopportabile ? Che catastrofi naturali, terremoti, asteroidi e altre calamità avvengono nella più grande indifferenza o apatia di chi potrebbe –se volesse- evitarle ?… C’est ici que le bât blesse….
L’esistenza di Dio appartiene alle verità metafisiche, a ciò che è oltre il mero concetto scientifico di realtà. L’uomo con la sola ragione può intuirne l’esistenza (pensiamo alle sempre valide Cinque Vie di Tommaso d’Aquino), ma non nel senso che probabilmente intendi tu, sperimentalmente.
Con la “seconda navigazione” di Platone si è aperto all’uomo un orizzonte sino ad allora poco esplorato, magistralmente esposto in seguito da Aristotele e Tommaso d’Aquino.
Poi ovviamente tu sei libero di rifiutare in blocco la metafisica classica (ne esiste un’altra?), a quel punto però non c’è più modo di dialogare, a mio parere.
Infine, anche nei Vangeli è scritto che Dio nessuno lo ha mai visto, ma Egli si è degnato di mostrarsi all’uomo nel Suo Figlio Unigenito, seconda perdona della Trinità.
Non è che, per caso, anche tu non hai ben chiara la differenza tra «Come si vadia al cielo, e come vadia il cielo»?
Caro Alessandro, credo che pure tu convenga con me, se inizio col dirti che NESSUN uomo, istituzione o circostanza della vita, possa costringerti forzatamente a credere in Dio, quindi la tua domanda “perché dovrei credere in un’entità superiore, quando non esistono prove della sua esistenza?”, non trova ragione di essere.
Per fortuna, come tu sai, non esistono tribunali ecclesiastici che mettano a repentaglio la tua incolumità fisica, nè il tuo libero pensiero, se dichiari di non credere in Dio.
La Fede non va inculcata per forza, come invece fanno certi insegnanti nelle scuole o negli atenei, i quali pretendono, esigono, che un giovane impari la matematica in tutte le sue forme ed espressioni algebriche o trigonometriche, (magari anche ben oltre il minimo indispensabile che serve poi nella vita quotidiana), quasi fosse un credo filosofico o una questione che faccia la differenza tra la vita e la morte.
La Fede non è neanche spada puntata contro il petto, o coltello alla gola, come vorrebbero gli islamici del tipo: credi ad Allah, o muori! Oppure, in alternativa, schiavo a vita.
La Fede in Cristo è un’ispirazione volontaria, mai indotta, inculcata o forzata.
Credere nel Dio Cristiano è paragonabile ad un uomo che soffermatosi ad ammirare un angolo di creato, di lì ad un pò scopre di avere vocazioni alla poesia, alla musica o alla pittura, ispirato da ciò che i suoi occhi avevano analizzato.
La tua domanda sul perché esistano le “brutture” della vita e della natura, mi sembra una retorica a cui neanche la scienza è mai riuscita a dare spiegazioni pregnanti di assoluta certezza.
Sarebbe come constatare che ci ammaliamo, invecchiamo e moriamo, dando quindi le colpe a Dio per certi eventi del tutto naturali insiti nelle stesse leggi della biologia e della genetica.
Senza poi tener razionalmente conto, che una buona parte delle problematiche che affligge l’umanità, (patologie degenerative e oncologiche comprese), è causata dall’uomo stesso, grazie a scelte alimentari e stili di vita perniciosi, ambienti insalubri o inquinati, radiazioni elettromagnetiche, sostanze nocive usate in ogni settore industriale, medicinali o vaccini ancora poco sperimentati o con potenziali principi attivi o eccipienti tossici, radioattività dovuta a disastri di centrali atomiche o test di armamenti nucleari.
Tante, troppe volte, l’uomo, anche quello di SCIENZA, è stato causa del suo stesso male, per aver voluto usare l’intelletto senza il supporto della sobrietà e del buon senso.
Fede e scienza, caro Alessandro, non si possono intersecare in un piano cartesiano, dove una rappresenta l’ascissa e l’altra l’ordinata, o non nella maniera che intendi tu.
Veramente esistono moltissime prove logiche ed ontologica da Anselmo a Godel ad altri quindi eviterei di dire cose nn vere
pendesini vs fabio! epico, degno dell’apocalisse di giovanni!
