Polonia, aborto limitato e ottima la salute delle donne
- Ultimissime
- 07 Feb 2017
Pochi mesi fa la Polonia stava per rendere totalmente illegale l’interruzione di gravidanza ma le femministe sono riuscite a far ritirare la proposta di legge. Attualmente l’aborto è consentito solo in caso di pericolo per la salute della donna, malformazioni gravi del feto o in caso di stupro e incesto. Agli occhi dei difensori della vita rimane comunque una delle migliori in Europa.
Ciò che le femministe hanno nascosto alle donne polacche è che gli studi indicano che più l’aborto è vietato e maggiore è il benessere delle stesse donne, sopratutto per quanto riguarda il tasso di mortalità materna. Basterebbe infatti recarsi su uno dei principali quotidiani inglese, il Telegraph, per apprendere che il tasso di mortalità materna delle donne incinte nel Regno Unito, dove la legge a favore dell’aborto è minimamente restrittiva, è peggiore di quello in Polonia.
Recandosi sul World Bank e confrontando i vari Paesi sul tasso di mortalità materna, si osserva che nel 2015 il tasso francese è stato dell’8‰ (per mille), in Belgio del 7‰, in Canada del 7‰, in Olanda del 7‰, in Portogallo del 10‰, in Spagna del 5‰, in Svezia del 4‰, negli Usa il 14‰ ecc. In Polonia, invece, c’è il più basso tasso, ovvero del 3‰. Per questo Ewa Kowalewska, direttrice di Human Life International, ha dichiarato: «la Polonia ha un eccellente sistema di cura per la salute materna; le nostre percentuali di mortalità materna sono tra le più basse d’Europa nonostante abbiamo – anzi, proprio perché abbiamo – forti restrizioni sull’aborto: per questo il messaggio che vogliono far passare gli abortisti è estremamente disonesto».
Tutto ciò è stato confermato da diversi studi: nel 2012 su Medical Science Monitor è stato, ad esempio, concluso che i tassi di mortalità materna sono significamente più elevati a fronte di un aborto indotto. Nel 2013 sul Journal of American Physicians and Surgeons, gli studiosi hanno invece rilevato che la mortalità materna per le donne inglesi è doppia rispetto a quella delle irlandesi, nonostante in Irlanda viga una legge parecchio restrittiva sulla possibilità di interrompere la gravidanza.
Altri studi hanno invece rilevato che le donne che hanno subito un aborto presentano un rischio maggiore dell’81% di avere problemi di salute mentale, e quasi il 10% di essi è direttamente attribuibile all’aborto. Il dott. Monique V. Chireau, professore all’University Medical Center in North Carolina (USA), ha dichiarato che «il trattamento delle gravidanze ad alto rischio non richiede una falsa scelta tra i bisogni e i diritti della madre e del bambino. In effetti, i dati del Ministero della Sanità britannico mostrano che negli ultimi 20 anni non è stato necessario nemmeno un aborto per salvare la vita della madre. I medici hanno il dovere di fornire assistenza alla salute considerando gli interessi sia della madre che del neonato».
Come dimostrato nel nostro apposito dossier, maggiore è il diritto e il rispetto alla vita, minore è il tasso di aborto, migliore è la salute femminile e migliori sono i tassi di mortalità materna. Niente psicosi femminista sulle mammane, niente retorica sull’esplosione degli aborti clandestini, soltanto una sana cultura fondata sul rispetto della vita umana, in tutte le sue forme.
La redazione
8 commenti a Polonia, aborto limitato e ottima la salute delle donne
L’aborto sta al libertinaggio sessuale, quanto il libertinaggio sessuale sta ai movimenti sessantottini; questi ultimi sorti da un atavico odio anti cattolico, le cui radici risalgono a molto tempo prima che Nietsche, Marx o Voltaire scrivessero le loro “poesie” maledette.
Avete scritto percentuali invece di millesimi di percentuale!
Ragazzi… le percentuali sono su 100.000 non su 100. Corregete
Mi associo a quanto detto da altri utenti sopra. Per favore correggete le percentuali subito. Chissa’ le battute che stanno gia’ girando…
Se non erro si corregge la maternita’ dal per cento al per mille, quando il valore dovrebbe invece essere per centomila.
3 per centomila, corrisponde a 0,03 per mille e a 0,003 per cento.
E allora mi sa che è ancora sbagliato, perché nell’articolo si riporta che in Francia è 8×1000 mentre dovrebbe essere 0,08×1000, che è assai più congruo.
Anche evitare l’uso della contraccezione migliora la salute delle Donne.
Non è facile distinguere tra correlazione e causalità in questo tipo di studi. Per esempio, alcuni studi stimano in circa 60000 le donne irlandesi che si sono recate all’estero per abortire; quindi, volendo cercare un principio di causalità, si potrebbe dire che le leggi restrittive non aumentano la mortalità femminile, ma neppure l’aborto, almeno nel caso irlandese. Oppure, ammettendo l’aumento di rischio per la salute mentale (termine generico che può includere molte tipologie di disagi che sicuramente affliggono le donne quando decidono di abortire), sarebbe interessante uno studio che stimi il rischio per la salute mentale delle donne che portano a termine una gravidanza indesiderata. Ancora, la Polonia ha un’immigrazione da nazioni povere o in via di sviluppo quasi inesistente, quindi potrebbe essere questo il principio causale di una così bassa mortalità.
Detto questo, sono dell’opinione che, nel migliore dei mondi possibili, ovunque ci dovrebbe essere la possibilità per una donna di abortire, ma con un numero di aborti prossimo allo zero.