Scalfarotto #staisereno, la tua non è famiglia: lo dice anche Rodotà (e la Costituzione)

Ognuno può affermare ciò che vuole: “la nostra è una famiglia”, diranno i gruppi poligamici, le coppie omosessuali, la nonna con il nipote, i single con il loro gatto e quattro amici del cuore. Ma a livello giuridico, è la Costituzione italiana che va presa come riferimento.

Dovrebbe saperlo Ivan Scalfarotto, sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, che inviato un sms al suo amico Maurizio Crozza (ha collaborato a tre edizioni di “Crozza Italia”) dopo che il comico ha affermato in televisione che nulla resta dei tre anni del governo Renzi. «Caro Maurizio: in primavera mi sposo», gli ha risposto Scalfarotto. «A quel punto la mia famiglia e la tua saranno finalmente uguali in diritti, dignità e libertà. E lo saremo quindi anche io e te». Scalfarotto ha poi pubblicato il suo messaggio sulla pagina Facebook.

Davvero l’attivista Lgbt ritiene che, grazie alle unioni civili, il suo rapporto di coppia possa essere equiparato alla famiglia di Crozza? L’articolo 29 della Costituzione è chiaro: la famiglia è «una società naturale fondata sul matrimonio». Scalfarotto può accedere al matrimonio? No, quindi la sua non può essere ritenuta “famiglia”. Con l’art. 30 la Costituzione chiede inoltre di disciplinare la condizione dei cosiddetti figli naturali, mentre nell’art. 31 «misure economiche ed altre provvidenze» che agevolino la «formazione della famiglia» e «l’adempimento dei compiti ad essa relativi, in primis la protezione della maternità». Nella coppia Scalfarotto non esisteranno mai la maternità e i “figli naturali” di entrambi i componenti: questo rende oggettivamente diseguale la loro unione con quella delle coppie formate da uomo e donna (e la sterilità o infertilità, come già spiegato, non è obiezione valida).

A chiarire che questo sia l’orientamento della Costituzione ci ha pensato nel 2010 la Corte Costituzionale chiarendo che «l’istituto del matrimonio civile, come previsto nel vigente ordinamento italiano, si riferisce soltanto all’unione stabile tra un uomo e una donna». A chi volesse tacciare di discriminazione chi osa ricordare tutto questo all’onorevole Scalfarotto, ricordiamo che è sempre tale sentenza a ribadire che «la normativa medesima non dà luogo ad una irragionevole discriminazione, in quanto le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio». Nel 2015 la Cassazione ha ribadito «che la mancata estensione del modello matrimoniale alle unioni tra persone dello stesso sesso non determina una lesione dei parametri integrati della dignità umana e dell’uguaglianza». Sempre nel 2105, il Consiglio di Stato ha a sua volta chiarito che «il matrimonio omosessuale deve intendersi incapace, nel vigente sistema di regole, di costituire tra le parti lo status giuridico proprio delle persone coniugate (con i diritti e gli obblighi connessi) proprio in quanto privo dell’indefettibile condizione della diversità di sesso dei nubendi, che il nostro ordinamento configura quale connotazione ontologica essenziale dell’atto di matrimonio».

A ribadire l’incostituzionalità di una “famiglia” omosessuale è stato Bruno Ferraro, presidente Aggiunto Onorario Corte di Cassazione: «la pretesa di porre sullo stesso piano l’unione tra uomo e donna e l’unione tra due soggetti dello stesso sesso è giuridicamente sbagliata e costituzionalmente insostenibile». Il giudice emerito della Corte Costituzionale, Sabino Cassese ha confermato: «Le linee costituzionali sono chiarissime: le unioni omosessuali vanno garantite e riconosciute, ma non come famiglia bensì come formazioni sociali», la coppia coniugata e quella omosessuale non sono equiparabili. Perfino il giurista Stefano Rodotà lo ha dovuto amaramente ammettere: «i giudici della Corte Costituzionale si piegano al codice che parla soltanto di matrimoni tra uomini e donne». Per i padri costituenti «il modello matrimoniale consegnato alle regole giuridiche è un dato di realtà irriformabile. Non si rendevano conto che stavano cambiando le regole del gioco. Il riferimento alla tradizione millenaria della famiglia, pronunciato dalla nostra Corte costituzionale, non compare in nessun’altra giurisprudenza». E si potrebbe continuare citando il giurista Giovanni Verde e l’ex presidente della Corte Costituzionale, Gaetano Silvestri, intervenuti a chiarire l’inesistenza giuridica di una “famiglia” omosessuale.