Si’, e’ vero. Per fortuna Thomas ha ricordato una cosa assolutamente corretta: il Dio Cristiano non e’ un “ente” fisico, ma metafisico (non e’ nemmeno “un ente”, ma ci siamo capiti), e non c’entra singoli eventi fisici dell’Universo. Gia’ i “natural philosophers” cristiani del Medioevo condannavano duramente l’idea di spiegare eventi naturali invocando Dio – “tipico delle menti deboli”, dicevano. Da questa “metodologia naturalistica” sarebbe poi derivata la mentalita’ della scienza moderna; spieghiamo i fenomeni fisici senza invocare divinita’ capricciose o senza bloccare la nostra razionalita’ e chiuderci in un “dio l’ha fatto”.
Inoltre questo approccio non c’entra nulla con la teodicea (problema del male).
concordo su tutto, ma ti chiedo, non credi che tutto ciò abbia portato alla diffusione dell’ateismo?
Se si intende ateismo nei confronti di una visione infantile di dio (quella descritta nel mio intervento di sopra), potrei essere d’accordo con te. A mio modesto parere, la filosofia cristiana ha posto Dio nel ruolo piu’ essenziale possibile: la spiegazione del perche’ ogni cosa esiste. Altro che un giove che tira fulmini dalla nuvoletta.
Purtroppo molte persone, specie nella dominante cultura anglosassone, forse sanno qualcosa di Fisica ma ignorano la Filosofia scolastica, per cui comprensibilmente concludono che dio (“d” volutamente minuscola) non esiste. O peggio ancora non sanno ne’ Fisica ne’ Filosofia.
ok. solo una cosa max. Non è detto però che solo chi ignora la filosofia scolastica possa gistificare il suo ateismo o agnosticismo. Indubbiamente l’AT(e probabilmente il kalam è il più rappresentativo) rappresenta l’arma più potente in assoluto del cristianesimo, però c’è chi anche conoscendo bene la scolastica continua ad esserne critico e mantenere la sua non credenza. Ad esempio Anthony Kenny. Lo conosci?
Avrei dovuto essere piu’ preciso.
Se ignori la filosofia scolastica, non capisci cosa il Cattolicesimo intende per “Dio” ed e’ facile concludere (letteralmente, da ignorante) che “dio” non esista. Ovviamente, come dici tu, puoi anche conoscere la filosofia scolastica e concludere che contiene errori che negano le conclusioni.
Quello che e’ importante, a mio parere, e’ che la gente sappia di cosa sta parlando, anche se poi non e’ d’accordo sull’esistenza del Prime Mover.
Purtroppo molti filosofi moderni sconoscono o conoscono molto male la filosofia scolastica, specie nel mondo anglosassone. Tempo fa, quando lavoravo in USA, entrai in una libreria e diedi un’occhiata ai manuali di filosofia li’ presenti. Mi vennero i capelli bianchi nel leggere i capitoli dedicati ai filosofi del Medioevo.
Per fortuna non e’ cosi’ con tutti e Kenny e’ la felice eccezione. E ricordo che anni fa, un finesettimana, seduto in una poltrona di una famosa libreria di Londra, ho passato un’oretta a leggermi le sue review della filosofia scolastica. E ricordo di non essere stato d’accordo sulle sue conclusioni. Ovviamente tu avrai un parere diverso.
P.S. ovviamente uno non dovrebbe andare a Londra per leggersi Kenny e la filosofia scolastica di sabato, ma vabbe’…
Il termine Big Bang fu un termine coniato da Boyle in una trasmissione radiofonica che prendeva in giro la teoria di Laimatre troppo simile al Fiat Lux biblico sul perché poi si sia perpetuare quel nome nella storia è un mistero
Heisenberg, premio Nobel, fondatore della meccanica quantistica, disse:
“Chi si abbevera al bicchiere della scienza dopo i primi sorsi diventerà ateo, ma in fondo al bicchiere lo aspetta Dio”
Prima di iniziare a scrivere, voglio dire che non ho alcun intento di offendere, nè di essere scorretto. Il mio commento non è inerente a ciò che è scritto nell’articolo, ma lo pubblico su questo sito perché lo considero luogo in cui circolano in modo non univoco è assolutamente di parte le varie idee (mi riferisco alla sezione commenti). Ho avuto modo di scoprire come parecchi storici, sicuramente i più autorevoli, siano concordi sul l’esistenza storica di Gesù, affermando però che quest’ultimo non avesse alcun carattere divino o misericordioso, ma che fosse un personaggio politico, sociale ed apocalittico. Vi sfido perciò a citarmi opere, pubblicazioni, articoli di studiosi (preferibilmente storici o antropologi) che smentiscano (o tentino di smentire) l’idea da me sopra citata.