La legge sulle unioni civili, come abbiamo già sottolineato, permette solamente alle coppie dello stesso sesso di definirsi “specifiche formazioni sociali”, non certo “coniugi” o “famiglia”. Ricordarlo a Scalfarotto è un atto di giustizia e di verità, non di offesa. Non se la prenda! Anzi, ora Maurizio Crozza saprà cosa scrivere nel suo sms di risposta.

La redazione

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39 commenti a Scalfarotto #staisereno, la tua non è famiglia: lo dice anche Rodotà (e la Costituzione)

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  1. lorenzo ha detto

    I nazisti erano convinti di essere la razza eletta e Scalfarotto non può essere convito lui e il suo compagno sono una famiglia?
    Siete intolleranti e contro la libertà di pensiero…

    • graziano ha detto in risposta a lorenzo

      Scalfarotto è libero di pensare ciò che vuole….Vuole dire che il ghiaccio scalda? Che 2 per due fa 180? Che le noci sono carne? Che la pietra sfama e le tovaglie si mangiano? Ma che dica quel che vuole! Ma bisogna o no fare i conti con la realtà? Ad essere accusati di intolleranza sono quelli che non la pensano come te, Lorenzo, tra l’altro basandosi su dati di fatto? Ma non è proprio la tua,la vera intolleranza, che accusa addirittura di essere nazisti chi sostiene- e lasciamo pure il beneficio del dubbio- con prove fondate,ciò che è oggettivamente incontrovertibile, addirittura l’inequivocabile norma scritta della carta costituzionale?La Costituzione parla di famiglia come unione tra un uomo e una donna!!!E lo fa, fondandosi sul dato naturale evidente e incontrovertibile, e non, come fate tu e tanti altri, PRESCINDENDO dallo stesso…

      • sara ha detto in risposta a graziano

        Forse lui lo diceva in senso ironico……

        • graziano ha detto in risposta a sara

          ….Vero, l’ho capito immediatamente dopo e chiedo scusa di vero cuore a Lorenzo…Infatti, leggendo i suoi interventi successivi, ho compreso il mio flop….scusate…

        • graziano ha detto in risposta a sara

          ….Vero, l’ho capito immediatamente dopo e chiedo scusa di vero cuore a Lorenzo…Infatti, leggendo i suoi interventi successivi, ho compreso il mio flop….scusate…

      • lorenzo ha detto in risposta a graziano

        Non dimenticare che la costituzione prende solo atto di cosa sia la famiglia, che è ha originato i clan, che hanno originato i paesi, che hanno originato le nazioni.

        Si vuole ora sancire che una, due, più persone e, volendo, anche animali, debbano positivamente essere considerate alla stregua della famiglia? Perché porre un freno alla follia?

  2. Mirandola ha detto

    Rodotà è estremamente a favore del matriomnio gay infatti voleva unalegge MOLTO più forte:
    http://tinyurl.com/jv8rolj

    “Il riferimento alla tradizione millenaria della famiglia”

    che proprio per essere millenaria non è più accettabile nella sensibilità moderna.

    Marzo 2015, STRASBURGO, Parlamento Europeo:

    Le unioni civili gay sono un diritto umano. Con 390 voti a favore, 151 no e 97 astensioni, l’Europarlamento ha votato a favore del riconoscimento del matrimonio tra due persone dello stesso sesso.”
    Il Parlamento prende atto dell’evolversi della definizione di famiglia. E raccomanda che le norme in quell’ambito tengano in considerazione fenomeni come le famiglie monoparentali e l’omogenitorialità”.

    Raccomandazione raccolta in ritardo, ma pur sempre accolta nonostante le violenze perpetrate dai movimenti cristiani.

    Sono innumerevoli le sentenze, da voi ovviamente omesse, che hanno riconosciuto pieno diritto ad adozioni ed unioni omosessuali già contratte, nonchè le condanne alla vostra dottrina in merito alla discriminazione e agli abusi sui minori.

    Nel 2014 la Commissione ONU per i diritti sui minori afferma che:

    la Commissione è preoccupata dalle passate dichiarazioni della Santa Sede sull’omosessualità che contribuiscono alla stigmatizzazione sociale e alla violenza contro gli adolescenti lesbiche, gay, bisessuali e transgender e contro i figli allevati da coppie di persone dello stesso sesso.