Peace!
*in modo non univoco e assolutamente non di parte
Buonasera Aldo, se non ho capito male, nel tuo intervento tu sostieni (insieme ad altri ovviamente, seguendo l’esempio di “parecchi storici, sicuramente i più autorevoli”) che Gesù Cristo fosse un semplice uomo, magari importante, ma stringi stringi alla fine semplicemente un personaggio politico, sociale ed apocalittico del suo tempo; solamente in seguito, per vari motivi che qui non stiamo ad analizzare, per i suoi seguaci si sarebbe “trasformato” in Dio, Seconda Persona della Trinità, Logos incarnato ecc. autore di numerosi miracoli, Risorto dai morti, asceso in cielo ecc.
La mia ricostruzione del tuo pensiero è esatta?
Esatto, analisi che ha colto nel segno. Ci tengo ad avvertire che non ho una particolare preparazione, si tratta del mio pensiero basato su ciò che conosco.
Partiamo da tre presupposti:
1. Nessuno storico, antropologo, sociologo ecc. potrà mai dimostrare in senso positivo o in senso negativo l’esistenza di Dio, la divinità di Gesù Cristo e simili, in quanto trattasi di argomenti che esulano dai campi di indagine delle rispettive discipline.
2. Nemmeno la scienza come la conosciamo da Galileo in poi ha diritto di parola in materia: essa si occupa di studiare come funziona il mondo, non il perché esista, tantomeno studia l’esistenza di “cose” non sperimentalmente dimostrabili (Dio, anima, angeli, Paradiso/Inferno ecc).
Qui entrano in gioco la metafisica (se ci limitiamo alla sola ragione) e la teologia (se consideriamo anche la virtù della fede).
3. Giova ricordare infine come quasi tutte le discpline umanistiche (e non solo) nate o fiorite dopo l’Illuminismo soffrano di un difetto d’origine, vale a dire sono sostanzialmente avverse alla religione cristiana ed alla sua visione del mondo e dell’uomo, e cercano in ogni modo di delegittimarla e di distruggerne le fondamenta, ovviamente invano.
Sì ma il mio discorso ora riguarda l’ambito puramente storico. Mi piacerebbe leggere delle idee, fondate su dati storiografici, che smentiscano coloro che dicono che la figura di Gesù costruita nei Vangeli sia scaturita da invenzione e non rispecchia la sua vera predicazione o concezione sociale.
Penso di aver capito cosa intendi.
Ti consiglio prima di tutto un classico sul tema: “Ipotesi su Gesù” di Vittorio Messori; inoltre, dello stesso autore, “Dicono che è risorto” e “Patì sotto Ponzio Pilato”, a completare la trilogia.
Fa al caso tuo anche il recente “Dai Vangeli a Gesù Cristo” di Joseph Grifone.
Per un discorso più completo sulla fede, ti consiglio il percorso in tre volumi di Luigi Giussani: “Il senso religioso”, “All’origine della pretesa cristiana” e “Perché la Chiesa”.
Infine, un’opera con un taglio diverso dalle precedenti, eccezionale esposizone della fede cattolica anche a chi non crede e vuole saperne di più: il “Corso inusuale di catechesi” di Giacomo Biffi.
Grazie mille senz’altro mi informerò. Si può considerare Missori uno storico?
In senso stretto, direi di no. Ti assicuro, per quanto possa valere il mio parere, che il suo “Ipotesi su Gesù” è una lettura che vale la pena intraprendere.
Per quanto riguarda storici di professione, ti consiglierei senz’altro Rodney Stark: tra i suoi libri, l’ultimo uscito da poco “False testimonianze”.
Altri storici che si sono cimentati in analisi sul cristianesimo sono: Christopher Dawson, Thomas E. Woods, Angela Pellicciari, Barbara Frale, Regine Pernoud.
Buona lettura!