    Con riferimento alla precedente preoccupazione sulla discriminazione in base al genere,
    invita inoltre la Santa Sede ad assumere misure attive per rimuovere dai libri di testo delle scuole cattoliche tutti gli stereotipi di genere che potrebbero limitare lo sviluppo dei talenti e delle attitudini dei ragazzi e delle ragazze e minare le loro opportunità educative e di vita.

    Due omosessuali hanno quindi pieno diritto umano di formare una propria famiglia, con la presenza di bambini da precedenti relazioni o di adozioni.

    Bambini come quelli un tempo illeggittimi, che subiscono nuove forme di discriminazioni.

    Non c’è infatti alcun motivo razionale per escludere le famiglie gay: in base a quale principio i gay avrebbero dovuto essere esclusi dall’istituzione famigliare?

    Un motivo semplice: per non minacciare la credibilità delle autorità religiose cristiane e islamiche.

    Per la teocrazia è necessario eliminare ogni minaccia al proprio potere, leggittimato dai testi sacri e sui quali i gay sono condannati emarginati e condannati a morte,
    come la chiesa ha nuovamente chiarito nel 2008 quando si rifiutò di firmare la moratoria contro la pena capitale ai gay.

    Per preservare questa dottrina che autorizza il vostro potere non avete scrupoli ad calpestare la dignità di chiunque: bambini, omosessuali, donne e malati.

    ” L’articolo 29 della Costituzione è chiaro: la famiglia è «una società naturale fondata sul matrimonio». Scalfarotto può accedere al matrimonio? No, quindi la sua non può essere ritenuta “famiglia”. ”

    Certo che puo accedere al matrimonio, è questo che sancisce la legge sulle unioni civili. Solo per soddisfare la vostra radicale omofobia è stato adottata la locuzione “unioni civili”.

    Il matrimonio gay è neccessario proprio per dare compimento all’articolo 29
    “L’articolo 29 della Costituzione è chiaro: la famiglia è «una società naturale fondata sul matrimonio».

    per questo è stato necessario legiferare sulle UC.

    Con l’art. 30 la Costituzione chiede inoltre di disciplinare la condizione dei cosiddetti figli naturali, mentre nell’art. 31 «misure economiche ed altre provvidenze» che agevolino la «formazione della famiglia» e «l’adempimento dei compiti ad essa relativi, in primis la protezione della maternità».

    Esatto, infatti è proprio per agevolare la formazione di una famiglia per indivuidui gay che il matrimonio deve essere valido anche per gli omosessuali.

    “Nella coppia Scalfarotto non esisteranno mai la maternità e i “figli naturali” di entrambi i componenti”

    esattamente come per ogni coppia eterosessuale che non può o non vuole.

    “questo rende oggettivamente diseguale la loro unione con quella delle coppie formate da uomo e donna (e la sterilità o infertilità, come già spiegato, non è obiezione valida).”

    non è stato affatto spiegato, poichè la capacità di avere figli non è una condizione necessaria in nessuna legislazione sul matrimonio!

    A chiarire che questo sia l’orientamento della Costituzione ci ha pensato nel 2010 la Corte Costituzionale chiarendo che «l’istituto del matrimonio civile, come previsto nel vigente ordinamento italiano, si riferisce soltanto all’unione stabile tra un uomo e una donna».

    FALSO: non era affatto nè una definizione nè una constatazione dei termini nè una promulgazione legislativ, la Corte Costituzionale non fa leggi,
    era semplicemnte un rierimento alla allora vigente legislazione che impediva il matrimonio gay.

    “A chi volesse tacciare di discriminazione chi osa ricordare tutto questo all’onorevole Scalfarotto, ricordiamo che è sempre tale sentenza a ribadire che «la normativa medesima non dà luogo ad una irragionevole discriminazione, in quanto le unioni omosessuali non possono essere ritenute omogenee al matrimonio»

    E la normativa è cambiata!

    La sentenza non ha affatto tratto conclusioni di merito e giudizi sulla famiglia e infatti oggi, in Italia, il matriomonio gay è una realtà.

    “Ricordarlo a Scalfarotto è un atto di giustizia e di verità, non di offesa. Non se la prenda! Anzi, ora Maurizio Crozza saprà cosa scrivere nel suo sms di risposta.”

    Cambiare nome alle cose, e non certo la sostanza, è il segno indelebile del vostro odio e della vostra omofobia.

    Siete la dimostrazione di quanto la religione sia amorale e incompatibile con la società civile.

    “La legge sulle unioni civili, come abbiamo già sottolineato, permette solamente alle coppie dello stesso sesso di definirsi “specifiche formazioni sociali”, non certo “coniugi” o “famiglia”.”

    Questo è solo quello che alla vostra ignoranza e odio di animo piace sentirsi dire.

    Perchè invece si parla proprio di famiglia e di coniugi a tutti gli effetti.

    I poveri e stupidi cavilli che avete cercato di estorcere hanno testimoniato solo la vostra miseria morale.

    E infatti una delle clausole che siete riusciti ad ottenere è quella di stabilire che in una coppia gay non ci deve essere il vincolo della fedeltà coniugale.

    Un vergognoso cavillo che legalizza i tradimenti per cercare disperatamente qualunque appiglio per ghettizare e umililare in ogni modo le famiglie gay.

    Ma come la storia insegna sarete voi ad essere umiliati, tutto questo rimmarrà per i posteri a giudizio delle vostre volgari persone.

    Mi immagino le vostre facce e ilvostro stomaco quando su RAI TRE vengono trasmessi i racconti e i matrimoni gay nella trasmissione

    “Stato civile – L’Amore è uguale per tutti”

    Scalfarotto è certamente sereno ma voi no perchè…. siete su un binario morto.

    • sara ha detto in risposta a Mirandola

      Se non altro c’e’ da riconoscerti l’impegno che ci metti…

      Ma ce li hai gia’ preimpostati o li crei sul momento?..

    • lorenzo ha detto in risposta a Mirandola

      Spiegami una cosa:
      se il parlamento europeo decidesse con 751 voti a favore e l’onu con 193 paesi a favore che i gay possono volare senza ali, i gay potrebbero forse volare?

      • Gianfranco ha detto in risposta a lorenzo

        Sarebbe comunque un’ingiustizia. Di chi? Se non crede in Dio sarà la natura. Che mondo crudele!

      • Klaud ha detto in risposta a lorenzo

        No, non potrebbero volare in nessun caso. Però possono sposarsi…

        • lorenzo ha detto in risposta a Klaud

          Poco importa che possano volare veramente, a loro basta che una legge positiva affermi che possono farlo e sono convinti di poterlo fare veramente: si accontentano di poco…
          Se poi qualcuno più perspicace degli altri prende atto che non potrà mai volare, può sempre accusare qualcun altro di non applicare la legge e chiedere i danni morali.

    • Michele ha detto in risposta a Mirandola

      “Un motivo semplice: per non minacciare la credibilità delle autorità religiose cristiane e islamiche”

      Eh già, Modestino, Ulpiano giù giù fino a Napoleone tutti cristiani bigottoni.

      Comunque Shiva, io e mio fratello siamo legati da vincolo affettivo, siamo entrambi single, possiamo contrarre un’unione civile? Dopotutto non vedo perché visto che la famiglia ci assicuri essere in perenne evoluzione e che “l’amore è uguale per tutti”? Ed inoltre non nuociamo a nessuno, ci aiutiamo a vicenda e vietarcelo sarebbe discriminatorio verso la minoranza di coloro che vogliono sposare i propri consanguinei.

      • lorenzo ha detto in risposta a Michele

        Sono solo dei bigotti clericofascisti e non te lo lasciano fare: io volevo far sposare mio figlio con mio padre in modo che mio figlio disoccupato potesse avere la pensione di reversibilità, ma mi hanno detto che non è possibile…

    • Roberto Abate ha detto in risposta a Mirandola

      SAlve a tutti!