Mi correggo: Rodney Stark è un sociologo, non uno storico (e nemmeno cattolico, tra l’altro).
Di questi autori non ho trovato alcun libro riferito strettamente a Gesù e la sua figura nel Vangelo.
Lo studio più completo è certamente “un ebreo marginale” di J.P. Meier, che ha il pregio anche di chiarire perché esistano poche (si fa per dire) testimonianze storiche “non di parte” su Gesù.
Attento però alle recensioni e riassunti di libri di storici famosi che puoi trovare in rete o sui giornali. Spesso le tesi di questi studiosi vengono traviate se non inventate. Uno su tutti Bultmann, spesso citato a sproposito per negare la figura storica di Gesù descritta nei Vangeli.
Mi permetto di evidenziare che questi tentativi di demitizzazione di Cristo rappresentano il secondo passo di un percorso subdolo e fallimentare di negare l’esistenza di Gesù.
Fallito ormai del tutto il tentativo di negare l’esistenza storica del Cristo (ormai ci sono troppi documenti e reperti), si cerca di sminuirne gli aspetti soprannaturali e divini. Certamente nessuno storico potrà dimostrare i miracoli, ma molti sostengono che gli apostoli furono comunque testimoni di fatti soprannaturali talmente evidenti da dare la vita per testimoniarli. I loro racconti, poi raccolti nei Vangeli, furono così convincenti che ancora oggi ne parliamo.
Molti vogliono negare la divinità di Gesù, non per amore della verità, ma per odio dei suoi insegnamenti.
Ciao Thomas, mi complimento con la tua esposizione, degna da vero intellettuale.
Razionalmente parlando, siccome i Vangeli presentano un Gesù che afferma di essere Dio:
– o Gesù era un pazzo visionario,
– o Gesù era veramente Dio.
Tieni presente che molti studi sulla storicità di Gesù sono stati intrapresi per dimostrare la falsità dei Vangeli.
Io per l’appunto vado alla ricerca di testi oggettivi. Lo studio che si pone come tesi quella di dimostrare la falsità non parte da basi oggettive, come anche uno studio che si pone come tesi quella opposta.
A proposito di ciò sono ora venuto a conoscenza dell’opera di Meier. Qualche vostro giudizio a riguardo?
Se gli studiosi sono seri, poco importa che siano partiti per dimostrare che Gesù era un mito: è anche grazie a quelli come loro che è stato dimostrata la storicità di Gesù.
Su Meier io non saprei consigliati: mi dispiace.
Quale storicità intendi? (Politico/apocalittica o misericordiosa/altruistica)
Parlo della storicità di una personaggio chiamato Gesù che era un maestro ebreo con discepoli e che è stato condannato a morte per crocefissione dal procuratore romano.
Se poi la Sua predicazione sia stata politico/apocalittica o misericordiosa/altruistica, e discussione ancora aperta in quanto dipende molto da come si vogliono leggere le Sue parole…
Io credo che senza dubbio la predicazione contenuta nei vangeli sia altruistico/misericordiosa, il mio dubbio è: le parole dei vangeli possono essere attribuite a quell’uomo condannato alla crocifissione?
Avresti avuto il coraggio, come hanno fatto molti testimoni di quelle parole, di farti uccidere per testimoniare la loro veridicità?
A proposito di Gesu :
Una delle più antiche relazioni che abbiamo della “parola” di Gesù è riportata, a quanto pare da quello che noi chiamiamo il Vangelo di Tommaso. Gli storici conoscevano l’esistenza tramite dei frammenti prima che gli archeologi scoprissero il testo, nel XX secolo, in un manoscritto completo risalente al secondo secolo dopo Cristo. Stranamente, questo testo relativamente breve –che le autorità religiose passano la maggior parte del tempo sotto silenzio, considerandolo apocrifo- riferisce appunto le parole di Gesù; non una sola parola o allusione sulla sua divinità, sulla redenzione, la sua condanna o del suo supplizio. Trattasi solamente di un uomo che parla ad altri uomini, e che poi, qui, sembra a volte disprezzano le donne ! Sic….
Ho involontariamente ignorato il commento, non credevo fosse in risposta alla mia domanda, perciò chiedo scusa.
Noto però che la datazione del Vangelo di Tommaso è del 140 d.C. circa secondo la maggioranza delle fonti.
Negli anni 50 e precisamente nel 1954 ho avuto molti avvistamenti ufo e ho visto cadere sopra di me la famosa lana di vetro,filamenti lunghi fino a 4 m che raccolta in mano spariva subito e non lasciava traccia sulle mani.E da allora ho cominciato a dubitare su molte cose:Praticamente l’informazione data a scuola ha molte lacune,in poche parole la spiegazione di cose dell’Universo date da ricercatori erano false,la verità supera la fantasia ,ho ricevuto un messaggio visivo da un ufo:Ho visto in cielo formarsi un frattale,prima è apparso un piccolo triangolo rosso a cui si è aggiunto un trapezio e via via altri 5 trapezi da formare in cielo un grande rettangolo rosso per 5-6 sec ,poi l’ipotenusa ha cominciato a tremolare e la fiamma ha cambiato colore è diventata giallo-biancastra come un razzo il mezzo è partito verso il cielo con 3 velocità di fuga. la prima lenta,la seconda veloce e la terza ha accelerato in maniera paurosa lasciando una scia di fumo rosa che si è dissolta in mezz’ora.Sono arrivato a 2 risposte ho c’è un Dio oppure un ente galattico che insemina i pianeti
Sei sicuro di non aver assistito al fenomeno dei capelli d’angelo, scientificamente noto come “spider balooning”?
Trovo sempre interessanti gli articoli che parlano di scienza. Trovo però sbagliato vedere il “Big Bang” come un indizio dell’esistenza di Dio e apprezzerei anche che si pubblicassero le diverse teorie che cercano una spiegazione alternativa al fenomeno. Infatti credo che gli indizi per credere all’esistenza di Dio li abbiamo già, sono tre e sono già ampiamente sufficienti.
Il primo è la nostra consapevolezza di esistere, che è quello che veramente siamo e che rappresenta la nostra identità. Se pensiamo che il nostro corpo muta continuamente di per se non può identificare alcuna identità.
Il secondo è la nostra capacità decisionale, che per quanto possa essere limitata la possiamo sentire e dimostrare, aldilà di strampalate teorie spacciate per “verità”. E’ la dimostrazione che abbiamo un “quid” che va aldilà del caso e aldilà della rigida determinazione. Nulla vieta di credere che questo quid sia un’illusione e indebolire a tal punto la nostra volontà da diventare degli “zombie”, così come nulla ci vieta di crederci fermamente e temprare la nostra volontà per meglio affrontare le circostanze della vita, talvolta piacevoli altre spiacevoli.
Il terzo è quella formidabile forma di energia che la scienza ci ha svelato che ha quelle caratteristiche di onnipotenza (sempre più scienziati sono convinti che “il vuoto quantico” abbia infinite possibilità di creare energia/materia/leggi fisiche e, probabilmente, infiniti universi), onniscienza (l’informazione permea l’universo, dal DNA agli “entanglement”), onnipresenza (questa forma di energia la vediamo dappertutto e pare inesauribile) ed eternità (siamo in presenza di un qualcosa che mai si esaurirà).
A questo punto ritengo ragionevole ritenere che dietro questa infinita energia ci sia anche infinita consapevolezza di esistere e di capacità decisionale tale da poter essere considerata come entità, qualcosa che ovviamente sfugge a qualsiasi metodo sperimentale, tranne forse quello dell’utilizzo diretto della nostra stessa consapevolezza di esistere, tramite particolari forme di meditazione. Ritengo che questa entità sia talmente grande e meravigliosa che non possa fermarsi alla creazione di un unico universo. L’amore che sprigiona è infinito, per infinite “consapevolezze di esistere” aldilà della nostra più fervida immaginazione. Ecco perché da credente preferisco una spiegazione scientifica al “Big Bang” piuttosto che parlare di “singolarità” e così credo debba fare ogni buon scienziato, anche e soprattutto se credente.