      Mirandola scrive:
      “violenze perpetrate dai movimenti cristiani”
      “vostra omofobia”
      io non conosco bene il significato della parola “omofobia” ed anzi
      ho come la sensazione che venga usata in diversi modi quasi tutti
      a sfondo polemico, però conosco la parola “violenza” e posso
      dire senz’altro che nel mondo, in tutti i secoli ed in tutte le
      società di violenza ce ne sia sempre troppa,
      è per questo che almeno a mio modesto parere accusare di “violenza”
      qualcuno, in qualsiasi discorso rischia di spostare il discorso
      sul versante violento piouttosto che su quello pacato o pacifico
      ergo io non lo userei per avvalorare delle mie tesi, ma ognuno
      può stare dalla parte che vuole ovviamente !

      eppoi un incomprensibile:
      “condanne alla vostra dottrina in merito alla discriminazione e agli abusi sui minori”
      Scrive la parola “dottrina” ma nella “dottrina” cristiana non ci sono discriminazioni
      di nessun tipo, anzi, forse ha sbagliato sostantivo, forse non conosce il significato di “dottrina”
      forse non conosce affatto nulla della “dottrina” cristiana… non lo so ma io le consiglierei
      di essere più attenta alle parole che scrive se non ne conosce bene il significato
      altrimenti perde credibilità tutto il teso…

      scrive anche, e secondo me in modo un po’ ‘rischioso’:
      “per non minacciare la credibilità delle autorità religiose cristiane e islamiche”
      di solito i sedicenti atei (conosco atei di molti generi ma quelli che io definisco
      sedicenti sono quelli che in particolare sembra ce l’abbiano con i cattolici
      ed il vaticano) se la prendono solo con i cattolici, al massimo con i cristiani,
      stanno bene attenti, quasi sempre, a nominare i musulmani e l’Islam… questa
      Mirandola è molto coraggiosa e la sua spavalderia mi piace molto…

      ancora scrive in modo impreciso:
      “non è stato affatto spiegato, poichè la capacità di avere figli non è una condizione necessaria in nessuna legislazione sul matrimonio!”
      Invece è spiegato da apposito link ipertestuale inserito nell’articolo.
      Di nuovo un errore semantico può svalutare tutto il testo,
      consiglierei maggior attenzione.

      In buona sostanza quando si vuole produrre un testo in contrapposizione
      è sempre buona cosa usare parole pacate (evitare parole violente come
      la stessa parola “violenza”) e circostanziare le proprie argomentazioni usando
      per quanto possibile un tono sottotono (direi) umile piuttostoc he il contrario
      e sopratutto cercare di esprimere concetti perlomeno veritieri e corretti
      perché inserire nel commento parti erronee o incomprensibili, come quelle
      da me evidenziate, rischia di svalutare l’intero testo.
      Con buona pace della buona comunicazione e sopratutto
      del confronto di idee. Sempre se di confronto si tratta e non
      di contrtapposizione a prescindere.
      saluti

      RA

  3. Sebastiano ha detto

    Uh oh, è tornato Shiva101…

    • giovanna ha detto in risposta a Sebastiano

      Cara trollona, ma non ti stanchi mai di copia e incollare ? Eppure il senso dell’articolo e anche il riferimento a Rodotà era chiarissimo : credevi di smontarlo e l’hai confermato in pieno, come spesso ti accade. Grazie per l’enorme lavoro che fai.

  4. gianfrancoclassecinquantasei ha detto

    ..nel frattempo registriamo che i gay hanno diritto alla reversibilità della pensione…come tutte le altre coppie …..grazie Europa..dei burocrati …ed alla legge Cirinnà….

  5. Germano ha detto

    Quando i russi si resero conto di non poter difendere Mosca dall’avanzata napoleonica, l’abbandonarono, e sappiamo cosa avvenne poi. Se i termini matrimonio e famiglia sono stati svuotati, abbandoniamoli e troviamone altri che definiscano quelli che sono i concetti tradizionali condivisi in ambito cristiano. Siamo certi che là nessuno potrà inseguirci. Oppure dovremmo avere il coraggio e la pazienza di aggiungere l’aggettivo “cristiano/a” ogni volta che parliamo del nostro matrimonio o della nostra famiglia: “Sei invitato al mio matrimonio cristiano”, “Nella mia famiglia cristiana siamo in quattro”, “Ci siamo sposati cristianamente nel 2003”. È una sciocchezza questo che ho scritto? Non completamente….