Quindi per la “par condicio” indico una teoria alternativa che tra le tante esposte mi è piaciuta di più: il nostro Universo è creato da un enorme buco nero e ogni buco nero può essere considerato un diverso universo. Diversi fisici ed in particolare il nostro Carlo Rovelli pensano che lo spazio sia granulare e come tale non può essere compresso fino a diventare infinitamente piccolo. Quindi ad un certo punto lo spazio materia non può contrarsi ulteriormente e “rimbalza”. Se ci pensiamo bene questo è proprio quello che vediamo nei buchi neri, o meglio in quella zona di confine che chiamiamo “orizzonte degli eventi”, oltre la quale abbiamo un mondo inaccessibile, dietro il quale può capitare di tutto. Quindi ritenere che la materia collassi in un punto infinitamente piccolo è solo una ipotesi. In realtà quel che succede all’orizzonte degli eventi è che cresce esponenzialmente all’aumentare della massa del buco nero. Più esattamente ogni volta che la massa raddoppia, raddoppia il raggio dell’orizzonte degli eventi e quindi il volume diventa ben otto volte più grande. Questo significa che la densità media della materia, aldilà dell’orizzonte degli eventi, diminuisce di ben quattro volte, ogni volta che la massa del buco nero raddoppia. E’ quindi più ragionevole credere che man mano che la materia entra nel buco nero, anziché collassare al centro, si distribuisce uniformemente. Questo significa che già la densità media nei grossi buchi neri al centro delle galassie sia di gran lunga inferiore alla massa del pianeta meno denso del nostro sistema solare e quindi le leggi fisiche possono benissimo essere le stesse di quelle che osserviamo nell’Universo. Tale ipotesi a mio parere può anche essere sottoposta a sperimentazione. In particolare possiamo verificare quanto segue.
1) Se le dimensioni dell’Universo e la relativa densità media riscontrata sono compatibili con quella di un buco nero di pari dimensioni. Se stimare la densità media del nostro Universo può essere facile molto più difficile è stimare le sue dimensioni. Non sappiamo infatti quanto è esteso perché lo vediamo ai suoi confini com’era tredici miliardi di anni fa e non sappiamo quanto estesa sia la parte non visibile, sfuggita per sempre alla nostra capacità di osservazione a causa dell’espansione dell’Universo stesso. L’intervallo di valori è quindi molto ampio e da quanto ho capito non consente di scartare l’ipotesi.
2) Misurare la variabilità dell’espansione dell’Universo. Infatti se questo è un enorme buco nero la sua espansione dipende dalla capacità, nell’espandersi, di inghiottire nuova materia e quindi si dovrebbero rilevare, con periodi di osservazione abbastanza lunghi, delle differenze di velocità nella sua espansione.
3) Misurare la variabilità della densità media. Espandendosi l’Universo diminuisce la sua densità media. Teoricamente la densità media dovrebbe ridursi di otto volte ogni volta che l’Universo raddoppia, mentre se è un buco nero la densità diminuisce di quattro volte ogni volta che raddoppia. La differenza è notevole e quindi con periodi sufficientemente lunghi e con strumenti di particolare precisione qualche stima si potrebbe fare.
4) Vedere la compatibilità con l’energia e la materia oscura. Intuitivamente direi che tale ipotesi potrebbe spiegare sia l’una che l’altra. Infatti la materia entrando nel buco nero si dovrebbe distribuire uniformemente ma se al momento dell’ingresso è particolarmente concentrate potrebbe causare delle irregolarità. Queste potrebbero favorire la formazione di galassie e quindi giustificare la “materia oscura”. L’ingresso di nuova materia favorisce l’espansione dell’Universo-buco nero e quindi evitare il “big crunch” ovvero giustificare l’ “energia oscura”.
5) Vedere la compatibilità con la radiazione di fondo. Un bravo matematico può calcolare come dovrebbe essere la stessa se l’Universo si fosse creato da un enorme buco nero.
6) Vedere l’ingresso di nuova materia. Qui forse le cose sono molto complicate, perché se l’ingresso di nuova materia attinta dall’esterno avviene in maniera diffusa per tutto l’Universo a noi noto sarà difficile rilevarla ma con i progressi tecnologici forse non è impossibile.
Mi piacerebbe sentire sia il parere di qualche esperto in materia, sia il parere di credenti, ovvero se vedono tale ipotesi come qualcosa di meno gradito rispetto all’ipotesi di un “Big Bang” generato da una singolarità.
Il problema non è tanto cosa c’era prima del BB: a quello, se ci riuscirà, darà una risposta la scienza.
La domanda a cui i cristiani rispondono Dio è: chi ha posto le leggi che hanno permesso all’universo di essere quello che è, comunque esso si sia formato?