    • lorenzo ha detto in risposta a Germano

      I cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per il modo di parlare, né per la foggia dei loro vestiti.
      Infatti non abitano in città particolari, non usano qualche strano linguaggio, e non adottano uno speciale modo di vivere…
      Risiedono poi in città sia greche che barbare, così come capita, e pur seguendo nel modo di vestirsi, nel modo di mangiare e nel resto della vita i costumi del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, come tutti hanno ammesso, incredibile…
      Come tutti gli altri uomini si sposano ed hanno figli, ma non ripudiano i loro bambini. Hanno in comune la mensa, ma non il letto…
      (lettera a Diogneto) 

    • Klaud ha detto in risposta a Germano

      Germano, hai detto una cosa molto corretta e di buon senso: infatti è da qui che nascono molti contrasti con chi non è ligio alle regole cristiane.
      Vale a dire che, a cominciare dal Papa, sia chiaro nella comunicazione che certi obblighi sono indirizzati unicamente ai credenti.
      Invece la regola è quella di pretendere che le regole specifiche della religione siano da imporre a tutti.

      • lorenzo ha detto in risposta a Klaud

        Leggi e regole promanano:
        – dalla testa,
        – dal cuore,
        – dal ventre,
        – dai piedi.

        Quelle religiose dalla testa e dal cuore,
        quelle sul matrimonio gay dal ventre e dai piedi.

      • Germano ha detto in risposta a Klaud

        Ehi, Klaud, non farmi dire quello che non volevo. Nella nostra società democratica nessuno impone niente. Ognuno gioca la propria partita, a volte vincendo, a volte no. Negli ultimi decenni i laicisti hanno imposto molto di più di quel che hanno imposto i cristiani. Vero?

        • Klaud ha detto in risposta a Germano

          Citami una legge ”laicista” che va contro la libertà dei credenti.
          (Se pensi a qualcosa come il matrimonio omosessuale, l’eutanasia ecc. sei fuori strada: nessuno li impone a te).

          • lorenzo ha detto in risposta a Klaud

            Se le laicissime idee di Mario Mieli riguardo ai bambini diventassero leggi, andrebbero contro la tua libertà?

            • Klaud ha detto in risposta a lorenzo

              Andrebbero contro la libertà dei bambini e potenzialmente contro la mia. Infatti non sono mai state prese in minima considerazione.
              Ma l’affermazione di Germano parlava di leggi laiciste approvate e imposte: quali sono?
              Le farneticazioni di questo Mieli non sono il pensiero laico.
              Sicuro che costui non sia credente? Perché nei blog ne ho incontrati molti di gay che recriminavano contro l’omofobia della Chiesa ufficiale.

              • lorenzo ha detto in risposta a Klaud

                Ricordi quelle sulla sterilizzazione forzata di talune persone?

                Mieli & c sostenevano che i bambini erano piacevolmente consenzienti…

                • Klaud ha detto in risposta a lorenzo

                  No, non ricordo casi di sterilizzazione forzata, ma immagino che, ammesso siano avvenute, si riferissero a persone non in grado di autodeterminarsi; se è così dove è il problema, sarebbe meglio, secondo te che un individuo con pesanti tare psichiche possa generare?
                  Comunque il discorso era su supposte leggi laiciste a danno dei credenti.
                  Anche il codice della strada è una legge laicista dal momento che non è ispirata dalla religione?

                  • lorenzo ha detto in risposta a Klaud

                    Converrai con me che talune leggi sono dannose per il futuro della società: perché opporti a tali leggi se a te non provocano alcun danno?

                    • Klaud ha detto in risposta a lorenzo

                      Non è molto serio il tuo modo di saltar di palo in frasca pur di sembrare di aver ragione.
                      Hai tirato in ballo perfino la sterilizzazione anche se in Italia non è mai avvenuta e non è prevista dalla legge.

                    • lorenzo ha detto in risposta a lorenzo

                      @Klaud
                      Va bene, ho citato una legge che in Italia non esiste.
                      Che ne dici della selezione degli embrioni?

                    • lorenzo ha detto in risposta a lorenzo

                      @Klaud
                      Va bene, ho citato una legge che in Italia non esiste.
                      Che ne dici della selezione degli embrioni?

                    • lorenzo ha detto in risposta a lorenzo

                      @ Klaud
                      E del divorzio subito dai figli?
                      E dell’aborto subito dall’embrione?

                      Perché vorresti negare ai cristiani la libertà di stare dalla parte di chi non ha voce?

  6. Germano ha detto

    Suggestivo, Lorenzo, quel che riporti. Ma non è in contrasto con quel che, in maniera utopistica, suggerivo io. Intendevo significare che sarebbe giusto, pur nell’amore e nella condivisione con i fratelli, rimarcare la diversità della tradizione cristiana, rivendicarne la bontà, proclamarne la luce. Infatti “Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli”.

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